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FILIPPO FERLITO
CREA - Research Centre for Olive, Tree Fruit and Citrus filippo.ferlito@crea.gov.it
Seminario:
Interventi per una vitivinicoltura sostenibile Webinar su teams
17 maggio 2021
Con il patrocinio di:
Nuovi orientamenti per la gestione del suolo e
della chioma nei vigneti
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PRODUTTORE
QUALITA’
(quantità)
GENOTIPO
(PORTINNESTO-VARIETA’)
AMBIENTE DI COLTIVAZIONE Scelta varietale (caratteristiche
genetico-sanitarie della pianta) Miglioramento genetico
Scelta dell’ambiente Sua modificazione (tecniche agronomiche)
Interventi colturali (lavorazioni, concimazione, potatura,
gestione della chioma, forma di allevamento ecc)
Gestione del prodotto (vendemmia, vinificazione, valorizzazione, commercializzazione)
FATTORE
ANTROPICO
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Effetto vitigno Effetto esposizione Effetto suolo
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Effetto dell’esposizione
Connessione diretta tra luce e temperatura sulla funzionalità e differenziazione delle gemme (induzione fiorale) e delle radici
Relazione tra componente climatica dell’area di coltivazione e le proprietà dell’uva e del vino dovute a modifiche microclimatiche delle foglie e del grappolo
Effetto del terreno
L’influenza del terreno sulla qualità dell’uva sebbene sia considerata secondaria rispetto ai parametri climatici ed all’esposizione è stata chiarita da diverse ricerche
L’interazione suolo/vite risente della gestione del terreno attraverso la modifica delle proprietà fisiche, chimiche e biologiche
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L’incremento del valore agro-ecologico del vigneto e della sua sostenibilità economica, nonchè il miglioramento qualitativo delle produzioni è ottenibile per mezzo di tecniche alternative di gestione del suolo, quali, non lavorazione, lavorazione minima, cover crop, in grado di promuovere il miglioramento della fertilità
Gestione del suolo:
una delle più importanti questioni della vitivinicoltura
Visione agro-ambientale Fa riferimento al concetto di
agricoltura conservativa (pratiche che minimizzano
l’alterazione della composizione, della
struttura, della biodiversità, dell’erosione)
Visione produttivistica La perdita della produttività dei vigneti nel lungo periodo
è in relazione con la
degradazione della sostanza organica (ossidazione) e dell’azoto (mineralizzazione)
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Spalatura
Sbarbettatura
Provanatura
Luppinata
Solchi
I Lavorazione vera (zappuni a munzeddu - da 15 gen a 28 feb)
Impalatura
Sovescio
II Lavorazione vera(zappuneddu a munzeddu carzeratu - Apr)
Sarchiature ripetute
III lavorazione vera (rrittezza dopo legatura - mag)
IV lavorazione vera (rifunnuta - 20 giu 15 lug)
La gestione del terreno nel passato
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Vigneti di piccole e medie dimensioni:
adottano prevalentemente una gestione di tipo misto:
lavorazioni meccaniche, sfalcio meccanico e uso del diserbo chimico
Vigneti di dimensioni elevate:
al diserbo è abbinato lo sfalcio meccanico
circa tre* lavorazioni meccaniche: effettuate a diversa profondità (minimo 5-10 cm)
la prima lavorazione (abbinata alla sconcatura e sbarbettatura manuale)
la seconda, nel periodo compreso tra febbraio ed aprile
la terza a giugno
*in alcuni casi un quarto intervento a luglio
La gestione del terreno oggi
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Obiettivi
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I sistemi a ridotto grado di diversificazione (specializzati) mostrano, in genere:
1. un maggior impatto sull’ambiente (esternalità negative);
2. scarsa resilienza verso le minacce (es. cambiamenti climatici, perdita biodiversità e di suolo);
3. distribuzione non equa del valore aggiunto lungo la filiera ( supply chain );
4. non sono sempre percepiti dai consumatori come sistemi capaci di esprimere qualità e tipicità.
La progettazione e l’introduzione di sistemi produttivi a maggior livello di diversificazione punta a risolvere queste
problematiche
La diversificazione dei sistemi produttivi agricoli
Perche?
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Diserbo (?)
La tendenza per la gestione del vigneto nel futuro
agricoltura conservativa
+ C nel suolo + struttura + fertilità
- carburante - lavoro
- macchine agricole - erosione
+ controllo flora
+ biodiversità suolo Cover crop + lavorazione
Cover crop + allettamento
Minimum tillage
Terreno 50% Torba 25% Perlite 25%
Terreno 50% Torba 25% Lapillo 25%
Non sono direttamente destinate alla produzione.
Servizi ecologici (esempi)
Disponibilità e gestione degli elementi nutritivi (es. fertility building crop)
Controllo delle infestanti;
Controllo delle malattie e dei fitofagi (diversi meccanismi);
Impollinazione;
Sequestro del C e riduzione dell’emissione dei gas serra;
Resilienza alle condizioni climatiche estreme o severe;
le CSA contribuiscono a ridurre le esternalità negative dell’attività agricola (costi ambientali e sociali);
(Foley etal., 2011; Kremer and Miles, 2012; Thorup Kristensen et al., 2012; )
Colture di servizio agro-ecologico
(CSA)
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Cover crop: lupino seminato a filari alterni
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Riduzione dei costi di fertilizzazione
Riduzione dell’uso di erbicidi
Incremento della resa attraverso il
miglioramento della qualità del suolo
Prevenzione dell’erosione
Regolazione del regime idrico
Benefici dei sovesci e delle colture di copertura
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L’effetto rinettante dell’ASC è dovuto a:
1. effetto competitivo 2. barriera fisica
3. effetto allelopatico
L’incidenza di ciascun effetto dipende sia dalla scelta della specie o del mix delle specie:
1. Poaceae: alta abitità competitiva 2. Brassicaceae: rilascio composti attivi 3. Fabaceae: elevata biomassa
Alcune Fabaceae (es. Veccia) hanno un elevato potere rinettante dovuto al portamento prostrto e all’elevata produzione di bionamma
Ripreso da S. Canali
Minimum tillage Certezze del passato
Vecchi paradigmi
Domande del presente
Nuovi paradigmi
La lavorazione del suolo è necessaria
I residui devono essere interrati
Il suolo rimane nudo per mesi
Sovescio, cover crops opzionali
Enfasi sui processi chimici del suolo
Erosione quale processo inevitabile (piogge)
L’apparato radicale deve irrobustirsi in profondità
La vite stressata produce male
Più di una lavorazione non è necessaria
I residui restano in superficie
Copertura del suolo semi- permanente
Enfasi sui processi biologici del suolo
Sfalcio prima opzione
Sovescio, cover crops necessarie
L’erosione dipende da tecniche inadatte
L’apparato radicale può risalire in superficie
La vite stressata produce uva di qualità
Obiettivo di ricreare gli equilibri biologici necessari per lo sviluppo di ecosistemi vitali, fertili e capaci di generare benefici ambientali
(Linee guida per l’applicazione e la diffusione dell’Agricoltura Conservativa, 2014)
Il più importante vantaggio riguarda l’aumento della fertilità del suolo grazie ad una diminuzione delle lavorazioni
E’ una tecnica che può essere utilizzata anche per
migliorare l’equilibrio vegeto produttivo delle piante
Uno stress moderato (indotto attraverso il minimum tillage) non influenza la fertilità delle gemme bensì la differenziazione del numero di fiori con conseguente riduzione di numero di acini per grappolo
Come conseguenza dello stress e della riduzione della produzione il rapporto buccia/polpa ed altri parametri qualitativi dovrebbero migliorare
Tra i parametri qualitativi il minimum tillage dovrebbe avere un impatto sul contenuto di antocianine e polifenoli totali e soprattutto sulla precocità di accumulo (anticipo vendemmia)
Ricerche di riferimento:
(Nicolosi et al, 2012; Ferlito et al, 2014; Reynolds et al, 1996;
Tardaguila et al., 2010; Vilanova et al., 2012).