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“ EDITORIALEL’imaging del pancreasdel cane e del gatto: la rivoluzione negli ultimi 30 anni

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Anno 30, n° 2, Aprile 2016

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Federica Rossi, Specialista in Radiologia Veterinaria, Diplomato College

Europeo Diagnostica per Immagini

di FEDERICA ROSSI

EDITORIALE

L’imaging del pancreas del cane e del gatto:

la rivoluzione

negli ultimi 30 anni

Diagnostic Ultrasound in the dog and cat” - il mio primo libro di eco- grafia. Scritto da Frances Barr, edito da Blackwell nel 1990, riporta te- stualmente: il pancreas del cane e del gatto è difficile da identificare eco- graficamente e questo organo non è visibile come una struttura definita1. Il pancreas non meritava, in questo testo, un capitolo dedicato, ma veniva inserito nel capitolo delle “altre strutture addominali”. Nessuna immagine, ma solo una breve descrizione dei potenziali rilievi in caso di gravi alterazioni infiamma- torie o neoplastiche. Il pancreas del gatto veniva esaurito in tre righe. Due anni prima, Miles e altri autori proponevano l’iniezione di fluido peritoneale per facilitarne la visualizzazione nel cane2.

Siamo partiti da lì. In poco meno di 30 anni, si è compiuta una vera rivo- luzione. Oggi, grazie all’ottima tecnologia a disposizione di qualsiasi strut- tura veterinaria, l’esame del pancreas è parte integrante della valutazione eco- grafica standard dell’addome.

La terza edizione del testo “Textbook of Small Animal Diagnostic Ultra- sound” dedica a questo organo un capitolo di 30 pagine3.

Certamente non è l’organo più facile da reperire e valutare, viste le sue pic- cole dimensioni e la stretta contiguità con lo stomaco e l’intestino, che con il loro contenuto di gas ed ingesta rendono più difficile il passaggio degli ul- trasuoni.

Ma anche la tecnica di scansione è migliorata; abbiamo imparato ad utilizza- re i vari decubiti, spostando i nostri pazienti dalla posizione dorsale a quella laterale destra e sinistra per allontanare il gas ed utilizzare il fluido contenu- to nel tratto gastroenterico come una finestra acustica4.

La letteratura scientifica fornisce un ottimo supporto: una rapida ricerca su Pub Med consente di trovare quasi 200 articoli dedicati all’imaging del pan- creas nel cane e nel gatto.

La maggior parte degli studi sono dedicati all’ecografia e, in questo settore, siamo diventati veramente bravi.

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Anno 30, n° 2, Aprile 2016

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Un esame ecografico accurato, effettuato da un ope- ratore esperto, fornisce informazioni complete e det- tagliate nella maggior parte delle situazioni ambu- latoriali, che insieme ai dati clinici e laboratoristici, consentono di formulare una diagnosi, una prognosi e prendere le corrette decisioni terapeutiche.

Sempre di più, tuttavia, compaiono in letteratura pub- blicazioni che riguardano l’utilizzo delle metodiche avanzate. Ecografia con mezzo di contrasto (CEUS) e Tomografia Computerizzata (TC) sono diventa- ti negli ultimi anni esami facilmente accessibili, sem- pre più a disposizione dei veterinari clinici.

Sicuramente meno solida è la conoscenza delle loro indicazioni, di quali informazioni queste metodiche aggiungono e che vantaggi ci possono essere nel- la gestione di un paziente con una patologia pan- creatica, anche ai fini di un trattamento. Si tratta di situazioni cliniche complesse. Tra queste, le gravi pancreatiti, in cui possono subentrare complicazioni che diventano spesso fatali e che potrebbero trar- re vantaggio per esempio da un approccio chirur- gico. L’esame TC è inoltre indicato nelle neoplasie del pancreas, talvolta difficili da visualizzare e la cui gestione richiede innanzitutto un’accurata stadiazione del tumore e del paziente.

Precise indicazioni, quindi. Non dobbiamo corre- re il rischio di utilizzare le metodiche avanzate a piog- gia, in tutte le situazioni in cui la gestione clinica del paziente diventa difficoltosa.

I due articoli inclusi in questo numero hanno l’obiet- tivo di riassumere e ordinare i dati forniti dalla re- cente letteratura, alla luce dell’esperienza di campo degli autori.

Le informazioni contenute non sono rivolte a spe- cialisti nel settore della diagnostica per immagini, ma sono utili soprattutto a chi delega l’esecuzione di que- sti esami collaterali. Il veterinario clinico deve co- noscere quali sono le informazioni che può e deve richiedere a chi esegue l’esame, per essere anche in grado di valutare la qualità dello studio ecografico o TC effettuato.

BIBLIOGRAFIA

1. Frances Barr - Imaging of other abdominal structures. In: Diagnostic Ul- trasound in the dog and cat, ed. Blackwell Scientific Publication, Oxford 1990.

2. Miles KG, Lattimer JC, Krause GF, et al. The use of intraperitoneal fluids as simple technique for enhancing sonographic visualization of the ca- nine pancreas. Veterinary Radiology 29:258-263, 1988.

3. Nyland TG, Mattoon JS - Pancreas. In: Small Animal Diagnostic Ultra- sound, 3° ed, Elsevier, St Louis 2015.

4. Rossi F - Tecnica di scansione in ecografia e punti di repere. In: Manuale di Ecografia clinica veterinaria. Ed. Rossi F e Spattini G. EV, 2013.

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