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Academic year: 2022

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Perugia-Italia…

PERIODICO DI INFORMAZIONE CITTADINA E DELL’UMBRIA

Direttore, Amministratore, Editore, Redattore, Postino e addetto alle Pulizie: Luigi Fressoia.

Direzione, Redazione, Amministrazione, via del Castellano, 7 -06121 Perugia archifress@tiscali.it

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n. 115 del 23 Gennaio 2015 MILANO IN TRE ORE

Questo numero inviato a 4.628 indirizzi.

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ILANO IN TRE ORE

Il Giornale dell’Umbria gentilmente ha pubblicato ai primi di gennaio una mia intervista in cui spiego con dovizia di argomenti la possibilità tecnica di andare in treno domattina a Milano da Fontivegge in sole tre ore senza mia cambiare. Non cambiare mai, né a Terontola, né a Chiusi, né ad Arezzo, né a Firenze. E ritrovarsi a MilanoCentrale dopo sole tre ore, massimo tre ore e cinque minuti.

Il giorno dopo sullo stesso giornale incalza Vannio Brozzi ex direttore della Ferrovia Centrale Umbra, rimarcando che la mia proposta del giorno prima è buona e giusta, da farsi il prima possibile. In effetti da tempo sui gruppi Facebook l’argomento tirava parecchio, e la notizia che si potrebbe raggiungere Milano Centrale in tre ore con le ferrovie così come sono (senza nuove stazioni o nuovi binari), ha trovato ovviamente molto favore e si propaga per la città.

Dopo altri due giorni è la volta dell’assessore Rometti, che invece liquida l’idea come

“irrealistica”, “perché fuori mercato”, “poiché i Frecciargento provenenti da sud che dovessero passare per l’Umbria impiegherebbero molto tempo di più”, e difende l’idea di una nuova stazione denominata MedioEtruria da costruire in Toscana (a Chiusi o a Rigutino o altri analoghi luoghi sperduti), a suo dire a servizio degli umbri. Allora chiedo al Giornale una breve replica, ne nasce una seconda intervista. Però alla fine il direttore preferisce “non fare battibecco” e il dibattito molto interessante muore subito (un giornale che aborrisce fare dibattito mi suona come un prete restio a dare l’ostia). Quindi riporto qui la seconda intervista che il Giornale non ha voluto più pubblicare.

Architetto, Rometti liquida i Frecciargento in l’Umbria come “non paganti”.

Innanzitutto di Frecciargento per l'Umbria ne abbiamo proposti due tipi. Uno è il Tacito (attuale treno giornaliero Terni-Milano), di cui Rometti non parla perché un treno Tacito fatto col Frecciargento taglia la testa al toro perché non può non funzionare (se funziona adesso con quasi sei ore per Milano, figuriamoci in tre ore). L’argomento ripetuto da Rometti -che la

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nostra linea è lenta e ad un solo binario- non toglie la possibilità di andare domattina da Fontivegge a Milano in sole 3 ore senza cambiare mai mezzo. Anzi, presto saranno 2 ore e 50 minuti quando sarà pronto il passante di Firenze cioè la sua stazione sotterranea per l’Alta Velocità.

E l’altro tipo di Frecciargento?

Proponiamo anche di sperimentare due/tre coppie di Freccia (tra le 96 impegnate ogni giorno nella tratta Roma-Firenze) che deviano per l’Umbria da Orte (Terni-Spoleto-Foligno- Assisi-Perugia) e ad Arezzo si reimmettono nella linea Alta Velocità. E viceversa ovviamente. Se funziona bene, si aumentano le coppie; se risultano troppe, si scende a una sola coppia al giorno come il “Tacito”. Ancona ha ottenuto la stessa cosa per i Freccia della Lecce-Bari-Milano. Noi siamo da meno?

Ma Rometti dice che passando per l’Umbria ci sarebbe un allungamento dei tempi che renderebbe non pagante il Frecciargento.

Certo che c’è un allungamento di tempi, ma noi sappiamo dal gran traffico di autobus da e per Campania, Calabria, Puglia, che c’è un discreto flusso da e per l’Umbria (operai, studenti, famiglie). In ogni caso merita provare, Rometti con la Regione chieda questa importante innovazione, poi un punto di mediazione con Trenitalia si trova. Scoprirà che a Trenitalia farebbe assai comodo intercettare l’utenza umbra, in verità ci ha già provato con le fermate a Chiusi e Arezzo dei Frecciarossa, ma la ha dovute sopprimere perché gli umbri, una volta presa l’automobile, arrivano a Firenze (o a Orte in direzione sud) dove di Freccia ne trovano decine. Ovvio che i pochi Freccia passanti per l’Umbria, da noi auspicati, potranno avere prezzi più bassi, sì che anche un napoletano pur diretto a Milano, potrebbe ben preferire di passare per l’Umbria a fronte di un biglietto che, per esempio, costasse 20 euro in meno. In ogni caso l’esperienza delle fermate già fallite su Chiusi e Arezzo, dimostra in modo inequivoco che la nuova stazione Medio Etruria è del tutto inutile, una cattedrale nel deserto, solo un pretesto per far girare i soldi dei cantieri edili, come al solito.

Ma riuscirà l’Umbria a sostenere il costo dei Frecciargento?

Giova ripetere: il Tacito col Frecciargento non può che aumentare di molto l’utenza attuale.

Per il resto siamo favoriti dalla nostra posizione centrale, l’Umbria -stando in mezzo- ha i suoi naturali capolinea a Napoli e Milano. Comunque giudico positivo che l’assessore si preoccupa finalmente della economicità di queste opere pubbliche, visto che in tante cose come ad esempio il Minimetrò, questa preoccupazione non l’ha avuta: si parta allora dal dato che gli attuali ‘treni regionali veloci’ (di collegamento dell’Umbria con Firenze e Roma, rispettivamente fino Terontola e Orte), costano alle casse pubbliche oltre 50mila euro al giorno (deficit al netto degli incassi), di cui 29.000 euro ricadono proprio sulle spalle della regione Umbria. Le nostre due/tre coppie di Freccia Napoli-Milano passanti per l’Umbria (ovviamente sostitutive dei predetti sedicenti “treni regionali veloci”), anche qualora non in attivo, costerebbero comunque alle casse pubbliche enormemente meno degli attuali 50.000euro. Dunque un gran risparmio, di sicuro molto apprezzato dal governo.

Architetto, quali sono le asserzioni di Rometti che definisce “sconcertanti”?

“L’assessore parla di un corridoio Perugia-Firenze (ove agganciare i Freccia), capace di

“arrivare a Milano in 3 ore e mezza”, seguito da una strabiliante: “un’ora in più della MedioEtruria”, come dire che con la MedioEtruria i perugini arriverebbero a Milano in 2 ore trenta; il che è vero da Chiusi, ma l’assessore dimentica il tempo necessario per arrivarci, a

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Chiusi! Impossibile da raggiungere col treno, da Perugia ci si può andare solo in auto, via Città della Pieve (52 km), più parcheggiare… Non meno di un’ora di tempo. Quindi con la MedioEtruria non c’è alcun risparmio, bensì un allungamento dei tempi rispetto alle 3 ore da Fontivegge a Milano che proponiamo noi tramite il Frecciargento e senza spendere un euro per fantomatiche nuove stazioni.

Contesta anche un’ affermazione riguardante il futuro.

Rometti afferma “la Regione vuole fermamente che per arrivare alla Medio Etruria si utilizzi il treno”. Vana illusione! Ogni treno regionale da Foligno a Terontola costa 1.500 euro, mentre col pullman non si spenderebbero più di 220 euro. I treni possono essere competitivi coi bus solo sopra i 200 chilometri, così come gli aerei soccombono all’Alta Velocità ferroviaria sotto gli 800 chilometri di distanza. Il domani dei treni è altrove, è nell’Alta Velocità sempre più ramificata nell’interno dei territori e nei sistemi metropolitani nella aree urbane vaste.

Cosa vuole dire all’assessore?

Il nostro giudizio su di lui cambierà radicalmente se regalerà agli umbri questa possibilità di andare a Milano e a Napoli in tre ore senza cambio di mezzo. Passerà alla storia se cancellerà dal nostro orizzonte Terontola, Chiusi, Ponticelli, Bettolle, Rigutino… bensì riportando i treni buoni a Fontivegge come fu in origine (dal 1867 al 1875). A maggio a Milano apre l’Expo, per maggio ci faccia questo regalo. Ne sarà contento lui per primo.

* * *

Conclusione.

Se digitate “Frecciarossa Firenze-Milano” trovate che il tempo necessario è 1ora e 40 minuti. Da Perugia a Firenze è possibile arrivare in 1ora e 15 minuti qualora si voglia andare diretti senza fermate, al massimo quella di Arezzo. Il totale, come vedete, è meno di tre ore.

Sappiate inoltre che Frecciarossa e Frecciargento già passano nella nostra linea Foligno- Terontola tutte le volte che sulla linea veloce Firenze-Roma c’è un intoppo. Insomma andare in tre ore a Milano con Freccia senza cambiare mai mezzo, è ben possibile. L’assessore, forte del silenzio dei suoi “esperti”, si arrampica sugli specchi per trovare un cavillo sulla nostra proposta.

Il motivo di tanta ostinazione è che alla politica non interessa fornire finalmente un collegamento soddisfacente, anzi. Infatti mantenere sempre vivo il problema dell’isolamento dell’Umbria è un ottimo motivo per chiedere, reclamare e ottenere costantemente finanziamenti per progetti e opere varie, anche strampalate non importa, l’essenziale è ottenere finanziamenti. Nel nostro caso ora la bella pensata è una nuova stazione dal nome altisonante e suggestivo, Medio Etruria, utile solo per l’ennesima grandinata di milioni necessari per costruirla. Questo è ciò che interessa la politica, più girano soldi per cantieri edili anche inutili, più ne arrivano alle giuste destinazioni… Ma giammai risolvere sul serio un problema, per di più senza spendere un soldo, sei matto?

Questa signori è l’Italia d’oggi, questa è la sua crisi (altro che euro o evasione fiscale…), questa è l’Umbria verde santa mistica e meschina. Questo è lo Stato cioè la pubblica amministrazione, che con decine di ingegneroni architettoni espertoni non sa, non può, non deve, e non vuole conseguire il bene comune, il soddisfacimento ottimale della popolazione (dalla quale viene profumatamente pagata), bensì lavora per le caste.

Luigi Arch. Fressoia

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Perugia, Italia…

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97- Motorizzazione Civile e incivile, del 25 Agosto 2012 98- Pennivendoli e straccivendoli, del 24 Settembre 2012 99- Aeroporto regionale, del 17 febbraio 2013

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105- La famosa Libertà, del 27 Novembre 2013 106- Il bene comune, del 26 Novembre 2013 107- Minimetrò a Monteluce, del 24 Gennaio 2014

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112- Stazione Medio Etruria, dell’11 Settembre 2014 113- Perugia degli ultimi sessant’anni, del 3 novembre 2014 114- 25anni, del 01 Dicembre 2014

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