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DIPARTIMENTO AMBIENTE E VIGILANZA AMBIENTALE

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Academic year: 2022

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Determinazione del Direttore del Dipartimento Ambiente e Vigilanza Ambientale

N. 231-7369/2019 OGGETTO: aggiornamento dell’autorizzazione integrata ambientale d.d. n. 99-

47979/2014 per modifica non sostanziale degli impianti - art. 29- nonies del d.lgs. 3 aprile 2006 n. 152

Installazione: Azienda di produzione bulloneria Sede operativa: Buttigliera Alta (TO) - corso Susa n.20 Gestore: I.B.S. s.r.l.

Sede legale: Buttigliera Alta (TO) - corso Susa n.20

C.F.: 05614320017

Attività AIA: 2.6 - trattamento di superficie di metalli Cod. azienda: 009418

IL DIRETTORE PREMESSO CHE:

- l’impresa I.B.S. s.r.l. (in seguito gestore) è titolare dell’autorizzazione integrata ambientale (AIA) riesaminata in data 16/12/2014 con determinazione n. 99-47979/2014 del direttore dell’Area risorse idriche e qualità dell’aria della Provincia di Torino, ora Città Metropolitana di Torino, per l’esercizio dell’installazione in oggetto dove è svolta l’attività di produzione di bulloneria, che comprende anche il trattamento di superficie di metalli rientrante nella categoria “2.6 - trattamento di superficie di metalli o materie plastiche mediante processi elettrolitici o chimici qualora le vasche destinate al trattamento utilizzate abbiano un volume superiore a 30 m3” dell’allegato VIII alla parte seconda del d.lgs. 152/06;

- in data 10/05/2019, ns. prot. n. 44540, il gestore ha comunicato, ai sensi dell'art. 29- nonies c.1 del d.lgs. 152/2006, una modifica non sostanziale degli impianti consistente nell’implementazione di un sistema di recupero e ricircolo delle acque oleose che permette di eliminare lo scarico di tali reflui; nella stessa comunicazione il gestore dichiara inoltre di aver fermato l’impianto di decapaggio, da cui proveniva lo scarico delle acque acide;

- oltre alle modifiche inerenti i reflui industriali, il gestore ha comunicato un prospetto aggiornato delle portate effettive dei diversi punti di emissione in atmosfera rilevate nel corso dei monitoraggi effettuati, che risultano in alcuni casi differenti rispetto a quelle di progetto riportate nel quadro emissioni in atmosfera in autorizzato;

RILEVATO CHE:

- l’art. 29-nonies del d.lgs.152/06 prevede che il gestore comunichi le modifiche non

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sostanziali all’autorità competente, la quale, ove lo ritenga necessario, aggiorna l’AIA o le relative condizioni, mentre nel caso di modifiche sostanziali, il gestore deve presentare una nuova domanda di AIA;

- l’art. 5, c.1, lettere l e l-bis del d.lgs. 152/06, definisce le modifiche di un impianto come la variazione delle caratteristiche o del funzionamento dell’impianto, o il suo potenziamento, che possa produrre effetti sull’ambiente, e definisce sostanziali le modifiche che producono effetti negativi e significativi sull’ambiente e in particolare, per le attività soggette ad AIA per le quali sono indicati valori soglia, è sostanziale una modifica dell’installazione che dia luogo ad un incremento del valore delle grandezze oggetto della soglia, che nel presente caso corrisponde al volume delle vasche di trattamento di superficie dei metalli, pari o superiore al valore della soglia stessa;

- presso l’installazione in oggetto sono svolte diverse attività del settore metalmeccanico per la produzione di bulloni a partire dalla vergella di acciaio; tali attività comprendono il decapaggio della vergella, attività assoggettata all’AIA, e altre lavorazioni metallurgiche tra cui la tempra dei bulloni svolta su più linee identificate come linee di bonifica;

- dalle attività si originano due principali tipologie di reflui industriali, identificati come reflui oleosi e reflui acidi che, precedentemente alle modifiche in oggetto, erano convogliati all’impianto di depurazione depurazione gestito dalla società Tekfor s.p.a.

per essere poi scaricati in acque superficiali;

- le modifiche da ultimo comunicate riguardano la gestione dei reflui oleosi provenienti dalle linee di bonifica, che il gestore intende recuperare e riciclare e poi smaltire come rifiuti invece di inviarle allo scarico;

- tale soluzione tecnica è già stata proposta e adottata per la linea di bonifica n.6 recentemente realizzata e il cui esercizio è stato autorizzato con l’ultimo aggiornamento dell’AIA di cui alla d.d. n. 208-26096/2018;

- più in dettaglio, sono sottoposte al processo di recupero e ricircolo le acque reflue costituite:

a. dai bagni esausti delle linee di trattamento termico dei pezzi provenienti dalla lavatrice di testa e della lavatrice intermedia di ogni linea;

b. dai bagni esausti delle lavatrici fuori linea;

c. dal bagno esausto di sgrassaggio dei filtri elettrostatici;

d. dalle condense dei compressori contenenti olio;

- la modifica comporta:

a. l’inserimento di elementi per la disoleazione in continuo dei bagni di lavaggio su ogni linea;

b. la realizzazione di una rete fissa di raccolta e rilancio dei reflui da smaltire verso l’area di deposito temporaneo dei rifiuti, attraverso un sistema di vasche in parte esistenti ed in parte di nuova realizzazione, a cui sono convogliati, oltre che i reflui delle linee di bonifiche, anche le componenti derivanti dallo scarico delle condense

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dei compressori e dall’impianto di lavaggio dei filtri elettrostatici, che hanno caratteristiche simili ai reflui delle linee di bonifica;

c. lo spostamento dell’impianto di lavaggio filtri e del relativo punto di emissione in atmosfera E78 allo scopo di semplificare la raccolta dei reflui, senza variazioni sulle caratteristiche dell’impianto e delle relative emissioni;

d. la realizzazione di una nuova area di deposito temporaneo per il rifiuto liquido costituito dai reflui da smaltire, stoccato in un serbatoio fuori terra della capacità di 8 m3;

- a seguito delle modifiche effettuate, sono inviati alla fognatura industriale recapitante al depuratore gestito da Tekfor solamente i reflui domestici dei servizi igienici e della mensa, e le acque meteoriche raccolte dalla rete fognaria del comprensorio industriale;

- la modifica comporta la produzione di maggiori quantitativi di rifiuti liquidi da smaltire, al momento non ancora quantificati dal gestore;

- non sono previste modifiche del ciclo produttivo e variazioni delle emissioni in ambiente degli impianti;

VALUTATO CHE:

- le modifiche in progetto e il fermo dell’impianto di decapaggio conseguono a una vertenza tra la società IBS e la società Tekfor che gestisce l’impianto di depurazione finale dei reflui, e che è pertanto titolare dell’autorizzazione allo scarico degli stessi, che si riassume nel seguito:

a. la società Tekfor aveva comunicato a gennaio 2019 la recessione del contratto di trattamento dei reflui provenienti dalla società IBS, comportante l’obbligo di quest’ultima di cessare l’invio dei reflui all’impianto di depurazione;

b. a seguito di tale comunicazione sono stati promossi dal Sindaco di Buttigliera Alta alcuni incontri con le due società e gli altri soggetti interessati al fine di giungere ad un accordo che permettesse il proseguimento dell’attività della società IBS;

c. nell’ambito di tali incontri la società Tekfor ha confermato la cessazione dell’attività di trattamento dei reflui provenienti da IBS, garantendo gestione delle sole acque meteoriche, che non possono essere raccolte e trattate separatamente; la società IBS ha pertanto proposto un piano di interventi di adeguamento mediante:

 la realizzazione di un proprio impianto di depurazione dei reflui industriali per permettere l’attivazione di uno scarico indipendente da quello dell’impresa Tekfor;

 l’intercettazione, separazione e recapito in fognatura pubblica della frazione domestica dei reflui;

d. per la realizzazione degli interventi descritti, IBS ha presentato un cronoprogramma dettagliato delle diverse fasi di progetto, di ottenimento delle autorizzazioni/permessi, e di cantiere, che prevede il completamento degli interventi per la realizzazione del depuratore entro novembre 2020 e recapito in

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fognatura pubblica di tutti i reflui domestici entro aprile 2020;

e. nel periodo di tempo necessario al completamento del nuovo impianto di depurazione rimane sospesa l’attività di decapaggio, che viene svolta presso altri stabilimenti, mentre per i reflui delle linee di bonifica è stato implementato il sistema di ricircolo interno che ne riduce le quantità prodotte, prima di essere smaltiti come rifiuti;

- gli interventi descritti in dettaglio nella comunicazione di modifica rientrano pertanto tra le soluzioni previsti nella prima fase transitoria e temporanea per il proseguimento dell’attività produttiva in assenza di scarichi;

- in merito agli interventi per il recupero dei reflui delle linee di bonifica, possono essere richiamate le valutazioni già effettuate per la linea 6 nel provvedimento di aggiornamento AIA 208-26096/2018, prevedendo la misura dei consumi di acqua e la registrazione dei quantitativi di reflui smaltiti al fine di effettuare un bilancio idrico che permetta la verifica della corretta gestione dei reflui;

- in data 28/02/2018, con d.d. n. 34-6297/2018, erano state inoltre riesaminate le autorizzazioni integrate ambientali di IBS e Tekfor al fine di definire specifiche condizioni e adeguamenti per lo scarico di troppo pieno proveniente dalla vasca di rilancio dei reflui oleosi (vasca Rubuschi), allo scopo di evitare possibili scarichi di reflui non trattati in caso di eventi meteorici che comportino l’attivazione del troppo pieno; a seguito della cessazione dell’invio dei reflui industriali di IBS alla vasca Robusti, non trovano applicazione a IBS le condizioni e gli adeguamenti previsti dalla d.d. n. 34-6297/2018, la cui efficacia risulta quindi cessata limitatamente a quanto di competenza di IBS, fatto salvo che siano separati dalla rete fognaria del comprensorio anche i reflui domestici di IBS che ancora potrebbero essere scaricati attraverso il troppo pieno; occorre pertanto definire un termine vincolante per il completamento di tale intervento, senza il quale il gestore dovrà comunque proporre altre soluzioni per garantire che anche i reflui domestici non siano inviati alla vasca Rubuschi; a tal fine si assume come adeguato il termine di aprile 2020 indicato nel cronoprogramma presentato dal gestore;

- il gestore ha previsto adeguati sistemi di raccolta e convogliamento dei reflui smaltiti al fine di ridurre le possibilità di contaminazione in caso di eventuali perdite o versamenti; oltre alle misure di prevenzione già adottate dal gestore, deve essere richiamato quanto già prescritto in AIA per la gestione delle materie prime e dei rifiuti, e nello specifico, per i serbatoi e le vasche utilizzate per la raccolta, rilancio e stoccaggio dei reflui oleosi, l’obbligo di dotarle di sistemi di allarme e di blocco automatico per troppo pieno;

- oltre a quanto previsto e descritto dal gestore, occorre inoltre definire alcune condizioni al fine di garantire il controllo della rete per la raccolta e smaltimento dei reflui e la messa in sicurezza degli impianti dismessi o sospesi, richiamando a anche i questo caso quanto già previsto in autorizzazione;

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- con riferimento all’aggiornamento del quadro delle emissioni in atmosfera comunicato dal gestore, le portate effettive dei camini misurate non si discostano in maniera significativa rispetto alla situazione prevista a progetto, e non comportano pertanto una variazione dell’impatto ambientale;

- per i motivi descritti, le modifiche comunicate risultano non sostanziali ai sensi dell’art. 5, c.1, lettere l e l-bis del d.lgs. 152/06;

RITENUTO CHE:

- sia pertanto possibile aggiornare ai sensi dell’art. 29-nonies del d.lgs.152/06 i contenuti dell’autorizzazione integrata ambientale con le modifiche comunicate dal gestore definendo le condizioni per l’esercizio dell’installazione sulla base delle valutazioni sopra riportate;

VISTI:

- il d.lgs. 3 aprile 2006, n. 152 recante “Norme in materia ambientale”, in particolare la parte II, titolo III-bis “L’autorizzazione integrata ambientale”;

- il d.lgs. 31 marzo 1998, n. 112 sul conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali, in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”;

- la l.r. 26 aprile 2000, n. 44 recante “Disposizioni normative per l'attuazione del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112 - Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del Capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”;

- la d.g.p. 20 febbraio 2001, n. 112-41183/01 inerente le nuove funzioni amministrative conferite alla Provincia dal d.lgs. 112/1998 e dalla L.R. 44/2000;

- la d.g.r. 29 luglio 2002, n. 65-6809 sull’autorità competente al rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale;

- la legge 7 aprile 2014 n. 56 recante “Disposizioni sulle Città metropolitane, sulle Province, sulle Unioni e fusioni dei Comuni”, così come modificata dalla Legge 11 agosto 2014, n. 114, di conversione del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90 e in particolare l’art. 1 comma 50, in forza del quale alle Città metropolitane si applicano, per quanto compatibili, le disposizioni in materia di Comuni di cui al testo unico, nonché le norme di cui all’art. 4 Legge 5 giugno 2003, n. 131;

ATTESO CHE:

- la competenza all'adozione del presente provvedimento spetta al Dirigente ai sensi dell'art. 107 del Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti locali approvato con d.lgs. 18/08/2000 n. 267 e dell'art. 45 dello Statuto metropolitano;

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VISTO:

- l'articolo 48 dello Statuto metropolitano;

DETERMINA:

1. di aggiornare, a seguito della comunicazione di modifica non sostanziale degli impianti fatta dal gestore ai sensi dell’art. 29-nonies c. 1 del d.lgs. 152/06, l’autorizzazione integrata ambientale per l’esercizio dell’installazione in oggetto rilasciata all’impresa I.B.S. srl e da ultimo riesaminata nel suo complesso con d.d. n.

99-47979/2014, con le modifiche riportate nell’allegato A, che costituisce parte integrante e sostanziale del presente provvedimento, relative:

a. al piano di monitoraggio dei dati produttivi;

b. al quadro delle emissione in atmosfera;

c. al quadro delle emissione in acqua;

2. di dare atto della sospensione dell’attività di decapaggio e della cessazione dell’invio di tutti i reflui industriali provenienti dall’installazione in oggetto all’impianto di depurazione gestito da Tekfor, definendo, nello stesso allegato A, le condizioni necessarie al fine di permettere il controllo della gestione dei reflui prodotti;

3. di stabilire la cessazione dell’efficacia della d.d. n. 34-6297/2018 del 28/02/2018 limitatamente a quanto riferito all’installazione in oggetto;

INFORMA:

che copia del presente provvedimento sarà trasmessa al Comune di Buttigliera Alta, all’ARPA Piemonte, all’ASL TO3, e alle società Tekfor s.p.a., titolare dell’autorizzazione allo scarico finale e Valdena che gestisce il canale recettore dello scarico.

Avverso alla presente Determinazione è ammesso ricorso innanzi al TAR Piemonte nel termine perentorio di 60 giorni dalla data di ricevimento del presente atto.

Il presente provvedimento non comporta oneri di spesa a carico della Città Metropolitana e pertanto non assume rilevanza contabile.

Torino, 5 luglio 2019

MP Il Direttore del Dipartimento

Dott. Guglielmo Filippini

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ALLEGATO A

Indice generale

1. Aggiornamento della sezione 6 “Monitoraggio dei dati produttivi e prestazionali”...8

2. Aggiornamento della sezione 7 “Emissioni in atmosfera”...9

3. Aggiornamento della sezione 8 “Emissioni nelle acque”...18

4. Condizioni per la gestione dei reflui industriali...19

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Precedenti provvedimenti

Nella seguente tabella sono riportati gli estremi dei provvedimenti di autorizzazione integrata ambientale e dei successivi aggiornamenti precedentemente rilasciati.

Riesame complessivo dell’autorizzazione

integrata ambientale d.d. n. 99-47979/2014 del 16/12/2014 Riesame parziale dell’autorizzazione

integrata ambientale sulle condizioni per la gestione dei reflui e dello scarico di troppo pieno

d.d. n. 34-6297/2018 del 28/02/2018 l’efficacia del provvedimento è cessata limitatamente nei confronti di I.B.S. s.r.l.

Aggiornamento dell’AIA per modifica non sostanziale a seguito della realizzazione di una nuova linea di bonifica per il trattamento termico della bulloneria

d.d. n. 208-26096/2018 del 23/10/2018

Nel seguito le voci modificate dal presente provvedimento sono riportate in corsivo.

1. A

GGIORNAMENTO DELLA SEZIONE

6 “M

ONITORAGGIO DEI DATI PRODUTTIVIE PRESTAZIONALI

Il piano di monitoraggio, riportato nella sezione 6 dell’allegato A alla d.d. n. 99-47979/2014 e già integrato con d.d. n. 208-26096/2018 del 23/10/2018, è sostituito da quanto riportato nel seguito.

Si applicano le condizioni specificate nell’AIA per le modalità di misura e registrazione dei consumi idrici e produzione di rifiuti.

Non è più richiesto il monitoraggio delle attività, consumi e produzioni che sono state sospese o dismesse. È stato aggiunto il monitoraggio dei reflui trattati e smaltiti come rifiuti.

Tab. 1: Piano di monitoraggio dei dati produttivi, di consumo e di emissione

Parametro Frequenza di monitoraggio

Numero di ore di lavoro delle linee produttive e quantità di pezzi prodotti

Registrazione annuale Quantità di vergella lavorata

Consumo energetico (energia elettrica e meta- no) relativo allo stabilimento

Quantità di acqua consumata, distinta tra pre- lievo da acquedotto e prelievo da fornitura in- dustriale.

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Parametro Frequenza di monitoraggio Acque reflue esauste smaltite come rifiuto pro-

dotte dalle linee di bonifica e dagli altri impianti presenti in installazione lavatrici della linea

Registrazione delle quantità di reflui ad ogni smaltimento

Valutazione del bilancio idrico dell’installazio- ne mediante la comparazione delle quantità di acqua prelevate e dei reflui smaltiti e stima del- le quantità di acqua perse. Le modalità di stima delle quantità di acqua perse devono essere adeguatamente descritte in base a calcoli teorici o sulla base di prove su cicli di produzione rap- presentativi

Annuale (sulla base dei dati del report)

Numero di ore di funzionamento dei generatori di calore di emergenza

Annuale – deve essere annotato il nu- mero di ore di funzionamento di ogni singolo generatore letto sul contatore totalizzatore

2. A

GGIORNAMENTODELLASEZIONE

7 “E

MISSIONIINATMOSFERA

Le tabelle 2, 3 e 4 della sezione 7 “Emissioni in atmosfera” dell’allegato A alla d.d. n. 99- 47979/2014 del 16/12/2014 sono integralmente sostituite con quanto riportato di seguito. Le tabelle sono state aggiornate e integrate con i nuovi impianti già inseriti nel precedente aggiornamento rilasciato con d.d. n. 208-26096/2018 del 23/10/2018 e con le portate dei camini misurate dal gestore (in corsivo le portate variate). Sono stati eliminati i punti di emissione E66, E67, E68, E71, della cui dismissione si è già preso atto nella precedente d.d. n. 208-26096/2018.

Sono inoltre stati aggiornati i riferimenti normativi per gli impianti di combustione non soggetti ad autorizzazione, per i quali la soglia di potenza è variata da 3 MW a 1MW.

Tab. 2.a: Quadro emissioni in atmosfera – emissioni soggette ad autorizzazione

N° Identificativo Provenienza Portata

Nm3/h

Tecnica di abbat- timento delle emissioni

Forni a campana di ricottura della vergella Forni n.1, 2, 3 – emissioni

non convogliate

Fumi di combustione dei bruciatori dei forni di ricottu- ra: emissioni diffuse non tec- nicamente convogliabili

-- nessuna

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N° Identificativo Provenienza Portata Nm3/h

Tecnica di abbat- timento delle emissioni

E140 Fumi di combustione brucia- tore di riscaldamento del for- no di ricottura n. 4

2200 nessuna Linea di decapaggio

E4 Aspirazioni vapori dal tunnel

della linea di decapaggio 70000

Abbattimento a umido con torre di lavaggio Linee di bonifica Olivotto

Potenza termica nominale complessiva linee (lavatrice + forni di tempra e rinvenimen- to): 3033 kW

Linea 1 Linea 2 Linea 3

E5 E15 E25

Aspirazioni vapori della va- sca di sgrassaggio ante tem-

pra 3000 nessuna

E6 Fumi di combustione dei

bruciatori a metano per il ri- scaldamento della vasca di sgrassaggio ante tempra

350

nessuna E7, E8 E16,

E17, E18

E26, E27, E28

200

E9 E19 E29 Aspirazioni cappa ingresso

forno di tempra 500 nessuna

E10 Fumi di combustione dei

bruciatori a metano del forno di tempra

1000 nessuna

E20 E30 n.d.

E11 E21 E31 Aspirazioni vapori bagno di

tempra con olio 1400 nessuna

E12 E22 E32 Aspirazioni vapori della va- sca sgrassaggio ante rinveni-

mento 3000 nessuna

E13 Aspirazioni cappa ingresso

forno di rinvenimento + fumi di combustione dei bruciatori forno di rinvenimento

4200

nessuna

E23 E33 1600

E14 E24 E34 Aspirazioni bagno di rinveni-

mento con olio 1400 nessuna

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N° Identificativo Provenienza Portata Nm3/h

Tecnica di abbat- timento delle emissioni

Linee di bonifica Holcroft

Potenza termica nominale complessiva linee (lavatrice + forni di tempra e rinvenimen- to): 4180 kW

Linea 4 Linea 5

E35 Aspirazioni vapori della va-

sca di sgrassaggio ante tem-

pra 3000 nessuna

E41 E35A,

E35B, E35C Fumi di combustione dei bruciatori a metano per ri- scaldamento soluzione di la- vaggio

200

nessuna E41A, E41B,

E41C 500

E36 Aspirazioni cappa ingresso

forno di tempra 1000 nessuno

E42 450

E37 Fumi di combustione dei

bruciatori forno di tempra 1500 nessuno E43

E38 Aspirazioni vapori vasca di sgrassaggio ante rinvenimen-

to 3000 nessuno

E44

E39 Aspirazioni cappa ingresso

forno di rinvenimento + fumi di combustione dei bruciatori forno di rinvenimento

3000

nessuno

E45 1300

E40 E46 Aspirazioni bagno di rinveni-

mento con olio 600 nessuno

E38A E44A Aspirazioni su uscita vasca

olio di tempra 2000 nessuno

Linea di bonifica 6

E92 Gas di combustione riscalda-

mento lavatrice di testa 2000 nessuno

E93 Vapori lavatrice di testa 3000

è presente uno scrubber a umido che non tuttavia una funzione di riduzione degli inquinanti

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N° Identificativo Provenienza Portata Nm3/h

Tecnica di abbat- timento delle emissioni

E94 Ingresso forno di tempra + bruciatori + sfiati velo vasca olio tempra

7000 nessuno

E95 Uscita vasca olio tempra 2500 nessuno

E96 Vapori lavatrici dopo tempra n.d. nessuno E97 Gas di combustione riscalda-

mento lavatrice dopo tempra 1800 nessuno E98 Ingresso forno di rinveni-

mento + bruciatori 7000 nessuno

E99 Uscita forno rinvenimento +

bruciatori 1000 nessuno

E100 Uscita vasca olio emulsivo

rinvenimento 2500 nessuno

Generatori di endogas E61, E62, E63, E64, E65

Generatori di endogas 800 nessuno

E101 300 nessuno

Lavatrici per lo sgrassaggio fuori linea e granigliatrice E69 Aspirazioni vapori vasca la-

vatrice “Silvy” n.d. nessuno

E70 Aspirazioni vapori vasca la-

vatrice n°3 n.d. nessuno

E137 Aspirazioni polveri graniglia-

trice 2300 nessuno

E105 Aspirazioni vapori vasca

lavatrice n.3 n.d. nessuno

Altri impianti

E73, E74, E75, E76, E77 Aspirazioni dalla linea di la-

vaggio cassoni n.d. nessuno

E78 Aspirazioni vasca di lavaggio

dei filtri elettrostatici n.d. nessuno Impianto termico civile per riscaldamento reparti produttivi

Potenza termica nominale 7158 kW

E83, E84, E85 Generatore di calore n. 1, 2, 3 potenza termica del singolo

generatore: 2386 kW 30001 nessuno

1 Valore medio rilevato per i tre generatori nell’ultima misura effettuata. Il gestore segnala che la

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N° Identificativo Provenienza Portata Nm3/h

Tecnica di abbat- timento delle emissioni

Impianto termico per la produzione di calore per scopi produttivi

Potenza termica nominale 4386 kW – temperatura del fluido (vapore) >150°C E86 Generatore di calore n. 4

potenza termica di 2386 kW 2500 nessuno E87 Generatore di calore n. 5

potenza termica di 2000 kW 2100 nessuno

Tab. 2.b: Quadro emissioni in atmosfera – emissioni non soggette ad autorizzazione N° Id. Impianto o attività Caratteristiche

tecniche Disciplina di riferimento E141,

E142, E143, E144, E145

Aerazione della base del forno di ricottura vergelle n.4, scarico analizzatore CO2, ri- duttore metano

Emissioni dovute a sfiati e ricambi d’aria esclusivamente adi- biti alla protezione e sicurezza degli am- bienti di lavoro

Emissioni non soggette ad au- torizzazione ai sensi dell’art.

272 c.5 del d.lgs. 152/06 in quanto assimilabili a sfiati e ri- cambi d’aria.

E79, E80 Ricambio aria scanti-nato forni di bonifica

E81, E82

Caldaie riscaldamen- to civile palazzina uffici

Caldaie a metano per riscaldamento scopo civile.

Potenza termica complessiva: 900 kW

Emissioni non soggette ad au- torizzazione in quanto prove- nienti da generatori di calore facenti parte di un impianto termico civile di potenza termi- na nominale inferiore ai 1 MW, disciplinati dal titolo II della parte V del d.lgs. 152/06.

E69A, E69B

Bruciatori per il ri- scaldamento lavatri- ce “Silvy”

Bruciatori a metano a scambio indiretto per riscaldamento scopo tecnologico.

Potenza termica complessiva: 268 kW

Emissioni non soggette ad au- torizzazione provenienti da impianti in deroga appartenen- ti alla categoria dd) della parte I, allegato IV alla parte V del d.lgs. 152/06: impianti di com-

portata varia in funzione del carico dell’impianto.

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N° Id. Impianto o attività Caratteristiche

tecniche Disciplina di riferimento

bustione alimentati a metano di potenza termica nominale inferiore o uguale a 1 MW E88, E89

2 caldaie per il riscal- damento (mediante circuito acqua calda) delle vasche di sgras- saggio delle lavatrici fuori linea e della va- sca decantatore per il recupero dell’olio re- frigerante

Caldaie a metano per riscaldamento scopo tecnologico.

Potenza termica: 600 kW e 50 kW

E90 Gruppo elettrogeno di emergenza

Gruppo elettrogeno con motore disel di

potenza 240 kW Emissioni non soggette ad au- torizzazione provenienti da impianti in deroga appartenen- ti alla categoria bb) della parte I, allegato IV alla parte V del d.lgs. 152/06: impianti di com- bustione, compresi i gruppi elettrogeni, alimentati a gasolio di potenza termica nominale inferiore o uguale a 1 MW E91 Motopompa per sta-

zione di pompaggio antincendio

Motopompa con motore disel di po- tenza 180 kW

E102, E103, E104

Fumi di combustione bruciatore per riscal- damento lavatrice n.3

Emissioni non soggette ad au- torizzazione provenienti da impianti in deroga appartenen- ti alla categoria dd) della parte I, allegato IV alla parte V del d.lgs. 152/06: impianti di com- bustione alimentati a metano di potenza termica nominale inferiore o uguale a 1 MW

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Tab. 3: Limiti di emissioni in atmosfera e piano di controllo

Identificativo Parametri soggetti a moni- toraggio

Limiti2

Frequenza di monitoraggio Conc. Flusso

mg/Nm3 kg/h Forno di ricottura vergelle n.4

E140 Polveri vedi nota (a) 0,009

ogni 3 anni Ossidi di azoto (come NO2) -- 0,350

Linea di decapaggio

E4 Acido cloridrico 5

1,9

(superficie vasche pari a 126 m2)

ogni 3 anni Trattamenti termici - linee 1,2,3 – aspirazioni forni, bag e lavatrici

(1) (2) (3) E5,

E12 E15, E22 E25,

E32

Emissioni considerate trascurabili sulla base delle condizioni previste dalla d.d. 145/2011 al punto 7.2) - pulizia di superfici con detergenti a base acquosa

E6, E7, E8

E16, E17, E18

E26, E27, E28

Polveri vedi nota (a) --

ogni 3 anni deve essere eseguito, a rotazione, il monitoraggio di tutti i camini di una delle 3 linee 1, 2 e 3

Ossidi di azoto (come NO2) -- vedi nota (b)

E9 E19 E29 Polveri 10 0,005

Monossido di carbonio (CO) 100 0,05

E10 E20 E30 Polveri vedi nota (a)

Ossidi di azoto (come NO2) -- vedi nota (b)

E11, E14 E21,

E24 E31,

E34 Polveri e nebbie oleose 10 0,014

E13 E23 E33 Polveri 11

vedi nota (c) 0,017 Ossidi di azoto (come NO2) -- vedi nota (b)

Trattamenti termici - linee 4 e 5

(4) (5)

E35, E38

E41, E44

Emissioni considerate trascurabili sulla base delle condizioni previste dalla d.d. 145/2011 al punto 7.2) - pulizia di superfici con detergenti a base acquosa

E35A, E41A, Polveri vedi nota (a) -- ogni 2 anni deve essere

2 - Salvo ove diversamente indicato, i limiti sono riferiti al singolo camino.

(16)

Identificativo Parametri soggetti a moni- toraggio

Limiti

Frequenza di monitoraggio Conc. Flusso

mg/Nm3 kg/h E35B,

E35C

E41B, E41C

eseguito, a rotazione, il monitoraggio di tutti i camini di una delle li- nee 4, 5 e 6.

Ossidi di azoto (come NO2) -- vedi nota (b)

E36 E42 Polveri 10 0,010

Monossido di carbonio (CO) 100 0,10

E37 E43 Polveri 14

vedi nota (c) 0,02 Ossidi di azoto (come NO2) -- vedi nota (b)

E39 E45 Polveri 11

vedi nota (c) 0,033 Ossidi di azoto (come NO2) -- vedi nota (b)

E40 E46 Polveri e nebbie oleose 10 0,006

E38A, E44A Polveri e nebbie oleose 10 0,02 Trattamenti termici – linea 6

E94, E98, E99

Polveri 10

vedi

nota (a) -- Ossidi di azoto (come NO2) -- vedi nota(b)

Monossido di carbonio (CO) 100 --

E95 Polveri e nebbie oleose 10 0,018

E100 0,015

E92, E97 Ossidi di azoto (come NO2) -- vedi nota(b) Generatori endogas

E61, E62, E63,

E64, E65 Monossido di carbonio (CO) 100 0,080

ogni 3 anni

E101 0,01

Lavatrici per lo sgrassaggio fuori linea e granigliatrice

(17)

Identificativo Parametri soggetti a moni- toraggio

Limiti

Frequenza di monitoraggio Conc. Flusso

mg/Nm3 kg/h E69, E70, E93,

E96, E105

Emissioni considerate trascurabili sulla base delle condizioni previste dalla d.d. 145/2011 al punto 7.2) - pulizia di superfici con detergenti a base acquosa

E137 Polveri 10 -- ogni 3 anni

Altri impianti E73, 74, E75, E76, E77, E78

Emissioni considerate trascurabili sulla base delle condizioni previste dalla d.d. 145/2011 al punto 7.2) - pulizia di superfici con detergenti a base acquosa

Impianto termico civile per riscaldamento reparti produttivi

E83, E84

Polveri totali 5

vedi note (a) (d) (f)

--

una volta all’anno Monossido di carbonio (CO) 100

vedi nota (d) -- Ossidi di azoto (come NO2) 80

vedi nota (d) --

E85

Polveri totali 5

vedi nota (e) -- non è richiesto il monitoraggio delle emissioni (vedi le condizioni di esercizio specifiche per tale punto) Ossidi di azoto (come NO2) 350

vedi nota (e) -- Impianto termico per la produzione di calore per scopi produttivi

E86, E87

Polveri totali 5

vedi note

(a) (d) (f) --

una volta all’anno Monossido di carbonio (CO) 100

vedi nota (d) -- Ossidi di azoto (come NO2) 150

vedi nota (d) -- Note alla tabella

a. Per le emissioni provenienti esclusivamente agli impianti di combustione a metano, non è richiesto il monitoraggio delle polveri.

b. Per gli ossidi di azoto emessi dai bruciatori delle linee di bonifica, devono essere rispettati i limiti in flusso di massa riportati nella successiva tab. 4, definiti come somma del flusso di ciascuna linea. Nella presentazione dei risultati, devono essere

(18)

indicati i valori di concentrazione e di flusso di massa rilevati sui singoli punti di emissione.

c. Per i punti di emissione ai quali sono convogliate sia i fumi di combustione, sia le emissioni provenienti da altri impianti/lavorazioni, i limiti di emissione sono calcolati sommando al limite in flusso di massa relativo all’impianto di combustione, il limite in flusso di massa previsto per gli altri impianti/lavorazioni.

d. Per le emissioni provenienti dagli impianti di combustione, i limiti sono riferiti ad un tenore di ossigeno pari al 3% in volume.

e. L’impianto termico collegato al punto di emissione E85 è esentato dall’adeguamento ai sensi del c.15 dell’art. 273-bis del d.lgs. 152/06 (funzionamento per meno di 500 ore all’anno). Sono definiti i limiti previsti alla parte III dell’allegato I alla parte V del d.lgs.

152/06 per i medi impianti di combustione installati prima del 19/12/2017.

f. Il limite per le polveri degli impianti termici industriali è stato ridotto da 10 a 5 mg/Nm3 in conformità a quanto previsto dalla normativa per i medi impianti di combustione.

Tab. 4: Limiti di emissioni per gli impianti di combustione delle linee di bonifica

Linea Potenza

termica MW

Fattore di emissione

g NOx /MWh Limite di emissione NOx riferito a ciascuna linea

kg NOx/h

Linee n.1, 2, 3 1,011 200 0,20

Linea n. 4, 5 2,090 200 0,42

Linea n.6 2,797 200 0,56

3. A

GGIORNAMENTODELLASEZIONE

8 “E

MISSIONINELLEACQUE

La sezione 8 “Emissioni nelle acque” dell’allegato A alla d.d. n. 99-47979/2014 del 16/12/2014 è integralmente sostituita con quanto riportato di seguito.

L’installazione fa parte di un comprensorio industriale servito da una rete fognaria privata che recapita i reflui a un impianto di depurazione prima dello scarico finale in acque superficiali. Titolare dell’autorizzazione allo scarico finale è la società Tekfor s.p.a.

che gestisce l’impianto di depurazione.

Dall’installazione non si originano scarichi industriali. Sono convogliati alla fognatura del comprensorio industriale i soli reflui domestici fino al completamento degli interventi per il collegamento alla pubblica fognatura, e le acque meteoriche, comprese le acque meteoriche provenienti da superfici scolanti. Si riporta nel seguito il quadro delle emissioni in acqua.

(19)

Tab. 7: Quadro emissioni in acqua – scarichi idrici Provenienza dei

reflui Tipo di

refluo Portata media

m3/giorno Recettore fi-

nale Identificativo dello scarico Servizi igienici Refluo

domestici 240 Corso idrico

superficiale:

Canale artifi- ciale della Ferriera

Titolare dell’autorizza- zione allo scarico:

Tekfor s.p.a

Cod. scarico: TO1432001 Coordinate gps:

45.087122, 7.432212 Acque meteori-

che di prima pioggia da super- fici scolanti

Refluo in-

dustriale --

Tab. 8: Quadro delle emissioni in acqua – acque meteoriche di dilavamento e delle acque di lavaggio delle aree esterne ai sensi del Regolamento Regionale n. 1/R/2006

Descrizione delle superfici scolanti

come definite dal R.R. n. 1/R/2006 Gestione delle acque meteoriche e delle acque di lavaggio

Sono state individuate quali aree po- tenzialmente soggette a contamina- zione e al dilavamento delle acque meteoriche, tutte le superfici scoperte e le coperture dello stabilimento.

Tutte le acque meteoriche provenienti da tali aree sono convogliate all’impianto di depurazione esterno gestito da Tekfor s.p.a.

4. C

ONDIZIONIPER LAGESTIONE DEIREFLUIINDUSTRIALI

I reflui industriali da smaltire sono stoccati presso l’installazione e smaltiti come rifiuti liquidi con le modalità previste dal deposito temporaneo. Per le modalità di stoccaggio dei reflui industriali si richiamano le condizioni già previste in AIA, integrate nel caso specifico con quanto riportato di seguito.

1. Tutte le vasche e i serbatoi utilizzati per la raccolta, rilancio e stoccaggio dei reflui industriali devono essere dotate di appositi bacini di contenimento o altri sistemi di sicurezza per evitare perdite e versamenti e devono essere dotate di sistemi di allarme e di blocco automatico per troppo pieno.

2. Tutte le condutture che collegano gli impianti dell’installazione alla fognatura industriale devono essere interrotte o sigillate con modalità facilmente accertabili; le parti di condutture non più in uso devono essere bonificate da eventuali inquinanti residui e rimosse o isolate. La documentazione attestante gli interventi effettuati per il distacco degli impianti dalla fognatura del comprensorio, comprese le planimetrie

(20)

riportanti i percorsi delle condutture intercettate, e per la messa in sicurezza delle parti non in uso deve essere conservata presso l’installazione.

3. Le nuove condotte per il convogliamento dei reflui al punto di raccolta e stoccaggio prima dello smaltimento devono essere identificate con adeguati colori o simboli lungo tutto il percorso, che deve essere a vista o, nei tratti in cui ciò non sia possibile, comunque ispezionabile.

4. Le condizioni sopra riportate devono essere adottate come criterio base anche nella progettazione degli ulteriori interventi previsti per la realizzazione del nuovo impianto di depurazione.

5. Il gestore deve attenersi al cronoprogramma proposto per la realizzazione degli interventi necessari a riprendere l’attività di decapaggio e rendere pienamente operativo l’esercizio dell’installazione nella nuova configurazione con gestione separata e indipendente dei reflui industriali e domestici. In particolare deve essere completata entro il 30/04/2020 la separazione dei reflui domestici dalla rete fognaria del comprensorio industriale.

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