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Cristiano Violani PRESIDENTE COMMISSIONE TECNICO CONSULTIVA PER LE SCUOLE DI PSICOTERAPIA

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Academic year: 2022

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(1)

Criticità nel sistema extrauniversitario di formazione degli psicoterapeuti

regolato dal D.M. 509/1998 e Proposte della Commissione Tecnico Consultiva

per le Scuole di Psicoterapia

Cristiano Violani

PRESIDENTE COMMISSIONE TECNICO CONSULTIVA PER LE SCUOLE DI PSICOTERAPIA 2016-2019

(2)

Una crisi dimostrata dai numeri 1/2

• Nel 2018 il sistema SSPWEB conta 251 Istituti e 418 sedi che impiegano come docenti un totale di 6.051 esperti (di cui 4.075 liberi professionisti, 862 dipendenti di ente pubblici, 668 docenti in servizio presso atenei

italiani),

• Alle sedi sono iscritti come allievi un totale di 13.743 professionisti abilitati all’esercizio delle professioni di psicologo o di medico (pochi).

• Rispetto al triennio precedente gli Istituti erano 237 (+5,9%) le sedi 400 (+4,5%) e gli allievi 18.900 (-27%).

• 47 sedi hanno 0 allievi; 15 meno di 6; 136 sedi fra 10 e 30; 106 sedi fra 31 e 60; 87 sedi fra 61 e 80, e solo 3 sedi hanno dichiarato più di 80 allievi.

• Complessivamente nelle 373 sedi attive, il numero medio degli iscritti è pari a 37,0 con deviazione standard 23,9 e gamma 1-114.

(3)

Una crisi dimostrata dai numeri 2/2

• Complessivamente nel 2018 le 371 sedi con almeno 1 allievo hanno dichiarato di aver erogato 501.748 ore di formazione d’aula (non

comprensive di tirocinio esterno e di eventuale psicoterapia personale) con una media di 1.375 ore per sede (DS= 334,3 gamma 28-2936).

• Per le stesse sedi sono dichiarate complessivamente un totale di 222.592 ore di tirocinio esterno, con una media di 600 ore per sede (DS=165,2

gamma 100-1500).

• Su 91 Istituti con più sedi, 19 presentano rilevanti differenze nella

distribuzione delle ore tra le attività formative nelle diverse sedi (che invece dovrebbero risultare omogenee in quanto l’ordinamento approvato è

quello della sede principale) e 16 sedi presentano differenze più lievi.

• Essendo di norma il numero dei posti al I° anno 20 per sede, l’offerta è

stimabile in oltre 8.000 posti, a fronte di una copertura reale di circa 3.698 iscritti nel 2019 e a un totale di circa 6.700 laureati magistrali nella classe LM51 “Psicologia”.

(4)

Il lavoro della Commissione

• Circa 8 sessioni per anno, 2.550 pareri di cui 150 relativi a decreti MIUR e 2.400 a varie autorizzazioni (95%).

• In tutto oltre 100 pareri per sessione; in prevalenza autorizzazioni per sedi di tirocinio e per nuovi docentiio

• La quota dell’attività corrente è tale che la Commissione e l’ufficio

riescono a dare attenzione solo alle relazioni annuali degli Istituti che attivano delle richieste o che presentano rilevanti anomalie nel

nuero egli iscritti o nell’effettuazione dei tirocini esterni.

• Dunque solo in pochi casi si sono accertate le condizioni per la revoca dell’autorizzazione ministeriale

(5)

Dunque, secondo la CTC…

• Il sistema «è divenuto così ipertrofico ed eccessivo rispetto alla domanda da non garantire una adeguata qualità formativa e da non poter essere

appropriatamente controllato dal Ministero e dalla Commissione.»

• Sinora, malgrado le raccomandazioni della CTC e delle due che la hanno preceduta, il MIUR non ha ritenuto necessario modificare il DM 509/98 e

adottare un approccio accreditativo basato su un’Assicurazione di Qualità analoga a quella dei Corsi di Studio Universitari.

• Tuttavia, a normativa immutata, un’indispensabile assicurazione della qualità può essere realizzata controllando alcuni punti qualificanti, cioè innanzitutto se gli

Istituti garantiscano le caratteristiche professionalizzanti della formazione alla psicoterapia chiaramente previste dal Regolamento di cui al DM 509/98. Questi aspetti qualificanti riguardano:

1. la presenza di adeguate opportunità di formazione personale (per la psicoterapia) degli allievi,

2. la supervisione delle attività psicoterapeutiche esercitate dagli allievi,

3. le verifiche di efficacia delle modalità psicoterapeutiche apprese nell’ambito di tirocini in sedi esterne qualificate e convenzionate.

(6)

Altre 9 proposte della CTC 1/3

• Ogni Scuola si doti di un trasparente sistema interno di assicurazione della qualità, analogo a quello delle universitarie. Entro 5 anni dal

riconoscimento e poi ogni 5 anni, la Commissione e l’ANVUR, nell’ambito delle rispettive competenze, dovrebbero verificare il mantenimento dei requisiti, l’efficienza del sistema di assicurazione della qualità,

l’aggiornamento delle attività formative in relazione ai progressi della ricerca e delle migliori prassi internazionali.

• Sia rafforzata l’importanza delle Relazioni annuali, di cui all’art. 4 del DM 509/98, anche con l’introduzione di effetti sospensivi della possibilità di iscrivere nuovi allievi in caso di mancata presentazione delle Relazioni

annuali, ovvero del riscontro di gravi anomalie nelle stesse da parte della Commissione e del MIUR.

• Il Comitato scientifico, di cui all’art. 4 del DM 509/98, assuma un ruolo chiave nell’autovalutazione e nell’Assicurazione di qualità mediante la validazione collegiale delle Relazioni annuali.

(7)

Altre 9 proposte della CTC 2/3

• Rispetto ai corsi con un numero di iscritti basso o nullo, è necessario

stabilire un numero minimo, quantificato in 6, di allievi iscritti al I° anno affinché un corso possa essere avviato. Il numero minimo è necessario per assicurare la qualità dell’ambiente dell’apprendimento poiché la

formazione richiede interazioni e scambi di esperienze in gruppi con diversi partecipanti. Qualora per 3 anni consecutivi una sede non raggiunga il

numero minimo di iscritti l’autorizzazione deve essere revocata.

• Prevedere un numero minimo di 6 allievi è anche coerente con l’attenzione per la sostenibilità e la continuità dell’attività formativa posta nel processo autorizzativo, che prevede la verifica di un bilancio preventivo di entità tale da assicurare adeguati compensi a un qualificato personale docente e di supporto e una sede appropriata. Rispetto a ciò è necessario che gli Istituti includano nelle relazioni annuali i dati dei bilanci.

• Abrogare la possibilità di iscrivere “con riserva” al I° anno allievi non ancora abilitati all’esercizio della professione.

(8)

Altre 9 proposte della CTC 3/3

• L’Ordinamento e il Regolamento di ogni Scuola devono evidenziare come, oltre agli insegnamenti frontali, essa assicuri agli specializzandi di acquisire un’

esperienza diretta nell’applicazione, con le debite supervisioni, del modello psicoterapeutico adottato. Infatti il tirocinio esterno, svolto in strutture

convenzionate, ha espressamente altri fini.

• Per limitare la proliferazione di sedi e il lavoro della CTC occorre che un Istituto attenda almeno 2 anni dopo un diniego del riconoscimento, nonché la positiva conclusione di almeno un ciclo nell’ultima sede autorizzata prima di chiedere

l’attivazione di un’altra sede. Inoltre vanno inibite le richieste di trasferimento o di apertura di nuove sedi agli Istituti in difetto del numero minimo di studenti.

• Per razionalizzare il tirocinio esterno, è urgente una revisione del Regolamento

vigente che prevede che ci sia un numero di ore annuali di insegnamento teorico e di formazione pratica non inferiore a 500, di cui almeno 100 dedicate al tirocinio in strutture o servizi accreditati. Tuttavia l’obbligo di svolgere queste ore di tirocinio esterno già dal I° anno, e il numero spesso cospicuo di ore dedicategli, oltre che di problematica realizzazione, non sono coerenti con le circoscritte finalità attribuite al tirocinio dall’ art. 8 del DM 509/98 (“l’allievo possa confrontare la specificità del proprio modello di formazione con la domanda articolata dell’utenza ed acquisire esperienza di diagnostica clinica e di intervento in situazioni di emergenza”).

(9)

Ulteriori proposte per una riforma del Regolamento

• E’ indispensabile differenziare i percorsi formativi e/o i criteri di ammissione dei laureati in Medicina da quelli dei laureati in Psicologia

• Attualmente per i laureati in Psicologia è inutile -se non assurdo- riproporre una formazione «un'ampia parte di psicologia generale, di psicologia dello sviluppo, di psicopatologia e diagnostica clinica…»

• Occorre invece rafforzare le esperienze e il training specificamente psicoterapeutico, non delegabile al tirocinio esterno

(10)

In conclusione

• L’AIP dovrebbe affiancare il CNOP nel chiedere al MIUR e al Ministero della Salute una immediata revisione delle norme ministeriali e poi una revisione del Regolamento

• La nuova Commissione Tecnico Consultiva non va lasciata sola ….

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