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Il trust di partecipazioni societarie

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Academic year: 2022

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(1)

CARLO CICALA

Il trust

di partecipazioni societarie

G U I DA I NT R O D U T T I VA prefazione di

Giuseppe Di Salvo

(2)

Sommario

Prefazione 7

Giuseppe Di Salvo

Perché questo libro 13

riferimenti bibliografici essenziali 15 1. le caratteristiche del trust di ParteciPazioni 17

2. il trust in generale 21

trovano nel diritto straniero (diritto di origine). 21 -

posta, con le precisazioni dell’Agenzia delle entrate. 24 -

3. la costituzione del trust di ParteciPazioni 39

3.2. L’individuazione del trustee. 41

(3)

autodichiarato. 42 3.4. Il controllo del trustee attraverso il guardiano. 43

- - -

-

ratteristiche. 51

4. il conferimento delle ParteciPazioni 53

partecipazioni. 54

-

vi (trust per il “dopo di noi”). 57

-

5. l’amministrazione delle ParteciPazioni 67 5.1. I poteri del trustee ed il suo controllo. Il libro degli eventi. 67

5.5. Ancora sul rischio di contestazioni. Analisi di un caso di trust

(4)

6. iltrasferimentodelle ParteciPazionial beneficiarioe la

cessazione del trust 79

6.1. La durata del trust prevista nell’atto istitutivo. 79 6.2. La cessazione del trust per cause diverse dal decorso del

-

rasociale. 84

cessazione del trust. 85

7. trust con elementi di internazionalità rilevanti Per il

fisco italiano 87

Regole generali. 87

7.3. I trust non residenti. 91

7.4. Presunzioni di residenza applicabili ai trust istituiti in Paesi di-

versi da quelli contenuti nella c.d. “white list”. 92

esteri. 95

7.6. Esterovestizione in relazione al trust estero. 98

8. domande e risPoste 105

8.1. L’istituzione del trust di partecipazioni. 105 -

(5)

aPPendici

9. schede di aPProfondimento 113

9.1. L’azione revocatoria ordinaria 113

9.2. La successione necessaria. 117

10. disPosizioni normative 123

-

tuto dei diritti del contribuente” (“Statuto del contribuente”) 132

10.3. Codice civile 135

10.4. Decreto-legge n. 262 del 3 ottobre 2006, “Disposizioni urgenti

10.5. Testo unico n. 346 del 31 ottobre 1990, “Testo unico delle di- -

ni” (“TUS”) 142

valori” 143

-

(6)

Prefazione

Giuseppe Di Salvo

Presidente del Tribunale delle Imprese di Roma

trust hol- ding costituisce senz’altro una delle più tipiche e anche frequenti

- di common law,

ossia law of Trusts, -

- trust

(a) (b) esterno a costo- ro, ossia dal punto di vista dei soggetti terzi.

trust può -

- equity -

common law -, -

(7)

GIUSEPPE DI SALVO 8

common law, s’intende) di offrire una risposta

per invocare un intervento del giudice.

- - trust

-

commerciai trust a quelli solidaristici e caritatevoli, realizzati attra- charitable trust o charity).

caso apertura al trust, -

common law, (a)

- - -

(b)

Paesi di diritto continentale, alla Convenzione internazionale dell’Aj a del 1° luglio 1985 (resa esecutiva in Italia nel 1989 ed entrata in

e riconoscere il trust -

(8)

9

indiretto, ossia attraverso una convenzione di diritto internazionale privato.

- trust di par-

- - trust. Un rapporto che vede l’attribu-

bene, funzionale alla realizzazione dell’interesse altrui attraverso la -

del trust, -

-

- - italiano deve confrontarsi.

con un cenno nelle pagine iniziali alle principali questioni di carattere - trust,

(9)

GIUSEPPE DI SALVO 10

trust

- - holding),

-

i giuristi di civil law, e in particolare la dottrina di casa nostra, anche -

-

- trust holding

trust

-

la vicenda del trust -

ne e il linguaggio dell’Agenzia delle Entrate) o ancora nel caso delle

(10)

11

La costituzione del trust holding, con un particolare e opportuno trust ”autodichiarato” o ”autodesti- nato”, viene delineata con precisione individuando i diversi soggetti e

-

- scindibile prospettiva ‘internazionale’, posto che sono assai frequen-

ti i casi in cui il trust -

- -

lavoro di Carlo Cicala. Un lavoro, va ricordato ancora una volta, che

trust, -

- scito tuttavia a rendere chiara e avvincente per il lettore.

(11)

25

§ 5.2 ss. -

gregato) -

posizione reddituale (art. 73 TUIR).

Sennonché, l’Agenzia delle Entrate ha individuato alcune ipotesi

trust autodichiarato, su cui v. § 3.3).

Trust autodichiarato

- -

questione.

- nn. 43/E del 2009 e 61/E del 2010) altre ipotesi nelle quali il trust

(12)

CARLO CICALA 26

7.

Senza scendere in eccessivo dettaglio, la caratteristica principale

-

- zione del trust)8

disponente distacchi - di questo principio, anche il trust revocabile, cioè il trust nel quale il

7 -

cale che sono analizzate da A , , 2019,

pp. 516 ss.

8

trust. Sul punto v. L , Istituzioni, 2020, p. 97 ss. Per scongiurare ogni rischio

inesistente, G (Trattamento tributario dei dividendi spettanti ad un trust: il -

(13)

27

anche nel caso in cui il controllo del disponente sia esercitato in via

-

Il disponente mantiene il controllo di fatto del trust

- -

il trust, con tutte le conseguenze che ne derivano (§ 5.2).

- -

conservi un’influenza sull’operato del trustee, che il diritto di origine

Convenzione di L’Aja9.

9 L , Il “controllo” in materia di trust, auto-dichia-

rato e non, 2020, p. 121 ss.

(14)

45 3. LA COSTITUZIONE DEL TRUST DI PARTECIPAZIONI

-

a) , nei quali il trustee è tenuto

- pretendere dal trustee l’attribuzione di reddito.

Trust trasparente

Il disponente conferisce nel trust le partecipazioni sociali, individuando i

In questo caso, e come meglio vedremo infra, i dividendi verranno im-

- pio di competenza e non quello di cassa).

b) -

a sua scelta

(15)

CARLO CICALA 46

Trust opaco

Il disponente conferisce nel trust le partecipazioni sociali, prevedendo che i dividendi siano utilizzati, a scelta del trustee

-

- ranno l’imposizione direttamente in capo al trust. L’Agenzia parla di trust opaco (un esempio di questo tipo è esaminato dalla Risoluzione n. 425/E del 2008).

combinarsi va- - - Risoluzione n. 81/E del 2008).

Trust misto

Il disponente conferisce nel trust le partecipazioni sociali, prevedendo che una parte del reddito venga accantonata a capitale e una parte sia,

È quindi chiaro che gli aggettivi “trasparente” ed “opaco” non si

-

4.

4 L , Istituzioni, 2020, p. 359.

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