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EQUITAZIONE: Avevo ed ho veramente tanta voglia di vincere

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Academic year: 2022

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EQUITAZIONE: Avevo ed ho veramente tanta voglia di vincere

Abbiamo incontrato il migliore dei cavalieri campani, dopo il trionfo nello Concorso internazionale due stelle di Kroneberg di Salto Ostacoli

Di Giulia Iannone

Giampiero, facciamo un bel commento dopo questa splendida vittoria con Emo?

(ride molto) Bel commento? Meglio di così! Ultimo concorso dell’anno, vinco il Gran Premio. Meglio di così non potevo chiedere alla sorte.”

Erano 61 i partenti e tu sei riuscito a chiudere con un tempo velocissimo. Racconta, come è andata? Come era il percorso?

“ Il cavallo era in forma. Ha saltato bene. Era secondo nella gara grossa del primo giorno, quarto nella gara ranking di venerdì. Nella ranking di venerdì partivamo in 90, di cui circa 20 in barrage. Abbiamo effettuato un buon giro di barrage ma alla fine sono arrivato quarto. In Gran Premio ho avuto la fortuna di partire ultimo in barrage, così ho avuto modo di osservare le scelte ed i giri di molti cavalieri.

Avevo veramente voglia di vincere! Il cavallo lo sentivo in forma così ho deciso di provarci. Il cavaliere prima di me era stato davvero molto veloce, dunque non mi rimaneva che galoppare. Con questa scelta strategica è andato tutto bene.

Il cavallo era in forma!”

Il cavallo era in forma, ma qualcosa Giampiero l’avrai fatta anche tu?

“ Se non hai anche il cavallo dalla tua parte fai poco. Le

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cose si fanno in due, non stiamo parlando di uno sport singolo e se il cavallo non è dalla tua parte e non combatte per te, fai fatica.”

Tu mi avevi già parlato di questo Emo, stallone KWPN di 9 anni, da Vleut x Polydor. Dimmi ancora qualcosa di lui?

“ Di comune accordo con il proprietario, abbiamo deciso di castrarlo a gennaio, era molto esuberante e caratteriale ed in campo prova ci dava dei problemi. Come stallone non era un buon riproduttore. Il cavallo comunque ha delle potenzialità incredibili, ha sempre fatto bene in gara solo con un po’ di sfortuna di troppo. Sempre un errore, però lo sentivo bene, sentivo che prima o poi sarebbe arrivato ad avere dei buoni risultati di sicuro perché salta veramente con energia. Più andava avanti e più migliorava di testa, era sempre più concentrato e ne ho avuto la conferma in questo ultimo concorso. Già aveva saltato bene l’ultimo tre stelle a Opglabeek in una gara da 1,50 che era difficile. Però troppo spesso sfortunato nel risultato, chiudendo sempre con 4 penalità. L’anno prossimo penso che potrà essere un cavallo utile e prezioso. Se continua così.”

Una vittoria che rappresenta un bel regalo di Natale e una gara che chiude la stagione agonistica. Facciamo un bilancio di questa annata?

“ Mi reputo molto soddisfatto. Ho in cantiere belle gare e bei risultati, adesso mi proietto verso una serie di cambiamenti.

Ho iniziato a montare cavalli anche di altri proprietari, quindi penso di poter contare su altri buoni cavalli. Sono cambiate alcune cose nella mia organizzazione. Facendo un breve riepilogo, lavoro in Olanda da un anno e monto i cavalli di un allevatore olandese e poi ho iniziato ad andare in Belgio, due volte a settimana montando degli altri cavalli.

Quindi i soggetti di punta, in questo momento, sono Emo, poi ho comprato la metà di un 6 anni di nome Verde Z – quello famoso dell’asta di cui si è letto sul web- credo che sia un

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buon cavallo. Nel Gran Premio dell’una stella ha fatto un errore ma in un contesto abbastanza difficile, quindi ci ha dato una bella conferma delle sue potenzialità. Infine monto un cavallo di 8 anni che si chiama Chris va, con cui ho affrontato già due gran premi chiudendo con due piccoli errorini ma secondo me è un cavallo molto interessante che farà strada. In gare outdoor è un cavallo molto utile perché è grande di fisico, al coperto fa un po’ fatica ma sento che ha le doti per saltare le gare grosse; ed ancora posso contare su di una altra 8 anni che è quasi sempre piazzata nelle gare altezza 1,40 e si chiama Festinov, sarà una seconda cavalla competitiva nelle gare veloci. Credo e sento che potrò contare anche su di lei”

Quando ti propongono di portare avanti un cavallo, come imposti il programma di lavoro ?

“ Cerco di essere sempre ottimista e fattivo e positivo ma anche realista: se vedo che non c’è alcun cenno di miglioramento, che sento in base al mio modo equestre, non vado avanti. Poi bisogna dire che i cavalli non sono macchine, il binomio va a feeling, a sentimento, a pelle, ad intuito. I cavalli, come dice sempre mio padre Paolo “fanno bugiardi”

…magari domani mi giro e ritrovo un cavallo che ho scartato a saltare le Coppe del Mondo! Nessun cavallo non serve a niente e bisogna essere obiettivi e saper valutare con razionalità, pregi difetti e soprattutto i limiti”.

Dopo la pausa natalizia, come ricomincia la stagione 2019?

“ Fino al 13 gennaio, sono impegnato in un due stelle in Belgio, tutto febbraio sarò ad Oliva in spagna, poi penso due settimane ad Arezzo ed i campionati Italiani. La mia pausa natalizia dura fino al 28, per cui vado a casa a Napoli, poi torno e mi metto subito al lavoro. Intanto i cavalli li lascio un po’ tranquilli tra paddock, lavoro alla longe, un primo lavoro tranquillo e poi si riprende senza forzare verso le gare outdoor a febbraio in vista dei campionati italiani.

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Vorrei fare bene ai Campionati Italiani per mettermi a disposizione del CT per prendere parte a qualche Coppa e difendere i colori della squadra italiana. Credo che Chris Va potrebbe essere il cavallo giusto per questo mio piccolo sogno!”.

Giampiero Garofalo: Postacard dall’ Olanda

Selezionato per l’86mo CSIO di Piazza di Siena grazie a Young riders Academy, Giampiero ci ha raccontato sensazioni ed emozioni dallo storico ovale, descrivendo i suoi nuovi cavalli e parlandoci del sogno equestre che sta vivendo in Olanda.

Dal nostro inviato GIULIA IANNONE

Mentre il calabrese Bruno Chimirri ha rappresentato la pedina fondamentale per la vittoria della seconda Coppa delle Nazioni quest’anno a Piazza di Siena ed il pugliese, Lorenzo De Luca ha infranto la maledizione che ci negava il Gran Premio Roma da troppi anni , desideriamo parlare di un altro alfiere ed orgoglio del Sud , che era presente alla appena conclusa edizione di Piazza di Siena, si tratta del napoletano Giampiero Garofalo, che di anni ne ha 24 ed ha già all’attivo un bel curriculum agonistico. Due campionati d’Europa da junior, due da Young rider, selezionato dalla Young riders academy come uno dei giovani talenti emergenti da tenere sotto una ala protettiva in termini di formazione e preparazione.

Prima ha lavorato in Germania, poi per 4 mesi nella scuderia del campionissimo tedesco, Marco Kutscher dal quale ha appreso molto. Ci colpisce, SEMPRE, di questo ragazzo l’umiltà, la gentilezza, l’educazione, la solarità, la passione immutata

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nel tempo, specie di chi parte dalle retrovie, di chi ai nastri di partenza deve faticare ad arrivare, di chi si è dovuto “inventare” con sudore e sacrificio il cavallo ideale, il cavallo perfetto e fare del proprio meglio con quello che si è avuto. La famiglia sempre il valore ed il bene più prezioso come fonte di forza e coraggio e supporto non economico, ma spirituale, concettuale, morale. E’ stato bello trovare all’86 mo Csio di Piazza di Siena, il cavaliere che vinse nel 2015 il Premio Graziano Mancinelli, ed osservandolo anche questa volta , abbiamo ritrovato in lui, lo stesso estro creativo, la prontezza, la tenacia, la forza ammantata e valorizzata da tanta esperienza e conoscenza in più “ Per la mia convocazione allo CSIO di Piazza di Siena 2018 devo ringraziare il Riders Academy e Rolex per la wild card offerta con la quale ho avuto la possibilità di partecipare allo storico evento famoso in tutto il mondo e speciale per ogni cavaliere azzurro.” Così ci ha raccontato il figlio di Paolo al telefono, subito rientrato al suo quartire generale in Olanda a Schijndel” Tutti i miei cavalli hanno saltato bene, in Gran Premio per dire la verità avrei potuto montare un po’

meglio , il mio compagno di gara aveva tutte le carte in regola e la preparazione atletica e tecnica per saltarlo bene. Magari, qualche mia imprecisione ha causato qualche errore di troppo. Anche non essendo abituato a saltare regolarmente quel tipo di percorsi, ero un pochino teso emozionato desideroso di fare bene. Alcuni errori sono arrivati anche per questa componente psico- emotiva. Scara mouche, il mio cavallo di punta, è arrivato a Piazza di Siena molto in forma, il primo giorno era un po’ stanco e provato forse dal viaggio, e così il primo giorno ho deciso di non farlo scendere in campo, con lui sicuramente mi aspettavo di fare qualcosina in più. L’altro cavallo, Emo, ha terminato con due secondi posti saltando molto bene, solo con un piccolo errore la domenica se no sarebbe stato ancora un secondo posto in curriculum. Anche il cavallo del Gran Premio Roma, fa un errore nella grossa il primo giorno, un errore nel piccolo gran premio. Certo il Gran Premio Roma è andato così, come ho

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raccontato e per le motivazioni che ho descritto, ma il cavallo ha fatto vedere tutte le sue potenzialità per saltare quel tipo di gare.” Giampiero però ha saputo descrivere nel dettaglio le caratteristiche dei cavalli montati sull’ovale di Roma” Scara Mouche (2006-ita) è un cavallo che non monto da moltissimo.E’ passato sotto la mia sella da fine febbraio. E’

un soggetto molto competitivo nelle gare di altezza 1,45/1,50.

e’ un cavallo molto rispettoso, quando entra in campo vuole dare sempre il massimo per il suo cavaliere, ho trovato con lui subito la giusta intesa; Emo (2009-Ned) è con me da novembre, ha un carattere un po’ particolare ed all’inizio ho fatto un po’ fatica a trovare il dialogo ed il feeling adatto alle sue esigenze, però adesso da inizio anno ha cominciato a saltare subito bene ed è un cavallo anche lui molto veloce, ha solo 9 anni e credo e penso che in futuro possa saltare anche qualche gara più grossa di altezza. Ha tanti mezzi per saltare e non ha paura di niente, entra in tutti i campi gara senza problemi. Invece il cavallo che ho montato nel Gran Premio si chiama Delvaux(2008-ned) e lo interpreto da poco meno di un mese…abbiamo saltato insieme Drammen, esprimendosi in quello CSIO molto bene. Poi è arrivata la convocazione per Roma allora ho deciso di portarlo insieme agli altri perché ho delle belle sensazioni e credo molto in lui, nel suo talento e nella sua esperienza perché ha all’ attivo già numerose partecipazioni a Gran Premi. Era abbastanza pronto. Magari non lo conoscevo benissimo però abbiamo portato a termine una buona esperienza. Magari in Gran Premio, se lo avessi conosciuto meglio, avrei potuto evitare qualche errore che è scappato. E’ andata così , ormai è storia passata e bisogna guardare avanti, far tesoro di quegli errori e lavorare per cercare di non commetterli ancora.” Archiviate le emozioni forti della caput mundi, il cavaliere legato nell’immaginario collettivo al cavallo baio italiano Ombre della Baia, ci ha parlato dei suoi prossimi impegni agonistici “ Questi cavalli sono rimasti in Italia. La settimana prossima siamo al CSI***

di Gorla, poi saremo ad un 3 stelle in Belgio a Bonaiden. Se verrò convocato, e lo spero vivamente, ci sono i Giochi del

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Mediterraneo a Barcellona a fine giugno, però non si sa ancora nulla, in questi giorni avremo qualche conferma, altrimenti, andremo due settimane in Austria, per scendere in campo in gare 2 stelle con gli altri cavalli. Ho un po’ di esemplari giovani e due o tre cavalli che devono riprendere a saltare in quanto sono rimasti un pochettino indietro. Per agosto devo ancora elaborare il planning di gare.” Ecco, dunque, un altro cavaliere italiano che si aggiunge alla fitta schiera di azzurri emigrati nel nord Europa per svolgere al meglio la professione di atleta, ma aggiungiamo con orgoglio, cavaliere del Sud Italia, fiore all’occhiello di un meridione serio, volitivo, preparato, umile e che si impegna e che parte per tenere alta la bandiera di una parte della nostra penisola che troppo spesso viene sottovalutata e penalizzata. Molto legati a Giampiero ed alla sua formazione culturale equestre, ci siamo fatti raccontare come si è organizzato a livello equestre in Olanda, dove risiede e lavora da alcuni mesi “Sono arrivato in Olanda a novembre 2017 – ha raccontato Giampiero – sono nella scuderia di Kees van den Otelaar che è socio di Ugo Pisani ed insieme hanno deciso di investire su di me.

Kees van den Otelaar, è un allevatore ed ha molti cavalli, è entrato in società con Ugo Pisani ed hanno preso 10-12 cavalli per me. Stavo vivendo un periodo di avvilente stasi.

Tornato dall’esperienza tecnica e didattica con Marco Kutcher , ero in Italia senza cavalli, così Ugo Pisani mi ha fatto questa proposta. Ricordo che quando sono stato in Germania da Emanuele Gaudiano avevo già montato qualche cavallo di Ugo.

Quindi ci conosciamo da un bel po’ ormai. Hanno creduto e credono molto in me e di questo sono lieto ed orgoglioso, ed insieme a Kees è partita questa avventura. Qui in Olanda mi trovo benissimo! Sono persone eccezionali e di cavalli. Ho una eccellente groom/assistent rider, Sofia Pierleoni, la quale si occupa dei miei cavalli in maniera eccezionale, lei è fantastica; poi ho un cavaliere a casa che mi dà una mano a montare quando io non ci sono. La scuderia è composta di 40 box, alle spalle ci sono tanti 4 e 5 anni di cui si occupano altri due cavalieri a casa. Poi, li selezioniamo, alcuni li

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destiniamo al circuito di vendita, alcuni li teniamo, gli stalloni li scegliamo anche come riproduttori, devo dire che sto vivendo una bella realtà, un po’ quella che mi immaginavo e che sognavo. Attualmente , finalmente, dispongo di cavalli con i quali posso partecipare a gare di livello 3 e 4 stelle.” Quanto invece alla parte tecnica e didattica, abbiamo chiesto di raccontarci con chi lavori o si confronti dal punto di vista tecnico “Ogni tanto, grazie sempre alla young riders academy, ho la possibilità di andare a lavorare con Henk Nooren e Jos Lansik. Adesso abbiamo fatto qualche stage, normalmente vado con due cavalli. Quello che mi colpisce e mi soddisfa è la semplicità con cui lavorano questi grandi cavalieri. Con Henk noi lavoriamo su percorsi e poi vediamo di insistere sul dettaglio principale e punto debole per poter migliorare la performance con quel cavallo. Se devo svelare qualcosa, la persona che ha cambiato il mio modo di pensare è Marco Kutcher, mi ha dato un metodo di lavoro di base efficace e valido, è stata una fonte di ispirazione per cambiare la mia mentalità. Però vorrei dire che c’è sempre mio padre Paolo, quando ho bisogno lui è sempre la mia guida tecnica fondamentale, lui mi segue, viene in Olanda, lui c’è sempre, per fortuna.” C’è tanto entusiasmo ed energia nelle parole del rappresentante dell’aeronautica, che giò sogna in grande, osservando il gruppo dei cavalli giovani che ha a disposizione” Tra i cavalli giovani ho già adocchiato due 6 anni molto buoni , un figlio di Cornet Obolensky ed un figlio di Verdi. Poi ho anche un cavallo di 9 anni figlio di Chacco Blu che ad Arezzo ha fatto bene i Gran Premi del Gold Tour ed ha fatto bene Drammen, posso contare ancora su di un cavallo di 10 anni che ha fatto già qualche gara di 1,50. adesso lo stiamo riprendendo dopo un fermo”. In chiusura di telefonata, abbiamo cercato di farci lasciare da Giampiero una cartolina di saluto dall’Olanda, con brevi note sulle sue impressioni e sensazioni e su come si svolge una sua giornata tipo ” Che posso dire. Qui in Olanda ci sono cavalli ovunque. Mi trovo benissimo, anche la vita è gradevole, non posso assolutamente lamentarmi, inoltre posso fare quello che desideravo e sognavo

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sin da quando ero a Napoli e guardavo i grandi cavalieri in TV. La mattina inizio a montare verso le 7 e mezzo, monto fino a mezzogiorno e mezzo, poi dopo una ora di pausa, continuo a montare fino alle cinque e mezza circa. Se c’è da fare qualche lavoro in scuderia, aiuto tranquillamente, se la mia groom è fuori in concorso con i cavalli faccio ogni tanto anche i box, sistemo i cavalli, le mansioni di base ecco. Poi vado a correre tutte le sere per una mezzoretta. Certo a volte vado a cenare qualche sera, ma la maggior parte dei week end sono in concorso. Una vita molto semplice, che mi piace davvero. Magari a qualcuno potrebbe pesare, ma non a me.

Vorrei in chiusura ringraziare, come sempre, in primis la mia famiglia, i miei genitori, i miei fratelli che mi sono sempre vicini e non mi hanno fatto mai mancare niente e sono sempre p r e s e n t i , r i n g r a z i o t u t t i i m i e i s p o n s o r e l ’ a r m a dell’aeronautica. “

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