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RELAZIONE IMPIANTO ANTINCENDIO

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Academic year: 2022

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(1)

AFFIDAMENTO IN CONCESSIONE DEL SERVIZIO DI GESTIONE INTEGRATA DEI RIFIUTI URBANI DELLA VALLE D’AOSTA PER LA

REGIONE AUTONOMA DELLA VALLE D’AOSTA

PROGETTO DEFINITIVO Aprile 2018

ALL. 2.16 – RELAZIONE IMPIANTO ANTINCENDIO RELAZIONE IMPIANTO

ANTINCENDIO

2.16

FR/AJ

(2)

ATI: REA DALMINE SpA, F.lli RONC Srl, CESARO MAC IMPORT Srl Pag. 2 PROPONENTE

COSTITUENDA A.T.I.:

REA DALMINE SpA

Via Dossi, snc 24044 Dalmine (BG) P. IVA 02486950161 TEL. +39 035 4157411 Legale Rappresentante

Sig. Marco Sperandio

F.lli RONC Srl

Loc. Champgerod, 1 11010 Introd (AO) P. IVA 00181010075 TEL. +39 0165-900121 Legale Rappresentante

Sig. Sandro Ronc

CESARO MAC IMPORT Srl

Via delle Industrie 28 e 29 30020 Eraclea (VE) P. IVA 03024640272

TEL. 0421-231101 Legale Rappresentante

Sig. Osvaldo Cesaro

(3)

ATI: REA DALMINE SpA, F.lli RONC Srl, CESARO MAC IMPORT Srl Pag. 3 Progettista e Coordinatore del Gruppo di Progettazione

Ing. William Epis (Ordine Ingegneri Prov. BG N° 2673)

Responsabile processistico e supervisore della progettazione Ing. Luciano Ziviani (Ordine Ingegneri Valle d’Aosta n° 220)

Progettista Responsabile delle Opere Impiantistiche per l’impianto trattamento rifiuti Ing. Denis Moschino (Ordine Ingegneri Prov. Venezia n° 3841)

Progettista Responsabile delle Opere Impiantistiche di servizio ed Elettriche di Potenza Ing. Flavio Re (Ordine Ingegneri Valle d’Aosta n° 493)

Progettista Responsabile delle Opere Civili

Arch. Paolo Montagnino (Ordine Architetti Prov. Torino n° 2694) Progettista Responsabile degli aspetti Ambientali

Ing. André Joly (Ordine Ingegneri Valle d’Aosta n° 488)

Progettista Responsabile delle Opere Strutturali e Geotecniche Ing. Davide Touscoz (Ordine Ingegneri Valle d’Aosta N°403)

Progettista Responsabile delle Opere Elettriche e Termotecniche di Servizio Ing. Luca Cretaz (Ordine Ingegneri Valle d’Aosta n° 571)

Progettista Responsabile degli aspetti idro-geologici ed idraulici Geol. Paolo Castello (Ordine Geologi della Valle d’Aosta N° 6) Progettista Responsabile degli aspetti della Sicurezza

Ing. Michele Montrone (Ordine Ingegneri Prov. Torino n° 7422Z) Analisi di fattibilità tecnico-economica

Ing. Roberto Dell’Acqua Bellavitis (Ordine Ingegneri Prov. Alessandria N° A-882) Ing. Filippo Dell’Acqua Bellavitis (Ordine Ingegneri Prov. Milano N° A-18922) Collaboratori

Ing. Marco Barosso (Ordine Ingegneri Prov. Torino n° 9234L) Ing. Giuseppe Farolfi (Ordine Ingegneri Prov. Milano N° 16107) Ing. Elieto Porcedda (Ordine Ingegneri Prov. Cagliari N° 5817)

(4)

ATI: REA DALMINE SpA, F.lli RONC Srl, CESARO MAC IMPORT Srl Pag. 4

Indice

1 PREMESSA ... 5

2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO ... 5

3 LIVELLO DI PRESTAZIONE AMMESSO ... 9

4 CRITERI DI DIMENSIONAMENTO ... 10

5 DESCRIZIONE SITUAZIONE ESISTENTE ... 12

5.1 PREMESSA ... 12

5.2 CARATTERISTICHE SPECIFICHE PRESIDI DELL’IMPIANTO DEL SUB-ATO ... 14

5.3 CARATTERISTICHE IMPIANTO ANTINCENDIO ESISTENTE ... 15

6 DESCRIZIONE IMPIANTO PREVISTO ... 15

6.1 PREMESSA ... 15

6.2 DESCRIZIONE INTERVENTI ... 17

7 VERIFICHE IDRAULICHE ... 18

(5)

ATI: REA DALMINE SpA, F.lli RONC Srl, CESARO MAC IMPORT Srl Pag. 5

1 PREMESSA

La presente relazione viene redatta a corredo del progetto definitivo delle opere ed impianti richiesti nell’ambito della gara per l’affidamento in concessione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani della Valle d’Aosta, relativamente all’impianto antincendio a servizio dell’impianto.

Nel progetto in oggetto si prevede di realizzare un impianto antincendio convenzionale dotato di riserva d’acqua, stazione di pompaggio, rete di distribuzione acqua, idranti UNI ed attacco VV.F..

La rete idrica antincendio sarà costituita da un insieme di componenti ed apparecchiature idonei alla prevenzione ed estinzione incendi nell’intero complesso.

L’impianto idrico antincendio previsto sarà costituito da impianto antincendio convenzionale, dotato di riserva d’acqua, stazione di pompaggio, rete di distribuzione acqua, idranti UNI ed attacco VV.F..

La rete di distribuzione sarà diffusa a copertura totale dell’area impianto e realizzata ad anelli sezionabili con tubazioni in acciaio, con diametro nominale che varia da DN 150 a DN 90, come visibile nella planimetria allegata al progetto.

Il dimensionamento dell’impianto è stato eseguito sulla base delle indicazioni del D.M. 9 marzo 2007 “Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco”, prevedendo il livello II di prestazione.

2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Si riporta a seguire la normativa di riferimento relativa all’impianto in oggetto.

D.M. 31 luglio 1934 e s.m.i Approvazione delle norme di sicurezza per la lavorazione, l'immagazzinamento, l'impiego o la vendita di oli minerali, e per il trasporto.

D.P.R. 577 del 29.09.1982 Criteri generali di prevenzione incendi

D.M. del 30.11.1983 Termini e definizioni generali. Grafici di progetto – Simbologia

(6)

ATI: REA DALMINE SpA, F.lli RONC Srl, CESARO MAC IMPORT Srl Pag. 6 D.M. del 24/11/1984 Norme di sicurezza antincendio per il trasporto, la distribuzione, l'accumulo e l'utilizzazione del gas naturale con densità non superiore a 0,8 (G.U. 15 gennaio 1985, n. 12, suppl. ord.).

CIRCOLARE DEL M.I. N° 24 MI.SA. DEL 26/1/1993.

Impianti di protezione attiva antincendio.

D.M. del 12/04/1994 Ministero dell'industria del commercio e dell'artigianato - Art. 11

D.P.R. 26-8-1993, n. 412, recante norme per progettazione, istallazione, esercizio e manutenzione degli impianti termici degli edifici. Indicazioni interpretative e di chiarimento

D.P.R. N° 37 DEL 12.01.1998.

Regolamento recante disciplina dei provvedimenti relativi alla prevenzione incendi, a norma dell'articolo 20, comma 8, della legge D.M. del 10.03.1998 Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell’emergenza nei luoghi di lavoro

DECRETO 4 MAGGIO 1998.

Disposizioni relative alle modalità di presentazione ed al contenuto delle domande per l'avvio dei procedimenti di prevenzione incendi, nonché all'uniformità dei connessi servizi resi dai comandi provinciali D.M. del 12/09/2003 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per l'installazione e l'esercizio di depositi di gasolio per autotrazione ad uso privato, di capacità geometrica non superiore a 9 mc, in contenitori-distributori rimovibili per il rifornimento di automezzi destinati all'attività di autotrasporto.

D.M. del 14/05/2004 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per l'installazione e l'esercizio dei depositi di gas di petrolio liquefatto con capacità complessiva non superiore a 13 mc.

D.M. del 9/03/2007 Prestazioni di resistenza al fuoco delle costruzioni nelle attività soggette al controllo del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco.

D.M. del 16/02/2007 Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed elementi costruttivi di opere da costruzione.

(7)

ATI: REA DALMINE SpA, F.lli RONC Srl, CESARO MAC IMPORT Srl Pag. 7 D.Lgs. 81 del 09.04.2008 Norme di tutela della saluta e della sicurezza nei luoghi di lavoro.

DM del 16/04/2008 Regola tecnica per la progettazione, costruzione, collaudo, esercizio e sorveglianza delle opere e degli impianti di trasporto di gas naturale con densità non superiore a 0,8

D.P.R. 151 del 01/08/2011 Regolamento di prevenzione incendi

D.M. del 13/07/2011 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la installazione di motori a combustione interna accoppiati a macchina generatrice elettrica o ad altra macchina operatrice e di unità di cogenerazione a servizio di attività civili, industriali, agricole,

DCPREV prot. N°1324 del 07/02/2012

Guida per l’installazione degli impianti fotovoltaici – edizione 2012.

DCPREV prot. N°6334 del 04/05/2012

Tabella di chiarimento alle note prot. N°1324 del 07/02/2012.

D.M. del 20/12/2012 Regola tecnica di prevenzione incendi per gli impianti di protezione attiva contro l’incendio installati nelle attività soggette ai controlli di prevenzione incendi.

Norma UNI 10779:2014 "Impianti di estinzione incendi: Reti di Idranti"

Norma UNI EN 12845 Installazioni fisse antincendio. Sistemi automatici a sprinkler"

Norma UNI 11292 “Locali destinati ad ospitare gruppi di pompaggio per impianti antincendio – Caratteristiche costruttive e funzionali”.

Sono state considerate inoltre le seguenti norme tecniche emanate dall’UNI:

UNI 804 Apparecchiature per estinzione incendi - Raccordi per tubazioni flessibili.

UNI 810 Apparecchiature per estinzione incendi - Attacchi a vite.

(8)

ATI: REA DALMINE SpA, F.lli RONC Srl, CESARO MAC IMPORT Srl Pag. 8 UNI 814 Apparecchiature per estinzione incendi - Chiavi per la manovra dei raccordi, attacchi e tappi per tubazioni flessibili.

UNI 7421 Apparecchiature per estinzione incendi - Tappi per valvole e raccordi per tubazioni flessibili.

UNI 7422 Apparecchiature per estinzione incendi - Requisiti delle legature per tubazioni flessibili.

UNI 9487 Apparecchiature per estinzione incendi - Tubazioni flessibili antincendio di DN 70 per pressioni di esercizio fino a 1.2 MPa.

UNI EN 671- 1 Sistemi fissi di estinzione incendi - Sistemi equipaggiati con tubazioni – Naspi antincendio con tubazioni semirigide.

UNI EN 671- 2 Sistemi fissi di estinzione incendi - Sistemi equipaggiati con tubazioni – Idranti a muro con tubazioni flessibili.

UNI EN 671- 3 Sistemi fissi di estinzione incendi - Sistemi equipaggiati con tubazioni – Manutenzione dei naspi antincendio con tubazioni semirigide ed idranti a muro con tubazioni flessibili.

UNI EN 694 Tubazioni semirigide per sistemi fissi antincendio.

UNI EN 1452 Sistemi di tubazioni di materia plastica per la distribuzione di acqua – Policloruro di vinile non plastificato (PVC-U).

UNI EN 10224 Tubi e raccordi di acciaio non legato per il convogliamento di acqua e di altri liquidi acquosi – Condizioni tecniche di fornitura.

UNI EN 10225 Tubi di acciaio non legato adatti alla saldatura e alla filettatura – Condizioni tecniche di fornitura.

UNI EN 12201 Sistemi di tubazioni di materia plastica per la distribuzione dell’acqua – Polietilene (PE)

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ATI: REA DALMINE SpA, F.lli RONC Srl, CESARO MAC IMPORT Srl Pag. 9 UNI EN 13244 Sistemi di tubazioni di materia plastica in pressione interrati e non per il trasporto di acqua per usi generali, per fognature e scarichi – Polietilene (PE)

UNI EN 14339 Idranti antincendio sottosuolo

UNI EN 14384 Idranti antincendio a colonna soprasuolo.

UNI EN 14540 Tubazioni antincendio – Tubazioni appiattibili impermeabili per impianti fissi.

UNI EN ISO 15493 Sistemi di tubazione plastica per applicazioni industriali (ABS, PVC-U e PVCC).

Specifiche per i componenti e il sistema. Serie metrica.

UNI EN ISO 15494 Sistemi di tubazione plastica per applicazioni industriali (PB, PE e PP).

Specifiche per i componenti e il sistema. Serie metrica.

UNI EN ISO 14692 Industrie del petrolio e del gas naturale – Tubazioni in plastica vetro-rinforzata.

3 LIVELLO DI PRESTAZIONE AMMESSO

Come indicato in premessa, si prevede un livello II di prestazione, ai sensi dell’Allegato 3 del D.M.

9 marzo 2007, di cui si allega a seguire uno stralcio:

1. Il livello II di prestazione può ritenersi adeguato per costruzioni fino a due piani fuori terra ed un piano interrato, isolate - eventualmente adiacenti ad altre purché strutturalmente e funzionalmente separate - destinate ad un’unica attività non aperta al pubblico e ai relativi impianti tecnologici di servizio e depositi, ove si verificano tutte le seguenti ulteriori condizioni:

a) le dimensioni della costruzione siano tali da garantire l’esodo in sicurezza degli occupanti;

b) gli eventuali crolli totali o parziali della costruzione non arrechino danni ad altre costruzioni;

c) gli eventuali crolli totali o parziali della costruzione non compromettano l’efficacia degli elementi di compartimentazione e di impianti di protezione attiva che proteggono altre costruzioni;

d) il massimo affollamento complessivo della costruzione non superi 100 persone e la densità di affollamento media non sia superiore a 0,2 pers/m2;

e) la costruzione non sia adibita ad attività che prevedono posti letto;

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ATI: REA DALMINE SpA, F.lli RONC Srl, CESARO MAC IMPORT Srl Pag. 10 f) la costruzione non sia adibita ad attività specificamente destinate a malati, anziani, bambini o a persone con ridotte o impedite capacità motorie, sensoriali o cognitive.

Le classi di resistenza al fuoco necessarie per garantire il livello II di prestazione sono le seguenti, indipendentemente dal valore assunto dal carico di incendio specifico di progetto:

30 per costruzioni ad un piano fuori

terra, senza interrati

60 per costruzioni fino a due piani fuori

terra e un piano interrato

L’assunzione del Livello II di prestazione permette di non procedere con il calcolo del carico d’incendio.

4 CRITERI DI DIMENSIONAMENTO

I criteri di dimensionamento di seguito riportati sono desunti dalle regole di buona tecnica, affermate a livello internazionale e costituiscono una guida per la definizione dei requisiti di prestazione degli impianti.

Per l’attività in esame è stata condotta un’analisi del rischio di incendio, in funzione del contenuto all’interno dell’attività soggette a prevenzione e della probabilità di sviluppo di un incendio. In funzione del livello di rischio determinato sono state poi definite le adeguate portate, pressioni, contemporaneità e, infine, il periodo minimo di erogazione della rete idrica in esame (appendice B della UNI 10779-2014).

La scelta dell’area di rischio è stata poi effettuata in conformità con quanto stabilito dalla UNI 10779-2014 facendo riferimento anche alla UNI EN 12845.

Sulla base di quanto sopra, l’impianto dovrà essere costituito da:

- Riserva idrica;

- Gruppo di pressurizzazione;

- Rete idrica con derivazioni per idranti;

- Bocche idranti.

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ATI: REA DALMINE SpA, F.lli RONC Srl, CESARO MAC IMPORT Srl Pag. 11 Riserva idrica

La riserva idrica è la portata che l’impianto deve essere in grado di erogare con un numero di idranti contemporaneamente in azione, e che dipendono dal rischio dell’attività.

Vengono definite aree di livello 2 le aree nelle quali c’è una presenza non trascurabile di materiali combustibili e che presentano un moderato rischio d’incendio come probabilità di innesco, velocità di propagazione di un incendio e possibilità di controllo dell’incendio stesso da parte delle squadre di emergenza.

Le aree di livello 2 corrispondono a quelle definite di classe OH 2, 3, 4 dalla UNI EN 12845.

Ne consegue che le prescrizioni a cui ottemperare sono le seguenti:

Prestazioni rete interna

Portata minima 120 litri/min. ad una pressione residua non inferiore a 2 bar considerando simultaneamente operativi i 4 idranti in posizione idraulicamente più sfavorita. È ammessa l’installazione di soli naspi, considerando simultaneamente operativi almeno 4 naspi con portata minima di 60 litri/min. P: 2 bar di pressione residua

Prestazioni rete esterna

Portata minima di 300 litri/min. ad una pressione residua non inferiore a 3 bar considerando simultaneamente operativi non meno di 4 bocche UNI 70 nella posizione idraulicamente più sfavorevole.

Non è richiesta contemporaneità tra protezione interna ed esterna.

Riserva idrica

Da garantire per almeno 60 minuti.

La riserva idrica necessaria da dedicare alla rete antincendio dovrà quindi essere pari a:

300 l/min x 4 x 60 min / 1000 = 72,0 mc

Gruppo di pressurizzazione

Il sistema di pompaggio deve essere realizzato con pompe centrifughe orizzontali alimentate da motori elettrici.

Il numero di pompe minimo richiesto è pari a 2.

(12)

ATI: REA DALMINE SpA, F.lli RONC Srl, CESARO MAC IMPORT Srl Pag. 12 La portata da erogare massima richiesta è pari a: 300 l/min x 4 = 1.200 l/min = 72 mc/h

Rete idrica con derivazioni per idranti

La rete idrica di distribuzione degli idranti, deve essere costituita da tubazione fissa in pressione.

Bocche idranti

Devono essere previsti con un attacco unificato dotato di valvola di intercettazione ad apertura manuale, collegati ad una rete di alimentazione idrica.

L’idrante può essere -a muro:

tipo UNI 45 (diametro interno 38 mm), UNI 70 (diametro interno 62 mm), con le estremità filettate maschio; ogni idrante, insieme al proprio corredo è contenuto in apposita cassetta con vetro da rompersi in caso di necessità.

-a colonna soprasuolo/sottosuolo:

Gli idranti devono essere installati ad una distanza massima fra loro di 60 m.

All’esterno di edifici si raccomanda l’uso di idranti soprasuolo ubicato in posizione protetta dalla possibilità di subire urti e distanziati, possibilmente dalle pareti perimetrali dei fabbricati tra i 5 ed i 10 m.

Per gli idranti con attacco autopompa l’ubicazione deve essere accessibile alle autopompe VVF.

Attacco per autopompa

L’attacco per autopompa deve essere dotato di attacchi femmina 0,70 mm per autopompa serbatoio dei Vigili del Fuoco, come prescritto in tutti gli impianti fissi antincendio ad acqua.

5 DESCRIZIONE SITUAZIONE ESISTENTE

5.1 Premessa

Il nuovo impianto di trattamento oggetto di progettazione è ubicato in adiacenza dell’impianto di depurazione delle acque reflue al servizio del Sub-ATO Monte Emilius-Piana di Aosta.

(13)

ATI: REA DALMINE SpA, F.lli RONC Srl, CESARO MAC IMPORT Srl Pag. 13 L’impianto di depurazione suddetto è dotato di un sistema di filtrazione finale delle acque trattate, realizzato negli anni ’90 nell’ambito degli interventi di “Trattamento, recupero e riutilizzo dei reflui idrici dell’impianto”.

Le acque trattate dall’impianto di filtrazione sono avviate ad una vasca interrata di raccolta, della capacità di 672 mc, originariamente previste al servizio delle seguenti utenze:

a) Rete irrigua a servizio dell’adiacente discarica annessa al Centro regionale di trattamento Rifiuti;

b) Rete acqua industriale, al servizio sia dell’impianto di depurazione che del Centro Regionale di trattamento rifiuti;

c) Rete antincendio, al servizio sia dell’impianto di depurazione che del Centro Regionale di trattamento rifiuti.

Il sistema esistente è costituito inoltre da:

N. 3 elettropompe centrifughe per la pressurizzazione ai complessi automatici di filtrazione;

N. 2 elettropompe centrifughe autoadescanti per l’alimentazione alla rete irrigua;

N. 3 elettropompe centrifughe autoadescanti per l’alimentazione della rete acqua industriale ed antincendio;

N. 1 motopompa azionata da motore Diesel per l’alimentazione in emergenza della rete antincendio.

La configurazione impiantistica suddetta è rimasta praticamente invariata fino ad oggi, fermo restando l’esecuzione di alcune integrazioni alla rete idrica interna dell’impianto di depurazione.

Nel tempo sono state di fatto utilizzate la rete irrigua di cui al punto a) e la rete acqua industriale di cui al punto b), rete che ha subito peraltro nel tempo una serie di interventi integrativi.

La rete antincendio di cui al punto c) non è di fatto mai stata utilizzata per il Centro Regionale di trattamento rifiuti.

Sulla base di quanto sopra, emerge che i presidi a suo tempo predisposti nell’ambito dell’impianto di depurazione del sub-Ato sono del tutto idonei ed utilizzabili, previa l’esecuzione di modesti interventi di adeguamento, per la realizzazione di un impianto antincendio da porre al servizio del nuovo impianto di trattamento rifiuti.

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ATI: REA DALMINE SpA, F.lli RONC Srl, CESARO MAC IMPORT Srl Pag. 14 Tutto ciò, fatta salva la stipulazione di idonee convenzioni tra gli enti interessati.

5.2 Caratteristiche specifiche presidi dell’impianto del sub-Ato

Come sopra esposto, l’impianto di depurazione al servizio del Sub-ATO Monte Emilius-Piana di Aosta, è dotato di un sistema di filtrazione finale delle acque trattate, realizzato nell’ambito degli interventi di “Trattamento, recupero e riutilizzo dei reflui idrici dell’impianto”, realizzato negli anni ’90.

L’impianto è costituito sostanzialmente da:

Riserva idrica, costituita da vasca di accumulo delle acque depurate e filtrate, utilizzabile per il prelievo esclusivo di acqua industriale/antincendio, del volume utile di 672,0 mc.

Impianto di pressurizzazione, costituito da:

N. 3 elettropompe centrifughe autoadescanti, portata unitaria 60 mc/h e prevalenza manometrica totale di 45,0 m.c.a.

N. 1 motopompa azionata da motore Diesel, portata 135 mc/h e prevalenza manometrica totale di 32,0 m.c.a più sistema di pressurizzazione della rete.

Linee di trasferimento

Le mandate delle n. 3 elettropompe sono collegate ad un collettore DN 200 in acciaio, che corre interrato parallelamente all’edificio filtrazione ed alla vasca di clorazione, e giunge fino ad un pozzetto posto in prossimità del cancello di ingresso dell’impianto di depurazione, dopo un percorso di 250,0 m.

Su detto collettore si inserisce il collettore di mandata della motopompa.

La condotta di mandata delle elettropompe, DN 200 interrata, è stata di fatto utilizzata per m. 50 fino alla diramazione DN 150 che alimenta la rete idrica industriale interna dell’impianto, mentre non risulta sia mai stata utilizzata per alimentare la rete del Centro Regionale di Compattazione.

L’impianto è inoltre completato la presenza di N. 2 elettropompe centrifughe autoadescanti per l’alimentazione alla rete irrigua, portata unitaria 63,0 mc/h, prevalenza manometrica totale di 82 m.c.a. e condotta di mandata interrata DN 150, che alimenta la rete irrigua della discarica;

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ATI: REA DALMINE SpA, F.lli RONC Srl, CESARO MAC IMPORT Srl Pag. 15 L’unica modifica eseguita sulla configurazione sopra riportata, è rappresentata da una modifica eseguita nel 1995, costituita dalla realizzazione di una diramazione sulla tubazione di mandata DN 200, realizzata con tubazione DN 150, per l’alimentazione della rete industriale interna dell’impianto di depurazione.

Portate impegnate

Sulla base delle indicazioni fornite dal gestore dell’impianto, la portata di acqua prelevata dalla vasca ed utilizzata a scopo industriale nell’ambito dell’impianto di depurazione è risultata pari, per l’anno 2017, a 143.158 mc.

La portata di acqua prelevata dalla vasca ed utilizzata invece a scopo irriguo è risultata pari, per l’anno 2017, a 31.819 mc, con una portata massima mensile di 7.443 mc.

Sulla base di quanto sopra emerge che la portata giornaliera mediamente utilizzata è pari a 479 mc, quindi anche in caso di emergenza, la disponibilità residua di volume disponibile nella vasca risulterebbe pari a 193 mc.

5.3 Caratteristiche impianto antincendio esistente

Il centro Regionale di compattazione rifiuti è attualmente dotato di una rete idrica di alimentazione ad anello alimentata da pozzo, distribuita perimetralmente al capannone esistente e prolungata verso l’area pesa, l’ex sala settoria e lungo la pista di servizio della discarica, lato ovest.

Il pozzo esistente, della profondità di 25 m, è attrezzato con una elettropompa sommergibile a stilo che alimenta la rete, costituita da tubazioni in PEAD diametro 90 mm.

Il sistema è dotato di un gruppo elettrogeno di emergenza.

6 DESCRIZIONE IMPIANTO PREVISTO

6.1 Premessa

Stante quanto sopra esposto in relazione alla situazione esistente, considerato che dall’analisi condotta emergono le seguenti considerazioni:

(16)

ATI: REA DALMINE SpA, F.lli RONC Srl, CESARO MAC IMPORT Srl Pag. 16 - Disponibilità, nell’ambito dell’impianto di depurazione del sub-Ato, di un elevato volume

di acqua trattata facilmente reperibile;

- Esistenza di una vasca, già a suo tempo destinata ad accumulo antincendio, di volume pari a 672,0 mc;

- disponibilità di presidi antincendio già predisposti, quali sistema pompaggio e pressurizzazione;

- disponibilità di una condotta DN 200 interrata fino all’ingresso dell’impianto di depurazione, in direzione dell’impianto di trattamento in progetto;

- esistenza di una motopompa azionata da motore Diesel per l’alimentazione in emergenza della rete antincendio;

- insufficienza del presidio antincendio esistente a soddisfare le esigenze determinate dalla nuova configurazione impiantistica.

Si prevede, fermo restando la stipula di opportune convenzioni, l’utilizzo del sistema attualmente presente sull’impianto di depurazione al servizio del sub-Ato per alimentare la rete antincendio al servizio del nuovo impianto di trattamento meccanico-biologico in progetto.

Richiamati i criteri di dimensionamento di cui al precedente paragrafo 4, risulta quanto segue

Riserva idrica

Bisogna garantire un volume di 72,0 mc.

La vasca esistente ha un volume di 672,0 mc, per cui è ampiamente sufficiente.

Gruppo di pressurizzazione

La portata da erogare massima richiesta è pari a: 300 l/min x 4 = 1.200 l/min = 72 mc/h

Le N. 3 elettropompe centrifughe esistenti, hanno portata unitaria 60 mc/h e prevalenza manometrica totale di 45,0 m.c.a, quindi sono in grado di erogare una portata complessiva di 180 mc/h.

La motopompa azionata da motore Diesel, ha una portata 135 mc/h.

Il gruppo di pressurizzazione è quindi ampiamente in grado di sostenere le portate richieste per il soddisfacimento delle condizioni.

(17)

ATI: REA DALMINE SpA, F.lli RONC Srl, CESARO MAC IMPORT Srl Pag. 17 Prestazioni rete interna

Portata minima 120 litri/min. ad una pressione residua non inferiore a 2 bar considerando simultaneamente operativi i 4 idranti in posizione idraulicamente più sfavorita.

Prestazioni rete esterna

Portata minima di 300 litri/min. ad una pressione residua non inferiore a 3 bar considerando simultaneamente operativi non meno di 4 bocche UNI 70 nella posizione idraulicamente più sfavorevole.

Non è richiesta contemporaneità tra protezione interna ed esterna.

Rete idrica con derivazioni per idranti

La rete idrica di distribuzione degli idranti, sarà quindi costituita da una condotta DN 200, esistente, di lunghezza pari a 250 m, e da una rete ad anelli chiusi il cui punto più distante è situato a 320 m, come visibile nelle planimetrie allegate, di diametro pari a DN 150.

L’idrante più sfavorito risulta posizionato a 570 m di distanza e la pressione residua è pari a 40,9 m.c.a.

6.2 Descrizione interventi

Gli interventi previsti per la realizzazione della nuova rete antincendio sono i seguenti:

- realizzazione di nuovo tratto di collettore DN 200 collegato all’esistente linea, da utilizzarsi esclusivamente per la rete antincendio del nuovo impianto;

- intercettazione del collettore DN 200 in prossimità dell’ingresso dell’impianto di depurazione del sub-Ato e realizzazione di nuova linea ad anello chiuso, interrata, in acciaio DN 150, che si sviluppa come visibile nella planimetria allegata;

- realizzazione di diramazioni per l’alimentazione degli idranti a muro e a colonna, dislocati come visibile in planimetria;

- realizzazione di by-pass e collegamenti con la rete esistente;

- realizzazione di attacco motopompa per i VV.FF.

(18)

ATI: REA DALMINE SpA, F.lli RONC Srl, CESARO MAC IMPORT Srl Pag. 18

7 VERIFICHE IDRAULICHE

Le verifiche idrauliche sono state eseguite considerando sia le perdite di carico distribuite che le perdite di carico concentrate, valutando sulla base delle portate richieste ai nodi le pressioni residue. Le perdite di carico distribuite lungo le tubazioni sono determinate con la relazione di Hazen - Williams:

Dove:

J è la perdita di carico in metri;

Y è il dislivello in metri;

L è la lunghezza della condotta in metri;

C è il coefficiente di scabrezza;

Q è la portata convogliata in mc/s;

D è il diametro interno della tubazione in metri.

La perdita di carico complessiva relativa ai tratti DN 200 e DN 150 calcolata risulta pertanto pari a 4,1 m che, considerando la prevalenza del gruppo di pressurizzazione pari a 45 m.c.a. garantisce una pressione residua pari a 40,9 m.c.a. ampliamente superiore ai 3 bar richiesti dalla normativa.

Aprile 2018

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