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Rapporto congiunturale sul lavoro dipendente

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Academic year: 2022

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Rapporto congiunturale sul lavoro dipendente

Provincia di Parma IV trimestre 2019

Attivazioni e cessazioni dei rapporti di lavoro

e variazioni delle posizioni lavorative

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2 Direzione:

Paola Cicognani – Direttrice Agenzia Regionale Lavoro, Regione Emilia-Romagna

Coordinamento:

Patrizia Gigante – Osservatorio del mercato del lavoro, Agenzia Regionale Lavoro, Regione Emilia-Romagna Roberto Righetti – Direttore ART-ER S. cons. p. a.

Analisi dati e redazione testi:

Pier Giacomo Ghirardini e Monica Pellinghelli, Agenzia Regionale Lavoro, Regione Emilia-Romagna

Estrazione dei dati e produzione delle serie storiche grezze trimestrali dei dati SILER:

Giuseppe Abella, Agenzia Regionale Lavoro, Regione Emilia-Romagna

Ideazione dello schema di analisi congiunturale e di destagionalizzazione e produzione delle serie storiche destagionalizzate trimestrali dei dati SILER:

Pier Giacomo Ghirardini e Monica Pellinghelli, Agenzia Regionale Lavoro, Regione Emilia-Romagna

L’Agenzia regionale per il lavoro dell’Emilia-Romagna ha sviluppato un modello di osservazione dei mercati del lavoro regionale e provinciali fondato su una base informativa comune e condivisa, in grado di restituire per ogni territorio un insieme omogeneo di dati e di indicatori statistici, elaborati secondo definizioni, classificazioni e criteri metodologici scientifici. Il presente modello di osservazione congiunturale si fonda, come risorsa statistica distintiva, sui flussi di lavoro dipendente (attivazioni, trasformazioni e cessazioni dei rapporti di lavoro e conseguenti variazioni delle posizioni lavorative) registrati negli archivi SILER (Sistema Informativo Lavoro Emilia-Romagna) delle Comunicazioni obbligatorie (CO) dei Centri per l’impiego.

Per maggiori dettagli si rimanda alla nota metodologica

La redazione del report è stata ultimata il 24 marzo 2020.

Si autorizza la riproduzione con citazione della fonte.

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3

Indice generale

Premessa ... 4

Il quadro dei flussi di lavoro dipendente ... 4

Tavole e figure ... 6

Nota metodologica ... 14

Glossario ... 15

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4

Premessa

L’Agenzia Regionale per il Lavoro dell’Emilia-Romagna, al fine di arricchire e rendere più coerente il quadro delle principali dinamiche del mercato del lavoro, ha sviluppato un modello di osservazione congiunturale fondato, come risorsa statistica distintiva, sui flussi di lavoro dipendente (attivazioni, trasformazioni e cessazioni dei rapporti di lavoro e conseguenti variazioni delle posizioni lavorative) registrati negli archivi SILER (Sistema Informativo Lavoro Emilia-Romagna) delle Comunicazioni obbligatorie (CO) dei Centri per l’Impiego. Il modello di analisi congiunturale e di destagionalizzazione delle serie storiche qui adottato, ha voluto prendere come paradigma di riferimento il modello di osservazione congiunturale dei flussi di lavoro dipendente desunti dalle CO, recentemente adottato nelle note trimestrali sulle tendenze dell’occupazione, realizzate congiuntamente da ISTAT, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, INPS, INAIL e ANPAL.1 L’osservazione congiunturale dei flussi di lavoro dipendente in un mercato del lavoro è volta a determinare:

 quanto sono aumentate/diminuite, nel trimestre oggetto di indagine rispetto al trimestre precedente, al netto dei fenomeni di stagionalità, le attivazioni e le cessazioni dei rapporti di lavoro dipendente e quanto, di conseguenza, sono aumentate/diminuite le posizioni lavorative dipendenti, la cui variazione è misurata dal saldo attivazioni-cessazioni;

 quanto sono aumentate/diminuite le posizioni lavorative dipendenti nei settori di attività economica e secondo la tipologia contrattuale dei rapporti di lavoro.

Per approfondimenti si veda la Nota metodologica in appendice al presente rapporto.2

Il quadro dei flussi di lavoro dipendente

L’aggiornamento al quarto trimestre 2019 dei dati relativi ai flussi di lavoro dipendente in Emilia-Romagna presenta una modesta crescita delle posizioni dipendenti (di sole 3.294 unità), in decelerazione rispetto al trimestre precedente, probabile riflesso di un deterioramento congiunturale che, a livello nazionale, ha fatto registrare, nel medesimo trimestre, una variazione congiunturale negativa sia per il prodotto interno lordo (-0,3%) che per l’indice della produzione industriale (-1,3%). Rimarrebbe invece centrale il processo di sostituzione fra lavoro a carattere temporaneo e lavoro a carattere permanente in atto dal primo trimestre 2018, per effetto dell’adattamento delle imprese al Decreto Dignità: a fronte, infatti, di più contenuti volumi di attivazioni e cessazioni dei rapporti di lavoro, le trasformazioni dei rapporti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato si attestano, su base annua, intorno a 67 mila unità a livello regionale e a 699 mila a livello nazionale. Simili segnali di decelerazione si avvertono anche in provincia di Parma dove, nel quarto trimestre 2019, le attivazioni sono rimaste invariate in termini congiunturali3 ed il saldo destagionalizzato fra le attivazioni e le cessazioni dei rapporti di lavoro è stato di sole 374 unità, una crescita che corrisponde ad un incremento delle posizioni dipendenti su base annua pari a 2.979 unità, un risultato complessivo per l’anno 2019 significativamente inferiore a quello contabilizzato nel 2018 che era pari a 4.810 unità, stando alle stime più aggiornate (Tavola 1 e Figura 4).

1 Si veda: ISTAT, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, INPS, INAIL e ANPAL. Nota trimestrale sulle tendenze dell’occupazione – IV trimestre 2019. 19 marzo 2020.

2 Vale comunque l’avvertenza che sia i dati grezzi che i dati destagionalizzati, presentati nelle successive tavole e figure, sono da intendersi provvisori e suscettibili di revisioni, anche significative, per effetto degli aggiornamenti degli archivi SILER e della ristima/riparametrazione dei modelli di destagionalizzazione delle serie storiche.

3 Si rammenta che per «variazione congiunturale» si intende la variazione (in valore assoluto o in percentuale) fra il trimestre corrente ed il trimestre precedente: essa può essere calcolata solo sui dati destagionalizzati. Per «variazione tendenziale» si intende la variazione (in valore assoluto o in percentuale) fra il trimestre corrente ed il trimestre corrispondente del precedente anno: nel presente contesto viene calcolata sui dati grezzi, ossia sui dati originali, non destagionalizzati.

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Un’analisi per tipologia contrattuale

Nel quarto trimestre 2019 la crescita congiunturale delle posizioni lavorative (pari a 374 unità) è la sintesi di 1.225 posizioni a tempo indeterminato e di 188 in apprendistato in più, a fronte di 766 posizioni a tempo determinato e di 273 in somministrazione in meno (Tavola 3). Anche in provincia di Parma il processo di sostituzione fra lavoro a tempo determinato e lavoro a tempo indeterminato, avviatosi nel 2018 come effetto dei Bonus assunzioni4 e del Decreto dignità,5 continua a fare perno su un volume assai rilevante di trasformazioni dei rapporti di lavoro da tempo determinato a tempo indeterminato: sono state infatti 7.682 negli ultimi dodici mesi osservati e 1.789 (dato destagionalizzato) nel trimestre di riferimento. Va ricordato che questa fase di riorganizzazione del mercato del lavoro è la seconda, in ordine di tempo, rispetto al ciclo innescato dal Jobs Act e dalla decontribuzione nel biennio 2015-2016, esauritosi però nel 2017 (Figura 3 e Figura 5). Occorre comunque prendere atto che, tanto in provincia di Parma che in Emilia-Romagna, le posizioni dipendenti a carattere temporaneo si presentano in calo tendenziale ormai da due anni (Figura 3).

Per completare il quadro informativo, va segnalato l’aumento congiunturale e tendenziale (rispettivamente 19 e 446 unità in più) delle posizioni di lavoro intermittente (Figura 5 e Tavola 6): la crescita, ancorché lenta, del lavoro a chiamata trova un riscontro puntuale a livello regionale.

Un’analisi per settore di attività economica

Se si considera l’andamento dei numeri indici a base fissa (31 dicembre 2007 = 0) delle posizioni lavorative dipendenti, l’aggiornamento dei dati al 31 dicembre 2019 evidenzia per il totale dell’economia provinciale una decelerazione del trend di crescita in atto dagli inizi del 2015 (Figura 4). Se si scende nel dettaglio dei macrosettori ATECO 2007 (Tavola 2), la crescita delle posizioni lavorative nel quarto trimestre 2019 (pari, al netto della stagionalità, a 374 unità) risulterebbe prevalentemente spiegata dalla domanda di lavoro espressa dal settore commercio, alberghi e ristoranti (193 unità) e dalle altre attività dei servizi (171 unità), voce sotto la quale rientrano i servizi alle imprese. Assai modesta la crescita congiunturale delle posizioni dipendenti nelle attività manifatturiere (solo 93 unità in più), a fronte di una sostanziale invarianza per le costruzioni (-6 unità) e di una variazione negativa per il settore agricoltura, silvicoltura e pesca (-77 unità).

Ancora significativo nel quarto trimestre 2019 il contributo occupazionale del settore turistico (Tavola 7).

Altre informazioni

A margine di queste considerazioni, analizzando i dati grezzi relativi agli ultimi quattro trimestri (Tavola 4 e Tavola 5), è possibile documentare l’andamento tendenziale dei flussi, per tipo di contratto e tipo di orario di lavoro, per sesso, età e cittadinanza.

Ciò che va comunque sottolineato – per lo meno da un punto di vista più pertinente per un’analisi di taglio congiunturale – è che la dinamica delle posizioni lavorative dipendenti pare tuttora incardinata, in netta prevalenza, sul lavoro a tempo pieno, tanto in provincia di Parma che nella regione Emilia-Romagna presa nel suo complesso: nel mercato del lavoro parmense la crescita delle posizioni lavorative dipendenti negli ultimi dodici mesi va ascritta infatti, per 2.103 unità su 2.979, a posizioni lavorative full-time (Tavola 5).

4 Com’è noto, a partire dal 1° gennaio 2018 la L. 27 dicembre 2017, n. 205 (art. 1, c. 100-108 e 113-115) ha introdotto una riduzione dei contributi previdenziali come incentivo strutturale all’occupazione giovanile stabile (al di sotto dei 35 anni di età). L’art. 1-bis del D.L. 12 luglio 2018, n. 87 ha prorogato suddetti sgravi per gli anni 2019 e 2020. La L. 30 dicembre 2018, n. 145 (art. 1, c. 706-717) ha introdotto un ulteriore Bonus occupazionale per le giovani eccellenze.

5 Le misure per il contrasto al precariato del D.L. 12 luglio 2018, n. 87, hanno rivisto in senso restrittivo la disciplina dei contratti a tempo determinato, con possibili effetti in termini di riduzione della durata massima dal 1° novembre 2018.

Il decreto è stato successivamente convertito in legge, con modificazioni, dalla L. 9 agosto 2018, n. 96.

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TAVOLA 1. ATTIVAZIONI, CESSAZIONI DEI RAPPORTI DI LAVORO DIPENDENTE E SALDO NEL TOTALE ECONOMIA (a) PER TRIMESTRE IN PROVINCIA DI PARMA.

I trim. 2016 – IV trim. 2019, valori assoluti e variazioni percentuali

Periodo Attivazioni Cessazioni Saldo (b) Attivazioni Cessazioni Saldo (b)

Dati grezzi (trimestrali) Dati destagionalizzati (trimestrali)

2016 I trim. 17.572 12.420 5.152 17.167 16.171 996

II trim. 17.435 17.539 -104 18.100 17.418 682

III trim. 20.945 18.523 2.422 18.646 17.884 762

IV trim. 18.858 21.757 -2.899 20.898 18.766 2.132

Totale 2016 74.810 70.239 4.571 74.810 70.239 4.571

2017 I trim. 20.381 15.003 5.378 19.817 19.012 805

II trim. 20.401 19.801 600 21.109 19.888 1.221

III trim. 25.619 23.427 2.192 23.212 22.253 958

IV trim. 18.741 23.070 -4.329 21.005 20.148 857

Totale 2017 85.142 81.301 3.841 85.142 81.301 3.841

2018 I trim. 22.826 16.860 5.966 22.378 21.067 1.312

II trim. 21.849 21.976 -127 22.490 21.660 830

III trim. 23.336 21.257 2.079 21.071 20.215 856

IV trim. 18.657 21.765 -3.108 20.729 18.917 1.812

Totale 2018 86.668 81.858 4.810 86.668 81.858 4.810

2019 I trim. 20.915 15.278 5.637 20.513 19.381 1.131

II trim. 18.733 19.421 -688 19.623 19.160 462

III trim. 22.738 19.822 2.916 20.227 19.215 1.012

IV trim. 18.208 23.094 -4.886 20.232 19.858 374

Totale 2019 80.594 77.615 2.979 80.594 77.615 2.979

Variazioni tendenziali percentuali (c) Variazioni congiunturali percentuali (d)

2016 I trim. -11,8 -13,9 -17,2 -10,7

II trim. -1,0 -1,6 5,4 7,7

III trim. 1,6 0,2 3,0 2,7

IV trim. 1,6 2,4 12,1 4,9

Totale 2016 -2,5 -2,4

2017 I trim. 16,0 20,8 -5,2 1,3

II trim. 17,0 12,9 6,5 4,6

III trim. 22,3 26,5 10,0 11,9

IV trim. -0,6 6,0 -9,5 -9,5

Totale 2017 13,8 15,7

2018 I trim. 12,0 12,4 6,5 4,6

II trim. 7,1 11,0 0,5 2,8

III trim. -8,9 -9,3 -6,3 -6,7

IV trim. -0,4 -5,7 -1,6 -6,4

Totale 2018 1,8 0,7

2019 I trim. -8,4 -9,4 -1,0 2,5

II trim. -14,3 -11,6 -4,3 -1,1

III trim. -2,6 -6,8 3,1 0,3

IV trim. -2,4 6,1 0,0 3,3

Totale 2019 -7,0 -5,2

(a) escluse le attività svolte da famiglie e convivenze (lavoro domestico) ed escluso il lavoro intermittente

(b) il saldo attivazioni-cessazioni è significativo a livello trimestrale unicamente se calcolato su dati destagionalizzati, mentre il saldo calcolato su dati grezzi è significativo solo a livello annuale o di somme mobili di quattro trimestri (c) variazione fra il trimestre corrente ed il trimestre corrispondente del precedente anno (calcolata su dati grezzi) (d) variazione fra il trimestre corrente ed il trimestre precedente (calcolata su dati destagionalizzati)

Fonte: nostre elaborazioni su dati SILER (Sistema Informativo Lavoro Emilia-Romagna)

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FIGURA 1. ATTIVAZIONI E CESSAZIONI DEI RAPPORTI DI LAVORO DIPENDENTE NEL TOTALE ECONOMIA IN PROVINCIA DI PARMA. IV trim. 2008 – IV trim. 2019, dati grezzi, somme mobili degli ultimi quattro trimestri

0 10.000 20.000 30.000 40.000 50.000 60.000 70.000 80.000 90.000 100.000

I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Attivazioni Cessazioni

FIGURA 2. ATTIVAZIONI E CESSAZIONI DEI RAPPORTI DI LAVORO DIPENDENTE NEL TOTALE ECONOMIA IN PROVINCIA DI PARMA. I trim. 2008 – IV trim. 2019, dati destagionalizzati, trimestri correnti

0 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000

I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Attivazioni Cessazioni

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8

FIGURA 3. ATTIVAZIONI E CESSAZIONI DEI RAPPORTI DI LAVORO DIPENDENTE NEL TOTALE ECONOMIA E VARIAZIONE DELLE POSIZIONI LAVORATIVE DIPENDENTI PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE

IN PROVINCIA DI PARMA. I trim. 2014 – IV trim. 2019, valori assoluti e variazioni assolute

(dati grezzi, so mme mo bili degli ultimi quattro trimestri)

0 10.000 20.000 30.000 40.000 50.000 60.000 70.000 80.000 90.000 100.000

I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV

2014 2015 2016 2017 2018 2019

Attivazioni Cessazioni

(dati destagionalizzati, trimestri correnti)

0 5.000 10.000 15.000 20.000 25.000

I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV

2014 2015 2016 2017 2018 2019

Attivazioni Cessazioni

(dati grezzi, somme mobili degli ultimi quattro trimestri, variazioni tendenziali assolute)

-1.000 0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000 6.000

I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV

2014 2015 2016 2017 2018 2019

Variazione delle posizioni lavorative dipendenti

(dati destagionalizzati, trimestri correnti, variazioni congiunturali assolute)

-1.500 -1.000 -500 0 500 1.000 1.500 2.000 2.500 3.000

I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV

2014 2015 2016 2017 2018 2019

Variazione delle posizioni lavorative dipendenti

di cui:

-6.000 -4.000 -2.000 0 2.000 4.000 6.000 8.000

I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV

2014 2015 2016 2017 2018 2019

tempo indeterminato e apprendistato tempo determinato e lavoro somministrato

di cui:

-3.000 -2.000 -1.000 0 1.000 2.000 3.000 4.000 5.000

I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV I II III IV

2014 2015 2016 2017 2018 2019

tempo indeterminato e apprendistato tempo determinato e lavoro somministrato

Fonte: nostre elaborazioni su dati SILER (Sistema Informativo Lavoro Emilia-Romagna)

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TAVOLA 2. ATTIVAZIONI, CESSAZIONI DEI RAPPORTI DI LAVORO DIPENDENTE E SALDO PER ATTIVITÀ ECONOMICA (ATECO 2007) IN PROVINCIA DI PARMA.

IV trim. 2019, valori assoluti e variazioni assolute

Indicatori di flusso

Agricoltura, silvicoltura e pesca

Industria in senso stretto

Costruzioni Commercio, alberghi e ristoranti

Altre attività dei servizi

Totale economia (a) Dati grezzi (somma degli ultimi quattro trimestri)

Attivazioni 4.769 21.285 4.151 14.379 36.010 80.594

Cessazioni 4.726 20.045 3.965 14.074 34.805 77.615

Saldo (b) 43 1.240 186 305 1.205 2.979

Dati destagionalizzati (trimestre corrente)

Attivazioni 1.132 5.309 950 3.706 9.133 20.232

Cessazioni 1.209 5.216 956 3.513 8.963 19.858

Saldo (c) -77 93 -6 193 171 374

(a) escluse le attività svolte da famiglie e convivenze (lavoro domestico) ed escluso il lavoro intermittente (b) variazione tendenziale assoluta delle posizioni lavorative su base annua

(c) variazione congiunturale assoluta delle posizioni lavorative nel trimestre

Fonte: nostre elaborazioni su dati SILER (Sistema Informativo Lavoro Emilia-Romagna)

TAVOLA 3. ATTIVAZIONI, TRASFORMAZIONI, CESSAZIONI DEI RAPPORTI DI LAVORO DIPENDENTE E SALDO PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE IN PROVINCIA DI PARMA.

IV trim. 2019, valori assoluti e variazioni assolute

Indicatori di flusso

Tempo indeterminato

Apprendistato Tempo

determinato

Lavoro somministrato (a)

Totale economia (b) Dati grezzi (somma degli ultimi quattro trimestri)

Attivazioni 12.636 3.564 47.509 16.885 80.594

Trasformazioni (c) 8.818 -795 -7.682 -341 -

Cessazioni 15.648 2.061 42.215 17.691 77.615

Saldo (d) 5.806 708 -2.388 -1.147 2.979

Dati destagionalizzati (trimestre corrente)

Attivazioni 3.128 956 11.871 4.276 20.232

Trasformazioni (c) 2.094 -228 -1.789 -77 -

Cessazioni 3.998 540 10.848 4.472 19.858

Saldo (e) 1.225 188 -766 -273 374

(a) il lavoro somministrato a tempo indeterminato è incluso nel tempo indeterminato

(b) escluse le attività svolte da famiglie e convivenze (lavoro domestico) ed escluso il lavoro intermittente (c) a tempo indeterminato

(d) variazione tendenziale assoluta delle posizioni lavorative su base annua (e) variazione congiunturale assoluta delle posizioni lavorative nel trimestre

Fonte: nostre elaborazioni su dati SILER (Sistema Informativo Lavoro Emilia-Romagna)

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FIGURA 4. POSIZIONI LAVORATIVE DIPENDENTI (a) PER ATTIVITÀ ECONOMICA IN PROVINCIA DI PARMA.

I trim. 2008 – IV trim. 2019, numeri indici (base 31 dicembre 2007 = 0), dati destagionalizzati a fine trimestre

0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000 14.000 16.000 18.000 20.000 22.000 24.000

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Totale economia

-6.000 -4.000 -2.000 0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000 14.000 16.000 18.000

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Agricoltura, silvicoltura e pesca

-6.000 -4.000 -2.000 0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000 14.000 16.000 18.000

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Industria in senso stretto

-6.000 -4.000 -2.000 0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000 14.000 16.000 18.000

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Costruzioni

-6.000 -4.000 -2.000 0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000 14.000 16.000 18.000

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Commercio, alberghi e ristoranti

-6.000 -4.000 -2.000 0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000 14.000 16.000 18.000

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Altre attività dei servizi

(a) il sistema delle Comunicazioni obbligatorie (CO) produce dati sui flussi delle attivazioni, trasformazioni e cessazioni dei rapporti di lavoro dipendente ma non produce dati sui livelli delle posizioni lavorative, che sono dati di stock; dalla relazione tra stock e flussi è però possibile derivare indicazioni sulle variazioni (implicite) delle posizioni: per ogni serie storica, partendo da un numero iniziale di posizioni pari a 0, assunto come base di una serie di «numeri indici» riferita ad un determinato giorno (il 31 dicembre 2007, ossia la fine dell’anno immediatamente anteriore allo sviluppo delle attuali serie storiche), è possibile ricostruire, tramite i saldi attivazioni-cessazioni cumulati, l’andamento indicativo delle serie storiche delle posizioni lavorative dipendenti, come numeri indici a base fissa di «pseudo-stock»

Fonte: nostre elaborazioni su dati SILER (Sistema Informativo Lavoro Emilia-Romagna)

(11)

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FIGURA 5. POSIZIONI LAVORATIVE DIPENDENTI (a) PER TIPOLOGIA CONTRATTUALE IN PROVINCIA DI PARMA.

I trim. 2008 – IV trim. 2019, numeri indici (base 31 dicembre 2007 = 0), dati destagionalizzati a fine trimestre

0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000 14.000 16.000 18.000 20.000 22.000 24.000

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Totale economia (b)

-6.000 -4.000 -2.000 0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000 14.000 16.000 18.000

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Tempo indeterminato

-6.000 -4.000 -2.000 0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000 14.000 16.000 18.000

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Apprendistato

-6.000 -4.000 -2.000 0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000 14.000 16.000 18.000

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Tempo determinato

-6.000 -4.000 -2.000 0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000 14.000 16.000 18.000

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Lavoro somministrato

-6.000 -4.000 -2.000 0 2.000 4.000 6.000 8.000 10.000 12.000 14.000 16.000 18.000

2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019

Lavoro intermittente (b)

(a) il sistema delle Comunicazioni obbligatorie (CO) produce dati sui flussi delle attivazioni, trasformazioni e cessazioni dei rapporti di lavoro dipendente ma non produce dati sui livelli delle posizioni lavorative, che sono dati di stock; dalla relazione tra stock e flussi è però possibile derivare indicazioni sulle variazioni (implicite) delle posizioni: per ogni serie storica, partendo da un numero iniziale di posizioni pari a 0, assunto come base di una serie di «numeri indici» riferita ad un determinato giorno (il 31 dicembre 2007, ossia la fine dell’anno immediatamente anteriore allo sviluppo delle attuali serie storiche), è possibile ricostruire, tramite i saldi attivazioni-cessazioni cumulati, l’andamento indicativo delle serie storiche delle posizioni lavorative dipendenti, come numeri indici a base fissa di «pseudo-stock»

(b) dal totale economia qui definito resta escluso il lavoro intermittente che viene elaborato separatamente Fonte: nostre elaborazioni su dati SILER (Sistema Informativo Lavoro Emilia-Romagna)

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TAVOLA 4. ATTIVAZIONI, TRASFORMAZIONI, CESSAZIONI DEI RAPPORTI DI LAVORO DIPENDENTE E SALDO PER TIPO DI CONTRATTO, SESSO, ETÀ E CITTADINANZA IN PROVINCIA DI PARMA.

IV trim. 2019, valori assoluti e variazioni assolute Indicatori di flusso

per criteri di classificazione

Attivazioni Trasformazioni (a)

Cessazioni Saldo

(b) Dati grezzi (somma degli ultimi quattro trimestri)

Tipo di contratto

Tempo indeterminato 12.636 8.818 15.648 5.806

Apprendistato 3.564 -795 2.061 708

Tempo determinato 47.509 -7.682 42.215 -2.388

Lavoro somministrato (c) 16.885 -341 17.691 -1.147

Totale economia (d) 80.594 - 77.615 2.979

Sesso

Maschi 44.243 - 42.503 1.740

Femmine 36.351 - 35.112 1.239

Totale economia (d) 80.594 - 77.615 2.979

Età

15-24 anni 15.876 - 15.827 49

25-29 anni 14.013 - 13.368 645

30-49 anni 37.405 - 35.456 1.949

50 anni e più 13.300 - 12.562 738

Non classificato - - 402 -402

Totale economia (d) 80.594 - 77.615 2.979

Cittadinanza

Italiani 57.442 - 56.031 1.411

Stranieri 23.152 - 21.584 1.568

Non classificato - - - -

Totale economia (d) 80.594 - 77.615 2.979

(a) trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato e da apprendistato a tempo indeterminato (b) variazione tendenziale assoluta delle posizioni lavorative su base annua

(c) il lavoro somministrato a tempo indeterminato è incluso nel tempo indeterminato

(d) escluse le attività svolte da famiglie e convivenze (lavoro domestico) ed escluso il lavoro intermittente Fonte: nostre elaborazioni su dati SILER (Sistema Informativo Lavoro Emilia-Romagna)

TAVOLA 5. ATTIVAZIONI, TRASFORMAZIONI, CESSAZIONI DEI RAPPORTI DI LAVORO DIPENDENTE E SALDO PER TIPO DI ORARIO IN PROVINCIA DI PARMA.

IV trim. 2019, valori assoluti e variazioni assolute

Indicatori di flusso Tempo

pieno

Tempo parziale

Non classificato

Totale economia (a) Dati grezzi (somma degli ultimi quattro trimestri)

Attivazioni 56.242 24.347 5 80.594

Trasformazioni da tempo parziale a tempo pieno 2.462 -2.462 - -

Trasformazioni da tempo pieno a tempo parziale -2.084 2.084 - -

Cessazioni 54.517 23.085 13 77.615

Saldo (b) 2.103 884 -8 2.979

(a) escluse le attività svolte da famiglie e convivenze (lavoro domestico) ed escluso il lavoro intermittente (b) variazione tendenziale assoluta delle posizioni lavorative su base annua

Fonte: nostre elaborazioni su dati SILER (Sistema Informativo Lavoro Emilia-Romagna)

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TAVOLA 6. ATTIVAZIONI, CESSAZIONI DEI RAPPORTI DI LAVORO INTERMITTENTE E SALDO IN PROVINCIA DI PARMA.

IV trim. 2019, valori assoluti, dati grezzi e dati destagionalizzati

Indicatori di flusso Lavoro intermittente Lavoro intermittente

Dati grezzi (somma degli ultimi quattro trimestri)

Dati destagionalizzati (trimestre corrente)

Attivazioni 8.612 2.241

Cessazioni 8.166 2.222

Saldo (a) 446 19

(a) variazione tendenziale assoluta delle posizioni lavorative su base annua (calcolata sui dati grezzi) e variazione congiunturale assoluta delle posizioni lavorative nel trimestre (calcolata sui dati destagionalizzati)

Fonte: nostre elaborazioni su dati SILER (Sistema Informativo Lavoro Emilia-Romagna)

TAVOLA 7. ATTIVAZIONI, CESSAZIONI DEI RAPPORTI DI LAVORO DIPENDENTE E SALDO NEL SETTORE TURISTICO (a) IN PROVINCIA DI PARMA.

IV trim. 2019, valori assoluti, dati grezzi e dati destagionalizzati

Indicatori di flusso

Lavoro dipendente escluso lavoro intermittente

Lavoro intermittente Totale lavoro dipendente compreso lavoro intermittente Dati grezzi (somma degli ultimi quattro trimestri) (b)

Attivazioni 8.781 5.117 13.898

Cessazioni 8.736 4.903 13.639

Saldo (b) 45 214 259

Dati destagionalizzati (trimestre corrente)

Attivazioni 2.284 1.327 3.611

Cessazioni 2.179 1.260 3.438

Saldo (c) 105 68 173

(a) nella presente definizione del settore turistico rientrano le seguenti divisioni e classi di attività economica (ATECO 2007): 55 – Alloggio, 56 – Servizi di ristorazione, 79 – Attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse, 82.30 – Organizzazione di convegni e fiere, 91.03 – Gestione di luoghi e monumenti storici e attrazioni simili, 91.04 – Attività degli orti botanici, dei giardini zoologici e delle riserve naturali, 93.21 – Parchi di divertimento e parchi tematici, 93.29 – Altre attività ricreative e di divertimento, 96.04 – Servizi dei centri per il benessere fisico

(b) variazione tendenziale assoluta delle posizioni lavorative su base annua (c) variazione congiunturale assoluta delle posizioni lavorative nel trimestre

Fonte: nostre elaborazioni su dati SILER (Sistema Informativo Lavoro Emilia-Romagna)

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Nota metodologica

Il modello di osservazione congiunturale è fondato, come risorsa statistica distintiva, sui flussi di lavoro dipendente, costituiti dalle attivazioni, trasformazioni e cessazioni dei rapporti di lavoro e dalle risultanti variazioni delle posizioni lavorative dipendenti. Le caratteristiche di tale fonte sono di seguito sintetizzate.

Produttore dei dati statistici Agenzia Regionale per il Lavoro Emilia-Romagna.

Tipologia della fonte

Fonte di tipo amministrativo (trattata statisticamente) basata sulla trasmissione telematica di comunicazioni relative ad eventi di attivazione, cessazione, proroga e trasformazione di rapporti di lavoro dipendente da parte dei datori di lavori: nel presente caso tali Comunicazioni Obbligatorie (CO) sono registrate negli archivi del Sistema Informativo Lavoro Emilia-Romagna (SILER).

Unità di rilevazione Datori di lavoro: unità locali di imprese e istituzioni pubbliche residenti in Emilia- Romagna, escluse le famiglie e le convivenze (lavoro domestico) e le forze armate.

Copertura (totale economia)

Occupazione dipendente regolare nelle sezioni di attività economica da A a U della codifica Ateco 2007, ad esclusione della sezione T riguardante le attività svolte da famiglie e convivenze (lavoro domestico). Dal totale economia così definito resta escluso il lavoro intermittente che viene elaborato separatamente.

Unità di analisi Rapporti di lavoro dipendente che interessano cittadini italiani e stranieri.

Definizione di occupazione

Il rapporto di lavoro è definito dalla relazione tra il datore di lavoro (identificato dal codice fiscale/PIVA) ed il lavoratore (identificato dal codice fiscale). Il rapporto di lavoro è un concetto assimilabile a quello di posizione lavorativa. Le posizioni lavorative sono definite come il numero di posti di lavoro occupati da lavoratori dipendenti con un contratto di lavoro (a tempo pieno e a tempo parziale), indipendentemente dalle ore lavorate. Sono inclusi anche i lavoratori che, legati all’unità produttiva da regolare contratto di lavoro, sono temporaneamente assenti per cause varie quali: ferie, permessi, maternità, cassa integrazione guadagni, solidarietà, ecc.

Principali indicatori e loro misura

Indicatori: flussi trimestrali delle attivazioni, trasformazioni e cessazioni di rapporti di lavoro dipendente e le risultanti variazioni delle posizione lavorative dipendenti, dati grezzi e destagionalizzati. Riferimento temporale: il conteggio dei flussi va dal primo all’ultimo giorno del trimestre considerato.

Al fine di procedere all’analisi congiunturale, le serie storiche delle attivazioni, delle trasformazioni e delle cessazioni dei rapporti di lavoro dipendente devono essere sottoposte ad opportune tecniche statistiche volte a depurarle:

 dalle fluttuazioni stagionali, dovute a fattori meteorologici, consuetudinari, legislativi e simili;

 dagli effetti di calendario, qualora essi siano significativi, ossia dalle differenze nel numero dei giorni lavorativi fra mese e mese dovute al calendario, alle festività fisse e mobili (Pasqua) e all’anno bisestile.

La procedura di destagionalizzazione adottata è TRAMO-SEATS, basata su un approccio REGARIMA. Per la destagionalizzazione delle serie storiche si è fatto ricorso al software JDemetra+ (versione 2.2.2), sviluppato dalla Banque Nationale de Belgique in cooperazione con Deutsche Bundesbank ed Eurostat, in accordo con le linee guida del Sistema Statistico Europeo ed ufficialmente raccomandato (a partire dal 2 febbraio 2015) dalla Commissione Europea ai Paesi membri per la destagionalizzazione dei dati delle statistiche ufficiali.

Va poi rimarcato che le variabili vengono destagionalizzate e corrette per gli effetti di calendario utilizzando il metodo indiretto, ossia aggregando le sottostanti serie destagionalizzate delle attivazioni, trasformazioni e cessazioni dei rapporti di lavoro dipendente, declinate per settore di attività economica e per tipologia contrattuale, in modo da garantire la coerenza tra le serie aggregate (totali per unità territoriale, settore di attività e tipologia contrattuale) e dette serie componenti. La natura di queste serie storiche può implicare talvolta un margine di errore elevato nell’identificazione della componente stagionale: la revisione dei dati destagionalizzati, conseguente alla ristima del modello in occasione dell’aggiornamento trimestrale dei dati grezzi, potrebbe in questi casi risultare più ampia del normale. L’analisi congiunturale di tali serie storiche sconta comunque l’effetto prodotto dalle revisioni dei dati grezzi contenuti negli archivi SILER delle CO.

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Glossario

Attivazione di rapporto di lavoro (CO): inizio di una nuova fattispecie contrattuale, a carattere permanente o temporaneo, sottoposta a comunicazione obbligatoria da parte del datore di lavoro. I termini

«assunzione» o «avviamento al lavoro» vengono spesso utilizzati in alternativa, come sinonimi.

Cessazione di rapporto di lavoro (CO): conclusione di una fattispecie contrattuale, a carattere permanente o temporaneo. In particolare, si intende per «cessazione a termine» la conclusione di un rapporto di lavoro temporaneo alla fine prevista dal contratto (ossia la «data preventivata»), per la quale la comunicazione obbligatoria di avvenuta conclusione da parte del datore di lavoro non è dovuta.

Classificazione dell’attività economica (ATECO 2007): è la classificazione delle attività economiche. Essa costituisce la versione nazionale della nomenclatura europea NACE Rev. 2, pubblicata sull’Official Journal il 20 dicembre 2006 (Regolamento CE n. 1893/2006 del PE e del Consiglio del 20/12/2006) e adottata dall’ISTAT il 1° gennaio 2008. Nel presente contesto è stata adottata una classificazione dei macrosettori di attività economica ottenuta per aggregazione delle seguenti sezioni di attività economica (ATECO 2007).

Settore di attività economica Sezione di attività economica (ATECO 2007) Agricoltura, silvicoltura e pesca A – Agricoltura, silvicoltura e pesca

Industria in senso stretto

B – Estrazione di minerali da cave e miniere C – Attività manifatturiere

D – Fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata

E – Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento

Costruzioni F – Costruzioni

Commercio, alberghi e ristoranti G – Commercio all’ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli I – Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione

Altre attività dei servizi (a)

H – Trasporto e magazzinaggio

J – Servizi di informazione e comunicazione K – Attività finanziarie e assicurative L – Attività immobiliari

M – Attività professionali, scientifiche e tecniche

N – Noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese

O – Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria P – Istruzione

Q – Sanità e assistenza sociale

R – Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento S – Altre attività di servizi

U – Organizzazioni ed organismi extraterritoriali

(a) esclusa la sezione di attività economica T – Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze

Classificazione della tipologia contrattuale: nel presente contesto vengono distinte le seguenti tipologie.

Tipologia contrattuale Descrizione

Tempo indeterminato Contratti di lavoro a tempo indeterminato escluso l’apprendistato Apprendistato Contratti di apprendistato

Tempo determinato Contratti di lavoro a tempo determinato escluso il lavoro somministrato Lavoro somministrato Contratti di lavoro somministrato a tempo determinato (a)

Lavoro intermittente Contratti di lavoro intermittente a tempo indeterminato e a tempo determinato (b) (a) il lavoro somministrato a tempo indeterminato è incluso nel tempo indeterminato

(b) nel presente contesto il lavoro intermittente resta escluso dal totale economia e viene elaborato separatamente

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Comunicazioni obbligatorie (CO): comunicazioni che tutti i datori di lavoro, pubblici e privati, devono obbligatoriamente trasmettere ai servizi competenti in caso di attivazione, proroga, trasformazione e cessazione di rapporti di lavoro subordinato, associato, di tirocini e di altre esperienze professionali previste dalla normativa vigente (art. 4-bis del D.Lgs. n. 181/2000, così come modificato dall’art. 1, comma 1184 della L. 296/2006, ovvero altre leggi speciali che disciplinano le comunicazioni di settori specifici quali la pubblica amministrazione, la scuola, il settore marittimo). La comunicazione obbligatoria è un evento (avviamento al lavoro, trasformazione, proroga, cessazione) osservato in un determinato momento temporale. L’evento è l’elemento base su cui si fonda l’intero sistema informativo e di norma è caratterizzato da una data di inizio, eventualmente da una data di fine, dal codice fiscale del lavoratore e del datore di lavoro. Tali eventi possono essere aggregati in rapporti di lavoro, considerando tutti gli eventi successivi e contigui che legano due soggetti e concorrono alla creazione di un unico rapporto di lavoro.

Dati destagionalizzati: dati depurati, mediante apposite tecniche statistiche, dalle fluttuazioni attribuibili alla componente stagionale (dovute a fattori meteorologici, consuetudinari, legislativi, eccetera) e, se significativi, dagli effetti di calendario. Questa trasformazione dei dati è la più idonea a cogliere l’evoluzione congiunturale di un indicatore.

Dati grezzi: dati originari, non destagionalizzati.

Flussi: misurazione degli eventi intervenuti in un intervallo di tempo (ad esempio le attivazioni e le cessazioni dei rapporti di lavoro). Rappresenta un flusso anche la variazione dello stock di una certa grandezza nell’arco di un periodo temporale (ad esempio la variazione delle posizioni lavorative dipendenti determinata dal saldo fra attivazioni e cessazioni dei rapporti di lavoro).

Posizione lavorativa a tempo determinato (CO): rapporto di lavoro di tipo subordinato in cui è prevista una data di fine del rapporto.

Posizione lavorativa a tempo indeterminato (CO): rapporto di lavoro di tipo subordinato con contratto di lavoro a tempo indeterminato, con cui un soggetto (il lavoratore) si impegna, senza vincolo di durata, dietro versamento di una retribuzione, a prestare la propria attività lavorativa sottoponendosi al potere direttivo, organizzativo e disciplinare del proprio datore di lavoro.

Posizione lavorativa dipendente (CO): è contraddistinta da un contratto di lavoro tra una persona fisica e un’unità produttiva (impresa o istituzione), che prevede lo svolgimento di una prestazione lavorativa a fronte di un compenso (retribuzione). Le posizioni lavorative rappresentano, quindi, il numero di posti di lavoro occupati da lavoratori dipendenti (a tempo pieno e a tempo parziale), indipendentemente dalle ore lavorate, ad una determinata data di riferimento, inclusi anche i lavoratori che, legati all’unità produttiva da regolare contratto di lavoro, sono temporaneamente assenti per cause quali ferie, permessi, maternità, cassa integrazione guadagni, ecc. Le posizioni lavorative, come gli occupati, rappresentano una variabile di stock ad un certo istante nel tempo. Il sistema delle Comunicazioni obbligatorie (CO) produce dati sui flussi delle attivazioni, trasformazioni e cessazioni dei rapporti di lavoro dipendente ma non produce dati sui livelli delle posizioni lavorative, che sono dati di stock; dalla relazione tra stock e flussi è però possibile derivare indicazioni sulle variazioni (implicite) delle posizioni: per ogni serie storica, partendo da un numero iniziale di posizioni pari a 0, assunto come base di una serie di «numeri indici» riferita ad un determinato giorno (il 31 dicembre 2007, ossia la fine dell’anno immediatamente anteriore allo sviluppo delle attuali serie storiche), è possibile ricostruire, tramite i saldi attivazioni-cessazioni cumulati, l’andamento indicativo delle serie storiche delle posizioni lavorative dipendenti, come numeri indici a base fissa di «pseudo-stock».

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Posizione lavorativa in apprendistato (CO): l’apprendistato è uno speciale rapporto di lavoro in cui il datore di lavoro si obbliga, oltre che a corrispondere la retribuzione, ad impartire all'apprendista l'insegnamento necessario perché questi possa conseguire la capacità tecnica per diventare lavoratore qualificato.

Posizione lavorativa in somministrazione (CO): il lavoro somministrato, ex lavoro interinale, è un contratto in base al quale l’impresa (utilizzatrice) richiede manodopera ad agenzie autorizzate (somministratori) iscritte in un apposito Albo tenuto presso il Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Le posizioni in somministrazione non includono il personale delle agenzie fornitrici di lavoro temporaneo assunto con contratto di lavoro dipendente diverso dalla somministrazione.

Posizione lavorativa intermittente (CO): il lavoro intermittente è caratterizzato dalla prestazione a carattere discontinuo resa dal lavoratore secondo le richieste dell’impresa.

Saldo attivazioni-cessazioni: differenza tra attivazioni e cessazioni dei rapporti di lavoro (a cui si sommano le trasformazioni a tempo indeterminato, nel caso dei rapporti a tempo indeterminato, o si sottraggono le medesime nel caso dei rapporti a tempo determinato; analoghe considerazioni valgono per i rapporti a tempo pieno e parziale). Il saldo calcolato sui dati grezzi non è significativo a livello infrannuale ma solo a livello annuale o di somme mobili di quattro trimestri e in questo caso esprime la variazione tendenziale assoluta delle posizioni lavorative dipendenti. Il saldo calcolato sui dati destagionalizzati esprime la variazione congiunturale assoluta delle posizioni lavorative dipendenti.

Somme mobili di quattro trimestri: vengono utilizzate per il calcolo della variazione tendenziale assoluta delle posizioni lavorative riferita ad un trimestre, sommando i dati grezzi dei saldi attivazioni-cessazioni degli ultimi quattro trimestri.

Stock: misurazione dell’ammontare di una variabile (ad esempio, il numero di occupati o di posizioni lavorative dipendenti) riferita a un momento specifico nel tempo.

Trasformazione di rapporti di lavoro (CO): la trasformazione di un rapporto di lavoro registra un evento modificativo del rapporto di lavoro. Si ha una trasformazione quando il prolungamento del rapporto iniziale di lavoro comporta una trasformazione legale dello stesso da contratto a termine a contratto a tempo indeterminato, da tempo parziale a tempo pieno e viceversa, da apprendistato a contratto a tempo indeterminato, da contratto di inserimento a contratto a tempo indeterminato. Queste trasformazioni sono soggette agli obblighi di comunicazione (entro cinque giorni dal verificarsi dell’evento) previsti dalla normativa vigente. La trasformazione da contratto di apprendistato a contratto a tempo indeterminato non è più prevista per i contratti di apprendistato instaurati dopo l’entrata in vigore del Testo unico sull’Apprendistato (D.Lgs. n. 167 del 25 ottobre 2011), dal momento che l’apprendistato viene attualmente considerato come una tipologia di lavoro a tempo indeterminato: tuttavia nel presente contesto, dato che si intende distinguere nelle elaborazioni fra contratti di apprendistato e contratti a tempo indeterminato, viene evidenziata una trasformazione da contratto di apprendistato a contratto a tempo indeterminato in corrispondenza di ogni prosecuzione del rapporto di lavoro dopo il superamento del periodo formativo.

Variazione congiunturale: variazione assoluta o percentuale intervenuta nel trimestre di riferimento rispetto al trimestre immediatamente precedente. Viene calcolata sui dati destagionalizzati.

Variazione tendenziale: variazione assoluta o percentuale intervenuta nel trimestre di riferimento rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente. Viene calcolata sui dati grezzi.

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