Assessorato Regionale Delle
Attività Produttive
Citta di CataniaPatto per lo sviluppo della città di Catania
PATTO PER CATANIA, PROGETTO CT001 – “RIQUALIFICAZIONE NODI E TRATTI DELLA RETE IDRICA POTABILE ED INDUSTRIALE E RELATIVO
TELECONTROLLO ZONA INDUSTRIALE CATANIA”.
Verifica Validazione Approvazione
Visti
PROGETTO ESECUTIVO
Oggetto dell’elaborato:
MANUALE D’USO E MANUTENZIONE
Scala dei disegni: Il Responsabile Unico del Procedimento
P.I. Santo Pulvirenti
Il Progettista
(Ing. Vincenzo Indelicato) Data progetto originario
30-11-2011 Revisione:
- 09-02-2018 – Adeguamento D.lgs.
50/2016 e aggiornamento Nuovo prezziario 2018
Elaborato: V03
A) Manuale d’uso
B) Manuale di manutenzione C) Programma di manutenzione
1. Sottoprogramma delle prestazioni 2. Sottoprogramma dei controllo 3. Sottoprogramma degli interventi
COMMITTENTE: Irsap
OGGETTO: Patto per Catania, progetto CT001 – “Riqualificazione nodi e tratti della rete idrica potabile ed industriale e relativo telecontrollo Zona Industriale Catania”
PIANO DI MANUTENZIONE
Art. 23 - Comma 8 Decreto legislativo 50/2006
MANUALE DI
MANUTENZIONE
Catania,
09/02/2018
__________
Nell'ambito del programma di miglioramento della gestione della rete idrica nella Zona Industriale di Catania, con il presente progetto si intende migliorare l'efficienza della rete di distribuzione nei blocchi Pantano e Pezza Grande per elevare il livello del servizio idropotabile ed industriale ed ottimizzare l'uso delle risorse idriche esistenti.
Il progetto prevede la realizzazione delle nuove reti idriche nei due blocchi con condotte in polietilene.
Le reti saranno alimentate dall’attuale sistema di alimentazione per l’acqua industriale e da due nuove prese dall’impianto di distribuzione potabile SIDRA per la rete potabile. _
Comune di:
Provincia di:
Catania Catania
Oggetto: Riqualificazione nodi e tratti della rete idrica potabile ed industriale e relativo telecontrollo Zona Industriale Catania
Elenco dei Corpi d'Opera:
° 01 Realizzazione rete idrica potabile e rete idrica industriale nei blocchi Pantano e Pezza Grande
Rete Idrica
Unità Tecnologiche:
° 01.01 Rete di distribuzione idrica
° 01.02 Apparecchiature Idrauliche
° 01.03 Impianto di messa a terra
° 01.04 Pezzi speciali di polietilene
° 01.05 Pozzetti di ispezione e manovra
° 01.06 Sistema di Telecontrollo e Supervisione
Corpo d'Opera: 01
Unità Tecnologica: 01.01
La rete di distribuzione idrica è l'insieme degli elementi tecnici aventi la funzione di addurre, distribuire ed erogare acqua potabile ed acqua industriale.
La rete di distribuzione idrica verrà realizzata utilizzando tubazioni e pezzi speciali in polietilene e organi di intercettazione in ghisa sferoidale. Saranno installati anche di misuratori di portata ad induzione elettromagnetica e misuratori di pressione del tipo piezo-resistivo.
REQUISITI E PRESTAZIONI (UT)
01.01.R01 Resistenza alla fessurazione
Classe di Requisiti: Di stabilità
Gli elementi della rete di distribuzione idrica devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di fenomeni di fessurazione.
Gli impianti elettrici, elettronici e di messa a terra devono presentare integrità sia dele parti attive che delle parti passive di protezione contro i contatti diretti.
Classe di Esigenza: Sicurezza
01.01.R02 (Attitudine al) controllo della tenuta idrica
Classe di Requisiti: Di stabilità
Gli elementi della rete idrica devono essere idonei ad impedire fughe dei fluidi in circolazione per garantire la funzionalità della rete stessa.
La rete idrica deve essere realizzata con materiali e componenti idonei ad impedire fughe o trafilamenti dei fluidi in circolazione in modo da garantire la funzionalità dell'intera rete in qualunque condizione di esercizio.
Prestazioni:
La capacità di tenuta viene verificata mediante la prova indicata dalla norma UNI di settore. Al termine della prova si deve verificare la assenza di difetti o segni di cedimento.
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Sicurezza
01.01.R03 (Attitudine al) controllo dell'aggressività dei fluidi
Classe di Requisiti: Funzionalità tecnologica
Le tubazioni non devono dar luogo a fenomeni di incrostazioni, corrosioni, depositi che possano compromettere il regolare funzionamento degli impianti stessi.
L'acqua circolante nelle tubazioni deve essere priva di materie in sospensione e di vegetazione e soprattutto non deve contenere sostanze incrostanti.
Prestazioni:
L’analisi delle caratteristiche dell'acqua deve essere ripetuta con frequenza annuale e comunque ogni volta che si verifichi un cambiamento delle stesse. Devono essere previsti specifici trattamenti dell’acqua in modo che le Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Funzionalità
Rete di distribuzione idrica
01.01.R04 Regolarità delle finiture
Classe di Requisiti: Adattabilità delle finiture
Gli elementi della rete idrica devono essere realizzati nel rispetto della regola d'arte e devono presentare finiture superficiali integre.
Gli elementi della rete idrica devono possedere superfici omogenee ed esenti da imperfezioni.
Prestazioni:
Tutte le superfici devono avere caratteristiche di uniformità e continuità di rivestimento e non devono presentare tracce di riprese o aggiunte di materiale visibili.
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Fruibilità
L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili:
° 01.01.01 Tubazioni e raccordi in polietilene
Elemento Manutenibile: 01.01.01
Tubazioni e raccordi Polietilene
Unità Tecnologica: 01.01
REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)
01.01.01.R01 (Attitudine al) controllo della tenuta
Classe di Requisiti: Di stabilità
Le tubazioni e gli elementi accessori quali valvole, giunti e saracinesche devono essere idonei ad impedire fughe dei fluidi in circolazione in modo da assicurare la durata e la funzionalità dell'impianto.
Prestazioni:
Il controllo della tenuta deve essere garantito in condizioni di pressione e temperatura corrispondenti a quelle massime o minime di esercizio.
Livello minimo della prestazione:
La capacità di tenuta delle tubazioni destinate al trasporto idrico può essere verificata mediante prova da effettuarsi con le modalità ed i tempi previsti dalla normativa in vigore. La prova viene considerata valida se i valori della pressione sono risultati stabili.
Classe di Esigenza: Sicurezza
01.01.01.R02 Regolarità delle finiture
Le tubazioni provvedono all'adduzione e alla successiva erogazione dell'acqua potabile destinata al consumo umano (per la rete potabile) e per i cicli produttivi (per la rete industreiale)
Tubi in Polietilene PE 100 con valori minimi di MRS (Minimum Required Strenght) di 10 MPa, destinati alla distribuzione dell’acqua prodotti in conformità alla UNI EN 12201 del 2004, e a quanto previsto dal D.M. n. 174 del 06/04/2004 (sostituisce Circ. Min. Sanità n. 102 del 02/12/1978); dovranno essere contrassegnati dal marchio IIP dell’Istituto Italiano dei Plastici e/o equivalente marchio europeo, secondo quanto previsto dal
"Regolamento di attuazione della legge quadro in materia di lavori pubblici 11 febbraio 1994, n. 109, e successive modifiche".
Ogni tubo porterà i seguenti marchi:
- marchio di fabbrica
- diametro nominale DN, in mm - tipo di materiale
- tipo di giunto Ogni raccordo porterà i seguenti marchi:
- tipo del pezzo (per es. TI per il pezzo a T) - diametro nominale DN, in mm
- tipo di materiale Ogni guarnizione ad anello di gomma porterà i seguenti marchi:
- marchio di fabbrica
- diametro nominale DN, in mm - tipo di giunto
- tipo di impiego (Acqua) - l'anno di fabbricazione
Rete di distribuzione idrica
Le tubazioni in acciaio devono essere realizzate nel rispetto della regola d'arte e devono presentare finiture prive di difetti.
Prestazioni:
La finitura superficiale realizzata per mezzo del processo di fabbricazione deve permettere di rilevare le imperfezioni superficiali che possono essere scoperte con un esame visivo. Le imperfezioni superficiali rilevate mediante esame visivo devono essere esaminate, classificate e trattate come indicato dalla normativa vigente. Tutti i tubi devono essere esenti da difetti.
Livello minimo della prestazione:
Gli scostamenti geometrici rispetto al contorno cilindrico normale del tubo, che si manifestano quale risultato del processo di formatura dei tubi o delle operazioni di fabbricazione (per esempio ammaccature, appiattimenti, picchi), non devono risultare maggiori dei limiti seguenti:
- 3 mm per gli appiattimenti, i risalti e le ammaccature formate a freddo con spigoli vivi sul fondo;
- 6 mm per le altre ammaccature.
Tutte le estremità dei tubi devono essere tagliate perpendicolari rispetto all’asse del tubo e devono essere esenti da bave nocive. La tolleranza di perpendicolarità non deve risultare maggiore dei seguenti valori:
- 1 mm per i diametri esterni minori o uguali a 220 mm;
- 0,005 D, con un massimo di 1,6 mm, per i diametri esterni maggiori di 220 mm.
01.01.01.R03 Resistenza meccanica
Classe di Requisiti: Di stabilità
Le tubazioni e gli elementi accessori devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni.
Prestazioni:
Le tubazioni e gli elementi accessori devono essere idonei ad assicurare stabilità e resistenza all’azione di sollecitazioni meccaniche in modo da garantirne durata e funzionalità nel tempo, senza pregiudicare la sicurezza degli utenti.
Livello minimo della prestazione:
La resistenza meccanica delle tubazioni destinate al trasporto idrico può essere verificata mediante prova da effettuarsi con le modalità ed i tempi previsti dalla norma UNI EN 10208. In particolare possono essere effettuate prove di trazione, di schiacciamento e di piegamento. La prova di trazione deve essere eseguita secondo la EN 10002-1. La prova di piegamento deve essere eseguita in conformità alla EN 910. Le provette non devono né rompersi completamente; né presentare cricche o rotture nel metallo di saldatura più estese di 3 mm in lunghezza, né presentare cricche o rotture nel metallo base, nella zona influenzata termicamente o nella linea di fusione più lunghe di 3 mm e più profonde del 12,5% dello spessore di parete prescritto. La prova di schiacciamento deve essere eseguita secondo la EN 10233.
Classe di Esigenza: Sicurezza
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.01.01.A01 Corrosione
Corrosione delle tubazioni in acciaio con evidenti segni di decadimento delle stesse evidenziato con cambio di colore e presenza di ruggine in prossimità delle corrosioni.
01.01.01.A02 Difetti ai raccordi o alle connessioni
Perdite del fluido in prossimità di raccordi dovute a errori o sconnessioni delle giunzioni.
01.01.01.A03 Difetti alle valvole
Difetti di funzionamento delle valvole dovuti ad errori di posa in opera o al cattivo dimensionamento delle stesse.
01.01.01.A04 Fughe idriche
Difetti di funzionamento dei giunti, delle valvole dei pezzi speciali e delle saracinesche con conseguente perdite idriche.
Requisiti da verificare: 1) Resistenza alla corrosione; 2) Regolarità delle finiture; 3) Resistenza meccanica; 4) (Attitudine al) controllo della tenuta idrica.
Anomalie riscontrabili:1) Corrosione; 2) Difetti ai raccordi o alle connessioni; 3) Fughe idriche; 4) Difetti alle valvole.
Ditte specializzate: Specializzati vari._
Requisiti da verificare: 1) (Attitudine al) controllo della tenuta idrica; 2) Regolarità delle finiture.
Anomalie riscontrabili:1) Difetti ai raccordi o alle connessioni; 2) Fughe idriche; 3) Difetti alle valvole.
Ditte specializzate: Specializzati vari._
Ditte specializzate: Specializzati vari._
01.01.01.A05 Incrostazioni
Accumuli di materiale di deposito all'interno delle tubazioni ed in prossimità dei punti di minimo altimetrico e dei tratti in cui le condotte vengono percorse dal fluido in salita che causano perdite o rotture delle tubazioni.
CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
Cadenza: ogni 12 mesi
Controllo, in corrispondenza di eventuali tratti di tubazione esterna e in corrispondenza dei pozzetti di ispezione, dello stato generale e dell'integrità con particolare attenzione allo stato delle tubazioni, ai giunti, ai raccordi e agli organi di regolazione e controllo. Verificare il corretto funzionamento delle saracinesche e delle valvole di regolazione.
Tipologia: Controllo a vista
01.01.01.C01 Controllo generale
Cadenza: ogni 12 mesi
Verificare, in corrispondenza dei tratti di tubazioni esterne e dei pozzetti di ispezione, la perfetta tenuta delle tubazioni, dei giunti, dei pezzi speciali, delle saracinesche e delle valvole. Verificare la perfetta funzionalità delle saracinesche.
Tipologia: Controllo a vista
01.01.01.C02 Controllo tenuta
MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
01.01.01.I01 Pulizia
Pulizia delle tubazioni mediante l'apertura degli scarichi previsti in corrispondenza dei minimi altimetrici relativi del profilo longitudinale delle condotte stesse.
Cadenza: ogni 12 mesi
01.01.01.I02 Taglio della condotta
Interventi straordinari che necessitano il taglio della tubazione (per es. inserimento di pezzi speciali lungo la condotta).
Per il taglio dei tubi dovranno seguirsi le seguenti istruzioni:
- Nel caso di taglio fuori scavo disporre il tubo da tagliare su appoggi abbastanza alti da consentire la libera e completa rotazione del tagliatubi; bloccare il tubo con una chiave a catena in modo da impedirne la rotazione sotto
Cadenza: quando occorre
Ditte specializzate: Specializzati vari._
Ditte specializzate: Specializzati vari._
- Ruotare più volte, alternativamente, in senso orario e antiorario il tagliatubi, in modo che le rotelle si dispongano in un unico solco su un piano perfettamente perpendicolare all'asse del tubo. Evitare accuratamente che le rotelle si avvitino intorno al tubo in diverse spire.
- Serrare fortemente il vitone del tagliatubi in modo che le rotelle aderiscano al tubo con una giusta pressione, tale da consentire l'incisione della parete, senza che la rotazione del tagliatubi sia resa eccessivamente difficile, da poter provocare la rottura delle rotelle: in linea di massima deve essere sufficiente, per i diametri più grandi, l'azione contemporanea di due operai.
- Ruotare di un giro completo il tagliatubi fino a fare ridurre sensibilmente la resistenza di attrito delle rotelle sul tubo.
- Stringere nuovamente il vitone del tagliatubi con le modalità indicate precedentemente e ripetere le operazioni fino ad ottenere il taglio del tubo. Nei tubi in ghisa sferoidale con rivestimento interno cementizio il taglio con tagliatubi deve essere limitato al solo spessore della parete metallica: ciò al fine di non danneggiare le rotelle o gli utensili in acciaio speciale. Il taglio della parete cementizia potrà essere facilmente ottenuto percuotendo uno dei due monconi.
01.01.01.I03 Operazioni successive al taglio
Giunzioni per saldatura
Dovranno essere sempre eseguite da personale qualificato, con apparecchiature idonee ed in ambiente atmosferico tranquillo.
Saldature testa a testa
Usate nelle giunzioni fra tubo e tubo e fra tubo e raccordo quando quest'ultimo è predisposto in tal senso.
Prima di effettuare le operazioni inerenti alla saldatura, occorrerà fare in modo che tutte le generatrici del tubo siano alla medesima temperatura.
Per una perfetta saldatura il P.E.a.d. richiede:
- temperatura superficiale del termoelemento 473 K ± 10 K;
- tempo di riscaldamento variabile in relazione allo spessore;
- pressione in fase di riscaldamento, riferita alla superficie da saldare tale da assicurare il continuo contatto delle testate sulla piastra.
Giunzioni elettrosaldabili
Eseguite riscaldando elettricamente il bicchiere in P.E.a.d. nel quale è incorporata una resistenza elettrica che produce il calore necessario per portare alla fusione il polietilene; tali giunzioni sono consigliabili quando si devono unire due estremità di tubo che non possano essere rimosse dalla loro posizione.
Cadenza: quando occorre
Unità Tecnologica: 01.02
Le apparecchiature idrauliche e i pezzi speciali sono indispensabili per il corretto funzionamento e la gestione di una rete acquedottistica.
Fanno parte delle apparecchiature idrauliche gli organi che consentono:
- lo scarico delle condotte per la manutenzione e la pulizia delle condotte stesse (scarichi);
- la fuoriuscita o l'ingresso di aria dalle/nelle condotte rispettivamente durante il riempimento o lo svuotamento delle condotte stesse (sfiati);
- l'isolamento di alcune tratte di condotta per la manutenzione o per particolari esigenze di esercizio (saracinesche);
- la regolazione della portata nei casi in cui necessita un aumento o una diminuzione di flusso idrico (valvole di regolazione a fuso);
- la misurazione di grandezze la cui conoscenza è indispensabile ad una efficiente gestione della rete acquedottisitca.
REQUISITI E PRESTAZIONI (UT)
01.02.R01 Regolarità delle finiture
Classe di Requisiti: Adattabilità delle finiture
Gli elementi dell'impianto idrico devono essere realizzati nel rispetto della regola d'arte e devono presentare finiture superficiali integre.
Gli elementi dell'impianto idrico devono possedere superfici omogenee ed esenti da imperfezioni.
Prestazioni:
Tutte le superfici devono avere caratteristiche di uniformità e continuità di rivestimento e non devono presentare tracce di riprese o aggiunte di materiale visibili.
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Fruibilità
L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili:
° 01.02.01 Misuratore di portata elettromagnetico
° 01.02.02 Misuratore di livello
° 01.02.03 Misuratore di pressione
° 01.02.04 Saracinesca di sezionamento
°
Apparecchiature Idrauliche
Elemento Manutenibile: 01.02.01
Misuratore di portata elettromagnetico
Unità Tecnologica: 01.02
REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)
01.02.01.R01 (Attitudine al) controllo della portata dei fluidi
Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso
Gli apparecchi di misure ad induzione elettromagnetica devono essere in grado di garantire uno scostamento minore del 3% tra la misura e il valore letto.
Prestazioni:
Campo di misura: 0-10 m/s Uscita di corrente: 4-20 mA, max carico 700 Ohm Alimentazione: 85-260 V, 45-65 Hz, Opz 20-55 V, 45-65 Hz e 16-62 V DC Classe di protezione: IP 67 Campo di temperature: -20 + 130 °C Campo di pressione: PN40 (DN 25-50) PN16 (DN 65-150) PN10 (DN 200-300)
Classe di Esigenza: Funzionalità
01.02.01.R02 Comodità di uso e manovra
Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso
I misuratori di portata ad induzione elettromagnetica devono presentare caratteristiche di facilità di uso, di funzionalità e di manovrabilità.
Prestazioni:
I componenti dei misuratori di portata devono essere concepiti e realizzati in forma ergonomica ed essere disposti in posizione ed altezza tali da rendere il loro utilizzo agevole e sicuro.
Classe di Esigenza: Funzionalità
01.02.01.R03 Resistenza a manovre e sforzi d'uso
Classe di Requisiti: Di stabilità
I misuratori di portata devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture in seguito ad operazioni di manovra o di utilizzo.
Prestazioni:
Sotto l’azione di sollecitazioni derivanti da manovre e sforzi d’uso, il misuratore ed i relativi dispositivi di tenuta devono conservare inalterate le caratteristiche funzionali assicurando comunque i livelli prestazionali di specifica.
Classe di Esigenza: Sicurezza
Per garantire delle misure di portata affidabili è prevista l'installazione di misuratori di portata del tipo ad induzione elettromagnetica.
Il misuratore di portata consiste in un tronco flangiato del diametro pari o minore di quello della tubazione, nel quale vi sono gli elettrodi di misura.
Lo strumento effettua una misura di velocità dell'acqua all'interno della tubazione che moltiplicata per l'area della stessa fornisce il valore della portata.
Apparecchiature Idrauliche
Requisiti da verificare:1) Resistenza a manovre e sforzi d'uso; 2) Regolarità delle finiture; 3) (Attitudine al) controllo della portata dei fluidi; 4) Comodità di uso e manovra.
Anomalie riscontrabili: 1) Difetti ai raccordi o alle connessioni; 2) Difetti al misuratore; 3) Incrostazioni; 4)
01.02.01.R04 Isolamento elettrico
Classe di Requisiti: Protezione elettrica
Gli elementi costituenti il misuratore di portata devono essere in grado di resistere al passaggio di cariche elettriche senza perdere le proprie caratteristiche.
Prestazioni:
E' opportuno che gli elementi costituenti il misuratore siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificato dalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.
Livello minimo della prestazione:
Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.
Classe di Esigenza: Sicurezza
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.02.01.A01 Corrosione
Corrosione delle parti in contatto con il fluido con evidenti segni di decadimento delle stesse evidenziato con cambio di colore e presenza di ruggine in prossimità delle corrosioni.
01.02.01.A02 Difetti ai raccordi o alle connessioni
Perdite del fluido in prossimità di raccordi dovute a errori o sconnessioni delle giunzioni.
01.02.01.A03 Difetti al misuratore
Difetti di funzionamento del misuratore dovuti ad errori di posa in opera.
01.02.01.A04 Incrostazioni
Accumuli di materiale di deposito all'interno del misuratore che causano perdite o cattivo funzionamento del misuratore stesso.
01.02.01.A05 Difetti di tenuta dei morsetti
Difetti di funzionamento e di tenuta dei morsetti di connessione.
01.02.01.A06 Difetti di taratura
Difetti di taratura dei contattori, di collegamento o di taratura della protezione.
CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
Cadenza: ogni 6 mesi
Verificare i collegamenti elettrici e la loro corretta installazione Tipologia: Verifica
01.02.01.C01 Verifica dei collegamenti elettrici
Requisiti da verificare: 1) (Attitudine al) controllo della portata dei fluidi.
Anomalie riscontrabili:1) Difetti al misuratore._
Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore._ Cadenza: ogni 12 mesi
Verifica della taratura Tipologia: Verifica
01.02.01.C02 Verifica Taratura
MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
01.02.01.I01 Interventi sull'impianto elettrico dello strumento
Disalimentare lo strumento e posizionarlo in modo da operare in sicurezza.
Tramite pennello asportare residui di polvere.
Verificare i collegamenti elettrici.
Cadenza: ogni 6 mesi
01.02.01.I02 Intervento di taratura
Taratura dello zero:
- Porre lo strumento in condizioni di flusso zero, controllare il valore analogico letto indichi 4 mA - Verificare la corrispondenza del segnale analogico misurato in campo con il centro di controllo.
- Nel caso vi sia uno scostamento maggiore del 3% tra la misura e il valore letto, procedere alla calibrazione come riportato sul manuale tecnico
- Verificare la corrispondenza del segnale analogico misurato in campo con il centro di controllo.
Cadenza: ogni 12 mesi
Elemento Manutenibile: 01.02.02
Misuratore di livello
Unità Tecnologica: 01.02
REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)
01.02.02.R01 Impermeabilità ai liquidi
Classe di Requisiti: Sicurezza d'intervento
I componenti del misuratore di livello devono essere in grado di evitare il passaggio di fluidi liquidi per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazione per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla normativa.
Prestazioni:
E' opportuno che gli elementi costituenti il misuratore di livello siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificato dalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.
Livello minimo della prestazione:
Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.
Classe di Esigenza: Sicurezza
01.02.02.R02 Isolamento elettrico
Classe di Requisiti: Protezione elettrica
Gli elementi costituenti il misuratore di livello devono essere in grado di resistere al passaggio di cariche elettriche senza perdere le proprie caratteristiche.
Prestazioni:
E' opportuno che gli elementi costituenti il misuratore di livello siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificato dalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.
Livello minimo della prestazione:
Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.
Classe di Esigenza: Sicurezza
01.02.02.R03 Montabilità / Smontabilità
Classe di Requisiti: Facilità d'intervento
Gli elementi costituenti il misuratore di livello devono essere atti a consentire la collocazione in opera di altri elementi in caso di necessità.
Prestazioni:
Gli elementi costituenti il misuratore di livello devono essere montati in opera in modo da essere facilmente Classe di Esigenza: Funzionalità
La misura di livello nelle vasche sarà effettuata mediante l'impiego di misuratori di livello del tipo ad ultrasuoni.
Un trasduttore ultrasonoro è installato sulla sommità della vasca ed invia verso il basso degli impulsi sonori.
L'onda sonora viene riflessa dal liquido e ricevuta dal trasduttore. La misura del tempo di ritorno del segnale fornisce il valore della distanza tra il trasduttore e il liquido; questo tempo viene misurato dall'elettronica di controllo del trasduttore e trasmesso come segnale analogico in corrente (4-20 mA).
Apparecchiature Idrauliche
Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.
01.02.02.R04 Resistenza meccanica
Classe di Requisiti: Di stabilità
I misuratori di livello devono essere realizzati con materiali in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni.
Prestazioni:
Gli elementi costituenti i misuratori di livello devono essere idonei ad assicurare stabilità e resistenza all’azione di sollecitazioni meccaniche in modo da garantirne durata e funzionalità nel tempo garantendo allo stesso tempo la sicurezza degli utenti.
Livello minimo della prestazione:
Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.
Classe di Esigenza: Sicurezza
01.02.02.R05 Efficienza
Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso
I misuratori di livello deve essere in grado di mantenere inalterate nel tempo le proprie capacità di rendimento assicurando un buon funzionamento.
Prestazioni:
I misuratori di livello devono essere in grado di ricevere e trasmettere i segnali assicurando il buon funzionamento dell'impianto telefonico.
Livello minimo della prestazione:
Le prestazioni minime richieste ai misuratori di livello devono essere quelle indicate dal produttore.
Classe di Esigenza: Funzionalità
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.02.02.A01 Incrostazioni
Accumulo di depositi vari (polvere, ecc.) sugli apparecchi.
01.02.02.A02 Difetti di regolazione
Difetti di regolazione del sistema di gestione informatico.
01.02.02.A03 Difetti di tenuta dei morsetti
Difetti di funzionamento e di tenuta dei morsetti di connessione.
01.02.02.A04 Difetti di taratura
Difetti di taratura dei contattori, di collegamento o di taratura della protezione.
CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
Cadenza: ogni 12 mesi Tipologia: Ispezione a vista
01.02.02.C01 Controllo generale
Requisiti da verificare: 1) Efficienza.
Anomalie riscontrabili:1) Difetti di regolazione; 2) Incrostazioni.
Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore._
Requisiti da verificare: 1) Isolamento elettrico.
Anomalie riscontrabili:1) Difetti di tenuta dei morsetti._
Requisiti da verificare: 1) Efficienza; 2) Regolarità delle finiture; 3) Montabilità / Smontabilità.
Anomalie riscontrabili:1) Difetti di regolazione; 2) Incrostazioni._
Requisiti da verificare: 1) Montabilità / Smontabilità; 2) Resistenza meccanica; 3) Efficienza.
Anomalie riscontrabili:1) Incrostazioni; 2) Difetti di tenuta dei morsetti; 3) Difetti di taratura._ Controllare la funzionalità dei misuratori di livello.
Cadenza: ogni 6 mesi
Disalimentato lo strumento e posizionato in modo da operare in sicurezza, si verificano i collegamenti elettrici.
Tipologia: Verifica
01.02.02.C02 Verifica collegamenti elettrici
Cadenza: ogni 6 mesi
Disalimentato lo strumento e posizionato in modo da operare in sicurezza, si verifica la funzionalità delle sonde Tipologia: Verifica
01.02.02.C03 Verifica funzionalità delle sonde
Cadenza: ogni 6 mesi
Disalimentato lo strumento e posizionato in modo da operare in sicurezza, si verifica lo zero elettrico.
Tipologia: Verifica
01.02.02.C04 Verifica dello zero elettrico
MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
01.02.02.I01 Pulizia esterna dello strumento
- Disalimentare lo strumento e posizionarlo in modo da operare in sicurezza.
- Tramite pennello asportare residui di polvere, in caso d'incrostazioni particolari, utilizzare panno asciutto.
Cadenza: ogni 6 mesi
01.02.02.I02 Pulizia dei contatti elettrici
- Disalimentare lo strumento e posizionarlo in modo da operare in sicurezza.
- Pulizia dei circuiti da eventuali ossidazioni Cadenza: ogni 6 mesi
Elemento Manutenibile: 01.02.03
Misuratore di pressione
Unità Tecnologica: 01.02
REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)
01.02.03.R01 Efficienza
Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso
I misuratori di pressione deve essere in grado di mantenere inalterate nel tempo le proprie capacità di rendimento assicurando un buon funzionamento.
Prestazioni:
I misuratori di pressione devono essere in grado di ricevere e trasmettere i segnali assicurando il buon funzionamento dell'impianto telefonico.
Livello minimo della prestazione:
Le prestazioni minime richieste ai misuratori di pressione devono essere quelle indicate dal produttore.
Classe di Esigenza: Funzionalità
01.02.03.R02 Impermeabilità ai liquidi
Classe di Requisiti: Sicurezza d'intervento
I componenti del misuratore di pressione devono essere in grado di evitare il passaggio di fluidi liquidi per evitare alle persone qualsiasi pericolo di folgorazione per contatto diretto secondo quanto prescritto dalla normativa.
Prestazioni:
E' opportuno che gli elementi costituenti il misuratore di pressione siano realizzati e posti in opera secondo quanto indicato dalle norme e come certificato dalle ditte costruttrici di detti materiali e componenti.
Livello minimo della prestazione:
Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.
Classe di Esigenza: Sicurezza
01.02.03.R03 Montabilità / Smontabilità
Classe di Requisiti: Facilità d'intervento
Gli elementi costituenti il misuratore di pressione devono essere atti a consentire la collocazione in opera di altri elementi in caso di necessità.
Prestazioni:
Gli elementi costituenti il misuratore di pressione devono essere montati in opera in modo da essere facilmente smontabili senza per questo smontare o disfare l'intero impianto.
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Funzionalità
Le misure di pressione permettono di determinare la superficie piezometrica della rete (anche per punti) e di seguire il funzionamento delle più importanti valvole motorizzate conoscendo i valori della pressione a monte ed a valle delle stesse.
Il sensore di misura da installare è dotato di elettronica incorporata di trasmissione del segnale 4-20 mA e di indicatore locale della misura.
La struttura dell'apparecchio deve presentare notevole robustezza ed affidabilità e la mancanza di organi di movimento.
Apparecchiature Idrauliche
Requisiti da verificare: 1) Efficienza.
Anomalie riscontrabili:1) Incrostazioni; 2) Difetti di regolazione.
Ditte specializzate: Tecnici di livello superiore._
Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.
01.02.03.R04 Resistenza meccanica
Classe di Requisiti: Di stabilità
I misuratori di pressione devono essere realizzati con materiali in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni.
Prestazioni:
Gli elementi costituenti i misuratori di pressione devono essere idonei ad assicurare stabilità e resistenza all’azione di sollecitazioni meccaniche in modo da garantirne durata e funzionalità nel tempo garantendo allo stesso tempo la sicurezza degli utenti.
Livello minimo della prestazione:
Devono essere rispettati i livelli previsti in sede di progetto.
Classe di Esigenza: Sicurezza
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.02.03.A01 Incrostazioni
Accumulo di depositi vari (polvere, ecc.) sugli apparecchi.
01.02.03.A02 Difetti di regolazione
Difetti di regolazione del sistema di gestione informatico.
01.02.03.A03 Difetti di tenuta dei morsetti
Difetti di funzionamento e di tenuta dei morsetti di connessione.
01.02.03.A04 Difetti di taratura
Difetti di taratura dei contattori, di collegamento o di taratura della protezione.
CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
Cadenza: ogni 12 mesi
Controllare la funzionalità dei misuratori di pressione.
Tipologia: Ispezione a vista
01.02.03.C01 Controllo generale
Cadenza: ogni 6 mesi Tipologia: Verifica
01.02.03.C02 Verifica collegamenti elettrici
Anomalie riscontrabili:1) Difetti di tenuta dei morsetti._
Requisiti da verificare: 1) Efficienza; 2) Montabilità / Smontabilità; 3) Regolarità delle finiture.
Anomalie riscontrabili:1) Incrostazioni._
Requisiti da verificare: 1) Montabilità / Smontabilità; 2) Resistenza meccanica; 3) Regolarità delle finiture.
Anomalie riscontrabili:1) Difetti di taratura; 2) Difetti di regolazione; 3) Incrostazioni._ Cadenza: ogni 6 mesi
Disalimentato lo strumento e posizionato in modo da operare in sicurezza, si verifica la funzionalità dello strumento Tipologia: Verifica
01.02.03.C03 Verifica funzionalità dello strumento
Cadenza: ogni 12 mesi
Smontare lo strumento e posizionarlo in aria, verificare il valore analogico letto indichi 4 mA Tipologia: Verifica
01.02.03.C04 Verifica dello zero elettrico
MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
01.02.03.I01 Pulizia esterna dello strumento
- Disalimentare lo strumento e posizionarlo in modo da operare in sicurezza.
- Tramite pennello asportare residui di polvere, in caso d'incrostazioni particolari, utilizzare panno asciutto.
Cadenza: ogni 6 mesi
01.02.03.I02 Taratura dello span
Smontare lo strumento, tramite calibratore e manomentro di elevata accuratezza, generare una pressione differenziale uguale al valore di fondo scala, verificare il valore analogico letto indichi 20 mA Nel caso vi sia uno scostamento maggiore del 3% tra la misura e il valore letto, procedere alla calibrazione come riportato sul manuale tecnico Verificare la corrispondenza del segnale analogico misurato in campo con il centro di controllo.
Cadenza: ogni 12 mesi
Elemento Manutenibile: 01.02.04
Saracinesca di sezionamento
Unità Tecnologica: 01.02
REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)
01.02.04.R01 (Attitudine al) controllo della portata dei fluidi
Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso
Le saracinesche devono essere in grado di garantire la riduzione e la totale interruzione del flusso di portata.
Classe di Esigenza: Funzionalità
01.02.04.R02 Comodità di uso e manovra
Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso
Le saracinesche devono presentare caratteristiche di facilità di uso, di funzionalità e di manovrabilità.
Prestazioni:
Le saracinesche devono essere concepite e realizzate in forma ergonomicamente corretta ed essere disposte in posizione ed altezza tali da rendere il loro utilizzo agevole e sicuro.
Classe di Esigenza: Funzionalità
01.02.04.R03 Resistenza a manovre e sforzi d'uso
Classe di Requisiti: Durabilità tecnologica
Le saracinesche devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture in seguito ad operazioni di manovra o di utilizzo.
Prestazioni:
Sotto l’azione di sollecitazioni derivanti da manovre e sforzi d’uso, le saracinesche ed i relativi dispositivi di tenuta devono conservare inalterate le caratteristiche funzionali e di finitura superficiale assicurando comunque i livelli prestazionali di specifica.
Classe di Esigenza: Durabilità
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.02.04.A01 Corrosione
Saracinesca con corpo ovale in ghisa sferoidale (UNI ISO 1083) con carico di rottura minimo 40 N/mm^2, per pressioni di esercizio PN 1,6 MPa, prodotta in stabilimento certificato a norma UNI EN 29001, conformi alla ISO 7259, con le seguenti caratteristiche:
- albero di manovra in acciaio inox al 13% minimo di cromo - cuneo rivestito in EPDM vulcanizzato
- rivestimento esterno-interno a base di resine epossidiche - giunti a flangia
Apparecchiature Idrauliche
Requisiti da verificare: 1) (Attitudine al) controllo della portata dei fluidi.
Anomalie riscontrabili:1) Difetti ai raccordi o alle connessioni; 2) Corrosione; 3) Difetti alle saracinesche.
Ditte specializzate: Specializzati vari._
Ditte specializzate: Specializzati vari._
01.02.04.A02 Difetti alle saracinesche
Difetti di funzionamento delle saracinesche dovuti ad errori di posa in opera.
01.02.04.A03 Difetti ai raccordi o alle connessioni
Perdite del fluido in prossimità di raccordi dovute a errori o sconnessioni delle giunzioni.
CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
Cadenza: ogni 12 mesi
Verifica della tenuta dei giunti a flangia effettuando una manovra di chiusura totale della saracinescha.
Tipologia: Controllo a vista
01.02.04.C01 Verifica di tenuta dei giunti a flangia
MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
01.02.04.I01 Eliminazione di eventuali incrostazioni
Smontaggio della saracinesca e eliminazioni di eventuali incrostazioni che provocano la non perfetta tenuta della saracinesca stessa
Cadenza: a guasto
Elemento Manutenibile: 01.02.05
Valvola di regolazione della portata a fuso
Unità Tecnologica: 01.02
REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)
01.02.05.R01 (Attitudine al) controllo della portata dei fluidi
Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso
Le valvole di regolazione a fuso devono essere in grado di garantire la riduzione e la totale interruzione del flusso di portata.
Classe di Esigenza: Funzionalità
01.02.05.R02 Comodità di uso e manovra
Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso
Le valvole di regolazione a fuso devono presentare caratteristiche di facilità di uso, di funzionalità e di manovrabilità.
Prestazioni:
Le valvole di regolazione a fuso devono essere concepite e realizzate in forma ergonomicamente corretta ed essere disposte in posizione ed altezza tali da rendere l'utilizzo e la manutenzione agevoli e sicuri.
Classe di Esigenza: Funzionalità
01.02.05.R03 Resistenza a manovre e sforzi d'uso
Classe di Requisiti: Durabilità tecnologica
Le valvole di regolazione a fuso devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture in seguito ad operazioni di manovra o di utilizzo.
Prestazioni:
Sotto l’azione di sollecitazioni derivanti da manovre e sforzi d’uso, le valvole di regolazione a fuso ed i relativi dispositivi di tenuta devono conservare inalterate le caratteristiche funzionali e di finitura superficiale assicurando comunque i livelli prestazionali di specifica.
Classe di Esigenza: Durabilità
Quando esigenze di esercizio richiedono precise e continue regolazioni del fluido in modo tale da ottenere in un determinato punto di un sistema idraulico una costante pressione o una costante portata oppure una certa pressione in funzione della portata o viceversa, l'apparecchiatura più idonea è senz'altro la valvola di regolazione a fuso.
Il corpo contiene un otturatore a pistone con corsa assiale manovrato da un meccanismo posto all'esterno della valvola.
La particolare linea a fuso dell'otturatore consente, durante il movimento di avvicinamento o allontanamento alla sede di tenuta, posta verso l'uscita della valvola, una regolazione micrometrica della sezione di passaggio del fluido.
Le alette di guida dell'otturatore sono appositamente studiate per mantenere la direzione dei filetti del fluido in entrata ed il particolare profilo delle sedi di tenuta previene il sorgere di fenomeni di cavitazione anche quando la valvola lavora nei punti più critici di strozzatura.
A valvola completamente aperta la luce di passaggio fra corpo ed otturatore è stata progettata in modo tale da mantenere praticamente inalterata la velocità del fluido, minimizzando così le perdite di carico.
Naturalmente a valvola chiusa la tenuta è perfetta consentendo un campo di regolazione dalla portata massima alla portata zero.
Apparecchiature Idrauliche
Requisiti da verificare: 1) (Attitudine al) controllo della portata dei fluidi; 2) Comodità di uso e manovra.
Anomalie riscontrabili:1) Difetti alla valvola; 2) Difetti ai raccordi o alle connessioni.
Ditte specializzate: Specializzati vari._
Ditte specializzate:Specializzati vari._
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.02.05.A01 Corrosione
Corrosione del corpo della valvola di regolazione con evidenti segni di decadimento della stessa evidenziato con cambio di colore e presenza di ruggine su tutti il corpo della valvola stessa.
01.02.05.A02 Difetti alla valvola
Difetti di funzionamento della valvola dovuti ad errori di posa in opera.
01.02.05.A03 Difetti ai raccordi o alle connessioni
Perdite del fluido in prossimità di raccordi dovute a errori o sconnessioni delle giunzioni.
CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
Cadenza: ogni 12 mesi
Verifica della tenuta dei giunti a flangia effettuando una manovra di chiusura totale della valvola.
Tipologia: Controllo a vista
01.02.05.C01 Verifica di tenuta dei giunti a flangia
MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
01.02.05.I01 Eliminazione di eventuali incrostazioni
Smontaggio della valvola e eliminazioni di eventuali incrostazioni che provocano la non perfetta tenuta della valvola stessa
Cadenza: ogni settimana
Unità Tecnologica: 01.03
L'impianto di messa a terra ha la funzione di collegare determinati punti elettricamente definiti con un conduttore a potenziale nullo. E’ il sistema migliore per evitare gli infortuni dovuti a contatti indiretti, ossia contatti con parti metalliche in tensione a causa di mancanza di isolamento o altro. L’impianto di terra deve essere unico e deve collegare le masse di protezione e quelle di funzionamento, inclusi i centri stella dei trasformatori per i sistemi TN, gli eventuali scaricatori e le discese contro le scariche atmosferiche ed elettrostatiche. Lo scopo è quello di ridurre allo stesso potenziale, attraverso i dispersori e i conduttori di collegamento, le parti metalliche dell’impianto e il terreno circostante. L’impianto di terra è generalmente composto da collettore di terra, i conduttori equipotenziali, il conduttore di protezione principale e quelli che raccordano i singoli impianti. I collegamenti devono essere sconnettibili e il morsetto principale deve avere il contrassegno di terra.
REQUISITI E PRESTAZIONI (UT)
01.03.R01 Resistenza meccanica
Classe di Requisiti: Di stabilità
Gli elementi ed i materiali dell'impianto di messa a terra devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture.
I dispersori per la presa di terra devono essere realizzati con materiale idoneo ed appropriato alla natura e alla condizione del terreno.
Prestazioni:
I dispersori per la presa di terra devono garantire, per il complesso delle derivazioni a terra, una resistenza non superiore a 20 A per gli impianti utilizzatori a tensione fino a 1000 V. Per tensioni superiori e per le cabine ed officine il dispersore deve presentare quella minore resistenza e sicurezza adeguata alle caratteristiche dell'impianto.
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Sicurezza
L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili:
° 01.03.01 Sistema di dispersione
° 01.03.02 Sistema di equipotenzializzazione
Impianto di messa a terra
Requisiti da verificare: 1) Resistenza meccanica; 2) Resistenza alla corrosione.
Anomalie riscontrabili:1) Corrosioni.
Ditte specializzate: Elettricista._
Elemento Manutenibile: 01.03.01
Sistema di dispersione
Unità Tecnologica: 01.03
REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)
01.03.01.R01 Resistenza alla corrosione
Classe di Requisiti: Di stabilità
Gli elementi ed i materiali del sistema di dispersione dell'impianto di messa a terra devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di fenomeni di corrosione.
Prestazioni:
La resistenza alla corrosione degli elementi e dei materiali del sistema di dispersione dell'impianto di messa a terra viene accertata con le prove e le modalità previste dalla norma UNI ISO 9227
Livello minimo della prestazione:
Per garantire un'adeguata protezione occorre che i dispersori di terra rispettino i valori di Vs indicati nel prospetto I della norma UNI 9782.
Classe di Esigenza: Sicurezza
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.03.01.A01 Corrosioni
Corrosione del materiale costituente il sistema di dispersione. Evidenti segni di decadimento evidenziato da cambio di colore e presenza di ruggine in prossimità delle corrosioni.
CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
Cadenza: ogni 12 mesi
Verificare che i componenti (quali connessioni, pozzetti, capicorda, ecc.) del sistema di dispersione siano in buone condizioni e non ci sia presenza di corrosione di detti elementi. Verificare inoltre la presenza dei cartelli indicatori degli schemi elettrici.
Tipologia: Ispezione a vista
01.03.01.C01 Controllo generale
Il sistema di dispersione ha il compito di trasferire le cariche captate dalle calate in un collettore interrato che così realizza un anello di dispersione.
Impianto di messa a terra
Ditte specializzate: Elettricista._
Ditte specializzate: Elettricista._
MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
01.03.01.I01 Misura della resistività del terreno
Effettuare una misurazione del valore della resistenza di terra.
Cadenza: ogni 12 mesi
01.03.01.I02 Sostituzione dispersori
Sostituire i dispersori danneggiati o deteriorati.
Cadenza: quando occorre
Requisiti da verificare: 1) ; 2) Resistenza meccanica.
Anomalie riscontrabili:1) Corrosione; 2) Difetti di serraggio.
Ditte specializzate: Elettricista._
Elemento Manutenibile: 01.03.02
Sistema di equipotenzializzazione
Unità Tecnologica: 01.03
REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)
01.03.02.R01 Resistenza alla corrosione
Classe di Requisiti: Di stabilità
Il sistema di equipotenzializzazione dell'impianto di messa a terra deve essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di fenomeni di corrosione.
Prestazioni:
La resistenza alla corrosione dei conduttori equipotenziali principali e supplementari dell'impianto di messa a terra viene accertata con le prove e le modalità previste dalla norma UNI 9782
Livello minimo della prestazione:
Per garantire un'adeguata protezione occorre che i conduttori equipotenziali principali e supplementari rispettino i valori di Vs indicati nel prospetto I della norma UNI 9782.
Classe di Esigenza: Sicurezza
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.03.02.A01 Corrosione
Evidenti segni di decadimento evidenziato da cambio di colore e presenza di ruggine in prossimità delle corrosioni.
01.03.02.A02 Difetti di serraggio
Difetti di serraggio dei bulloni del sistema di equipotenzializzazione.
CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
Cadenza: ogni 12 mesi
Verificare che i componenti (quali conduttori, ecc.) siano in buone condizioni. Verificare inoltre che siano in buone condizioni i serraggi dei bulloni.
Tipologia: Ispezione a vista
01.03.02.C01 Controllo generale
I conduttori equipotenziali principali e supplementari sono quelli che collegano al morsetto principale di terra i tubi metallici.
Impianto di messa a terra
Ditte specializzate: Elettricista._
MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
01.03.02.I01 Sostituzione degli equipotenzializzatori
Sostituire gli equipotenzializzatori danneggiati o deteriorati.
Cadenza: quando occorre
Unità Tecnologica: 01.04
L'impianto antincendio è l'insieme degli elementi tecnici aventi funzione di prevenire, eliminare, limitare o segnalare incendi.
L'impianto antincendio, nel caso di edifici per civili abitazioni, è richiesto quando l'edificio supera i 24 metri di altezza.
L'impianto è generalmente costituito da : - rete idrica di adduzione in ferro zincato;
- bocche di incendio in cassetta (manichette, lance, ecc.);
- attacchi per motopompe dei VV.FF;
- estintori (idrici, a polvere, a schiuma, ecc.).
L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili:
° 01.04.01 Idranti a colonnina
Idranti a colonnina antincendio
Elemento Manutenibile: 01.04.01
Idranti a colonnina
Unità Tecnologica: 01.04
REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)
01.04.01.R01 (Attitudine al) controllo della portata dei fluidi
Classe di Requisiti: Funzionalità d'uso
Gli idranti devono essere in grado di garantire in ogni momento la portata e la pressione richiesti dall'impianto ed assicurare che siano rispettati i tempi previsti dalle normative specifiche per gli interventi.
Prestazioni:
Le prestazioni delle alimentazioni e quindi la portata delle stesse deve essere verificata in sede di collaudo (ed annotata sul certificato di collaudo) e successivamente con ispezioni volte alla verifica di detti valori. Anche i risultati delle ispezioni devono essere riportati su un apposito libretto.
Livello minimo della prestazione:
La portata degli idranti è espressa dalla relazione indicata nell'appendice della norma 9485. La prova per la determinazione della portata degli idranti va eseguita secondo le modalità indicate dalla norma UNI ISO 3555. La prova va eseguita valutando, per dieci valori di portata dell'idrante, le relative perdite di carico piezometrico rilevate con un manometro.
Classe di Esigenza: Funzionalità
01.04.01.R02 (Attitudine al) controllo della tenuta
Classe di Requisiti: Di stabilità
Gli idranti devono essere idonei ad impedire fughe dei fluidi di alimentazione, in modo da assicurare la durata e la funzionalità nel tempo.
Prestazioni:
Il controllo della tenuta deve essere garantito in condizioni di pressione corrispondenti a quelle massime o minime di esercizio. Il sistema di tenuta delle valvole in caso di rotture accidentali deve garantire che la valvola si chiuda immediatamente evitando fuoriuscite di acqua. I materiali e le dimensioni da utilizzare devono essere quelli indicati dalla norma UNI 9485.
Livello minimo della prestazione:
La prova di tenuta va effettuata con l'otturatore della valvola chiuso ed utilizzando una pressione di ingresso di 21 bar: la valvola non deve presentare perdite per almeno tre minuti. La prova va ripetuta con la valvola aperta per verificare che i dispositivi di tenuta non presentino perdite. Sono ammesse perdite dalla valvola di scarico automatica non superiori a 30 cm^3/min.
Classe di Esigenza: Sicurezza
01.04.01.R03 Resistenza meccanica
Classe di Requisiti: Di stabilità Classe di Esigenza: Sicurezza
L'idrante a colonnina è una apparecchiatura adatto allo spengimento d'incendi in quanto rende immediatamente disponibile un getto d'acqua di portata idonea.
Idranti a colonnina antincendio
Requisiti da verificare:1) (Attitudine al) controllo della portata dei fluidi; 2) (Attitudine al) controllo della tenuta; 3) Resistenza meccanica.
Anomalie riscontrabili:1) Difetti di tenuta._
Requisiti da verificare:1) (Attitudine al) controllo della portata dei fluidi; 2) (Attitudine al) controllo della tenuta; 3) Resistenza meccanica.
Anomalie riscontrabili:1) Difetti di tenuta.
Ditte specializzate: Specializzati vari._ Prestazioni:
Gli idranti e gli elementi accessori devono essere idonei ad assicurare stabilità e resistenza all’azione di sollecitazioni meccaniche in modo da garantirne durata e funzionalità nel tempo.
Livello minimo della prestazione:
La prova a resistenza deve essere effettuata sull'idrante completamente assemblato (completo di tutti gli elementi quali valvole, otturatori, guarnizioni). Con l'otturatore della valvola completamente aperto sottoporre l'idrante ad una pressione idraulica di 24 bar: il corpo dell'idrante deve resistere per almeno tre minuti.
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.04.01.A01 Difetti di tenuta
Difetti di tenuta degli idranti e dei suoi componenti con perdite del fluido.
CONTROLLI ESEGUIBILI DALL'UTENTE
Cadenza: ogni 6 mesi
Controllare lo stato generale degli idranti verificando l'integrità delle connessioni alle manichette (non devono verificarsi perdite) e verificare che le saracinesche si aprano e si chiudano in modo semplice senza creare difficoltà agli addetti all'utilizzo degli idranti.
Tipologia: Ispezione a vista
01.04.01.C01 Controllo generale idranti
CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
Cadenza: ogni 12 mesi
Verificare la pressione di esercizio degli idranti verificando i valori di uscita alle manichette.
Tipologia: Ispezione strumentale
01.04.01.C02 Controllo della pressione di esercizio
MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
01.04.01.I01 Prova di tenuta
Cadenza: ogni 2 mesi
Ditte specializzate: Specializzati vari._
Ditte specializzate: Specializzati vari._
Verificare la tenuta alla pressione di esercizio degli idranti.
01.04.01.I02 Sostituzione idranti
Sostituzione degli idranti quando si verificano difetti di tenuta che non consentono il corretto funzionamento.
Cadenza: ogni 6 mesi
Unità Tecnologica: 01.05
I pozzetti di ispezione e di manovra sono previsti in corrispondenza di tutte le apparecchiature come scarichi, sfiati, saracinesche e valvole di regolazione.
In particolare in tutti i punti in cui l'asse delle condotte si abbassa a formare una "sella" (punto di minimo relativo del profilo longitudinale della condotta) è stata prevista la realizzazione di un pozzetto per lo scarico delle acque contenute nella condotta e per lo spurgo degli eventuali sedimenti. Il pozzetto è quadrato, prefabbricato, e munito sul fondo di condotta di scarico drenante.
Analogamente, dove l'asse della condotta forma una "cuspide" (punto di massimo relativo del profilo longitudinale della condotta) è stata previsto il montaggio, sulla condotta stessa, di un apparecchio di sfiato automatico.
L'apparecchiatura verrà protetta mediante la realizzazione di un apposito pozzetto.
Sia il pozzetto di scarico che il pozzetto di sfiato saranno protetti in sommità da un soletta prefabbricata in calcestruzzo munita di apposito chiusino in ghisa di tipo circolare per l'ispezione periodica.
L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili:
° 01.05.01 Pozzetti di ispezione e manovra
Pozzetti di ispezione e manovra
Elemento Manutenibile: 01.05.01
Pozzetti di ispezione e manovra
Unità Tecnologica: 01.05
REQUISITI E PRESTAZIONI (EM)
01.05.01.R01 Pulibilità
Classe di Requisiti: Di manutenibilità
I pozzetti devono presentare dimensioni tali da consentire una periodica pulitura.
Prestazioni:
I pozzetti devono essere realizzati con dimensioni e finiture tali da essere facilmente pulibili in modo da evitare depositi di materiale che possa comprometterne il regolare funzionamento.
Classe di Esigenza: Gestione
01.05.01.R02 Resistenza meccanica
Classe di Requisiti: Di stabilità
I pozzetti devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture sotto l'azione di determinate sollecitazioni.
Prestazioni:
I pozzetti devono essere idonei ad assicurare stabilità e resistenza all’azione di sollecitazioni meccaniche in modo da garantirne durata e funzionalità nel tempo.
Livello minimo della prestazione:
La resistenza meccanica i pozzetti può essere verificata mediante prova da effettuarsi con le modalità ed i tempi previsti dalla norma UNI EN 1253. Non devono prodursi alcuna incrinatura o frattura prima del raggiungimento del carico di prova.
Inoltre, nel caso di pozzetti di coperchio in ghisa dolce, acciaio, metalli non ferrosi, plastica oppure in una combinazione di tali materiali con il calcestruzzo, la deformazione permanente non deve essere maggiore dei valori elencati dalla norma suddetta.
Classe di Esigenza: Sicurezza
ANOMALIE RISCONTRABILI
01.05.01.A01 Difetti dei chiusini
Rottura delle piastre di copertura dei pozzetti o chiusini difettosi, chiusini rotti, incrinati, mal posati o sporgenti.
CONTROLLI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
I pozzetti hanno la funzione di consentire l'ispezione e la manovrabilità delle apparecchiature idrauliche installate lungo la rete idrica.
Pozzetti di ispezione e manovra
Requisiti da verificare: 1) Pulibilità; 2) Resistenza meccanica.
Anomalie riscontrabili:1) Difetti dei chiusini.
Ditte specializzate: Specializzati vari._
Ditte specializzate: Specializzati vari._ Cadenza: ogni 12 mesi
Verificare lo stato generale e l'integrità della piastra di copertura dei pozzetti, della base di appoggio e delle pareti laterali.
Tipologia: Ispezione
01.05.01.C01 Controllo generale
MANUTENZIONI ESEGUIBILI DA PERSONALE SPECIALIZZATO
01.05.01.I01 Pulizia
Eseguire una pulizia dei pozzetti.
Cadenza: ogni 12 mesi
Unità Tecnologica: 01.06
Il sistema di Telecontrollo e Supervisione è essenzialmente composto da:
- un centro di controllo che effettua i collegamenti tra le periferiche e la storicizzazione dei dati;
- periferiche in grado di espletare funzioni di telemisura e telecontrollo della strumentazione in campo;
- una rete sensoriale costituita dalla seguente strumentazione: misuratori e trasmettitori di portata, misuratori di pressione, misuratori di livello nei serbatoi, misuratori di livello della falda nei pozzi, misuratori di cloro residuo, rilevatori antintrusione.
Il sistema di Telecontrollo e Supervisione permette di:
- effettuare, nei casi in cui fosse ritenuto necessario, la manovra automatizzata delle valvole di sezionamento e regolazione in modo da ottenere una corretta gestione sia del servizio che dei fuori servizio dell'acquedotto stesso;
- effettuare una manutenzione preventiva delle apparecchiature elettromagnetiche ed individuare guasti o perdite;
- fornire sistematicamente misure e dati statistici su portate, pressioni, livelli, cloro residuo.
REQUISITI E PRESTAZIONI (UT)
01.06.R01 Isolamento elettrostatico
Classe di Requisiti: Protezione elettrica
I materiali ed i componenti dell'impianto di telecontrollo e supervisione devono garantire un livello di isolamento da eventuali scariche elettrostatiche.
L'impianto deve essere realizzato con materiali e componenti tali da non provocare scariche elettrostatiche nel caso che persone, cariche elettrostaticamente, tocchino le apparecchiature.
Prestazioni:
Per accertare la capacità di isolamento elettrostatico si effettuano una serie di prove secondo quanto prescritto dalla normativa UNI.
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Sicurezza
01.06.R02 Resistenza a cali di tensione
Classe di Requisiti: Protezione elettrica
I materiali ed i componenti dell'impianto di telecontrollo e supervisione devono resistere a riduzioni e a brevi interruzioni di tensione.
I materiali ed i componenti dell'impianto devono resistere a riduzioni di tensione e a brevi interruzioni di tensione.
Prestazioni:
Per accertare la resistenza ai cali di tensione si effettuano delle prove secondo quanto previsto dalle norme.
Livello minimo della prestazione:
Classe di Esigenza: Sicurezza
01.06.R03 Resistenza meccanica
Classe di Requisiti: Di stabilità
Gli elementi dell'impianto di telecontrollo e supervisione devono essere in grado di contrastare in modo efficace il prodursi di deformazioni o rotture che si dovessero verificare nelle condizioni di impiego.
La resistenza meccanica degli elementi dell'impianto di telecontrollo e supervisione viene verificata sottoponendo la Prestazioni:
Classe di Esigenza: Sicurezza
Sistema di Telecontrollo e Supervisione
Per verificare la resistenza meccanica devono essere utilizzate il procedimento e l’apparecchiatura di prova descritti dalla normativa UNI di riferimento. Al termine della prova deve essere verificata visivamente l’assenza di danni meccanici, sia internamente che esternamente.
L'Unità Tecnologica è composta dai seguenti Elementi Manutenibili:
° 01.06.01 Unità Periferica Locale (PLC)
° 01.06.02 Centro di Controllo