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Sentenze e pareri

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Numero 2/2015

Sentenze e pareri

Impiego pubblico - Maternità e paternità - Assegnazione sede temporanea - Genitore figli infratreenni - Beneficio ex Art. 42 bis T.U- n. 151 del 2001 - Solo entro terzo anno di età - Illegittimità

È illegittimo il provvedimento che limita il godimento da parte del genitore lavoratore dipendente del beneficio dell’assegnazione pri- vilegiata a una sede si servizio ubicata nella stessa Provincia o Regione nella quale l’altro genitore esercita la propria attività lavorativa, ai sensi dell’art. 42 bis T.U. 26 marzo 2001, n. 151, fino alla data del compimento di tre anni di età del figlio, nell’erroneo presupposto che detto limite sia stabilito dalla norma.

Consiglio di Stato, Sez. III, 10 gennaio 2014, n. 51.

Pensioni pubbliche e private - Riscatto - Servizio preruolo - Diritto - Estensione In tema di trattamento di quiescenza dei di- pendenti pubblici, gli artt. 10, 11 e 14 T.U.

29 dicembre 1973, n. 1092 configurano un sistema per effetto del quale il computo dei servizi preruolo si sostanziano in termini di vero e proprio diritto che, se rileva ai fini del raggiungimento del diritto a pensione, non è però subordinato al mancato conseguimento dell’obiettivo in forza del solo servizio di ruolo; pertanto, se il periodo anteriore alla nomina può essere sommato a quello prestato in ruolo al fine del raggiungimento del diritto a pensione, il raggiungimento di tale obiettivo in forza del solo servizio, prestato in ruolo non esclude la riscattabilità di ulteriori periodi di servizio, che, anzi, può essere chiesta anche dopo la cessazione del servizio

Consiglio di Stato, Sez. VI, 16 gennaio 2014, n. 146.

Concorso - Prove d’esame - Prove scritte - Regola dell’anonimato - Quando è violata

La regola dell’anonimato nelle prove scritte relative ai concorsi pubblici è violata in pre- senza dell’idoneità del segno di riconoscimento e del suo utilizzo intenzionale per farsi ricono- scere, ricorrendo il primo elemento allorché il segno assuma un carattere oggettivamente e incontestabilmente anomalo rispetto alle or- dinaria modalità di estrinsecazione del pensiero e di elaborazione dello stesso in forma scritta, in tal caso a nulla rilevando che in concreto la Commissione o in singoli componenti di essa siano stati o meno in condizione di riconoscere effettivamente l’autore dell’elaborato.

Consiglio di Stato, Sez. V, 17 gennaio 2014, n. 202.

Cfr. Sez V, 2 gennaio 2013, n. 102.

Sanzione amministrativa - Sanzione pecu- niaria - Obbligazione di pagamento - Tra- smissibilità agli eredi - Esclusione

Il principio di intrasmissibilità agli eredi della sanzione amministrativa pecuniaria è corolla- rio del carattere personale che contraddistin- gue, oltre che la responsabilità penale, anche la responsabilità amministrativa dell’agente, di tal che lo stesso principio deve ritenersi di applicazione indistinta e generalizzata, senza cioè che sia necessaria una espressa previsione in tal senso nell’ambito della particolare disci- plina normativa di settore.

Consiglio di Stato, Sez. VI, 28 gennaio 2014, n. 423.

Trattamento economico pubblici dipen- denti - Ferie non godute - Monetizzazione - Presupposto

La sola circostanza del mancato godimento delle ferie e delle insopprimibili esigenze di servizio, non esternate in un formale atto di diniego, non è sufficiente a far accogliere la domanda di monetizzazione delle predette fe- rie non godute da parte del dipendente pub-

blico, essendo necessario che l’amministra- zione abbia esplicitamente e formalmente ri- chiesto al dipendente di rinviare il godimento, proprio per garantire la sua necessaria pre- senza in servizio, con l’avvertenza peraltro che, la mancanza di un atto formale della P.A. all’uopo, non può essere supplita dalla dichiarazione del superiore del dipendente in- teressato, recante data successiva a periodi di ferie di cui si chiede la monetizzazione.

Consiglio di Stato, Sez. III, 28 febbraio 2014, n. 941.

Trasferimento pubblici dipendenti - Prece- denze e preferenze - Assistenza familiare portatore di handicap

In tema di trasferimento privilegiato dei pub- blici dipendenti, l’art. 33 L. 5 febbraio 1992, n. 104 sancisce un tipo di diritto che, se per un verso intende rimarcare lo speciale rilievo sociale attribuito alla tutela della persona han- dicappata (attraverso la garanzia di inamo- vibilità della persona che l’assiste, fino al punto da sacrificare tout court le stesse ragioni organizzative dell’attività che altrimenti po- trebbero giustificare il suo trasferimento), per altro verso comporta che ogni provvedimento che riguarda il trasferimento del lavoratore interessato deve essere assistito da una con- grua motivazione che rende palesi e verifica- bili le ragioni personali, organizzative che possono giustificare l’accoglimento e, soprat- tutto, il rigetto dell’’istanza.

Cons. di Giustizia Amministrativa Regione Siciliana, 20 gennaio 2014, n. 23.

Le massime sono tratte dalla Rassegna mensile Giurisdizione

Amministrativa per gentile concessione della Soc. Edizioni Libra.

www.sentenzeitalia.it

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