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Consiglio del Dipartimento di Scienze Economiche del 18 settembre 2007

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UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI FIRENZE Anno 2007 – Verbale n.06

Estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento di Scienze Economiche

Seduta del 18 settembre 2007

Il Consiglio del Dipartimento di Scienze Economiche si è riunito il giorno 18 settembre 2007 alle ore 10.30 costituito a norma dell’art. 84 del DPR 382/80 e composto da:

Professori Ordinari e Straordinari

P AG A

1) Bellandi Marco X

2) Cavalieri Duccio X

3) Cifarelli Giulio X

4) Cornia Giovanni Andrea X

5) Dardi Marco X

6) Doccioli Paolo X

7) Gay Antonio X

8) Giovannetti Giorgia X

9) Guidi Vinicio X

10) Innocenti Piero X

11) Mori Pier Angelo X X

12) Nigro Giampiero X

13) Pacciani Alessandro X

14) Petretto Alessandro X

15) Puccinelli Pietro X

16) Roggi Piero X

17) Tinacci Maria X

Professori Associati

P AG A

18) Bellanca Nicolò X

19) Belletti Giovanni X

20) Biggeri Mario X

21) Dei Gabi X

22) Ferrante Vittorioemanuele X

23) Giannelli Gianna Claudia X

24) Grazzini Lisa X

25) Lombardi Mauro X

26) Lungonelli Michele X

27) Luporini Annalisa X

28) Magliulo Antonio X

29) Marescotti Andrea X

30) Spallanzani Marco X

Professori Fuori Ruolo

P AG A

31) Volpi Francesco X

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Ricercatori

P AG A

32) Ferronato Roberta X

33) Doni Nicola X

34) Guidi Bruscoli Francesco X

35) Malagola Vanni X

36) Orlandi Angela X

37) Pinelli Paola X

38) Romei Patrizia X

39) Scaramuzzi Silvia X

Assistenti Ordinari

P AG A

40) Parigi Francesca X

Segretario Amministrativo

P AG A

41) De Felice Anna Maria X

Rappresentanti del Personale Tecnico-amministrativo

P AG A

42) Doratiotto Tamara X

Altro (rappresentanti studenti e/o dottorandi)

P AG A

Presiede il Direttore del Dipartimento Prof. Vinicio Guidi.

Le funzioni di Segretario sono svolte dalla Dott.ssa Anna Maria De Felice.

Il Consiglio è stato convocato con lettera in data 11/09/2007, prot. n. 473, pos. 8a.

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OMISSIS

2. Proposta di istituzione di un Laboratorio congiunto di ricerca Università-Impresa

Il Direttore comunica che è pervenuta, da parte del prof. Marco Bellandi e del prof. Mauro Lombardi, una proposta per l’istituzione di un Laboratorio congiunto Università-Impresa, ai sensi della convenzione IN-UN fra l’Università degli Studi di Firenze e l’Associazione degli industriali della Provincia di Firenze del 14 novembre 2006, in conformità a quanto previsto dal Decreto Rettorale, 2 agosto 2006, n.675 (prot. n.42332), Regolamento per i laboratori di ricerca Università – Soggetti esterni.

Prende la parola il prof. Marco Bellandi che illustra motivazioni e finalità del Laboratorio secondo il documento riportato integralmente qui di seguito:

“Presentazione al Dipartimento di Scienze economiche della proposta di delibera per l’istituzione di un nuovo Laboratorio congiunto Università-Impresa, ai sensi della convenzione IN-UN fra l’Università degli studi di Firenze e l’Associazione degli industriali della Provincia di Firenze, del 14 novembre 2006, in conformità al Regolamento per i Laboratori di ricerca Università – Soggetti esterni DR. 42332 (675) del 2 agosto 2006, e a premessa dell’atto convenzionale fra lo stesso DSE e l’Associazione degli industriali della provincia di Firenze.

Nome: Strategie di sistema per l’innovazione

Motivazione: Nell’odierna fase di trasformazione tecnico-scientifica ed economico-produttiva, ed in un contesto di crescita esplosiva dei flussi di merci e informazioni su scala internazionale, le capacità competitive e innovative di un paese, di una regione e di un territorio sono sempre meno dipendenti dalle capacità di imprese singole, e – per contro – sempre più connesse alla capacità di un contesto territoriale e sociale di generare o rafforzare un appropriato quadro di istituzioni ed organizzazioni che costituisca la base per favorevoli interazioni rivolte all’innovazione.

L’università, con il suo patrimonio di conoscenze, competenze e relazioni riveste un ruolo fondamentale all’interno di tali sistemi, non solo nello svolgimento delle sue “tradizionali” funzioni di ricerca e didattica, ma anche e soprattutto nel favorire e realizzare operazioni di trasferimento e adattamento tecnologico e culturale, e nel radicamento di capacità sistematiche di combinare tradizioni produttive e sociali con l’innovazione. Nello svolgimento di questa “terza funzione”, all’Università è richiesto di sviluppare capacità di collaborazione coi protagonisti del mondo della produzione, nonché con gli attori che già operano nel supporto all’innovazione. Questa funzione assume un rilievo particolare in contesti produttivi di piccola e media impresa, come sono quelli che caratterizzano Firenze, i territori della provincia, e in senso più ampio quelli della Toscana centrale.

L’Università di Firenze ha attive numerose iniziative, tra le quali ricordiamo quelle relative agli strumenti brevettuali, l’ufficio per i rapporti università-impresa, i laboratori congiunti università- impresa in collaborazione con Confindustria Firenze, la promozione degli spin-off accademici, le iniziative del Polo Scientifico e Tecnologico di Sesto Fiorentino e a supporto di Incubatore Firenze, nonché la Fondazione per la Ricerca e l’Innovazione. Queste iniziative istituzionali affiancano e a volte sostengono una serie numerosa di progetti e collaborazioni di ricerca fra imprese e ricercatori anche universitari, finanziati da programmi pubblici e/o da risorse private.

I tessuti imprenditoriali dei territori fiorentini, e specificatamente quelli industriali, presentano necessità diffuse di innalzamento delle capacità innovative e di fertilizzazione con la ricerca tecnico scientifica, socio-economica ed umanistica, sia in campi di attività high-tech sia nelle produzioni tradizionali del made in Italy. Le strategie competitive di reazione alla sfida concorrenziale internazionale hanno due cardini comuni. Il primo è la capacità di realizzare e gestire gli aspetti

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immateriali di prodotti di vario tipo. Tali aspetti, oltre ai servizi pre- e post vendita, di certificazione della qualità, di logistica, ecc., comprendono il design, l’eventuale brevettazione, e il collocamento del prodotto nell’immaginario dei compratori. Il secondo cardine è il controllo, entro il sistema produttivo locale, di almeno parte del contenuto materiale del prodotto, le sue doti tecniche, i processi produttivi e i materiali che vi stanno a monte. I due cardini sono collegati: attività industriali e artigiane sofisticate sono il laboratorio per l’evoluzione delle capacità sugli aspetti immateriali; ma senza il controllo di alcuni degli aspetti immateriali, capacità industriali e artigiane anche di altissimo livello sono condannate al ridimensionamento se non all’asfissia.

Per parte sua, il mondo dell’Università e della ricerca pubblica ha difficoltà culturali e strutturali nell’estendere i rapporti col mondo dell’impresa in generale, e della piccola impresa in particolare.

Queste difficoltà non sono peculiari di Firenze. Comunque esse vi sono ben presenti. L’Università di Firenze le deve superare, senza abiurare all’esercizio pubblico delle funzioni didattiche e di ricerca, sia per trarre più stabilmente risorse e stimoli dai territori di insediamento, sia per affermare più sistematici ruoli di leadership e di partnership nello spazio regionale dell’innovazione e della ricerca. Posto che varie iniziative, fra cui quelle ricordate sopra, vanno nella direzione di un rafforzamento della terza funzione nell’Università di Firenze, come delle capacità di dialogo espresse dai tessuti imprenditoriali, sembra utile proporre la costituzione di un nucleo stabile, di analisi e di supporto, per le strategie volte a dare maggiore sistematicità a tali iniziative.

Oggetto di attività e finalità: il Laboratorio “Strategie di sistema per l’innovazione”, sulla base della combinazione di competenze di analisi economica dell’innovazione e dei sistemi produttivi, con capacità di governo entro l’Ateneo e Confindustria Firenze, si propone di contribuire all’elaborazione dei presupposti per strategie di sviluppo delle relazioni ricerca-impresa, a Firenze ed entro lo spazio regionale della ricerca e dell’innovazione. In particolare, entro un orizzonte temporale di tre anni si prevede di realizzare:

a) Attività di monitoraggio e analisi delle varie iniziative avviate o partecipate dall’Università di Firenze, sia nei territori fiorentini sia nello spazio regionale dell’innovazione e della ricerca, per verificare la possibilità di rafforzare gli elementi sinergici e di sistema. Tale attività può avere vari output (es. rapporti tecnici periodici, seminari e workshop su temi trasversali per mettere in rete competenze eccellenti ma separate presenti in Ateneo e nei territori e nei sistemi produttivi) e varie destinazioni, in primo luogo alcune delle attività istituzionali degli organi di ateneo e dell’associazione degli industriali preposti al governo dei supporti alla ricerca e al trasferimento tecnologico.

b) Analisi complementari volte sia alla ricerca di problemi “emergenti, nascosti, rimossi” fra le imprese (singole o coordinate, gruppi, reti) e di nuovi campi di attività tecnico-scientifica, correlati alle potenzialità esistenti; sia all’individuazione di traiettorie tecnico-scientifiche rilevanti ai fini dell’evoluzione dei sistemi produttivi locali e regionali in combinazione con competenze significative, anche se disperse, presenti in Ateneo. Tali analisi dovrebbero permettere: di identificare i gap e i potenziali per (nuove o rafforzate) strutture interattive tra imprese e organismi di ricerca (teorica e applicata); di fornire all’apparato produttivo orientamenti generali, ovvero analisi generali di scenario tecnico-scientifico con immediati follow-up a livello produttivo; in generale, come detto, di sostenere l’elaborazione di azioni strategiche per il trasferimento tecnologico.

c) Utilizzazione dei risultati di cui ai punti precedenti anche per proposte di coordinamento di attività di gruppi ricerca-impresa fiorentini con altre entità, in particolare le Università, presenti nello spazio regionale dell’innovazione e della ricerca, sia in funzione di leadership sia come partner. E’ da prevedere, infine, la possibilità di elaborare progetti congiunti Imprese-Università al fine di soddisfare peculiari esigenze di formazione del capitale umano, soprattutto in relazione alla diffusione di metodologie e conoscenze innovative.

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Organi e personale: Il personale strutturato afferente al Dipartimento di Scienze Economiche coinvolto nella fase iniziale: Marco Bellandi (PO), Mauro Lombardi (PA). Dopo l’avvio dell’attività sono da prevedersi altre afferenze. I proff. Bellandi e Lombardi costituiscono il nucleo operativo, a cui sarà affiancato personale ricercatore sulla base di assegni di ricerca e contratti, e personale tecnico amministrativo a contratto. Il laboratorio comprende anche un comitato di orientamento, composto dal Pro-rettore alla Ricerca e al Trasferimento Tecnologico dell’Università di Firenze, prof. Guido Chelazzi, e dal Vicepresidente di Confindustria Firenze, delegato all'Innovazione, Ricerca e Sviluppo, Formazione Universitaria e Professionale, dott. Stefano Ferraro.

Responsabilità dell’attività: prof. Marco Bellandi

Durata del Laboratorio: tre anni, rinnovabili.

Sede del Laboratorio: Dipartimento di Scienze Economiche, via delle Pandette 9, edificio D6, II piano, 50127 Firenze

Locali e attrezzature: il DSE mette a disposizione l’uso non esclusivo di una stanza entro i locali della sede, e l’uso di attrezzature quali PC con monitor, collegamenti di rete e internet veloci, fax, stampanti di rete e locali, accesso a postazione telefonica fissa, recapito della posta.

UADR che si farà carico dell’applicazione delle disposizioni di sicurezza: Dipartimento di Scienze Economiche, nella persona del suo direttore.

Contribuzione esterna programmata: il finanziamento per il personale tecnico-amministrativo a contratto e per locali e attrezzature necessari per l’apertura e il mantenimento ordinario del laboratorio sono pari a: 1.500 euro lordi annuali.

Tali costi sono coperti da finanziamento ordinario annuale da parte dell’Associazione degli industriali della provincia di Firenze, sulla base di atto convenzionale da stipularsi nei modi dettati dal Regolamento ricordato in capo. Finanziamenti ulteriori per attività tecnico-amministrativa possono essere previsti entro convenzioni di ricerca.

Entrate su attività di ricerca/sviluppo: Ogni attività di ricerca/sviluppo effettuata dal Laboratorio per conto dell’Associazione degli industriali della provincia di Firenze o per altri soggetti esterni, nel quadro di attività coerenti alle finalità sopra ricordate, sarà disciplinata da apposita convenzione secondo il regolamento di Ateneo per l’attività in conto terzi. Sono possibili contributi anche da parte dell’Ateneo, sue UADR, o provenienti da bandi pubblici di ricerca, sempre per attività complementari alla promozione e al raggiungimento delle finalità sopra ricordate.”

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Il Direttore invita il Consiglio ad esprimersi sull’iniziativa.

Si apre una breve discussione al termine della quale il Consiglio, rilevato l’interesse scientifico dell’iniziativa proposta, preso atto che la richiesta è stata formulata in conformità al Decreto Rettorale, 2 agosto 2006, n.675 (prot. n.42332), Regolamento per i laboratori di ricerca Università – Soggetti esterni, unanime approva l’istituzione del Laboratorio congiunto “Strategie di sistema per l’innovazione”.

OMISSIS

Il Segretario Il Direttore

f.to (Dott.ssa Anna Maria De Felice) f.to (Prof. Vinicio Guidi)

PER COPIA CONFORME Il Segretario Amministrativo Dott.ssa Anna Maria De Felice

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