Le guerre puniche
Cartagine
• Fondata da coloni di Tiro nelle coste dell’attuale Tunisia, Cartagine era diventato centro propulsore del dominio fenicio del Mediterraneo
occidentale. Il nome «punici» deriva dal greco Φοίνικες «Fenici». Era governata attraverso un sistema misto che includeva un senato, due magistrati annuali detti suffeti, che non godevano del potere militare, e un’assemblea popolare; i capi dell’esercito era scelti fra le famiglie aristocratiche.
I trattati romano-cartaginesi
• Primo trattato: 509/508
• Secondo trattato: 348 a.C.
• Terzo trattato: 306 a.C.
• 5 Quarto trattato: 279/278 a.C.
• 6 Quinto trattato: 241 a.C.
• 7 Sesto trattato: 237 a.C
• 8 Settimo trattato: 226 a.C.
• 9 Ottavo trattato: 201 a.C.
Il porto della città di Cartagine presentava un grande bacino circolare detto kothon che doveva servire per riparare le navi da guerra.
265-241 I Guerra Punica.
• I Romani accolgono la richiesta dei Mamertini di
Messina di allontanare dalla città il presidio cartaginese da questi chiamato per proteggersi da Gerone II di
Siracusa. Questo intervento viene a violare i trattati precedentemente stipulati con Cartagine, che
escludeva la Sicilia dall’ingerenza romana. La guerra nella sua prima fase vede Siracusa unita a Cartagine contro Roma, ma poi Gerone si allea con i Romani.
• 260 il console Caio Duilio vince in battaglia navale i
Cartaginesi a Milazzo. I Romani nella loro prima grande battaglia navale impiegano ponti mobili per afferrare le navi nemiche e favorire un combattimento corpo a
corpo.
• 257 il console Attilio Regolo vince a Tindaride e ad Ecnomo i Cartaginesi, quindi intraprende una spedizione in Africa; dopo alcuni scontri i
Cartaginesi offrono trattative di pace, ma le condizioni poste da Regolo sono troppo esigenti. Nel 256 presso Tunisi Regolo viene sconfitto e
imprigionato e in seguito condannato a morte. Una flotta romana giunta in soccorso viene affondata da una tempesta. Negli anni seguenti il teatro
della guerra si limita alla Sicilia, specie occidentale, senza vittorie decisive.
• 241 il console Lutazio Catulo a capo di una nuova flotta romana
faticosamente ricostruita, sconfigge presso le Egadi quella cartaginese guidata da Annone che al ritorno in patria paga la disfatta con la morte. I Cartaginesi accettano le condizioni di pace proposte dai Romani:
abbandono della Sicilia, rilascio unilaterale dei prigionieri, 13 milioni di
denari di ammenda. La Sicilia diventa la prima provincia romana seguita nel 238 dalla Sardegna e dalla Corsica, poi affidate ad un pretore.
Romani e Cartaginesi fra le due guerre
• 237 I Cartaginesi con Amilcare Barca (Baraq = fulmine) iniziano la conquista della Spagna. Nel 229 Muore Amilcare e gli succede il genero Asdrubale Barca
• 229/228 I Guerra Illirica: i Romani sconfiggono i pirati al servizio della regina di Illiria Teuta e conquistano le coste orientali dell’Adriatico.
• 222 I Galli Insubri vengono sconfitti a Clastidium (Casteggio) da Marco Claudio Marcello, che occupa Mediolanum (Milano)
221 Asdrubale muore e gli succede in Spagna il cognato Annibale Barca, figlio di Amilcare,
educato dal padre ad un fiero odio contro i Romani.
Nel 219 assedia la città di Sagunto, che era da tempo alleata dei Romani, ma allo stesso
tempo collocata in un territorio
precedentemente assegnato ai Cartaginesi dal trattato dell’Ebro, che limitava il territorio
disponibile per la colonizzazione romana alla zona a nord del fiume ispanico.
218-202 II Guerra punica.
Nel 218 Annibale espugna dopo 8 mesi di assedio Sagunto, facendo strage dei maschi adulti ed impadronendosi delle ingenti ricchezze. I Romani
dichiarano guerra a Cartagine. Annibale con una rapida marcia passa dai Pirenei al Rodano
settembre 218 Annibale attraversa le Alpi probabilmente al Monginevro.
ottobre 218 sconfigge il console Publio Scipione al Ticino
dicembre 218 sconfigge alla Trebbia l’altro console Tiberio Sempronio Longo.
giugno 217 Annibale sconfigge al Lago Trasimeno i Romani, che perdono 25.000 uomini fra cui il console Gaio Flaminio. In seguito a ciò viene eletto dittatore Quinto Fabio Massimo, il temporeggiatore (cunctator), che adotta una tattica di logoramento.
• 2 agosto 216 i due consoli Lucio Emilio Paolo e Gaio Terenzio
Varrone vengono sconfitti a Canne, sulle rive dell’Ofanto; più della metà dei 48.000 romani vengono uccisi, fra cui Emilio Paolo. Annibale si ritira presso Capua (ozi di Capua).
• 215 i fratelli Publio e Gneo Scipione vengono inviati in Spagna a combattere il fratello di Annibale Asdrubale.
Nel 215 Annibale si allea con Filippo V di Macedonia contro i Romani (I Guerra Macedonica: 215-205).
• 212 Annibale conquista Taranto.
• 211 Claudio Marcello dopo un lungo assedio conquista Siracusa, già passata dalla parte di
Annibale; durante l’assedio muore Archimede. Nello stesso anno Capua viene riconquistata dai Romani e punita duramente. Dopo la morte dei due Scipioni il comando dell’esercito in Spagna passa a Publio
Cornelio Scipione (in seguito soprannominato
Africano), figlio di Publio, che consegue importanti vittorie (210-206).
• 207 Asdrubale viene sconfitto e ucciso presso il Metauro;
nell’anno seguente i Romani rioccupano Taranto.
• 204 i Romani, sotto la guida di Publio Scipione, portano la
guerra in Africa.
• 202 Annibale, richiamato, viene sconfitto a Zama (Libia) da
Scipione, con cui si è alleato Massinissa, re di Numidia.
• I Cartaginesi sono
costretti a chiedere la pace, mentre Annibale fugge da Antioco III di Siria. Cartagine perde la Spagna, che diventa
provincia romana (dal 197 divisa in Hispania Citerior ed Ulterior), e deve pagare una
ingente indennità di guerra.
