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REGOLATORE DI LIVELLO STIRO DELUXE

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Academic year: 2022

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REV. VARIAZIONE DATA FIRME RIF.

1 Modificato documento con SW LIVPNY 1.01 17/04/2007 18/04/2007 RV SC SC 106M107 2 Modificato documento con SW LIVPNY 1.02 10/12/2007 20/12/2007 RV SC SC 325M107

M98/02

9.1.41.11F - Pag. 1

GICAR S.r.l. CODICE 9.1.41.11F

28-02-2006 PREPARATO

VERIFICATO

APPROVATO

SPECIFICA TECNICA FUNZIONALE

REGOLATORE DI LIVELLO

“STIRO DELUXE”

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9.1.41.11F - Pag. 2

SOMMARIO:

1 CARATTERISTICHE GENERALI ... 3

2 DEFINIZIONI HARDWARE ... 4

2.1 INGRESSI ... 4

2.2 USCITE ... 4

2.3 INTERFACCIACONL’UTENTE... 4

3 FUNZIONALITÀ ... 5

3.1 PRIMOCARICAMENTO... 5

3.2 REGOLAZIONEDELLIVELLOINCALDAIA... 6

3.3 ALLARMIESEGNALAZIONI... 7

3.3.1 TIME-OUT PRIMO CARICAMENTO ... 7

3.3.2 TIME-OUT NORMALE RIEMPIMENTO... 7

3.3.3 TIME-OUT RISCALDAMENTO ... 7

4 CARATTERISTICHE ELETTRICHE ED AVVERTENZE ... 8

4.1 CARATTERISTICHEELETTRICHE ... 8

4.2 CARATTERISTICHESOFTWARE ... 8

4.3 CARATTERISTICHEMECCANICHE ... 8

4.4 CUSTODIA ... 8

4.5 ISTRUZIONIPERL’INSTALLAZIONEEAVVERTENZE... 9

4.5.1 TELERUTTORI... 9

4.5.2 SOPPRESSORI ... 9

4.5.3 FILTRO RETE ... 10

4.5.4 PROTEZIONE CARICHI... 10

4.5.5 PRESTAZIONI ... 10

4.6 AVVERTENZE ... 11

4.6.1 ACCENSIONE ... 11

4.6.2 PROTEZIONE ... 11

4.6.3 COMPONENTI ESTERNI ... 11

4.6.4 COMPONENTI ... 11

4.6.5 SOFTWARE ... 11

4.6.6 SICUREZZA... 11

5 NORME... 12

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9.1.41.11F - Pag. 3

1 CARATTERISTICHE GENERALI

La scheda elettronica permette di gestire, tramite l’utilizzo di un microcontrollore, le varie funzioni di un regolatore di livello.

L’industrializzazione del prodotto è stata orientata ad essere contenuto in una custodia Gicar tipo 30.

L’utilizzo di una componentistica mista tra componenti a montaggio tradizionale e tecnologia SMT ottimizza al massimo il rapporto prestazioni / ingombro / qualità, come ad esempio l’immunità ai disturbi.

L’interfaccia con l’utente consiste in un led per la segnalazione visiva dello stato macchina (se collegato).

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9.1.41.11F - Pag. 4

2 DEFINIZIONI HARDWARE

2.1 INGRESSI

SLIV: Sonda di livello (a conduzione) posta in caldaia

ALIM: Alimentazione centralina (tensione di rete)

2.2 USCITE

EVCAR/POMPA: Attuatore per l’abilitazione dell’elettrovalvola di caricamento e della Pompa (relè RL1)

RISC: Attuatore per l’attivazione della resistenza di riscaldamento (relè RL3)

2.3 INTERFACCIA CON L’UTENTE

LED: Led per la segnalazione visiva stato livello (ACCESO/SPENTO) Led per la segnalazione visiva d’ intervento allarmi (LAMPEGGIANTE)

Il LED, se utilizzato, deve essere collegato al connettore 2vie rispettando la polarità.

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9.1.41.11F - Pag. 5

3 FUNZIONALITÀ

All’accensione del sistema, la centralina rileva lo stato del livello in caldaia.

In condizioni di livello corretto, ossia con sonda di livello in caldaia SLIV coperta dall’acqua, viene abilitata la funzione di riscaldamento tramite l’attivazione dell’attuatore RISC.

In condizioni di livello non corretto, viene abilitata la procedura di primo caricamento.

3.1 PRIMO CARICAMENTO

LA FASE DI “PRIMO CARICAMENTO” AVVIENE SOLO QUANDO SI ALIMENTA LA MACCHINA E IL SISTEMA RICONOSCE LA MANCANZA D’ACQUA NELLA CALDAIA.

In questa condizione, ovvero con caldaia vuota e quindi sonda SLIV scoperta, la centralina provvede all’abilitazione del primo caricamento.

Vengono comandate l’ELETTROVALVOLA CARICAMENTO e la POMPA fino a quando viene coperta la sonda di livello posta in caldaia.

In questa fase la resistenza di riscaldamento è disattivata (RISC disabilitato a protezione dell’elemento riscaldante), mentre il LED di segnalazione (se utilizzato) è acceso fisso ad indicare che è in atto la procedura di caricamento.

EVCAR + POMPA = ON RISC = OFF

LED = ON

Dopo 0,5 secondi dal momento in cui la sonda di livello SLIV posta in caldaia rileva la presenza d’acqua, si verifica lo spegnimento dell’ELETTROVALVOLA di CARICAMENTO e della POMPA.

Contemporaneamente viene abilitato il riscaldamento attraverso l’apposita resistenza (vedi time-out caricamento caldaia “primo caricamento”).

EVCAR + POMPA = OFF RISC = ON LED = OFF

L’isteresi per l’abilitazione dell’ELETTROVALVOLA di CARICAMENTO (riconoscimento sonda scoperta) è di 3 secondi;

l’isteresi per la disabilitazione (riconoscimento sonda coperta) è di 0,5 secondi.

Per isteresi s’intende l’intervallo di tempo “continuato” che la centralina deve riconoscere (contare) prima di abilitare (sonda scoperta) o disabilitare (sonda coperta) gli attuatori impiegati per il ripristino del livello.

(6)

9.1.41.11F - Pag. 6 3.2 REGOLAZIONE DEL LIVELLO IN CALDAIA

Ogni qualvolta la sonda di livello SLIV posta in caldaia rileva la mancanza d’acqua per almeno 3 secondi (isteresi in scopertura), viene disposta la procedura di caricamento mediante l’attivazione dell’ELETTROVALVOLA di CARICAMENTO e della POMPA.

Durante la fase di normale ripristino livello (escluso il primo caricamento ove il riscaldamento è sempre disattivato) il RISCALDAMENTO rimane attivo (vedi time-out riscaldamento) mentre il LED di segnalazione (se utilizzato) si accende a conferma dell’esecuzione del riempimento.

EVCAR + POMPA= ON

RISC = ON (vedi time-out riscaldamento) LED = ON

Una volta ripristinato il corretto livello (la sonda di livello deve rilevare la presenza d’acqua in modo continuato per almeno 0,5 secondi) vengono disabilitate l’ELETTROVALVOLA di CARICAMENTO e la POMPA (vedi time-out caricamento caldaia “normale caricamento”).

EVCAR + POMPA = OFF RISC = ON LED = OFF

L’isteresi per l’abilitazione dell’ELETTROVALVOLA di CARICAMENTO (riconoscimento sonda scoperta) è di 3 secondi;

l’isteresi per la disabilitazione (riconoscimento sonda coperta) è di 0,5 secondi.

Per isteresi s’intende l’intervallo di tempo “continuato” che la centralina deve riconoscere (contare) prima di abilitare (sonda scoperta) o disabilitare (sonda coperta) gli attuatori impiegati per il ripristino del livello.

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9.1.41.11F - Pag. 7 3.3 ALLARMI E SEGNALAZIONI

3.3.1 TIME-OUT PRIMO CARICAMENTO

La centralina, durante la fase di primo caricamento della caldaia, gestisce un time-out superato il quale viene bloccato automaticamente il riempimento stesso.

Precisamente, qualora la sonda di livello SLIV posta nella caldaia non rileva presenza d’acqua per più di 2 minuti consecutivi mentre è in atto la fase di primo caricamento, l’unità elettronica provvede a disabilitare l’ELETTROVALVOLA di CARICAMENTO e la POMPA ponendo fine con effetto immediato alla fase di riempimento. Tutte le funzioni vengono inibite.

EVCAR+POMPA = ON > 2 minuti

EVCAR + POMPA = OFF

RISC = OFF (in primo caricamento è sempre OFF)

Una volta individuato il problema causa dell’intervento dell’allarme (sonda guasta, cablaggi errati, problemi alla rete idrica…), per resettare la condizione di allarme è necessario eseguire un ON/OFF del sistema tramite interruttore generale.

3.3.2 TIME-OUT NORMALE RIEMPIMENTO

L’unità elettronica, durante la fase di normale caricamento per il ripristino del livello in caldaia, gestisce un time-out superato il quale viene bloccato automaticamente il riempimento stesso.

Precisamente, qualora la sonda di livello SLIV posta nella caldaia non rileva presenza d’acqua per più di 2 minuti consecutivi mentre è in atto la fase di primo caricamento, l’unità elettronica provvede a disabilitare l’ELETTROVALVOLA di CARICAMENTO e la POMPA ponendo fine con effetto immediato alla fase di riempimento. Tutte le funzioni vengono inibite.

EVCAR+POMPA = ON > 2 minuti

EVCAR + POMPA = OFF RISC = ON (vedi time-out riscaldamento)

Una volta individuato il problema causa dell’intervento dell’allarme (sonda guasta, cablaggi errati, problemi alla rete idrica…), per resettare la condizione di allarme è necessario eseguire un ON/OFF del sistema tramite interruttore generale.

3.3.3 TIME-OUT RISCALDAMENTO

Se durante la fase di normale riempimento per il ripristino del livello (esclusa la fase di primo caricamento dove il riscaldamento è sempre disabilitato) la sonda di SLIV rimane scoperta per più di 20 secondi consecutivi il RISCALDAMENTO viene disabilitato in modo da salvaguardare l’elemento riscaldante che potrebbe danneggiarsi funzionando senza essere coperto dall’acqua.

EVCAR + POMPA = ON

dopo 20 secondi … (se EVCAR + POMPA = ON) RISC = OFF

La fase di caricamento prosegue comunque regolarmente (vedi TIME-OUT NORMALE RIEMPIMENTO)

(8)

9.1.41.11F - Pag. 8

4 CARATTERISTICHE ELETTRICHE ED AVVERTENZE

4.1 CARATTERISTICHE ELETTRICHE

Tensione di alimentazione: 230Vac +/- 10%

115Vac +/- 10%

Potenza massima: 2VA

Protezione Ingresso alimentazione: Nessuna

Temperatura in funzionamento: 10...50°C

Umidità in funzionamento: 30...85 %UR senza condensa

Relè RL1: SPDT 16A (AC1) 250Vac

Relè RL3: SPST 3A (AC1) 250Vac

Il relè RL3 deve essere impiegato come comando di relè di potenza o di teleruttore esterno.

4.2 CARATTERISTICHE SOFTWARE

Classe del software Classe A

Ritenzione dati Interna al microprocessore.

4.3 CARATTERISTICHE MECCANICHE

Dimensioni delle schede: 54X69 mm

4.4 CUSTODIA

La dosatura è contenuta nella custodia Gicar di tipo RL30

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9.1.41.11F - Pag. 9

4.5 ISTRUZIONI PER L’INSTALLAZIONE E AVVERTENZE

PRIMA DI INSTALLARE ED UTILIZZARE LA SCHEDA ELETTRONICA DEVONO ESSERE STATE LETTE ATTENTAMENTE LE ISTRUZIONI D`USO E FUNZIONALI DEL SISTEMA.

PRIMA DELL`INSTALLAZIONE ASSICURARSI CHE LA RETE DI ALIMENTAZIONE DEL SISTEMA IN CUI VIENE CABLATA LA SCHEDA ELETTRONICA SIA CONFORME AI DATI DI TARGA (VALORI NOMINALI DI LINEA).

ASSICURARSI CHE SIANO STATI EFFETTUATI I COLLEGAMENTI DI TERRA CONSIDERANDO LE NORME RELATIVE ALLA SICUREZZA ELETTRICA DELL`IMPIANTO NEL QUALE IL SISTEMA VIENE INSTALLATO.

RISPETTARE LE CONDIZIONI AMBIENTALI E LE CARATTERISTICHE ELETTRICHE DEL SISTEMA.

NON LASCIARE LE SCHEDE ELETTRONICHE STOCCATE IN AMBIENTI UMIDI. NON LASCIARLE ESPOSTE DIRETTAMENTE AI RAGGI SOLARI E AD AGENTI ATMOSFERICI. IN CASO DI CADUTE ACCIDENTALI DELLA SCHEDA ELETTRONICA VERIFICARE SEMPRE IL FUNZIONAMENTO CORRETTO DEL SISTEMA.

L`INSTALLAZIONE E LA MANUTENZIONE DELLA SCHEDA ELETTRONICA DEVE ESSERE EFFETTUATO DA PERSONALE TECNICO E COMPETENTE.

IL SISTEMA ELETTRONICO È PROGETTATO CONSIDERANDO LE CARATTERISTICHE AMBIENTALI IN CUI SI TROVERÀ AD OPERARE. SARÀ COMUNQUE DETERMINANTE NELLA LIMITAZIONE DEI DISTURBI CHE IL CABLAGGIO DEL SISTEMA PREVEDA L`OTTIMIZZAZIONE DEI COLLEGAMENTI SEPARANDO I CAVI DI ALTA TENSIONE (AT) CON I CAVI DI BASSA TENSIONE (BT) .(AT = Alimentazione della scheda, Comando carichi e comune. BT = Sonda di temperatura ,alimentazioni in bassa tensione) È BUONA NORMA POSIZIONARE LA SCHEDA IN POSIZIONE AERATA O COMUNQUE LONTANA DA FONTI DIRETTE DI CALORE.

IN CASO DI DUBBIO SULLA SICUREZZA DEL SISTEMA NON UTILIZZARLO E SOSTITUIRLO.

La GICAR s.r.l. declina ogni responsabilità in caso di incidente o danno dovuti a negligenza o alla mancata osservanza delle istruzioni descritte in questo documento o in condizioni diverse da quelle indicate nei dati di targa o per un uso improprio del dispositivo.

4.5.1 TELERUTTORI

Nell’utilizzo di un teleruttore esterno alla scheda per il comando di un carico, potrebbe rendersi necessario il collegamento di filtri RC (o altro dispositivo) per la soppressione delle interferenze emesse durante la commutazione del carico.

4.5.2 SOPPRESSORI

In caso di utilizzo di teleruttori e/o elettrovalvole potrebbe rendersi necessario applicare sulla loro bobina un varistore per limitare i picchi di tensione che si formano durante la commutazione. Questo è tanto più importante quanto più l’ambiente di alloggiamento delle schede non è sufficientemente protetto contro l’umidità, l’alta temperatura e l’insudiciamento (polvere, polvere impregnata di altre sostanze, condensa, ...).

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9.1.41.11F - Pag. 10 4.5.3 FILTRO RETE

Per la soddisfazione delle norme delle direttive riguardanti la compatibilità elettromagnetica, potrebbe rendersi necessario dotare la macchina di un filtro di rete esterno alla scheda.

In questo caso per la sua installazione occorre seguire alcune regole fondamentali:

• il filtro (se di tipo con corpo metallico) dev’essere montato sul telaio metallico dell’apparecchiatura con un percorso elettrico a bassissima impedenza verso terra.

• dev’essere montato il più vicino possibile al punto di ingresso del cavo rete, con collegamenti di ingresso e uscita corti e ben distanziati fra loro, per evitare accoppiamenti dei disturbi tra rete, carichi e apparecchiatura. Se il filtro viene montato senza rispettare queste indicazioni può perdere in parte o completamente la sua efficacia.

4.5.4 PROTEZIONE CARICHI

Provvedere mediante dispositivi di protezione esterni alla protezione contro il cortocircuito dei carichi.

4.5.5 PRESTAZIONI

Le prestazioni ottimali delle schede sono ottenibili ad una temperatura ambiente di circa 25°C.

Per non compromettere il funzionamento si rimanga comunque all’interno del campo di temperature definito nelle caratteristiche elettriche.

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9.1.41.11F - Pag. 11 4.6 AVVERTENZE

4.6.1 ACCENSIONE

Prima di dare tensione all’apparato effettuare tutte le connessioni previste.

4.6.2 PROTEZIONE

Assicurarsi che tutte le parti metalliche accessibili che possono andare in tensione a seguito ad un difetto di isolamento, siano collegate in modo permanente e sicuro al morsetto di terra della macchina.

Assicurarsi che il morsetto di terra della macchina venga connesso ad un’efficiente terra di protezione.

4.6.3 COMPONENTI ESTERNI

L’inserimento di componenti esterni alla scheda, necessari per garantire un’adeguata riduzione dei disturbi, non deve compromettere la sicurezza dell’apparecchio, cioè devono essere di tipo e di valore idoneo.

4.6.4 COMPONENTI

In caso di necessità ci riserviamo la facoltà di sostituire i componenti utilizzati con altri dispositivi di costruttori diversi ma con parità di caratteristiche elettriche e normative.

4.6.5 SOFTWARE

In caso di necessità ci riserviamo la facoltà di correggere parzialmente, in fase di realizzazione del software, le procedure descritte, per consentire un più semplice o efficace utilizzo della macchina o un più coerente sviluppo del software, senza modificare gli aspetti funzionali dell’apparato.

4.6.6 SICUREZZA

La protezione contro le scosse elettriche, i pericoli di incendio, i rischi meccanici o i malfunzionamenti pericolosi in altre parti dell’apparecchio non dipende dal corretto funzionamento del circuito elettronico.

Pertanto la macchina deve essere dotata, dove neccessario, di dispositivi di sicurezza indipendenti da circuito elettronico.(es. termostato di sicurezza,...)

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5 NORME

La qualità e l'affidabilità della scheda elettronica è garantita dalla progettazione e costruzione secondo il

SISTEMA QUALITÀ AZIENDALE UNI EN ISO 9001

:2000 In particolare la scheda fa riferimento al dettato delle direttive europee:

CEE 73/23, 93/68 BASSA TENSIONE

CEE 89/336, 92/31, 93/68 COMPATIBILITÀ ELETTROMAGNETICA

Si precisa che, essendo installato ed utilizzato in un prodotto finito, la scheda elettronica in questione è qualificata

come “componente” o “parte di un insieme”

Le prove di pre-conformità che GICAR s.r.l. esegue sull’unità elettronica in oggetto hanno perciò valore indicativo, in quanto i risultati possono poi differire da prodotto finito a prodotto finito.

GICAR s.r.l. raccomanda di verificare nell’applicazione finale il rispetto alle relative direttive di riferimento.

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