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Istituito registro per le disposizioni anticipate di trattamento sanitario

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Academic year: 2022

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NUMERO 24 - domenica 1 LUGLIO - 2018 - settimanale - ANNO 8 Periodico gratuito di Attualità, Cronaca, Cultura, Eventi, Sport.

A Roseto degli Abruzzi, in quest ultima settimana due fatti di cronaca hanno monopolizzato le notizie estive.

Una città, quella di Roseto dove sotto la tranquillità, la monotonia e la spensieratezza, si nasconde una serie di problemi, di natura sentimentale, economica, di coppia, famigliare, di crisi economica, che a volte possono di- ventare tragedie irrimediabili.

La Giunta Comunale di Roseto degli Abruzzi con la delibera numero 231 del 20 giugno 2018 ha istituito il

“Registro cronologico per la raccolta delle disposizioni anticipate di trattamento sanitario (DAT)”, di cui alla legge 219/2017, ovvero la legge sul testamento biolo- gico.

Inizialmente alcune scritte ingiuriose nei confronti dell’ex presidente del Roseto basket apparvero nel sot- tovia della stazione, (e dopo alcni giorni furono cancel- late).

Successivamente altre frasi contro l’ex patron degli Sharks riapparvero in alcuni muri della città, ed anche in questo caso dopo alcuni giorni furono cancellate.

Il perchè di questo articolo e legato alle vicende che si sono avute in settimana e precisamente ci riferiamo ad una inchiesta trasmessa dalla rete televisiva La7 nella trasmissione “Atlantide” e da un articolo giornalistico pubblicato su il quotidiano Il Centro in data 29 giugno a firma del canonico del capitolo Aprutino-Teramo, don Martino Valerii.

Istituito registro per le disposizioni anticipate di trattamento sanitario

Scerne di Pineto e Roseto degli Abruzzi 2 suicidi in due giorni - cosa sta succedendo?

27 giugno commercialista 46 anni 28 giugno operaio 52 anni

Sharks, l’ex presidente Cimorosi preso di mira Albino Luciani nominato Papa Giovanni Paolo I

L’inchiesta papalina e le verità documentate

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DIRETTORE RESPONSABILE Luciano Di Giulio

digiulioluciano@gmail.com Tel. 085 2193834

Luciano di Giulio, rosetano di nascita, vive e lavora a Roseto degli Abruzzi.

Nella sua carriera di giornalista si è inte- ressato, oltre che di musica, collezionismo, cronaca e cultura, prevalentemente di ricer- ca storica, scrivendo pubblicazioni, articoli e interventi in manifestazioni e convegni culturali.

Si è dedicato all’organizzazione di mani- festazioni abruzzesi e nazionali per la va- lorizzazione dei personaggi e del territorio abruzzese.

Sono oltre 50 le pubblicazioni a cui ha par- tecipato, come ricercatore, editore e scrit- tore.

Nel 2010 in occasione dei 150 anni della città di Roseto degli Abruzzi, su incarico dell’amministrazione comunale di Rose- to degli Abruzzi ha pubblicato il libro dal titolo “Roseto degli Abruzzi. La cartolina racconta la storia della città”.

COLLABORATORI Ugo Centi Federico Centola

Emidio Di Carlo Anastasia Di Giulio

Emidio D’Ilario Francesco Di Ruggiero

Rosella Iezzi Roberto Marchione Gabriella Parisciani Archivio giornale 7 giorni RosetoFOTO

Domenico “Mimmo” Cusano Andrea Cusano Massimo Di Giacinto Francesco “Lebyan” Esposito

Alfredo Marcellusi Enzo Pisciella

C’era una volta

C’era una volta

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AttuAlitA’

Sabato 30 giugno e domenica 1 luglio csi svolgerà la Festa del Sacro Cuore a Roseto degli Abruzzi .

Due giornate dense di appuntamenti.

In entrambi i giorni dalle ore 17 un gruppo di artigiani metterà in mostra i propri lavori.

Dalle ore 20 saranno aperti gli stand gastronomici all’interno di Piazza Piamarta.

Le due serate saranno all’insegna del divertimento e tanta musica.

Il Sabato sera spettacolo musicale con l’orchestra Ma- rina Damiani.

La domenica, serata conclusiva, verrà aperta dal grup- po, molto apprezzato l’anno scorso, dei Radio Vintage ed a seguire il famosissimo artista a livello nazionale Marco Papa con il suo spettacolo ” cabaret in un solo atto”. A seguire estrazione della lotteria e fuochi piro- tecnici.

Domenica mattina, in aria di festa, il coro del S’Anto- nio sarà itinerante presso il lungomare sud con canti

della tradizione popolare.

Per quanto riguarda il programma religioso Sabato 30 giugno ci sarà la messa alle ore 19, mentre domenica 1 luglio ore 8,00 – 10,00 e 19,00.

La messa delle ore 19 sarà seguita dalla processione con la statua per le vie della parrocchia.

Il comitato “Festa Sacro Cuore” invita parrocchiani e villeggianti a partecipare a questo momento di festa.

In piazza con la festa del Sacro Cuore

Paolo Gatti. “Ho deciso: lascio la politica”

“Basta, ho deciso: lascio la politica attiva”. La lunga campagna elettorale a Teramo, probabilmente iniziata all’indomani del commissariamento, e conclusa domenica con il ballottaggio che ha incoronato Guido D’Al- berto, ha rappresentato una cocente sconfitta per il centrodestra cittadino.

Forse una bocciatura per il tanto decantato “modello Teramo”. Qualcuno ha anche voluto accostare l’elezione come una sorta di referendum pro o contro Paolo Gatti, il vice-presidente del consiglio regionale.

L’esito elettorale, forse, ha inciso della decisione di Paolo Gatti di farsi da parte. Finire con la politica attiva, anche se la decisione l’aveva presa già da qualche mese.

Quella stessa decisione che stamattina l’ex assessore regionale ha ufficializzato alla stregua di una lettera aperta sul proprio profilo Facebook.

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AttuAlitA’

L’estate e l’abusivismo commerciale

La stagione estiva sta per entrare nel vivo, e mentre nessuno è in grado di stabilirne con certezza le dinami- che evolutive ne di prevederne il successo o meno, un solo fatto possiamo dare per certo ed incontrovertibile.

Le nostre spiagge, già sono e tra poco maggiormen- te saranno per l’ennesimo anno lo scenario preferito dell’abusivismo commerciale!

Contraffazione, evasione e soprusi alla legalità impe- reranno ancora sotto gli occhi di tutti senza che si pos- sa creare un serio argine al mare dell’illegalità.

Ventidue miliardi il giro d’affari dell’abusivismo turi- stico e commerciale in Italia e l’Abruzzo, il teramano in particolare, fa appieno la sua parte.

Un vero oceano di denaro che passando per le mani dell’anello debole della catena rappresentato dai ven- ditori abusivi sul demanio altro frutto non porta se non l’arricchimento delle mafie a scapito dell’economia abruzzese.

Da anni segnaliamo con forza il problema. Abbiamo portato le nostre istanze su tutti i tavoli della sicurezza regionali e provinciali.

Abbiamo prodotto convegni, denunce, segnalato casi di successo come quello di Cervia-Milano marittima (dove il fenomeno è scomparso), abbiamo prodotto materiale informativo sulla pericolosità della merce e sulla illiceità del comportamento anche da parte degli acquirenti ma, tutto è stato vano.

Onestamente stiamo faticando molto per tenere a freno le rivendicazioni e la voglia di gesti eclatanti da parte delle esasperate categorie del commercio che sono in- vece sottoposte a tutta la tassazione nazionale e locale, ed in particolare degli operatori su aree pubbliche già colpiti dalla spada di damocle della Bolkestein.

Si attendono a breve gli annunciati provvedimenti mi- nisteriali improntati sul sanzionamento degli acqui- renti, come chiediamo da sempre, ma ci chiediamo:

quanto sono pronti i nostri comuni ad offrire supporto ed aiutare le forze dell’ordine in merito?

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AttuAlitA’

I primi sequestri di merce sono già avvenuti a Mon- tesilvano, il comune di Martinsicuro ha adottato una normativa più stringente.

Il comune di Pineto addirittura, ha concluso un accor- do con gli operatori che finanzieranno la presenza di vigili stagionali in spiaggia, accordo del quale peraltro non vediamo ancora attuazione pratica, ma tutto ciò non basta.

Solo un approccio intercomunale può funzionare.

Solo il sanzionamento reale degli acquirenti effettuato su area vasta può iniziare a contrastare un problema che di fatto può essere affrontato e risolto solo dalle forze dell’ordine, coadiuvate però dai comuni come l’esempio di Cervia-Milano Marittima insegna.

In quel comune, grazie all’imposta di soggiorno, sono stati assunti vigili che presidiano fisicamente il dema- nio.

Molti comuni si avvalgono quest’anno dell’imposta di soggiorno in Abruzzo e nel teramano ma, a fronte di ciò, di tutto si disquisisce tranne che di investimenti dedicati al controllo delle spiagge ed alla sicurezza e legalità del commercio.

Eppure i danni reali, concreti, tangibili sull’economia locale sono evidenti.

Così come evidente ed acclarata è la sempre maggiore importanza dell’asset sicurezza nelle scelte delle desti- nazioni turistiche. Confesercenti come sempre farà la sua parte nell’opera informativa ai cittadini e nel rac- cordo e dialogo tra le forze dell’ordine, i comuni e le prefetture, ma allo stato l’obiettivo non può che essere la soluzione definitiva di un problema non più soppor- tabile, in termini economici ed in termini di coesione sociale delle categorie del commercio.

(Daniele Erasmi – Presidente Confesercenti Abruzzo;

Gianluca Grimi – Presidente Assoturismo Abruzzo).

L’estate e l’abusivismo commerciale

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Linea dura del sindaco Francesco Mastromauro con- tro chi abusa di bevande alcooliche, insudicia le aree pubbliche, bivacca e molesta i cittadini con richieste di denaro.

Tutte azioni che, oltre a violare le più elementari regole di decoro, ingenerano senso di insicurezza nei cittadini e nei turisti, intimiditi da condotte spesso aggressive.

E’ questo il senso e lo scopo dell’ordinanza sindacale pubblicata il 27 giugno, e che rimarrà in vigore sino al prossimo 31 dicembre ma con possibilità espressa di proroga nel caso in cui le problematiche dovessero persistere.

In particolare l’ordinanza prevede che dalle ore 7,00 alle ore 11,00 nella zona della Stazione ferroviaria, comprendente Piazza Roma, il tratto di statale adriati- ca dall’incrocio con Via Matteotti a quello con Via Le- panto nonché i quartieri a ridosso della medesima S.S.

16, è vietata la vendita per asporto e la somministra- zione di bevande alcoliche di qualunque gradazione.

Vietato anche detenere in qualunque contenitore e con- sumare bevande alcoliche di qualunque gradazione in luogo pubblico o aperto al pubblico, compresi gli spazi

Giulianova, ordinanza anti-bivacco:

alcolici vietati dalle 7,00 alle 11,00

interni dei pubblici esercizi autorizzati alla sommini- strazione.

E’ inoltre vietato su tutto il territorio comunale spor- care il suolo pubblico, sdraiarsi o dormire sugli spazi pubblici, utilizzare le pertinenze degli edifici aperte al pubblico, o comunque da questi accessibili, per man- giare, bere, giocare, dormire, oziare o esercitare altre simili attività, nonché adibire a giaciglio anche tem- poraneo aree pubbliche o private ma di uso pubblico, esercitare l’attività di parcheggiatori molestando o in- fastidendo i cittadini con richieste di denaro.

Salvo che il fatto non costituisca reato o non sia san- zionato da specifica norma giuridica, l’inosservanza degli obblighi e divieti dell’ordinanza sindacale com- porterà l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria fissa di 250 euro.

Ai sensi dell’art. 13 della Legge 24 novembre 1981, n. 689, è sempre disposto il sequestro cautelare ai fini della confisca amministrativa delle cose mobili utiliz- zate o destinate a commettere la violazione, o che ne sono il prodotto, il profitto o il prezzo.

Tutte le forze dell’ordine sono tenute a dare applica- zione all’ordinanza.

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consente di ottenere così un indubbio maggior profitto rispetto all’effettivo valore del mezzo: in alcuni casi la riduzione dei chilometri è stato di oltre 200mila km.

Chilometri “ridotti” sulla auto usate

Chilometri “ridotti” sulla auto usate: concessionario della costa finisce nei guai .

La Polizia Stradale di Teramo ha concluso un’attività di indagine mirata ad arginare il fenomeno, assai dif- fuso, delle frodi commesse nella compravendita delle autovetture, mediante manipolazione dei tachimetri per la riduzione dei chilometri effettivamente percorsi dai veicoli.

Nel corso di accurate verifiche, gli agenti hanno de- nunciato, per frode commerciale, il titolare di una concessionaria ufficiale di autoveicoli, anche usati, con sede sulla costa.

Nell’occasione sono state sequestrate cinque autovet- ture “irregolari”.

La manipolazione del tachimetro delle autovetture, che riduce notevolmente il chilometraggio effettivo, rende l’usato, secondo un termine in uso, più fresco e

Si toglie la vita davanti al garage di casa

Si è impiccato davanti al garage della propria abita- zione a Scerne di Pineto, R.N., commercialista di 46 anni.

A trovare il corpo senza vita dell’uomo è stata la mo- glie, appena tornata da lavoro.

Il 118 è intervenuto subito dopo la chiamata ma all’ar- rivo dei soccorsi per l’uomo non c’era già nulla da fare.

I carabinieri della stazione di Pineto stanno rico- struendo la situazione raccogliendo testimonianze di familiari e conoscenti che erano stati in contatto, fino

a qualche giorno prima, con la vittima.

Il pm di turno, Davide Rosati, ha disposto l’autopsia sul corpo prima di stabilire i funerali del giovane.

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PuBBliCA utilitA’

In questa pagina leg- gete il calendario che riguarda la raccolta differenziata nella città di Roseto degli Abruzzi.

Ogni mese contras- segnato dai vari sim- boli, giorno per gior- no, quello che si deve conferire nei vari bi- doncini, predisposti per la raccolta dei rifiuti differenziata, all’esterno delle pro- prie abitazioni.

ORGANICO INDIFFERENZIATO

CARTA PLASTICA

VETRO

CALENDARIO RACCOLTA DIFFERENZIATA

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Senegalese trova portafogli e lo porta ai carabinieri

Succede a Roseto degli Abruzzi, giovane senegalese trova portafogli con 470 euro e lo porta dai cara- binieri. Riceve dal proprietario un posto di lavoro.

Non credeva alle sue orecchie quando i carabinieri lo hanno rin- tracciato per avviarlo che il suo portamonete era stato ritrovato e che non mancava neppure un cen- tesimo.

Quando si è presentato in caserma c’era anche il ragazzo che lo ave- va rinvenuto, un senegalese di 19 anni ospite del Residence Felicioni

AttuAlitA’

di Roseto. A perdere il portafogli il titolare di un’impresa edile di Ro- seto, di 41 anni, scendendo dal suo camion, in prossimità della pineta a ridosso della stazione ferroviaria, lato mare, dove ha un cantiere ope- rativo.

“Mi sono accorto solo successiva- mente di aver perso il portafogli”, racconta l’imprenditore, “e ho spe- rato che qualcuno lo trovasse per riavere quanto meno i documenti.

Dopo un paio d’ore ho ricevuto la telefonata dei carabinieri della lo- cale stazione che mi avvertivano che era stato ritrovato.

Quando sono andato in caserma ho trovato il ragazzo che lo aveva rin- venuto”.

I militari avevano nel frattempo redatto un verbale riportando tutto ciò che era nel portamonete: 370 euro in contanti, un assegno di 100 euro, monetine per un paio di euro, carte bancomat e altri documen- ti. Probabilmente chiunque avesse trovato il portafogli avrebbe tenuto per sé i soldi e avrebbe gettato il re- sto in un cestino della spazzatura.

Non il ragazzo di origini senegalesi a cui sicuramente quei soldi avreb- bero potuto far comodo.

Il suo straordinario gesto è stato premiato dall’imprenditore roseta- no che oltre ad avergli regalato una somma in denaro ha anche offerto un posto di lavoro nella sua impre- sa.

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Divieto pesca delle vongole tra Roseto e Pineto

Divieto di pesca delle vongole nella zona tra Roseto e Pineto per la pre- senza record di escherichia coli.

I campioni di vongole prelevati lo scorso 12 giugno dal servizio vete- rinario dell’Asl Teramo e analizzati dall’Istituto Zooprofilattico non la- sciano dubbi.

Escherichia Coli a livelli record nei molluschi prelevati nella zona II Vomano, cioè quella a nord e a sud del fiume, nei territori di Roseto e Scerne di Pineto.

Un dato allarmante se si considera che il limite è di 250 e il campione ha rivelato una presenza del batte- rio pari a 18000 MPN/100g.

Presenza che ha portato alla declas-

sificazione in quel tratto di mare, cioè nel divieto di pesca tra Roseto e Pineto.

Una vicenda che ha allarmato i pe- scatori del Cogevo (Consorzio dei

Vongolari) che da anni denunciano l’inquinamento del mare causato dai fiumi.

In attesa delle nuove controanalisi bisogna anche attivare le procedu- re di ritiro del prodotto pescato nei giorni scorsi nell’area del Vomano.

Il presidente del Cogevo, Giovan- ni Di Mattia, attraverso il legale Ernestina Portelli, nelle prossime ore chiederà una verifica relativa al funzionamento dei depuratori di Roseto e Pineto.

“In questa vicenda siamo parte lesa”, sottolinea Di Mattia, ” e si confermano tutta una serie di cri- ticità per quanto riguarda i fattori inquinanti, che poi penalizzano le attività di pesca e il turismo”.

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Quelli qui riprodotti in foto sono alcuni del libri, da noi realizzati in questi anni, e che sono ancora disponibili. Per informazioni telefonare allo 085 21 93 834

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1 luglio 2018Numero 24

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L’ANA di Cermignano e Teramo pubblicano la ricerca di De Berar- dinis sui caduti della prima guerra mondiale. Presentata la ricerca sui 66 caduti della 1^ Guerra mondiale Tra i morti: 2 medaglie al V.M., un sacerdote e 5 con la divisa USA.

Sabato scorso, nella sala del con- siglio comunale di Cermignano, è stata presentata l’ultima ricerca storica sui caduti della 1° Guerra Mondiale di Cermignano a cura del giornalista giuliese Walter De Berardinis. Erano presenti all’e- vento storico-patriottico, portando i loro saluti: il Sindaco di Cermi- gnano, Santino Di Valerio; l’Alpino e consigliere comunale, Leonardo Rapacchietta; la direttrice dell’Ar- chivio di Stato di Teramo, Carmela Di Giovannantonio e il nuovo Co- mandante dell’Ufficio Circondaria- le Marittimo di Giulianova, il T.V.

Claudio Bernetti. La ricerca ricalca i due precedenti lavori editi dalla casa editrice Artemia Nova di Mo- sciano Sant’Angelo diretta da Ma- ria Teresa Orsini: “Quando C’Era la Guerra” su Giulianova e “I caduti di Fano Adriano”. La ricerca è stata dedicata al prozio dell’autore, il 6 morto a Caoria di Canal San Bovo (TN), il 15 settembre 1917 alla con- quista del Monte Cauriol in trenti- no. Il lavoro è stato reso possibile grazie all’interessamento del Con- sigliere comunale Leonardo Rapa- chietta, partendo dalla lettura dei

daglia di Bronzo al Valor Militare a Palizzi Costantino, classe 1893, del 17° reggimento, 7° compagnia (partito il 21 maggio dalla sede di pace di Ascoli), morto il 9 giugno 1915, alla conquista di Sant’Elia (San Pietro Dell’Isonzo); la Me- daglia d’Argento al Valor Militare, a Castiglione Campitello, morto il 18 giugno 1918 durante i combat- timenti sul Piave. Nonostante molti ragazzi di Cermignano tornarono dall’America per servire il proprio paese, ci furono altrettanti giova- ni cermignanesi che si arruolarono nel nascente esercito americano per partecipare, nel 1917, alla guerra contro la Germania sul fronte fran- cese, ad oggi non sappiamo quanti giovani vestirono la divisa america- na, ma purtroppo sappiamo i nomi di cinque di loro che rimasero vit- time sul suolo francese indossando nomi dei 57 caduti trascritti sulla la-

pide posta alla base del monumento ai caduti della 1° Guerra Mondiale, opera monumentale realizzata nel 1922 dall’artista teramano Pasquale Morganti (Teramo, 7 gennaio 1861 - Teramo, 16 giugno 1940). Nove sono stati i caduti in più ritrovati durante le ricerche presso l’Archi- vio di Stato di Teramo e l’Archivio comunale. I caduti di Cermignano per la stragrande maggioranza ap- partenevano alla Fanteria (43), po- chissimi agli altri corpi: Alpini (3), Bersaglieri (3), Genio (4), Mitra- glieri (3), Artiglieri (4), Sanità (1), Cavalleggeri (1). La maggior parte dei caduti erano contadini, carret- tieri, pastori e cavallari, pochissimi sapevano leggere e scrivere. Per un piccolo comune posto tra il Voma- no e il Piomba, salta agli onori della cronaca ben due medaglie: La Me-

Cermignano, presentata ricerca sui 66 caduti della prima guerra mondiale

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la divisa USA. Grazie alla passio- ne e lavoro certosino del collega di Pavia, Luca Angeli, il quale ha redatto i profili di questi poveri sol- dati, oggi siamo a conoscenza di questi cinque ragazzi morti in terra straniera con un’altra divisa e cita- ti nei rispettivi albi d’oro, USA e Italia: Regolo Matriciani, Marano Di Martino, Costantino Castiglio- ne, Gennaro Scipione e Francesco Di Sabatino, mentre i primi quattro sono sepolti nel cimitero militare di Romagne Sous Montfaucon in Francia, l’ultimo fu sicuramente rimpatriato a Cermignano, visto che non si trova traccia della sua sepoltura. L’ultimo caduto da se- gnalare è un giovane sacerdote di Cermignano, Enrico De Iovita, nato il 15 ottobre 18884, da Candeloro e Eugenia Mattucci, partito con la 5°

AttuAlitA’

Cermignano, presentata ricerca sui 66 caduti della prima guerra mondiale

compagnia di Sanità, morto il 31 ottobre 1918 nell’ospedale militare di tappa nel veronese a Bovolone.

Questi i nomi dei 66 caduti censiti da De Berardinis: Andreone Co- stantino, Caforno Donato, Caralla Lorenzo Cardosi Giuseppe, Ca- stiglione Costantino, Castiglioni Campitello, Ceci Oreste, Centerba, Domenico, D’Alesio Domenico, D’Alesio Giovanni, De Dominicis Giuseppe, De Iovita Domenico, De Iovita Enrico (Sacerdote), Del Cane Domenico, Del Cane Giusep- pe, Delli Compagni Ercolino, Delli Compagni Pietro, Di Battista Alfon- so, Di Battista Antonio Di Battista Antonio, Di Francesco Francesco, Di Gabriele Giustino, Di Gregorio Alessandro, Di Gregorio Pasquale, Di Marco Filippo, Di Marco Gior- gio, Di Marco Pietro, Di Martino

Eugenio, Di Martino Marano, Di Pietro Eugenio, Di Pompeo Car- melo, Di Sabatino Francesco, Di Saverio Luigi, Di Valerio Orazio, D’Ignazio Agostino, Fab- bri Pietro, Fulminis Pietro, Giovan- nucci Giovanni, Giuliani Marcelli- no, Iannetti Innocenzo, Iovannone Domenico, Lelli Ercole, Maranella Luigi, Marcelli Ettoli, Martella Se- rafino, Matriciani Regolo, Mattucci Luigi, Misantone Donato, Pallizzi Costantino, Paolone Nicola, Pen- nese Giuseppe, Sacripante Antonio, Sacripante Costantino, Sacripante Giuseppe, Sacripante Marino, San Lorenzo Nicola, Santori Vincenzo, Saputelli Berardo, Saputelli Dome- nico, Saputelli Marano, Schioppa Domenico, Schioppa Gaetano, Sci- pione Gennaro, Taralli Giovanni, Visciotti Donato, Zampini Antonio.

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L’Anffas Giovinazzo, grazie agli scatti di Viviana Fasano, ha vinto il primo premio al concorso fotografi- co”... scrivere con la luce” di Rose- to degli Abruzzi, intitolato a Giulio Perticone e bandito dal Comitato organizzatore del Rotary Campus d’Abruzzo e Molise, congiunta- mente alla famiglia Perticone.

Il concorso è stato voluto, oltre che finanziato, dalla famiglia Perticone con lo scopo di ricordare la figura di Giulio, uno dei più grossi sostenito- ri ed animatori del Campus fin dalla sua prima edizione.

Con il concorso fotografico, viene in genere incoraggiato e premiato l’impegno dei giovani su temi con- cernenti la disabilità: “Disabilità e Barriere” considera infatti le barrie- re tutti gli ostacoli, sia di tipo pret- tamente architettonico, sia di tipo socio-culturale, che un disabile si trova ad affrontare nella vita di tutti i giorni.

L’Anffas ha dato la possibilità ai ragazzi con disabilità di essere pro- tagonisti e quindi partecipare atti- vamente ad un’iniziativa dal con- tenuto artistico e culturale quale è quello fotografico.

Le fotografie sono espressione di emozioni e sentimenti e il linguag- gio non verbale annesso alle foto è emerso nel suo particolare valore:

il sorriso di un clown, i colori della vita e l’amore ai tempi della Sin-

drome di Down.

L’Anffas ha vinto il primo premio nel suddetto concorso dando incisi- vità alle tematiche relative alla di- sabilità, al rispetto e al sensibile at- teggiamento inclusivo nei confronti delle persone diversamente abili.

La Commissione del concorso ha selezionato le foto per la creatività e originalità messa in atto verso la sensibilizzazione sugli argomenti trattati, in quanto ogni foto racchiu- deva un messaggio speciale.

Il premio è consistito in una setti-

mana di vacanza per una persona con disabilità ed un volontario ac- compagnatore in un campo scuola in Abruzzo.

Viviana Fasano volontaria, educa- trice e scenografa impegnata a tre- centosessanta gradi, ci ha illustrato l’esperienza da lei vissuta diretta- mente.

«Al concorso che prevedeva l’invio di tre fotografie, ognuna con il suo titolo, ho inviato tre foto scattate da me con annesso titolo e motiva- zione - ha affermato - Ho vinto il primo premio permettendo all’asso-

Concorso fotografico”... scrivere con la luce”

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AttuAlitA’

ciazione Anffas di aggiudicarsi una settimana per un accompagnatore e un ragazzo con disabilità offerto dal Rotary Campus Abruzzo e Molise presso il “Villaggio Lido d’Abruz- zo” a Roseto degli Abruzzi, nel te- ramano.

Si tratta di un villaggio turistico attrezzato adeguatamente e adatto alle persone con disabilità.

Abbiamo fatto un’estrazione in associazione tra i ragazzi che fre- quentano le attività dell’Anffas e Antonella Sterlacci ha partecipato insieme a me a questo campus.

Nel corso della settimana di vacan- za sono state svolte svariate attività:

pet terapy con cani addestrati e con cavalli, corso di scultura, attività in spiaggia con i cani da salvatag- gio, attività di cucina, divertenti momenti di animazione ed un mo- mento emozionante in cui abbiamo incontrato il cantante Gianluca Gi- noble del trio “Il Volo” e la premia- zione del “Concorso Fotografico Giulio Perticone”.

Colgo l’occasione per ringraziare Peppino Terenzio che lì ci ha ac- colti e seguiti per tutta la settima- na e che ha coordinato l’attività del campus».

Nelle parole del Presidente Michele Lasorsa c’è grande soddisfazione.

«La nostra associazione Anffas On- lus Giovinazzo, aperta come sem- pre ad ogni tipo di iniziativa che miri all’inclusione sociale e alla partecipazione attiva delle perso- ne con disabilità, si fa spazio in un concorso fotografico nazionale e siamo tutti felici per il risultato - ha affermato Michele Lasorsa -

Ma non è tutto. Infatti, si è chiuso

da pochi giorni un piccolo proget- to attivato in collaborazione con un panificio giovinazzese, in cui alcuni nostri ragazzi con disabilità si sono cimentati nella preparazione del pane con l’aiuto di Viviana Fasano e dei ragazzi del servizio civile».

A cura di Marzia Morva

Concorso fotografico”... scrivere con la luce”

Numero 24 1 luglio 2018

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AttuAlitA’

Istituito registro per le disposizioni anticipate di trattamento sanitario

La Giunta Comunale di Roseto de- gli Abruzzi con la delibera numero 231 del 20 giugno 2018 ha istituito il “Registro cronologico per la rac- colta delle disposizioni anticipate di trattamento sanitario (DAT)”, di cui alla legge 219/2017, ovvero la legge sul testamento biologico.

La legge infatti prevede che il mag- giorenne capace di intendere e vo- lere, in previsione di un’eventuale futura incapacità di autodetermi- narsi e dopo aver acquisito adegua- te informazioni mediche sulle con- seguenze delle sue scelte, abbia la possibilità di “esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sa- nitari nonché il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici

o scelte terapeutiche e a singoli trat- tamenti sanitari.

In altre parole si può indicare la propria volontà rispetto al fatto di accettare o rifiutare accertamenti e terapie in momenti della vita in cui non si sarà in grado di esprimere consapevolmente tale opzione, se- condo il principio per cui “nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata”.

Tali disposizioni possono essere redatte con atto pubblico o scrittu- ra privata autenticata, oppure con dichiarazione consegnata personal- mente all’Ufficiale dello Stato Ci-

vile del Comune di residenza.

Il Comune quindi è uno dei possibi- li luoghi in cui consegnare le DAT.

Chi esprime le DAT può indicare una persona di fiducia, denominata

“fiduciario”, maggiorenne e capa- ce di intendere e di volere, che lo rappresenta in modo conforme alle volontà espresse nelle relazioni con il medico e con le strutture sanita- rie nel momento in cui il disponente non fosse più capace di confermare le proprie intenzioni consapevol- mente.

“Gli uffici dello stato civile sono pronti, – spiega l’Assessore ai ser- vizi demografici Nicola Petrini – abbiamo predisposto un apposito modello e la dichiarazione verrà conservata i maniera del tutto riser- vata in Comune.

Per qualsiasi informazione ci si po- trà rivolgere all’Ufficio Servizi de- mografici che ringrazio per la loro professionalità”.

“La legge sul cosiddetto testamento biologico – aggiunge l’Assessore ai servizi sociali Luciana Di Bartolo- meo – è stata una grande conquista di civiltà e dignità.

Il Comune risponde al bisogno di libertà di scelta in una materia così delicata e personale.”

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LUGLIO 2018 controlli sistematici

lungo le strade

della provincia teramana.

Nella pagina sono indicati

date e posti nei quali

saranno posizionati,

durante tutto il mese di

LUGLIO 2018, strumenti autovelox e telelaser verificare per la corretta velocità dei mezzi sulle strade provinciali

e statali della provincia

Teramo di

Autovelox e Telelaser

LUGLIO 2018 Provincia di Teramo postazioni luoghi, giornate e orari

informAzione

1 luglio 2018Numero 24

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AttuAlitA’

Scerne di Pineto e Roseto degli Abruzzi 2 suicidi in due giorni - cosa sta succedendo?

27 giugno commercialista 46 anni 28 giugno operaio 52 anni

A Roseto degli Abruzzi, in quest ultima settimana due fatti di crona- ca hanno monopolizzato le notizie estive.

Una città, quella di Roseto dove sotto la tranquillità, la monotonia e la spensieratezza, si nasconde una serie di problemi, di natura sen- timentale, economica, di coppia, famigliare, di crisi economica, che a volte possono diventare tragedie irrimediabili.

Noi no sappiamo il perchè di questi due suicidi, ci troviamo a dover as- sistere a delle scelte che solo chi ha compuito il gesto sa perfettamente quello che intendeva fare e in che modo. ma il perchè non arriverà mai ad essere spiegato in tutta la sua complessità.

Ci limitiamo in questo articolo a ri- percorrere la statistica dei suicidi in Italia e a cercare di capire il perchè, ma nulla ci dirà la verità.

Mai così tanti suicidi in Italia.

Non solo crisi, le statistiche parlano di depressione e solitudine.

In tutto il Paese sono 4000, nel La- zio 352 casi in dodici mesi una vera e propria strage silenziano e impre- vedibile.

I suicidi s’impiccano con cavi TV e si lanciano dalla finestra.

In Italia ogni otto ore una persona si toglie la vita.

Sono circa 4 mila (in prevalenza uomini adulti) le persone che ogni anno in Italia decidono (e riescono) a togliersi la vita con i metodi più disparati.

Una strage silenziosa e continua che dopo un periodo di assesta- mento al ribasso (quasi dimezzati i dati che riguardano le donne) ha registrato una nuova accelerazione (colpendo soprattutto gli uomini in età da lavoro) con l’esplosione del- la crisi economica mondiale nell’a- gosto del 2007.

Una tendenza statistica impressio-

nante che ha portato nel 2013 (ul- timo anno di cui sono disponibili i dati Istat) a 4291 il numero di sui- cidi su tutto il territorio nazionale (352 nella sola regione Lazio).

Numeri che fanno impressione e che devono tuttavia essere consi- derati per difetto visto che in molti frangenti, i casi di suicidio non ven- gono riconosciuti come tali.

Solo a Roma, ad esempio, i casi di presunti

suicidi sono 153 nel 2015 e 75 nel 2016. Un dato al quale bisogna sommare le indagini che non sono state ancora verificate, ovvero i

«modelli k».

A leggere le statistiche (che pon- Numero 24 1 luglio 2018

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gono l’Italia come paese a «rischio medio» rispetto alla possibilità di suicidio) i maggiori indiziati a por- re fine alla propria esistenza sono gli uomini che hanno da poco pas- sato la soglia dei cinquanta (436 su tutto il territorio nazionale).

Tra i fattori che, statisticamente, riducono il rischio di tentare di to- gliersi la vita c’è il matrimonio. I l rischio di suicidi negli uomini ve- dovi o divorziati di tutte le età è di cinque volte superiore rispetto agli uomini sposati.

Trend confermato anche dai dati riferiti alle donne dove si registra- no rischi due volte superiori nelle donne rimaste vedove o separate (soprattutto nella fascia d’età tra i 25 e i 44 anni) rispetto alle donne sposate.

Preoccupanti poi i dati generali che si occupano delle fasce d’età più giovani: nell’ultimo anno statistica- mente rilevato sono stati 78 i casi di ragazzini (fino ai 19 anni di età) che hanno deciso di togliersi la vita.

E così come esistono differenze nei numeri tra i suicidi di uomini e quelli di donne, differenze esisto- no anche nei metodi maggiormen- te utilizzati dagli aspiranti suicidi per portare a termine i loro propo- siti: tra i maschi infatti il metodo

«preferito» è l’impiccamento e dal salto nel vuoto da altezze che non

lasciano scampo (soluzione prefe- rita maggiormente tra gli over 65).

Meno frequentemente, gli uomini si tolgono la vita lanciandosi contro un mezzo in corsa (metodo utiliz- zato quasi esclusivamente dai più giovani).

Tra le donne invece gettarsi nel vuoto risulta essere il metodo più frequente, seguito dall’impicca- mento, dall’annegamento (solu- zione preferita dalle donne più anziane) e dall’avvelenamento da farmaci.

«Connettersi, comunicare e cura- re».

Sono queste le parole d’ordine dell’Iasp, l’associazzione interna-

zionale per la prevenzione del sui- cidio. «In molte comunità – dicono gli esperti dell’associazione – il sui- cidio è avvolto nel silenzio, o viene sottaciuto.

Dobbiamo parlare del suicidio come una qualsiasi altra tematica di pubblica salute, al fine di dissipare i falsi miti, i tabù, riducendo lo stig- ma che lo avvolge.

Dobbiamo assicurarci un piano d’a- zione politico e una pianificazione di cura tale da rendere la prevenzio- ne del suicidio una priorità e con- solidarlo a un livello adeguato alla sua pregnanza come problema pub- blico sanitario».

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Scerne di Pineto e Roseto degli Abruzzi 2 suicidi in due giorni - cosa sta succedendo?

27 giugno commercialista 46 anni

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Scerne di Pineto e Roseto degli Abruzzi 2 suicidi in due giorni - cosa sta succedendo?

27 giugno commercialista 46 anni 28 giugno operaio 52 anni

Numero 24 1 luglio 2018

Suicidio n.1 nel mese di Mag- gio 2018 (Melegnano) ragazza di 28enne colpita dal regionale in par- tenza alle 23.20 dalla stazione e di- retto a Piacenza.

Suicidio n.2 nel mese di Maggio 2018 (Viterbo) Ancora un suicidio nelle carceri del Lazio, ancora un morto nel carcere di Viterbo. Ieri sera, verso le 22, un uomo di tren- tasei anni, con fine pena tra circa un anno, è stato trovato morto nella sua stanza, in isolamento, a seguito di impiccagione.

Suicidio n.3 nel mese di Maggio 2018 (Friuli Collinare) Un uomo di 67 anni si è tolto la vita sparandosi alla testa con una pistola per macel- lazione, solitamente utilizzata per abbattere i maiali.

Suicidio n.4 nel mese di Maggio 2018 (Alessandria) Pensionato di 82 anni si uccide nel cimitero.

Suicidio n.5 nel mese di Maggio

2018 (Vò sui colli Euganei) il cor- po senza vita di una ragazzina di 15 anni è stato trovato nel quartiere San Lorenzo.

Suicidio n.6 nel mese di Maggio 2018 (Catanzaro) 12 anni si getta dal quinto piano.

Suicidio n.7 -8 nel mese di Maggio

2018 (Ceprano) coppia di pensio- nati lui 75enne e alla moglie di 67 anni si gettano nel fiume con l’auto.

Suicidio n.9 nel mese di Maggio 2018 (Alba Adriatica) 56enne di Castelsant’Angelo sul Nera si è suicidato gettandosi dalla finestra dell’appartamento al terzo pia- no, viveva in questa sistemazio-

76 Suicidi in Italia nel mese di Maggio 2018 (+31%)

Date e luoghi dei suicidi commessi in Italia, tra questi 7

commessi in Abruzzo, Alba Adriatica, Montesilvano,

Picciano, Francavilla al mare, Pescara, Sulmona, Colonnella

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ne dopo il terremoto che gli ave- va danneggiato la casa oltre ai tre bed&breakfast che gestiva.

Suicidio n.10 nel mese di Maggio 2018 (Torino) Donna di 49 anni si lascia cadere dal quarto piano.

Suicidio n.11 nel mese di Maggio 2018 (Roma) cittadino romeno di 33 anni si impicca ad un albero del parco dei trentina.

Suicidio n.12 nel mese di Maggio 2018 (Pinerolo) si suicida in caser- ma maresciallo di 42 anni.

Suicidio n.13 nel mese di Maggio 2018 (Monza) travolto da un treno al passaggio a livello.

Suicidio n.14 nel mese di Maggio 2018 (Corgo al Monticano) a causa di gravi problemi economici un 65 enne si getta nelle acque del fiume Monticano.

Suicidio n.15 nel mese di Maggio 2018 (Ceprano) settantenne si sui- cida nell stesso punto del suicidio di una coppia avvenuta pochi gior- ni primo.

Suicidio n.16 nel mese di Maggio 2018 (Rosignano Marittimo) 35 anni originario di Cecina si lanciato

nel vuoto dal ponte della Pistolesa.

Suicidio n. 17 nel mese di Maggio 2018 (Ghedi) giovane di 33 anni si impicca ad una ringhiera del giardi- no di casa.

Suicidio n. 18 nel mese di Mag- gio 2018 (Melfi) Antonio Girardi ha sparato alla moglia Marina No- vozhylova e poi si è suicidato.

Suicidio n. 19 nel mese di Maggio 2018 (Casale sul Sile) Uomo di 57 anni scappa dalla comunità e si uc- cide gettandosi nel Sile.

Suicidio n.20 nel mese di Maggio

2018 (Torre Annunziata) 59 anni, residente in via Vittorio Veneto, è stato trovato impiccato appeso ad un albero in un appezzamento di terra nei pressi del parco di Villa Parnaso.

Suicidio n.21 nel mese di Maggio 2018 (Cagliari) bidella di 64, da due anni in pensione, si è tolta la vita nella sua abitazione dopo aver ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini che la Procura di Cagliari aveva aperto due anni fa, dopo la denuncia per abusi sessuali su minore presentata dai genitori di una bambina di 4 anni.

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Suicidio n.22 nel mese di Mag- gio 2018 (Mogliano Veneto) Un 50enne di Mestre, le cui generalità non sono ancora state rese note, si è gettato sui binari al passaggio di un treno passeggeri ed è morto a causa delle gravissime lesioni riportate.

Suicidio n.23 nel mese di Maggio 2018 (Enego) giovane 23enne ori- ginaria di Bergamo si uccide al se- condo tentativo.

Suicidio n.24 nel mese di Maggio 2018 (Foligno) trovato corpo di una donna sulle sponde del fiume Topi- no.

Suicidio n.25 nel mese di Maggio 2018 (Melzo) 79enne si è recato all’interno del box con un’arma da fuoco e poi si è sparato.

Suicidio n.26 nel mese di Maggio 2018 (Eboli) Si è tolto la vita im- piccandosi, un cittadino di naziona- lità indiana, di 42 anni. Il dramma si è consumato presso un’azienda agricola di Eboli.

Suicidio n.27 nel mese di Maggio 2018 (Como) Ragazzo di 25 anni trovato morto si uccide con il gas in un furgone.

Suicidio n.28 nel mese di Maggio

2018 (Montesilvano) Vi sarebbero problemi legati al lavoro all’origine del suicidio di un 58enne della pro- vincia di Pescara, trovato, questa mattina, senza vita nell’abitazione di un amico che lo ospitava da qual- che tempo a Montesilvano.

Suicidio n.29 nel mese di Maggio 2018 (Cervinara) sposato e padre di tre figli si impicca ad un albero il giorno del suo compleanno.

Suicidio n.30 nel mese di Maggio 2018 (Verona) 40 anni originario di Perugia sale in un cantiere e si getta nel vuoto.

Suicidio n.31 nel mese di Maggio 2018 (Genova) Morto suicida l’im- prenditore nautico Guglielmo Per- sico fondatore del cantiere navale Southern Wind e già presidente dei Cantieri navali Rodriguez. L’inge- gnere, 79 anni, si è ucciso con un colpo di pistola nel giardino del condominio dove abitava

Suicidio n.32 nel mese di Maggio 2018 (Genova) veva 66 anni don Ettore Danilo Albi, sacerdote pres- so la parrocchia Mater Ecclesiae, in via Fea a Genova. L’uomo si è ucci- so la scorsa notte nel suo alloggio.

Suicidio n.33 nel mese di Maggio

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2018 (Picciano) donna di 57 si getta in un pozzo.

Suicidio n.34 nel mese di Maggio 2018 (Reggio Emilia) L’imprendi- tore Claudio Giacobazzi, 65 anni, amministratore delegato della In- termarket Diamond business di Milano, società attiva nella vendi- ta delle pietre preziose per investi- menti attraverso le banche, è stato trovato morto lunedì pomeriggio in una camera d’hotel a Reggio Emi- lia, non lontano dal casello dell’A1.

Suicidio n.35 nel mese di Maggio 2018 (Deiva Marina) Moglie e ma- rito trovati morti, ipotesi omicidio- suicidio.

Suicidio n.36 nel mese di Maggio 2018 (Roana) 54 enne si getta dal ponte.

Suicidio n. 37 nel mese di Maggio 2018 (Pianura) ragazzo di 24 anni si spara in un parcheggio.

Suicidio n.38 nel mese di Maggio 2018 (Eraclea Mare) 65 anni si to- glie la vita.

Suicidio n.39 nel mese di Maggio 2018 (Venezia) 80 anni degente nel reparto di Medicina dell’Ospedale civile si getta dalla finestra.

Suicidio n.40 nel mese di Maggio 2018 (Querceta) Uomo si getta sot- to il treno che sta arrivando in sta- zione.

Suicidio n.41 nel mese di Maggio 2018 (Trieste) Francesco Brescia, poliziotto di soli 24 anni, si è ucciso sparandosi con la pistola d’ordinan- za mentre si trovava a Trieste a casa della fidanzata.

Suicidio n.42 nel mese di Maggio 2018 (Pontecagnano Faiano) 28 anni, infatti, si è tolto la vita inalan- do i gas di scarico della sua auto.

Suicidio n.43 nel mese di Maggio 2018 (Francavilla al mare) Uccide la compagna, getta dal ponte la fi- glia di 12 anni e poi si suicida.

Suicidio n.44 nel mese di Maggio 2018 (Bologna) si getta dal caval- cavia viene investita da un tir.

Suicidio n.45 nel mese di Maggio 2018 (Pescara) donna di 45 anni precipita dal quarto piano..

Suicidio n.46 nel mese di Maggio 2018 (Ponte a Signa) un uomo si suicida nel fiume Arno.

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Suicidio n.47 nel mese di Maggio 2018 (Poggioreale) ragazza di 15 anni si getta dal quindicesimo pia- no del Centro Direzionale.

Suicidio n.48 nel mese di Maggio 2018 (Pederobba) Antonio Baga- tella, noto imprenditore di 51 anni che aveva gestito il ristorante “Al Pescatore” e l’allevamento “La pe- scheria” si è suicidato con i gas di scarico della sua auto..

Suicidio n.49 nel mese di Maggio 2018 (Camisano) si getta dal tetto della propria abitazione.

Suicidio n.50 nel mese di Maggio 2018 (Sulmona) Giuseppe Cavic- chia di 45 anni ha lasciato un bi- glietto in cui chiede scusa al padre e alla moglie per il suo gesto. . L’en- nesima tragedia legata a problemi di lavoro. L’ex ristoratore, specia- lizzato nella cucina a base di pesce, più volte aveva gestito ristoranti in città, fino al dicembre scorso, quan- do ha dovuto chiudere perché non riusciva a sostenere le spese di ge- stione.

Suicidio n.51 nel mese di Maggio 2018 (Prato) Prima ha sparato alla sua ex poi si è ucciso. L’uomo, Fe- derico Zini, 25 anni, ha atteso Eli-

sa Amato, 30 anni, davanti alla sua abitazione a Prato dopo un litigio.

Suicidio n.52 nel mese di Maggio 2018 (Tivoli) due fratelli gemelli di 56 anni Checco e Bruno Grilli si sono gettati da un ponte.

Suicidio n.53 nel mese di Maggio 2018 (Cecchina) Una donna di 43 anni e la figlia 18enne sono state trovate morte a Cecchina si tratte- rebbe di un omicidio suicidio.

Suicidio n.54 nel mese di Maggio 2018 (Colonella) il 50enne Gianni Neroni di San Benedetto, artigia- no e coniugato, si è impiccato nel

parcheggio coperto del centro com- merciale.

Suicidio n.55 nel mese di Maggio 2018 (Due Carrare) 94 anni si sof- foca con un sacchetto.

Suicidio n.56 nel mese di Maggio 2018 (Napoli) Davide di 30 anni si è tolto la vita.

Suicidio n.57 nel mese di Maggio 2018 (Agugliano) donna ritrovata con un coltello infilzato nel collo.

Suicidio n.58 nel mese di Maggio 2018 (Banchette) ingegnere di 42 anni era stato licenziato un mese fa

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dall’azienda in cui lavorava.

Suicidio n.59 nel mese di Maggio 2018 (Preganziol) T.P. 65 anni, di- soccupato, si è ucciso con una pu- gnalata al cuore.

Suicidio n.60 nel mese di Maggio 2018 (Castellammare del Golfo) Girolamo Salerno di 74 anni ha co- minciato a dare in escandescenze e a sparare diversi colpi d’arma da fuoco verso i carabinieri che aveva- no tentato di avvicinarsi alla villa per poi suicidarsi.

Suicidio n.61 nel mese di Maggio 2018 (Montemarciano) giovane di 17 anni si getta sotto un treno. La scena fotografata da tre ragazzi.

Suicidio n.62 nel mese di Maggio 2018 (Rezzato) ragazzo di 19 anni trovato morto ai piedi di una parete di roccia.

Suicidio n.63 nel mese di Mag- gio 2018 (Roma) Elena Pacifici, la 77enne piombata nel vuoto del vano ascensore.

Suicidio n.64 nel mese di Maggio 2018 (Genova) uomo di 40 anni si impicca nei pressi del sottopasso della stazione di San Biagio.

Suicidio n.65 nel mese di Maggio 2018 (Santa Severa) uomo di 59 anni di Roma perde la vita sotto un treno.

Suicidio n. 66 nel mese di Maggio 2018 (Messina) Si chiamava Fran- cesco Arigò, classe 1972 e viveva a Torregrotta, l’uomo gettatosi dal ponte dell’autostrada.

Suicidio n.67 nel mese di Maggio 2018 (Olgiate Olona) Un saronnese di 60anni si toglie la vita al poligo- no.

Suicidio n.68 nel mese di Maggio 2018 (Niscemi) Un giovane di 23

anni, Anthony Mangiapane, ha spa- rato oggi pomeriggio a Niscemi contro un altro ragazzo, ferendolo a un piede. Quindi è scappato e poco dopo si è tolto la vita, con un colpo di pistola alla testa.

Suicidio n.69 nel mese di Maggio 2018 (Trebisacce) Un giovane, ori- ginario e residente a Cassano Jonio ma occasionalmente domiciliato a Trebisacce, ha deciso di porre fine alla propria esistenza gettandosi da un cavalcavia che sovrasta la Su- perstrada E90G. M., 42 anni, divor- ziato, con due figli, operaio edile che lavorava occasionalmente alle dipendenze di una piccola impresa

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di Trebisacce.

Suicidio n.70 nel mese di Maggio 2018 (Nibbiano) Un 25enne di Ca- stelsangiovanni si sarebbe tolto la vita buttandosi nella diga del Mo- lato.

Suicidio n.71 nel mese di Maggio 2018 (Eboli) uomo di 71 anni si è tolto la vita gettandosi dal 4° piano di un palazzo.

Suicidio n.72 nel mese di Maggio 2018 (Cervinara) G. M., sposato, con tre figli, questa mattina si è tolto la vita con una corda al collo, appeso ad un albero del giardino di fronte casa, dove abitava nel primo cortile di via Curielli. L’uomo, che di professione faceva il giardinie- re, oggi avrebbe compiuto i ses-

sant’anni.

Suicidio n.73 nel mese di Maggio 2018 (Cecchina) Saliha Marsli, uccide la figlia Yasmine Seffahi di anni 18, da fuoco alla casa e si lan- cia dal quarto piano.

Suicidio n.74 nel mese di Maggio 2018 (Apice) donna di 52enne si è tolta la vita nella sua abitazione.

Secondo una prima ricostruzione, la donna si sarebbe suicidata legan- do un cavo elettrico al soffitto, la- sciandosi poi cadere.

Suicidio n.75 nel mese di Maggio 2018 (Fasano) un anziano fasanese di 91 anni si è tolto la vita sparan- dosi con un fucile all’interno della sua abitazione.

Suicidio n.76 nel mese di Maggio 2018 (Val Gadena) una ragazza di 23 anni ha deciso di togliersi la vita gettandosi nel vuoto dal ponte della Val Gadena, al confine fra i Comuni di Enego e Foza.

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Roseto, operaio si toglie la vita

Sale all’ultimo piano del palazzo e poi si lancia nel vuoto.

Un operaio di Roseto, D.R. di 52 anni, mercoledì 27 giugno, attorno all’ora di pranzo si è tolto la vita

lanciandosi dal palazzo che ospita l’Hotel Hercules. L’uomo è sali- to sul palazzo per poi lanciarsi nel vuoto. Inutili i soccorsi, l’operaio è morto sul colpo. Il magistrato di

turno, dopo l’ispezione cadaverica, ha disposto la restituzione della sal- ma alla famiglia. L’operaio non ha lasciato lettere o scritti per giustifi- care il gesto estremo.

Roseto, riduzione ore di lavoro con il nuovo piano Salpa

I sindacati lanciano un nuovo allar- me per il futuro di Salpa (ex Rolli) a Roseto.

Nella giornata di mercoledì 27 giu- gno, infatti RSU e responsabile azienda si sono incontrati in Regio- ne Abruzzo per discutere del futuro dello stabilimento Salpa.

Secondo i rappresentati sindacali Flai/Fai/Uila ritengono che quan- to emerso in via ufficiale da parte aziendale porterà a problematiche occupazionali con riduzione di ore di lavoro sia nella fase transitoria che in quella dell’assetto definitivo.

L’azienda ha successivamente pro- posto un testo che i sindacati si ri-

servano di approfondire e modifi- care.

Su invito del Vice Presidente della Regione Lolli, le parti hanno con- venuto di incontrarsi nuovamente il 6 luglio nella sede della Regione a L’Aquila, al fine di superare le pro- blematiche ancora aperte.

Sharks, l’ex presidente Cimorosi preso di mira

Inizialmente alcune scritte ingiurio- se nei confronti dell’ex presidente del Roseto basket apparvero nel sottovia della stazione, (e dopo alc- ni giorni furono cancellate).

Successivamente altre frasi contro l’ex patron degli Sharks riappar-

vero in alcuni muri della città, ed anche in questo caso dopo alcuni giorni furono cancellate.

A giugno invece una lunga scrit- ta che iniziava con “Roseto non si sposta ecc, ecc. “ fu vista per circa una settimana in bella mostra sulla via Nazionale adriatica a sud di Ro- seto nel muro in curva, vicino alla fabbrica Rolli.

Anche in questo caso la seconda parte della frase contro Cimorosi è stata ricoperta con vernice bianca.

Oggi ci è arrivata una mail in re- dazione con tanto di foto allegata dove ci si mostra ancora una scritta contro Cimorosi, questa volta sulle

serrande di un esercizio commer- ciale di Roseto in via Genova.

Ci chiediamo per quanto tempo ancora i cittadini di Roseto degli Abruzzi dovranno sopportare questi attacchi gratuiti e senza senso con- tro un imprenditore serio e onesto?

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Albanese quarantenne residente a Roseto fermato con 8 kg di droga in auto: arrestato

Numero 24 1 luglio 2018

Continua l’attività di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti nella provincia teatina da parte dei Carabinieri del Nucleo Investiga- tivo del Comando Provinciale di Chieti.

Dopo il sequestro di 9 chili di ma- rijuana ed 8 chili di “superfumo”, per un valore di circa 150mila euro, che lo scorso febbraio avevano por- tato all’arresto di un albanese di 28 anni tradito dalla sua passione per le auto di lusso, i vestiti griffati e la bella vita, questa volta è finito in manette un altro connazionale che trasportava 8 chili i marijuana.

Venerdì 29 giugno, quando gli uo- mini dell’Arma lo hanno fermato nei pressi del casello autostradale Pescara Sud – Francavilla, R.B.

40enne albanese residente a Roseto degli Abruzzi (Te), non ha mostrato segni di nervosismo, forse perché ad accompagnarlo in auto c’erano anche la moglie ed i suoi due figli di 7 ed 11 anni.

Una famiglia apparentemente inso- spettabile in visita a parenti ed ami- ci residenti nel chietino.

Tutto sarebbe filato liscio e la dro- ga sarebbe giunta a destinazione per essere poi smistata e venduta al dettaglio tra Pescara e Francavilla al Mare (Ch).

Ma i Carabinieri hanno voluto ve- derci chiaro.

Da tempo ormai il casello autostra- dale di Pescara Sud è crocevia di corrieri della droga provenienti da tutta Italia.

I militari lo sanno bene ed è per questo che decidono di approfondi- re il controllo sulla Citroen Picasso a bordo della quale viaggiava la fa- miglia albanese.

E’ a questo punto che il 40enne si rende conto che le cose si mettono male e cerca pertanto di accelerare il controllo mostrando una improv- visa quanto ingiustificata fretta.

Nel bagagliaio dell’auto gli uomini dell’Arma trovano un grosso borso- ne e quando lo aprono l’odore acre

della marijuana che fuoriesce non lascia molto spazio all’immagina- zione.

Quattro grossi involucri opportu- namente imballati e contraddistinti dai numeri 1,2,3,4, del peso com- plessivo di 8 chili, vengono recupe- rati dai Carabinieri unitamente alla somma contante di 850 euro e per il 40enne di Valona scattano le ma- nette ai polsi con l’accusa di deten- zione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Sequestrato anche il telefono cellu- lare in uso all’uomo, ora al vaglio dei tecnici informatici dell’Arma.

La droga recuperata, una volta im- messa sul mercato, avrebbe fruttato un guadagno di circa 100mila euro.

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1 luglio 2018Numero 24

Incidente sulla A14 sabato 30 giu- gno.

Lo schianto è avvenuto sul tratto abruzzese dell’autostrada adriatica, e più precisamente nella carreggia- ta in direzione sud (verso Pescara), tra i caselli di Roseto degli Abruzzi e Atri–Pineto nella primissima mat- tinata odierna, e ha visto coinvolto un camioncino adibito al trasporto di prodotti alimentari.

Per guardare le foto clicca sull’im- magine qui di seguito:

Per cause ancora da chiarire, il mezzo intorno alle 6 di questa mat- tina, mentre percorreva il tratto in direzione sud dell’autostrada A14, si sarebbe schiantato finendo la sua corsa a ridosso del new jersey in cemento che divide i due sensi di marcia.

Nella carambola la cabina del vei- colo è rimasta gravemente danneg- giata.

Conseguenze anche per l’uomo alla guida del mezzo il quale, ferito, è stato soccorso e trasportato in ospe- dale.

Sul posto, oltre ai soccorritori, sono

giunti gli agenti di polizia.

L’incidente ha provocato riper- cussioni sul traffico veicolare, con formazione di code e rallentamenti durante le fasi di soccorso e durante la rimozione del mezzo incidentato e del relativo carico che, nell’inci- dente, si è disperso sulla sede auto- stradale.

Roseto degli Abruzzi: incidente Autostrada A14

ferito autista di un camioncino

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Albino Luciani nominato Papa Giovanni Paolo I L’inchiesta papalina e le verità documentate

Numero 24 1 luglio 2018

Albino Luciani fu eletto con il nome di Papa Giovanni Paolo I, lo ricordiamo, fu eletto il 26 agosto 1978 e il suo pontificato è stato tra i più brevi nella storia della Chiesa cattolica.

La sua morte avvenne dopo soli 33 giorni dalla sua elezione al soglio di Pietro (28 settembre 1978).

Nel 2017 è stato dichiarato venerabile da papa Fran- cesco.

Il perchè di questo articolo e legato alle vicende che si sono avute in settimana e precisamente ci riferiamo ad una inchiesta trasmessa dalla rete televisiva La7 nella trasmissione “Atlantide” e da un articolo giornalistico pubblicato su il quotidiano Il Centro in data 29 giugno a firma del canonico del capitolo Aprutino-Teramo, don Martino Valerii.

Vogliamo ricordare che lo scorso anno anche l’emitten- te TV Rete4 si è interessato a questa tesi sull’avvele- namento di Luciani, dicendo: “Un sistema tentacolare, occulto, che coinvolgeva alti prelati della Santa Sede per favorire attraverso lo IOR personalità politiche, imprenditori, attori, registi, cardinali, ecc. Una vera e propria “lobby” costruita attorno alla banca vaticana e che avrebbe schiacciato ogni tentativo di riforma di Giovanni Paolo I, fino a portarlo alla morte.”

In pratica in TV si continua con la tesi complottistica in cui si presume che Papa Luciani sia stato ammaz- zato, perchè stava minacciando di fare alcune riforme non gradite ad alcuni “capi” della Chiesa.

Ebbene sul giornale don Martino scrive e afferma che negli anni 1963-1964 l’allora cardinale Albino Luciani aveva preso dimora a Roma e monsignor Domenico Valerii (suo zio) e lui stesso come segretario, dimoras- sero in via Tuscolana nello stesso convento di suore.

In pratica don Martino ogni giorno faceva da autista a entrambi accompagnandoli alle sedute conciliari in

San Pietro.

L’episodio che ci tiene a raccontare è quello relativo ad una giornata in cui fu testimone di una verità che come in seguito gli riferì Papa Luciani erano in trte a saperlo , lui, sua madre e don Martino.

Ssuccesse quando un giorno arrivati a San Pietro Lu- ciano gli disse: “Fa scendere tuo zio e riaccompagna- mi a casa”, arrivati all’istituto gli disse di aspettarlo in auto. Dopo circa un’ora tornò ed era pallido in volto, e fu li che gli confidò di essere affetto da epilessia.

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Grazie aDio però aveva una “zona aurea£ che gli per- metteva di percepire gli attacchi con alcuni minuti di anticipo.

Afferma poi nell’articolo don Martino che fino ad oggi di questo fatto non ne ha parlato a nessuno, tranne che a suo zio monsignore. Anzi nell’articolo conclu- de affermando che, cinque anni dopo che suo zio, per raggiunti limiti di età, viveva a Teramo, andandolo a trovare, alcuni giorni dopo l’elezione a Papa di Lucia- ni disse a suo zio: “Hai visto, lo hanno fatto Papa” e

suo zio rispose “Ma hanno sbagliato con la sua salute camperà pochissimo”. Dopo un mese, quando il Papa era appena morto, tornando di nuovo a Teramo suo

Albino Luciani nominato Papa Giovanni Paolo I

L’inchiesta papalina e le verità documentate

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zio gli confidò che quando seppe del grande pallore dell’allora cardinale Albino Luciani, avendo anche fatto due anni di medicina, gli ci volle poco per capire che il cuore di Luciani, in quegli attacchi si sforzava enormemente.

Conclude poi affermando che alla luce di quanto detto è evidente che papa Luciani è morto non per avvelena- mento ma per sovraffaticamento cardiaco.

Fin qui la rivelazione di don Martino Valerii che smen- tisce in toto quello che afferma Andrea Purgatori nella trasmissione “Atlantide” e sulla tesi complottistica in questa inchiesta papalina.

Ma c’è da aggiungere anche un altro scritto che docu- menta e avvalora la verità raccontata da don Valerii, stiamo parlando quella scritta nel 2016 dal dott. Mario De Bonis nel suo libro dal tiolo “Monsignor Don Do-

nato De Bonis. Mezzo secolo di sacerdozio con Cin- que Papi”.

Ebbene alle pagine 39 e 41 leggiamo le testuali parole in riferimento al pontificato lampo di Albino Luciano - papa Giovanni Paolo I.

“Tante cattiverie e fantasie raccontate e mai dimostra- te con documenti credibili”.

Noi lo abbiamo contattato e a riguardo De Bonis ci tiene a rimarcare che: “in un incontro con il fratello Eduardo, suo fratello don Donato De Bonis ebbe modo di raccogliere notizie sulle tante preoccupazioni della famiglia sulle precarie condizioni di salute di Papa Lu- ciani, già da tanto tempo prima della sua elevazione al soglio pontificio”.

E questo lo scrive De Bonis sul libro nel 2016 quando afferma che: “nel nostro Paese, facendo sempre salva la libertà di stampa come diritto irrinunciabile, si au- spica ormai l’avvento e la diffusione di una cultura del

‘controllo della notizia’ che va assolutamente docu- mentata per amore di verità come avviene in paesi ve- ramente democratici, come gli stati Uniti d’America.

E’ pur vero che i documenti spesso possono essere co- struiti o contraffatti ma certamente vengono poi smen- titi e svergognati dai libri di storia che fanno sedimen- tare le verità”.

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Albino Luciani nominato Papa Giovanni Paolo I L’inchiesta papalina e le verità documentate

Per completezza di informazione vogliamo ricordare che il capostipite di tutte le cospirazioni è il volume, pubblicato la prima volta nel 1984, “In nome di Dio”

di David Yallop, giornalista britannico .

La sua tesi è che Giovanni Paolo I sia stato avvelena- to come alla corte dei Borgia e che il principale pro- tagonista sia stato l’allora presidente dello Ior Paul Marcinkus, che Papa Luciani voleva allontanare per le nefandezze che commetteva all’Istituto per le opere di religione.

Il libro, che non riesce a citare correttamente nemmeno la data esatta di nascita dello Ior, è una tale congerie di menzogne, invenzioni e fantasie che non meriterebbe neanche di essere citato, per essere lasciato finalmente all’oblio che si merita.

A smentire il “complotto dell’assassinio” gli intrighi e i veleni fasulli c’è anche il libro: “Papa Luciani. Cro- naca di una morte” , della vaticanista ed editorialista di Avvenire, Stefania Falasca, con la prefazione del se- gretario di Stato cardinale Pietro Parolin.

La verità sulla morte di Giovanni Paolo I il 26 agosto 1978 viene definitivamente raccontata da un libro di

Stefania Falasca, che pubblica questa testimonianza della suora che lo rinvenne esanime.

Per ricominciare da lì, dalla fine.

Da quegli ultimi stralci di vita in quella sera del 28 settembre 1978.

Ecco un brano dell’interrogatorio di suor Margherita Marin, fra le prime a vedere il papa morto, teste ascol- tata, su indicazione della Postulazione della Causa di canonizzazione, a Trento il 12 maggio 2009.

Il documento integrale, insieme a numerosi altri che fanno definitiva chiarezza sulla morte di papa Luciani,

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sono pubblicati nel libro di Stefania Falasca.

Può dire a che ora, come e chi rinvenne il decesso del Papa?

«Verso le 5.15 di quel mattino, come ogni mattino, suor Vincenza aveva lasciato una tazzina di caffè per il Santo Padre in sacrestia subito fuori dell’apparta- mento del papa, davanti alla cappellina.

Il Santo Padre uscendo dalla sua stanza era solito pren- dere il caffè in sacrestia prima di entrare nella cappella a pregare.

Quella mattina però il caffè rimase lì.

Passati circa dieci minuti, suor Vincenza disse: «Non è ancora uscito?

Ma come mai?».

Io ero lì in corridoio.

Così ho visto che ha bussato una volta, ha bussato di nuovo, non ha risposto...

Ancora silenzio, allora ha aperto la porta e poi è en- trata.

Io ero lì e mentre lei entrava rimasi fuori.

Sentii che disse: “Santità, lei non dovrebbe fare di

questi scherzi con me”.

Poi mi chiamò uscendo scioccata, entrai allora subito anch’io insieme a lei e lo vidi.

Il Santo Padre era nel suo letto, la luce per leggere sopra la spalliera accesa. Stava con i suoi due cuscini dietro la schiena che lo tenevano un po’ sollevato, le gambe distese, le braccia sopra le lenzuola, in pigiama, e tra le mani, appoggiate sul petto, stringeva alcuni fo- gli dattiloscritti, la testa era girata un po’ verso destra con un leggero sorriso, gli occhiali messi sul naso, gli

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occhi semichiusi... sembrava proprio che dormisse.

Toccai le sue mani, erano fredde, vidi e mi colpirono le unghie un po’ scure».

Non notò niente fuori posto?

«No. Niente.

Niente. Neppure una piega.

Niente di caduto a terra, niente di scomposto che po- tesse far pensare a un malore di cui si fosse accorto.

Sembrava proprio come uno che si addormenta leg- gendo.

Che si addormenta e rimane così».

E poi che cosa avete fatto?

«Subito dopo suor Vincenza andò su a chiamare il pa- dre Magee e io corsi a chiamare don Diego, bussai alla porta, lo chiamai: “Venga giù, il Santo Padre, il Santo Padre...”.

Si svegliò di soprassalto e venne giù.

Recitammo una preghiera, poi padre Magee andò a chiamare il medico del Vaticano.

Il dottor Buzzonetti venne quasi subito; vidi arrivare il cardinale Villot e poi Poletti».

Voi suore eravate presenti al momento del referto del medico?

«No, perché uscimmo dalla camera. Venne dopo di là da noi il padre Magee, ci disse: “Non ha sofferto, non se n’è nemmeno accorto”, riferendo le parole dette dal medico e disse anche che la morte improvvisa era stata la sera verso le undici.

Questo ho sentito.

Non ho sentito altre cose... c’era poco da dire.

Noi non ci occupammo poi di sistemare il corpo, né suor Vincenza né noialtre; ci pensarono loro, arrivò

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