Composi
zi
one
archi
t
et
t
oni
ca
1
Composi
zi
one
archi
t
et
t
oni
ca
2
SAAD
-
Scuol
a
di
At
eneo
Archi
t
et
t
ura
e
Desi
gn
“Eduardo
Vi
t
t
ori
a”-
Uni
versi
t
à
di
Cameri
no
aa
2017/
2018
FORARE IMPLEMENTARE AGGIUNGERE SISTEMARE
6 5 4 3 2 1 7Cost
ruzi
one
del
l
’
archi
t
et
t
ura
Composi
zi
one
archi
t
et
t
oni
ca
3
SAAD
-
Scuol
a
di
At
eneo
Archi
t
et
t
ura
e
Desi
gn
“Eduardo
Vi
t
t
ori
a”-
Uni
versi
t
à
di
Cameri
no
aa
2017/
2018
SAAD
-
Scuol
a
di
At
eneo
Archi
t
et
t
ura
e
Desi
gn
“Eduardo
Vi
t
t
ori
a”-
Uni
versi
t
à
di
Cameri
no
aa
2017/
2018
Workshop
pre-l
aurea
i
n
proget
t
azi
one
archi
t
et
t
oni
ca
prof
.
Pi
ppo
Ci
orra
ARQUATA
DEL
TRONTO
-
HERI
TAGE
&
COMMUNI
TY
Tut
or:
Al
i
son
Crawshaw,
Moi
ra
Val
eri
,
Al
essandra
Angel
i
ni
,
Mel
i
ha
Cagl
ayan
I
nce,
Luca
Di
Lorenzo
The
snake
St
udent
e:
Val
eri
o
Pacel
l
i
1
Axonomet
ri
c
vi
ew
Fi
rst
sect
i
on
scal
e
1:
100
Frami
ng
Physi
cal
connect
i
on
Vi
sual
connect
i
on
Wi
t
hout
connect
i
on
Connect
i
on
i
dea
1
1
2
2
3
3
Second
sect
i
on
scal
e
1:
100
Ground
f
l
oor
scal
e
1:
200
I
nsi
de
vi
ew_exhi
bi
t
i
on
space
SAAD
-
Scuol
a
di
At
eneo
Archi
t
et
t
ura
e
Desi
gn
“Eduardo
Vi
t
t
ori
a”-
Uni
versi
t
à
di
Cameri
no
aa
2017/
2018
Workshop
pre-l
aurea
i
n
proget
t
azi
one
archi
t
et
t
oni
ca
prof
.
Pi
ppo
Ci
orra
ARQUATA
DEL
TRONTO
-
HERI
TAGE
&
COMMUNI
TY
Tut
or:
Al
i
son
Crawshaw,
Moi
ra
Val
eri
,
Al
essandra
Angel
i
ni
,
Mel
i
ha
Cagl
ayan
I
nce,
Luca
Di
Lorenzo
The
snake
SAAD
-
Scuol
a
di
At
eneo
Archi
t
et
t
ura
e
Desi
gn
“Eduardo
Vi
t
t
ori
a”-
Uni
versi
t
à
di
Cameri
no
aa
2017/
2018
Workshop
pre-l
aurea
i
n
proget
t
azi
one
archi
t
et
t
oni
ca
prof
.
Pi
ppo
Ci
orra
ARQUATA
DEL
TRONTO
-
HERI
TAGE
&
COMMUNI
TY
Tut
or:
Al
i
son
Crawshaw,
Moi
ra
Val
eri
,
Al
essandra
Angel
i
ni
,
Mel
i
ha
Cagl
ayan
I
nce,
Luca
Di
Lorenzo
The
snake
St
udent
e:
Val
eri
o
Pacel
l
i
3
Thi
rd
sect
i
on
scal
e
1:
100
Fi
rst
f
l
oor
scal
e
1:
200
Out
si
de
vi
ew
Relazione esplicativa del lavoro svolto nel Workshop di tesi (tipo progettuale):
Il laboratorio progettuale pre-laurea, svolto nell’anno accademico 2017/2018 e sostenuto dal professor Pippo Ciorra, prevedeva la progettazione di un polo per la conservazione, il restauro e la musealizzazione temporanea di opere “messe in sicurezza” rispetto agli effetti del terremoto del 2016/17 o recuperate da edifici demoliti o danneggiati dal sisma. L’area scelta per la ricerca progettuale è il comune di Arquata del Tronto, uno di centri più colpiti dal terremoto, sia nel suo nucleo principale che nelle sue sette frazioni. In particolare l’area di progetto proposta agli studenti si trova a Trisungo, la frazione che si sviluppa lungo la via Salaria. Il nuovo polo intende essere non solo un deposito “attivo” per le opere, ma anche un centro di incontro e di sviluppo economico e sociale per la comunità di Arquata del Tronto. Alle funzioni di
conservazione, restauro e musealizzazione delle opere si intendono infatti affiancare attività di formazione, sempre legate ai temi relativi al patrimonio messo a rischio dal terremoto, e spazi per la socialità locale e legata al turismo. Il progetto trae quindi alimento da molteplici elementi di senso e significato: la natura preponderante del paesaggio, i danni prodotti dal terremoto, il patrimonio artistico specifico, il programma museale ed espositivo e quello di formazione, la necessità di offrire luoghi di socializzazione e incontro alle comunità.
Nel mio caso specifico ho realizzato una “struttura a ponte”, che collega due aree separate da un piccolo ruscello, la quale prende come nome “The Snake” proprio per la conformazione esterna della struttura. Esso nasce da una zona “A” dov’è presente una vecchia casa cantoniera, ristrutturata ed adibita ad alloggi per coloro che si occupano dei restauri di tutte le opere d’arte recuperate dopo il terremoto. Passando alla seconda zona, la zona “B”, ho realizzato tre strutture al piano strada, ognuna contenente funzioni e sviluppando sezioni differenti, che appunto sorreggevano lo spazio espositivo per le opere d’arte, al piano superiore, il così chiamato serpente. La prima struttura, contente anche un piccolo negozio, è quella che esercita la funzione di reception e di ingresso al museo; qui infatti tra i due impianti, quello inferiore e quello superiore, troviamo il primo tipo di sezione sviluppata, ovvero quella dove avviene un contatto fisico e strutturale tra i due ambienti e quindi è facilmente raggiungibile lo spazio museale ed espositivo dalla reception. La seconda struttura invece, cioè quella contenente i laboratori di restauro delle opere ed il magazzino dove sono riposte, esercita un’ulteriore sezione con l’ambiente superiore: i due spazi non sono infatti collegati in maniera fisica ma tra la parte inferiore e quella superiore avviene un contatto puramente visivo, ovvero i visitatori che si trovano all’interno del serpente espositivo hanno la possibilità di osservare gli addetti al restauro delle opere per monitorare tutti i loro movimenti e le loro operazioni. La terza ed ultima struttura invece, quella contenente funzioni di ristoro e relax, crea insieme al “serpente” una sezione all’interno della quale non avviene nessun contatto, né fisico né visivo; i due spazi hanno infatti differenti solai che non intersecano tra di loro.