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Indice
Introduzione...p.V
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RIMOIL PROBLEMA ENERGETICO: PROFILI STORICI E NORMATIVI
1. La crisi petrolifera dello Yom Kippur ed il conseguente contingentamento delle risorse energetiche... p.1 2. Le Risoluzioni del Consiglio della Comunità europea del 17 settembre 1974 e del 13 febbraio 1975...p.6 2.1. Il Protocollo di Kyoto...p.8
2.2. La liberalizzazione del mercato elettrico: dalla Direttiva 96/92/CE alla 2003/54/CE...p.15
2.3. L’istituzione del sistema per lo scambio di quote di emissione dei gas ad effetto serra: la Direttiva 2003/87/CE……….p.26 3. D.lgs. 16.3.1999 n. 79: attuazione della Direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica...p.33
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3.1. D.lgs. 3.3.2011 n. 28, attuazione della Direttiva 28/2009/CE...p.37 3.2. D.lgs. 4.7.2014 n. 102 avente ad oggetto l’efficientamento energetico...p.42
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APITOLOS
ECONDOGLI ORGANISMI E GLI ATTORI DEL SETTORE ENERGIA
1. Ministeri e organismi statali coinvolti...p.48 1.1. Ministero dello sviluppo economico...p.49 1.2. Ministero dell’ambiente...p.52 1.3. Autorità per l’energia elettrica, il gas ed il sistema idrico A.E.E.G.S.I………...p.53 1.4. Ente Nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente E.N.E.A………p.57 1.5. Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale I.S.P.R.A……… p.58 2. Gli attori principali del mercato elettrico...p.59 2.1. Gestore dei servizi energetici...p.60 2.2. Gestore dei Mercati Energetici...p.63 2.3. Acquirente Unico...p.66 2.4. Terna, Rete elettrica S.p.A...p.69 2.5. Produttori di energia elettrica...p.71
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APITOLOT
ERZOIL GOVERNO DEI CONSUMI ENERGETICI ATTRAVERSO I TITOLI DI EFFICIENZA
ENERGETICA
1. Politiche di gestione ambientale: dal meccanismo del Command
& Control alla previsione di strumenti economicamente vantaggiosi per le imprese………...p.73 1.1. I sistemi di negoziazione dei diritti d’inquinamento………p.83 1.2. Il meccanismo dei Titoli di Efficienza Energetica ………...p.92 1.2.1. Tipologie di Titoli di Efficienza Energetica…………...p.94 1.3. Decreto Ministeriale 28 dicembre 2012………..p.101 2. Operatori del sistema: soggetti obbligati e soggetti
volontari……….p.108 3. Valutazione aziendale dell’investimento energetico...p.112
3.1. Decreto Ministeriale 5 settembre 2011: cogeneratori ad altro rendimento………..p.121
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APITOLOQ
UARTOENERGY SERVICE COMPANY E SERVIZI ENERGETICI
1. Energy Service Company: profili descrittivi e definitori...p.125 1.1. La disciplina della Energy Service Company nell’ordinamento italiano...p.129
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1.2. La struttura della Energy Service Company………p.133 2. Energy Manager ed Esperto in Gestione dell’Energia……...p.138 3. Energy Performance Contract (E.P.C.)...p.147 3.1. Contratto di Finanziamento Tramite Terzi (F.T.T.)...p.150
Conclusioni...p.155
Bibliografia...p.161
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Introduzione
La crisi petrolifera del 1973 ha dato avvio ad una riflessione internazionale avente ad oggetto le problematiche connesse alla scarsità di alcune risorse energetiche, ed al loro relativo peso nelle scelte politico finanziarie dei vari Paesi del mondo.
Le risoluzioni della Comunità europea del 17 dicembre 1974 e del 13 febbraio 1975 sono state le prime risposte europee a tale problematica, ed hanno posto le fondamenta per un programma volto all’uso razionale dell’energia.
A livello internazionale, nel 1997 si tenne la conferenza ONU sui cambiamenti climatici che condusse, non senza rilevanti complicazioni, all’approvazione del protocollo di Kyoto.
Nel settore energetico, proprio per la rilevanza strategica che l’energia ricopre nell’economica di un Paese, era da sempre stato applicato il regime del monopolio statale.
Tuttavia, dal 1996 la Comunità europea volle modificare tale approccio andando a liberalizzare il mercato elettrico con il
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conseguente ingresso di soggetti privati fino a quel momento esclusi.
L’Italia recepì tale orientamento europeo con il D.lgs 79 del 1999 conosciuto anche come decreto Bersani, dal nome del suo ispiratore.
Questo intervento normativo ha rappresentato sicuramente uno svincolo cruciale utile al cambiamento del settore elettrico.
Infatti, con un approccio non più di tipo monopolista statale, ma fondato su regole di mercato libero, seppur sotto il controllo di organi statali, si sono avuti negli anni molteplici interventi utili per volgere verso l’efficientamento energetico.
Numerosi sono i soggetti statali e non, che collaborano per il funzionamento del settore energetico.
Ovviamente risultano essere strettamente collegati nel loro operato il Ministero dell’Ambiente ed il Ministero dello Sviluppo Economico.
L’ingresso nel mercato anche di soggetti privati non può ovviamente prescindere da una continua supervisione del Ministero dell’Ambiente che, sia per mezzo dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca dell’Ambiente, sia dell’Ente Nazionale per
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le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente, coordina e regolamenta in maniera equilibrata gli interessi pubblici e privati presenti in tale settore.
L’apertura al mercato privato è risultata una scelta vincente poiché in grado di equilibrarsi automaticamente in base all’incontro tra domanda ed offerta.
Tale sistema è stato adottato anche come principio ispiratore utile a risolvere, seppur in parte, il problema delle eccessive emissioni di gas ad effetto serra.
I Titoli di Efficienza Energetica, infatti, ideati successivamente al cosiddetto command & control, permettono ai soggetti inquinatori di far divenire il loro efficientamento energetico un business e non solo una rimessa in termini economici.
A differenza del command & control, basato solo sull’imposizione di standard associati a sanzioni in caso di sforamento, i Titoli di Efficienza Energetica, per mezzo di un sistema di vendita ed acquisto, assumono un valore economico e pertanto consentono al soggetto detentore di vendere i titoli superflui, poiché eccedenti il proprio limite di emissioni consentite, così da poter realizzare profitti.
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La presenza di tale opportunità è stata cosi forte da portare allo sviluppo anche in Italia di vere e proprie società, le Energy Service Company che, sfruttando le proprie competenze nel settore
energetico, sono in grado di seguire progetti di efficientamento a partire dalla fase progettuale fino alla manutenzione, escludendo totalmente oppure in parte, dagli oneri connessi, le aziende proprietarie degli impianti.