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Introduzione
No tenía entonces, ni tengo en estos momentos, más que una sola ambición, una sola y gran ambición personal: que de mí se diga, cuando se escriba el capítulo maravilloso que la historia dedicará seguramente a Perón, que hubo al lado de Perón una mujer que se dedicó a llevar al presidente las esperanzas del pueblo y que, a esa mujer, el pueblo la llamaba cariñosamente Evita.
Queste sono le celebri parole con cui Evita, il 31 agosto 1951, rinunciò alla vicepresidenza dell’Argentina, ma soprattutto sono le parole che meglio rappresentano la volontà della ‘primera dama’ di essere ricordata anche dopo la sua morte.
Eva Perón è stata una figura importante dello scorso secolo e, ovviamente, non è passata inosservata agli occhi degli scrittori dell’epoca, i quali l’hanno immortalata nelle loro pagine. Com’è noto, la letteratura è garanzia di eternità e vedremo che la figura di Evita è divenuta immortale anche grazie al contributo di alcuni importanti autori, tra i quali spicca l’argentino Tomás Eloy Martínez.
Questo studio si propone di analizzare Santa Evita, un romanzo di Martínez, pubblicato nel 1995. Si tratta di un’opera che ebbe un grande successo di pubblico e fu tradotta in molte lingue. Come si può carpire dal titolo, il romanzo ha come protagonista Eva Perón, o meglio il suo corpo imbalsamato, destinato a vagare insepolto per molti anni, a seguito della caduta del governo peronista.
Nel primo capitolo, dopo un iniziale inquadramento storico, viene subito preso in esame il rapporto che intercorre tra scrittura e storiografia ufficiale.
In particolar modo, si fa riferimento alla patria di Eloy Martínez, l’Argentina, la quale appare come un paese senza passato, in quanto i propri
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archivi storici o mancano di documenti oppure forniscono informazioni false. A questo punto, viene analizzata la narrativa di Tomás Eloy Martínez, la quale si basa sulla commistione tra realtà e finzione, un binomio caro agli scrittori di fine secolo. Dopo aver illustrato il pensiero dei critici più importanti dell’epoca sul ruolo della narrativa in rapporto alla realtà, ci si sofferma sull’analisi delle tre opere sul peronismo scritte da Eloy Martínez:
Las memorias del general, La novela de Perón, Santa Evita.
Il secondo capitolo è interamente dedicato alla figura di Eva Perón in letteratura. In primo luogo, viene tracciata una breve biografia, in cui vengono narrati gli avvenimenti più importanti della sua vita. La seconda parte del capitolo è dedicata alla nascita del mito e agli elementi che hanno contribuito a creare la sua immagine indelebile. L’ultima parte si occupa di Eva come personaggio letterario: a seguito di una carrellata delle opere che l’hanno vista protagonista, lo studio si sofferma su quei testi che Martínez cita personalmente all’interno di Santa Evita e che sono stati fondamentali per la scrittura del romanzo. Tra i suddetti testi troviamo un racconto di Borges, un romanzo di Cortázar, un racconto di Onetti, due poesie e un racconto di Perlongher, un’opera teatrale di Copi, e un musical di Tim Rice y Andrew Lloyd Webber. Vedremo, inoltre, che il corpo di Evita assumerà significati diversi a seconda dei testi e degli scrittori: alcuni si limiteranno a descrivere la scena funeraria, altri andranno alla ricerca del cadavere perduto, altri ancora daranno una seconda vita ad Eva attraverso la resurrezione.
Il terzo e ultimo capitolo pone al centro dell’analisi Santa Evita: vengono presi in esame la struttura, i personaggi, la storia, ma soprattutto i rapporti intertestuali. Santa Evita è un romanzo dall’architettura molto complessa, poiché, come vedremo, la storia della morte e della vita di Eva sono narrate contemporaneamente ma in due ‘direzioni’ opposte. L’obiettivo centrale è quello di individuare e decifrare tra le pagine del libro una complessa rete di
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legami intertestuali, indispensabile alla comprensione dell’opera. Le relazioni intertestuali non si limitano ai testi deliberatamente citati dall’autore, ma si estendono anche a quei testi che troviamo nascosti dietro frasi, personaggi, oggetti o ambientazioni. Tra i testi più importanti troviamo il diario del dottor Ara, La razón de mi vida di Evita, e molti altri;
tuttavia, quello che gioca un ruolo fondamentale è sicuramente Esa mujer, un racconto breve scritto da Rodolfo Walsh, il cui rapporto con il romanzo, come vedremo, va ben oltre l’intertestualità.