www.gazzetta.it Mercoledì 22/9/2021 Anno 125 - numero 224|euro 1,50
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DA NON PERDERE
INTERVISTA AL BOMBER DEL BAYERN
di IANDIORIOR31(Lewandowski, 33 anni, con la Scarpa d’oro)
«IO COME IL BUON VINO SEGNERÒ ANCORA IL MIO IDOLO? HENRY»
IN CASA DELLO SPEZIA
L’Allegri furioso dà la scossa a Chiesa e De Ligt
«Sfida salvezza»
diBIANCHIN, CLARI, MAGIR10-11 (Federico Chiesa, 23 anni)
JUVE
IL VENEZIA A SAN SIRO
Sorpresa Tonali:
è l’intoccabile Ma Pioli rimane senza un vero 9
diFALLISI, GOZZINIR8-9 (Sandro Tonali, 21 anni)
MILAN
diBOLDRINI, MALFITANO, NICITA R14-15(Victor Osimhen, 22 anni) (Federico Chiesa, 2323anni)
Spalletti inventa l’attacco totale Zola: «Osimhen sembra Lukaku»
diPICCIONIR13 (Lo stadio di San Siro)
Stadi più pieni Il 75% è vicino Entro un mese tutto aperto?
L A S V O L T A
QUINTA GIORNATA
Mihajlovic rosso di rabbia
«L’arbitro ha rovinato tutto»
CLASSIFICA IERI
BOLOGNA-GENOA 2-2 ATALANTA-SASSUOLO 2-1 FIORENTINA-INTER 1-3 OGGI
SALERNITANA-VERONA 18.30 SPEZIA-JUVENTUS 18.30 CAGLIARI-EMPOLI 20.45 MILAN-VENEZIA 20.45 DOMANI SAMPDORIA-NAPOLI 18.30 TORINO-LAZIO 18.30 ROMA-UDINESE 20.45
INTER 13
NAPOLI 12
MILAN 10
ATALANTA 10
ROMA 9
FIORENTINA 9
BOLOGNA 8
LAZIO 7
UDINESE 7
TORINO 6
SAMPDORIA 5
SPEZIA 4
SASSUOLO 4
GENOA 4
VERONA 3
EMPOLI 3
VENEZIA 3
JUVENTUS 2 CAGLIARI 2 SALERNITANA 0 Champions Europa L. Conf. L. Serie B
I L F O C U S
IL ROMPIPALLONE
di Gene Gnocchi
Napoli, pazzi per Spalletti. Anche le statuine del presepe di San Gregorio Armeno si sono disposte con il suo 4-3-3.
SCARIOLO SUBITO VINCENTE
SUPER VIRTUS
di DI SCHIAVI, TOSIR36-37 Commento di BERGONZIR29 (Belinelli con la Supercoppa)
BASKET, A BOLOGNA LA PRIMA COPPA MILANO SI INCHINA
A FIRENZE PROVA DA CAMPIONI: 3-1
INTER SPACCA
TUTTO
SUPER LEWA
L’ATALANTA TORNA A VOLARE CON GOSENS E ZAPPACOSTA
L ’ U L T I M A P A R O L A
CHI VUOLE LO SCUDETTO ÈAVVISATO
di Stefano Barigelli
RA pagina29
diELEFANTE, GUIDIR16-17
Inzaghi in testa in attesa del Napoli Partenza sprint e vantaggio viola Nella ripresa Darmian e Dzeko fanno il ribaltone Sigillo di Perisic
diCONTICELLO, D’ANGELO, GARLANDO, LONGO, STOPPINI RDA 2 A 7(L’esultanza di Brozovic, Dzeko, Darmian e Barella)
Un tempo da campioni basta all’Inter e avanza. La rimonta sul campo di una delle squadre più in forma, la Fiorentina, è una dimostrazione di forza che ha il sapore della risposta a Napoli e Milan, o a chiunque abbia in testa di scucirle lo scudetto...
A FIREN F F
I N 5 18 GOL P A R T I T E
2 MERCOLEDÌ 22 SETTEMBRE 2021 LA GAZZETTA DELLO SPORT
LA VIOLA DURA UN TEMPO POI IL TRIS DEI CAMPIONI INZAGHI È DA SCUDETTO
Atto di forza dei nerazzurri in casa della Fiorentina:
segna Sottil, Darmian-Dzeko-Perisic firmano il ribaltone
L A P A R T I T A
Botta e risposta Da sinistra, Riccardo Sottil, 22 anni, esulta dopo il gol che ha portato in vantaggio la Fiorentina al 23’ del primo tempo. A destra, la gioia di Matteo Darmian, 31 anni, dopo avere pareggiato al Franchi al 7’ della ripresaGETTY
Fallo su Skriniar di Gonzalez:
da annullare il gol di Sottil
●Brutta prestazione di Michael Fabbri ieri sera al Franchi. L’arbitro di Ravenna sbaglia a non punire la spinta su contrasto aereo di Nico Gonzalez ai danni di Skriniar nell’azione che al 23’ porta al gol dell’1-0 di Sottil. Nella circostanza c’è anche la corresponsabilità del Var Maresca che attraverso un silent check conferma la decisione del direttore di gara diDavide Longo
L A M O V I O L A
e non lo chiama alla review.
Prima del gol della Fiorentina, al 18’, non convince l’ammonizione comminata a Skriniar per fallo su Nico Gonzalez: il fischio ci può stare, il giallo è eccessivo.
Al 37’ Fabbri non si accorge di un netto fallo di mano di Biraghi che, saltato da Lautaro, tocca il pallone con un chiaro movimento verso lo stesso.
L’azione fallosa avviene al limite dell’area, quindi fuori
dalla giurisdizione del Var: se fosse avvenuto all’interno dei sedici metri l’intervento sarebbe stato passibile di review. Corretta invece la valutazione della posizione di Darmian nell’azione che porta al pareggio dell’Inter:
l’esterno nerazzurro è tenuto in gioco da Benassi. Nel finale altro errore di Fabbri che non punisce con il giallo una evidente trattenuta di Bastoni su Nico Gonzalez. L’argentino chiede l’ammonizione e protesta in modo plateale, ricevendo lui il giallo. A quel punto perde la testa e prosegue nella protesta applaudendo più volte il direttore di gara che inevitabilmente gli mostra il rosso. Corretta, nel finale, la posizione di Perisic nel gol del 3-1: il croato sull’assist di Gagliardini si trova dietro la linea del pallone.
L’analisi
diLuigi Garlando
INVIATO A FIRENZE
A
lla fine del primo tempo abbia- mo pensato: l’ottava sorella si chiama Viola e fa girare la testa.
Un primo tempo fantastico, di pressing feroce, a ritmi kloppia- ni, chiuso meritatamente in vantaggio (Sottil). Ma come ca- pita agli adolescenti in crescita, che faticano a gestire forze ed ormoni, la Fiorentina ha dato troppo nella prima metà ed è letteralmente scoppiata. L’Inter, svogliata e imprecisa del primo tempo, ha riordinato i senti- menti e ha sbranato la partita con tre gol, dimostrando tutte le sue poderose potenzialità: 18 gol segnati in 5 partite; primo posto virtuale in classifica, oltre il Na- poli, tanto per ribadire l’inten- zione di tenersi al petto il trian- golino; 11 nerazzurri già in gol, una squadra intera, a conferma della profondità della rosa.
RisalitaIl pareggio lo ha fir- mato Darmian, soldatino scelto di Conte ed erede delle zolle di Hakimi. Il sorpasso lo timbra Dzeko, il successore di Lukaku.
Due gol per ribadire che il pre- sente non è ammalato di nostal- gia e regge il confronto con il passato. Anzi, Inzaghi, bravissi- mo a gestire la risalita, ha 3 pun- ti in più dell’ultimo Conte. L’In- ter ha vinto da grande, ma non deve dimenticare che, se gioca con l’anima molle, come nel
primo tempo del Franchi, si rimpicciolisce.
Uragano violaA impressio- nare non è tanto il pressing fero- ce con cui Italiano stordisce l’In- ter al fischio d’inizio (è il suo marchio di fabbrica) quanto il fatto che lo stia attuando con 6 titolari diversi rispetto a Maras- si. Difesa cambiata per tre quar- ti, con Benassi terzino destro.
Significa che l’idea è già ben piantata nella testa della squa- dra, dopo pochi mesi di lavoro, e i meccanismi funzionano a pre- scindere dagli interpreti. Ed è proprio l’energia nuova recupe- rata grazie al turnover che con- sente alla Fiorentina il pressing indemoniato che inchioda l’In- ter tra le sue tende. Al 10’ Han-
Fallo L’intervento di Gonzalez su Skriniar nell’azione dell’1-0DAZN
La riscossa Nel secondo tempo un Barella
incontenibile fa da trascinatore e la squadra vola I segnali La formazione di Italiano ha dato troppo all’inizio ma non è riuscita a reggere il passo
danovic, che ha rispolverato l’aureola di qualche stagione fa, ha già salvato con un paio di mi- racoli, su Gonzalez, assistito da Vlahovic e sullo stesso Vlahovic che, sorretto dalle truppe, gi- ganteggia: sponde, appoggi, at- tacco alla profondità... I meriti della Fiorentina sfumano nel- l’approccio sbagliato dei neraz- zurri. Esemplari le 2-3 sbavatu- re di De Vrij, uno che in genere tanti errori li distribuisce in una stagione intera. Strane anche le imperfezioni e gli affanni di Ba- rella, il soldatino più affidabile della caserma. Ma qui forse c’entra anche la stanchezza. Al solito, tra Inter e Nazionale, le ha giocate quasi tutte. Merita delle pause. Se ha già la lingua fuori a settembre... Male Dar-
POSSESSO % FIORENTINA ALL. ITALIANO DRAGOWSKI
HANDANOVIC
4-3-3 3-5-2
SOTTIL VLAHOVIC GONZALEZ
BONAVENTURA TORREIRA DUNCAN BIRAGHI
NASTASIC
MILENKOVIC
BENASSI
BASTONI DE VRIJ BROZOVIC DZEKO
LAUTARO
SKRINIAR DARMIAN
BARELLA
CALHANOGLU
PERISIC
FIORENTINA (4-3-3) Dragowski; Benassi (Odriozola dal 21’ s.t.), Milenkovic, Nastasic, Biraghi; Bonaventura (Kokorin dal 39’ s.t.), Torreira (Amrabat dal 21’
s.t.), Duncan (Callejon dal 39’ s.t.); Sottil (Saponara dal 29’ s.t.), Vlahovic, Gonzalez PANCHINA: Julio, Quarta, Terzic, Maleh, Bianco, Terracciano, Rosati ALLENATORE: Italiano ESPULSI Gonzalez al 33’
s.t. (doppio giallo per c.n.r.) AMMONITI nessuno CAMBI DI SISTEMA: 4-3-2 da 33’ s.t.
BARICENTRO: ALTO54,1 metri
ARBITRO: Fabbri di Ravenna
NOTE: Paganti 15.927, incasso di 573.164 euro. Tiri in porta 6-5. Tiri fuori 5-8.
Angoli 4-8. In fuorigioco 1-1. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.
(PT)1R Q0
MARCATORI: Sottil (F) al 23’ p.t.; Darmian (I) al 7’, Dzeko (I) al 10’, Perisic (I) al 42’ s.t.
INTER (3-5-2) Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Darmian (Dumfries dal 21’ s.t.), Barella (Vecino dal 26’
s.t.), Brozovic, Calhanoglu (Gagliardini dal 39’ s.t.), Perisic; Dzeko (Sanchez dal 26’ s.t.), Lautaro (Dimarco dal 39’ s.t.) PANCHINA: Kolarov, Ranocchia, D’Ambrosio, Satriano, Radu, Cordaz ALLENATORE: Inzaghi ESPULSI nessuno AMMONITI Skriniar, Darmian, Calhanoglu per gioco scorretto CAMBI DI SISTEMA:
nessuno
BARICENTRO: MEDIO53,1 metri
6
6 7 7
INTER ALL. INZAGHI
53 47
TIRI IN PORTA
6 5
FALLI FATTI
11 15
PASSAGGI RIUSCITI
496 428
1 3 INTER
FIORENTINA
StraInter: rimont
SERIE A ANTICIPI 5ª GIORNATA
MERCOLEDÌ 22 SETTEMBRE 2021 LA GAZZETTA DELLO SPORT 3
I numeri della partita FIORENTINA
INTER
POSIZIONI MEDIE DEI GIOCATORI
69Dragowski 24Benassi 4Milenkovic 55Nastasic 3Biraghi 5Bonaventura
18Torreira 32Duncan 33Sottil 9Vlahovic 22Gonzalez
% PASSAGGI RIUSCITI
PALLE PERSE
87,5 96
POSIZIONI MEDIE DEI GIOCATORI
1Handanovic 37Skriniar 6De Vrij 95Bastoni 36Darmian 23Barella
77Brozovic 20Calhanoglu 14Perisic 9Dzeko 10Lautaro
CROSS EFFETTUATI
PALLE RECUPERATE
10 51
CROSS EFFETTUATI
PALLE RECUPERATE
11 50
% PASSAGGI RIUSCITI
PALLE PERSE
85,5 95
69 4
24 55
18 5
9 3 32 22
33
1 95
6
37 77
36 20
14
9 10
23
GDS Il sorpasso
nerazzurro Su corner di Calhanoglu lo stacco aereo di Edin Dzeko, 35 anni, che porta in vantaggio l’Inter. Per il bosniaco ex Roma è il quarto gol in questo campionatoAFP
mian, prigioniero dello scattan- te Gonzalez, poco in regia da Brozovic e Calhanoglu. L’Inter fatica a rialzarsi e non restitui- sce quasi mai il pressing. Si sbat- te il solo Perisic e un po’ Lauta- ro. Ma in 45 minuti i nerazzurri trovano la porta una volta sola, su punizione di Calha che fa vo- lare Dragowski (30’). La Viola invece ha centrato i pali 6 volte ed è giusto che beva il tè in van- taggio.
Barella duracellGiusto per quanto espresso dal campo, meno per il regolamento, per- ché Gonzalez sbilancia Skriniar in volo e gli impedisce di arriva- re sulla palla. L’argentino s’invo- la e crossa basso. L’altro esterno, Sottil, si avventa e chiude in rete
sul secondo palo (23’). Il ritardo nella chiusura di Sottil racconta una volta di più le motivazioni tiepide dei nerazzurri. Ma in spogliatoio l’Inter si toglie il pi- giama, s’infila la tuta da lavoro, torna in campo e inizia un altro film. Minuto 7: Perisic assiste Dzeko che, con un tocco tanto semplice quanto enciclopedico, innesca l’irruzione di Barella che manda in gol Darmian. Tre minuti più tardi, corner di Calha e Dzeko incorna il 2-1.
Notare un paio di cose. Prima: al 7’ Dumfries e Sanchez erano a bordocampo, pronti a rilevare Darmian e Calhanoglu che sono entrati da protagonisti nei due gol. Il calcio è anche questo. Se- conda cosa: Barella si è cambia- to le duracell all’intervallo ed è
stato il trascinatore della rimon- ta. Incontenibile. Per questo è così difficile tenerlo fuori… Al 20’ ha ancora la forza per affon- dare e servire il march point a Lautaro che se lo divora. Ma la partita la chiude di fatto Gonza- lez al 33’ che si fa cacciare per protesta con applauso incorpo- rato. Imperdonabile, ma anche esasperato, lo giustificherebbe la Palombelli: aveva ragione a pretendere il giallo per Bastoni che si era aggrappato alla sua maglia. Disastrosa e tremebon- da la direzione di Fabbri. Il sigil- lo lo piazza Perisic, il migliore:
3-1 al 42’. Anche in questo caso, i meriti dell’Inter sfumano nelle colpe della Fiorentina che non ha saputo distribuire le forze.
Dopo l’ottimo primo tempo, co-
stato carissimo, la Viola è crolla- ta sulle gambe incapace di so- stenere il pressing e di contene- re l’Inter. Brufoli della crescita.
Bravo Italiano, ma deve trovare il modo di viaggiare anche con le marce basse, perché non si può pretendere di volare per 90’
come nel primo tempo, con tre partite a settimana. L’Inter ha imparato dal primo tempo fio- rentino che cosa non deve fare.
Sabato ospiterà l’Atalanta, altre bestie da pressing che sanno dosare le forze. Sarà il suo primo vero scontro diretto, ma intanto ieri la Beneamata si è addor- mentata in cima al campionato.
s
TEMPO DI LETTURA 4’15”ta e primato
MERCOLEDÌ 22 SETTEMBRE 2021 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5
FIORENTINA
6
Follia Gonzalez, Handanovic torna super
L’ALLENATORE IL MIGLIORE IL PEGGIORE
Primi 35 minuti a mille all’ora, da Premier League. Il dubbio è: quando la benzina finisce, come si mantiene l’equilibrio?
INTER
7
La forza di capire i momenti della partita: tiene nel primo tempo, poi dilaga quando gli avversari abbassano i ritmi.
G L I A R B I T R I diDavide Longo
4,5FABBRI (Arbitro) Serata storta. Inizia valutando male l’intervento di Gonzalez su Skriniar nell’azione dell’1-0 per la Fiorentina e prosegue con diversi errori di valutazione sui provvedimenti disciplinari, l’ultimo dei quali (il mancato giallo a Bastoni per la trattenuta su Gonzalez) porta alla plateale protesta dell’argentino e all’inevitabile cartellino rosso.6,5COSTANZO (Assistente)6PASSERI (Assistente)
L’ALLENATORE IL MIGLIORE IL PEGGIORE
Benassi Partenza da film horror, con Perisic che gli ruba il tempo in acque pericolose almeno un paio di volte.
Ma poi riordina le idee e prova a rialzarsi, anche se paga la differenza di stazza con il croato.
Duncan
Diavolo d’un primo tempo: gioca a velocità stellare, mette dentro anche la qualità. Un suo sinistro per poco non butta giù la traversa di Handa.
Stravince il duello con Barella, fin quando il serbatoio è pieno. Poi cala con tutti. (Callejon s.v.)
Italiano
La Fiorentina ha un’anima e ruba l’occhio. Ma la coperta è corta e il problema va risolto: non si può sempre pensare di andare a mille all’ora, specie quando si affrontano squadra di caratura superiore come l’Inter.
Gonzalez
Nel primo tempo ruba l’occhio, mette in difficoltà Skriniar, serve un assist d’oro a Sottil. Poi, la follia, una protesta reiterata che l’arbitro non può ignorare. Buon per lui che Calhanoglu gli impedisce di andare faccia a faccia con il direttore di gara.
Perisic
Il più lucido pure nel primo tempo, nonostante qualche copertura mancante. Decisivo nell’azione che porta al pareggio con la testa, ha uno strapotere fisico che la Fiorentina non controlla.
Il gol è il giusto premio.
S. Inzaghi
Ha un motore notevole a disposizione e una grande dote, saper sfruttare al massimo le risorse con le sostituzioni. L’Inter costruisce e segna ogni volta tanti gol:
il film è diverso, il finale è sempre lo stesso.
Bastoni
Sbadato in avvio, perde due palloni sanguinosi che fanno giocare la Fiorentina faccia alla porta.
In difficoltà fisica, è meno preciso anche nell’impostazione:
buon per lui che Sottil cali alla distanza. Un giallo risparmiato.
6 7 5 7 7,5 5,5
5,5
Dragowski Attento sulla punizione di Calhanoglu, intervento non semplice perché il pallone è coperto. Nel finale è attento su Brozovic. Ma che brividi con il pallone tra i piedi…
6
Milenkovic Lavora bene in anticipo su Dzeko, guida il reparto e la sua è una prestazione dominante, sia sui palloni alti sia su quelli bassi. Nel secondo viene preso d’infilata anche lui.
6
Nastasic Al debutto stagionale, il calo alla distanza è fisiologico.
Finché ha fiato tiene botta, ma sul 3-1 è colpevole anche lui. Salvato dal Var in occasione dell’autorete.
5,5
Biraghi Prepara lo scherzo ad Handanovic con il sinistro, ma il portiere lo blocca.
Dzeko gli salta in testa sul gol.
Un po’ scollegato sulla catena con Gonzalez:
meccanismi da migliorare.
5
Bonaventura Classe e lucidità.
S’abbassa ad aiutare in regia quando l’Inter prova a prendere Torreira, poi gioca di qualità sulla trequarti.
Ultimo ad arrendersi, anche quando l’Inter è ormai in dominio.
(Kokorin s.v.)
6,5
Torreira I tempi giusti, al posto giusto, nel momento giusto.
Ha frequenze che l’Inter che non prende mai.
Il punto è che la trasmissione dura solo un tempo, nel secondo sparisce dal campo.
6
Sottil Comodo comodo sul pacco regalo di Gonzalez, fa ballare Bastoni ma una rifinitura sballata per Vlahovic nel primo tempo è errore grave.
E sbaglia tante scelte: non affonda quando potrebbe.
6
Vlahovic Sbuffa e lotta. Il primo tempo è da centravanti vero: assiste subito Gonzalez, poi Handanovic gli dice di no e nelle sponde è eccezionale. Poi quando la squadra si abbassa, va in crisi anche lui.
6
Amrabat Va in regia per Torreira ma la musica non cambia e non è lui che può cambiare l’inerzia della partita. Qualche scelta discutibile, ma non è sulle sue spalle la sconfitta.
6
Skriniar Gonzalez lo fa penare, ma ancor di più l’arbitro, che lo punisce con un giallo ingiustificato e poi non vede il fallo nell’azione del gol viola.
La ripresa è con i fiocchi, come ormai d’abitudine.
6
Handanovic Primo tempo con le ali, il secondo passato sul divano.
Neppure il tempo di sistemarsi la divisa che Gonzalez lo chiama a un’uscita bassa.
Poi è super su Vlahovic e attento su Biraghi.
7,5
De Vrij Prima mezz’ora da incubo, forse mai così in difficoltà.
Poi si sistema, prende le misure a Vlahovic, capisce che non serve esagerare con l’anticipo e la pratica si sistema.
6
Darmian A un centimetro dalla sostituzione, si volta e vede Dumfries che sta per entrare al suo posto e piazza il gol del pareggio. Fin lì, era stata sofferenza vera:
scarso l’aiuto a Skriniar.
6,5
Barella Manda in campo il fratello nel primo tempo, probabilmente la peggior prima frazione con l’Inter. Nella ripresa è lui:
manda in porta Darmian e regala un cioccolatino a Lautaro.
(Vecino 6 Entra nell’azione del 3-1).
6,5
Calhanoglu Dragowski gli nega il gol su punizione perfetta.
Inzaghi vorrebbe toglierlo, ma dopo il pareggio sale in cattedra.
Un altro assist da corner e un pallone d’oro sui piedi di Sanchez.
6,5
Brozovic Guardare e riguardare l’apertura per Vecino che spacca in due la Fiorentina e disegna il gol del 3-1.
Pilota senza aiutanti nel primo tempo, ma comunque uno dei più lucidi.
7
Dzeko Gli manca un gol pesante:
eccolo lì, a salire in cielo per il 2-1.
Appoggio costante ai compagni, sponde e giocate continue.
In partita come in carriera:
migliora con il passare dei minuti.
7
Lautaro Firenze lo distrae, non è lui e quasi si innervosisce, nel primo tempo.
Il gol fallito sul regalo di Barella è un colpo che non ti aspetti: forse anche lui ha bisogno di riposo.
(Dimarco s.v.)
5,5
Dumfries Cavallo con il motore che va subito a regime:
entra a manda in crisi la Fiorentina, con un’accelerazione dopo l’altra.
Tra poco sarà titolare. Ma già così è un fattore.
6,5
diDavide Stoppini
LE PAGELLE
SERIE A ANTICIPI 5ª GIORNATA
Odriozola Fa rimpiangere Benassi, anche se entra nel momento più complicato per i suoi: la gara è ormai cambiata, sul suo binario deve correre solo all’indietro.
5
Saponara Ha poco tempo per incidere sul match, poco dopo il suo ingresso la Fiorentina resta pure in dieci uomini. Forse avrebbe meritato qualche minuto in più.
6
Sanchez Ha un buon impatto sul match, piazza il mirino su Dumfries e lo trova spesso.
Ma fallisce un 3-1 sul rinvio sballato di Dragowski che grida vendetta.
6
Gagliardini L’aveva detto Inzaghi: sarà importante.
Entra quando il più è fatto.
Ma meglio non correre rischi:
bravo a resistere alla tentazione del tiro per l’assist a Perisic.
6,5
1 6 MERCOLEDÌ 22 SETTEMBRE 2021 LA GAZZETTA DELLO SPORT
SERIE A ANTICIPI 5
AGIORNATA
ATALANTA
6,5
SASSUOLO
5,5
5,5MUSSOUn po’ sorpreso e in ritardo sul gol di Berardi.
6TOLOILa solita verve, anche se con Boga dalle sue parti limita le sgroppate in avanti.
6,5DEMIRALLa sua energia strappa applausi. Defrel lo “uccella”
una sola volta, ma poi lo grazia.
6DJIMSITIControlla bene Berardi, ma sul gol c’è Gosens e non lui.
5,5MAEHLEIngresso col brivido:
una palla consegnata al Sassuolo e che rischio su Djuricic in area.
6DE ROONI 4 turni di squalifica gli
lasciano un po’ di ruggine. Sbaglia molto in appoggio, ma piazza un paio di recuperi preziosi nel finale.
6,5KOOPMEINERSUn lancio perfetto scatena gli “oooh” di stupore.
Il piede c’è, eccome. E dai suoi recuperi nascono i gol.
6,5GOSENSRitorna sul tabellino dei marcatori e quando c’è da inserirsi è la solita spina. Berardi però lo lascia sul posto e segna.
6PEZZELLAHa voglia e intraprendenza. Tiro rivedibile.
6PESSINAFa tutto bene, tranne
negli ultimi 16 metri. Azione uno: manca l’ultimo (facile) passaggio. Azione due:
allarga troppo il piatto mancino.
(PASALICs.v.)
6MALINOVSKYIIl cross dell’1-0, la partecipazione al 2-0, ma anche tante parabole storte, soprattutto da fermo.
Inusuale con quel sinistro…
6ILICICEntra e subito impegna Consigli.
6ZAPATANon segna, ma fa segnare e i suoi scatti in profondità fanno male al Sassuolo. Fin quando ha gamba.
6PICCOLIUna girata neutralizzata.
5,5MULDURToglie una rete a Gosens nel primo tempo, ma è troppo passivo in fascia. E spesso non tiene la linea sui fuorigioco.
6AYHANContro Zapata è dura. Ha il merito di tenere botta e non affondare quando l’Atalanta domina.
5,5FERRARITimido nell’uscire su Zappacosta sull’1-0. Poi la consueta lotta, ma è tardi.
5KYRIAKOPOULOSZappacosta lo suona come un pugile col sacco nel primo tempo. Meglio nella ripresa.
6FRATTESICi mette polmoni e
grinta. Non sempre lucido palla al piede. (M. LOPEZs.v.) 5,5MAGNANELLIQuando l’Atalanta alza il ritmo, sono dolori.
L’esperienza gli evita di naufragare.
6HARROUINon ha paura dello scontro fisico, anzi quasi lo cerca.
5,5TRAOREFatica a trovare posizione e palloni. Peccato, i pochi che tocca sono di discreta fattura.
6DJURICICCon lui il Sassuolo guadagna 20 metri. Non è un caso.
6BERARDIDiciamola tutta: tra i peggiori per 45’. Poi il lampo del gol,
prima di tornare in letargo.
5,5DEFRELNon fosse che nel calcio conta metterla in porta, se la caverebbe. Ma se giochi centravanti e getti alle ortiche due occasioni su due… (SCAMACCAs.v.) 5,5BOGALa sintesi della sua partita è la prima azione della gara:
due bei dribbling, poi si allunga la palla e la perde. Fumoso.
6RASPADORIPrima largo a sinistra, poi stretto vicino alla prima punta. Prova a fare “casino”, senza grandi risultati.
G L I A R B I T R I dim.g.
6MASSA(Arbitro) Bene nel complesso, anche dal punto di vista disciplinare (giusti i cartellini). Riguardo al contattino tra Maehle e Djuricic nell’area nerazzurra ci sta non fischiare.
6VALERIANI(Guardalinee)6PERROTTI(Guardalinee)
Energia Demiral, Boga fumoso, Ilicic entra bene
6,5GASPERINIL’ALLENATORE Ritmo, esterni che viaggiano a mille, palle gol a ripetizione:
un’ora da vera Atalanta. Poi il calo e la sofferenza finale.
7ZAPPACOSTAIL MIGLIORE Per un tempo è un autentico martello sulla destra. Corre, crossa e fa gol, cancellando l’errore sotto porta di Salerno.
5,5DIONISIL’ALLENATORE Forse esagera con il turnover all’inizio. Il Sassuolo, infatti, viene fuori alla distanza, con l’ingresso di Djuricic & co.
6CONSIGLIIL MIGLIORE Il parabile lo para e anche in bello stile: volo d’angelo su Ilicic, solido in due tempi su Piccoli.
Sui gol può proprio poco.
dima.gui.
LE PAGELLE
GOSENS-ZAPPACOSTA L’ATALANTA STENDE IL SASSUOLO
CON GLI ESTERNI
I nerazzurri partono forte e poi controllano Per gli emiliani è la terza sconfitta di fila Berardi si vede solo in occasione del gol
La Dea mette
le ali
L’analisi
diAndrea Elefante
INVIATO A BERGAMO
P
er l’Atalanta il Sassuolo è un’aspirina che va bene per qua- lunque tipo di malessere. O di sottile ansia, nel suo caso. La se- rie infinita di risultati positivi si allunga, e pazienza se la medici- na non è stata inghiottita tutta d’un fiato, come fatto negli ulti- mi anni. Anzi, il fiato ad un certo punto è diventato grosso, quan- do le gambe hanno iniziato a gi- rare meno rispetto al ritmo furi- bondo del primo tempo e nel gioco del turnover in campo Dio- nisi ha trovato forze più fresche.
Ma anche una “nuova” Atalanta, che ora guarda verso l’altra porta con più cautela e più coperture.
Segna meno di un tempo, ma prende anche molti meno gol:
sono solo quattro in cinque par- tite (con due rigori e una mezza autorete) e bisogna tornare al- l’era “ante Gasp” (stagione 2015- 16) per trovarne così pochi dopo le prime cinque di campionato.
Calcio e sofferenza: Atalanta e Sassuolo, due cantieri diversi, hanno provato a tirare su i rispet- tivi palazzi con lo stesso cemen- to. Molto più calcio l’Atalanta nel primo tempo, con più occasioni e più pulite; la capacità di saper soffrire meglio nella ripresa, quando il Sassuolo per 20’ ha go- vernato ma senza trovare mai il segno del comando che avrebbe fatto vacillare la resistenza dei gasperiniani, mai l’ultima scelta o l’ultimo affondo davvero chi-
rurgici. E ora vacillano un po’ le certezze di Dionisi, alla terza sconfitta consecutiva: poteva es- sere molto più pesante, come al solito, non è arrivata come altre volte nei minuti finali, ma sono consolazioni a metà.
Il cambio di DionisiCosa poteva servire all’Atalanta per scacciare nubi di inquietudine e
“invitare” il Sassuolo alla festa del suo calcio? Un gol presto: ec- co, servito. Tempo due minuti e 45” e Malinovskyi mostra subito dove si svilupperà principalmen- te la partita: radente da destra, il nulla neroverde al centro del- l’area e per il Gosens versione
“esterno in arrivo sul palo oppo- sto” è uno scherzo firmare l’1-0.
Ma è sulla stessa fascia, la destra della Dea, che il Sassuolo prova a organizzare la sua ribellione, af- fidata soprattutto agli strappi di Boga, esterno sinistro del triden- te anomalo scelto da Dionisi: un 4-3-3 con Traoré “galleggiante”
da mezzala impropria, senza un vero centravanti (Scamacca e Ra- spadori in panchina) e con De- frel edizione “falso nove”. Falso anche perché i suoi movimenti tolgono punti di riferimento e danno al Sassuolo vita per un quarto d’ora pure dopo il gol a freddo; ma anche perché i suoi errori lo penalizzano: un tiro de-
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Il tecnico dei bergamaschi
Gasp: «Inter e Milan ci diranno chi siamo»
diMarco Guidi
INVIATO A BERGAMO
T
anto rumore per nul- la. La vittoria sul Sas- suolo lancia l’Atalanta a quota 10 punti, uno in più dello scorso an- no. Ma come, la Dea non era par- tita più lenta delle previsioni?Impressioni di settembre, canta- va qualcuno. Gian Piero Gasperi- ni non si fida comunque. «Non è che noi iniziamo la stagione con l’obiettivo di vincere lo scudetto.
Adesso affronteremo Inter e Mi- lan in serie, poi potremo capire a che livello saremo – dice il tecni- co nerazzurro -. Le due milanesi e il Napoli sono le squadre partite meglio, ma è un campionato equilibrato, perché la fascia me- dia si è rinforzata molto e può to- gliere punti a tutte». Presto, dunque, per dire che è tornata la vera Atalanta. Altrettanto presto sostenere che se ne fosse mai an- data. «Noi siamo sempre stati abituati a partire da dietro, ma poi abbiamo centrato per tre vol- te la qualificazione alla Cham- pions…».
RecuperiInsomma, la Dea se la gioca e se la giocherà. Final- mente con De Roon, che ha scon- tato i quattro turni di squalifica e contro il Sassuolo ha ripreso po- sto in mediana. «Giocatore trop- po importante per noi», ammet- te il Gasp. Che spera il prima pos- sibile di riavere anche Luis Mu-
riel, il grande assente degli ultimi tempi. «Con le lesioni muscolari è sempre meglio essere cauti, ma potremmo rivederlo prima della sosta». I più ottimisti si augura- no già sabato a San Siro contro l’Inter. Intanto, ai gol ci hanno pensato gli esterni. Gosens è un abitudinario, per Davide Zappa- costa è il primo dal ritorno a Ber- gamo. «Dovevo riscattare l’erro- re davanti alla porta di Salerno e segnare davanti ai nostri tifosi è una grande emozione», raccon- ta l’esterno nerazzurro.
I neroverdiAd Alessio Dionisi il suo Sassuolo non è dispiaciuto.
Il tecnico respinge anche l’accusa di aver fatto troppo turnover (sei cambi rispetto all’undici visto con il Torino): «Dopo cinque giornate non si può parlare di ti- tolari e riserve. Stiamo giocando tanto, normale ruotare gli uomi- ni». Così si spiega la panchina di Raspadori e Scamacca, con De- frel dal 1’. «Sono bravi ma giova- ni, non facciamo loro un favore riempiendoli di aspettative». E poi nel finale la squadra emiliana poteva anche pareggiare. «Ci ho creduto, mi sentivo che avrem- mo potuto fare il 2-2. E a dirla tutta c’è anche quell’episodio dubbio (contatto Maehle-Djuri- cic nell’area di casa, ndr) che non ci è stato favorevole».
s
TEMPO DI LETTURA 2’30’’POSSESSO %
ATALANTA A. GASPERINI
MUSSO CONSIGLI
3-4-1-2 4-3-3
ZAPPACOSTA DE ROON KOOPMEINERS
TOLOI DEMIRAL DJIMSITI
MALINOVSKYI PESSINA
ZAPATA GOSENS
TRAORÉ MAGNANELLI
FRATTESI
BOGA DEFREL BERARDI
KYRIAKOPULOS FERRARI
AYHAN MULDUR
ATALANTA (3-4-2-1) Musso; Toloi, Demiral, Djimsiti; Zappacosta (dal 24’ s.t. Maehle), De Roon, Koopmeiners, Gosens (dal 24’ s.t. Pezzella); Pessina (dal 39’ s.t. Pasalic);
Malinovskyi (dal 17’ s.t.
Ilicic), Zapata (dal 39’ s.t.
Piccoli).
PANCHINA: Sportiello, Rossi, Palomino, Lovato, Scalvini, Freuler, Miranchuk.
ALLENATORE:
Gasperini ESPULSI nessuno AMMONITI Malinovskyi e Pezzella per gioco scorretto CAMBI DI SISTEMA:
nessuno BARICENTRO ALTO (55,7 M)
ARBITRO: Massa di Imperia
NOTE Spettatori 7.353, per un incasso di euro 128.207. Tiri in porta 5-1. Tiri fuori 8-4. In fuorigioco 2-0. Angoli 5-5. Recuperi 0’ p.t., 4’ s.t.
(PT)2R Q1
MARCATORI: Gosens (A) al 3’, Zappacosta (A) al 37’, Berardi (S) al 44’ p.t.
SASSUOLO (4-3-3) Consigli; Muldur, Ayhan, Ferrari, Kyriakopulos;
Frattesi (dal 37’ s.t.
Lopez), Magnanelli (dal 15’
s.t. Harroui); Traoré (dal 22’ s.t. Djuricic); Berardi, Defrel (dal 37’ s.t.
Scamacca), Boga (dal 15’
s.t. Raspadori) PANCHINA: Pegolo, Goldaniga, Chiriches, Rogerio, Peluso, Toljan, Henrique ALLENATORE: Dionisi ESPULSI nessuno AMMONITI Ferrari e Lopez per gioco scorretto CAMBI DI SISTEMA:
nessuno BARICENTRO: MOLTO BASSO (48 M)
6,5
6,5 5,5 5,5
SASSUOLO ALL. DIONISI
47,6 52,4
TIRI IN PORTA
5 1
FALLI FATTI
16 16
PASSAGGI RIUSCITI
447 498
2 1 SASSUOLO
ATALANTA
dicato alle stelle dopo aver “bru- ciato” Demiral, che poteva (do- veva) essere l’1-1 dopo 12’ e poi nella ripresa il possibilissimo 2-2 sprecato a lato su cross di Kyriakopoulos.
I rimorsi della DeaPersa l’occasione per rimettere subito in piano la partita, il Sassuolo ha continuato per un po’ a pendere su Boga, inseguito anche da Zap- pacosta finché la missione è stata affidata in proprio a Toloi:
l’esterno nerazzurro aveva altro da fare. Ovvero iniziare a deva- stare la sua fascia e il sistema ner- voso di Kyriakopoulos e su quel- l’onda l’Atalanta ha iniziato a sa-
lire come un mare sempre più impetuoso. E con i soliti rimorsi, perché per almeno quattro volte il Sassuolo si è trovato addosso un salvagente inatteso: la prima per meriti di Muldur, muro estremo per cancellare la solita combinazione da esterno a ester- no Zappacosta-Gosens; le altre tre per regali più o meno infioc- chettati dall’Atalanta. Due volte da Pessina, con ripartenza quasi indisturbate chiuse perdendo l’attimo o allargando troppo il si- nistro e la terza per un colpo di testa mirato alto da Zapata. Sem- pre su cross di Zappacosta, che al 37’ ha santificato il suo enorme primo tempo e una combinazio- ne playstation, iniziata e “curata”
da Koopemeiners, con la parte- cipazione di Zapata nei panni del rifinitore e del piede di Malino- vskyi come “accompagnatore”.
Il torto del SassuoloIl torto dell’Atalanta, oltre che di non trovarsi sul 4-0 o 4-1, è stato con- cedere a Berardi - lui all’Atalanta segna quasi sempre - di andare sul sinistro (vero Gosens?) e di accarezzare un palo che andava protetto meglio (vero Musso?). E dunque di consegnarsi ad una metà di secondo tempo gestita resistendo e gestendo la stan- chezza più che offendendo.Il Sassuolo ha avuto il merito di non buttarsi giù, anche intuendo che l’Atalanta - e soprattutto Zappacosta - stava calando e at- tenuando la frequenza del suo martellamento. Ma anche il de- merito di non trovare spazi dove cogliere l’Atalanta impreparata.
E così gli straordinari in realtà ha dovuto farli Consigli, e due volte, prima su Ilicic e alla fine su Pic- coli.
s
TEMPO DI LETTURA 3’44”Gioia e ferocia Il tedesco Robin Gosens, 27 anni, festeggia il gol del momentaneo 1-0 con Matteo Pessina, 24 anniGETTY IMAGES
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SERIE A ANTICIPI 5ª GIORNATA
contro una squadra che negli ul- timi anni è sempre arrivata da- vanti al Genoa e che il Genoa ha sempre sofferto molto, molto».
BeneEd ecco Mattia Destro, ex della gara: «La rete è stata una grandissima emozione, era im- portante per noi fare risultato e siamo stati bravi a riacciuffare questa partita. A Bologna ho la- sciato il cuore e voglio benissi- mo a questa gente. Sabato con l’Hellas abbiamo una gara im- portantissima, in casa nostra, dobbiamo fare risultato».
m.d.v.
s
TEMPO DI LETTURA 1’43”noa -. Poi ci sono anche gli av- versari, ma mi è piaciuto molto l’atteggiamento. Per trequarti di gara abbiamo mostrato grande personalità, poi potevamo esse- re più bravi e lucidi ma ci tenia- mo la bella prestazione, una prestazione che ci spinge a fare ancora meglio. Anche se ci sono grandissime difficoltà da supe- rare. Destro? Ha fatto una gran- de partita e questo è il segnale dello spirito che ha la squadra.
Però dobbiamo essere un po’
più bravi tutti e capire che que- sta squadra è nata da poco e ha tante lacune che si cercheranno di limare. Ci restano voglia e at- teggiamento, voler fare sempre la partita, ma da oggi pensiamo già al Verona, gara difficilissima giochiamo la vita e non va bene
vedere questa superficialità da parte degli arbitri...». La rabbia non si placa. «Meritavamo di vincere - riprende l’allenatore del Bologna -, poi è vero che po- tevamo fare meglio ma non è che il Genoa abbia creato così tanti pericoli. Ripeto: partita ro- vinata dall’arbitro». E Aaron Hickey, autore del momentaneo 1-0: «Sono felice per il gol ma siamo arrabbiati per il pareggio su calcio di rigore».
PersonalitàDall’altra parte ecco Davide Ballardini: nella sua storia contro il Bologna, una so- la sconfitta. «Abbiamo fatto una buona partita, siamo partiti be- ne - racconta il tecnico del Ge-
S
inisa espulso ma...parlante. «La partita è stata rovinata dal- l’arbitro. Nell’occa- sione del rigore - dice il tecnico del Bologna - contro di noi c’è stato un doppio fallo: Bo- nifazi sta per cadere e appoggia il braccio su Kallon sì, ma c’è fal- lo prima. Se cade non è perché è stato colpito da epilessia: noi ci
L’allenatore del Bologna espulso
Furia Mihajlovic: «L’arbitro ha rovinato la gara»
« Nell’azione del rigore per loro c’era un fallo su Bonifazi. Questa superficialità ci danneggia»
BOLOGNA
6,5
G L I A R B I T R I dim.d.v.
5FOURNEAU (Arbitro) Il primo rigore è evidente, il secondo nasce da un fallo di Behrami su Bonifazi che comunque sbaglia. Mancano due ammonizioni.
5,5PAGANESSI (Assistente) 5,5CAPALDO (Assistente) 7SKORUPSKI La paratissima su Destro, quella del possibile 1-2. Sul gol dell’ex sbagliano davanti a lui.
6,5DE SILVESTRI Sempre dentro la partita e ha anche la possibilità del 2-1: Sirigu lo devitalizza.
5,5MEDEL Assiste, due passi altrove, all’1-1 di Destro.
5,5BONIFAZI Quando scatta il rigore finale, Behrami gli pesta il piede destro ma lui va a franare su Kallon.
6,5HICKEY Kallon si traveste da Dumfries, lui da Miha: sinistro in diagonale e perfetto 1-0. (Dijks s.v.) 6,5DOMINGUEZ Primo centrocampista ma anche centrale difensivo: non smette mai di avviare e tamponare.
5,5SVANBERG Bel primo tempo, nella ripresa tenta un colpaccio da fuori ma è sfibrato.
6SANSONE Fa tutto Vanheusden ma il rigore se lo prende.
5ORSOLINI Errore madornale:
avvia l’1-1 di Destro.
5,5SKOV OLSEN Entra negli assalti finali, con traversa, ma il colpo decisivo non arriva mai.
6SORIANO La palla del possibile 3-2 e onnipresenza.
5,5BARROW Non esce ancora dal guscio, almeno l’avvio dell’1-0 è suo.
6,5VIGNATO Brucia la fascia sinistra e dà spunti alla bella ripresa del Bologna.
6ALL. MIHAJLOVIC Primo tempo di sofferenza: i cambi gli danno una mano seria.
7ARNAUTOVICIL MIGLIORE Fa il leone, che gli arrivino o meno palloni da centravanti.
Lotta e infila il rigore con rabbia.
Trascinatore.
6CAMBIASO Subito sulla linea dei 4 ma propositivo in fase offensiva:
resta molto largo e alto, crescita evidente. (Ghiglione s.v.) 6BANI Attento anche a coprire su Barrow quando Cambiaso sale.
5VANHEUSDEN Strattona e butta per terra Sansone: rigore.
6,5MAKSIMOVIC Il totem della difesa regge Arnautovic.
6,5CRISCITO L’alternatore fra difesa a tre e quattro: impeccabile sul 2-2 dal dischetto.
6KALLON Largo a sinistra per puntare il piccolo Hickey: si spegne e poi si riattiva prendendo il rigore.
6,5BADELJ L’attenzione e la forza.
6ROVELLA Legge bene mille cose ma deve lasciare a fine primo tempo.
6BEHRAMI Il suo pestone a Bonifazi lascia dubbi, la sua foga non manca.
6FARES Chilometri spesi bene, esce sfinito.
5,5PORTANOVA Assalti che danno ma non troppo.
5,5HERNANI Qualche passo indietro rispetto a Destro e con la voglia di inserimenti ad ogni latitudine:
così così.
5,5PANDEV Porta via gli uomini con mestiere, ma non graffia.
6,5DESTRO L’1-1 magistrale e il quasi 1-2: un ex sempre abrasivo.
6ALL. BALLARDINI Un 4-4-1-1 e un avvio sprint che disorientano il Bologna. Carattere e Sirigu alzano l’autostima quando la squadra si abbassa.
7,5SIRIGUIL MIGLIORE Superman:
salvifico sul colpo sottoporta di De Silvestri;
la parata su Soriano all’ultimo è fatta col… mantello.
GENOA
6
dim.d.v.
LE PAGELLE
Doppia rimonta del Genoa Bologna, resta l’amarezza
Destro risponde a Hickey, poi i rigori di Arnautovic e Criscito. All’ultimo secondo super Sirigu su Soriano
SKORUPSKI
SIRIGU DE SILVESTRI MEDEL BONIFAZI HICKEY
CRISCITO MAKSIMOVIC BANI CAMBIASO FARES ROVELLA BADELJ
DESTRO
HERNANI KALLON ORSOLINI
DOMINGUEZ SVANBERG
ARNAUTOVIC SORIANO BARROW 4-2-3-1
4-4-1-1
BOLOGNA (4-2-3-1) Skorupski; De Silvestri, Medel, Bonifazi, Hickey (dal 33’ s.t. Dijks);
Dominguez, Svanberg (dal 33’ s.t.
Sansone); Orsolini (dal 18’ s.t. Skov Olsen), Soriano, Barrow (dal 18’ s.t.
Vignato); Arnautovic.
PANCHINA: Bardi, Theate, Mbaye, Binks, Soumaoro, Van Hojidoonk,
Santander, Cangiano.
ALLENATORE: Mihajlovic ESPULSI Mihajlovic al 91’ per proteste AMMONITI Dominguez, Bonifazi, Medel
per gioco scorretto CAMBI DI SISTEMA: nessuno BARICENTRO:MEDIO 53, 1 METRI
GENOA (4-4-1-1) Sirigu; Cambiaso (dal 33’ s.t.
Ghiglione), Bani (dal 33’ s.t.
Vanheusden), Maksimovic, Criscito;
Kallon, Badelj, Rovella (dal 1’ s.t.
Behrami), Fares (dal 14’ s.t.
Portanova); Hernani (dal 23’ s.t.
Pandev); Destro.
PANCHINA Semper, Sabelli, Vasquez, Masiello, Touré, Melegoni, Bianchi
ALLENATORE Ballardini ESPULSI nessuno AMMONITI Behrami, Fares e Vanheusden per gioco scorretto
CAMBI DI SISTEMA nessuno BARICENTROMOLTO BASSO
(43.3m) ARBITRO Fourneau di Roma NOTE Spettatori 9.707, incasso di 144.423 euro. Tiri in porta 6-6. Tiri fuori
5-4. Angoli 7-2. In fuorigioco 0-2.
Recuperi: 1’ p.t.; 5’ s.t.
(PT)0 Q0
MARCATORI: Hickey B) al 4’, Destro (G) al 10’, Arnautovic (B) su rigore al 39’ e Criscito (G) su rigore al 42’ s.t.
2 2
BOLOGNA
GENOA
Protesta Le urla di Sinisa Mihajlovic, 52 anni, contro l’arbitro Fourneau Recuperi: 1’ p.t.; 5’ s.t.
Il gol del 2-2 Mimmo Criscito, 35 anni, capitano del Genoa, trasforma il rigore del 2-2. In basso a sinistra il penalty per il Bologna, realizzato da Arnautovic
diMatteo Dalla Vite
BOLOGNA
E
poi Sirigu si mette il mantello: manca sol- tanto un secondo alla fine di una partita di- ventata “folle” nella ripresa e Soriano è lì, pronto a rimettere il Bologna nella strada dei sogni. Macché: Salvatore (di nome e di fatto) fa il portiere campione d’Europa e la sma- naccia via nell’ultimo assalto di un Bologna che per due volte ha accarezzato il secondo posto (per una notte) e che alla fine viene agganciato e rimesso nella Terra di Mezzo della classifica.Così, il Genoa fa risultato per la terza volta in tre anni al Dal- l’Ara, Davide Ballardini conti- nua a contare una sola sconfitta contro il Bologna e a Sinisa Mihajlovic sale la rabbia da espulsione per via dell’ultimo rigore assegnato dall’arbitro Fourneau al Grifone: Bonifazi frana, col braccio, su Kallon, ma prima viene pestato (nel senso di pestone) dal genoano Behra-
mi. Veleni nella coda. Dopo il toccante minuto di silenzio per Romano Fogli (scomparso ieri a 83 anni), Ballardini cambia po- chi uomini, ma si concentra molto sulla strategia: in pratica, aggredisce da subito dopo quel- la gara vissuta in apnea (e persa) contro la Fiorentina. Cambiaso questa volta sta in linea coi di- fensori formando da subito un 4-4-1-1, con Hernani che sta pronto a inserirsi qualche passo indietro a Destro e con Kallon larghissimo a destra che tenta di fare il Dumfries contro Hickey, ovvero l’incubo giornaliero. Si- nisa parte col 4-2-3-1 poi, visto l’andazzo, torna un po’ al 4-1- 4-1 alzando Svanberg addosso a Badelj nell’avvio dell’azione e cercando di arginare l’avvio del Genoa, indiavolato da subito e in versione tutto-per-tutto con aggressione immediata e alta grazie alla quale arma due ten- tativi di Cambiaso e Kallon stes- so. Per venticinque minuti il Bo- logna (che cerca un po’ di più Arnautovic rispetto a San Siro) non vede quasi palla perché Bal-
lardini ha ordinato ai suoi di to- gliere rifornimenti e fiato: il pia- no di battaglia genoano riesce, Ballardini riempie il primo tem- po ma poco alla volta lascia spa- zio alla corrente alternata: la partita del Bologna (davanti agli occhi del proprietario del club, Joey Saputo) nasce lì, negli spazi lasciati da un Genoa che s’infel- trisce. Lo schiacciamento porta Hickey ad aprire una gara (dia- gonale al 4’ del secondo tempo) che nella ripresa diventa un Lu- na Park senza più tatticismi, lac- ci e laccetti.
Numeri UnoDentro a una ripresa piena di molte cose e anche di errori, si stagliano i portieri, Arnautovic (gara di lotta e di governo col rigore per- fetto del 2-1) e Mattia Destro, autore dell’1-1 con zuccata morbida (10’ del secondo tem- po) che da queste parti ha vis- suto quattro anni compresi gli ultimi mesi da separato in casa.
Ma prima di affrontare le verità dei Numeri Uno, ecco che va in scena un momento di rivincita
e uno anche comico: il secondo è quello di Vanheusden che, entrato da poco, affossa in ma- niera plateale Sansone a un passo dalla porta e senza pallo- ne; il primo riguarda Aaron Hi- ckey che per un tempo ha rivi- sto in Kallon la maschera di Dumfries ma che poi ha avuto la forza di andare a reagire infi- lando il momentaneo 1-0 con un diagonale (4’ s.t.) fra almeno otto uomini e che Sirigu pro- prio non ha visto. Fra questo gol e il 2-2 finale, ecco i portieri.
Skorupski evita la doppietta di Destro con una smanacciata da scuola-portieri, bella e utile quanto spettacolare; Sirigu, dall’altra parte, non solo in- chioda un’esultanza quasi fatta da due metri di De Silvestri (31’
s.t.) ma poi mette in freezer il 2-2 su Soriano all’ultimo se- condo dopo aver volato di qua e di là. Già, Superman si allena a Pegli.
s
TEMPO DI LETTURA 2’58”A segno Marko Arnautovic, 32