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Luca Caserta
Il regista veronese conquista un prestigioso riconoscimento. Il suo cortometraggio intitolato “Dimmi chi sono” (prodotto e di- stribuito da Nuove Officine Cinematografiche), con protagonista Elisa Barbato, ha vinto il premio come Miglior Cortometraggio Italiano all’Italy International Film Festival di Roma.
Federico Zuliani
Tutto più o meno come pre- visto, nelle consultazioni per il rinnovo del Consiglio pro- vinciale che, giova sempre ricordarlo, rappresentando un ente di “secondo livello”, vede andare alla urne non tut- ti gli elettori, ma solamente sindaci e consiglieri comunali del territorio. Quattro le liste scese in campo; due collegate all’attuale presidente Manuel Scalzotto (sindaco di Cologna Veneta), composte rispettiva- mente da Lega, Forza Italia e “tosiani” una, e da Fratelli d’Italia e “Verona domani”
l’altra, una riconducibile al centrosinistra e, infine, una tendenzialmente apartitica, che raccoglieva soprattutto amministratori della Valpo- licella senza particolari “ca- sacche”. Dalle votazioni di sabato scorso, è uscita una composizione del Consiglio provinciale che vede ascri- vibili al centrodestra ben 14 membri su 16, con i restanti due andati al centrosinistra
(si tratta di due sindaci, Luca Trentini di Nogarole Rocca, e Alessio Albertini di Belfiore), e nessuno eletto dalla quarta lista. La forza politica di mag- gioranza relativa è risultata la Lega che, all’interno della lista “Amministratori Verona - Scalzotto presidente”, ha eletto cinque suoi esponen- ti, tutti consiglieri nei loro rispettivi Comuni. Si tratta
di Albertina Bighelli (Som- macampagna), Loris Bisighin (Legnago), Mauro Gaspari (San Martino Buon Albergo), Federica Losi (Mezzane) e Silvio Salizzoni (Bussolen- go). All’interno della stessa lista sono stati inoltre eletti la centrista Carla Padovani, consigliere comunale verone- se uscita dal Pd, e i “tosiani”
Michele Taioli e Zeno Falzi,
rispettivamente consiglieri comunali a Ilasi e a Grezzana.
Nessun eletto, invece, che sia direttamente riconducibile a Forza Italia, nonostante le previsioni della vigilia voles- sero quasi certo dell’approdo alla loggia di Fra’ Giocondo il sindaco di Gazzo Veronese, Stefano Negrini.
SEGUE A PAG. 2
Provinciali tra conferme e sorprese
Il rinnovo del Consiglio della loggia di Fra’ Giocondo ha visto le liste collegate al presidente Manuel Scalzotto sfiorare il “cappotto”. Ma non tutti sorridono
POLITICA
POLITICA CHI VINCE E CHI PERDE NELLA CONSULTAZIONE DI SECONDO LIVELLO
Il presidente della Provincia di Verona, Manuel Scalzotto, impegnato nelle operazioni di voto al seggio n. 2
20 DICEMBRE 2021 2
PIANURA24
Direttore responsabile: Federico Zuliani Collaboratore: Alex Ferrante
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Che, invece, nonostante ab- bia ottenuto anche un voto da Verona (e, con il sistema dei valori ponderati a seconda dalla grandezza dei vari Co- muni, rappresenta sempre un punto di partenza importante su cui fare affidamento), è in- vece risultato il primo dei non eletti della lista con, stando ai bene informati, non poco disappunto. Evidentemente, rispetto a quanto preventiva- to, gli deve essere mancato un sostegno che dava invece per acquisito. Anche per- ché, nel partito, la sua can- didatura era stata parecchio caldeggiata, anche a costo di dover escludere qualche al- tro nome eccellente (e non a caso, nella Pianura veronese in molti si sono chiesti come mai la dirigenza non avesse pensato di candidare quello che, poche settimane prima, è stato il suo fiore all’occhiello alla Comunali, il vicesindaco nogarese Marco Poltronieri, campionissimo di preferen- ze che aveva dato speranza ai berlusconiani, peraltro poco performanti in altri munici- pi andati al voto di recente).
Probabilmente, dandolo già per sicuro, qualche ammini- stratore locale ha preferito convogliare il proprio voto su un candidato ritenuto più bi- sognoso, sparigliando le car- te. Fatto sta che in Forza Italia un po’ di maretta c’è, anche
per via del rapporto con i “to- siani”, che con gli “azzurri”
hanno una corsia preferenzia- le, ma che ogni tanto genera qualche turbolenza. Ha paga- to, invece, la scelta di Fratel- li d’Italia e “affini” (leggasi
“Verona domani”) di volersi
“pesare”, anche in vista delle Comunali di Verona del 2022 e non solo. La lista “Ammini- stratori per il territorio - Scal- zotto presidente” ha eletto sei consiglieri, quattro di Fdi e due “casaliani”. Per il partito di Giorgia Meloni c’è stata innanzitutto la conferma di David Di Michele, vicepre- sidente uscente (oltre che consigliere comunale a Lava- gno), e più votato in assoluto.
Con lui, inoltre, approdano in Consiglio provinciale per Fdi anche il sindaco di Zevio, Diego Ruzza, e i consiglieri comunali Ottorino Peretti (San Zeno di Montagna, pare con il voto anche del sindaco scaligero Federico Sboarina) e Vladimir Castellini (Bo- volone), in quota a Progetto nazionale. Niente da fare, invece, per l’uscente Serena Cubico, prima dei non eletti , e per il presidente del Con- siglio comunale legnaghese, Paolo Longhi, arrivato subi- to dopo di lei. Per “Verona domani”, invece, oltre al bis per Sergio Falzi (consigliere comunale di Castel d’Azza- no), ecco l’elezione anche per Roberto Brizzi, sindaco di
Bussolengo. Tornano in Consiglio David Di Michele (sopra) e Loris Bisighin (sotto)
Bene Lega e Tosi, funziona l’idea di Fdi di “pesarsi”, male Forza Italia
Ben 14 consiglieri su 16 sono del centrodestra, ma nessuno direttamente
riconducibile agli “azzurri”. I “meloniani” sono 4 (più i due di “Verona domani”)
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Consiglio comunale acceso, nonostante il momentaneo riti- ro dei punti che sembrano po- ter essere quelli più “caldi”, e che dovrebbero essere discussi nella nuova riunione dell’assise cittadina, convocata per giovedì 23 dicembre. La discussione di una modifica regolamentare sulla denominazione dei gruppi
consiliari, nata sostanzialmente perché l’ex “ribelle” Simone Te- bon non possa più utilizzare la dicitura “Lista Lorenzetti” - cre- ando confusione alla cittadinan- za, che si ritrova puntualmente la compagine che porta il nome del sindaco, a contrastare pratica- mente sempre il primo cittadino e la sua Giunta. Per Tebon è stata
l’occasione per togliersi diversi sassolini dalla scarpa, sopratutto nei confronti del borgomastro, peraltro assente essendo risulta- to positivo al Covid-19 nei giorni precedenti la seduta consiliare.
Secondo l’esponente della civica che ora dovrà trovare una nuova denominazione, questa scelta è stata l’ennesima “brutta figura”
del sindaco, improvvisamente diventato il male assoluto o qua- si, per quello che inizialmente ne era il pretoriano. A dare man for- te a Tebon ci ha pensato Angelo Guarino, anche lui passato dalla maggioranza all’opposizione, mentre il centrodestra ha fatto quadrato per difendere Loren- zetti e le sue scelte. (F. Z.)
Tebon e Guarino scelgono lo scontro totale
LEGNAGO
LEGNAGO TENSIONE IN AULA PER LE ACCUSE DEGLI EX ORA ALL’OPPOSIZIONE
Consiglio comunale senza du- rata fiume e con qualche punto
“caliente” dell’Ordine del gior- no rinviato, eppure quella di ve- nerdì è stata ugualmente un’as- semblea cittadina pugnace.
Roberto Danieli - 7,5: In as- senza del sindaco, si fa carico del ruolo che di solito tocca al primo cittadino, e lo svolge egregiamente, difendendo la squadra quando serve, rivendi- cando i meriti suoi e del gruppo e riuscendo a non perdere le staffe - e non era semplice - di fronte alle continue provocazio- ni dell’ex sodale Tebon.
LEADERISTICO
Angelo Guarino - 7: Il nuovo
impianto fonico (e video) gli permette di essere finalmente se stesso anche non presenziando di persona in aula. Certe cose che dice a volte sono sopra le righe, ma bisogna riconoscergli il coraggio delle proprie azioni.
Bravo anche a non omologarsi a Tebon.
AGGUERRITO
Simone Tebon - 5,5: L’ex ribel- le, ora passato definitivamente all’opposizione, parte bello deciso, e attacca senza timori la “sua” ex amministrazione.
Peccato qualche esagerazione in termini e toni, sennò scattava un’altra promo- zione.
SMISURATO
Tebon un po’ troppo carico, Danieli supera il test
Guarino agguerrito, centrosinistra così così. Negri stavolta fa un troppo chiasso
LEGNAGO
LEGNAGO “IL PAGELLONE” DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 17 DICEMBRE 2021
Nella quasi totalità dei casi quello che si stabilisce con il proprio luogo di origine è un legame indissolubile, un metaforico filo invisibile che nessun spostamento – sia esso permanente o momentaneo – è in grado di recidere. Il rico- noscimento “Morubiano nel mondo”, istituito dall’Ammi- nistrazione comunale in col- laborazione con la Pro loco, è una perfetta dimostrazione di ciò. Ogni anno, infatti, viene individuata una persona nata nel comune di San Pietro di Morubio che vive stabilmente altrove (o che viaggia spesso per periodi più o meno lun- ghi di tempo) e che ha saputo affermarsi professionalmente, dando così lustro al paese che le ha dato i natali. L’edizione di quest’anno si è tenuta lunedì scorso nel teatro parrocchiale della frazione di Bonavicina;
ad essere premiato è stato il contrabbassista Luca Bissoli, che dal 1982 è un musicista dell’orchestra della Fondazio- ne Arena. La cerimonia – svol- tasi nel pieno rispetto delle normative anti-Covid – è stata impreziosita dalla presenza dell’orchestra di fisarmoniche
“Accordeon Group” diretta dal maestro Roberto Quaglia.
Alcuni momenti della cerimonia di consegna del riconoscimento “Morubiano nel mondo” (Credits: Paolo Pravadelli)
Il riconoscimento “Morubiano nel mondo” va a Luca Bissoli
Dal 1982 il contrabbassista fa parte dell’orchestra della Fondazione Arena
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Alex Ferrante
Una chiusura con il botto. Nel tardo pomeriggio di ieri, nella suggestiva cornice del teatro Camploy di Verona, è andato in scena l’atto conclusivo di
#viailisipariotour2021, l’e- vento che nel corso del 2021 ha visto i “Sonohra” esibirsi in tutta Italia proponendo una scaletta in cui hanno trova- to posto sia i pezzi contenuti nel loro ultimo lavoro, vale a dire “Sonohra Symphony”, sia le loro storiche hit riar- rangiate.L’ultima tappa della loro tournée ha riservato ai loro fan – che hanno gremito il Camploy in ogni ordine di posto – non poche sorprese, a cominciare dalle formazio- ne con la quale i “Sonohra”
si sono presentati sul palco;
ad accompagnare i fratelli Fainello, infatti, c’erano un bassista e un batterista (come hanno ricordato loro stessi, sono trascorsi un paio di anni dall’ultima volta in cui hanno potuto contare sul supporto di una band). L’annuncio che ha spiazzato ed esaltato tut- ti, però, è arrivato al termine
della loro intensa performan- ce (durata quasi due ore).
«Stiamo riregistrando l’album
“Liberi da sempre” (il disco di esordio dei “Sonohra” che an- novera anche “L’amore”, ov- vero la canzone con cui hanno trionfato al “Festival di San- remo” nella sezione Giovani,
nda) con le nostre voci attuali ma con gli stessi arrangiamen- ti», rivela Diego Fainello. «Ci saranno degli inediti, che fa- ranno parte del progetto “Li- beri da sempre 3.0”», spiega,
«Faremo un tour con tutte le canzoni del primo disco. Sap- piamo che chi ci segue da
tanti anni non aspettava altro che questo momento. Il tour
“Liberi da sempre” era stato proposto solo in dieci date nel 2008, si tratterà di una sorta di ritorno alle origini.
Vi comunicheremo le date non appena saran- no confermate».
I “Sonohra” esaltano il Camploy
I fan hanno ricevuto un “regalo” inatteso, vale a dire l’annuncio che l’album “Liberi da sempre” del 2008, contenente la loro hit “L’amore”,
verrà registrato in nuova versione con l’aggiunta di alcuni brani inediti
I “Sonohra” sul palco del Teatro Camploy, in occasione del concerto che ha chiuso il #viailisipariotour2021
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Non si chiude certo nella maniera sperata, il girone d’andata del Legnago Salus.
I biancazzurri, infatti, hanno salutato la prima metà della stagione incassando una scon- fitta casalinga per 2-1 contro la Juventus U23. Un peccato, non solo dal punto di vista sportivo, perché una vittoria
avrebbe permesso alla squa- dra di mister Giovanni Colel- la di ritrovarsi con un bottino di punti più ampio, al giro di boa, ma anche per il pubblico, accorso numeroso nonostan- te la fitta nebbia e un freddo simil-polare, anche perché incuriosito dalla presenza dei bianconeri, sebbene non si
trattasse di quelli guidati da Max Allegri. Un rammarico ancora più profondo se si pen- sa alla prestazione di capitan Bondioli e compagni, che han- no disputato una buona gara, forse meritando addirittura qualcosa in più rispetto agli avversari. Come quasi sem- pre, fino a questo punto della
stagione, a fare la differenza sono stati gli errori. Dopo una partenza più di marca legna- ghese, infatti, sono stati gli juventini a passare in vantag- gio, con un Brighenti lasciato colpevolmente solo a centro area, libero di scaricare a rete un pre- ciso cross da destra.
Il Legnago Salus si fa male da solo e chiude l’andata perdendo
Contro la Juventus U23, nell’ultima sfida casalinga del 2021, la squadra di mister Colella saluta il pubblico con una sconfitta per 2-1. Dopo aver agguantato il pari, decisivo errore del portiere Enzo sul tiro di Compagon
Bianconeri in vantaggio con Brighenti, la
raddrizza Buric ma poi arriva l’inatteso patatrac
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