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PIANO TRIENNALE OFFERTA FORMATIVA SCUOLA DELL INFANZIA S. GIUSEPPE DI SANTA CRISTINA DI QUINTO DI TREVISO

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(1)

P IANO T RIENNALE O FFERTA F ORMATIVA

2019-2022

SCUOLA DELL’INFANZIA

“S. GIUSEPPE” DI SANTA CRISTINA DI QUINTO DI TREVISO

(2)

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa della scuola dell'Infanzia “San Giuseppe” è stato elaborato dal Collegio dei Docenti nella seduta del 06/10/2021.

Annualità di riferimento dell’ultimo aggiornamento:

2021-2022

Periodo di riferimento:

2019-2022

(3)

INDICE SEZIONI PTOF

LA SCUOLA E

IL SUO CONTESTO

 Analisi del contesto e dei bisogni del territorio

 Caratteristiche principali della scuola

 Ricognizione attrezzature e infrastrutture materiali

 Risorse professionali

LE SCELTE STRATEGICHE

 Priorità desunte dal RAV

 Obiettivi formativi prioritari

 Piano di miglioramento

 Principali elementi di innovazione

L’OFFERTA FORMATIVA

 Traguardi attesi in uscita

 Insegnamenti e quadri orario

 Curricolo di Istituto

 Iniziative di ampliamento curricolare

 Attività previste in relazione al PNSD

 Valutazione degli apprendimenti

 Azioni della Scuola per l’inclusione scolastica

L’ORGANIZZAZIONE

Modello organizzativo

Organizzazione Uffici e modalità di rapporto con l’utenza

Reti e Convenzioni attivate

Piano di formazione del personale docente

Piano di formazione del personale ATA

(4)

ANALISI DEL CONTESTO E DEI BISOGNI DEL TERRITORIO

POPOLAZIONE SCOLASTICA

La scuola è riuscita a garantire l’accesso a tutti i bambini che ne hanno fatto domanda: I bambini iscritti sono 90, sebbene la scuola abbia la possibilità di accogliere fino a 94 bambini quale limite massimo.

La maggior parte delle famiglie dei bambini vive nel comune di Quinto di Treviso, in particolar modo dalla frazione di Santa Cristina.

Emerge un livello culturale delle famiglie medio-alto: la maggior parte dei genitori è laureata o ha conseguito il diploma.

Un dato positivo da considerare è il tasso di occupazione. Nella maggior parte delle famiglie entrambi i genitori lavorano, ciò rende fondamentale i servizi di pre-scuola e di dopo scuola. Il primo è attivo dalle 7.30 alle 8.15, è gestito da un’insegnante di supporto, la segretaria, una volontaria e un’insegnante di sezione e per due giorni a settimana anche dalla coordinatrice; il secondo è attivo dalle 15.30 alle 17.00 ed è gestito da un’insegnante part-time.

TERRITORIO E CAPITALE SOCIALE

S. Cristina, frazione del comune di Quinto di Treviso, si trova a 6 km dal comune di Treviso e confina a est con Quinto, a sud con S. Alberto, ad ovest con Morgano e a nord con Paese, si estende a cavallo tra la media e bassa pianura trevigiana.

L’ambiente naturale è molto ricco e offre la possibilità di conoscere e approfondire tematiche ecologiche e ambientaliste vista la presenza nel paese di una zona faunistica protetta lungo il Sile.

La scuola dell’infanzia è situata in un territorio rurale che non è stato coinvolto da politiche espansive urbanistiche, anche perché è posto alla periferia del centro di Quinto.

Nel territorio sono sorte nel tempo tante associazioni sportive e culturali diverse; la scuola ha cercato di collaborare con esse per alcune manifestazioni scolastiche: l’Istituto Comprensivo di Quinto di Treviso, la biblioteca comunale, la Cooperativa “Il Delfino”.

Inoltre sono attivi accordi di rete con le scuole dell’infanzia paritarie presenti nel territorio circostante.

Il gruppo genitori è attivo nel sostenere la scuola dal punto di vista economico con la raccolta di fondi e con opere di manutenzione di attrezzature e materiali scolastici.

LA SCUOLA E IL SUO CONTESTO

(5)

RISORSE ECONOMICHE E MATERIALI La scuola si avvale dei seguenti finanziamenti:

Retta mensile da parte dei genitori 45,50 % Contributo regionale 7,%

Contributo ministeriale 36,5 % Contributo comunale 11 %

Poiché l’ambiente è considerato il terzo educatore la scuola, sulla base delle risorse economiche disponibili, investe sull’acquisto di materiali, arredi, attrezzature e giocattoli.

Nell’acquistare nuovo materiale il primo criterio di scelta è la sicurezza dei bambini, pertanto vengono scelti solo giochi certificati. Inoltre è posta particolare attenzione al valore educativo e formativo dei materiali acquistati (es. pastelli e matite che favoriscano la corretta impugnatura, per la prevenzione della disgrafia).

Laddove è possibile le insegnanti si avvalgono di materiali poveri per lo svolgimento delle attività didattiche finalizzate allo sviluppo della motricità fine.

45.50%

36.50%

7%

11%

RISORSE ECONOMICHE E MATERIALI

RETTA MENSILE DA PARTE DEI GENITORI 45.50%

CONTRIBUTO MINISTERIALE 36.50%

CONTRIBUTO REGIONALE 7%

CONTRIBUTO COMUNALE 11%

(6)

CARATTERISTICHE PRINCIPALI DELLA SCUOLA

SCUOLA DELL’INFANZIA “SAN GIUSEPPE” DI S.

CRISTINA DI QUINTO DI TREVISO

Ordine Scuola SCUOLA DELL’INFANZIA Tipologia Scuola PARITARIA

Codice TV1A13700N

Indirizzo Via Monsignor Tognana, 89

Telefono 0422 379232

Email maternascristina@gmail.com

Sito Web -

Indirizzi di studio Infanzia Numero sezioni 4 Numero alunni 90

Eventuale approfondimento

La scuola dell’infanzia “San Giuseppe” si trova immersa in un contesto tale da poter offrire ai bambini la possibilità di vivere appieno l’ambiente naturale. La scuola infatti si trova vicino il percorso dell’Ostiglia, un percorso ciclopedonale costruito sull’ex ferrovia, che è raggiungibile anche a piedi in completa sicurezza. A poco più di un chilometro dalla scuola dista anche l’Oasi di Cervara, una riserva naturale che tutela un ambiente palustre di eccezionale bellezza a Quinto di Treviso, lungo le sponde del fiume Sile.

Il contesto nel quale è inserita la scuola permette quindi di sviluppare l’educazione ambientale con particolare attenzione alla sostenibilità.

Nella scuola è presente anche il valore aggiunto del “Carisma” delle Suore Dorotee che si traduce in una cura delle Relazioni nell’accompagnamento della famiglia.

(7)

RICOGNIZIONE ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE MATERIALI

Laboratori Orto didattico 1

Biblioteche Biblioteca 1

Aule Aule di sezione 4

Strutture sportive Aula di educazione motoria Giardino estivo

Giardino invernale

1 1 1

Servizi Cucina interna

Refettorio+salone Dormitorio

Spogliatoi Aula insegnanti Segreteria Ripostiglio

Magazzino per i materiali Dispensa

Bagni per i bambini Bagni per il personale scolastico

Bagni per disabili

Atrio attrezzato all’ingresso Corridoio con armadietti per i bambini

1 2 1 2 1 1 3 1 1 3

2 1 1

1 Attrezzature

multimediali

Computer fisso Computer portatile Stampanti

Stereo portatili Impianto audio fisso Cassa audio portatile Televisore

DVD

Fotocopiatori Videoproiettore Bee-bot

1 1 2 4 1 2 1 1 2 1 1

(8)

Eventuale approfondimento

La didattica privilegiata è la didattica laboratoriale, che coinvolge ciascun bambino in maniera olistica, considerando anche gli aspetti emotivi e motivazionali. Le aule pertanto sono state pensate per attività su percorsi laboratoriali centrati sui bisogni rilevati dei bambini. Ogni anno il collegio docenti individua le esigenze e dei bambini per predisporre la progettazione dei laboratori itineranti negli spazi presenti nella scuola per il nuovo anno.

(9)

RISORSE PROFESSIONALI DELLA SCUOLA

La scuola dell’infanzia “San Giuseppe”,scuola cattolica di ispirazione cristiana, si inserisce nel territorio parrocchiale e tesse relazioni con le realtà sociali locali, diventando così COMUNITA’ DI COMUNITA’.

La scuola sa, pertanto, di poter contare sulla collaborazione della comunità di appartenenza sotto forma di volontariato che in questo particolare anno scolastico si limita alle risorse offerte dal gruppo genitori e volontari esterni al gruppo in piccoli lavori per il mantenimento degli spazi scolastici esterni (es.

taglio dell’erba, organizzazione degli spazi in giardino…)

Inoltre è presente molte una pedagogista clinica a sostegno delle famiglie e delle insegnanti, ed è possibile richiedere il servizio di una psicomotricista, offrendo così un servizio utile e avvalorato.

PERSONALE DOCENTE

Docenti curricolari 3 (a tempo

pieno ) + 3 (part time) PERSONALE ATA

Amministrativa 1

Collaboratrici scolastiche 2

Cuoca 1

La scuola, per realizzare la propria offerta formativa, si avvale di una Coordinatrice didattica, di docenti e personale ATA fortemente motivati e disponibili a mettere le proprie competenze al servizio della comunità scolastica, ad aggiornare la propria preparazione, ad attuare e diffondere la cultura dell’infanzia, della progettualità e della condivisione del sapere.

(10)

PRIORITA’ DESUNTE DAL RAV

PRIORITA’ E TRAGUARDI Aspetti generali

Ogni anno, a conclusione del percorso scolastico, la scuola attua un processo di autovalutazione per definire le priorità e i traguardi che si pone di raggiungere nel futuro più immediato. Il team insegnanti pone particolare attenzione agli esiti di apprendimento, intesi in termini di Benessere, Sviluppo e Apprendimento e Risultati a Distanza, come previsto nel Rapporto di Autovalutazione. A tal fine viene steso un Piano di Miglioramento (PdM), il quale esplicita gli obiettivi su cui la scuola intende intervenire per poter migliorare la propria Offerta Formativa. Inoltre, per la mancanza di un raccordo costruttivo con la scuola primaria, si è ritenuto opportuno focalizzare l’attenzione sulla raccolta dei dati necessari per poter ridefinire in termini di efficacia, a partire dall’anno successivo, i risultati a distanza.

ESITI DI APPRENDIMENTO IN TERMINI DI:

BENESSERE

A1) Vivere serenamente il distacco dai genitori, promuovendo la corresponsabilità educativa.

T: Accompagnamento dei genitori in primis e dei bambini attraverso strategie comunicative e collaborative.

T: predisporre un Progetto di inclusione per coloro che si iscrivono durante il corso dell’anno.

A2) Affrontare e risolvere autonomamente i conflitti nella relazione con l’altro.

T: Miglioramento delle relazioni positive attraverso attività ludiche guidate, laboratori ed esperienze di collaborazione e solidarietà.

A3) Potenziare l’attenzione e la concentrazione dei bambini

T: Allungamento dei tempi di attenzione e concentrazione attraverso azioni mirate.

LE SCELTE STRATEGICHE

(11)

SVILUPPO E APPRENDIMENTO

B1) Saper riconoscere le emozioni proprie e altrui, saperle esprimere e gestire.

T: Consolidamento negli alunni l’autostima, la conoscenza di sé e il rispetto di regole condivise e dell’ambiente, per evitare e prevenire comportamenti di aggressività e conflittualità.

B2) Implementare l’utilizzo di strumenti per la valutazione individuale.

T: Monitoraggio costante dei livelli di padronanza della competenza raggiunti dai bambini.

T: valorizzare l’aspetto interiore di ogni bambino.

RISULTATI A DISTANZA

C1) Monitorare i risultati scolastici nel passaggio alla scuola primaria T: Avvio di una buona collaborazione, dialogo e confronto tra la scuola dell’infanzia e la scuola primaria su contenuti, metodologie e strumenti.

C2) Promuovere la crescita professionale delle insegnanti sui disturbi di apprendimento dei bambini.

T: Miglioramento la formazione del personale docente in tema di individuazione precoce dei disturbi di apprendimento.

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OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI (ART. 1, COMMA 7 L.107/15)

ASPETTI GENERALI

La scuola intende promuovere lo sviluppo globale e il percorso educativo di tutti i bambini, garantendo ad ognuno il raggiungimento dei traguardi previsti dalle vigenti Indicazioni Nazionali, in riferimento alle Competenze Chiave Europee 2018:

comunicazione alfabetica funzionale, comunicazione multilinguistica, competenza matematica e competenza in scienze, tecnologie e ingegneria, competenza digitale, imparare personale, sociale e capacità di imparare ad imparare, competenza in materia di cittadinanza, competenza imprenditoriale, competenza in materia di consapevolazza ed espressione culturali.

Mission della scuola e delle insegnanti è la promozione del benessere di ciascun bambino, inteso come:

 distacco sereno dai genitori,

 mostrare interesse per le attività proposte,

 spirito di iniziativa,

 autoregolazione

 piacere nell’utilizzo dei materiali nei vari spazi

 creazione di relazioni amicali inclusive e collaborative,

 problem solving

 creatività

Inoltre, creare le basi per una cittadinanza attiva, attraverso esperienze significative che:

 consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente

 favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà.

 costruire un terreno favorevole allo sviluppo di una visione consapevole a valori condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscano la condizione per praticare la convivenza civile.

La Mission della scuola e gli obiettivi formativi individuati sono condivisi:

 con le famiglie attraverso il Patto di Corresponsabilità (Allegato 2), al fine di costruire un’alleanza educativa aperta al confronto e al dialogo;

 con le altre agenzie educative presenti nel territorio attraverso la negoziazione la trasmissione e la condivisione dei valori e delle finalità della scuola.

.

(13)

OBIETTIVI FORMATIVI INDIVIDUATI DALLA SCUOLA

OBIETTIVI FORMATIVI PRIORITARI (tratti dall’Art. 1 comma 7 della L. 107/15) d) sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica

attraverso la valorizzazione dell'educazione interculturale e alla pace, il rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell'assunzione di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della consapevolezza dei diritti e dei doveri; potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-finanziaria e di educazione all'autoimprenditorialità;

e) sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità, della sostenibilità ambientale, dei beni paesaggistici, del patrimonio e delle attività culturali;

g) potenziamento delle discipline motorie e sviluppo di comportamenti ispirati a uno stile di vita sano, con particolare riferimento all'alimentazione, all'educazione fisica e allo sport, e attenzione alla tutela del diritto allo studio degli studenti praticanti attività sportiva agonistica;

i) potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

m) valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale, comprese le organizzazioni del terzo settore e le imprese.

(14)

Il team docenti dopo aver riflettuto, attraverso il Rapporto di Autovalutazione, sulle priorità e relativi traguardi inerenti l’area di Benessere, Sviluppo e Apprendimento e Risultati a Distanza, ha predisposto un Piano di Miglioramento (PdM), che avrà durata triennale, con l’intento di attuare azioni di miglioramento che saranno annualmente monitorate, valutate e aggiustate.

TITOLO “Un mare di libri”

DESTINATARI Bambini di tutte le sezioni TEMPISTICA

PREVISTA PER LA CONCLUSIONE DELL’ATTIVITA’

Maggio 2022

RESPONSABILE PROGETTO

Insegnante Daniela Mattiello SOGGETTI

INTERNI COINVOLTI

Tutte le insegnanti

SOGGETTI ESTERNI COINVOLTI

Genitori, Biblioteca comunale di Quinto di Treviso, scuola primaria di S. Cristina (Istituto Comprensivo di Quinto di Treviso).

MOTIVAZIONE La motivazione che da avvio al progetto è molto ampia e comprende diversi aspetti. Gli intenti principali sono:

 Avvicinare e incentivare i bambini al piacere della lettura.

 Potenziare le competenze di attenzione, ascolto e di comprensione.

 Trattare temi importanti quali la gestione dei conflitti e il riconoscimento e l’espressione delle emozioni proprie e altrui e il rispetto per la natura.

DESCRIZIONE Il progetto prevede momenti di lettura animata da parte delle insegnanti periodicamente in momenti strutturati.

La scuola inoltre organizza visite e letture nella biblioteca comunale.

Per i bambini dei grandi è previsto il prestito del libro dalla biblioteca scolastica con cadenza settimanale.

PRIORITÁ CORRELATE

OBIETTIVI DI PROCESSO COLLEGATI AL PERCORSO Area Curricolo, Progettazione, Valutazione

 Progettare delle esperienze per avvicinare e incentivare i bambini al piacere della lettura.

PIANO DI MIGLIORAMENTO

(15)

 Pianificare esperienze nei momento strutturati e nelle routine per avvicinare i bambini allo strumento del libro

 Implementare l’utilizzo della Rubrica Valutativa per lo sviluppo delle competenze di ascolto, attenzione, e concentrazione

PRIORITÁ COLLEGATE ALL’OBIETTIVO A3,B1, B2

Ambiente di apprendimento

 Strutturare tempi, spazi e materiali per percorsi di attività laboratoriali, migliorando gli ambienti di apprendimento

 Creazione di una biblioteca scolastica più ricca PRIORITÁ COLLEGATE ALL’OBIETTIVO

A3, B1

Area Inclusione e differenziazione

 Implementare strategie didattiche inclusive e personalizzate

PRIORITÁ COLLEGATE ALL’OBIETTIVO A2, A3, B1

Area Continuità e Orientamento

 Condividere delle esperienze con i bambini della scuola primaria;

 Potenziare e ampliare i progetti ponte tra i due ordini di scuola in modo da consolidare le attività di

continuità;

 Monitoraggio dei risultati a distanza.

PRIORITÁ COLLEGATE ALL’OBIETTIVO C1

Area sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

 Organizzare corsi di formazione finalizzati

all’acquisizione di competenze che permettano di prevenire l’insorgere di disturbi dell’apprendimento.

PRIORITÁ COLLEGATE ALL’OBIETTIVO C2

(16)

Area integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

 Coinvolgere i genitori nelle attività educativo-

didattiche della scuola, motivando e condividendo le scelte;

 Potenziare la collaborazione con gli accordi con Enti/Istituzioni/Associazioni presenti nel territorio PRIORITÁ COLLEGATE ALL’OBIETTIVO

A1, C1

RISULTATI ATTESI - Avvicinare i bambini ai libri

- Coinvolgimento dei genitori nelle attività scolastiche e nelle letture a casa ad alta voce.

- Incentivare nei bambini il piacere della lettura.

- Potenziamento delle competenze di attenzione, ascolto e di comprensione.

- Favorire la gestione dei conflitti e il riconoscimento e l’espressione delle emozioni proprie e altrui.

- Coinvolgere persone esterne alla scuola

nell’azione educativa (genitori, scuola primaria, ecc…)

TITOLO “Un momento... sto scrivendo!”

DESTINATARI Bambini di 5-6 anni, tutte le insegnanti

TEMPI a.s. 2021/2022

RESPONSABILE PROGETTO

Daniela Mattiello SOGGETTI INTERNI

COINVOLTI

Tutte le insegnanti SOGGETTI ESTERNI

COINVOLTI

A causa dell’emergenza sanitaria in corso, non viene coinvolta la dottoressa Volpato, ma le insegnanti portano avanti il progetto nella loro sezione.

MOTIVAZIONE Individuazione precoce di bambini in difficoltà che potrebbero in seguito presentare un disturbo specifico dell’apprendimento (disgrafia).

DESCRIZIONE Lavorando sulle forme prescritturali, che derivano tutte da una forma curva che costituisce il gesto base della

scrittura, il Progetto intende prendersi cura di alcuni aspetti: la precisione, la pressione, il ritmo, la velocità e la direzione, al fine di individuare precocemente alcune difficoltà che presentano i bambini per poter potenziare

(17)

quelle che altrimenti diventerebbero un vero e proprio disturbo specifico dell’apprendimento.

PRIORITÁ CORRELATE

OBIETTIVI DI PROCESSO COLLEGATI AL PERCORSO Area Curricolo, Progettazione, Valutazione

 Progettare per il laboratorio percorsi didattici

metodologici che coinvolgono le forme prescritturali.

 Implementare l’utilizzo della rubrica valutativa per competenza di campo di esperienza.

PRIORITÁ COLLEGATE ALL’OBIETTIVO B2, C2

Area Inclusione e differenziazione

 Operare scelte organizzative e didattiche flessibili, inclusive e personalizzate per gruppi di bambini omogenei e/o di livello.

PRIORITÁ COLLEGATE ALL’OBIETTIVO A3

Area Continuità e Orientamento

 Favorire un passaggio sereno all’ordine scolastico successivo

PRIORITÁ COLLEGATE ALL’OBIETTIVO C1

Area Orientamento strategico e organizzazione della scuola

 Migliorare la comunicazione interna/esterna con adeguata informatizzazione dei processi

 Promuovere una comunità professionale attenta ai bisogni specifici dell’utenza.

PRIORITÁ COLLEGATE ALL’OBIETTIVO A1

Area sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

 Implementare azioni di formazione/aggiornamento sui disturbi di apprendimento.

PRIORITÁ COLLEGATE ALL’OBIETTIVO C2

Area integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

 Curare il coinvolgimento delle famiglie dei bambini in uscita per condividere il percorso formativo.

(18)

 Attivare azioni di supporto ai bambini con difficoltà coinvolgendo famiglie e territorio.

PRIORITÁ COLLEGATE ALL’OBIETTIVO A1, C1

RISULTATI ATTESI - identificazione degli alunni caratterizzati da difficoltà grafo-motorie;

- educazione-potenziamento-rieducazione nell’area grafo- motoria;

- formazione degli insegnanti sulle difficoltà e disturbo specifico di apprendimento D.S.A. del gesto grafo- motorio.

TITOLO “Orazio, il bruco mai sazio!”

DESTINATARI Tutti i bambini, tutte le insegnanti

TEMPI Tutto l’anno scolastico

RESPONSABILE PROGETTO

Silvia Daldin

SOGGETTI INTERNI COINVOLTI

Tutte le insegnanti e la cuoca SOGGETTI ESTERNI

COINVOLTI

Genitori e nonni, nutrizionista

MOTIVAZIONE Promuovere il benessere alimentare attraverso la scoperta delle fasi di raccolta e lavorazione del cibo, in particolar modo della frutta, verdura e cereali.

DESCRIZIONE Durante l’anno scolastico viene predisposto l’orto, laboratorio utile per far conoscere le fasi della nascita e crescita delle piante. A ciò seguirà, la scoperta e la

conoscenza del cibo del nostro territorio, in particolar modo del radicchio rosso e dell’asparago. Per concludere l’anno scolastico ci si amplierà coinvolgendo le famiglie,

indagando le ricette tipiche dei luoghi di provenienza di ciascuno e creando un ricettario da condividere con le famiglie e il personale scolastico.

Durante tutto l’anno scolastico le esperienze saranno affiancate a laboratori che coinvolgono in maniera interdisciplinare più campi di esperienza, affiancando le letture e canzoni anche in lingua straniera.

PRIORITÁ CORRELATE

OBIETTIVI DI PROCESSO COLLEGATI AL PERCORSO Area Curricolo, Progettazione, Valutazione

 Costruire una progettazione interdisciplinare,

(19)

continuativa per l’intero anno scolastico

 Implementare l’utilizzo della rubrica valutativa per competenza di campo di esperienza.

PRIORITÁ COLLEGATE ALL’OBIETTIVO B2

Ambiente di apprendimento

 Decentrare l’ambiente di apprendimento dall’aula B1

Area Inclusione e differenziazione

 Operare scelte organizzative e didattiche flessibili, inclusive e personalizzate per gruppi di bambini omogenei e/o di livello.

PRIORITÁ COLLEGATE ALL’OBIETTIVO A3

Area Orientamento strategico e organizzazione della scuola

 Promuovere una comunità professionale attenta ai bisogni specifici dell’utenza.

PRIORITÁ COLLEGATE ALL’OBIETTIVO A1

Area sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

 Coinvolgere tutto il personale scolastico nell’educazione alimentare;

PRIORITÁ COLLEGATE ALL’OBIETTIVO C2

Area integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

 Coinvolgimento delle famiglie in più fasi durante l’anno

PRIORITÁ COLLEGATE ALL’OBIETTIVO A1

RISULTATI ATTESI - Presa di consapevolezza di una sana alimentazione da parte di alunni e famiglie;

- Coinvolgimento e avvicinamento tra le famiglie - Introduzione di nuove metodologie didattiche

(20)

PRINCIPALI ELEMENTI DI INNOVAZIONE

Quando parliamo di innovazione in campo scolastico, ci riferiamo sia agli aspetti metodologico-didattici che a quelli organizzativi, i quali vanno ideati e gestiti all’interno di una logica sistemica che pone i bambini e le bambine al centro dei processi di apprendimento/insegnamento e che considera le buone pratiche patrimonio comune da sostenere e incentivare. L’innovazione didattica è certamente correlata al digitale e alle tecnologie, ma è anche ricerca, sperimentazione di nuove prassi educative, adozione di metodologie attive e laboratoriali. La presente idea di innovazione è orientata al miglioramento della qualità del nostro “fare” scuola, che viene perseguito attraverso politiche flessibili, investimenti mirati, strategie a lungo termine, supporto alle componenti coinvolte, valorizzazione delle competenze.

SINTESI DELLE PRINCIPALI CARATTERISTICHE INNOVATIVE:

Area didattica

 Disposizione dei tavoli varia a seconda delle attività

 Ricerca-azione

 Utilizzo di nuovi strumenti per la progettazione per competenze

 Utilizzo di strumenti valutativi per la rilevazione delle competenze

 Integrazione abilità, conoscenze ed esperienze attraverso l’attività laboratoriale trasversale ai campi di esperienza (learning by doing, Cooperative learning, tutoring).

Formazione del personale

 Promozione della formazione dei docenti nella didattica per la prevenzione dei Disturbi dell’Apprendimento e nella valutazione per competenze

 Promozione e formazione del personale ATA sulla normativa privacy e

l’informatizzazione della segreteria (idea FISM)

Spazi e infrastrutture

 Ampliamento della biblioteca scolastica per il mutamento del paradigma della didattica svolta in classe;

 Predisposizione dell’orto didattico per lo sviluppo del pensiero scientifico.

(21)

L’OFFERTA FORMATIVA DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA SI CENTRA SU:

La scuola dell’infanzia “San Giuseppe” opera nell’intento di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità e dell’autonomia, della competenza e dell’avvio della cittadinanza attraverso dei percorsi di insegnamento e di apprendimento all’interno dei campi di esperienza. Tali competenze si sviluppano attraverso dei percorsi di insegnamento-apprendimento all’interno dei campi di esperienza, in un contesto sociale e relazionale che favorisce il riconoscimento dell’identità propria e altrui, il sapersi fidare di se stessi e degli altri, il saper offrire aiuto o manifestare un bisogno di aiuto, esprimere sentimenti ed emozioni, elaborare domande, partecipare alle decisioni esprimendo opinioni, imparare ad operare scelte e assumere comportamenti e atteggiamenti sempre più consapevoli.

Il contesto relazionale che la scuola offre è inclusivo, volto al rispetto delle differenze e dell’unicità che caratterizza ciascun bambino e ciascuna bambina.

Solo un contesto di questo tipo permette di educare alla cittadinanza attiva.

IRC – PROGETTO RELIGIOSO PERCORSO FORMATIVO E ACCOGLIENZA

PERCORSO FORMATIVO PREGRAFISMO E PRECALCOLO

CONTINUITÁ CON LA SCUOLA PRIMARIA PROGETTO ORTO

LABORATORIO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE

LABORATORIO FONOLOGICO (piccoli) LABORATORIO METAFONOLOGICO

(medi e grandi) Area A:

Promozione del successo formativo e scolastico di tutti

i bambini e bambine

Area B:

Sviluppo delle competenze

chiave di cittadinanza di tutti i bambini e

bambine

Educare alla cittadinanza attiva

“ORAZIO, IL BRUCO MAI SAZIO”

Attraverso i CAMPI DI ESPERIENZA “Luoghi del fare e dell’agire”

IL SÉ E L’ALTRO IL CORPO E IL MOVIMENTO IMMAGINI, SUONI E COLORI I DISCORSI E LE PAROLE

LA CONOSCENZA DEL MONDO

L’OFFERTA FORMATIVA

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TRAGUARDI ATTESI IN USCITA

Poiché la scuola ha il compito di formare i futuri cittadini, non può prescindere dal riflettere sulle caratteristiche e sui bisogni della società e del mondo di oggi. Il rapido sviluppo tecnologico, le variazioni climatiche e ambientali, i cambiamenti in atto nel mondo dell’economia e della cultura in un’ottica di globalizzazione invitano gli insegnanti a riflettere su questi temi e ad agire rispetto ai bambini promuovendo:

 il riconoscimento reciproco e l’identità di ciascuno;

 l’esercizio di una piena cittadinanza;

 l’autonomia di pensiero;

 il consolidamento delle conoscenze e abilità di base;

 l’avvicinamento ai nuovi media;

 una particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio;

 il pieno sviluppo della persona umana, senza alcuna distinzione.

Seguendo le Indicazioni poste dai Nuovi Scenari in riferimento all’importanza dell’educazione alla cittadinanza attiva, le insegnanti estrapolano ogni anno, alcuni obiettivi di sviluppo sostenibile tra i 17 previsti dall’Agenda 2030. Un obiettivo fondamentale che coinvolge direttamente la scuola è il quarto: “Fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti”.

Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia, è ragionevole attendersi che ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua crescita personale.

Riconosce ed esprime le proprie emozioni, è consapevole di desideri e paure, avverte gli stati d’animo propri e altrui.

Ha un positivo rapporto con la propria corporeità, ha maturato una sufficiente fiducia in sé, è progressivamente consapevole delle proprie risorse e dei propri limiti, quando occorre sa chiedere aiuto.

Manifesta curiosità e voglia di sperimentare, interagisce con le cose, l’ambiente e le persone, percependone le reazioni ed i cambiamenti.

Condivide esperienze e giochi, utilizza materiali e risorse comuni, affronta gradualmente i conflitti e ha iniziato a riconoscere le regole del comportamento nei contesti privati e pubblici.

Ha sviluppato l’attitudine a porre e a porsi domande di senso su questioni etiche e morali.

Coglie diversi punti di vista, riflette e negozia significati, utilizza gli errori come fonte di conoscenza.

Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua italiana.

Dimostra prime abilità di tipo logico, inizia ad interiorizzare le coordinate spazio- temporali e ad orientarsi nel mondo dei simboli, delle rappresentazioni, dei media, delle tecnologie.

Rileva le caratteristiche principali di eventi, oggetti, situazioni, formula ipotesi, ricerca soluzioni a situazioni problematiche di vita quotidiana.

(23)

È attento alle consegne, si appassiona, porta a termine il lavoro, diventa consapevole dei processi realizzati e li documenta.

Si esprime in modo personale, con creatività e partecipazione, è sensibile alla pluralità di culture, lingue, esperienze (tratto dalle Indicazioni Nazionali per il Curricolo 2012).

(24)

SCUOLA DELL’INFANZIA “SAN GIUSEPPE”

ISTITUTO/PLESSI CODICE SCUOLA

Scuola dell’infanzia paritaria San Giuseppe TV1A13700N

La scuola dell’infanzia paritaria “San Giuseppe” funziona a 35 ore settimanali distribuite dal lunedì al venerdì. È disponibile un servizio di pre-scuola dalle 7.30 alle 8.15, mentre il servizio di post-scuola è attivo fino alle ore 17.00. Il tempo scuola è strutturato in routine che permettono di favorire l’autonomia dei bambini, e in laboratori e attività didattiche che perseguono lo sviluppo dei traguardi di competenza dei cinque campi di esperienza e della Religione Cattolica, con l’obiettivo finale di favorire lo sviluppo delle competenze per una cittadinanza attiva.

Per quanto riguarda l’insegnamento della Religione Cattolica (IRC), è previsto un laboratorio religioso che non si sviluppa solamente nei periodi di Avvento e Quaresima (in collegamento al tema della Progettazione Annuale), ma anche nella routine quotidiana.

TEMPO SCUOLA – GIORNATA TIPO

ORARIO DESCRIZIONE

7.30 – 8.15 Servizio pre-scuola (su richiesta)

8.15 – 8.45 Ingresso e accoglienza, due sezioni in salone e due in sala da pranzo

8.45 – 9.00 Servizi e igiene personale

9.00 – 9.30 Merenda

9.30 – 11.20

Attività in sezione: preghiera, calendario di giorni, mesi, stagioni e meteorologico (anche in inglese); avvio dell’attività del giorno e attività.

11.20 – 11.30 Cura di sé

11.30 – 12.30 Pranzo

12.30 – 12.45 Riordino dell’area dedicata al pranzo e igiene personale 12.45 – 13.30 Gioco libero in giardino o strutturato per angoli in sezione 13.10 – 14.40 Per i piccoli e piccolissimi: riposo

13.30 – 14.45

Attività in sezione in relazione alla progettazione educativo didattica per i bambini del gruppo medi e grandi

14.45 – 15.00 Riordino, servizi e igiene personale e spuntino 15.00 – 15.15 Preparazione dei bambini per l’uscita

15.15 – 15.30 Uscita

In caso di necessità e di bisogno sono previste altre due uscite alle 11.30 e dalle 12.45 alle 13.15.

INSEGNAMENTI E QUADRI ORARIO

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CURRICOLO VERTICALE

Il Curricolo è il cuore didattico del Piano dell’Offerta Formativa ed è predisposto dalla comunità professionale nel rispetto degli orientamenti e dei vincoli posti dalle Indicazioni Nazionali. La sua elaborazione è il terreno su cui si misura concretamente la capacità progettuale della scuola.

La scuola fa riferimento al documento “Curricolo Scuola dell’Infanzia” di F. Da Re, che in un ottica di lavoro di rete e di unitarietà tra le scuole del territorio, è condiviso da buona parte delle scuole dell’infanzia della zona 5/23.

(Allegato 1).

CURRICOLO PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE TRASVERSALI

Oltre alle competenze relative ai diversi campi di esperienza che emergono dal Curricolo sopracitato, la scuola fa riferimento alle competenze trasversali esposte nella Raccomandazione del Parlamento Europeo e del Consiglio del 22 maggio 2018. Si tratta di competenze che accumunano tutti i campi di esperienza e che coinvolgono il bambino in maniera olistica.

Le competenze chiave fanno riferimento a:

 imparare a imparare: preservare nell’apprendimento, organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni;

 competenze sociali e civiche: attivare forme di comportamento che consentono alle persone di partecipare in modo efficace e costruttivo alla vita sociale e lavorativa, in particolare alla vita in società sempre più diversificate, come anche a risolvere i conflitti ove necessario;

 senso di iniziativa e imprenditorialità: riguarda la capacità di tradurre le idee in azione.

 Consapevolezza ed espressione culturale: riguarda l’importanza dell’espressione creativa di idee, esperienze ed emozioni in un’ampia varietà di mezzi di comunicazione.

CURRICOLO DELLE COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA

Il curricolo delle competenze chiave di cittadinanza è tratto dalle Indicazioni Nazionali e Nuovi Scenari. In tale documento si legge che “è compito peculiare di questo ciclo scolastico porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva, potenziando e ampliando gli apprendimenti promossi nella scuola dell’infanzia.

L’educazione alla cittadinanza viene promossa attraverso esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà. Questa fase del processo formativo è il terreno favorevole per lo sviluppo di un’adesione consapevole a valori condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscono la condizione per praticare la convivenza civile.

CURRICOLO DI ISTITUTO

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Obiettivi irrinunciabili dell’educazione alla cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole e che implicano l’impegno a elaborare idee e a promuovere azioni finalizzate al miglioramento continuo del proprio contesto di vita, a partire dalla vita quotidiana a scuola e dal personale coinvolgimento in routine consuetudinarie che possono riguardare la pulizia e il buon uso dei luoghi, la cura del giardino o del cortile, la custodia dei sussidi, la documentazione, le prime forme di partecipazione alle decisioni comuni, le piccole riparazioni, l’organizzazione del lavoro comune, ecc.”

Lo sviluppo delle competenze per promuovere una cittadinanza attiva trae spunto anche dall’Agenda 2030, la quale indica una serie di obiettivi che l’ONU ha individuato per promuovere lo sviluppo sostenibile.

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Alle attività didattiche curricolari si affiancano percorsi formativi che integrano il curricolo, lo arricchiscono e lo qualificano ulteriormente. Tali percorsi hanno carattere trasversale e vengono affrontati sia durante le attività curricolari sia attraverso interventi specifici. Si tratta di percorsi di ampliamento e approfondimento progettati ad hoc (vedi anche PdM), sviluppati in situazioni coinvolgenti, motivanti e divertenti che prevedono la collaborazione con docenti/esperti e bambini di sezioni diverse o della stessa sezione.

IL FUORI ENTRA A SCUOLA

I bambini sono accompagnati dalle insegnanti in numerose passeggiate lungo il percorso pedonale e ciclabile dell’Ostiglia, adiacente alla scuola. Si tratta di un tragitto immerso nella natura e che costeggia il fiume Sile, che offre ai bambini la possibilità di immergersi nella flora e nella fauna del territorio.

Obiettivi formativi:

 Favorire l’avvicinamento, l’osservazione e l’esplorazione dell’ambiente naturale circostante;

 Incoraggiare atteggiamenti di rispetto nei confronti dell’ambiente naturale;

 Promuovere la formulazione di ipotesi, l’elaborazione di idee personali, il fare domande e il richiedere spiegazioni.

Competenze attese:

Il bambino:

 Osserva ed esplora attraverso l’uso di tutti i sensi;

 Osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi e pone domande sulle cose e la natura e formula ipotesi;

 Utilizza un linguaggio appropriato per la rappresentazione dei fenomeni osservati e indagati;

 Individua potenziali rischi e adegua il proprio comportamento;

 Potenzia gli schemi motori statici e dinamici di base;

 Si orienta nella dimensione temporale (le stagioni).

DESTINATARI RISORSE PROFESSIONALI

- tutti i bambini e le bambine di 3,4,5,6 anni compresi i bambini con BES

- tutte le insegnanti di sezione

Risorse strutturali necessarie:

INIZIATIVE DI AMPLIAMENTO CURRICOLARE

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laboratorio:

o ambiente naturale per lo sviluppo del pensiero scientifico o aula per la rielaborazione delle esperienze

 HAPPY ENGLISH

In una società globalizzata e multiculturale come la nostra, la capacità di comunicare in lingua inglese è imprescindibile. Essa apre opportunità di crescita personale nella scuola, nel lavoro e nel tempo libero.

Apprendere una lingua straniera tra i 3 e i 6 anni accresce le scritture linguistiche del cervello, creando un fondamento che si conserverà per tutta la vita.

L’apprendimento avviene collegando la lingua al movimento corporeo e utilizzando prevalentemente una metodologia ludica.

Gli argomenti proposti sono connessi alla progettazione dell’anno.

Obiettivi formativi

 Promuovere la comunicazione in una lingua straniera (comprensione ed espressione orale)

Competenze attese Il bambino:

 Ascolta e comprende parole, brevissime istruzioni, frasi di uso quotidiano;

 Ascolta e riproduce canzoncine e filastrocche;

 Partecipa attivamente al canto corale.

DESTINATARI RISORSE PROFESSIONALI

- tutti i bambini e le bambine di dai 3 ai 6 anni (gruppo dei

grandi), compresi i bambini con BES

- insegnante curricolare

Risorse strutturali necessarie:

Aula di sezione strutturata con materiali specifici

 A SCUOLA IN SICUREZZA

Con l’obiettivo di porre le basi per una cittadinanza attiva, promuoviamo esperienze significative che consentano di apprendere il concreto prendersi cura di sé stessi, degli altri e dell’ambiente e che favoriscano forme di cooperazione e di solidarietà. Creiamo così un terreno favorevole allo sviluppo di una visione consapevole a valori condivisi e di atteggiamenti cooperativi e collaborativi che costituiscano la condizione per praticare la convivenza civile.

(29)

Obiettivi irrinunciabili dell’Educazione alla Cittadinanza sono la costruzione del senso di legalità, e lo sviluppo di un’etica della responsabilità, che si realizzano nel dovere di scegliere e agire in modo consapevole.

Obiettivi formativi

 Avviare la consapevolezza dei propri bisogni e delle regole della scuola e della società

Sviluppare dei corretti comportamenti in situazioni di emergenza

Competenze attese Il bambino:

 Raggiunge una prima consapevolezza dei propri diritti e doveri, delle regole e del vivere insieme;

 Riconosce i più importanti segni della sua cultura, e del territorio, le istituzioni, i servizi pubblici, il funzionamento delle piccole comunità e della città;

 Si orienta e si muove in situazioni di emergenza all’interno degli ambienti scolastici;

 Ri-conosce le figure di soccorso di riferimento;

 individua le posizioni di oggetti e persone nello spazio, usando termini come avanti/dietro, sopra/sotto, destra/sinistra;

DESTINATARI RISORSE PROFESSIONALI

- tutti i bambini e le bambine di 3,4,5,6 anni compresi i bambini con BES

- insegnanti di sezione

Risorse strutturali necessarie:

Aula di sezione strutturata con materiali specifici

Salone polivalente e strutturato con materiale anche digitale per l’attività

 ALLA SCOPERTA DEI SUONI CON ORAZIO

I bambini piccoli utilizzano la capacità uditiva per recepire e riconoscere i suoni del mondo e le parole degli adulti che li circondano. L’ascolto è una predisposizione innata e i bambini hanno una grande capacità di leggere gli stimoli sonori. Potenziare la percezione uditiva ha un’enorme influenza sul linguaggio in quanto permette di comprendere le informazioni in arrivo e di farsi capire producendo messaggi. L’ascolto assume un’importanza fondamentale anche nell’apprendimento delle abilità relative alla lettura, mentre per comunicare è necessario esercitare gli organi fonatori attraverso attività e giochi fonetici.

(30)

Obiettivi formativi

 Sperimentare nuovi fonemi

 Favorire una corretta articolazione di suoni

 Sviluppare il lessico e una corretta sintassi

Competenze attese

 Affina e potenzia le capacità di ascolto;

 Riconosce e riproduce suoni e rumori;

 Arricchisce il proprio lessico e utilizza i nuovi vocaboli appresi;

 Ascolta e ripete conte e filastrocche.

DESTINATARI RISORSE PROFESSIONALI

- tutti i bambini e le bambine di 3 e 4 anni (gruppo dei piccoli), compresi i bambini con BES.

Insegnante curricolare

Risorse strutturali necessarie:

Aule di sezione strutturata con materiale specifico

 RIFLETTIAMO SULLE PAROLE

L’obiettivo del progetto è di aiutare i bambini ad acquisire le competenze fonologiche necessarie a riflettere sull’aspetto sonoro del linguaggio, individuarne le componenti e saperle manipolare. Acquisire una competenza fonologica è fondamentale per superare l’uso funzionale delle parole e riuscire a coglierne l’aspetto sonoro, i nuovi e infinti legami che possono essere creati se l’attenzione viene spostata sui soni che le compongono.

Per i bambini di 5-6 anni diventa fondamentale percepire e riconoscere per via uditiva i fonemi che compongono le parole in quanto la consapevolezza fonologica è una competenza molto importante al fine di favorire l’apprendimento della letto-scrittura.

Obiettivi formativi

 Sviluppare il lessico e una corretta sintassi

 Promuovere la consapevolezza fonologica, indispensabile prerequisito per l’apprendimento della letto-scrittura

Competenze attese Il bambino di 4-5-6 anni:

 Affina e potenzia le capacità di ascolto

 Inizia a riflettere sulla lunghezza di una parola, individua e riconosce parole lunghe e corte

 Divide la parola in sillabe e identifica la prima e l’ultima parte di una parola

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 Discrimina e ripete l’ultima parte di una parola Il bambino di 5-6 anni:

 Riconosce e discrimina suoni uguali e diversi

 Riconosce e produce rime

DESTINATARI RISORSE PROFESSIONALI

- tutti i bambini e le bambine di 4,5,6 anni (medi e grandi) compresi i bambini con BES

Insegnante curricolare

Risorse strutturali necessarie:

Salone polifunzionale con materiale specifico

Aule di sezione strutturata con materiale specifico

 ATTENZIONE IN GIOCO!

L’attenzione e la concentrazione sono competenze molto importanti che sottostanno il funzionamento cognitivo e, in particolare, spiegano molte debolezze dei bambini che sviluppano profili disattenti e iperattivi. Tale percorso formativo è volto quindi a ridurre il rischio di sviluppo di tali difficoltà o problematiche ad essi collegati.

Obiettivi formativi

 Favorire il rispetto dei tempi di attesa

 Rafforzare la capacità di mantenere l’attenzione per un tempo prolungato;

Competenze attese Il bambino:

 Interiorizza la regola dell’aspettare e rispettare il proprio turno;

 Sviluppa le capacità di concentrazione nei momenti di ascolto e comprensione;

 Impara a stabilire e costruisce una successione logico-temporale e azioni con causa-effetto;

 Impara a ordinare, riconoscere e realizzare sequenze;

 Crea relazioni e stabilisce l’associazione immagine-parola-suono;

 Utilizza domande del chi, che cosa, quando, come, perché, per risolvere problemi, chiarire situazioni e raccontare fatti.

DESTINATARI RISORSE PROFESSIONALI

- bambini medi e grandi Insegnante curricolare

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Aule di sezione strutturata con materiale specifico

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STRUMENTI Attività Accesso  canone di connettività:

o diritto ad internet solo in ufficio segreteria;

o collegamento interno di tutti gli spazi della scuola tramite hotspot portatile da smartphone.

Spazi e Ambienti per l’Apprendimento

 predisposizione di attività di avvio al coding

 utilizzo di strumenti multimediali (televisore, proiettore, casse stereo), al fine di sviluppare le competenze (di alfabetizzazione) attraverso un diverso canale comunicativo

Identità digitale Amministrazione digitale

 Idea Fism: gestione completa degli alunni e della scuola, incasso delle rette, tenuta della prima nota, compilazione del protocollo posta, stampa di moduli, etichette ed elenchi e… in continua crescita.

COMPETENZE E CONTENUTI

Attività

Competenze degli studenti

 Avvio al pensiero computazionale

Digitale,

imprenditorialita’ e lavoro

Contenuti digitali  I contenuti di conoscenza (saperi) sono desunti dall’uso di alcuni strumenti digitali offerti dalla connessione internet.

ATTIVITA’ PREVISTE IN RELAZIONE AL PNSD

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FORMAZIONE E ACCOMPAGNAMENTO

Attività

Formazione del personale

Rafforzare la formazione iniziale sull’innovazione didattica;

 Utilizzo dell’UdA e della rubrica valutativa tramite l’uso di un format specifico.

Accompagnamento  Raccolta della documentazione didattica, sia come archivio che come documentazione di esperienze.

(35)

La valutazione, alla scuola dell’infanzia, non è solo di tipo formativo e volto ad accompagnare i processi di apprendimento, ma è in innanzitutto un “dare valore”

a ciò che il bambino conosce e sa fare. La pratica della valutazione diventa quindi la conseguenza di una attenta e peculiare osservazione da parte dell’insegnante, in grado di cogliere la differenza tra una abilità o competenza già padroneggiata ed una nuova che si sta affacciando o che è in via di consolidamento.

Si tratta di una valutazione mite, così definita da Mion, con la quale si intende l’eventuale rilevazione dell’inibizione, della difficoltà o della lenta esecuzione di una determinata attività non per sanzionarla ma per far uscire dallo sfondo la richiesta implicita di aiuto in modo che in tempo reale l’insegnante sappia trovare la strategia adeguata per prendersi “cura” del disagio eventuale emergente o del ritmo di sviluppo un po’ più lento. Inoltre non si cerca di rilevare solo le difficoltà ma anche i diversi stili cognitivi, i talenti emergenti, le attitudini. Essa non poggia sulla rilevazione negativa della prestazione scadente ma sul processo di incoraggiamento, pilastro essenziale del sostegno alla crescita e a qualsiasi autentico ambiente di apprendimento. Ogni bambino ha la sua zona di sviluppo prossimale ed ogni bambino deve essere incoraggiato a migliorare.

Ai fini documentativi le insegnanti utilizzano la Rubrica Valutativa. Quella utilizzata dalle insegnanti è stata redatta durante l’anno scolastico 2017/2018 dalle insegnanti del collegio di zona 5/23 ed è nata dall’esigenza di descrivere/narrare il profilo evolutivo del bambino e di non etichettarlo con delle crocette.

Le insegnanti scelgono i campi di esperienza coinvolti in ciascuna UDA, le dimensioni e gli indicatori che fanno riferimento agli apprendimenti che si intendono sviluppare nell’UDA stessa. Tale strumento consente al termine di ogni UDA di valutare i livelli di padronanza raggiunti da ciascun bambino (iniziale-base- intermendio-avanzato). I livelli sono definiti sempre in termini positivi, dando valore a ciò che il bambino sa fare e conosce.

Ciascuna Rubrica Valutativa è composta almeno dalle seguenti dimensioni:

 Atteggiamento (motivazione, interesse ad apprendere e approfondire…)

 Relazione (empatia, pro socialità, collaborazione, partecipazione, attenzione al contesto…)

 Autoregolazione (consapevolezza, uso di strategie, controllo, flessibilità, autonomia…)

 Conoscenze (padronanza dei saperi,/contenuti disciplinari, collegamento e integrazione dei saperi…)

 Abilità (padronanza delle abilità, saper fare, collegamento e integrazione di abilità diverse…)

Criteri di valutazione del comportamento

Il comportamento è sempre osservato e monitorato nei diversi contesti di apprendimento, al fine di strutturare un ambiente che si adatti al funzionamento e ai bisogni dei bambini.

VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI

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Attraverso il confronto con i genitori è possibile inoltre delineare un profilo del comportamento del bambino che è in costante mutamento, e che talvolta risente delle situazioni che il bambino affronta nei diversi contesti di vita.

La valutazione del comportamento è un tipo di valutazione formativa, che viene costantemente monitorata, in quanto è alla base della convivenza civile e quindi all’educazione della cittadinanza attiva.

(37)

 ANALISI DEL CONTESTO PER REALIZZARE L’INCLUSIONE SCOLASTICA In questo nostro contesto sociale, economico ed antropologico, è d’obbligo riconoscere l’eterogeneità umana come condizione naturale delle società e delle persone; tutti siamo orgogliosamente imperfetti e tra noi diversi. È in questa ottica di eterogeneità che la nostra scuola si propone di potenziare la cultura dell’inclusione a garanzia del successo formativo in un’ottica di ben-essere.

L’inclusività riguarda tutti gli alunni e tocca la quotidianità delle didattiche in quanto pone l’attenzione sul singolo e congiuntamente dà valore al collettivo come comunità di apprendimento. Attivare una didattica inclusiva che sia in grado di raggiungere contemporaneamente ciascuno, valorizzando le competenze presenti, vuol dire coinvolgere tutti in un’unica attività, rispettando le specificità di ognuno, valorizzando ogni alunno per quello che realmente sa fare, lavorando sulla sua zona di sviluppo prossimale, dando così all’allievo una percezione di competenza (personalizzazione del percorso di apprendimento).

Una delle metodologie che gli insegnanti utilizzano nell’azione didattica quotidiana è quella di utilizzare diversi canali comunicativi (visivo, uditivo. cinestetico), al fine di raggiungere ciascun bambino attraverso il canale preferito di funzionamento, e allo stesso tempo potenziare gli altri.

Dal punto di vista architettonico e strutturale la scuola consente l’accesso a tutti i bambini a tutti gli ambienti interni ed esterni: il pianoterra è raggiungibile attraverso la rampa che conduce al refettorio; l’accesso al primo piano è favorito dalla presenza di un elevatore, nel piano sopraindicato una rampa consente l’accesso ai servizi igienici.

Al fine di prevenire i Disturbi Specifici dell’Apprendimento, la scuola attua da anni lo screening in entrata e in uscita per i bambini dell’ultimo anno di scuola dell’Infanzia.

Inoltre propone a partire dall’a.s. 2019/2020 un laboratorio sull’attenzione e sulla concentrazione e un laboratorio metafonologico.

Gli insegnanti che individuano un Bisogno Educativo Speciale, fanno riferimento alla Coordinatrice, e in collaborazione avviano e gestiscono le pratiche di convocazione docenti, famiglia, esperti.

Infine, come in questi ultimi due anni, anche nell’anno scolastico 2020/2021 è previsto un laboratorio di Letture Animate gestito dalle insegnanti di sezione , al fine di potenziare l’alfabetizzazione di alunni stranieri e allo stesso tempo di promuovere l’inclusione del diverso, attraverso la lettura dei albi illustrati sull’argomento.

Composizione del Gruppo per l’Inclusione (GLI):

Composizione del Gruppo per l’Inclusione (GLI):

 Coordinatrice

Referente per l’Inclusione

 Insegnanti Curricolari

 Famiglie

 Docente di sostegno

AZIONI PER L’INCLUSIONE SCOLASTICA

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Nell’anno scolastico in corso non sono iscritti bambini con certificazione L. 104/1992.

Qualora si dovesse iscrivere un bambino o una bambina con tali bisogni, il GLI sarà integrato con i docenti di sostegno, gli specialisti di riferimento coinvolti e le famiglie.

Laddove possibile, le insegnanti cercano di instaurare rapporti di collaborazione, in spirito co-educativo con gli specialisti esterni con i quali i bambini entrano in relazione in seguito a bisogni educativi specifici (logopedisti, psicomotricisti…).

DEFINIZIONE DEI PROGETTI INDIVIDUALI

Processo di definizione dei Piani Educativi Individualizzati (PEI)

Dopo aver individuato un bisogno educativo specifico nel bambino la scuola si attiva secondo il seguente Iter:

 colloqui con la famiglia

 potenziamento delle difficoltà in sezione

 colloqui di restituzione con la famiglia

eventuale intervento di un esperto esterno (l’insegnante di sezione, e il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione redige il PEI)

Soggetti coinvolti nella definizione dei PEI

 Insegnante di sezione

Gruppo di Lavoro per l’Inclusione

 Famiglia

 Ente pubblico (es. distretto sanitario) e/o esperto privato (es. logopedista, psicopedagogista…)

MODALITA’ DI COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE

La scuola prevede attraverso gli incontri di confronto scuola-famiglia di continuare a coltivare una costruttiva relazione di partenariato tra le parti coinvolte. Fornisce informazioni, supporto con esperti esterni specializzati, richiede la collaborazione e la partecipazione attiva alle famiglie e alla comunità locale. Particolare attenzione e cura viene data alla relazione insegnante-famiglia, coltivando un rapporto docente-genitori molto stretto, basato sulla massima disponibilità di incontro e confronto sul bambino.

La collaborazione delle famiglie è fondamentale in particolare nei casi di disagio comportamentale e relazionale, poiché la famiglia è corresponsabile del percorso educativo e formativo dell’alunno/a, esplicitato dal “Patto di Corresponsabilità Educativa”

(Allegato 2).

Modalità di rapporti con le famiglie

Informazione/formazione su genitorialità e psicopedagogia

Coinvolgimento in progetti di inclusione

Coinvolgimento in attività di promozione della comunità educante

Coinvolgimento in attività extrascolastiche

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La scuola è la seconda Agenzia Educativa dopo la famiglia. Al fine di un educazione coerente e coesa è importante che insegnanti e genitori collaborino e trovino un dialogo costruttivo. A tal fine è presente il Patto di Corresponsabilità Educativa (Allegato 2), ovvero un insieme di accordi tra insegnanti e genitori utile per costruire relazioni di rispetto, fiducia, collaborazione e condivisione, indispensabili per il successo formativo.

Tale patto si basa sul riconoscimento e il rispetto reciproco delle diversità di ruoli, su un dialogo costante e contribuisce allo sviluppo del reciproco senso di responsabilità e impegno.

In caso di un bambino con bisogni educativi specifici o di bambini con certificazione secondo la legge 104/92 gli incontri e le comunicazioni con i genitori saranno intensificati. Le famiglie che iscrivono un bambino con certificazione secondo la legge 104/92 potranno comunicare sia con l’insegnante curricolare che con l’insegnante di sostegno, in quanto quest’ultima è a sostegno della classe e non del singolo bambino, pertanto entrambe hanno la responsabilità educativa di tutti i bambini della sezione, secondo quanto prevede la normativa.

(40)

RISORSE PROFESSIONALI INTERNE COINVOLTE Docenti di sostegno ̶ Partecipazione al GLI

̶ Rapporti con le famiglie

̶ Attività individualizzate in piccoli gruppi

̶ Attività laboratoriali integrate Docenti curriculari ̶ Partecipazione al GLI

̶ Rapporti con le famiglie

̶ Tutoraggio alunni

̶ Progetti a tematica inclusiva Assistente Educativo

Culturale (AEC) Assistenti alla comunicazione Personale ATA

RAPPORTI CON I SOGGETTI ESTERNI Unità di

valutazione multidisciplinare

 Analisi del PF e definizione del Progetto Individuale

 Procedure condivise di intervento sulla disabilità o sul bisogno educativo specifico

Associazioni di riferimento

 Definizione del Progetto Individuale insieme agli insegnanti

Rapporti con GLIR/GIT/Scuole polo per

l’inclusione territoriale Rapporti con privato sociale e volontariato

VALUTAZIONE, CONTINUITÁ E ORIENTAMENTO

Criteri e modalità per la valutazione

La scuola ritiene fondamentale incentivare l’adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive.

La rubrica valutativa viene personalizzata con livelli di padronanza di apprendimento minimi.

(41)

Continuità e strategie di orientamento formativo

La scuola intende favorire il passaggio di informazione dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria per tutti i bambini e le bambine e in particolare per coloro che presentano Bisogni Educativi Specifici.

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