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PROGRAMMA DI MANDATO. Premessa

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Academic year: 2022

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PROGRAMMA DI MANDATO

Premessa

I cambiamenti avvenuti nel sistema istituzionale italiano hanno profondamente rinnovato il ruolo e le funzioni della Provincia riconoscendola come ente di governo dello sviluppo economico del territorio d’area vasta.

La Provincia istituzione ha la possibilità di essere davvero il soggetto principale della programmazione del territorio e delle sue funzioni oltre che della sua tutela e valorizzazione. Nel volgere di pochi anni, l’Ente Provincia, è divenuto punto di riferimento, tanto sotto il profilo istituzionale, quanto sotto il profilo delle sue funzioni, che condizionano a vasto spettro il livello e la qualità della vita dei rispettivi territori.

La Provincia di Mantova in questi anni non ha certamente assistito passivamente al processo di decentramento in corso, consapevole dell’importanza storica che esso rappresenta, ha affrontato con la massima convinzione le numerose problematiche connesse con i nuovi compiti, dovendosi confrontare con una generale inadeguatezza delle risorse divenendo punto di riferimento riconosciuto dalle istituzioni territoriali mettendo a disposizione tutto il supporto informativo necessario alle scelte amministrative dei singoli Comuni.

Coerentemente con il ruolo di Ente di governo del territorio che in questi anni si è via via delineato per le Province italiane, la Provincia di Mantova ha affrontato con una determinazione nuova rispetto al passato i principali temi legati allo sviluppo sociale ed economico del territorio. Un significativo impulso pur con la limitata presenza di Stato e Regione, è stato dato allo sviluppo delle infrastrutture con l’obiettivo di recuperare il deficit che grava sulla Provincia in questo campo: viabilità, trasporti, intermodalità, mobilità delle persone ma anche edilizia scolastica e beni culturali.

Particolare attenzione è stata rivolta alle politiche dell’istruzione (Università e scuole superiori) e alla formazione professionale, alla promozione delle produzioni locali, alla creazione delle condizioni essenziali per lo sviluppo turistico.

La Provincia ha inoltre guardato con grande convinzione ai temi della socialità e della cultura svolgendo un ruolo importante nell’ aggregazione e di indirizzo divenendo punto di riferimento territoriale e di sostegno alle iniziative di Enti e Associazioni. Né non si può sottolineare la particolare sensibilità dell’Amministrazione per i temi legati alla tutela dell’ambiente (l’inquinamento atmosferico, il dissesto idrogeologico del Po, l’urbanizzazione incontrollata, ecc.) cercando in ogni occasione il giusto equilibrio fra le esigenze ambientali e lo sviluppo economico. Ed è in questa direzione che dovrà continuare a muoversi la nuova amministrazione, pronta a cogliere i segnali di cambiamento nel tessuto economico per favorire l’innovazione e lo sviluppo.

Ecco perché possiamo legittimamente affermare , che la Provincia che guarda al futuro è una Provincia che ha ritrovato una sua fisionomia territoriale e il senso di una appartenenza comune, economica e sociale e che rappresenta per il tessuto economico e civile un punto di riferimento attivo e partecipe.

L’attività della nuova Giunta dovrà essere improntata ad una costante attenzione collaborativa con i soggetti istituzionali in uno spirito di operatività concertata: con l’Unione Europea, lo Stato, la Regione e i Comuni tra i quali la Provincia si colloca come ente intermedio di area vasta tra Comuni e Regione. Tutto ciò si realizzerà con periodiche consultazioni.

La Provincia terrà anche sistematici confronti sulla realizzazione del programma elettorale con le forze politiche, anzitutto di maggioranza, ma anche di minoranza, con

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le rappresentanze delle categorie produttive, con quelle dei lavoratori, con le categorie professionali e con le più importanti istituzioni esterne rappresentative del territorio come ad esempio Università, Parchi, istituzioni culturali, del volontariato.

La Provincia deve rivendicare un ruolo nelle modalità di erogazione dei servizi sociali e della sanità, ruoli fino ad ora non riconosciuti in alcun modo dalle leggi regionali.

L’organo di governo dell’ente deve nel suo operare tenere sempre presente la necessità di comportamenti che creino fiducia e valorizzazione dell’istituzione nel suo ruolo di servizio ai cittadini, e in questo ruolo, pur in mancanza di una capacità impositiva propria, la Provincia ha saputo nel mandato 2001-2006 assumere un’immagine funzionale e operativamente essenziale.

LE LINEE GUIDA DEL PROGRAMMA di mandato 2006-2011

1) Governo del territorio : pianificazione, promozione, valorizzazione e tutela del territorio

2) Servizi al tessuto produttivo e alle persone 3) Opere infrastrutturali

4) Attività produttive e sviluppo economico

PIANIFICAZIONE, PROMOZIONE, VALORIZZAZIONE E TUTELA DEL TERRITORIO

NUOVO GOVERNO DEL TERRITORIO

I prossimi anni saranno caratterizzati dalla revisione degli strumenti urbanistici sia comunali che provinciali in relazione alla nuova legge regionale sul governo del territorio. Tale processo rappresenta una grande occasione per riqualificare l’assetto del territorio, determinato da una crescita spontanea ed occasionale prodotta dall’assenza di pianificazione strategica nella fase antecedente il PTCP, con la gestione delle autorizzazioni da parte della Regione Lombardia e i problemi di funzionalità e di qualità ambientale conseguenti. Dopo gli anni della ricerca della quantità (di infrastrutture, di espansioni industriali, di dispersione residenziale, ecc.) occorre passare agli anni della qualificazione delle infrastrutture, degli insediamenti della residenza, dei centri storici in una visione integrata con il paesaggio (assunto come patrimonio collettivo) e nel rispetto del principio di sostenibilità ambientale poiché il territorio non è inesauribile e il paesaggio rappresenta un bene comune essenziale e insostituibile per la qualità della vita.

La prima esperienza di gestione del Piano Territoriale Provinciale ha dimostrato come il coordinamento dei piani regolatori comunali sia uno strumento importante per ottenere migliori risultati per la funzionalità del territorio e per la maggiore salvaguardia rispetto alle spinte speculative. Il nuovo Piano Territoriale Provinciale dovrà, quindi, essere aggiornato sulla base della nuova legge regionale del 2005 e delle esperienze positive riscontrate in passato. In particolare, dovrà affrontare i temi del nuovo assetto strategico del territorio nel contesto dei corridoi della mobilità, della riorganizzazione

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delle aree industriali attraverso una loro specializzazione e ambientalizzazione e una selezione, attraverso lo strumento della V.A.S., al fine di organizzare aree ecologicamente attrezzate per sostenere lo sviluppo e della riorganizzazione dei servizi sovracomunali in una visione non meramente municipalistica. Anche la valorizzazione del paesaggio, del patrimonio storico-ambientale, del sistema rurale saranno temi da aggiornare, assieme ad una migliore riqualificazione delle periferie residenziali disperse sul territorio.

I piani settoriali che verranno ridefiniti (commercio, parchi, piste ciclabili, ecc.) dovranno costituire occasione per la riorganizzazione del territorio verso obiettivi di maggiore qualità e minore consumo di territorio avendo come riferimento il principio di esaurire le lottizzazioni in essere prima di procedere a nuove urbanizzazioni.

Dopo l’approvazione del Piano Cave del 2004, si dovrà fare attenzione alla fase di gestione produttiva degli ambiti territoriali estrattivi per sviluppare i recuperi ambientali così come va promosso l’utilizzo degli inerti da riciclo, in particolare indicandone l’uso a partire dalle opere di competenza della Provincia. Particolarmente importante sarà la variante del Piano Cave attivata per controllare le nuove grandi opere pubbliche che richiedono enormi quantitativi di risorsa. E’ necessario che la Provincia intervenga per evitare azioni occasionali e dannose al territorio per governare la fase di attività estrattiva in un contesto ambientale fragile e di risorsa scarsa.

L’azione della Provincia dovrà sviluppare anche una proposta di riforma della Legge Regionale sulle Cave in quanto molte sono le carenze normative e gestionali emerse e scarsi sono ancora i poteri reali delle Province e dei Comuni a fronte di una sostanziale monocrazia della Regione. In questa prospettiva va sicuramente modificata la norma regionale che non consente di compensare i prelievi per le cave di prestito (materiali per le grandi opere autostradali) con il rischio reale di vanificare la pianificazione provinciale.

Va richiamata l’importanza di adeguare gli impianti pubblici di illuminazione alla legge regionale contro l’inquinamento luminoso. Su questo tema la Provincia dovrà fare opera di divulgazione e di sensibilizzazione perché a partire dagli enti pubblici si attui il rispetto della legge.

UNIVERSITA’

L’Università di Mantova è oggi una realtà concreta, piccola ma efficace, efficiente e snella. Durante il mandato che si sta concludendo il ruolo della Provincia è stato determinante nel trasformare il Consorzio preesistente in una Fondazione della quale fanno parte anche 50 comuni del territorio ed ora va perseguito l’obiettivo di coinvolgere i comuni mancanti. Le risorse erogate annualmente dalla Provincia sono decisive per la vita della Fondazione e l’impegno economico straordinario di questi anni è stato essenziale per lo sviluppo del campus universitario.

L’università di Mantova conta oggi 9 corsi di laurea e vanta 1900 studenti. I laureati dell’ateneo virgiliano si inseriscono nel mondo del lavoro per l’80% entro 6 mesi dal conseguimento del diploma di laurea. Gli abbandoni nel corso degli studi non sono superiori al 15% (la media nazionale è 50%). La metà degli iscritti proviene da altre province e regioni. Ciò comporta la necessità di provvedere in tempi rapidi alla creazione di servizi, in particolare di alloggi, di cui Provincia e Comune capoluogo dovranno farsi promotori. Siamo anche riusciti a diffondere sul territorio corsi universitari e altri si potranno valutare in particolare per l’Alto Mantovano. Si può ben dire che l’università di Mantova è servita per far crescere la cultura e l’economia mantovana in modo competitivo. Questo buon avvio non deve creare illusioni per il futuro, sia in termini di iscritti che di nascita di nuovi corsi. Occorrerà crescere ancora

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ricercando e trovando le risorse necessarie: solamente attraverso un’azione di concertazione con le università vicine si potrà crescere evitando due rischi, e cioè la disoccupazione intellettuale e la piaga degli abbandoni. E’ sufficiente continuare con le scelte già fatte, puntando sulla concretezza e sulla flessibilità dei corsi senza atteggiamenti velleitari. Nell’immediato si realizzerà il corso di laurea specialistico in ingegneria informatica: esso dovrebbe servire anche per una particolare sinergia con la Provincia per realizzare l’informatizzazione del territorio con l’obiettivo di realizzare la messa in rete informatica di tutta la provincia, istituzioni pubbliche, piccole e medie imprese. Si auspica che per le ragioni fin qui espresse le associazioni imprenditoriali possano esplicitare un maggior peso economico.

Mobilità sostenibile e rete ciclabile provinciale

Nel corso della legislatura l’Amministrazione Provinciale ha investito in modo rilevante in materia di mobilità ciclabile, in particolare con il Piano delle Ciclabili, gli interventi di potenziamento sulla rete e il progetto di comunicazione “Mantova in Bici”.

Nella prossima legislatura si intende accrescere l’impegno dell’Amministrazione in questo settore attraverso:

- la realizzazione di interventi atti a garantire la continuità, la sicurezza e la riconoscibilità dei principali itinerari cicloturistici, in particolare sulle direttrici europee;

- la destinazione di una quota del 5% degli investimenti programmati per la viabilità al potenziamento e alla riqualificazione della rete ciclabile provinciale;

- la promozione dell’offerta cicloturistica mantovana, valorizzandone le peculiarità quali i servizi di fruizione intermodale: nave + bici; bus + bici: treno + bici;

- l’istituzione dell’ “Ufficio Provinciale Biciclette”, per il coordinamento dei progetti e delle iniziative con gli altri enti locali e le associazioni di settore.

I progetti sui quali concentrare l’attività dell’Amministrazione nei prossimi 5 anni riguardano gli ambiti territoriali e i sistemi ciclabili sui quali si è sviluppata una particolare attenzione da parte di cittadini, associazioni e istituzioni:

- Alto Mincio (Mantova – Grazie – Goito – Bozzolo);

- Basso Mincio (Mantova – Governolo);

- Destra e Sinistra Po (Viadana – Ostiglia e Suzzara – Quatrelle);

- Destra e Sinistra Secchia;

- Connessione Golene del Po - Parco Oglio - Parco Mincio;

- Sistema ciclabile delle Colline Moreniche;

- lo sviluppo di itinerari ciclo-turistici attorno alla città di Sabbioneta.

L’innovazione logistica nel trasporto delle merci

Significativo è stato fino ad ora l’impegno della Provincia nel settore del trasporto delle merci (Sistema Portuale Mantovano, raccordi ferroviari di distretto, ecc.).

I prossimi 5 anni saranno determinanti per lo sviluppo delle infrastrutture programmate, iniziate e appena realizzate. Da un’azione prevalentemente mirata alla realizzazione delle infrastrutture si dovrà sempre più passare anche alla promozione logistica affinché le nuove infrastrutture vengano utilizzate al meglio e si raggiunga l’obiettivo di spostare la maggiore quantità di merci dalla strada alla ferrovia e all’acqua.

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La chiusura dell’Azienda regionale per i Porti di Cremona e Mantova ed il contestuale avvio della gestione mantovana del Porto e della logistica connessa non è più procrastinabile. Troppi sono i ritardi dovuti alla cattiva gestione dell’Azienda e della mancata risoluzione del problema da parte della Regione in questo settore.

I progetti e le azioni prioritarie sulle quali concentrare gli sforzi saranno:

 Gestione delle realizzazioni dei raccordi già progettati di Gazoldo-Castellucchio e Casalmaggiore-Viadana ai due distretti industriali. In questo settore verranno elaborati i progetti per attivare le fattibilità dei nuovi raccordi di Lonato-Castiglione delle Stiviere, Revere, Gonzaga, Suzzara, sempre comunque ricorrendo alla verifica della V.A.S.. Per i raccordi già realizzati come Valdaro sarà necessario presidiare la gestione funzionale affinché siano sviluppati servizi innovativi e aiutate le imprese nell’utilizzazione delle nuove infrastrutture;

 Sviluppo dei porti (Valdaro e tutto il sistema portuale mantovano) attraverso la rivendicazione delle nuove competenze gestionali affinché si dia impulso alla utilizzazione delle infrastrutture realizzate. In particolare, oltre al completamento del canale Mantova - Venezia, si dovranno attivare le iniziative per garantire la navigabilità del Mincio e del Po per le imprese e le motonavi turistiche (realizzazione della conca di Valdaro, realizzazione di una infrastruttura – nuovo capannone – per la logistica a Valdaro, sostegno mobile a foce Mincio, servizio di soccorso per bassi fondali, ecc.). Verranno inoltre completati ed avviati i porti commerciali di Viadana, Governolo, Ostiglia. Per i pontili turistici, oltre al completamento di Sustinente, potrà essere realizzato quello di Formigosa per le grandi motonavi. Dovrà essere completato il censimento dei natanti e realizzata la carta dei servizi sul Po.

Lo sviluppo delle infrastrutture porterà una nuova funzione gestionale necessaria alla promozione dell’innovazione logistica nelle imprese e nei distretti industriali. In questo quadro l’Amministrazione Provinciale esercita una funzione centrale e dovrà sviluppare iniziative di promozione e di marketing territoriale per il rilancio della provincia anche attraverso la partecipazione a programmi comunitari.

Sviluppo delle linee ferroviarie

L’azione dei prossimi anni dovrà essere finalizzata a spingere il Governo e Rete Ferroviaria Italiana alla modernizzazione delle linee ferroviarie afferenti Mantova, proseguendo le azioni già intraprese (realizzazioni di sovrappassi ed abolizione passaggi a livello) con particolare riferimento alla linea Mantova-Milano.

La novità del completamento del raddoppio ferroviario Verona - Bologna porterà un nuovo scenario nei nodi di Ostiglia e Poggio Rusco, sui quali si dovranno attivare iniziative infrastrutturali ed urbanistiche per sviluppare le nuove opportunità che si aprono. Anche il completamento della riqualificazione e ammodernamento della linea Ferrara - Suzzara e Suzzara – Parma, come parte integrante del Tibre ferroviario, sarà un obiettivo prioritario per adeguare tali infrastrutture alla mobilità delle persone e al transito delle merci in coerenza con gli indirizzi contenuti nel protocollo d’intesa – Comuni / Regione / FER - . Analoga attenzione dovrà essere riservata alla realizzazione e al rafforzamento della Cremona – Mantova – Monselice, parte integrante della linea Mediopadana, possibile alternativa alla congestionata TO-MI-VE.

La statistica del territorio e per il territorio

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Le competenze in materia di statistica consentono alla Provincia di rafforzare il proprio ruolo di ente di governo di vasta scala, mediante la gestione efficiente e produttiva delle basi informative con il rafforzamento del servizio da porre in relazione all’attività ed a supporto di tutti i settori dell’ente.

Partendo dalla pluriennale e già consolidata esperienza dell’Osservatorio Demografico, che ogni anno offre un quadro di conoscenze indispensabili sulla popolazione, s’intende sviluppare l’aspetto delle Previsioni Demografiche ed ampliare il più giovane Osservatorio Casa che ha già prodotto importanti risultati.

La demografia non è solo materia per studiosi, bensì presupposto necessario per non adottare scelte arbitrarie e ingiustificate. Non esiste, infatti, il “cittadino neutro”, a cui rivolgere i servizi pubblici. Oggi le decisioni devono tener conto dell’invecchiamento della popolazione, della bassa fertilità, dell’allontanamento dal capoluogo, del consistente flusso di stranieri. E quanti e quali saremo tra dieci anni?

Dall’altro lato, le politiche abitative non possono prescindere dalla conoscenza dell’offerta esistente. In che stato sono le abitazioni mantovane? Come si è caratterizzata e dove si è concentrata l’attività edilizia degli ultimi anni? A quali prezzi sono avvenute le compravendite? E spostandosi sul “bisogno di casa” per i meno abbienti, l’Edilizia Residenziale Pubblica in che misura risponde alle esigenze, sia in termini di disponibilità di alloggi che di canoni applicati?

Popolazione e Casa sono giocoforza tra loro interconnesse: comprendere per tempo gli sviluppi e le trasformazioni della nostra popolazione significa poter programmare i servizi per soddisfare adeguatamente i bisogni dei cittadini, e tra i bisogni la casa merita senza dubbio un occhio di riguardo. A tale riguardo proponiamo l’istituzione della consulta territoriale sulla casa.

Questi sono solo alcuni esempi da cui partire per essere in grado di organizzare in modo razionale e funzionale le informazioni che si possiedono, preoccupandosi di renderle disponibili in modo continuativo.

Si tratta di intraprendere un percorso innovativo che va oltre il “presidio del dato di settore”, per divenire prima di altro un processo organizzativo e culturale finalizzato alla cooperazione all’interno dell’ente Provincia e all’esterno con gli altri attori locali (Comuni. Associazioni, ASL, ecc.).

Per raggiungere l’obiettivo occorre, in altre parole, “fare sistema” e unire le forze per una gestione funzionale del dato tesa a monitorare i fenomeni che riguardano il territorio tramite la collaborazione del territorio stesso.

Intendere la statistica non come un adempimento obbligatorio, ma come uno strumento finalizzato al rapporto di cooperazione e alla circolarità della informazioni serve a colmare quei buchi informativi che a volte limitano la capacità decisionale. Da un lato nessun soggetto detiene tutta l’informazione che serve e nello stesso tempo ognuno è in grado di contribuire con un proprio tassello, dall’altro se non ci si muove contestualmente si crea disordine informativo, incoerenza e duplicazioni.

Due saranno i temi che affronteremo in prima battuta: l’analisi approfondita delle basi informative interne e la creazione di un portale internet dedicato alla statistica che renderà facilmente accessibili al cittadino e agli altri enti del territorio i dati e soddisferà le esigenze di informazione.

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE (ferrovie)

Siamo consapevoli che gli investimenti sul trasporto su ferro sono il futuro ma anche che i costi di investimento sono enormi. Sappiamo anche che solo con l’impegno costante

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delle istituzioni e la volontà delle popolazioni coinvolte si potranno raggiungere risultati concreti.

E’ necessario continuare l’azione politico-istituzionale nei confronti di RFI e Regione Lombardia per migliorare la qualità del servizio offerto sulla linea Mn-Mi, nel senso più ampio del termine:

1) Rinnovo del materiale rotabile sempre più vetusto ed inefficiente 2) Puntualità delle corse

3) Manutenzione ordinaria delle carrozze e delle stazioni 4) Sicurezza del servizio

5) Contenimento dei costi a carico degli utenti

Gli uffici provinciali preposti dovranno controllare che il piano investimenti previsto da RFI (seppur insufficiente) per il TPL sia attuato nei tempi e nei modi previsti

Si dovranno concludere gli interventi infrastrutturali finanziati e promossi dalla amministrazione provinciale tesi a ridurre il traffico veicolare privato in città e a promuovere il maggior uso di mezzi pubblici:

1) Nuova fermata ferroviaria di Levata

2) Nuova fermata ferroviaria di Borgochiesanuova

Si deve intraprendere una trattativa serrata con RFI nazionale e Ministero dei Trasporti per ripristinare un collegamento Eurostar con la capitale (Pendolino)

Preso atto dell’inserimento in legge obiettivo del collegamento di metropolitana leggera tra la città di Verona e l’aeroporto “ Catullo”, nel prossimo futuro l’impegno della Provincia sarà teso ad ottenere, da parte del Ministero dei Trasporti e Trenitalia, il prolungamento di tale servizio anche con la città di Mantova.

TRASPORTO PUBBLICO LOCALE (AUTOBUS)

La difficile situazione dell’azienda APAM si ripercuote inevitabilmente sulla qualità del servizio extraurbano disciplinato dal contratto di servizio in essere con l’amministrazione provinciale.

La Provincia dovrà agire su più fronti per uscire da tale situazione:

1) il rinnovo del contratto sui servizi minimi in corso tra Regione Lombardia ed enti locali deve portare ad ottenere maggiori risorse. Ad oggi la proposta di 15 mil. di euro l’anno per l’intero territorio lombardo è assolutamente insufficiente tenendo conto che il trasferimento di risorse è invariato dal 1998.

2) implementare le sperimentazioni dei servizi innovativi a chiamata, analoghi a quello attivato nel Destra Secchia, che nel breve e medio periodo possono in alcune fasce orarie di scarsa utenza sostituire il servizio di linea “tradizionale”.

3) rendere operativa la commissione di vigilanza, prevista nell’accordo di programma per la riqualificazione di p.le Mondadori, che dovrà vigilare sull’avanzamento dei lavori previsti nell’accordo stesso . Nell’ambito del progetto di p.le Mondadori si dovrà prevedere la valutazione della sostenibilità ambientale della prevista stazione di viale Risorgimento

4) sviluppare l’integrazione tariffaria in modo da consentire, con lo stesso titolo di viaggio, l’utilizzo indifferente sia del treno che dell’autobus

5) riorganizzare il servizio provinciale extraurbano al fine di migliorarlo, eliminando le sovrapposizioni con le linee ferroviarie

6) confermare le agevolazioni tariffarie già in essere per gli abbonamenti scolastici

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APAM svolge un servizio di trasporto pubblico locale con forte valenza sociale essendo orientato a soddisfare, prioritariamente, le esigenze di mobilità di studenti e lavoratori pendolari. Per questo motivo la strada da percorrere è la ricerca di sinergie, esperienze e collaborazioni presso operatori pubblici del settore che operino con finalità e logiche compatibili con gli interessi del servizio pubblico. Prestando la dovuta attenzione agli equilibri di bilancio dovrà essere portato avanti il progetto di rinnovamento del parco autobus con mezzi alimentati a metano. Il programma non deve trascurare la valorizzazione del car pooling.

AMBIENTE

Secondo il nostro progetto quinquennale di amministrazione provinciale occorre perseguire il miglioramento dell’ambiente di vita e cioè acqua, aria, alimenti, equilibrio del territorio. In sostanza sviluppo sostenibile in un’area che analogamente a molte parti del nostro paese è stata utilizzata senza la opportuna attenzione e rispetto. Il miglioramento ambientale è strumento fondamentale per migliorare la qualità della vita. Si propongono qui di seguito alcune azioni principali non dimenticando che ne esistono altre:

a) fiume Mincio e laghi. Dopo il completamento dello studio del 2003 sulle cause di inquinamento dell’acqua nel bacino del Mincio, occorre iniziare una complessa azione di durata quinquennale che deve prevedere la ristrutturazione del depuratore del Garda a carico del soggetto gestore, la corresponsabilità degli scarichi delle attività produttive e della rete fognaria, per avviare un difficile processo di rinaturazione di tutto il territorio. Avvieremo uno studio per la navigazione canoistica di tutto il Mincio per una fruibilità parallela alla ciclabile Mantova-Peschiera.

b) Fiume Po. La maggiore risorsa idrica dell’alta Italia. Occorre continuare l’opera già iniziata con grande efficacia per il riequilibrio idrogeologico di tutto il territorio. Questa azione deve prevedere il blocco delle escavazioni abusive, la progressiva rinaturazione dei territori golenali, la valorizzazione naturalistica delle isole, la lotta per la gestione unitaria di tutto il bacino idrografico oggi frammentata in una miriade di competenze che si elidono l’una l’altra e portano a una azione inefficace e velleitaria. Le acque superficiali del nord Italia devono avere un unico governo efficiente ed efficace che contemperi le esigenze turistiche, quelle dei consorzi di bonifica, quelle della navigazione e che salvaguardi le popolazioni in occasione di piene. L’accordo di programma realizzato a Mantova su iniziativa della Provincia nel maggio del 2005 e il PAI sono due punti di partenza razionali.

c) Rifiuti. La Provincia ha realizzato la defiscalizzazione sulla raccolta degli RSU di 160 mila euro all’anno. L’obiettivo raggiunto è stato il 37% di raccolta differenziata e il 70% di riutilizzo complessivo degli RSU. La quantità dei rifiuti che oggi finisce in discarica è del 20-24%. I traguardi ambiziosi da raggiungere sono: la riduzione dei quantitativi complessivi prodotti, l’allungamento della durata della discarica di Mariana Mantovana e soprattutto l’unificazione in un unico soggetto societario gestore del ciclo completo dei rifiuti. Questo è il presupposto per servire meglio i cittadini riducendo loro la tassazione anche se ciò comporterà investimenti significativi per il revamping degli impianti di lavorazione. Sarà opportuno evitare che una parte dei rifiuti o dei prodotti di lavorazione circolino per l’Italia attraverso trasporti che costano in termini di

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inquinamento dell’aria, aumento del traffico complessivo, e circa 6 milioni di euro per i cittadini.

Occorrerà inoltre favorire l’approfondimento della conoscenza dei rifiuti speciali che attraversano la nostra provincia. Infine bisognerà promuovere in continuità con ciò che è già stato fatto il riutilizzo degli inerti per le costruzioni stradali e civili.

d) Agenda 21. Occorre promuovere la diffusione nel maggior numero possibile di comuni di questo progetto.

e) Programma di educazione ambientale in tutte le scuole di ogni ordine e grado.

f) Coordinamento delle azioni attuative del PLIS (Parchi locali di interesse sovracomunale).

g) Deve restare in attività l’Osservatorio della Chimica e vanno proseguite le indagini ambientali ed epidemiologiche in corso

h) Realizzare corsi per la creazione di guide naturalistiche

i) Valorizzare gli elementi previsti nel programma energetico provinciale

j) Programma di progressiva sostituzione dei pullman del TPL con carburanti a basso impatto ambientale

k) Promuovere la produzione di prodotti biologici

l) Progressivo utilizzo di energia da fonti rinnovabile negli immobili di proprietà pubblica e privata

Parchi

Vanno sostenuti e potenziati i parchi regionali presenti in provincia (Parco Oglio Sud e Parco del Mincio). Per completare il Parco del Mincio, va favorita la sua trasformazione in Parco Interregionale che comprenda anche i comuni veneti confinanti (Peschiera, Valeggio). Va favorita la realizzazione di nuovi Parchi nelle aree di maggior pregio ambientale quali le Colline Moreniche, le Golene di Po e il Paleoalveo del Mincio, d’intesa con le amministrazioni e le popolazioni locali.

ATO (Ambito territoriale ottimale)

L’acqua è un bene pubblico prezioso che va protetto in nome della qualità della vita e della salute pubblica. L’acqua per i bisogni primari è un diritto di cui va garantita la disponibilità, oggi più che mai minacciata da fenomeni di inquinamento, dal suo uso distorto e dallo spreco.

Nel settore cruciale dell’acqua dovranno essere assunti criteri di massima sensibilità, di precauzione, di forte investimento programmatico. In questo caso la distinzione fra rete e servizio è più complessa. Entrambe le funzioni dovranno dunque rimanere pubbliche.

Le tariffe inoltre dovranno, in linea di principio, essere articolate per tutelare le fasce più deboli della popolazione e per premiare i comportamenti virtuosi finalizzati a ridurre i consumi di acqua.

Politiche Energetiche

Siamo fermamente convinti che gli obbiettivi previsti dal protocollo di Kyoto devono responsabilizzare l’azione di governo ad ogni livello, compreso quello provinciale.

La giunta provinciale nel marzo scorso ha adottato il “Programma Energetico della Provincia di Mantova” (di seguito P.E.P.) uno strumento di studio fondamentale per la promozione dell’uso di fonti rinnovabili e del risparmio nel settore energetico definendo obiettivi, strumenti, tempi e risorse necessarie.

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Nel PEP sono indicate le linee di azione programmatica per il prossimo futuro, che schematicamente possono essere così riassunte:

1) Data l’altissima concentrazione di centrali di produzione di energia elettrica da fonti convenzionali nella provincia mantovana, non sarà possibile autorizzare altri impianti né potenziamenti degli esistenti.

2) Sviluppare una massiccia campagna di sensibilizzazione nei confronti della popolazione per il contenimento dei consumi energetici

3) Promuovere l’efficienza energetica attraverso i controlli a tappeto delle caldaie civili e industriali da parte degli uffici provinciali

4) Promuovere le fonti rinnovabili, con conseguente riduzione delle emissioni.

5) Sostenere e aiutare l’agenzia AGIRE promossa dalla provincia e finanziata dalla comunità europea ad entrare nella fase operativa

6) Continuare l’azione diretta da parte dell’Ente per produrre energia da fonti rinnovabili attraverso la società mista pubblico privata già istituita, denominata MANTOVA ENERGIA.

Lo stesso PEP individua diversi programmi settoriali della amministrazione nei confronti di diversi soggetti, per oggettivi motivi di sintesi, riportiamo di seguito solo l’elenco:

A) FORAGRI : Agricoltura

B) FORMAN : Piccola e media impresa

C) FORFAM : Popolazione, famiglie e abitazioni civili D) FORPUB: Pubblica amministrazione

E) FORTRANS : Trasporti

F) FORETI : Gestori Elettrodotti

G) FORMAZ : Politiche formative per operatori del settore

Come è noto il protocollo di Kyoto ha posto l’obiettivo della riduzione delle emissioni inquinanti in atmosfera del 6,5% per l’Italia, entro il 2012 rispetto ai livelli del 1990.

Poiché invece la tendenza attuale al nostro paese porterà ad un incremento al 2012 del 20% rispetto al livello del 1990, l’obiettivo del protocollo di Kyoto impone un’inversione di tendenza del 26,5%.

Le emissioni inquinanti in atmosfera sono provocate dai consumi energetici nei trasporti, nell’industria e nelle abitazioni. L’edilizia civile in Italia concorre per il 40% al consumo energetico nazionale e di conseguenza alle emissioni inquinanti in atmosfera.

L’Europa con la direttiva 2002-91-CE, ha dato indicazioni agli stati membri per il raggiungimento degli obiettivi fissati nel protocollo di Kyoto. Il Governo Italiano con il D.Lgs 192/05 ha recepito tale direttiva fissando dei termini per l’adozione di misure che limitino i consumi energetici nell’edilizia civile, in ciò anticipato dalla Regione Lombardia che con la legge regionale 39/2004 dava indicazioni più dettagliate sui modi e sui tempi per l’attuazione di tali misure.

Poiché si rileva un certo ritardo da parte dei comuni della nostra provincia nell’adeguamento dei propri regolamenti edilizi alle norme succitate, l’Amministrazione Provinciale intende farsi carico di avviare, da subito, un tavolo di lavoro che, con le organizzazioni del territorio ed i comuni, promuova delle linee guida per un

“regolamento edilizio tipo” che, oltre a recepire gli indirizzi della legge regionale, introduca elementi di sostenibilità concreta anche attraverso l’uso di energie rinnovabili.

ISTRUZIONE

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1. Osservatorio provinciale del sistema scuola e dell’orientamento (OPSSO)

E’ necessario potenziare e completare OPSSO affinché diventi sede permanente di raccolta conoscitiva, elaborazione, diffusione di informazioni e supporto progettuale del sistema scuola.

Obiettivi:

• Valutazione della scolarità nell’ottica del successo formativo e della prevenzione della dispersione

• Relazione fra scolarità e variabile socio-economica

• Monitoraggio dei dati a supporto del passaggio dalla scuola superiore all’Università e/o al mondo del lavoro

• Proposte di attività a sostegno degli studenti, rivolte a prevenire la dispersione e il disagio nell’ottica del potenziamento delle caratteristiche personali di ciascuno

• Rilevazioni dei bisogni di formazione in servizio del personale

• Rilevazione dei dati di supporto delle iniziative di educazione degli adulti e degli stranieri

• Sostegno a progetti di arricchimento dell’offerta formativa degli istituti secondari su temi di interesse sociale

• Creazione dell’anagrafe degli studenti

2. Orientamento

In collaborazione con gli insegnanti della scuola mantovana si continuerà la pubblicazione del Portfolio dell’Orientamento, strumento di accompagnamento degli studenti che frequentano il terzo anno della scuola media e che si accingono a scegliere un percorso formativo o scolastico.

3. Portale della scuola

www.mantovascuole.it è il portale della scuola mantovana che tanto successo ha avuto per la possibilità offerta al mondo della scuola di essere informata e di comunicare in tempo reale

Va potenziato e ampliato, al fine di poter offrire nuovi servizi quali, ad esempio, la ricerca dei supplenti, oggi molto difficoltosa e costosa per gli Istituti scolastici e le Amministrazioni locali.

Formazione Professionale

In materia di FORMAZIONE PROFESSIONALE il prossimo mandato ci presenta una sfida prima di tutto di contenuto e poi gestionale.

E’ stato ultimato uno studio che sarà consegnato alla prossima Giunta sulle modalità di gestione dei CFP pubblici di Mantova e di Castiglione delle Stiviere. Con un percorso di piena garanzia dei livelli e della qualità occupazionale del personale assegnato a queste strutture, ci si interroga su come gestire nel modo più efficiente ed efficace, la formazione dei giovani, degli occupati, e la formazione di qualificazione e di riqualificazione per diversi inserimenti lavorativi senza appesantire il "sistema" e rischiare di sottrarre parte delle già scarse risorse destinate alla "mission".

Le risorse regionali non sempre hanno consentito di dare pieno avvio ad una fase di interazione del sistema formativo con i sistemi produttivo/professionali della provincia e

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di tracciare le linee di una strategia di anticipazione delle azioni formative rispetto ai bisogni sia delle imprese sia dei singoli cittadini.

Tali problematiche costituiscono l’orizzonte critico e, al contempo, la risorsa su cui dovrà misurarsi la gestione della Provincia in ambito formativo nel medio periodo: per la formulazione di una ipotesi concreta di gestione efficiente dei due C.F.P. provinciali sulla base di fattori esterni come l’analisi approfondita del sistema formativo e delle diverse vocazionalità produttive e formative territoriali e delle strutture, la coerenza con gli obiettivi provinciali di governo, l’orizzonte di sviluppo del sistema produttivo territoriale. Dove la maggiore efficienza va intesa come capacità di attirare e gestire risorse anche dal "mercato". Nondimeno la gestione dovrà preoccuparsi dei riflessi interni di tale processo di cambiamento e di innovazione anche attraverso un accompagnamento formativo degli operatori alla trasformazione e ad un possibile nuovo assetto organizzativo. Immaginiamo la realizzazione di una struttura per la formazione che aggredisca questo nodo strategico in forma totalmente pubblica ma con logiche privatistiche di maggiore flessibilità gestionale. Con maggiori possibilità, anche, di sperimentare nuovi indirizzi formativi in simbiosi con le realtà economiche emergenti del territorio. Una funzione da battistrada che SOLO l’ente pubblico può avviare non essendo assillato dalla necessità di fare profitto.

CULTURA E TURISMO Cultura

La Provincia in questi anni ha operato in particolare per aggregare e coordinare la vita culturale su scala provinciale con l’obiettivo di realizzare un sistema culturale integrato, capace di mettere in relazione le diverse opzioni culturali del territorio. La prosecuzione di questo progetto, dovrà essere l’obiettivo della nuova Giunta.

• La riorganizzazione dei sistemi bibliotecari riunisce la quasi totalità delle biblioteche della provincia. Va potenziata la rete informatica che collega le biblioteche fra loro e le biblioteche con gli utenti che gestisce un catalogo di oltre 700.000 documenti tra libri e audiovisivi.

• Va consolidato e sviluppato il sistema museale, con il sostegno ai progetti di riorganizzazione dei musei locali. Va completato il piano per l’individuazione delle figure professionali previste dall’ordinamento museale e la formazione degli operatori museali. Vanno potenziati i progetti di didattica museale e di coinvolgimento delle scuole.

• Va consolidato il tavolo di coordinamento delle attività teatrali e dei progetti per il cofinanziamento regionale. Va promossa la cultura teatrale con particolare riferimento alle scuole e il sostegno ai gruppi e alle compagnie teatrali, anche con iniziative promozionali e di coordinamento.

• Il progetto Cittadella della Musica, collegato al nuovo Conservatorio Campiani può essere il punto di riferimento per le attività musicali del territorio . Nell’ambito del progetto è stata costituita la Consulta della Musica, rappresentativa delle realtà musicali e corali mantovane che va ora sostenuta e valorizzata.

• Casa del Mantegna: è oggi uno dei riferimenti italiani più rappresentativi nel campo delle arti figurative del ‘900: questo indirizzo va confermato in un rapporto di collaborazione con le altre sedi espositive del territorio, il Palazzo Te in particolare.

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• Palazzo Te: la Provincia è fra gli Enti promotori del Centro Internazionale d’Arte e Cultura, ma il suo grado di coinvolgimento è stato piuttosto limitato soprattutto per la totale identificazione del Centro con la politica culturale del Comune capoluogo. Ora si può pensare ad un Centro (associazione o fondazione) aperto al territorio, Provincia, Comuni, Camera di Commercio e privati, per un impegno culturale coordinato che rappresenti l’intera comunità mantovana, anche in funzione della promozione del territorio stesso.

• Festivaletteratura: sostegno in tutte le forme necessarie ad una manifestazione che ha contribuito alla diffusione dell’immagine culturale di Mantova a livello internazionale. Il sostegno al Festival riguarda i contributi economici, ma anche l’insieme di azioni che possono favorire la piena rispondenza della città e del territorio alle esigenze di agibilità, ospitalità, promozione, ecc.

• Il Festivaletteratura – è bene ricordarlo – non esaurisce la proposta culturale espressa dal territorio, anche se ne rappresenta in qualche modo l’emblema. Si possono citare infatti altre manifestazioni che si sono affermate nel tempo, anche con il sostegno della Provincia: MosaicoScienze, inserita nel contesto delle colline Moreniche, il Festival Lodoviciano a Viadana e dintorni, Mantova Musica Palazzo ecc., ecc.

• La realtà culturale del territorio trova espressione inoltre in istituzioni e associazioni, con le quali la Provincia intrattiene rapporti di collaborazione. Fra gli altri: l’Accademia Nazionale Virgiliana, la Fondazione Artioli per il teatro, la Fondazione Leon Battista Alberti, l’Istituto di Storia Contemporanea, la Sovrintendenza dello Stato (Palazzo Ducale, Archivio, Sovrintendenza Archeologica).

• Teatro Sociale. L’iniziativa è naturalmente affidata al comune capoluogo. Va affrontato con decisione il nodo gestionale. (Fondazione ? Rapporto con la proprietà? ecc.). La Provincia considera il Sociale patrimonio culturale della comunità mantovana da recuperare e rivitalizzare.

• Archivio dei Beni culturali: va completata la banca dati relativa alla mappa dei beni culturali che già ha censito oltre 2500 manufatti di interesse culturale. Va poi previsto un piano generale di fattibilità che delinei le linee programmatiche per il recupero funzionale del patrimonio storico – artistico.

• Compartecipazione a progetti coordinati per accedere a finanziamenti regionali ed europei attraverso accordi di programma come è già avvenuto per San Benedetto, Sabbioneta, Ostiglia, Revere, Asola, Mantova (Conservatorio, Teresiana e S. Sebastiano) e a bandi delle fondazioni bancarie. Un progetto parzialmente realizzato con contributi Cariplo che riguarda i castelli dell’area morenica è da rilanciare con un’azione congiunta con i comuni interessati.

Turismo

• Va perseguita l’unità d’intenti fra enti e associazioni nella promozione turistica del territorio (vedi ad esempio la partecipazione alle Fiere promozionali e la gestione dell’Ufficio Turistico Provinciale).

• Dopo il riconoscimento del Sistema turistico regionale, “Sistema turistico Po di Lombardia”, che comprende le province di Mantova, Cremona, Pavia e Lodi va sviluppato il coordinamento e il coinvolgimento degli enti, delle associazioni e degli operatori privati su progetti di valorizzazione turistica del territorio

• La riorganizzazione dell’Ufficio Turistico (IAT) ex APT, garantisce il servizio d’informazione sette giorni su sette con personale qualificato e il supporto di un

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Call Center di ultima generazione. Particolare attenzione va quindi posta alla dotazione organica dell’ufficio e alla formazione del personale.

• Sono state prodotte alcune guide turistiche di particolare efficacia : il materiale promozionale dovrà essere prodotto puntando essenzialmente alla chiarezza e all’efficacia delle informazioni utili per il turista.

• Turismo e Cultura sono in perfetta simbiosi e di conseguenza costituiscono fattori primari di attrazione in grado anche di sostenere l’economia mantovana che registra sensibili difficoltà a mantenere i livelli industriali del passato, aprendo nuove prospettive di impiego e di sviluppo economico.

• Vanno ricercate tutte le possibili iniziative che vedano coinvolte in progetti interprovinciali le province confinanti.

• Vanno studiate tutte le possibili opportunità di biglietti integrati che comprendano l’ingresso ai musei, i mezzi di trasporto ecc..

Sport

Consideriamo lo sport come valore, come strumento di crescita umana e di coesione sociale, come risorsa economica e veicolo di comunicazione.

Nella nostra provincia oltre 600 sono gli impianti sportivi, oltre 55 gli sport praticati, 1088 sono le società sportive per decine di migliaia di praticanti.

Intendiamo:

1. Formulare, con la partecipazione del CONI, degli Enti di Promozione Sportiva, della Scuola, degli Enti Locali, il piano provinciale dello sport al fine di:

- monitorare la situazione esistente

- promuovere e coordinare iniziative anche attraverso una migliore redistribuzione delle risorse erogate allo sport

- verificare la validità e l’efficacia degli interventi attuati.

2. Sostenere e potenziare lo sportello provinciale dello sport

3. Potenziare lo sport nella scuola: qui l’attività sportiva è strumento educativo finalizzato alla costruzione di un armonico sviluppo psicofisico dei giovani sin dalla prima infanzia.

Migliorare qualità e quantità del “gioco sport”

4. Affrontare il tema del doping in modo da salvaguardare la salute di migliaia di praticanti giovani e meno giovani, promuovendo un ampio progetto culturale per tornare all’etica dello sport.

Caccia e Pesca

La Provincia di Mantova ha prestato la massima attenzione alla riorganizzazione degli ambiti territoriali di caccia ATC, passati da 15 a 6, per renderli compatibili con le normative regionali e in linea con le prerogative ambientali richieste. Nei prossimi mesi va rafforzata la loro capacità gestionale e la loro autonomia, secondo gli indirizzi contenuti nel piano faunistico provinciale.

• Va completata la redazione del nuovo piano faunistico sulla base del confronto e delle osservazioni provenienti da tutti i settori interessati .

• Va confermato il tavolo di coordinamento istituito dalla Provincia per il confronto con le associazioni faunistiche, venatorie, agricole e ambientaliste.

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• Va sostenuta e incentivata l’azione coordinata fra Provincia e Comuni per il contenimento della nutria.

• Si dovranno sostenere i programmi di ripristino ambientale a fini venatori individuati, in accordo con gli agricoltori, dagli ATC. Anche per quanto riguarda la pesca va confermato il tavolo di coordinamento con le associazioni per la ricerca e la elaborazione di azioni finalizzate alla salvaguardia e allo sviluppo della fauna ittica.

• Va affrontata con i Consorzi di Bonifica e le associazioni piscatorie la gestione del patrimonio idrografico provinciale onde limitare la grande dispersione del patrimonio ittico.

ATTIVITA’ PRODUTTIVE E SVILUPPO ECONOMICO

Il sistema secondario mantovano è notoriamente strutturato sulla piccola media impresa. La Provincia al momento non ha competenze specifiche dal punto di vista istituzionale. Le leggi che regolamentano tale settore sono nazionali e regionali. Ciò nonostante, in questi anni abbiamo profuso notevoli sforzi economici assieme alle categorie professionali per aiutare il sistema con azioni tese alla crescita sia sul versante innovativo che su quello della conoscenza e dei servizi.

Anticipando poi un processo di delega da parte della Regione, abbiamo costruito in un rapporto concertativo con il territorio, il Piano Attività Produttive che nel corso del 2006 troverà la sua prima applicazione e che si pone i seguenti obiettivi:

1- Consolidamento, ed in alcuni casi potenziamento, del sistema produttivo mantovano.

2- Attraverso la pianificazione si pone una forte compatibilità ambientale tramite una azione realizzata tramite un’azione concordata e condivisa tra gli Assessorati alla Pianificazione territoriale, all’Ambiente e alle Attività produttive con l’individuazione di aree di sviluppo sovracomunali evitando una incondizionata crescita a volte anche concorrenziale tra i Comuni.

3- Favorire ed incentivare l’associazionismo tra le imprese per abbattere alcuni costi insediativi e la conseguente apertura di sportelli unici per snellire l’iter procedurale ed i relativi adempimenti autorizzativi.

4- Sviluppare azioni tese ad ottenere agevolazioni comunitarie, nazionali e regionali su materie quali, l’innovazione tecnologica di prodotto e di processo, la brevettazione dei prodotti così come già sperimentato con successo con alcuni progetti pilota realizzati nel corso dell’anno 2005.

5- Intensificare il rapporto con il mondo universitario e della ricerca per garantire una continua e qualitativa valenza del sistema.

6- Rafforzare la commercializzazione dei prodotti al fine di garantire ai produttori una adeguata remunerazione oggi decisamente squilibrata a loro svantaggio.

7- Inserirsi in modo incisivo e in un corretto rapporto con la politica regionale dei distretti e dei meta-distretti.

8- Creare un sistema produttivo che sia armonioso con la viabilità intermodale esistente e futura (acqua-ferro-gomma).

9- La possibilità di beneficiare da parte del sistema produttivo locale di collegarsi con le reti informatiche che la Provincia intende sviluppare su tutto il territorio.

Commercio

Abbiamo redatto in stretto rapporto con le associazioni di categoria ed i comuni e successivamente approvato nel 2003, primi in Lombardia, il Piano per il commercio

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nell’intento di regolamentare la crescita spropositata della grande distribuzione nel nostro territorio e per arginare una precaria legislazione a livello regionale che

ha consentito negli ultimi anni il triplicare nella nostra Provincia le Grandi superfici di vendita.

Un altro caposaldo del Piano è sicuramente la difesa dei negozi tradizionali anche attraverso il recupero nei centri storici di edifici dismessi frenandone così lo svuotamento e la carenza distributiva che costringe il cittadino, per gli acquisti, a spostamenti con l’uso del mezzo proprio con conseguenti negative ripercussioni sul piano viabilistico ed ambientale.

Intendiamo inoltre sviluppare di concerto con il mondo associativo, adeguate azioni progettuali finalizzate al mantenimento competitivo della piccola distribuzione.

Agricoltura

L’economia mantovana possiede un forte orientamento e una elevata specializzazione nel settore agricolo e agroalimentare. Circa il 12% della ricchezza annualmente prodotta in provincia proviene dal settore primario. Ove si consideri anche l’industria produttrice di mezzi tecnici per l’agricoltura, l’industria alimentare e la distribuzione arriveremmo a una percentuale molto maggiore. Circa il 70% della Produzione Lorda Vendibile proviene dall’attività zootecnica con primati di assoluta rilevanza competitiva nel settore della produzione di latte, nella suinicoltura, nel florovivaismo, nella viticoltura e in alcune peculiari produzioni ortofrutticole (melone). Si rinvengono inoltre punti di eccellenza anche nel settore della trasformazione e in quello della produzione di mezzi tecnici , delle innovazioni, delle conoscenze, della meccanizzazione e della fornitura di servizi agromeccanici. E’ evidente che sulla politica agricola mantovana hanno inciso, e incideranno, le decisioni assunte a livello comunitario, nazionale e regionale. La riforma di medio termine della PAC sarà decisiva per il futuro agricolo del nostro territorio e troverà una propria legittimazione nel costruendo PSR per il periodo 2007/2013 per il quale la Provincia di Mantova si sta fortemente impegnando, sia a livello tecnico che politico, affinché vengano recepite alcune proposte di sviluppo che di seguito elenchiamo e che riteniamo strategiche:

1) promuovere un processo di integrazione tra agricoltura, ambiente, cultura, turismo e enogastronomia;

2) intensificare il rapporto con il mondo della ricerca e dell’università per rinnovare i prodotti e migliorare la qualità;

3) favorire la concertazione su progetti di distretto a vocazione agroalimentare e di filiera;

4) promozione e valorizzazione dei prodotti di nicchia attraverso la qualità, la salubrità, la tracciabilita’ e l’etichettatura degli alimenti;

5) concretizzazione del ruolo multifunzionale, dell’impresa agricola intesa anche come erogatrice di servizi;

6) favorire i processi di integrazione, aggregazione e fusione al fine di un uso più razionale delle risorse umane, delle strutture e delle attrezzature del sistema;

7) promuovere ed incentivare progetti per lo sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili;

8) creare e finanziare nuovi centri servizi e comitati tecnici scientifici di supporto alla produzione (Es. melone, vino, ecc.).

Decisivo è stato il nostro ruolo anticipatorio nel proporre l’azienda agroenergetica come nuova opportunità. Il nostro obiettivo è continuare e sviluppare il progetto FORAGRI.

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Lo strumento di programmazione e pianificazione territoriale sarà il P.A.T. Piano Agricolo Territoriale - 2007/2009, come del resto lo è stato per i trienni precedenti, nonché le risultanze della Convention degli Stati Generali della Agricoltura Mantovana realizzata nel novembre 2005.

La nostra azione continuerà a svilupparsi come per il passato attraverso una forte azione concertativa con le organizzazioni professionali.

Siamo inoltre convinti che la stretta interazione tra agricoltura, industria di trasformazione e dei servizi, in particolare per quanto concerne la commercializzazione, può consentire la creazione di un vero “sistema” agroindustriale mantovano in grado di incrementare il valore aggiunto territoriale. Diviene quindi sempre più importante la capacità, già dimostrata nel settore della carne bovina, delle imprese di consorziarsi e fare rete per raggiungere le dimensioni necessarie per affrontare la sfida internazionale in una logica di rafforzamento del sistema esistente. Alla luce di tali considerazioni, per il settore agroalimentare di Mantova, si pone quindi un obiettivo generale volto a sviluppare un “territorio della qualità”, ovvero un luogo dove la promozione della qualità, delle persone, delle imprese, dei prodotti, dell’ambiente, costituisca la leva fondamentale per uno sviluppo ecosostenibile del settore, per accrescere la competitività delle imprese, per garantire i redditi degli agricoltori, per tutelarne e valorizzare l’identità storico-culturale.

SERVIZI AI CITTADINI

U.R.P. - UFFICIO RELAZIONI CON IL PUBBLICO

Nel quinquennio di amministrazione che sta per concludersi, è stato attivato lo sportello URP come ulteriore servizio al cittadino. Con il trasferimento nella nuova sede di via don Maraglio lo si è reso più funzionale e meglio accessibile all’utenza. Nel prossimo mandato si cercherà di implementarlo ulteriormente integrandolo con nuovi servizi per dialogare sempre più con la popolazione, come la gestione informatizzata delle richieste inoltrate dai cittadini. La Provincia può inoltre favorire la formazione della rete URP provinciale presso le sedi municipali.

LAVORO

Nell’ambito del LAVORO e DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE il prossimo mandato dovrà sempre più caratterizzarsi per l’esercizio da parte della Provincia di un forte ruolo di governance in sinergia e, se è il caso, in concertazione con tutti i soggetti del territorio portatori di interesse su queste materie per la costituzione di una rete in cui alla Provincia si riconosca, date le competenze, il ruolo di “guida”.

SI vuole far riferimento a tutte quelle funzioni che sostengono l’azione politica territoriale mediante la rilevazione dei fabbisogni, nel nostro caso occupazionali e formativi, il monitoraggio, il controllo, la verifica, lo studio delle dinamiche sociali, l’innovazione. E sull’innovazione si sta lavorando proprio in questi giorni con la promozione del progetto NO OUT, direttamente finanziato alla Provincia dalla Commissione Europea con 1.200.000,00 euro complessivi. Tale progetto, rivolto alla popolazione tra i 55 e i 64 anni si propone di trovare modelli di intervento che consentano di mantenere la popolazione attiva intorno al 50% della popolazione stessa.

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In continuità con il mandato in corso per il LAVORO vogliamo impegnarci nella filiera di servizi rivolti al cittadino, all’impresa, al terzo settore e agire su temi, qual è quello dell’occupazione, strategici per il Mantovano.

Nell’ambito del Servizio provinciale del Lavoro, e dei Centri per l’Impiego (CPI), abbiamo certificato secondo il Sistema della Qualità tutte le strutture periferiche e centrali (Mantova, Castiglione, Ostiglia, Viadana, Suzzara) di modo che i nostri uffici si potessero candidare all’accreditamento regionale per l’erogazione dei servizi all’orientamento e all’impiego e concorrere ai finanziamenti del Fondo Sociale. Va mantenuto il carattere pubblico dei Centri per l’Impiego della Provincia di Mantova.

I Centri per l’Impiego hanno raccolto nel 2005, si badi bene che è decaduta per legge l’obbligatorietà dell’iscrizione (D.Lgs. 297/2002 con l’abolizione del libretto di lavoro), 10.422 utenti che sono venuti per cercare un lavoro. Di questi, mediante l’incontro domanda/offerta, i CPI hanno trovato lavoro a 1.432 unità in forma diretta (13,74%

contro una media nazionale del 4%) e, indirettamente, hanno contribuito ad orientare al lavoro altre 2.846 unità (ulteriore 27,31%) con colloqui d’accoglienza.

Nel prossimo quinquennio amministrativo, dovremo fare il possibile per dar corpo ad un progetto, il “SINTESI”, con cui si è cominciato ad operare quest’anno. Ciò ci consentirà di potenziare i servizi per le aziende, quelli rivolti ai lavoratori, quelli per la gestione del collocamento disabili. SI tratta di 1.300 iscritti nelle liste provinciali a cui abbiamo dato una prima risposta attraverso il primo Piano dei Disabili provinciale con 1.400.000,00 euro impegnati per il 2006 e il 2007. In buona sostanza le linee programmatiche - gestionali del “SINTESI” dovrebbero sviluppare gli obiettivi di semplificazione amministrativa di comunicazione tra aziende e CPI attraverso l’utilizzo di modelli elettronici unificati e l’implementazione di servizi in rete. Rispetto alle persone lo sforzo poi sarà quello di favorire i servizi collegati all’accoglienza, all’informazione e all’orientamento al lavoro.

Nello specifico cercheremo di fornire:

Servizi per le aziende

• trasmissione on-line (telematica) delle comunicazioni obbligatorie (assunzione, cessazione, trasformazione e proroga) e del prospetto informativo ( ai sensi della Legge 68/1999)

• allineamento dell’anagrafe delle aziende con il registro delle imprese

• trasmissione di tutte le comunicazione agli enti previdenziali (INPS, INAIL) Servizi al cittadino

• disponibilità on-line della scheda anagrafica e della scheda professionale dei cittadini iscritti al CPI

• catalogo e servizio di prenotazione on-line di tutte le azioni di orientamento e accompagnamento al lavoro disponibili

• nell’ambito dell’incontro domanda/offerta di lavoro l’applicativo presenta al cittadino le occasioni di lavoro più idonee oppure i percorsi formativi e di riqualificazione sulla base dell’offerta formativa del territorio

• interoperabilità con la Borsa Regionale e Nazionale del Lavoro

SERVIZIO EUROPA E INTERNAZIONALIZZAZIONE

Con la creazione del “SERVIZIO EUROPA E INTERNAZIONALIZZAZIONE” la Provincia di Mantova si è dotata di una struttura interna capace di stimolare e gestire la

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partecipazione dell’Ente e del territorio alle dinamiche Europee, a testimonianza dell’impegno dell’amministrazione nell’avviare un processo di internazionalizzazione che riguarda l’intero territorio, me che non può non coinvolgere profondamente gli stessi enti locali, a partire dalla Provincia.

Principali risultati:

relazioni e confronto con Istituzioni europee, anche partecipando singolarmente o con altri enti ai principali dibattiti e consultazioni; inserimento in partenariati trans- nazionali per la realizzazione di progetti di sviluppo locale e innovazione, attraverso l’utilizzo dei fondi comunitari; 20 progetti europei approvati e co-finanziati dall’UE tra il 2001 e il 2005, di cui 6 portati a termine e 14 in corso, riguardanti temi strategici quali: lo sviluppo del trasporto su via ferrata e navigabile, il potenziamento del turismo fluviale, le energie rinnovabili, le produzioni agricole di qualità, la ricerca e lo sviluppo tecnologico delle PMI, il miglioramento della condizione lavorativa per gli over 55, la partecipazione giovanile...

Dall’esperienza abbiamo appreso alcuni elementi su cui continuare a lavorare, ovvero:

- che è possibile anche per una piccola Provincia come quella di Mantova partecipare e incidere sull’elaborazione delle politiche comunitarie;

- che siamo in grado di portare a termine progetti d’eccellenza sia mutuando i migliori esempi presenti sul panorama europeo, sia trasferendo le nostre esperienze ad aree geografiche meno avanzate, con reciproco miglioramento e apprendimento;

- che le opportunità offerte dall’Unione europea si misurano sia in termini di finanziamenti ricevuti, ma anche e soprattutto in termini di stimolo a realizzare servizi e strumenti innovativi a beneficio del territorio.

In futuro si potranno potenziare i positivi “effetti collaterali” riscontrati durante il percorso di “internazionalizzazione” dell’Ente, ovvero:

- diffusione interna all’ente della capacità a lavorare per progetti con metodologie di rigore gestionale e valutativo che assicurano efficacia e concretezza dei risultati;

- apprendimento e nuovi stimoli all’innovazione per amministratori e tecnici, valorizzazione delle competenze interne all’ente e delle istanze del territorio, per la realizzazione di progetti necessari, senza il ricorso a quelle “consulenze esterne” che propongono pacchetti elaborati a tavolino per accedere a fondi Ue.

Nei prossimi anni si punterà quindi a:

- programmare gli interventi locali tenendo conto, realisticamente, delle opportunità e risorse finanziarie UE a sostegno degli stessi;

- continuare a stimolare il lavoro intersettoriale e “per progetti” nell’ambito della pubblica amministrazione, puntando al conseguimento di finanziamenti europei per la realizzazione di progetti d’eccellenza per lo sviluppo del territorio;

- proseguire nella crescita culturale e nella sensibilizzazione su tematiche europee per amministratori e tecnici del settore pubblico, imprenditori, cittadini al fine di facilitare per l’intero territorio l’accesso alle opportunità offerte dall’Unione europea, in termini di conoscenza, di mobilità, di innovazione e sviluppo (in campo culturale, sociale ed economico);

- una estensione delle aree di intervento e di utenza dei servizi offerti per giungere ad una totale copertura dell’utenza territoriale (Comuni ed altri enti pubblici, imprese e loro associazioni, enti non profit e terzo settore, cittadini);

- fare squadra con altri enti europei e giocare un ruolo di rilievo nell’ambito di network europei intenzionati e capaci di pesare nella tutela dei propri interessi a Bruxelles e di dare un apporto costruttivo alla dinamica comunitaria;

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- è indispensabile proseguire con i progetti di cooperazione internazionale nei quali la Provincia è già coinvolta. Vanno svolte azioni dedicate alla cooperazione internazionale facilitando l’azione dei gruppi di solidarietà internazionale presenti sul territorio.

- vista la positiva esperienza del Servizio Europa si propone una sua disponibilità a collaborare con i Comuni previo una convenzione, in modo da evitare che gli enti locali si accollino i costi ingenti richiesti dalla progettazione europea.

POLITICHE SOCIALI

L’attività dei servizi sociali per le Province è limitata all’assistenza dei minori disabili sensoriali e alla attività di formazione e aggiornamento per gli operatori dei servizi socio-assistenziali ed educativi. La vigente normativa regionale non riconosce integralmente i dettati della legge nazionale 328/2000 che prevede la raccolta dei dati sui bisogni e sulle risorse rese disponibili dalle istituzioni territoriali al concorrere all’attuazione del sistema informativo dei servizi sociali, all’analisi dell’offerta assistenziale per promuovere comportamenti mirati sui fenomeni sociali più rilevanti nell’area vasta e al supporto per il coordinamento degli interventi e alla partecipazione nell’attuazione dei Piani di Zona.

La Provincia di Mantova ha sostenuto negli anni recenti i Comuni accompagnandoli nella stesura dei Piani stessi ed ha fornito supporti tecnici sui temi proposti. Analogamente la Provincia ha svolto un ruolo propositivo sia nei confronti dei Comuni che del Terzo Settore su temi che denotavano assenza di interventi pubblici significativi.

Infine, e soprattutto, la Provincia di Mantova ha svolto un ruolo attivo nella realizzazione di azioni che hanno impegnato nel quinquennio ingenti risorse di bilancio.

Queste azioni anche in futuro devono rivolgersi a situazioni in cui sia più carente l’opera delle altre istituzioni, dove si verifichino particolari e inderogabili necessità. (Occorre tenere presente che il ruolo della Provincia è importante perché è soprattutto di promozione e di coordinamento). Vista l’importanza che questo settore riveste, esso dovrà essere posto nelle condizioni di poter svolgere in maniera funzionale il proprio compito su scala provinciale.

In continuità con le azioni già effettuate la Provincia dovrà continuare a intervenire nei seguenti settori:

1) associazionismo e volontariato. Saremo propositivi e sostenitori di tutto il mondo del volontariato, dell’associazionismo e della promozione sociale, sia nei confronti del mondo organizzato (CSVM, Forum Terzo Settore, Collegamento Volontariato, ecc) sia nei confronti delle singole associazioni mettendo a disposizione risorse, servizi e formazione. Un’attenzione particolare deve essere prestata alle associazioni di familiari di persone non autosufficienti aiutandole nelle loro difficoltà quotidiane, mediante percorsi di formazione mirati o con il sostengo in loro specifici bisogni.

2) Politiche Giovanili. Esse devono favorire il dialogo tra le istituzioni locali e il mondo giovanile e dovranno sostenere processi di auto-organizzazione dei giovani attraverso una corretta valutazione delle proposte più interessanti provenienti da questo mondo. Occorre dare continuità al coordinamento degli Informagiovani cui aderiscono 46 comuni; migliorarne la qualità attraverso percorsi formativi degli operatori. Bisognerà dare sostengo ai Comuni che decidano di aiutare i giovani ad aprire spazi in cui si possano realizzare le loro aspirazioni. Particolare attenzione dovrà essere prestata agli inserimenti negli Informagiovani degli immigrati.

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