• Non ci sono risultati.

Le monete greche di Taranto,

N/A
N/A
Protected

Academic year: 2022

Condividi "Le monete greche di Taranto,"

Copied!
18
0
0

Testo completo

(1)

Congetture sopra alcune Monete antiche della

città

di Taranto della Calabria

j

aven~

ti tipiallusivi

al nome Taras

.

EslrjttedalGiornale ScicntiGco-Lctlcrario diPerugia Fascicolo diGennajo1835.

Le monete greche

di

Taranto

,

sebbene

nella copia lor singolarepresentino

por

lo più tipi

uniformi

cfacili j

pure hanno

tal>

voha

tipi assai curiosie di

non

facile inter- pretazionej alcuni de’ quali

furono

recente-

mente

illustrali

da colleghidottissimideirin-

stituto

Archeologico

(1)j e

mi glova^ anche

a

questo riguardo, proporre

le

mie congetture per

dichiarare

segnatamente due monete

di

Taranto con

tipi,

che, per quanto mi sap-

pia,

non furono

a bastanteillustrati.

Le due monete accennate sono come segue

:

(r)Medailles

do

Toronto'relativesà Apolloti hyacinthien,parle

Due

de Lujrnes(Antiali,

VoL

li.p.337.34a.

Le

saiyre qui offrelesatjrrion

,surdesmedailles de Tarenle par C.O.Miiller

(Annali

V

ol.V.pag, 166.)

T. Alillingen, Ancient coins of Greek Cities, eco.p. lo.i3.}Raoul-Rochette,Journal des Sa- vans i83i.(p.4^8.469.]QuestoeruditissimoArcheo- logoneldettoannosioccupavainnnlavoro partico- laresopralanumismaticaTaretttina,enon10 se in appresso1’abbia datoa luce

.

(2)

40

I.”

Taras nudus delphino ad

s.vectusj

d. data arciim

ostendit, s.

delphino

imposi^

taj infra squilla,

)( (sinc

epigraphe

) .

Vir nudus cum

strophio

supra germa ad

s.insella

sedens

,

d.

extenta aviculam per al am

tenet, s.

dor-

sali sellae

innìxa AR.

2,

(Sestinij

Mus. Fontana

j

P.

Ili,p.

3

,

Tao.

I

,

/. 9

)

.

II.“

(Jnscriptioextrita

).

Figura nuda delphino

vectajs.scuturnet

tridentem

,in-

fra E

.

)(

Vir nudus

in

equo

d.

data ....

infra

quem

figura

genujlexa

,

qune equnm

cnl- ceat

AR.

2.

(

Fckhel

f

Num. Vet.p. 34

,

Tah. IILy./).

Riguardo

al'curioso tipodel riverso del- la

prima moneta

cf.

Passeri

, Pici.

Etr.

T.

\ , Tal).

XVII),

il.Sestini

non

dice al- tro, se

non che può

essere lostesso

Taras

,

che scherza con un

uccello,

tenendolo per un ala: ma

ciò è

poco

per

appagare

la

cu-

riosità

deir

osservatore.

Nel

singolare aggiun- todell’altra

moneta

, cioè direnell’

uomo che soleam equo

inducit, dice 1’

Eckhel

,

mysterii

nihil^,

solam monetarii lihidinem agnosco

:

ed

altri

potrebbe vedere un non

soelle di capriccioso nell’attribuire a

mero

capriccio del

mopeliere una,

colale parlicola-

%

DigilizedbyGoogle

(3)

47 rltk singolare.

Per quanto

pare a

mcj

nul- la v’è(limisterioso ne’ tipisuddettij

ma dee

concedersi

che con qualche

particolare ragio-

ne furono

posti

su

la

moneta

di

Taranto;

e

mi

studierò di

provare

,

che sono ambidue

tipi allusivi al

greco nome TAPAS

.

La voce

greca

TAPPOS

,

o

sia

TAPSOS

secondo

la varia

pronuncia o

dialetto^

nel suo

primitivo significato valse

Graticcio

,Caji- niccio,

o

simile

ordegno

tessuto di

vimini o canne o

d’ altra

pieghevole materia

(2) .

(a)Lavoce èanaloga all'altra f che valse canestrodariporvi fichisecchi,e per altri similiosi(V.Ilesjrch.h.v.)Ileh.Koehler(rttfiyti ou RecherchessurVkist.dela pécherieetc,

Mem.

de f j^ccademie

Imp

desSciencesdeSt.Pelers

Bourg

VI.serieT./.p.347-49®*)ipubblicò ed illustrò alcunemoneteantiche diOlbiainglande Bronzo» ed altreinforma di pescey aventi l’epigrafe AFIX.O chea luisembra stare invecedi

TAP1X02

, sup- ponendoche nella linguavolgare degli Oibiauiypopo- lomistodigrecie barbari,sidicesseAft^efinveced(

Tapino;

A me

non parnecessarioilricorrereallabar- barie deipopoliintornoadOlbia,giacchésiha esem- pidisimilitroncamentianchenellaGrecia propria,co-

me

sivedeinA»patìj5per TctppoSo, [v. llesych. h.v.) r«'eliaipotesipuideleh*K..oehler,chelelettere dialtre moneted’Olhiainformadipesce significhino

QwxJ'ii

DigilizedbyCoogle

(4)

4»

Allargandosi

poscia il significato di essa vo-

ce

,

venne

a significarealtri similiobbietti

,

e

segnatamente Ala dell’uccello^ che per

essere

come un

tessuto

vaghissimo

di

piume

e di

penne

^

particolarmente

nell’esterna

sua

parte,

molto

somiglia

ad un

Graticcioj

an-

zi

j al riferire di

Snida

, il

primiero

e pro- prio significatodi quella

voce sarebbe ap- punto

quello di

Ala aperta

:

TAP202

xvficcfTliv Ofiyih'jav m TTfpctTii.

E

pel

mio propo-

sto

mi

giova

confermare questo secondo

si-

ed OTfetla,,cioè direche Talessero unpezzo di tonnoinsalato,oppureuna coda,lavoce

APIXO

,

chepares’incontriinmonetedipesoassaimaggiore,

potrebbeprendersinelsenso suddetto di co- fano,chevalesserocioèun cofanetto di

Tap^eg

,

Nelresto,selemonete conlesuddette epìgraG,sen- zail

nome

diOlbia,sirinvenissero in copia anche fuoridell’agro di Olbia,vorreisospettareche appar- tenessero apopoliecittadiverse,che facessero pari- menticommerciodi .

E

talisarebberogli cheabitavanoilLittorale dellaPalude Meotide(Stra-

P-49’* 49^- VI.7.MelaI. ig. 120.)c2b*

lomeo ba (V, g):e per 1’altre epigraG

OT

ed

OT

siavrebberoiQvrTayfTetl {Herod.IV. 127) ovvero Qjxiìct 0 Gwvì* ^ >

Vadi

diPlinio(VI 4)

Ma

questenonsiabbianoche permerecongetture pro- poste solo perchè vie meglio constiin appresso dell’

attribuzione edell’oso di quelle singolarimonete.

DigilizedbyCoogle

(5)

4})

gnificaio

con

alili

esempi

.

Eustazio

(

Cotn- ment. ad Dionys.

Perieg.v.

869,

) jKiytraiJ'i

TAP202

jca»«thTrrff'jyofofttm

....

ka* «t*

etuTou

TAPP02

, Ttufo-ci Truppe?. Esiclìio Ila;

TAPJSIOIS

7rTtp:i(«itP9(?; e

similmente

Sni-

da

:

TAPSOIS

, yrrtfHf a>cfoi;^ e

Salda

:

TAPPOI

j raAstfoi ...ksu to wTfpo)jU.a

.Anche

nell’

epigramma XLIl

di

Meleagro

(v.Sc/inei-

dcr

Jje.x. gr.

) le voci S'v^t

TAPSON

Trrtfuya^

sembrano

significare

ambe P

estre-

mità

delle

ah

di

Cnplilo

.

La voce TAPPOS

fu inolire traslaia a significare più altre cose simili al Graticcio

ed

s\\'/ila del volatile;e

segnatamente una

parte si della

mano

j e si

del piede uma- noj o

di,

qualunque animale

.

Snida ha

:

TAPSOS

, TO ajtpovTU? X«<pO? (3^ J

od

Esi- chio:

TAPSOI

...ra ax.pct tuìv kui t'jìv

‘TraJ'cùv , xa»to twetyu) tjuTreApootTO?.

Polluce

neldescrivere leparlidella

mano

(

IL

144):

(3) Tapro? poseAquila nellaversionedel Sal-

mo

CXXVIII, a,dove i

LXX

liaiino^afiTrog. In linamonetadiTarso diCilicia \edesineldifillofra le testediGelaeCaracallaun caduceosostenuto

da

una

mano

conparte di braccio{P(dlerin,lìce. PI.

CXXXm.)-.

csiccome simile tipo alludealengnome

SCAPPVS

nellomouctediL.Piiiaiio,cosìparequivi

alludere al

nome TAl’^OY.

4

DigitizedbyGoogl

(6)

5 o '

Ttt</'iyrj)9(Teli cTetxTwAaJi vero^tiXa

TAPSOS

\

enel

denominare

leparti

del piede

: «uro

<^7p)0’Oty fina revf J'oktvXwì^

TAPSOS

y

{^cf.H. Stepfia.

Thes. L. Gr.

v.

T

afcroi).

Ora^ per

veniredi

nuovo

ai tipi singo- lari dellesovra descritte

monete

di

Taran-

to^

mi

giova

primamente

avvertire

come

co- tali tipi

con

atteggiamenti strani

o scherzevo-

li sogliono per lo più

contenere

allusione al

nome

della cittk ^

o

della

persona rappresen-

tata(4).

Ciò

postoja persuadersi

che

l'

uo~

(4)Agliesempiacceuoatidall’Eckhcl(T, p.

341-343) mi giova oraaggiuiigenieunaltronon av- vertito.IlSestini(Mtis. llcdc.rv.P. II.p. 88) de- scrive due monetediCizicoconquesto singolare tipo nelriverso:Midierseminuda

ad

s.sedens, d. ali- quid porrigit catulo adsilienti - d. aliquidpraebet cattilo ante

eam

humisedenti: e soggiunge, che

»potrebbe credersi che inquestemedagliesiarappre-

»aentata

Diana

inriposo,laquale scherza ora col

»suocane,ed oralonutre».Senzadire,cheDiana inriposononsarebbesimairappresentataseduta sopra unaseggiola edappoggiataaldorsalediessa così agia- tamente;allacastaDeatroppo discouviciie quellanu- dità.Saràsiun’altradeaoderoinaodonnainattodi scherzarecolsuo cagnolino,o di pascerlo4edil ca- gnolino

,chelefacarezze,ganniiuuocisadulai,con gagnolìo d’allegrezza, chesidissein greco xf^nSftei ovvero K^^S^noi{^Ilesjch.etPhot. h.v.),faràima graziosaallusionealnomedellacittà

KTZlKHNilN

.

DigilizedbyCoogle

(7)

5

1

mo seduto

j il

quale con

/’ estremità

della mano d.

tiene sospeso

scherzevolmente un

uc- cello

per V

estremità

di

un'

ala di

essojsia

un

tipo allusivo alla

voce TAPA2

(sia

nome

della città

che

fece

imprimere

la

moneta, o

sia

nome

dell’

Eroe TAPAS

ivi probabil-

mente

rappresentato

); a persuadersi dico

deir

allusione

del

tipo

scherzevole^

baste-

rebbe

forse il saperej

che

sì l'ala dell’

uccello e sì la

mano

dell’

uomo con

greca

voce

si disse

T A P S O

J3

ovvero TAP- PO S

(5):

ma considerando

inoltre

che P uomo con

le

estreme dita

della

sua mano

tiene ruccello sospeso

per V estreme penne deir

ala di esso, e

che TAPPOS

propria-

mente

significa

\ estremità

sì della

mano

e sì

delP

ala,

panni che

si

venga

a porre il

suggello

alla interpretazione

proposta

.

An- che V

uccello istesso

può

dirsi allusivo al

nome

della città

o

dell’

Eroe TAPAS

,giac-

ché

nullasi

oppone

a

supporre^ che

sia

(5)

Non

deefaredilBcultaquellaleggier diflereoza che èfraleduevoci

TAPAS

e

TAPPOS

» giacché nelle allusioninon siricercava altrimenti 1’identità delledue voci,e bastava taloralasimilgiauzadiuna partediunavocecon1’altraintiera,comevedesi dall’

allusionechefalamascheradi

Pan

alcognome

Pan-

sane’denari!dellaVibia,edaPanticapeonelle

mo-

netediquestacittà.

DigilizedbyCooglc

(8)

Sa

desso

l'uccello

TARAX'

(

Neniesian.fra-

gni. I.

de aucup.

I.

)

Et tetrax

j

Romae fjucm mine

vocitare

TARACEM Coeperunt avium

est

multo stultissima. A conferma deir

esposta interpretazione si

vuole

avver*

lircj

che per

essarendesi ragione eziandio della singolarità dell’essere quella

moneta anepigrafe

; e ciò

convenientemente

nella ipotesi

mia

,

che

il tipo sia allusivo

alla

voce

TAPAS

,

perchè essendo

così del ge-

nere

dei tipi

che

diconsi parlanti, vienees- so a farleveci della epigrafe

TAPAIS man-

cantej

sebbene non

soglia

mancare

in si- mili

monete

della città di

Taranto

.

Ripen- sando

a

TAPPOS

in senso di

mano o pal-

ma

j

parmi che

il fanciullino

Taras

,

che

in

un

bellissimo

aureo ( Eckhel

]S. vet.

Tab.

III.

f. \.J

stassi dinanzi al

padre suo

iV'f?/-

tiinej estende le braccia

per accarezzarlo

colle

due

sue

manine

, alluda

con

ciòstes-

so graziosamente

al

nome suo TAPAS ed

*aquello della città

da

lui

nomata

.

Prima

diconsiderare 1’altro tipo allu- sivoj

mette

a

bene

notare

come TAPPOS

in sensodi quella

parte del piede

detta di

sopra

esteseil

suo

significato

ad

indicareil

piede

intieroje

benanche

il

calzare che

co- preil piede

medesimo

.

Un poeta greco ad- dimauda Mercurio perche

porti egli i

uda-

[

(9)

53 ri

o

sla calzari ai piedi; e dice: tìeTi

TAPSOYS

Troa-riv ; (ap. II.

Steph.Th.

L.

gr. ,T. III. p.

1312^. É nolo come

gli antichi

non ferravano

1 cavalli al

modo no-

stro,

ma

li

calzavano con

solee

di ferro

,

di sparto o

d' altra

materia

adatta

f

v.Sc/inei-

der ad R. R. Scr. Ind.

v.

SOLEA

); e

parmi che

Dionisio Periegete

(v.

870.)

usi la

voce TAPSOJS

in

senso appunto

di so- lca

dicendo

,

che

il

Pegaso diede

il

nome

alla cittàdi

Tarso quando scuotendo dal dorso suo Bellerofonte

j gettò via

una

del- le suesoleej

TAPSON

»'P*is

(6). Ora con-

(6)LeparoleTaffov si veggono comune- mente tradotte ungula amissa,

ungulam

amittens;

ma

il verbo afifig pareche naie siadattiatalesi- gnificato,considerandoche1*unghia del cavallo è si fortemente aderentealpiedediesso,cheneforma co-

me

untutto,eancheinun violento inciampo potrà sfaldarsi,

ma

distaccarsituttaesaltarvia, nonparrai.

E

poiilpoetacon dire,che Bellerofonte allora cadde dicavalloalPegaso, a:^ITTOVvtTffj mostra seguire que’ mitologiclicnonsupponevanoaltrimenti precipi- tatoilPegasodall’ altoinun conBellerofonte(Schol.

ad

Iliad.Z,i55.Schol.

ad

fycophr.t'. 17eie.) D’

altraparte ècosatropponaturale,cheilPegasopun- todall’assillo nelloscotersidal dosso il cavallicre, gettasseviaunadelle solee,ocalzari che portavaai piedi.

I

DigilizedbyGoogle

(10)

54

sideraDcìo nel tipo della

seconda moneta

la pariicolaritk dell'

uomo che

sistagenuflesso sotto il ventredel

cavallo

e

con ambedue

le

mani

tiene alzata la

zampa

sinistra

an-

terioredel cavallo e

ne

tocca

T ugna^ o

il

piede

, «e coll’

Eckhel

ci

avvisiamo che

stia in atto di

mettere

la

solca o calzare

al cavallo,

che

sidisse

TAPSOS o TAPPOJS

,

avremo

un' altra

vaghissima

allusionealno-

me

della città

TAPAS

; e 1’allusioneistes- sa vie

meglio

sussiste nella ipotesi forse più naturale,

che

1'

uomo

sia in attodi osser-

vare

il

piede

del cavallo

che

zoppicasse,

per

liberarlo

da

spina

o

sassolino

od

altro

che r

offendesse nellacorsa (7).

L’uomo

(7)Avrertociòperchèiatantaminutezzadilavo- ro saràdifficileadiscemere1*unaazionedall’ altra:e difattiinmonetadiAmbraciavedeaiunoorooin si- mile atteggiamento,che parveall'Eckhel(N.

V

et.p.

ia4)ungulam.equicurare,ed il Miounel {Suppl.

». 31)viravvisannì'autioche sembra trarre una spinadal piededel cavallo. L’Eckhelravvisa nella monetadi AmbraciaBellerofoute,chedopoquella ca- dutaPegaso suoafjlictam ungulam sanai:

ma

tale interpretazionesiappoggia adunaforse falsa supposi- zione(V.sopranoi.6),eBellerofontedopoil pre- cipiziosuofse fuggivailconsorzioumano

, parenon

sicurassepiù.delPegaso,diedipiùcomunementedi- cevasitraslatoalCielo.Seinquellamoucta èvera-.

Diqilizedby

(11)

55 in

taU

azione

mostra

di

sedere sopra

il

piede suo

destro

; e forse cotale particola- rità

allude

anch’ essaal

nome

della città;

COSI in

moneta

vetusta di

Taranto

si

vede A

rione,

od

altro

personaggio che

siasi, starsi

come seduto sopra uno

de' suoi piedi, tappali

(Pellerin.,

Suppl. VI, p.lS),

e pa- re ivi

piu

evidente l’allusìon e al

nome TAPAJS

(8).

Le due

principali allusioni

da

meotefiguratoBcIIerofoute

,puòessereinatto di cu- rareilpiè del suocavallo alalo per accennare al

nome

primitivodiquell’eroe,cioèdirel'urvatovi{Schol.

ad

Tl.Z. i55,

ad

fycophr.v. 17)curatoreo pre^

muroso de' cavalli

.

D’altraparteil curare il piede delPegaso,0 pureilmetterglilesolee(giacché an- cheilPegaso vedesi talorastareo andare su quattro suoipiedi),potrebbe alludere alungoviaggio e quin- dial

nome AMIIPAKIA

,avendosidaEsiebiolachiosa

AMflPAKON

,tts.)Mo9«r ,

(8)L’EckheldicecheArioneinquellamoneta ha lacetranellas.edilplettronellad.

ma

quell’ obbiel^

toavendolaforma dellalettera

T

pare evidentemente un Bischeroperatlaecaree stringere od allentarele corde dellalira{lat.verlicillus

,

gr. KoAAai3o$

^jod altroordegnodisimileuso(v.Sestini,Mus.tlederv.

P.

IL

p. a48- n. t> e Borghesi, Decad. FI.Os-

serv./.).NelrestoArione ina«o di avere tesele corde della lirapotrebbe alludereal

nome

X‘^^PAS,

poichésiccomel'ordinedeiremiperlasuasimiglian- zaconlepennedell'ala apertadiunvolatilesidis-

DigilizedbyCoogle

(12)

56

noiosservate

sono entrambe ingegnose

e co-

me

scherzevoli, si

che quando

si

ammetta- no

per

vere suppongono un

singolare raffi-

namento

ne’ cittadini di

Taranto

e segnata-

mente

nell"’artefice delle

monete

; e ciò è

conforme

allastoria

che

ricorda

molle Ta- rentum

(9)j e

conforme

altresì alle

mone-

te j

specialmente

d’

oro

j

che mostrano come

le arti

Tarenline

arrivarono all’ apice dell'

eleganza

e della perfezione (10).

se

TAPPOS

,così perla simiglianza medesima potò dirsi

TAPPOS

Cordinedelle corde dellalira, L' Ecklieièd*avviso,che quella positurad’Arionc così mezzoaccoscialosiasoloper ragionedell’artearcaica;

ma

non mipersuade,perchèglialtri esempi da lui addottiponiloavereunaragione particolare riguardoal suLLietto.

(g)

Fu

celebreloscrittoreRintoncdaTaranto,che voltavainridevolilecosetragiche (Siudas

,

h. v.);

ed Orazio dice(II.Semi.4- 24-) Pectinibuspa- tulisiactatse molleTarenliim.Rapporto queste pa- roleperchè servonotutt’insieme a bella illustrazione dellemonetediTarantocoltipoosimbolo dellacon- chigliadettaPecten,

E

sivuole avvertireche siccome 1Grecichiamarono JCTtrct; quelle conciligliele*.Tfvasf altresìlepartiestreme dellemaniede’piedi(Ilesjch.

v.xT(va$

)f cosi

TAPPOrS

potè presso i Tarentini dirsilaconchigliastriatadel pariche l’estremità de’

piediedellemani.

(io)Propongoper

modo

dimerecongetture altre

DigitizedbyCoogle

(13)

5 ; SI

vuole

peraliro

avvenire^ che

le

mo-

nete

Tarentine

in

argento

,

del genere

delle

allusionide’tipiTarenlitii.Inalcune rare monete di Tarantovedesiilsolilotipodelcavalliereignudòcoro- nato dallavittoriaconaltro

uomo

pure ignudo che ac- corsodinnanziilcorridoreC abbracciaemostraeser- citaretutta laforza per fermarlo{MionnetSuppl.n.

563, eMus. Estense).L’arteficeforsenon ad altro intese,che a rappresentareilcavalloe cavalliere nel

momento

dellafermadopolacorsade’ludi;

ma

po- tèpurevolerealludereal

nome TAPAS

,perchèsiha da Esichio: , TrAfOffjLuTxl, Bombii j e1’

uomo

accorsoafermareilcavallopuòdirsi

TApPOGO^

La

Ruota aijualtro razzi,tipodimoneteassaive- tustediTaranto(Echhel,N. et. p. 3a, etMus, yhest.),sesiriguardicome simbolodi velocità,può essere allusiva,perchèsihala glossaTapar,

ra^

(Jlesjch.):

ma

forse,trovandosiiltipodellaRuota in moltemoneteItalicheoncialicinaltre(Echhell. e.

etc.), avrà unaragione più generale,cioè dirediac- cciiuarcaltrasportoegirodellemerci

,comeinmone- tadiTrajanolaRuotaèsimbolo della

Eia

Traja- na (Echhel, T. lE.p.4’> )Latestadi Giot>e e'I

fulmine suoin monetediTaranto puòaccennareal colossodi Giove,chesiammiravanel foro della cit- tà

, probabilmente sottoil titolodi GioveElcuterio

(Hcsych. V. EAswOfptos

)j enonlacedeva in altez- za che a quello di Rodi (Strabo p.ay8):e può insieme alludere al

nome TAPAS

, poiché Giove era cognominato rj.!icuraicf in Taranto di Bitinia

^Steph. Ryz, V. cd avvertociòperchènon

DigitizedbyGoogle

(14)

58

due

prese

ad

illustrare,

con due

tipi a fi-

<

gure

intere^ e'seuza iltipodi

una

testa nel diritto^

sono generalmente

di

un lavoro

tra- scurato anzi

che no

^ e di contorni incerti sìnelle figure e sì nellelettere, il

perchè

torna assai difficile, e

soventemente

impossi- bile, illeggere i

nomi

de’magistrati

ed

al- tri

che

siano.

Cotale maniera

di stile

o

fab- brica dell^ arte

monetaria

di

Taranto panni che

somigli assaiaquella delle

monete

dell’

isoladi

Creta

e

segnatamente

di

Cortina

e di

Pesto

j

che parimenti non hanno una

te- sta neldiritto ,

ma

bensì

un

tipoa figure intierenell’

una

e nell’altra faccia della

mo- neta

.

La

ragionedi sì particolareriscontro

non

si

vuole

ripetere

per

certo

da combina- zione

^accidentale ,

ma

piuttosto

convien

ri- cercarla in

qualche

relazione de’ Tareutiui

con

gl'isolani di

Creta

.

Ed

in effetti j alri- ferir di

Strabono

(p.

279

) allor,

che

i

Par-

teniì

(11) con Palante vennero ad

abitare la

par certo>‘cbeicognomidiGiove

TnranU

,

Tarami—

cus

,

eTaranucnussianod’originecelticacomesiopi-

ua{u, ForceilìniLtxic. ed. Furlan.)

(il) DaiframmentidiDionisiopubblicati daleh.

Mons.Mai(Script.Val.T. II. p. 5o3.a.4^)siha che una coloniadiLacedemoni vennead abitare 7rpt KatAAi^raAty «tìmiox toùv Tdfctniyw, laquale narraaione riscontrata conaltradiStrabene (p.a65)

DigitizedbyCoogle

(15)

%

contrada

di

Taranto

,

furono

dessi

bene

ac- coltisi dai

barbari

del

paese

esì dai

Cre-

tesi,

compagni

di

Minosse

nellaspedizione in Sicilia,

che

poscia

occuparono

le

spiagge

di

Taranto medesimo

.

Quella fama confronta

inoltre

con

la favola

che

faceail

fondatore

di

Taratilo

figliuolodell’eroe

Taranto La- cedemone

j edi

Saturia

Jisliuola

di Minosse

re

di Creta {Próbus

et

Pompeius Sahinus,

potrebbe dar qualche lucealla moneta

FlEPinOAClN niTANATAN

pubblicata dal dottissimo Millingen(

An-

cient Coins of GreekCitief p. i3.)Questi poneco-

me

certo,chesiadiVenerelatestafemminileelegan- tementeacconciata econ pesceal dinanzi nell’ esi- mioaureodi,T<>rantodaluipubblicato

(p. io):

ma

pannipiùprobabilelasentenza deleh. Borghesi

{De-

cade numism. XI..osserv.9), che>iravvisaAnfi- trite.{cf.Hygin.Po'ót.Astjon.

XFII.\

; e ciòsi

confermapel riscontrodell’aureo con sinùle testafem- minileneldiritto econ Nettuno^accarezzatodalft- gliuolino suo^Taraspel riversoiEckhel,N.Vet.Tah.

III.f. I),eperlachiomaacioccheondeggianti,che parepropriadiuuadeamarina

,0diunaninfa.Par- mi nonpertantopiù verisimile,che quellatesta fem- minilesiapiuttosto della ninfa

amata da

Nettunoe

madre

di Tnras, che daPausaniaèdetto {

X.

10) Cglinulo diNettuno, icaifTri^téjiidg Sup'(pìis

Aduna

Ninfa del golfoTarantinoo'delfiumeTaras diletta a Nettuno bensiconvieneuno o duepesci{v.Eckhel N. Iet.Tah. HI.

f.a.), sianopuressianche del"

DigitizedbyGoogle

(16)

6o

ad Virg. Georg.

II.v.

197

.)(1 2

).

Anche

al- tre città della

Tapigia o Calabria

, cioè di- reBrindisi,

Idrante, Tria

e Saleniini,di- cevansi abitate

ab

antico

da

colonie

venute

di Creta

( Herodot. VII ,170. Strabo

/;.

281

,

282.

Stepìian.

Byz.

t».

Bumt J

.

fini.VirgiliodescriveleninfedelPencoiiiicsealfu- soedalpennecchio(Georg.

IV.

a34);efra’ divcr- siOggetticheTarastieneinmanonellemonetediTa- j'anto s’incontraancheilfuso elaconocchia,proba- Lilmenlc per mostrarlonoto daunaNinfa indigena.Il eh.Baoul-Rochettc(Journ. des Sav. i83i p. 4^8) siopponeall’avviso delMilliiigen, che nellelettere

SA

dell’aureoda pubblicato ravvisa concordiaod alleanzade’ SaleniiniconTaranto;

ma

per una parte parcertoche1epigrafel'HPmostriconcordia di

Ta-

rantoconEraclea(Echhel,T, I. p. t48);e per al- trainmonetadiTaranto {Mionnet, Sappi,n.fi3^) tro- vasi?;Aneldirittoed

MI

nelriverso,clicpuòindi- careconcordiadiEraclea e de’ Saleniini con Taranto istessa.Trovopoiunvalidoappoggioatale ipotesiin Slrabone(p. 280),che narracomeerasolitocelebrar- siinEraclea de'Tarcmini unsolenneconvegno de’

Greci cheabitavano quelle contrade,

mv

xoi|i>iveAAwkwv raoT»-:r(tvnyvfi9.

(i2)JlapporteròleparolediPompeio Sabino, co-

me

leriferisceCluverio(hai. j^ni.p. laBy),per- chèmostranolaragioneper cuiTaraserappresentato cavalcanteundelfino, c sovente circondato da

mn-

rini,ecome

none

necessarioper queste parllcolarith ri- correreallafavola di Falauto:Taras

Neptum

fillus,

DigitizedbyGoogle

(17)

6i

Dopo

senile queste

coogetiure ho avuio fìnalmeute

il

contento

dileggeregliscrinidei

doni

collegiu deirinstilulo

Archeologico su

le

monete

antichedi

Taranto

j e

deggio

fare al-

cune

particolari

avvertenze

.

La figura nuda

,

con un ginocchio a

terra

,tenente la liracol braccio s. e

una cosa

indistinta nella d. al-

zata

, a parere deleh.

Duca de Luynes

sa-

rebbe

iépollo

hyacinthio

colfior

del

giacin- tonella d.j

per

avvisodel eh. Miiller sareb-

be un Satiro

che offreil

fior del

satino^ e altra

persona

a parere d’altri. In tanta in- certezza

può

peraltro sussistere

T

allusione

da me proposta

dell’atto di sedere sul

piede

suo, Tctffu) , col

nome TAPA<

.

h'

obbieilo

che

quella figura tiene nellad. alzatafu detto

da me

bischeroj

o

simile

ordegno

,

perchè mi

fidai a’disegni del Pellerin e del

Mionnet,

Laccclacmonquifuìt,

ex

Saturia Minois regisCrc- tensisfiliagennit Tarenlum,qui factonaufragio,

a driphino exceptusdelaius fuitinIlaliam;ut in municipio Tarentinorumtalishisloriae siinulacrum•’«- situr. Probodicepiùdisliiilamenti;:inmunicipio Ta- rentiiiorumhominiseffgies in delphinosedentisv.^t.

Kon

i;;;iioroildubitarede’ criticisu l’antichità dei coin- mentariidiProbocdiSabino;

ma

laconsonanza loro scambievole edilriscontroco’ tipidellemonetedi

Ta-

ranto,mimuoveacrederli,almenoin(]iicsli tratti,

antichi0derivatida anticoscnlloi'c.

DigitizedbyGoogle

(18)

6a

ch« senza prevenzione veruna osservarono

la

moneta

originale.

Metterebbe

a

bene V

osser-

vare

di

nuovo

su gli originali^ se quell'

ob-

bietto sia

veramante un

fiore,

oppure abbia

la

forma

del

T

. In

questo

caso io

propor-

rei altra congettura

j

che

sia cioè ltjriTfciyoi della vite indicato dall’oracolo

a Falanto

(

Mai,

Script. f^cU.

T. Il,

p.

502)

.

Quella voce

fu resa inlatino

carbuneulus

dall’

Edi-

tore,

ma parmi

piùverisimile j

per

ragion delcontestoj

che

significhi ivi

un pagello di

vite

,

come

1’ intese eziandio lo

Schneider

(Le.v. gr.

), e corrisponda al

malleolus de'

Latinij

ovvero

al

capreolus

y

che

tuttora in

Lombardia

dicesi cavrioloj

ed ha

tanta

ana-

logia col

greco Tanto

il

magliuo-

lo

della

vite y

che

il viticcio

o

cavrioloy ri-

tenendo

partedel

sarmento da

cui

suppon-

gansi recisi,

hanno

la

forma

di

un martel-

letto, malleolus, e riesconosimili

ad un T.

Che

se i’obbietto

ha

sula

moneta

la

forma

di

un nome

Jìor d' aliso, si avverta

che

l’

estremità di

un

flagello divite

aì)bandonaio

è fornita di

uno o

più viticci

che hanno

qual-

che somiglianza con

lefogliedi cotal fiore.

In

taleipotesi

Falanto sarebbe

inatto di

ave-

restaccatodalla vite ltpriTfiayoyy edi

mo-

strare

adempito

1’oracolo delficosu la fon-

dazione

di

Taranto

.

DigilizedbyGoogle

Riferimenti

Documenti correlati

ciò che genericamente si dice e si pensa di noi), quanto più ci denudiamo delle maschere e ci mostriamo nella nostra fragilità, la fragilità della nostra nuda esistenza, povera

C., soprattutto a cominciare dalle offerte della cittadinanza romana alle comunità latine ed italiche come contraccambio per la perdita di terre dovuta alle riforme

In questo processo, l'intera vecchia struttura della coscienza con la sua continua vivificazione di immagini di sé fluisce nella pura consapevolezza, comprese tutte le incertezze e

«Invero questi, come ho dimostrato, non sarebbero stati „miei lettori‟, ma i lettori di se stessi, essendo il mio libro qualcosa di simile a quelle lenti di ingrandimento che

L’analisi prosegue nel secondo capitolo con i contributi che costituiscono il fondamento teorico dei (cosiddetti) circuiti di monete complementari la cui analisi apre la

- Dice in qualche modo la legge che la cosa migliore è tenersi il più possibile calmo nelle disgrazie e non irritarsi, dato che né è chiaro il bene e il male in tali eventi, né

milano e soprattutto la nostra speranza è che crescano con quello che hanno appre- so, cioè il rispetto delle regole previste dal Codice Stradale, tali da permettere sicu- ramente

- impossibilità del recupero integrale dei crediti per somme aggiuntive nella misura richiesta. Il &#34;prime rate&#34; è quello recepito nei decreti interministeriali che