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2.1.1 Stato delle conoscenze: il Piano per la qualità dell aria (PRQA)

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Academic year: 2022

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2.1 ARIA

2.1.1 Stato delle conoscenze: il Piano per la qualità dell’aria (PRQA)

Nell’anno 2002 è stato adottato da parte della Giunta Regionale il Piano Regionale per il Risanamento della Qualità dell’Aria (PRQA) eseguito nell’ambito del Programma Triennale 1994/96 per la Tutela Ambientale.

Il Piano è stato elaborato applicando e sviluppando le indicazioni della legislazione nazionale (DPR n. 203 del 24 maggio 1988 “Attuazione delle direttive CEE 80/779, 82/884, 84/360 e 85/203 concernenti norme in materia di qualità dell'aria, relativamente a specifici agenti inquinanti, e di inquinamento prodotto dagli impianti industriali”, pubblicato sul Supp. Ord. alla G. U. 16 giugno 1988 n. 140, e Decreto del Ministero dell’Ambiente 20 maggio 1991 “Criteri per l'elaborazione dei piani regionali per il risanamento e la tutela della qualità dell'aria”, pubblicato nella G.U.

31 maggio 1991 n. 126) al fine di:

• conseguire il miglioramento della qualità dell’aria per i diversi inquinanti, nei diversi ambiti di territorio regionale nei quali si registrano i carichi inquinanti più elevati o i livelli di inquinamento maggiori, riguardanti sia le sorgenti fisse che mobili, con particolare attenzione alle problematiche maggiormente emergenti quali produzione di ozono troposferico, emissioni di idrocarburi policiclici aromatici, benzene e particelle sospese con diametro inferiore a 10 micron;

• prevenire l’aumento dell’inquinamento atmosferico in riferimento alle porzioni del territorio regionale nelle quali si può ipotizzare un’evoluzione peggiorativa in termini di incremento dei carichi inquinanti e conseguente peggioramento della qualità dell’aria, ponendo particolare attenzione alle componenti ambientali ed alle aree maggiormente sensibili all’inquinamento atmosferico o comunque da sottoporre a particolare tutela;

• conseguire un miglioramento in riferimento alle problematiche globali quali la produzione di gas serra.

Il Piano di tutela e risanamento della qualità dell’aria è direttamente connesso con la pianificazione energetica regionale e la pianificazione nel settore trasportistico, nonché, per gli aspetti legati allo smaltimento, con la pianificazione in campo dei rifiuti e, per gli aspetti legati alla prevenzione, alla pianificazione della lotta agli incendi boschivi.

Il Piano assume anche la funzione di supporto decisionale alla pianificazione territoriale complessiva (Piano di indirizzo territoriale regionale, Piani territoriali di coordinamento, Piani regolatori generali, Piani urbani del traffico, Piani di settore).

In particolare sono state previste azioni di risanamento e tutela della qualità dell’aria, finalizzate al raggiungimento di differenti obiettivi a breve, medio e lungo termine, con particolare riferimento a:

• obiettivi di risanamento e tutela della qualità dell’aria;

• strategie e scenari per la riduzione delle emissioni;

• strategie e scenari per la prevenzione del peggioramento della qualità dell’aria;

• misure atte a razionalizzare il sistema di monitoraggio della qualità dell’aria.

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Il Piano condotto sui dati del 1999, affronta l’analisi delle alterazioni del comparto atmosferico attraverso una serie di elaborati tecnici (tabelle, grafici, carte tematiche), utili alla valutazione della qualità dell’aria sul territorio regionale e ad inquadrare le complessive problematiche connesse con le alterazioni del comparto atmosferico, riguardanti in particolare:

• l’inventario delle emissioni: nell'ambito delle attività propedeutiche alla realizzazione del Piano è stato realizzato un completo e dettagliato inventario delle emissioni di inquinanti dell’aria.

• la qualità dell’aria con l’elaborazione dei dati meteoclimatici: sono stati elaborati i dati forniti dalle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria e meteorologiche operanti nella Regione.

• la valutazione della qualità dell’aria tramite modelli di diffusione: ai fini della pianificazione è stato applicato il modello di diffusione Industrial Source Complex, acquisito nel sistema informativo, a casi opportunamente definiti all’interno del territorio regionale. Tali applicazioni sono finalizzate alla stima dell’evoluzione dell’inquinamento atmosferico nelle aree specifiche al variare della localizzazione e tipologia delle sorgenti emissive. Il modello è stato calibrato mediante il confronto tra le concentrazioni di inquinanti misurate e quelle calcolate nei pressi delle centraline della rete regionale. Le stesse simulazioni effettuate al 1999 sono state ripetute al 2014 in assenza e in presenza di interventi specifici di riduzione delle emissioni (scenario “senza interventi” e

“con interventi”).

• le proiezioni delle emissioni per gli anni 2000, 2006 e 2014 in assenza di interventi a tutela della qualità dell’aria: la proiezione è stata effettuata nell’ipotesi che non vengano prese ulteriori iniziative oltre a quelle già definite dalla normativa nazionale e/o regionale (Direttive Europee, Leggi Nazionali e Regionali) e dalla pianificazione regionale (impianti finanziati, autorizzati).

Con il Piano di Risanamento e Tutela della Qualità dell’Aria la Regione dell’Umbria si è dotata di un importante strumento per la tutela dell’ambiente che, oltre a fornire un quadro dettagliato dell’incidenza dell’inquinamento atmosferico sul territorio, fornisce indicazioni sull’evoluzione del fenomeno e traccia le linee d’azione per la salvaguardia della qualità dell’aria nella Regione.

2.1.2 La qualità dell’aria

Nella regione sono operanti stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria e meteorologiche, organizzate nelle seguenti reti:

- Terni (Rete Provinciale );

- Perugia (Rete Provinciale);

- Perugia ( Rete ENEL );

- Gubbio (Rete cementifici Barbetti e Colacem).

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Nella tabella 2.1.1 viene riportato l’elenco delle stazioni, per rete di rilevamento, presenti nella Regione Umbria e facenti parte delle Aree Obiettivo 2. Alle reti fisse sono stati aggiunti i mezzi mobili in dotazione ai Laboratori ARPA Umbria delle sezioni territoriali di Foligno, Spoleto e Gubbio.

Inoltre è stata inserita la rete di monitoraggio realizzata dal Comune di Spoleto nella zona industriale di S. Chiodo e la cui gestione è stata affidata all’ARPA.

I dati delle reti di Terni, Narni, Orvieto e S.Chiodo di Spoleto sono relativi all’anno 2000; il monitoraggio degli inquinanti dell’atmosfera nella città di Spoleto è relativo ad una campagna condotta dall’ARPA tra il 15 Giugno 2000 ed il 23 Agosto 2000; il monitoraggio degli inquinanti dell’atmosfera nella città di Foligno è relativo ad una campagna condotta tra il 1° Settembre 2000 ed il 31 Marzo del 2001; il monitoraggio degli inquinanti dell’atmosfera nella città di Gubbio è relativo ad una campagna condotta tra il 17 Dicembre 1999 ed il 30 Marzo del 2000.

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Tab. 2.1.1. - Elenco delle stazioni di rilevamento della qualità dell’aria e dei dati rappresentativi

Fonte: ARPA Umbria, 2002

M= media annua; inv= media invernale; 98.o= 98° percentile; NO2(200)= n° di superamenti del livello di attenzione di 200 ? g/m3; h_15=n° di superamenti del livello di attenzione 15 mg/m3 su 1 h; CO(ott10)= n° di superamenti del valore limite 8h di 10mg/m3; O3( ott110)= n° di superamenti del valore limite 8 h di 110 ? g/m3; O3 (200)= superamento della concentrazione media oraria di 200 ?g/m3; O3 (65)= superamento della concentrazione media giornaliera di 65 ?g/m3; PTS(100)= superamento del valore guida ( 100? g/m3 su 24 ore); PTS(150)= superamento del valore di attenzione (150 ? g/m3 su 24 ore)

Area Zona Tipo

stazione SO2

(M) SO2

(inv) NO2

(M) NO2

(98.o) NO2

(200) CO (M)

CO (h_15)

CO (ott10)

O3

(M) O3 (ott110)

O3 (200)

O3 (65)

PTS (M)

PTS 100

PTS 150

PMP A/B 10 - 1,0 0 0 40 1 0 17 54 - 3

Carrara C 1,9 0 0 46 89 1 79 43 - 0

Verga A/B 74 82 0 -

Polymer D 83 87 0 41 15 0 36 34 - 0

Pisciano D 79 85 0 56 97 1 117 57 - 10

Borgo Rivo C

Maratta D

F. Cesi -

Rete di Terni

Laboratorio Mobile (Piazza Dalmazia (Maggio- Novembre)

- 39 84 0 1,6 0 0 59 176 1 91

San Girolamo B - - 53 77 1 -

Narni Scalo B/C 26 70 0 42 17 0 - 45 - 0

Feronia A/B 21 62 0 62 115 0 - 50 - 1

Monitoro D 34 63 0 58 166 3 -

Taizzano D 18 38 0 66 154 1 -

Rete di Narni

San Liberato D/C

Ciconia C

Rete di Orvieto

Ciconia Meteo -

A D 48 12 0

B D 19 52 0 - - -

C D 50 13 0

S. Chiodo di Spoleto

D D 38 4 0

Piazza Pianciani 4 - 42 98 0,7 - 0 62 0 0 30 0 0

Spoleto

Piazza Vittoria 5 - 40 118 2,9 - 0 67 0 0 32 0 0

Foligno Viale Firenze 3 3 48 104 - 1,3 32 0 0 63 25 6

Chigiano 6 6 5 0,4 0 0 35 - - -

Gubbio

Belvedere 4,5 4,5 21 0,2 64 36 - -

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Risultano anche le seguenti ulteriori reti per le quali i dati disponibili sono in fase di elaborazione:

Rete di rilevamento della qualità dell’aria della Rete ENEL Bastardo

RETE ENEL BASTARDO ANNI DISPONIBILI INQUINANTI DISPONIBILI

BASTARDO 1997 – 2002 NO2 - PST - SO2 - meteo

CATTANEO 1997 – 2002 NO2 - PST - SO2

COLLAMPO 1997 – 2002 SO2

COLLE SECCO 1997 – 2002 SO2

LE MOIE 1997 – 2002 SO2

POZZO 1997 – 2002 NO2 –PST – SO2

Fonte: ARPA Umbria, 2002

Rete di rilevamento della qualità dell’aria della Rete Barbetti – Colacem (Gubbio) RETE GUBBIO ANNI DISPONIBILI INQUINANTI DISPONIBILI

CEMENTERIA BARBETTI 1997 – 2002 PST

CEMENTERIA COLACEM 1997 – 2002 PST

Fonte: ARPA Umbria, 2002

Dai dati disponibili e riportati nella precedente tabella possono essere estrapolate informazioni, in relazione alla qualità dell’aria, per le aree del territorio Regionale definite tra le Aree Obiettivo 2.

Per quanto riguarda la media annuale di SO2, tra i valori piuttosto modesti emerge quello registrato a Terni in prossimità del centro nella stazione PMP di 10 µg/m3. Per quanto riguarda la concentrazione media annua di NO2, appartengono all’area di Terni i maggiori valori misurati (39-83 µg/m3) anche se valori significativi sono stati riscontrati nell’ambito urbano di Foligno e Spoleto (40-48 µg/m3).

Sempre in ambito urbano nelle città di Foligno e Spoleto sono state misurate le concentrazioni medie annue di CO più elevate (1,3-2,9 mg/m3) con un valore significativo registrato nel centro urbano di Terni (1,6-1,9 mg/m3); tuttavia non risultano superamenti dei valori limite.

Per quello che riguarda l’O3 i valori medi annui sono piuttosto elevati su tutte le aree in oggetto anche se emergono i valori della zona industriale di Narni (58-66 µg/m3 ) e dell’area urbana di Spoleto (62-67 µg/m3).

Valori piuttosto uniformi ed elevati, su tutto il territorio regionale interessato da aree ad Obiettivo 2, per ciò che riguarda le polveri (PTS) anche se devono essere segnalati 10 superamenti del valore di attenzione nell’area industriale di Terni (Prisciano) e 12- 13 superamenti del valore guida nell’area industriale di S. Chiodo di Spoleto.

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2.1.3 Le emissioni

Nell'ambito delle attività propedeutiche alla realizzazione del Piano Regionale per la Qualità dell’Aria, è stato realizzato un completo e dettagliato inventario, denominato APEX (Air Pollutant Emission), contenente le emissioni di inquinanti introdotti nell’atmosfera da sorgenti naturali e/o da attività antropiche.

L’inventario delle emissioni costituisce uno degli strumenti principali per lo studio dello stato attuale di qualità dell’aria, nonché per la definizione di politiche di risanamento dell’aria e la valutazione ambientale strategica di piani e programmi.

L’inventario delle emissioni costituisce una raccolta coerente di dati sulle emissioni dei singoli inquinanti raggruppati per:

• attività economica;

• intervallo temporale (anno, mese, giorno, ecc.);

• unità territoriale (regione, provincia, comune, maglie quadrate di 1 km2, ecc.);

• combustibile (per i soli processi di combustione).

La nomenclatura delle attività rilevanti per la valutazione delle emissioni di inquinanti dell’aria prescelta è stata basata sulla classificazione delle attività per l’inventario delle emissioni atmosferiche, di cui all’Appendice A dell’Allegato tecnico al Decreto del Ministero dell’Ambiente 20 maggio 1991, concernente i criteri per l’elaborazione dei piani regionali per il risanamento e la tutela della qualità dell’aria. Tale originale classificazione è stata amp liata ed integrata al fine di adattarla alla realizzazione di inventari su scala locale e tenere conto di alcune specificità del territorio dell'Umbria.

Ai fini della classificazione è stata impiegata la mappatura regionale prevista nell’ambito del progetto CORINAIR articolata per macrosettori, settori e attività a cui si riferisce la stima delle emissioni. I macrosettori individuati comprendono:

01 Centrali elettriche pubbliche, cogenerazione, teleriscaldamento;

02 Combustione - Terziario ed Agricoltura;

03 Combustione – Industria;

04 Processi Produttivi;

05 Estrazione, distribuzione combustibili fossili;

06 Uso di solventi;

07 Trasporti Stradali;

08 Altre Sorgenti Mobili;

09 Trattamento e Smaltimento Rifiuti;

10 Agricoltura;

11 Natura.

Sono stati presi in considerazione i seguenti principali inquinanti dell’aria:

• ossidi di zolfo (SO2+SO3);

• ossidi di azoto (NO+NO2);

• composti organici volatili, con l'esclusione del metano, (COVNM);

• monossido di carbonio (CO);

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• particelle sospese con diametro inferiore a 10 micron (PM10)

• ammoniaca (NH3)

• metalli pesanti:

• Arsenico,

• Cadmio,

• Nichel,

• piombo,

• Cromo,

• Mercurio,

• Rame,

• Selenio,

• Zinco.

• gas serra:

• anidride carbonica

• metano

• protossido di azoto.

Sono state inoltre registrate le emissioni di eventuali altri inquinanti documentati dalle aziende nell’ambito degli adempimenti al D.P.R. 203/88.

Per la realizzazione dell’inventario è stata introdotta la suddivisione delle sorgenti di emissione in sorgenti puntuali, sorgenti lineari/nodali e sorgenti distribuite:

- sorgenti puntuali: rappresentano un insieme di sorgenti di particolare importanza per le quali è necessaria una maggiore caratterizzazione in termini di parametri utili per lo studio dei fenomeni di trasporto e diffusione degli inquinanti. Sono costituite da sorgenti per le quali, oltre la quantità emessa e la coordinata del luogo di emissione, sono di interesse l’altezza del punto di emissione e le caratteristiche dinamiche dell’emissione (portata dei fumi, velocità di efflusso, temperatura dei fumi). La soglia (quantità minima di inquinante emessa in un certo periodo di tempo) utilizzata per la caratterizzazione delle sorgenti come puntuali è, relativamente all’anidride carbonica di 25.000 t/anno, relativamente al monossido di carbonio di 250 t/anno, relativamente ai metalli pesanti di 250 kg/anno e relativamente agli altri inquinanti di 25 t/anno.

- sorgenti lineari/nodali: comprendono le principali arterie (strade, linee ferroviarie) e nodi di comunicazione (porti ed aeroporti). Ove utile alla caratterizzazione delle emissioni, le arterie sono state suddivise in tratti. Le arterie minori sono invece state trattate in modo distribuito.

- sorgenti diffuse: comprendono tutte quelle sorgenti non incluse nelle classi precedenti e che necessitano per la stima delle emissioni di un trattamento statistico. In particolare rientrano in questa classe sia le emissioni di origine puntiforme che, per livello dell’emissione, non rientrano nelle sorgenti localizzate o puntuali, sia le emissioni effettivamente di tipo areale (ad esempio le foreste) o ubique (ad esempio traffico diffuso, uso di solventi domestici, ecc.).

Le quantità di inquinanti emesse dalle diverse sorgenti della zona in esame sono state valutate sulla base di:

(8)

• misure dirette, campionarie o continue: prevalentemente relative a sorgenti puntuali o localizzate;

• stima: basata sull’impiego di dati quantitativi relativi all’attività considerata e di opportuni fattori di emissione.

La misura diretta delle emissioni è stata effettuata solo per alcuni impianti industriali.

Tra questi, solo per alcuni è stata attuata la misura in continuo. Per tutte le altre sorgenti, denominate sorgenti diffuse (piccole industrie, impianti di riscaldamento, sorgenti mobili, ecc.), si è dovuto ricorrere a stime.

Per quanto riguarda la dimensione spaziale, le emissioni delle principali sorgenti industriali e civili e delle principali linee e nodi di comunicazione sono state stimate singolarmente e singolarmente georeferenziate mediante le rispettive coordinate geografiche; le altre sorgenti sono state stimate su base comunale e disaggregate su un reticolo composto da maglie quadrate di lato 1 Km.

L’intervallo temporale preso in considerazione per la stima delle emissioni è stato l’anno solare. Per quanto riguarda la disaggregazione temporale delle emissioni, in conseguenza della necessità di ottenere emissioni rilevanti su scala locale, la stima è stata disaggregata su base oraria, dei differenti giorni della settimana, mensile.

In Allegato1, viene riportato il quadro delle emissioni in atmosfera rela tive ai singoli comuni compresi nelle aree dell’obiettivo 2 e le mappe di emissione relative ai principali inquinanti atmosferici.

La tabella 2.1.2 contiene la sintesi delle emissioni totali dei principali inquinanti (puntuali, lineari/nodali e diffuse) per macrosettore.

In tabella 2.1.3 per le sorgenti diffuse, in tabella 2.1.4 per le sorgenti lineari e in tabella 2.1.5 per le sorgenti puntuali sono riportate le emissioni per macrosettore.

In tabella 2.1.6 sono riportate le emissioni totali di ammoniaca, in tabella 2.1.7 di gas serra ed in tabella 2.1.8 dei metalli pesanti.

Tab. 2.1.2 - Emissioni totali relative agli inquinanti principali stimate per ciascun macrosettore nelle aree ob. 2

Valori assoluti

Macrosettore CO(t) COV (t) NOX (t) PSF (t) SOX (t)

01 Centr.Elettriche Pubbl.,Cogeneraz.,Telerisc. 141,7 495,2 4530,8 288,6 7016,0 02 Combustione - Terziario ed Agricoltura 13990,0 1174,2 830,2 3513,6 64,3

03 Combustione - Industria 2142,2 192,9 13114,5 604,9 2342,8

04 Processi Produttivi 2349,3 511,3 1199,8 891,4 336,8

05 Estrazione,distribuzione combustibili fossili 0,0 1271,0 0,0 0,0 0,0

06 Uso di solventi 0,0 8009,9 0,0 23,4 0,0

07 Trasporti Stradali 71610,2 14.506,4 15679,1 3336,2 533,0

08 Altre Sorgenti Mobili 1264,4 618,5 2253,4 266,4 48,0

09 Trattamento e Smaltimento Rifiuti 317,2 188,8 71,3 0,3 4,8

10 Agricoltura 1428,7 18487 26,4 148,0 0,0

11 Natura 648,0 3795,9 0,3 38,2 0,0

TOTALE 93892,0 49251,1 37706,0 9111,4 10345,8

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Valori percentuali

Macrosettore CO(%) COV(%) NOX(%) PSF (%) SOX (% )

01 Centr.Elettriche Pubbl.,Cogeneraz.,Telerisc. 0,2 1,0 12,0 3,2 67,8 02 Combustione - Terziario ed Agricoltura 14,9 2,4 2,2 38,6 0,6

03 Combustione - Industria 2,3 0,4 34,8 6,6 22,6

04 Processi Produttivi 2,5 1,0 3,2 9,8 3,3

05 Estrazione,distribuzione combustibili fossili 0,0 2,6 0,0 0,0 0,0

06 Uso di solventi 0,0 16,3 0,0 0,2 0,0

07 Trasporti Stradali 76,3 29,5 41,6 36,6 5,2

08 Altre Sorgenti Mobili 1,3 1,3 6,0 2,9 0,5

09 Trattamento e Smaltimento Rifiuti 0,3 0,4 0,2 0,0 0,0

10 Agricoltura 1,5 37,5 0,1 1,6 0,0

11 Natura 0,7 7,7 0,0 0,4 0,0

Fonte: PRQA, Regione Umbria, 1999

Tab. 2.1.3 – Emissioni di inquinanti principali da sorgenti diffuse stimate per ciascun macrosettore nelle aree ob. 2

Valori assoluti

Macrosettore CO (t) COV (t) NOX (t) PSF (t) SOX (t)

02 Combustione - Terziario ed Agricoltura 13990,0 1174,2 830,3 3513,6 64,3

03 Combustione - Industria 88,0 41,3 487,7 52,8 458,3

04 Processi Produttivi 0,0 206,0 0,0 633,1 0,0

05 Estrazione,distribuzione combustibili fossili 0,0 1271,0 0,0 0,0 0,0

06 Uso di solventi 0,0 6938,2 0,0 0,0 0,0

07 Trasporti Stradali 62305,9 13117,5 9851,5 1566,9 365,4

08 Altre Sorgenti Mobili 1263,5 618,2 2244,8 266,3 45,4

09 Trattamento e Smaltimento Rifiuti 0,0 188,8 0,0 0,0 0,0

10 Agricoltura 1428,7 18455,5 26,4 148,0 0,0

11 Natura 648,0 3795,9 0,3 38,3 0,0

TOTALE 79724,1 45806,6 13441,0 6219,1 933,4

Valori percentuali

Macrosettore CO (%) COV(%) NOX(%) PSF (%) SOX (%)

02 Combustione - Terziario ed Agricoltura 17,5 2,6 6,2 56,5 6,9

03 Combustione - Industria 0,1 0,1 3,6 0,8 49,1

04 Processi Produttivi 0,0 0,4 0,0 10,2 0,0

05 Estrazione,distribuzione combustibili fossili 0,0 2,8 0,0 0,0 0,0

06 Uso di solventi 0,0 15,1 0,0 0,0 0,0

07 Trasporti Stradali 78,2 28,6 73,3 25,2 39,1

08 Altre Sorgenti Mobili 1,6 1,3 16,7 4,3 4,9

09 Trattamento e Smaltimento Rifiuti 0,0 0,4 0,0 0,0 0,0

10 Agricoltura 1,8 40,3 0,2 2,4 0,0

11 Natura 0,8 8,3 0,0 0,6 0,0

Fonte:PRQA, Regione Umbria , 1999

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Tab. 2.1.4. – Emissioni di inquinanti principali da sorgenti lineari stimate per ciascun macrosettore nelle aree ob. 2

Valori assoluti

Macrosettore CO (t) COV (t) NOX (t) PSF (t) SOX (t)

07 Trasporti Stradali 9304,4 1388,9 5827,6 1769,4 167,7

08 Altre Sorgenti Mobili 0,9 0,3 8,6 0,1 2,6

TOTALE 9305,4 1389,2 5836,2 1769,5 170,3

Fonte: PRQA, Regione Umbria , 1999

Tab.2.1.5 – Emissioni inquinanti principali da sorgenti puntuali stimate per ciascun macrosettore nelle aree ob. 2

Valori assoluti

Macrosettore CO (t) COV (t) NOX (t) PSF (t) SOX (t)

01 Centr.Elettriche Pubbl.,Cogeneraz.,Telerisc. 141,8 495,2 4530,8 288,7 7016,0

03 Combustione - Industria 2054,2 151,6 12626,9 552,0 1884,6

04 Processi Produttivi 2349,4 305,4 1199,9 258,4 336,8

06 Uso di solventi 0,0 1071,7 0,0 23,4 0,0

09 Trattamento e Smaltimento Rifiuti 317,2 0,0 71,3 0,4 4,9

10 Agricoltura 0,0 31,5 0,0 0,0 0,0

TOTALE 4862,6 2055,4 18428,9 1122,9 9242,3

Fonte: PRQA, Regione Umbria , 1999

Tab. 2.1.6 – Emissioni totali di ammoniaca stimate per ciascun macrosettore nelle aree ob. 2

Macrosettore NH3 (t) NH3 (%)

01 Centr.Elettriche Pubbl.,Cogeneraz.,Telerisc. 4,8 0,1 02 Combustione - Terziario ed Agricoltura 0,0 0,0

03 Combustione - Industria 0,4 0,0

04 Processi Produttivi 152,6 2,0

05 Estrazione,distribuzione combustibili fossili 0,0 0,0

06 Uso di solventi 8,6 0,1

07 Trasporti Stradali 170,3 2,2

08 Altre Sorgenti Mobili 0,4 0,0

09 Trattamento e Smaltimento Rifiuti 120,1 1,6

10 Agricoltura 7214,6 94,0

11 Natura 0,0 0,0

TOTALE 7671,9

Fonte:PRQA, Regione Umbria , 1999

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Tab. 2.1.7 – Emissioni totali gas serra stimate per ciascun macrosettore nelle aree ob. 2

Valori assoluti

Macrosettore CH4 (t) CO2 (t) N2O (t)

01 Centr.Elettriche Pubbl.,Cogeneraz.,Telerisc. 6,1 965372,0 17,6

02 Combustione - Terziario ed Agricoltura 787,3 959239,9 56,2

03 Combustione - Industria 52,2 3360416,5 137,5

04 Processi Produttivi 32,0 1798755,3 72,8

05 Estrazione,distribuzione combustibili fossili 7151,9 0,0 0,0

06 Uso di solventi 0,0 0,0 0,0

07 Trasporti Stradali 573,3 1836098,2 183,0

08 Altre Sorgenti Mobili 10,5 144531,1 57,8

09 Trattamento e Smaltimento Rifiuti 13243,0 79307,8 1,7

10 Agricoltura 57302,8 0,0 1257,7

11 Natura 6844,0 175577,5 485,5

TOTALE 86003,6 9319298,6 2270,2

Valori percentuali

Macrosettore CH4 (%) CO2 (%) N2O (%)

01 Centr.Elettriche Pubbl.,Cogeneraz.,Telerisc. 0,0 10,4 0,8

02 Combustione - Terziario ed Agricoltura 0,9 10,3 2,5

03 Combustione - Industria 0,1 36,1 6,1

04 Processi Produttivi 0,0 19,3 3,2

05 Estrazione,distribuzione combustibili fossili 8,3 0,0 0,0

06 Uso di solventi 0,0 0,0 0,0

07 Trasporti Stradali 0,7 19,7 8,1

08 Altre Sorgenti Mobili 0,0 1,6 2,5

09 Trattamento e Smaltimento Rifiuti 15,4 0,9 0,1

10 Agricoltura 66,6 0,0 55,4

11 Natura 8,0 1,9 21,4

Fonte: PRQA, Regione Umbria , 1999

Tab. 2.1.8 – Emissioni totali metalli pesanti stimate per ciascun macrosettore nelle aree ob. 2

Valori assoluti

Macrosettore AS (kg) CD (kg) CR (kg) CU (kg) HG (kg)

01Centr.Elettriche Pubbl.,Cogeneraz.,Telerisc. 37,1 9,5 29,9 45,6 92,6 02 Combustione - Terziario ed Agricoltura 3,6 23,4 0,3 23,5 25,9

03 Combustione - Industria 139,3 123,0 1096,4 211,1 726,9

04 Processi Produttivi 70,2 195,2 9767,0 800,1 183,0

05Estrazione,distribuzione combustibili fossili 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

06 Uso di solventi 0,0 0,0 0,0 5,0 0,0

07 Trasporti Stradali 0,3 22,1 1130,2 27,0 39,9

08 Altre Sorgenti Mobili 0,0 0,4 2,3 77,6 0,0

09 Trattamento e Smaltimento Rifiuti 0,1 0,5 0,1 0,0 4,3

10 Agricoltura 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

11 Natura 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

TOTALE 250,4 374,1 12026,2 1189,7 1072,7

(12)

Macrosettore NI (kg) PB (kg) SE (kg) ZN (kg) 01 Centr.Elettriche Pubbl.,Cogeneraz.,Telerisc. 216,0 80,5 18,4 22,1 02 Combustione - Terziario ed Agricoltura 0,8 14,5 0,0 454,6

03 Combustione - Industria 2474,0 6119,4 4735,4 3885,0

04 Processi Produttivi 3202,5 10065,0 61,0 34160,0

05 Estrazione,distribuzione combustibili fossili 0,0 0,0 0,0 0,0

06 Uso di solventi 0,0 0,0 0,0 0,0

07 Trasporti Stradali 309,5 233126,4 0,0 0,0

08 Altre Sorgenti Mobili 3,1 46,9 4,5 45,6

09 Trattamento e Sma ltimento Rifiuti 0,1 15,5 0,0 0,0

10 Agricoltura 0,0 0,0 0,0 0,0

11 Natura 0,0 0,0 0,0 0,0

TOTALE 6206,0 249468,2 4819,2 38567,3

Valori percentuali

Macrosettore AS (%) CD (%) CR (%) CU (%) HG (%)

01Centr.Elettriche Pubbl.,Cogeneraz.,Telerisc. 14,8 2,5 0,2 3,8 8,6 02 Combustione - Terziario ed Agricoltura 1,4 6,3 0,0 2,0 2,4

03 Combustione - Industria 55,6 32,9 9,1 17,7 67,8

04 Processi Produttivi 28,0 52,2 81,2 67,2 17,1

05Estrazione,distribuzione combustibili fossili 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

06 Uso di solventi 0,0 0,0 0,0 0,4 0,0

07 Trasporti Stradali 0,1 5,9 9,4 2,3 3,7

08 Altre Sorgenti Mobili 0,0 0,1 0,0 6,5 0,0

09 Trattamento e Smaltimento Rifiuti 0,0 0,1 0,0 0,0 0,4

10 Agricoltura 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

11 Natura 0,0 0,0 0,0 0,0 0,0

Macrosettore NI (%) PB (%) SE (%) ZN (%)

01 Centr.Elettriche Pubbl.,Cogeneraz.,Telerisc. 3,5 0,0 0,4 0,1 02 Combustione - Terziario ed Agricoltura 0,0 0,0 0,0 1,2

03 Combustione - Industria 39,9 2,5 98,3 10,1

04 Processi Produttivi 51,6 4,0 1,3 88,6

05 Estrazione,distribuzione combustibili fossili 0,0 0,0 0,0 0,0

06 Uso di solventi 0,0 0,0 0,0 0,0

07 Trasporti Stradali 5,0 93,4 0,0 0,0

08 Altre Sorgenti Mobili 0,1 0,0 0,1 0,1

09 Trattamento e Smaltimento Rifiuti 0,0 0,0 0,0 0,0

10 Agricoltura 0,0 0,0 0,0 0,0

11 Natura 0,0 0,0 0,0 0,0

Fonte: PRQA, Regione Umbria , 1999

Per quanto riguarda gli ossidi di zolfo le emissioni sono dovute per circa il 68% alle centrali elettriche pubbliche (con oltre 7000 tonnellate), per circa il 23% alla combustione nell’industria (con oltre 2300 tonnellate di cui circa l’80% da impianti puntuali o localizzati)e per circa il 5% ai trasporti (con oltre 530 tonnellate).

Gli impianti responsabili della maggior parte di queste emissioni sono le centrali termoelettriche nell’area di Bastardo (4487 tonnellate) e Pietrafitta (2526 tonnellate),

(13)

i cementifici delle zone di Gubbio e Spoleto, ed altri impianti dislocati nelle aree industriali di Terni, Narni, Todi, Piegaro, San Gemini.

Per quanto riguarda gli ossidi di azoto le emissioni sono dovute per quasi il 48% al trasporto (con circa 18.000 tonnellate) e di queste per quasi il 42% al trasporto stradale. All'interno del trasporto stradale oltre 5.800 tonnellate (oltre il 37% del totale regionale) sono attribuibili alle sorgenti lineari (autostrada e principali strade extraurbane).

Altri contributi rilevanti sono quelli della combustione nell’industria (circa il 35% per 13.000 tonnellate in prevalenza da impianti puntuali o localizzati) e delle centrali elettriche pubbliche (con oltre 4.500 tonnellate pari al 12%).

Gli impianti responsabili della maggior parte di queste emissioni sono le centrali termoelettriche nell’area di Bastardo (3860 tonnellate) e Pietrafitta (640 tonnellate), i cementifici delle zone di Gubbio e Spoleto, ed altri impianti dislocati nelle aree industriali di Terni, Narni, Nera Montoro, Todi, Piegaro, San Gemini.

Va infine segnalato come, in ambiente urbano, il rapporto riscaldamento/trasporti sia di 1 a 5.

Per quanto riguarda il monossido di carbonio le emissioni sono dovute per oltre il 77% al trasporto (con circa 73.000 tonnellate) in particolare stradale con oltre il 76%

(quasi 72.000 tonnellate). Le emissioni da trasporto sono particolarmente concentrate in ambito urbano e contribuiscono per il 45% al totale delle emissioni. Da non trascurare, tra gli altri contributi quello della combustione nel terziario (quasi il 15%

del totale regionale e 14.000 tonnellate).

Per quanto riguarda le sorgenti puntuali, vanno segnalati i contributi rilevanti dell’area industriale di Narni.

Per quanto riguarda le particelle sospese con diametro inferiore a 10 micron le emissioni sono dovute per oltre il 39% (circa 3.600 tonnellate) ai trasporti, per quasi il 39% (circa 3.500 tonnellate) alla combustione nel domestico, per quasi il 7% (circa 600 tonnellate) alla combustione nell’industria, per quasi il 10% (circa 900 tonnellate) ai processi produttivi quasi esclusivamente provenienti dall’estrazione di materiali da cave (600 tonnellate). Gli impianti responsabili della maggio r parte di queste emissioni sono le centrali termoelettriche nell’area di Bastardo (76 tonnellate) e Pietrafitta (212 tonnellate), i cementifici delle zone di Gubbio e Spoleto, e le acciaierie di Terni.

Per quanto riguarda i composti organici volatili le emissioni sono dovute per oltre il 37% (con circa 18.500 tonnellate) alla agricoltura (in particolare allevamenti di suini), per circa il 30% (con circa 15.000 tonnellate) ai trasporti, per il 16% (circa 8.000 tonnellate) all’uso di solventi, per l’8% (con circa 3.800 tonnellate) alle sorgenti naturali, e per circa il 3% (circa 1.300 tonnellate) alla distribuzione di combustibili fossili (in particolare benzina). All'interno del trasporto stradale circa la metà delle emissioni, oltre 8.300 tonnellate allo scarico (quasi il 17% del totale regionale) e circa 2100 evaporative (il 4% del totale regionale), sono attribuibili alla viabilità urbana.

Per quanto riguarda le sorgenti puntuali, vanno segnalati i contributi rilevanti delle

(14)

centrali termoelettriche di Ba stardo (284 tonnellate) e Pietrafitta (204 tonnellate), e di altri impianti localizzati nelle aree industriali di Narni e Foligno.

Per quanto riguarda l’ammoniaca, le emissioni sono dovute per il 94% (con oltre 7.200 tonnellate) all’agricoltura.

Relativa mente alle emissioni di gas serra, le emissioni di anidride carbonica provengono quasi esclusivamente dal sistema energetico ed in particolare per oltre il 21% dai trasporti (circa 2.000.000 tonnellate), per un altro 26% dalla combustione nel terziario (quasi 1.000.000 tonnellate), per il 22% dalla combustione nell’industria (quasi 3.400.000 tonnellate) e per il 6% dai processi produttivi (circa 1.800.000 tonnellate). Le emissioni di metano sono dovute prevalentemente all’agricoltura (67% con circa 57.000 tonnellate), all’interramento dei rifiuti (15% con oltre 13.000 tonnellate), alla distribuzione di gas (8% con oltre 7.100 tonnellate) e alle sorgenti naturali (8% con quasi 7.000 tonnellate). Le emissioni di protossido di azoto sono dovute prevalentemente alla vegetazione agricola (55% con quasi 1.300 tonnellate) e naturale (21% con circa 500 tonnellate ai trasporti (11% e 240 tonnellate) ed alla combustione nell’industria, nel terziario e nelle centrali elettriche pubbliche (9% e 210 tonnellate).

Relativa mente ai metalli pesanti, le emissioni di arsenico sono dovute principalmente alla combustione nell’industria (56% e circa 140 kg), ai processi produttivi (28% e circa 70 kg) ed alle centrali elettriche pubbliche (15% e circa 37 kg). Per quanto riguarda il cadmio, le emissioni sono dovute principalmente ai processi produttivi (52% e circa 195 kg), alla combustione nell’industria (33% e 123 kg), alla combustione nel terziario (oltre il 6% con 23 kg) ed ai trasporti (circa il 6%

con 22 kg). Per quanto riguarda il cromo le emissioni sono dovute principalmente ai processi produttivi (81% e circa 9.800 kg), ai trasporti stradali (9% con circa 1.100 kg), e alla combustione nell’industria (9% e quasi 1.100 kg). Per quanto riguarda il rame le emissioni sono dovute principalmente, ai processi produttivi (67% con circa 800 kg), alla combustione nell’industria (quasi il 18% e oltre 200 kg), e ai trasporti (9% e quasi 105 kg). Per quanto riguarda il mercurio le emissioni sono dovute principalmente alla combustione nell’industria (68% e circa 730 kg), ai processi produttivi (17% e circa 180 kg), alle centrali elettriche pubbliche (9% e circa 90 kg) e ai trasporti stradali (4% con circa 40 kg). Per quanto riguarda il nichel le emissioni sono dovute principalmente ai processi produttivi (52% e circa 3.200 kg), alla combustione nell’industria (40% e circa 2.500 kg) e ai trasporti stradali (5% con circa 310 kg). Per quanto riguarda il piombo le emissioni sono dovute quasi esclusivamente ai trasporti stradali (93% con circa 233.000 kg). Per quanto riguarda il selenio le emissioni sono dovute quasi esclusivamente alla combustione nell’industria (98% con circa 4.700 kg). Per quanto riguarda lo zinco le emissioni sono dovute principalmente ai processi produttivi (89% e circa 34.000 kg) ed alla combustione nell’industria (10% e circa 3.900 kg).

(15)

2.1.4 La criticità ambientale

La fase valutativa e conoscitiva del Piano Regionale della Qualità dell’Aria è stata volta all’individuazione dei livelli di priorità ambientale del territorio regionale.

In questa fase è stata curata la classificazione del territorio regionale in diverse porzioni, in dipendenza del carico inquinante presente nell’area e della presenza o meno di zone particolarmente sensibili all’inquinamento atmosferico o, in ogni modo, da sottoporre a particolare tutela.

La classificazione del territorio è stata effettuata mediante una metodologia basata sulle tecniche di analisi statistica multivariata ed in particolare sui criteri della classificazione automatica e dell’analisi dei gruppi (o grappoli o cluster).

La vulnerabilità ambientale del territorio regionale è stata valutata mediante la definizione di recettori sensibili, distinti in:

- popolazione residente (dati ISTAT e Progetto CORINE Land Cover);

- aree boscate (dati Progetto CORINE Land Cover);

- attrattori turistici (dati ISTAT);

- siti di interesse comunitario e di importanza regionale secondo il Progetto BioItaly.

L’esame del territorio regionale mostra, infatti, un’alternarsi di centri urbani, in cui è cruciale la difesa della salute dei cittadini e la salvaguardia del patrimonio artistico ed architettonico, con le zone in cui la prevalenza della vegetazione impone un'attenzione alla salvaguardia della salute dei boschi. Collegato a questi due aspetti si impone inoltre la salvaguardia della vocazione turistica della regione, sia dal punto di vista della protezione della salute che dal punto di vista dello sviluppo economico.

Le informazioni suddette sono state valutate sul reticolo chilometrico già utilizzato ai fini della valutazione delle emissioni.

L’analisi statistica multivariata ha prodotto le seguenti classi:

SENSIBILITA’

AMBIENTALE CARATTERISTICHE

Media Bassa copertura boscata, bassa presenza di biotopi, media presenza di popolazione e medio turismo

Medio-alta Media copertura boscata, media presenza di biotopi, media presenza di popolazione e medio turismo

Alta Aree boscate (non biotopi), poca popolazione e turismo Alta Biotopi (non aree boscate), poca popolazione e turismo Molto alta Aree boscate, biotopi, poca popolazione e turismo

Molto alta Urbana, alta popolazione e turismo, poche aree boscate e biotopi

L’analisi effettuata ha fornito i risultati di Fig. 2.1.1, che evidenzia come la quasi totalità del territorio possa essere definito recettore sens ibile.

(16)

Fig. 2.1.1 - Mappa dei recettori sensibili Fonte: PRQA, Regione Umbria , 1999

(17)

Ai fini della valutazione del carico inquinante, sono stati presi in esame gli inquinanti presenti nell’inventario delle emissioni sulle singole maglie, separatamente tra emissioni diffuse/lineari e puntuali/ localizzate.

La suddivisione delle emissioni diffuse e lineari dalle emissioni puntuali e localizzate è funzionale:

• al differente impatto locale delle due categorie; nelle immediate vicinanze del punto di emissione nel primo caso, in un area più ampia in funzione delle modalità di emissione e delle condizioni meteorologiche nel secondo caso;

• alla diversità delle misure di risanamento (finalizzate alla singola azienda nel caso delle emissioni puntuali/localizzate, di carattere diffuso negli altri casi).

Ai fini della caratterizzazione del territorio in classi di carico inquinante da sorgenti diffuse e lineari è stata effettuata una analisi statistica multivariata finalizzata alla suddivisione in classi del territorio regionale sulla base dei dati di emissione, assumendo come variabili le emissioni, da sorgenti diffuse e lineari, per macrosettore dei cinque inquinanti principali (CO, COV, NOX, PM10, SOX).

Sono state così individuate le seguenti classi di carico inquinante:

- medio alto - medio - autostrade - medio basso - basso.

Le maglie sono state sottoposte ad analisi dei cluster ottenendo cinque classi di carico inquinante come mostrato in fig.2.1.2.

In tabella 2.1.9 e 2.1.10 è riportato il numero di maglie contenute in ogni gruppo ed il valore medio che in ogni gruppo assumono i livelli di emissione totali e lineari di ognuno degli inquinanti presi in considerazione.

Tab.2.1.9 : valore medio che in ogni gruppo assumono i livelli di emissione totali e lineari.

Medio alto Medio Autostrade Medio basso Basso Media Regione Emissioni totali(tonnellate/anno)

CO 229,8 102,4 47,2 34,0 2,9 10,1

COV 70,6 35,3 12,9 14,0 3,1 5,3

NOx 26,8 14,2 25,6 5,7 0,8 2,2

PM10 16,7 8,0 8,4 2,5 0,3 0,9

SOx 2,1 1,2 0,9 0,4 0,0 0,1

Emissioni lineari(tonnellate/km)

CO 3,4 3,8 36,4 1,1 0,2 1,1

COV 0,5 0,5 5,2 0,2 0,0 0,2

NOx 2,0 2,3 23,6 0,6 0,1 0,7

PM10 0,5 0,7 7,6 0,2 0,0 0,2

SOx 0,1 0,1 0,7 0,0 0,0 0,0

N. maglie 65 193 167 697 7723 8845

Fonte: PRQA, Regione Umbria, 1999

(18)

Tab. 2.1.10 - numero di maglie contenute in ogni gruppo

Medio-alto Medio Autostrade Medio-basso Basso comuni con zone a classe di carico medio alto

Terni 19 26 2

Perugia 18 46 34

Foligno 7 11

Città di Castello 6 6

Bastia 3 8 1

Gubbio 3 5

Assisi 2 10

Orvieto 2 3 20

Umbertide 2 3 10

Spoleto 1 13

Corciano 1 8 6

Gualdo Tadino 1 5

Torgiano 1 3 11

Tuoro sul Trasimeno 1 8

Amelia 1 3

comuni con zone a classe di carico medio

Narni 5 19

San Giustino 5

Marsciano 5

Todi 4 12

Spello 4 1

Trevi 3

Città della Pieve 2 9

Magione 2 7

Acquasparta 2 4

Castiglione del Lago 2 1

Cannara 2

Castel Giorgio 2

Giano dell'Umbria 2

Gualdo Cattaneo 2

Stroncone 2

Fabro 1 10

Deruta 1 8

Passignano sul Trasimeno 1 8

Allerona 1 7

Guardea 1 5

Massa Martana 1 2

S. Gemini 1 2

Attigliano 1 1

Monteleone d'Orvieto 1 1

Arrone 1

Bettona 1

Bevagna 1

Campello sul Clitunno 1

Citerna 1

Lugnano in Teverina 1

Montefalco 1

Montefranco 1

Panicale 1

Pietralunga 1

San Venanzo 1

Sigillo 1

Valfabbrica 1

(continua)

(19)

segue tab. 2.1.10

Fonte: PRQA, Regione Umbria, 1999

E’ stato poi costruito un indicatore per il contributo totale degli inquinanti (ossidi di zolfo, ossidi di azoto, composti organici volatili, particelle sospese con diametro inferiore a 10, monossido di carbonio) prodotti dalle sorgenti puntuali, ottenuto come somma delle emissioni dei singoli inquinanti, pesando con un fattore 1/5 il monossido di carbonio (Fig.2.1.3).

Gli impianti in funzione del carico inquinante sono stati suddivisi nelle seguenti classi:

• molto alto (carico inquinante maggiore di 3.000 tonnellate) - 4 impianti

• alto (carico inquinante tra 500 e 3.000 tonnellate) - 7 impianti

• medio (carico inquinante tra 50 e 500 tonnellate) - 17 impianti

• basso (carico inquinante fino a 50 tonnellate) - 91 impianti.

comuni con zone a classe di carico autostrade

Ficulle 10

Colla zzone 9

Baschi 6

Alviano 4

Montecchio 3

Castel Viscardo 3

Montone 3

Giove 2

Otricoli 1

(20)

Fig. 2.1.2 – Carico inquinante da sorgenti diffuse e lineari Fonte: PRQA, Regione Umbria, 1999

(21)

Fig. 2.1.3- Mappa del carico inquinante: sorgenti puntuali e localizzate Fonte: PRQA, Regione Umbria, 1999

(22)

L’overlay tra l’analisi relativa ai recettori sensibili e l’analisi dei carichi inquinanti, consente infine la rappresentazione areale delle classi di priorità degli interventi.

L’individuazione è fatta relativamente alle sole sorgenti diffuse e lineari essendo gli impianti puntuali e localizzati oggetto di interventi specifici sui singoli impianti.

In particolare con l’analisi che viene proposta è possibile individuare que lle aree caratterizzate da recettori sensibili ed appartenenti a gruppi con carico inquinante elevato e che quindi sono quelle in cui è prioritario intervenire.

In tabella 2.1.11 è riportato il criterio adottato per l’elaborazione congiunta dei recettori sensibili e dei carichi inquinanti ed in figura 2.1.4 è riportata la mappa delle priorità ottenute applicando la metodologia descritta.

Tab. 2.1.11 – Criteri per la classificazione del territorio regionale in funzione dei recettori sensibili e del carico inquinante proveniente dalle sorgenti diffuse e lineari

Priorità Sensibilità ambientale (Recettori)

Carico inquinante diffuse-lineari

Carico inquinante puntuali

alta molto alta urbana medio alto molto alto

molto alta urbana medio alto alto

molto alta urbana medio alto

molto alta urbana medio basso molto alto

molto alta urbana medio alto medio

molto alta urbana medio medio

molto alta urbana medio alto basso

medio alta molto alta urbana autostrade basso

molto alta urbana medio basso

molto alta urbana medio basso medio

alta da aree boscate (non biotopi) basso alto

molto alta urbana medio alto nullo

molto alta urbana medio basso basso

media alta da aree boscate (non biotopi) medio basso medio

molto alta urbana Autostrade nullo

molto alta urbana medio nullo

medio bassa alta da biotopi (non aree boscate) medio basso basso molto alta da aree boscate biotopi medio basso nullo

molto alta urbana medio basso nullo

alta da aree boscate (non biotopi) autostrade nullo alta da aree boscate (non biotopi) basso basso alta da aree boscate (non biotopi) medio nullo alta da biotopi (non aree boscate) autostrade nullo

media basso molto alto

media medio basso alto

molto alta da aree boscate biotopi basso nullo alta da aree boscate (non biotopi) medio basso nullo alta da biotopi (non aree boscate) medio basso nullo

media autostrade medio

media basso alto

bassa alta da aree boscate (non biotopi) basso nullo

alta da biotopi (non aree boscate) basso nullo

(23)

Priorità Sensibilità ambientale (Recettori)

Carico inquinante diffuse-lineari

Carico inquinante puntuali

media autostrade basso

media medio basso

media medio basso medio

medio-alta autostrade nullo

medio-alta basso basso

medio-alta medio nullo

media basso medio

media medio alto nullo

media medio basso basso

medio-alta medio basso nullo

media autostrade nullo

media basso basso

media medio nullo

medio-alta basso nullo

media medio basso nullo

molto bassa media basso nullo

Fonte: PRQA, Regione Umbria, 1999

(24)

Fig.2.1.4 - Classificazione del territorio regionale in funzione delle priorità di intervento Fonte: PRQA, Regione Umbria, 1999

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