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CAPITOLATO TECNICO IMPIANTI ELETTRICI INDICE

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Academic year: 2022

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CAPITOLATO TECNICO IMPIANTI ELETTRICI

INDICE

I. CARATTERISTICHE GENERALI ... 3

1.1OGGETTO DELLOPERA ... 3

1.2DESIGNAZIONE DELLE OPERE DA ESEGUIRE ... 3

II. CARATTERISTICHE TECNICHE DEGLI IMPIANTI ... 4

2.1LEGGI, DECRETI E NORME TECNICHE. ... 4

III. RELAZIONE TECNICA ... 6

INTEGRAZIONE Q.E. GENERALE ... 6

DISTRIBUZIONE DELLENERGIA ... 6

IMPIANTO ALLARME INTRUSIONE ... 6

IMPIANTI ELETTRICI AL SERVIZIO DEI SISTEMI INFORMATIVI. ... 7

VERIFICHE ... 8

PRESCRIZIONI RELATIVE AL D.LGS.81/2008 ... 8

IV. MATERIALI ... 9

DISPOSIZIONIGENERALI ... 9

MATERIALIFORNITURE ... 11

LAVORIOPERE ... 12

V. PRESCRIZIONI ESECUTIVE PER DERIVAZIONI D'IMPIANTO ... 14

1. NORMEGENERALI ... 14

2. DERIVAZIONEDAINCASSOPERIMPIANTIDIENERGIA ... 14

3. DERIVAZIONEDAINCASSOPERIMPIANTIDISEGNALAZIONEODICOMUNICAZIONE ... 14

4. ESECUZIONEINVISTAAPARETEE/OSOFFITTO... 15

5. DERIVAZIONEPERIMPIANTODIENERGIADITIPOINDUSTRIALE ... 15

VI. PRESCRIZIONI ESECUTIVE PER MATERIALI DA INSTALLAZIONE ... 16

1. CAVIDOTTOCIRCOLAREDIMATERIALEISOLANTE ... 16

2. CANALEDIROBUSTALAMIERAD'ACCIAIO ... 16

3. CANALETTAINP.V.C.RIGIDOAUTOESTINGUENTE ... 16

4. PASSERELLAPORTACAVIDILAMIERAD'ACCIAIOZINCATA ... 16

5. PASSERELLAPORTACAVIINP.V.C.RIGIDOAUTOESTINGUENTE ... 16

6. CASSETTAMETALLICADIDERIVAZIONEDAINCASSO ... 17

7. CASSETTADIDERIVAZIONEDAINCASSOINMATERIALEPLASTICO ... 17

8. CASSETTAISOLANTEATENUTA ... 17

9. MORSETTOUNIPOLARECOMPONIBILEDIDERIVAZIONE... 17

10. FRUTTOCOMPONIBILEDAINCASSO ... 17

11. FRUTTICOMPONIBILI-APPARECCHIDICOMANDOCONPROTEZIONE ... 18

12. CUSTODIADAINCASSOODAPARETEPERFRUTTOCOMPONIBILE ... 18

VII. PRESCRIZIONI ESECUTIVE PER INTERRUTTORI PER APPLICAZIONI DOMESTICHE E SIMILARI ... 19

1. INTERRUTTOREMODULARENONAUTOMATICO ... 19

2. INTERRUTTOREMODULAREAUTOMATICOMAGNETOTERMICO: ... 19

3. CALOTTASIGILLABILEDIMATERIALEISOLANTE ... 19

4. INTERRUTTOREMODULAREDIFFERENZIALE ... 19

5. INTERRUTTOREMODULAREMAGNETOTERMICO-DIFFERENZIALE ... 20

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VIII. PRESCRIZIONI ESECUTIVE PER INTERRUTTORI DI TIPO INDUSTRIALE... 21

1. INTERRUTTOREAUTOMATICOMAGNETOTERMICOSCATOLATO: ... 21

2. SGANCIATOREDIMINIMATENSIONE ... 21

3. SGANCIATOREACORRENTEIMPRESSA ... 21

4. COMANDOAMOTORE ... 21

5. INTERRUTTOREAPERTO: ... 22

6. SGANCIATORETRIPOLAREDISOVRACORRENTE ... 22

7. SGANCIATOREDIAPERTURAODICHIUSURA ... 23

8. MOTOREPERLACARICADELLEMOLLE ... 23

9. INTERRUTTOREDIFFERENZIALEEMAGNETOTERMICO... 23

10. INTERRUTTOREDIFFERENZIALEMAGNETOTERMICO ... 23

11. RELE'DIFFERENZIALEDITERRA ... 24

12. RELE'DIFFERENZIALEDITERRA ... 24

IX. PRESCRIZIONI ESECUTIVE PER AZIONAMENTI IN GENERE ... 25

1. INTERRUTTOREDIMANOVRAAPACCO ... 25

2. COMMUTATOREPERMOTORE ... 25

3. COMMUTATOREAUSILIARIOACAMMEDICOMANDOMANUALE ... 25

4. FUSIBILEACOLTELLO ... 25

5. FUSIBILECILINDRICO ... 26

6. CONTATTORETRIPOLAREINARIA ... 26

7. BLOCCOELETTROMECCANICOPERL'ACCOPPIAMENTODIDUECONTATTORI ... 26

8. RELE'TERMICOPERLAPROTEZIONECONTROSOVRACCARICODIMOTORITRIFASE ... 26

9. TELEAVVIATORESTELLA-TRIANGOLO ... 27

10. CONTATTOREAUSILIARIO ... 27

11. CONTATTOREAUSILIARIOAMEMORIA ... 27

12. RELE'ATEMPOSINCRONO ... 27

13. RELE'ATEMPOELETTRONICO ... 28

14. INTERRUTTOREFOTOELETTRICOCREPUSCOLARE: ... 28

15. TRASFORMATOREMONOFASEDIISOLAMENTO ... 28

16. SALVAMOTOREMAGNETOTERMICO ... 28

X. PRESCRIZIONI ESECUTIVE PER APPARECCHI IMPIANTO TRASMISSIONE DATI/FONIA ... 29

1. NORMEDISPECIALITA' ... 29

2. MATERIALIFORNITURE ... 29

3. LAVORIOPERE ... 29

XI. PRESCRIZIONI ESECUTIVE PER APPARECCHI IMPIANTO ALLARME INTRUSIONE ... 31

1. CENTRALE ... 31

2. RIVELATORE A DOPPIA TECNOLOGIA DA INTERNO ... 32

3. CONTATTO MAGNETICO ... 32

4. CONCENTRATORE REMOTO ... 32

5. TASTIERA DA ESTERNO ... 33

6. TASTIERA DA INTERNO ... 33

(4)

I. CARATTERISTICHE GENERALI

1.1 Oggetto dell’opera

L’opera avrà per oggetto la fornitura e conseguente posa in opera di tutti i materiali e gli apparecchi necessari per la realizzazione degli impianti elettrici ed affini al servizio del magazzino Emporio Solidale presso il cimitero comunale di San Lazzaro di Savena (BO).

La forma, le dimensioni e gli elementi costruttivi degli ambienti risultano dai disegni allegati al progetto.

1.2 Designazione delle opere da eseguire

Nell’indire l’appalto, verranno designati gli impianti da eseguire alle condizioni del presente Capitolato, quali la:

• Realizzazione della distribuzione principale e secondaria alle utenze;

• Integrazione degli impianti speciali quali trasmissione dati, fonia, ecc….

• Integrazione dell’impianto di allarme intrusione;

Per le definizioni relative agli elementi costitutivi e funzionali degli impianti elettrici specificati sopra, valgono quelle stabilite dalle vigenti norme CEI.

Definizioni particolari, ove ritenuto necessario e utile, sono espresse, in corrispondenza dei vari impianti, nei rispettivi articoli del presente Capitolato.

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II. CARATTERISTICHE TECNICHE DEGLI IMPIANTI

2.1 Leggi, decreti e norme tecniche.

Gli impianti e i componenti devono essere realizzati a regola d’arte, conformemente alle prescrizioni della legge 1° marzo 1968, n. 186 ed al D.M. n.37 del 22/01/2008; inoltre devono essere osservate tutte le disposizioni del presente progetto e della direzione lavori.

Le caratteristiche degli impianti stessi, nonché dei loro componenti, devono corrispondere alle norme di legge e di regolamento vigenti alla data di presentazione del progetto ed in particolare essere conformi:

- alle prescrizioni di Autorità Locali, comprese quelle dei Vigili del Fuoco;

- alle prescrizioni e indicazioni dell’ENEL o dell’Azienda Distributrice dell’energia elettrica;

- alle norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano);

- alle disposizioni dell’ufficio I.S.P.E.S.L. – ASL del luogo;

- alle disposizioni in materia di sicurezza sul lavoro;

- alle disposizioni UNEL (tabelle unificate);

Nella progettazione si è tenuto conto delle normative e disposizioni di legge vigenti in materia di impiantistica elettrica quali:

CEI EN

50131-2/6 CEI 79-59 (*) Sistemi di allarme - Sistemi di allarme intrusione e rapina Parte 2-6: Contatti (magnetici)

CEI EN

50131-6 CEI 79-27 (*) Sistemi di allarme - Sistemi di allarme intrusione e rapina Parte 6: Alimentatori

CEI EN

50131-7 CEI 79-41 (*) Sistemi di allarme - Sistemi di allarme intrusione Parte 7: Guide di applicazione

CEI 306-6 Tecnologia dell'informazione - Sistemi di cablaggio strutturato

Parte 1: Prescrizioni generali

11548 CEI 306-6 (*) Tecnologia dell'informazione - Sistemi di cablaggio strutturato Parte 1: Requisiti generali

CEI 306-6;V1 Tecnologia dell'informazione - Sistemi di cablaggio strutturato Parte 1: Requisiti generali

11275 CEI 306-7;V1 Tecnologia dell'informazione - Installazione del cablaggio - Prove del cablaggio installato

9343 CEI 306-13 Tecnologia dell'informazione - Sistemi di cablaggio strutturato Parte 2: Locali per ufficio

11551 CEI 306-13;V1 Tecnologia dell'informazione - Sistemi di cablaggio strutturato Parte 2: Locali per ufficio

9350 CEI 306-14 Tecnologia dell'informazione - Sistemi di cablaggio strutturato Parte 3: Ambienti Industriali

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10648 CEI-UNEL 35012 Contrassegni e classificazione dei cavi in relazione al fuoco.

CEI-UNEL 35016 Classe di Reazione al fuoco dei cavi in relazione al Regolamento EU

"Prodotti da Costruzione" (305/2011)

12081 CEI UNEL 35023 Cavi di energia per tensione nominale U uguale ad 1 kV - Cadute di tensione.

3516

CEI-UNEL 35024/1

Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali di 1000V in corrente alternata e 1500V in corrente continua. Portale di corrente in regime permanente per posa in aria.

4610

CEI-UNEL 35024/1;Ec

Cavi elettrici isolati con materiale elastomerico o termoplastico per tensioni nominali di 1000V in corrente alternata e 1500V in corrente continua. Portale di corrente in regime permanente per posa in aria.

7423

CEI-UNEL 35752

Cavi per energia isolati con polivinilcloruro non propaganti l'incendio e a ridotta emissione di alogeni. Cavi unipolari senza guaina con conduttori flessibili. Tensione nominale U0/U: 450/750 V

7424

CEI UNEL 35753 Cavi per energia isolati con polivinilcloruro non propaganti l'incendio e a ridotta emissione di alogeni - Cavi unipolari senza guaina con conduttori rigidi. Tensione nominale U0/U: 450/750 V 7172 CEI EN 50346 Tecnologia dell'informazione - Installazione del cablaggio - Prove

del cablaggio installato

5774 CEI EN 60059 Correnti nominali IEC.

UNI EN 12464-1 Luce e illuminazione. Illuminazione dei posti lavoro.

Parte 1:Posti di lavoro interni.

UNI EN 1838 Applicazione dell'illuminotecnica. Illuminazione di emergenza.

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III. RELAZIONE TECNICA

Integrazione q.e. generale

La ditta esecutrice delle opere dovrà provvedere all’integrazione di n°1 interruttore magneto-termico differenziale per alimentazione del quadro elettrico QE2 (q.e. depositi) quest’ultimo non oggetto della presente perizia.

Distribuzione dell’energia

La distribuzione principale e secondaria al servizio dovrà essere realizzata tramite canalizzazioni in PVC.

Il grado di protezione delle apparecchiature non dovrà essere inferiore ad IP40.

La distribuzione si organizzerà secondo la seguente architettura:

Canalizzazioni al servizio delle reti di Energia (230/400V);

Canalizzazioni al servizio dei Sistemi Speciali.

Le condutture così realizzate saranno completamente indipendenti e separate le une dalle altre ottenendo delle vie cavo esclusive per ogni sistema.

La distribuzione secondaria dell’impianto avrà origine dalle varie scatole di derivazione primarie da dislocare nell’ambito delle singole zone del fabbricato. La loro posizione sarà definita in corso d’opera in accordo con la committenza e la direzione lavori.

I collegamenti saranno effettuati esclusivamente entro scatole di derivazione.

Le scatole di derivazione dovranno rispettare rigorosamente la suddivisione delle utenze sopra riportate.

I conduttori impiegati nell'esecuzione degli impianti saranno contraddistinti dalle colorazioni previste dalle vigenti tabelle di unificazione CEI-UNEL. In particolare i conduttori di neutro e protezione saranno contraddistinti rispettivamente ed esclusivamente con il colore blu chiaro e con il bicolore giallo-verde. Per quanto riguarda i conduttori di fase, verranno contraddistinti in modo univoco per tutto l'impianto dai colori : nero, grigio e marrone.

Impianto allarme intrusione

Il suddetto impianto sarà conforme ai contenuti nella norma di riferimento CEI 79/3 2012 ed i materiali in esso utilizzati dovranno rispondere ai dettami delle norme CEI EN 50131 livello I (minimo) ed in particolare:

CEI 79-2 Impianti antieffrazione, antiintrusione, antifurto e antiaggressione Norme particolari per le apparecchiature

CEI 79-3 Sistemi di allarme

Prescrizioni particolari per gli impianti di allarme intrusione CEI EN 50132-7 Sistemi di allarme

Sistemi di videosorveglianza per applicazioni di sicurezza Parte 7: Linee guida di applicazione

CEI EN 50131-1 Sistemi di allarme

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Sistemi di allarme intrusione e rapina

Parte 3: Apparati di controllo e indicazione (Centrali d’allarme) CEI EN 50131-4 Sistemi di allarme

Sistemi di allarme intrusione e rapina Parte 4: Dispositivi di segnalazione CEI EN 50131-6 Sistemi di allarme

Sistemi di allarme intrusione e rapina Parte 6: Alimentatori

In riferimento alla CEI 79-3 ed alla norma CEI EN 50131 l’impianto in oggetto dovrà essere realizzato per rispondere ad un livello di rischio pari a 1 con relativo livello di prestazione pari a 1 ottenuto utilizzando il metodo tabellare della norma.

La ditta esecutrice delle opere dovrà provvedere all’installazione di:

- Centrale allarme intrusione con combinatore telefonico - Rivelatori volumetrici

- Contatti magnetici da superfice

- Tastiere per inserimento/disinserimento impianto - Cavi ed accessori necessari al collegamento

Le linee di distribuzione per il sistema allarme intrusione dovranno essere ubicate entro apposite via cavo indipendenti dai circuiti di energia.

Impianti elettrici al servizio dei sistemi informativi.

Lo scopo del presente sistema strutturato è quello di fornire un unico cablaggio per la trasmissione dei dati e la telefonia, e di concentrare tutte le suddette linee in prossimità dell’armadio concentratore, offrendo al contempo una buona flessibilità di gestione e scambio delle informazioni, sia dal punto di vista della velocità ed affidabilità che dal punto di vista della flessibilità in funzione delle nuove soluzioni informatiche adottabili e della espandibilità, senza dover ricablare completamente i locali. La presente realizzazione contempla la sola fornitura e posa in opera dell’armadio concentratore, escludendo gli apparati attivi.

Dal suddetto concentratore avranno origine tutti i conduttori per la connessione delle singole postazioni lavoro, e sarà possibile connettere sia le linee telefoniche in ingresso che quelle dati provenienti dal server; la rete sarà usufruibile per l’applicazione di qualsiasi sistema di trasmissione dati ed idonea al collegamento dell’impianto telefonico digitale ed analogico. La distribuzione avverrà mediante canale portacavi e cavo UTP ENHANCED a quattro coppie twistate non schermate con guaina in pvc, di categoria 6, secondo le norme EIA/TIA568-A-B. La lunghezza massima tra l’armadio concentratore e il connettore terminale, non dovrà superare i 90mt. In caso di eccedenza si dovrà ricorrere all’adozione di un ulteriore armadio di concentrazione, connesso con il primo mediante cavi in fibra ottica. Sia le bretelle assemblate RJ45 per l’area di lavoro che per il cablaggio dell’armadio concentratore dovranno essere realizzate col suddetto tipo di cavo ed idonei connettori, al fine di ottenere anche su tali tratti della rete le massime prestazioni. I pannelli di permutazione da alloggiare all’interno dell’armadio concentratore dovranno essere idonei per l’installazione in rack da 19” e contenere 24 porte di comunicazione. I pannelli saranno in versione ENHANCED eccedenti la categoria 6a, in linea con il tipo di rete da installare, e predisposti per l’apposizione delle etichette e delle icone di identificazione. In fine, le postazioni di lavoro saranno dotate di connettori modulari jack RJ45 di tipo ENHANCED eccedenti la categoria 6a, da inserire all’interno di un apposita mascherina a 1, 2 o 3 porte, fissata alla scatola porta apparecchi. Le mascherine saranno predisposte per l’apposizione delle etichette e delle icone di identificazione. I connettori RJ45 permetteranno di collegare indifferentemente tutti gli apparecchi che condividono le risorse della rete, quali, computer e telefono. Dall’armadio concentratore si deriveranno tutte le linee alle singole postazioni di lavoro; sia in dorsale che all’interno di ogni locale predisposto.

Nel presente intervento è prevista la fornitura e posa di n°1 armadio di trasmissione dati/fonia:

TD2: armadio rack di NUOVA POSA E FORNITURA contenente n°1 cassetto ottico per ammarro fibra ottica e n°1 switch 24porte

Il presente armadio rack TD2 sarà interconnesso con l’armadio esistente tramite cavo in fibra ottica adatto alla posa interrata del tipo monomodale (8 fibre) 9/125 con connettori LC Duplex; la ditta esecutrice delle

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opere dovrà provvedere alla fornitura e posa in opera di cassetto ottico per ammarro fibra ottica (8 fibre) all’interno dell’armadio trasmissione dati esistente.

Le linee di distribuzione per il sistema dati e telefonia dovranno essere ubicate entro apposite via cavo indipendenti dai circuiti di energia.

All'atto dell'ultimazione dei lavori dovranno essere fornite:

tutta la documentazione tecnica inerente alle apparecchiature e ai materiali utilizzati;

schemi particolareggiati dell'impianto realizzato;

ogni punto presa ed il relativo cavo devono essere identificati con una targhetta secondo la metodologia espressa dallo standard EIA/TIA 606A;

report cartacei dei test e collaudo di cui sotto;

La garanzia del costruttore dovrà riguardare il mantenimento nel tempo delle prestazioni per cui il cablaggio è stato collaudato.

Per quanto concerne il test della rete dovranno essere eseguiti:

certificazione e collaudo del cablaggio in Rame

certificazione e collaudo del cablaggio in Fibra ottica

La distribuzione al servizio dell’impianto in oggetto sarà separata dalle linee di energia mediante tubazioni e cassette di derivazione dedicate.

Verifiche Verifiche iniziali

Al termine dei lavori dovranno effettuarsi tutte le verifiche disposte dalla Norma CEI 64.8 sez.6, prima della messa in funzione dell’impianto.

Verifiche periodiche

Allo scopo di informare preventivamente il Committente finale si tiene a precisare quanto segue:

gli impianti elettrici dei locali, dopo la loro messa in funzione, dovranno essere controllati regolarmente e periodicamente da parte di un tecnico qualificato, secondo i disposti della vigente normativa in materia;

le verifiche ed i loro risultati dovranno essere riportati su di un registro corredato da firma del tecnico esecutore e dalla data di verifica.

Manutenzione

Il proprietario e/o il gestore dell’impianto elettrico, ciascuno per la parte di competenza, hanno l’obbligo di mantenere in efficienza e in sicurezza l’impianto, tenendo conto delle istruzioni per l’uso e manutenzione fornite dall’installatore ed affidando i lavori esclusivamente ad imprese abilitate.

Prescrizioni relative al D.Lgs. 81/2008

La Ditta installatrice e la Committente dovranno ottemperare a tutte le prescrizioni concernenti:

dotazioni e misure di sicurezza e salute da attuare nei cantieri temporanei mobili

prevenzione infortuni ed igiene sul lavoro

ai sensi del D.Lgs. n° 81/2008 nell’eventualità si dovesse rientrare nel campo di applicazione.

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IV. MATERIALI

Tutti i materiali e gli apparecchi impiegati negli impianti elettrici devono essere adatti all'ambiente in cui sono installati e devono avere caratteristiche tali da resistere alle azioni meccaniche, corrosive, termiche o dovute all'umidità alle quali possono essere esposti durante l'esercizio.

Tutti i materiali e gli apparecchi devono essere rispondenti alle relative norme CEI e tabelle di unificazione CEI-UNEL, ove queste esistono.

La Committente indicherà preventivamente eventuali prove da eseguirsi in fabbrica o presso laboratori specializzati da precisarsi, su materiali da impiegarsi negli impianti oggetto dell'appalto.

Le spese inerenti a tali prove non faranno carico alla Committente, la quale si assumerà le sole spese per fare eventualmente assistere alle prove propri incaricati.

Per i materiali la cui provenienza, prescritta dalle condizioni del Capitolato Speciale, potranno pure essere richiesti i campioni, sempre che siano materiali di normale produzione.

È raccomandata nella scelta dei materiali la preferenza ai prodotti nazionali.

Tutti gli apparecchi devono riportare dati di targa ed eventuali indicazioni d'uso utilizzando la simbologia del CEI e la lingua italiana.

Non saranno in genere richieste prove per i materiali contrassegnati con il MARCHIO ITALIANO DI QUALITA' (IMQ) od equivalenti, ai sensi della Legge n.791 dell'Ottobre 1977.

I materiali dei quali sono stati richiesti i campioni non potranno essere posti in opera che dopo l'accettazione da parte della Committente.

La presentazione di campioni non esime la Ditta Aggiudicataria dall'obbligo di sostituire quei materiali che, pur essendo conformi ai campioni, non risultassero corrispondenti alle prescrizioni del presente Capitolato Speciale.

La Ditta Esecutrice non dovrà porre in opera materiali rifiutati dalla Committente, provvedendo quindi ad allontanarli dal cantiere.

I materiali si intendono consegnati a piè d’opera comprensivi delle minuterie di montaggio, per le opere sono comprese oltre alla fornitura anche l’eventuale lavorazione in officina, il trasporto in cantiere, scarico dei materiali, trasporto a piè d’opera all’interno del cantiere, il montaggio e la posa in opera, le assistenze murarie per l’apertura e sigillatura di tracce, immurazione di scatole porta apparecchi e di derivazione, quadri, opere di fissaggio, scale e ponteggi. Sono inoltre a carico dell’installatore le spese per l’assistenza alle attività di verifica o al collaudo quando richiesto.

E’ compresa l’esecuzione da parte dell’installatore delle verifiche previste dalle norme e il rilascio, a lavoro ultimato, di una dichiarazione di conformità alla regola dell’arte, ai sensi della legislazione vigente.

DISPOSIZIONI GENERALI

SICUREZZA

Allo scopo di conseguire la sicurezza di esercizio nei confronti delle persone e delle cose sono richiesti i seguenti provvedimenti, puntuali in ordine:

a. Isolamento: l'isolamento dell'impianto, misurato con i valori di tensione stabiliti dalla Norma in relazione al grado di isolamento della conduttura fra ciascun conduttore attivo (neutro compreso) e la terra, deve essere almeno pari al minimo previsto dalla Normativa;

b. Messa a terra: il dispersore deve essere dimensionato e realizzato per resistere alle sollecitazioni elettrodinamiche conseguenti alle correnti di guasto, per resistere alle sollecitazioni meccaniche normalmente prevedibili ed ai fenomeni di corrosione. Quando

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l’edificio è provvisto di LPS esterno collegato all’impianto di messa a terra la stessa deve essere dimensionata tenendo in considerazione anche le prescrizioni contenute nella Normativa del Comitato CEI 81.

c. Equipotenzialità: deve essere assicurata l'equipotenzialità delle masse e delle masse estranee da realizzarsi secondo le indicazioni contenute nella Normativa vigente. Le connessioni equipotenziali dovranno garantire, nel tempo, sia la resistenza meccanica sia la resistenza alla corrosione.

d. Protezione contro i contatti diretti: la protezione contro i contatti diretti può essere realizzata, in accordo con il disposto Normativo, mediante isolamento delle parti attive, con involucri o barriere, ostacoli, distanziamento, e combinata contro i contatti diretti ed indiretti. Le protezioni mediante ostacoli e distanziamento sono da applicarsi solamente in casi eccezionali ovvero se non è possibile l’utilizzo delle altre tecniche di protezione.

e. Protezione contro i contatti indiretti: la protezione contro i contatti indiretti può essere realizzata, in accordo con il disposto Normativo, mediante interruzione automatica dell’alimentazione, componenti elettrici con isolamento di classe II o equivalente, luoghi non conduttori, collegamento equipotenziale locale non connesso a terra, separazione elettrica. Le protezioni realizzate mediante luoghi non conduttori e collegamento equipotenziale locale non connesso a terra sono da applicarsi solamente in casi eccezionali ovvero se non è possibile l’utilizzo delle altre tecniche di protezione.

f. Protezione contro gli effetti termici: dovrà essere garantita la protezione contro gli effetti termici dovuti al calore sviluppato dagli apparecchi elettrici in accordo con quanto disposto dalla Normativa tecnica.

g. Protezione delle condutture contro le sovracorrenti: dovrà essere garantita la protezione delle condutture contro le sovracorrenti in accordo con quanto disposto dalla Normativa tecnica.

FATTORE DI POTENZA

Il fattore di potenza dei singoli utilizzatori fissi alimentati dall'impianto elettrico (apparecchi illuminanti, motori ecc.) dev’essere almeno 0,9. Il rifasamento può essere realizzato, secondo le specifiche esigenze progettuali, sia concentrato sia distribuito. Qualora non esistano particolari motivi ostativi, di natura tecnica od economica, è da ritenersi preferibile l’utilizzo del rifasamento concentrato realizzato in prossimità del quadro generale dell’impianto. I gruppi di rifasamento dovranno possedere opportuni intervalli di regolazione, automatica, al fine di evitare l’assorbimento di potenza con fattore di potenza capacitivo ed in generale tali da garantire piccole variazioni, conseguenti alle variazioni di carico, del fattore di potenza complessivo dell’utenza. I dispositivi di rifasamento dovranno essere provvisti di circuiti di scarica in accordo con le normative vigenti.

EQUILIBRATURA DEI CARICHI

Il carico degli utilizzatori fissi monofasi deve essere distribuito in modo tale da ridurre al minimo possibile, nelle condizioni di pieno carico, la corrente di circolazione sul conduttore di neutro. Il rispetto di questa condizione deve essere verificata, mediante appositi rilievi strumentali da parte dell’Installatore, in corrispondenza delle protezioni generali dei quadri generali e di zona.

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MATERIALI – FORNITURE

MATERIALI E COMPONENTI

La scelta dei materiali deve essere condotta valutando le condizioni di installazione, di impiego e le finalità da conseguire; i materiali devono essere nuovi, di primaria marca e di prima qualità, rispondenti alle descrizioni contrattuali, alle norme CEI ovvero a quelle internazionali CENELEC o IEC. Per i prodotti ammessi al regime del Marchio di qualità è richiesta la marchiatura.

TUBAZIONI

Sono vietate, salvo esigenze particolari da autorizzarsi per iscritto dalla Direzione lavori, le tubazioni di PVC leggero o flessibile e quelle di acciaio saldato.

Le tubazioni ed i condotti metallici di qualunque tipo devono presentare una sicura ed affidabile continuità elettrica nelle giunzioni e nelle derivazioni, il percorso delle tubazioni, incassato o a vista, deve essere verticale oppure orizzontale; sono vietati percorsi orizzontali incassati sotto i due metri d'altezza dal pavimento.

CASSETTE E MORSETTI

Le cassette devono essere dimensionate tenendo conto anche delle ragionevoli esigenze future, ed avere grado di protezione adatto all'ambiente di installazione.

Le giunzioni interne alle cassette di derivazione possono essere realizzate con morsettiere o morsetti autoestinguenti. Nel caso di utilizzo di morsettiere la cassetta di derivazione deve essere predisposta per la sua installazione. Il serraggio dei conduttori deve avvenire preferibilmente mediante viti con pattino scorrevole interposto e comunque deve essere realizzata in accordo con le indicazioni del costruttore.

APPARECCHIATURE DA INCASSO

Le apparecchiature da incasso devono essere installate in apposita scatola di contenimento, preferibilmente rettangolare, telaio isolante fissato con viti e mostrina fissata al telaio mediante pressione o viti.

E' vietato installare nella stessa scatola apparecchi collegati su circuiti differenti. E' vietato usare le scatole per effettuare giunzioni o derivazioni.

APPARECCHI ILLUMINANTI

Devono possedere requisiti illuminotecnici e grado di protezione idonei all’ambiente di installazione, devono essere conformi alle Normative relative agli apparecchi illuminanti.

Il fissaggio dell'apparecchio al supporto edile (soffitto, controsoffitto, parete) deve assicurare il massimo affidamento contro le cadute; gli schermi diffusori devono essere parimenti affidabili;

devono essere valutate, nelle fasi progettuali e di installazione, eventuali problematiche derivanti da vibrazioni ovvero da sollecitazioni meccaniche aggiuntive L’installazione di qualsivoglia apparecchi o illuminante deve essere realizzata in accordo con le indicazioni del Costruttore dello stesso.

Gli apparecchi illuminanti devono essere installati in modo tale da rendere agevoli le operazioni di manutenzione ordinaria degli stessi.

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MATERIALE E/O APPARECCHIATURE NON NAZIONALI

Lo specifico richiamo alla normativa CEI fatto sia nelle presenti NT, sia nella descrizione dei singoli materiali dell'EP., non intende impedire l'eventuale impiego di quei prodotti non nazionali che, per il solo fatto di essere stati costruiti in conformità della corrispondente normativa dello Stato di provenienza, non risultano provvisti di certificato o marchio di conformità a quella italiana. L'eventuale accettazione di tali prodotti, tuttavia sempre riservata all'esclusivo giudizio della Direzione lavori, è subordinata al fatto fondamentale che la loro sicurezza nei confronti delle persone e delle cose sia almeno equivalente a quella prescritta dalla normativa italiana, e che siano inoltre verificate tutte le condizioni in materia poste, dalla Legge n° 791 del 18 ottobre 1977 (G.U. n° 298 del 2 novembre 1977).

LAVORI – OPERE

CIRCUITI ELETTRICI

Nella determinazione del numero dei circuiti in uscita dai quadri e centralini elettrici sono specificati i seguenti criteri generali da utilizzarsi per la progettazione e l’esecuzione degli impianti

i circuiti alimentanti le prese devono essere distinti da quelli per l'illuminazione;

i circuiti di illuminazione devono essere suddivisi secondo la natura dei locali da servire (ad es. in un edificio scolastico: circuito aule, circuito corridoi e servizi, circuito scale ecc.), in modo cioè da raggruppare in uno stesso circuito soltanto locali con affine destinazione d'uso (e non, ad es., aule con corridoi, scale con servizi, ecc.)

la potenza massima contemporanea di un circuito non deve superare 2000 W

il numero delle prese alimentate da un circuito non deve essere superiore a 15 salvo differenti prescrizioni normative;

non possono venire raggruppati in uno stesso tubo protettivo più di tre circuiti monofase o di uno trifase.

È facoltà del progettista, in relazione a specifiche situazioni od esigenze progettuali, effettuare scelte differenti rispetto a quelle indicate nei suesposti criteri, le quali devono essere motivate ed in accordo con la Normativa vigente.

PROTEZIONI CONTRO SOVRACORRENTI e protezione differenziale

I circuiti elettrici prima definiti devono essere protetti contro le sovracorrenti mediante protezioni automatiche con due o quattro poli protetti in relazione al numero delle fasi. La protezione differenziale deve essere realizzata mediante interruttori automatici differenziali, sganciatori differenziali associabili alle protezioni magnetotermiche, o sganciatori differenziali con provvisti di gruppi di misura esterna. Le condutture montanti devono essere protette, salvo le deroghe ammesse dalla Normativa, da interruttori automatici e deve essere garantita la sezionabilità delle stesse.

(14)

ILLUMINAZIONE

I sistemi di illuminazione artificiale devono possedere elevato grado di efficienza con resa, con riferimento sia all'efficienza vera e propria della sorgente luminosa sia a quella complessivamente risultante dalla catena formata da lampada – apparecchio illuminante - ambiente.

Sono quindi da preferire sistemi con lampade fluorescenti, lineari ovvero compatte, od a scarica in gas montate in apparecchi di elevato rendimento, con emissione prevalentamente diretta e con possibilità di controllo del flusso luminoso.

Il controllo può essere realizzato, a discrezione del Progettista, sia mediante opportuna configurazione di comando degli apparecchi sia mediante sistemi elettronici di regolazione continua. Per evitare indesiderati fenomeni di abbagliamento; le sorgenti luminose non devono mai rientrare nel normale campo visivo quando questo può essere determinato in relazione ad uno o più punti prevalenti di osservazione. È preferibile limitare l’utilizzo di lampade ad incandescenza solamente ai casi in cui siano necessari un ridotto numero di punti di illuminazione e/o per ridotte durate di accensione. L’illuminazione di sicurezza per l’indicazione delle vie di esodo, antipanico e per la prosecuzione dell’attività lavorativa, deve essere progettata in accordo con le specifiche disposizioni di Legge e Normative vigenti.

L’illuminazione esterna deve essere progettata ed installata in accordo con le Normative relative alla riduzione dell’inquinamento luminoso.

(15)

V. PRESCRIZIONI ESECUTIVE PER DERIVAZIONI D'IMPIANTO

1. NORME GENERALI

I prezzi inerenti agli Impianti elettrici servono per liquidare impianti completi per la distribuzione di energia, segnalazione, comunicazione, telecontrollo, da costruire in conformità di quanto disposto nel Capitolato speciale allegato al Contratto.

Ciascun prezzo è quindi sempre comprensivo di tutti i componenti e le parti espressamente specificate nella corrispondente voce del Listino dei Prezzi Comunale, sono da intendersi incluse anche le connessioni effettuate a Regola d’arte.

2. DERIVAZIONE DA INCASSO PER IMPIANTI DI ENERGIA

derivazione da incasso per impianti di energia eseguita con i seguenti materiali:

a. tubo protettivo flessibile di PVC pesante conforme norme CEI 23-80 e tab. CEI-UNEL 37118;

b. conduttori di rame isolati in PVC, compreso il conduttore di protezione, conformi norme CEI 20-20, tipo FS17 o di pari caratteristiche nelle colorazioni CEI-UNEL 00722;

c. frutto (o frutti) componibile da incassare, con scatola rettangolare senza supporti metallici, telaio isolante e mostrina a scelta, conformi norme CEI 23-9;

d. in opera incassata nel muro, a partire dalla cassetta di derivazione e fino al punto di utilizzo (ad esempio punto luce o presa).

3. DERIVAZIONE DA INCASSO PER IMPIANTI DI SEGNALAZIONE O DI COMUNICAZIONE

derivazione da incasso per impianti di segnalazione o di comunicazione eseguita con i seguenti materiali:

a. tubo protettivo flessibile di PVC pesante conforme norme CEI 23-80 e tab. CEI-UNEL 37118;

b. conduttori di rame conformi alle norme CEI 20-20, conduttori per telecomunicazione, conformi alle norme CEI 46-5, cavo speciale per segnalazioni sottoguaina in P.V.C. con schermatura a nastro di alluminio e numero di conduttori in relazione alle apparecchiature da alimentare.

c. frutto (o frutti) componibili da incassare con scatola rettangolare senza supporti metallici, telaio isolante e mostrine a scelta, dello stesso tipo usato negli impianti di energia;

d. prese o borchie telefoniche o citofoniche;

e. in opera incassata nel muro.

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4. ESECUZIONE IN VISTA A PARETE E/O SOFFITTO

esecuzione in vista a parete e/o soffitto delle derivazioni d'impianto descritte nelle voci precedenti, comprendente i seguenti materiali, nelle quantità necessarie, in aggiunta o in parziale sostituzione di quelli già elencati:

a. collari fissatubo di ferro zincato a fuoco, o di materiale isolante, in ragione minima di uno ogni 1,5 ÷ 2 metri di tubo in vista

b. chiodi filettati zincati infissi nella muratura o nel ferro, per sostenere i collari, le scatole, le cassette ecc.

c. custodia per frutti componibili con grado di protezione non inferiore a IP44.

5. DERIVAZIONE PER IMPIANTO DI ENERGIA DI TIPO INDUSTRIALE

derivazione per impianto di energia di tipo industriale eseguita in vista o parzialmente incassata, per alimentare apparecchi utilizzatori a tensione fino a 400 V:

a. grado di protezione minimo IP 55

b. con interruttore di manovra (nei casi specificati) conforme norme CEI 17-11, in contenitore da parete grado di protezione IP 55, tensione di esercizio 500V, 50 Hz, installato presso l'utilizzatore

c. con presa e spina (nei casi specificati) di forma circolare, conforme norme CEI 23-12, provvista di interruttore con blocco contro l'accesso ai fusibili e contro l'inserzione e la disinserzione della spina sotto tensione

d. con presa e spina (nei casi specificati)di forma circolare, conforme norme CEI 23-12, in cassetta da parete, provvista di interruttore di blocco contro l'accesso ai fusibili e contro l'inserzione e la disinserzione della spina sotto tensione;grado di protezione IP 65 a spina inserita o disinserita

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VI. PRESCRIZIONI ESECUTIVE PER MATERIALI DA INSTALLAZIONE

1. CAVIDOTTO CIRCOLARE DI MATERIALE ISOLANTE

cavidotto circolare di materiale isolante con resistenza meccanica allo schiacciamento di 750 N secondo norme CEI 23-8, in opera in scavo predisposto (escluso dal prezzo), comprese le eventuali curve e/o raccordi atti a garantire il grado di protezione della conduttura.

2. CANALE DI ROBUSTA LAMIERA D'ACCIAIO

canale di robusta lamiera d'acciaio verniciata a forno su trattamento anticorrosivo, continuità elettrica certificata dal Costruttore, installata perfettamente allineata, sezione a <C>, adatto per contenere cavi elettrici, compresi:

a. supporti interni per fissare i cavi;

b. pezzi speciali di giunzione, derivazione, incrocio, angolo e variazioni di piano;

c. terminali di chiusura delle testate;

d. coperchio di chiusura;

e. staffaggi per il fissaggio a parete o a soffitto.

3. CANALETTA IN P.V.C. RIGIDO AUTOESTINGUENTE

canaletta in p.v.c. rigido autoestinguente con sezione rettangolare aperta e coperchio a scatto.

In opera fissata direttamente a parete o soffitto con appositi sistemi di fissaggio, completa di pezzi speciali per angoli, giunzioni, derivazioni, variazioni di piano, e chiusure terminali, coperchio, perfettamente allineata.

4. PASSERELLA PORTACAVI DI LAMIERA D'ACCIAIO ZINCATA passerella portacavi di lamiera d'acciaio zincata

a. sezione rettangolare aperta con bordi ripiegati

b. supporti, mensole, staffe per sostegno a parete o soffitto (anche di passerelle su piani differenti od affiancate)

interdistanti in accordo con le indicazioni del costruttore e fissati saldamente all'opera edile c. coperchio di chiusura;

d. In opera perfettamente allineata.

5. PASSERELLA PORTACAVI IN P.V.C. RIGIDO AUTOESTINGUENTE

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6. CASSETTA METALLICA DI DERIVAZIONE DA INCASSO

cassetta metallica di derivazione da incasso costruita con robusta lamiera d'acciaio nervata e verniciata; con feritoie pretranciate per l'ingresso dei tubi, listello profilato per morsetti componibili, guide fisse per separatori isolanti; provvista di coperchio bordato fissato con viti imperdibili. In opera compreso il collegamento equipotenziale fra cassetta e coperchio;

dimensioni interne utili non inferiori a quelle precisate nel Listino.

7. CASSETTA DI DERIVAZIONE DA INCASSO IN MATERIALE PLASTICO

cassetta di derivazione da incasso in materiale plastico costruita con materiale isolante nervato;

con feritoie pretranciate per l'ingresso dei tubi, listello profilato per morsetti componibili, guide fisse per separatori; provvista di coperchio particolarmente robusto, fissato con viti imperdibili;

dimensioni interne utili non inferiori a quelle precisate nel Listino, predisposta per l’utilizzo di coperchi alti.

8. CASSETTA ISOLANTE A TENUTA cassetta isolante a tenuta

a. di materiale termoplastico autoestinguente

b. piastra metallica interna per montaggio delle apparecchiature elettriche c. coperchio di materiale plastico opaco o trasparente fissato con viti imperdibili

d. finestre laterali con flange predisposte per pressacavi o per accoppiamento con altre cassette

e. complete dei pressacavi necessari e di ogni accessorio di accoppiamento f. grado di protezione IP 55

g. In opera a parete, nelle dimensioni non inferiori a quelle precisate nel Listino.

9. MORSETTO UNIPOLARE COMPONIBILE DI DERIVAZIONE morsetto unipolare componibile di derivazione

e. tensione nominale d'isolamento minima 500 V, 50 Hz f. corpo di ottone nichelato o cadmiato

g. due viti con pattino di pressione sul conduttore h. corpo di materiale isolante stampato

i. innesto a molla su guida profilata j. portacartellino e cartellino numerato k. piastrina terminale

l. In opera collegato, compresa la quota-parte della guida.

10. FRUTTO COMPONIBILE DA INCASSO frutto componibile da incasso

conforme norme CEI 23-9 e 23-16 comprensivo di quota-parte di:

a. per tensione fino a 250V, 50 Hz

b. In opera collegato, singolo od in combinazione.

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11. FRUTTI COMPONIBILI - APPARECCHI DI COMANDO CON PROTEZIONE

frutti componibili - apparecchi di comando con protezione magnetotermica o magnetotermica differenziale, conforme norme CEI 23-3; in opera collegato, singolo o in combinazione per tensione fino a 250 V, 50 Hz.

12. CUSTODIA DA INCASSO O DA PARETE PER FRUTTO COMPONIBILE Custodia da incasso o da parete per frutto componibile:

a. grado di protezione IP 44

b. in materiale isolante o in lega leggera c. adatta per tre frutti

d. con telaio di supporto

e. In opera fissata alla muratura, oppure incassata, secondo le indicazioni del Produttore. Il corrispettivo del sistema di fissaggio è compreso nel prezzo. Mostrina di colore a scelta della Direzione Lavori

(20)

VII. PRESCRIZIONI ESECUTIVE PER INTERRUTTORI PER APPLICAZIONI DOMESTICHE E SIMILARI

1. INTERRUTTORE MODULARE NON AUTOMATICO

a. esecuzione con modulo di 17,5 mm per ogni polo attivo;

b. conforme norme CEI 17-11

c. manovre manuale indipendente con levetta frontale e indicazione di <aperto> - <chiuso>

d. adatto per montaggio a scatto su guida profilata DIN

e. tensione nominale d'impiego: 220V unipolare, 380 V multipolare; 50 Hz

f. In opera su quadro elettrico, compresi i collegamenti interni allo stesso, la quota parte della morsettiera in uscita, la morsettiera di ingresso, la quota parte delle canalette di contenimento cavi ovvero del sistema prefabbricato di cablaggio interno.

2. INTERRUTTORE MODULARE AUTOMATICO MAGNETOTERMICO:

a. esecuzione con modulo di 17,5 mm per ogni polo attivo b. conforme norme CEI 23-3

c. manovra manuale indipendente con levetta frontale e indicazione di <aperto> e <chiuso>

d. adatto per montaggio a scatto su guida profilata DIN e. sganciatore magnetotermico con taratura fissa

f. tensione nominale di impiego: 220 V unipolare, 380 V multipolare; 50 Hz

g. potere di interruzione come specificato nel Listino, con caratteristiche limitazione dell’energia specifica passante elevate;

h. caratteristica di intervento tipo B, C, D, K, Z come specificato nel Listino

i. In opera su quadro elettrico, compresi i collegamenti interni allo stesso, la quota parte della morsettiera in uscita, la morsettiera di ingresso, la quota parte delle canalette di contenimento cavi ovvero del sistema prefabbricato di cablaggio interno.

3. CALOTTA SIGILLABILE DI MATERIALE ISOLANTE

per contenere e montare a parete gli interruttori automatici s.d., idonea a proteggere i morsetti contro i contatti accidentali.

Montata in opera.

4. INTERRUTTORE MODULARE DIFFERENZIALE

per corrente alternata e/o pulsante unidirezionale, continua secondo le indicazioni riportate nelle voci del Listino Prezzi:

a. conforme norme CEI EN 61008-1 e CEI EN 61008-2-1 b. tensione di esercizio 380V 50Hz

c. involucro di materiale isolante d. levetta frontale di manovra

e. tasto di prova senza dispositivo di esclusione

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f. adatto per montaggio a scatto su guida profilata DIN

g. In opera su quadro elettrico, compresi i collegamenti interni allo stesso, la quota parte della morsettiera in uscita, la morsettiera di ingresso, la quota parte delle canalette di contenimento cavi ovvero del sistema prefabbricato di cablaggio interno

5. INTERRUTTORE MODULARE MAGNETOTERMICO-DIFFERENZIALE

per corrente alternata e/o pulsante unidirezionale, continua secondo le indicazioni riportate nelle voci del Listino Prezzi:

a. conforme norme CEI EN 61009-1 e CEI EN 61009-2-1 b. tensione nominale d'impiego 220/380 V 50 Hz

c. involucro di materiale isolante

d. manovra indipendente con levette frontali, una delle quali per il riarmo del dispositivo differenziale e per la segnalazione di intervento su guasto a terra

e. tasto di prova senza dispositivo di esclusione

f. sganciatore magnetotermico con taratura fissa su ogni polo

g. potere di interruzione come specificato nel Listino, con caratteristiche limitazione dell’energia specifica passante elevate;

h. caratteristica di intervento magnetotermico tipo B, C, D, K, Z come specificato nel Listino i. adatto per montaggio su guida profilata

j. In opera su quadro elettrico, compresi i collegamenti interni allo stesso, la quota parte della morsettiera in uscita, la morsettiera di ingresso, la quota parte delle canalette di contenimento cavi ovvero del sistema prefabbricato di cablaggio interno

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VIII. PRESCRIZIONI ESECUTIVE PER INTERRUTTORI DI TIPO INDUSTRIALE

1. INTERRUTTORE AUTOMATICO MAGNETOTERMICO SCATOLATO:

a. in scatola isolante di elevata resistenza meccanica b. conforme norme CEI EN 60947-2

c. manovra manuale indipendente con leva frontale e segnalazione di <aperto> - <chiuso> -

<intervento sganciatori>

d. esecuzione fissa con attacchi anteriori e. camere d'interruzione con celle dejon f. contatti con protezione antiarco g. tre poli protetti contro sovracorrenti h. quattro contatti

i. sganciatore termico regolabile

j. sganciatore magnetico tripolare fisso o regolabile k. tensione nominale di isolamento fino a 660 V l. termine nominale d'impiego fino a 500 V m. frequenza nominale 50 Hz

n. In opera su quadro elettrico, compresi i collegamenti interni allo stesso, la quota parte della morsettiera in uscita, la morsettiera di ingresso, la quota parte delle canalette di contenimento cavi ovvero del sistema prefabbricato di cablaggio interno.

2. SGANCIATORE DI MINIMA TENSIONE

Applicabile ai soli interruttori scatolati.

Monofase a funzionamento instantaneo, tensione a scelta fra 110/ 220/380 V a 50Hz oppure 48/110/220 V c.c., montato in opera meccanicamente connesso ad interruttore antomatico.

3. SGANCIATORE A CORRENTE IMPRESSA

Applicabile ai soli interruttori scatolati.

Monofase a funzionamento istantaneo, completo di contatto finecorsa, tensione a scelta fra 110/220/380 V a 50Hz oppure 48/110/220V c.c., montato in opera meccanicamente connesso ad interruttore automatico.

4. COMANDO A MOTORE

per apertura e chiusura a distanza di interruttore automatico, funzionante a tensione a scelta fra 110 V e 220V, 50Hz,

oppure 48/110/220V c.c., montato in opera meccanicamente connesso all’interruttore e collegato.

(23)

5. INTERRUTTORE APERTO:

a. esecuzione aperta

b. conforme norme CEI EN 60947-11

c. struttura portante di lamiera d'acciaio zincata

d. manovra manuale indipendente mediante molle precaricate da leva frontale e pulsanti di chiusura e di apertura

e. segnalazione di molle cariche e scariche

f. segnalazione di <aperto> - <chiuso> - <intervento sganciatori>

g. blocco a chiave contro la chiusura

h. esecuzione sezionabile con attacchi posteriori.

i. completo di base fissa con protezione degli attacchi ad interruttore sezionato, di leva per l'estrazione, di contatti

striscianti per il sezionamento dei circuiti ausiliari

j. adatto per essere equipaggiato con sganciatori di sovracorrente più avanti descritti.

k. tensione nominale 660V - Hz

l. potere di chiusura in c.to c.to: 105KA di cresta fino a 500V

m. potere di interruttore in cat. P.2 e cosfì = 0,25: 50kA fino a 500 V n. corrente ammissibile per 1 sec.: 50kA

o. In opera su quadro elettrico, compresi i collegamenti, compresi gli sganciatori se integrati nell’apparecchiatura.

6. SGANCIATORE TRIPOLARE DI SOVRACORRENTE

per l'interruttore conforme norme CEI 17-5;

alimentazione tramite tre trasformatori di corrente montati sui tre poli dell'interruttore e facil- mente intercambiabili per

modificare la corrente di taratura; regolazione di ciascuna grandezza impostata mediante dispositivi con scale graduate

disposti sul fronte esterno dell'interruttore;

correnti nominali a scelta fra 800 e 2.000A in opera montato e collegato su interruttore automatico nei tipi:

a. Normale: protezione contro sovraccarico; intervento a tempo lungo dipendente dal valore della sovracorrente;

campo di regolazione fra 0,5 ed 1 volta il valore nominale; protezione contro corto circuito:

intervento istantaneo (40

microsecondi); soglia d'intervento regolabile fra 3 e 10 volte il valore nominale.

b. Selettivo: protezione contro sovraccarico: come punto a);

protezione contro corto circuito: intervento con ritardo a tempo breve indipendente dalla corrente di c.to c.to; soglia

d'intervento regolabile fra 3 e 10 volte il valore nominale; tempo di intervento regolabile fra 0,1 e 0,5 sec.

(24)

7. SGANCIATORE DI APERTURA O DI CHIUSURA

monofase istantaneo, tensione a scelta fra 110/ 220 e 380V a 50Hz, oppure 48, 110 e 220V c.c., montato in opera e

collegato su interruttore dell'art. 4.21.L05, utilizzabile per interruttori aperti.

8. MOTORE PER LA CARICA DELLE MOLLE

dell'interruttore dell'art. 4.21.L05, monofase, tensione a scelta fra 110V e 220V a 50Hz. oppure 48/110/220V c.c. con fine

corsa; montato in opera su interrruttore c.s., utilizzabile per interruttori aperti.

9. INTERRUTTORE DIFFERENZIALE E MAGNETOTERMICO

a. conforme norme CEI 17-5 per la parte magnetotermica b. tensione di esercizio 380V. 50Hz

c. in custodia isolante con coprimorsetti sigillabili

d. manovra manuale indipendente con levetta frontale e segnalazione di <aperto> e <chiuso>

e. sganciatori magnetotermici fissi su ciascuna fase

f. equipaggiamento di rilevazione differenziato senza necessità di alimentazione ausiliare; di tipo istantaneo o

selettivo

g. tasto di prova dell'intervento differenziale h. potere d'interruzione 6.000A a 380V in cat. P. 1 i. sensibilità differenziale regolabile tra 0,03 e 2A

j. In opera a parete o su quadro elettrico, compresi i collegamenti.

10. INTERRUTTORE DIFFERENZIALE MAGNETOTERMICO

a. conforme norme CEI 17-5 per la parte magnetotermica b. tensione di esercizio 380 V 50 Hz

c. in scatola isolante di elevata resistenza meccanica

d. manovra manuale indipendente mediante leva frontale con indicazione di <aperto> -

<chiuso> -<intervento sganciatori>

e. esecuzione fissa con attacchi anteriori

f. camera d'interruzione con celle dejonizzanti e contatti protetti antiarco g. tre poli protetti contro sovracorrenti

h. sganciatore termico tripolare regolabile

i. sganciatore magnetico tripolare fisso o regolabile

j. equipaggiamento elettronico differenziale alimentato direttamente dai morsetti dell'interruttore oppure da una

sorgente ausiliare esterna a tensione continua oppure alternata k. sganciatore di apertura a minima tensione od a corrente impressa l. tasto di prova e tasto di ripristino

m. segnalatore luminoso di intervento differenziale

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n. tempo di ritardo regolabile fra 0,1 ed 1 sec. (nei tipi selettivi)

qualunque opera su quadro elettrico, compresi i collegamenti interni allo stesso, la quota parte della morsettiera in uscita, la

morsettiera di ingresso, la quota parte delle canalette di contenimento cavi ovvero del sistema prefabbricato di cablaggio

interno.

11. RELE' DIFFERENZIALE DI TERRA

a. soglia di scatto a scelta nei campi fra 300 e 1.500 milli A, fra 1 e 5 A, fra 3 e 15 A, con tempo di ritardoindipendente

regolabile fra 0,02 sec. ed 1 sec.

b. precisione ± 3%

c. esecuzione autoprotetta elettricamente (intervento automatico in caso di guasto interno o di mancata

alimentazione)

d. alimentazione ausiliaria a 220 V, 50 Hz oppure 110 o 125 V c.c.

e. uno o più contatti ausiliari di scambio e segnalazione di intervento f. ripristino manuale a pulsante oppure automatico

g. pulsante di prova

h. manopole di regolazione della soglia d'intervento e del tempo di ritardo

i. in custodia di materiale isolante per montaggio a parete o incasso quadro, compresa la quota-parte dei

collegamenti

j. trasformatore toroidale con diametro interno come specificato k. In opera collegato.

12. RELE' DIFFERENZIALE DI TERRA

a. sensibilità a scelta fra 0,5 - 1 - 2A

b. equipaggiamenti di rilevazione differenziale senza necessità di alimentazione ausiliaria c. intervento istantaneo o selettivo, in questo caso con tempo inversamente proporzionale alla correndi guasto a terra

d. tasto di prova e levetta di ripristino

e. custodia isolante con coprimorsetti sigillabili

f. trasformatore toroidale con diametro come specificato

g. In opera su quadro elettrico, compresi i collegamenti, oppure a parete.

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IX. PRESCRIZIONI ESECUTIVE PER AZIONAMENTI IN GENERE

1. INTERRUTTORE DI MANOVRA A PACCO

a. conforme norme CEI 17-11

b. tensione nominale d'impiego fino a 500 V, 50 Hz

c. comando con leva o manopola frontale a manovra indipendente

d. dispositivo di accoppiamento leva/interruttore con blocco all'apertura della portella, su cui è fissata la leva, quando

l'interruttore è chiuso

e. mostrina frontale con indicazione di aperto e chiuso

f. adatto per montaggio su fondo quadro elettrico od in cassetta

g. schermo di protezione dei morsetti di entrata contro i contatti accidentati

h. In opera, compresi i collegamenti elettrici, nelle portate indicate, riferite alle categorie d'impiego AC-3 ed AC-23 alla tensione di 380 V

2. COMMUTATORE PER MOTORE

a. conforme norme CEI 17-11 e 17-12

b. tensione nominale d'impiego fino 500 V, 50 Hz

c. comando con levetta o manopola frontale a manovra indipendente d. mostrina frontale con indicazione delle posizioni o delle funzioni

e. adatto per il montaggio su portella di quadro elettrico o su coperchio di cassetta (o nei tipi IP 55, già comprensivo di

cassetta isolante)

f. categoria d'impiego AC 3

g. in opera compresi i collegamenti elettrici, nelle portate indicate riferite alla tensione di 380 V.

3. COMMUTATORE AUSILIARIO A CAMME DI COMANDO MANUALE

a. conforme norme CEI 17-12

b. tensione nominale d'impiego fino a 500 V, 50 Hz

c. comando con levette o manopola frontale a manovra indipendente d. mostrina frontale con indicazione delle posizioni o delle funzioni

e. adatto per montaggio su portella di quadro elettrico o su coperchio di cassetta

f. In opera compresi i collegamenti elettrici, nelle portate indicate riferite alla tensione di 380 V.

4. FUSIBILE A COLTELLO

- per uso generale (gG) oppure combinato (aM) in applicazione industriale a. conforme norme CEI 32-1 e 32-4

b. potere d'interruzione non inferiore a 50kA c. tensione d'impiego 500 V, 50 Hz

d. limitatore di corrente

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e. segnalatore di fusione

5. FUSIBILE CILINDRICO

- per uso generale (gG) in applicazione domestica o similare a. conforme norme CEI 32.1 e 32-5

b. potere d'interruzione non inferiore a 20kA c. tensione di esercizio 380 V - 50 Hz d. limitatore di corrente

e. segnalatore di fusione

6. CONTATTORE TRIPOLARE IN ARIA

a. conforme norme CEI 17-3, per applicazioni domestiche e similari conforme norme CEI EN 61095, per applicazioni

industriali conforme norme CEI EN 60947-4 -1

b. tensione nominale d'isolamento e di impiego 660 V, 50 Hz

c. comando con bobina silenziosa in corrente alternata o in corrente continua (in tal caso ècompresa la resistenza

addizionale) ad una delle tensioni a scelta tra 24/48/110/220 V

d. In opera su quadro elettrico, compresa la quota parte dei collegamenti di potenza ed ausiliari, od in cassetta, con le

caratteristiche specificate ed aventi il seguente significato:

Ie: corrente nominale d'impiego riferita alla tensione di 380 V

Pm: potenza nominale d'impiego riferita alla tensione di 380 V per comando di motore trifase in CAT AC-2 o AC-3

Pc: potenza nominale d'impiego riferita alla tensione di 380 V di condensatori trifase.

7. BLOCCO ELETTROMECCANICO PER L'ACCOPPIAMENTO DI DUE CONTATTORI

funzionanti secondo lo schema: 0-0; 0-1; 1-0, compresi i collegamenti elettrici e la piastra di assemblaggio (esclusi i contattori). In opera

8. RELE' TERMICO PER LA PROTEZIONE CONTRO SOVRACCARICO DI MOTORI TRIFASE

avviati tramite contattore

(28)

9. TELEAVVIATORE STELLA-TRIANGOLO

a. conforme norme CEI 17-8

b. composto da tre contattori aventi caratteristiche come quelle già specificate negli Articoli c.s.;

c. con relè termico per la protezione contro sovraccarico, dello stesso tipo di quelli già specificati nelle voci precedenti

d. con relè a tempo, regolabile fra 1 e 10÷20 sec.

e. montato su piastra metallica di assemblaggio, collegato e provvisto di morsettiera f. In opera su quadro elettrico, compresa quota-parte dei collegamenti, o in cassetta.

10. CONTATTORE AUSILIARIO

a. conforme norme CEI 17-12

b. tensione nominale d'isolamento e di impiego 660 V, 50 Hz

c. comando con bobina silenziosa in corrente alternata o in corrente continua (in tal caso ècompresa la resistenza

addizionale) ad una delle tensioni a scelta fra 24, 48, 110 o 220 V d. grado di protezione IP00

e. corrente nominale termica Ith = 16A

f. In opera su quadro elettrico, compresa la quota parte dei collegamenti, o in cassetta

11. CONTATTORE AUSILIARIO A MEMORIA

a. conforme norme CEI 17-12

b. tensione nominale d'isolamento e di impiego 500V, 50Hz

c. comando con bobina silenziosa in corrente alternata o continua ad una delle tensioni a scelta fra 110 o 220V

d. comando ad impulso o a contatto permanente con ritenuta meccanica e. grado di protezione IP00

f. corrente nominale termica Ith = 16A g. corrente nominale d'impiego Ie:

h. in cat AC-11: 10A a 220V e 6A a 380V

i. in cat. DC-11: 6A a 24V, 0,9A a 110V e 0,45A a 220V j. nove contatti

k. In opera su quadro elettrico, compresa la quota-parte dei collegamenti, o in cassetta.

12. RELE' A TEMPO SINCRONO

a. conforme norme CEI 17-12

b. azionamento con motorino sincrono

c. tensione nominale d'isolamento e di impiego 380V, 50Hz d. grado di protezione IP20

e. ritardato all'eccitazione

f. due contatti di scambio: uno istantaneo ed uno ritardato

g. due campi di regolazione commutabili, per tempi a scelta fra 0,15 sec. e 60 ore h. blocco, inseribile, contro il ritorno a zero in mancanza della tensione

i. corrente nominale d'impiego Ie = 4A a 220V in cat. AC-11

(29)

j. per montaggio sporgente o incassato

k. In opera su quadro elettrico, compresa la quota-parte dei collegamenti, oppure in cassetta.

13. RELE' A TEMPO ELETTRONICO

a. conforme norme CEI 17-12 b. funzionamento statico

c. tensione nominale di isolamento e di impiego 220V, 50Hz d. grado di protezione IP 20

e. ritardato all'eccitazione

f. un contatto di scambio ritardato

g. regolazione continua per campi a scelta fino a 60 sec.

h. per montaggio sporgente o incassato

i. In opera su quadro elettrico, compresa la quota-parte dei collegamenti o in cassetta

14. INTERRUTTORE FOTOELETTRICO CREPUSCOLARE:

a. elemento sensibile al Cds in custodia per esterno con calotta di vetro e staffa di fissaggio a parete

b. apparato di regolazione e di intervento in custodia isolante protetta alla polvere, per montaggio a parete o su

quadro

c. alimentazione 220V, 50Hz

d. soglia d'intervento regolabile fra 1 e 200 lux e. ritardo d'intervento circa 15÷20 sec.

f. rapporto fra i livelli di spegnimento e di accensione: da 2 a 4 g. contatto ausiliario in chiusura 5A a 220V

h. In opera compreso il collegamento fra sensore e regolatore, in cavo 3x1,5 mm

15. TRASFORMATORE MONOFASE DI ISOLAMENTO

a. conforme norme CEI 14-6

b. tensione primaria a scelta fra 220 e 380V

c. tensione secondaria a scelta fra 24, 48, 110 e 220V d. idoneo per azionamento di bobina di contattori

e. con protezione dei terminali attivi contro i contatti diretti accidentali f. In opera su quadro o in cassetta, collegato

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