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P.A.I PIANO ANNUALE PER L INCLUSIONE

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Academic year: 2022

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CM n. 8 prot. 561 del 6.3.2013 : “Indicazioni operative sulla Direttiva

Ministeriale 27 dicembre 2012 – Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”…

-

” … ogni scuola è chiamata ad elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività (PAI) riferito a tutti gli alunni con BES…”

La

P.A.I. 2014 - 2015

IX ISTITUTO COMPRENSIVO DI PADOVA

PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIONE

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Pagina 34

P.A.I.

PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ

UNA SCUOLA COME SFONDO PEDAGOGICO

nostro pensiero INCLUSIVO supera la logica della differenza a favore di una logica della diversità.

Una diversità vista come RISORSA, per far emergere la specificità di ciascuno.

Affinché ciò si realizzi riteniamo sia necessario che ogni battito dell’impianto scolastico, ogni relazione, vibri e si armonizzi, coinvolgendo tutti i soggetti che vi partecipano.

Concepiamo la scuola come comunità educativa all’interno della quale le abilità individuali trovano il loro spazio, le diversabilità e la multiculturalità divengono un potente veicolo di un apprendimento significativo e sociale di ciascun alunno.

Concepiamo una scuola che si configura come ambiente, come CONTESTO rispondente ai Bisogni Educativi Speciali di tutti gli alunni nel rispetto delle difficoltà, della disabilità, delle individualità, ovvero di ciascuna peculiarità, con l’obiettivo unico della … CENTRALITÁ DELLA PERSONA. Si potrebbe dire, esasperando il concetto, che … nel IX Istituto Comprensivo di Padova ci sono circa 1000 persone BES!

Come si legge nelle Indicazioni nazionali:

… Attuare interventi adeguati nei riguardi della diversità, per fare in modo che non diventino disuguaglianze. Le classi sono oggi caratterizzate da molteplici diversità, legate alle differenze nei modi e nei livelli di apprendimento, alle specifiche inclinazioni e ai personali interessi a particolari stati emotivi e affettivi.

La scuola deve progettare e realizzare percorsi didattici specifici per rispondere ai bisogni educativi degli allievi …

Dunque, la DIVERSITÀ è davvero una risorsa del contesto di apprendimento? Si, perché è stimolo alla ricerca, alla riflessione, al confronto dei docenti. Essa apre

Il

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il ventaglio delle possibilità che l’ALTERITÁ porta in sé, a partire dai diversi stili di apprendimento e di conseguenza dai diversi stili di insegnamento.

CLASSE INCLUSIVA è voce corale di collaborazione tra gli insegnanti di team, è presa in carico da parte di tutte le figure che operano nella scuola dell’alunno in difficoltà, superando la logica della delega dell’inclusione al solo insegnante di sostegno. Pertanto la collaborazione di insegnanti di sostegno, di insegnanti di classe, degli operatori socio-sanitari e dei collaboratori scolastici è alla base di un’idea di scuola nella quale corresponsabilità e condivisione sono patrimonio comune in un processo di inclusione reciproca degli attori coinvolti, costruendo così un vero e proprio sfondo, contesto inclusivo.

Nell’ottica dell’inclusione ci si prefigge un lavoro partendo dai contesti, dalla struttura e dalle metodologie impiegate, al fine di promuovere la PARTECIPAZIONE SOCIALE e il DIRITTO ALLE PARI OPPORTUNITÁ.

In un clima di tranquillità e di riconoscimento delle responsabilità di ciascuno nei confronti della condivisione e del vivere insieme, la didattica si arricchisce e si impara meglio.

Riconoscere agli alunni i propri Bisogni Speciali, permette loro di sentirsi persone integre e protagoniste nella relazione, aumentando in loro motivazione e autostima, elementi necessari ad un buon rendimento scolastico.

La scoperta dell’universo speciale dell’altro, promuove l’educazione alla CITTTADINANZA ATTIVA, alla SENSIBILIZZAZIONE alle difficoltà proprie e altrui, alla CONSAPEVOLEZZA di sé e dell’altro, al PENSIERO CRITICO, alla formazione continua e futura degli alunni, al problem solving …

Queste sono le fondamenta dello stare al mondo in modo attivo.

Queste sono le fondamenta

per una convivenza civile e libera nella società.

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PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITÀ

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A.

Rilevazione dei BES presenti:

LA SEZIONE COMPILATA AGLI ATTI DELL’ISTITUTO

B.

Risorse professionali specifiche

Prevalentemente utilizzate in… Sì/No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo gruppo SI Attività laboratoriali integrate (classi

aperte, laboratori protetti, ecc.)

SI

Assistenti alla comunicazione

(MEDIATORI E FACILITATORI LINGUISTICI)

Attività individualizzate e di piccolo gruppo SI

Funzioni strumentali / coordinamento Funzioni strumentali:

Inclusione e Accoglienza alunni disabili

Inclusione e Accoglienza alunni DSA e BES

Inclusione e Accoglienza alunni stranieri

Continuità tra ordini di Scuola

Orientamento in ingresso e in uscita

Attenzione alla dispersione scolastica

SI

F.S……….:

F.S. ……….:

Psicopedagogisti e affini esterni/interni (Documentazione agli Atti dell’Istituto) ESTERNI

Docenti Tutor/Mentor SI

Altro:

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C. Coinvolgimento docenti curricolari Attraverso… Sì/ No

Coordinatori di classe e simili Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro: Partecipazione a corsi di formazione specifici

SI

Docenti con specifica formazione Partecipazione a GLI SI

Rapporti con famiglie SI

Tutoraggio alunni SI

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica inclusiva

SI

Altro:

D. Coinvolgimento personale ATA Assistenza alunni disabili SI Progetti di inclusione / laboratori integrati NO Altro:

E. Coinvolgimento famiglie Informazione /formazione su genitorialità e psicopedagogia dell’età evolutiva

SI

Coinvolgimento in progetti di inclusione SI Coinvolgimento in attività di promozione

della comunità educante: collaborazione con il

Comitato Genitori

di Istituto.

SI

Altro:

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Pagina 38 F. Rapporti con servizi sociosanitari

territoriali e istituzioni deputate alla sicurezza. Rapporti con CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati sulla disabilità

SI

Accordi di programma / protocolli di intesa formalizzati su disagio e simili

SI

Procedure condivise di intervento sulla disabilità

SI

Procedure condivise di intervento su disagio e simili

SI

Progetti territoriali integrati SI Progetti integrati a livello di singola scuola SI

Rapporti con CTS / CTI SI

Altro:

G. Rapporti con privato sociale e volontariato

Progetti territoriali integrati SI Progetti integrati a livello di singola scuola SI Progetti a livello di reti di scuole SI H. Formazione docenti Strategie e metodologie educativo-

didattiche / gestione della classe

SI

Didattica speciale e progetti educativo- didattici a prevalente tematica inclusiva

SI

Didattica interculturale / italiano L2 SI Psicologia e psicopatologia dell’età

evolutiva (compresi DSA, ADHD, ecc.)

SI

Progetti di formazione su specifiche disabilità (autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…

SI

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Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*: 0 1 2 3 4 Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento

inclusivo

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative;

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi;

Valorizzazione delle risorse esistenti

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimento lavorativo.

Altro:

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4: moltissimo

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

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Pagina 40

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa, livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

La responsabilità va condivisa tra tutte le figure professionali coinvolte nell’Istituto:

D. S./personale di segreteria/ figure strumentali / insegnanti/collaboratori scolastici/ OSS, ognuno con il proprio ruolo e funzione specifica.

Nella prospettiva dell’inclusione si opera sul contesto scolastico organizzando spazi/tempi e modalità di interventi nella flessibilità dei ruoli.

IL GLI informa il Collegio del materiale informativo specifico (compresi i moduli da compilare per il rilevamento gli alunni BES e DSA) e della sua ubicazione nelle varie scuole.

I CONSIGLI DI CLASSE O TEAM DOCENTI promuovono azioni affinché:

- La scuola sia coinvolta nelle attività della comunità locale, provinciale, regionale, nazionale ed europea.

- La scuola coinvolga le comunità locali nelle attività scolastiche.

- I membri della comunità locale condividano con il personale scolastico e gli alunni spazi e servizi come biblioteche, auditorium, impianti sportivi.

- Tutti i componenti della comunità locale partecipino alle attività promosse dalla scuola.

- Gli alunni, le famiglie, lo staff, i membri del Consiglio di Istituto e quelli della comunità manifestino un senso di appartenenza alla scuola.

- Gli alunni sviluppino un sentimento di appartenenza alla loro Classe.

- Esista un programma di accoglienza per tutti i nuovi alunni.

- Il programma di accoglienza tenga conto delle differenze culturali e linguistiche degli alunni.

IL GLI sostiene:

- Tutti i progetti di supporto affinché siano coordinati in una strategia che accresca la capacità della scuola di rispondere ai bisogni della diversità e siano orientati

all’interesse esclusivo degli alunni.

- Le politiche di supporto siano dirette a prevenire gli ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione degli alunni.

- Esista una politica generale sul disagio chiara a tutti i membri della scuola.

- La progettualità di supporto sia ben chiara a coloro che dall’esterno collaborano allo sviluppo degli apprendimenti.

- Esista un progetto chiaro rispetto al modo in cui i servizi esterni di supporto possano contribuire allo sviluppo inclusivo delle culture, dell’organizzazione, delle pratiche.

IL GLI verifica che:

- Il personale scolastico sia a conoscenza di tutti i servizi disponibili per la promozione della partecipazione e dell’apprendimento nella scuola.

Parte II – Obiettivi di incremento dell’Inclusività proposti per il

prossimo anno

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- tutte le iniziative siano coordinate in modo da inserirsi nel programma per l’inclusione.

- agli operatori socio sanitari venga chiesto di coordinare il loro intervento in relazione alle altre iniziative finalizzate all’inclusione.

IL CONSIGLIO D’ISTITUTO verifica che:

- La composizione degli organi collegiali di governo riflettano le comunità locali della scuola

- Il personale e il Consiglio di Istituto abbiano un approccio inclusivo comune rispetto agli alunni con Bisogni Educativi Speciali

LA COMMISSIONE FORMAZIONE CLASSI opera perché:

- La formazione delle classi siano eterogenee nella loro composizione.

- La scuola eviti di identificare e raggruppare alunni con bassi risultati e che necessitino di un programma di studi personalizzato nel rispetto delle scelte della famiglia

relativamente al tempo scuola e alla sede.

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degli insegnanti - Corsi di aggiornamento trasversali alle realtà di tutti gli insegnanti (es. formazione sulle

abilità sociali, sulla comunicazione, sulle difficoltà di apprendimenti specifici, approfondimenti su test di valutazione …).

- LA COMMISSIONE FORMAZIONE/AGGIORNAMENTO (o LE Funzioni Strumentali o IL COLLEGIO) promuove/verifica che:

l’aggiornamento nell’ambito del collegio docenti ed in altri momenti specificamente predisposti.

Le attività di aggiornamento dei docenti aiutino effettivamente a migliorare la loro capacità di lavorare in modo cooperativo in classe.

Il personale scolastico sia formato all’utilizzo delle nuove tecnologie per l’apprendimento.

Tutto il personale scolastico sia formato ai temi dell’educazione inclusiva.

I docenti si assumano la responsabilità di indicare le proprie necessità formative.

Il Consiglio d’Istituto indichi le proprie necessità formative.

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative:

- Le famiglie e altri membri della comunità siano valorizzati come risorsa di supporto.

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

- Piano di emergenza per gli alunni con grave disabilità o in situazioni particolari (alunni che necessitano di farmaci salvavita) in caso di assenza dell’ins. di sostegno o dell’OSS.

- Ogni scuola dell’Istituto deve essere dotata di un Piano d’intervento condiviso e unitario nell’eventualità sia assente un insegnante.

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Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;

- Verifiche per livelli pensate in relazione agli obiettivi degli assi disciplinari.

- Criteri di valutazione condivisi e generati da una riflessione docimologica, inclusiva di tutti gli alunni.

- Il Consiglio di classe concorda una griglia di valutazione facendo riferimento al PDP del singolo alunno.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsi formativi inclusivi.

- L’insegnamento sia progettato tenendo presenti le capacità di apprendimento di tutti gli alunni (Progetti, Laboratori, ecc …)

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno e all’esterno della scuola.

GLI verifica che:

- Tutti gli interventi e i progetti di sostegno siano coordinati in una strategia mirata ai bisogni delle diversità.

- Esista un impegno concreto da parte dei servizi esterni di sostegno a contribuire allo sviluppo inclusivo delle culture, dell’organizzazione, delle pratiche.

- I membri del personale scolastico siano a conoscenza di tutti i servizi disponibili per lo sviluppo della partecipazione e dell’apprendimento nella scuola.

Valorizzazione delle risorse esistenti

- Le Funzioni strumentali stilano un elenco aggiornato delle risorse della comunità locale che possono sostenere l’insegnamento e l’apprendimento.

- Il personale scolastico abbia chiaro che può fare la differenza nel rimuovere gli ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione incontrati dagli alunni.

- Gli ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione siano visti come elemento generato dalla relazione tra gli alunni e il loro ambiente di

insegnamento/apprendimento.

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazione dei progetti di inclusione

Il GLI opera affinché:

- La distribuzione delle risorse nella scuola sia equa e trasparente.

- Il personale scolastico sia a conoscenza delle risorse attribuite alla scuola per il sostegno agli alunni con Bisogni Educativi Speciali.

- Le risorse attribuite al sostegno degli alunni con Bisogni Educativi Speciali siano utilizzate per aumentare la capacità della scuola di rispondere alla diversità.

- Le risorse per il sostegno siano dirette a prevenire gli ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione.

- Il personale scolastico operi una regolare revisione dell’uso di risorse materiali ed eventuali risorse umane aggiuntive affinché possano essere utilizzate in modo flessibile per rispondere ai cambiamenti nelle necessità degli alunni.

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- Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistema scolastico, la continuità fra i diversi ordini di scuola: redazione di un protocollo comune relativo ai passaggi di grado e di ordine di scuole.

Redatto dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione il 3 Novembre 2014

Approvato dal Collegio dei Docenti il 19 Novembre 2014

Riferimenti

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