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Agenzia TPL di Brescia: Bragaglio scrive a Terzi su situazione critica del TPL in particolare per il servizio scolastico

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Agenzia del TPL di Brescia – Via Marconi, 12 – 25128 BRESCIA -- C.F. 98182620173 P.IVA 03709710986 Tel: +39 030 7282670 - email: info@agenziatplbrescia.it PEC: agenziatpl@pec.agenziatplbrescia.it

www.agenziatplbrescia.eu

Brescia, 18 ottobre 2019

Spett.le REGIONE LOMBARDIA Piazza Città di Lombardia, 1 20124 MILANO

Cortese att.ne Avv. Claudia Terzi

Assessore alle Infrastrutture, Trasporti e Mobilità sostenibile

PEC infrastrutture_e_mobilita@pec.regione.lombardia.it

Oggetto:

1. Problematiche del TPL relative alla mobilità degli studenti degli Istituti superiori di II grado.

2. Risorse economiche aggiuntive per mantenimento adeguati livelli di servizio del TPL nel bacino di Brescia nell’esercizio 2020.

3. Richiesta di un incontro con l’Assessore.

Gentile Assessore,

da tempo l’organizzazione del TPL lombardo che riguarda l’offerta dedicata alla mobilità degli studenti che frequentano gli Istituti secondari di II Grado – e, più nello specifico, i plessi scolastici collocati nei centri non capoluogo di provincia – è sottoposta ad una crescente pressione, peraltro opportunamente richiamata da altre Agenzie del TPL nel documento recentemente diffuso ai media. Recenti episodi di cui Lei stessa ha avuto informazione e molteplici lamentele raccolte dalla stampa ne rappresentano solo un’ulteriore conferma.

Le ragioni di questa situazione sono molteplici e, in sintesi, Le sono state già esposte nella nota che insieme ad altre Agenzie abbiamo inviato all’Assessorato lo scorso maggio.

Al fondo vi è una crescita del numero di iscritti che si è tradotta in un aumento generalizzato delle persone da trasportare. A questo fenomeno si affiancano, anno dopo anno, richieste di attivare nuovi collegamenti bus in ragione al progressivo decentramento /dispersione territoriale delle sedi scolastiche nei diversi territori con conseguente esponenziale moltiplicazione delle potenziali relazioni O-D da servire. A ciò si deve aggiungere l’impatto della moltiplicazione dei corsi scolastici e la conseguente diversificazione degli orari di uscita degli studenti (si pensi solo alla compresenza di corsi strutturati sulla settimana corta e altri articolati secondo la settimana

“tradizionale” di 6 giorni) con esigenza di raddoppio o triplicazione di corse per una medesima relazione in diversi orari.

A fronte degli evidenti fenomeni di affollamento delle corse bus (che hanno riguardato anche Brescia), a cui il sistema del TPL ha risposto nei limiti del possibile attrezzandosi con mezzi di maggiore capacità (e di maggior costo di investimento) – le questioni sopra richiamate evidenziano come la mobilità degli studenti vada a determinare “picchi” temporalmente puntuali di domanda (cosiddetta “iperpunta”) che sono risolvibili solo mobilitando più mezzi (e dunque più personale di guida) in fasce orarie molto limitate e concentrate. Come ben evidente, al di là della disponibilità

AOO AGENZIA DEL TPL DI BRESCIA Protocollo Partenza N. 2137/2019 del 18-10-2019 Doc. Principale - Copia Documento

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fisica di una flotta di mezzi adeguata, ciò presuppone un accentuato impegno organizzativo e – inevitabilmente - risorse economiche aggiuntive.

In proposito, si è già avuto modo di evidenziare come l’aumento del servizio nelle ore di punta costi proporzionalmente ancora di più, perché in queste ore le aziende utilizzano l’intera flotta bus e la totalità degli autisti: ogni corsa in più, in questa situazione, vuol dire nuovi investimenti in autobus e assunzione di nuovo personale.

Di fronte alle crescenti difficoltà, le Agenzie non sono rimaste inerti, anzi. Per quanto nelle loro possibilità si sono attivate su più fronti. Innanzitutto, instaurando una interlocuzione diretta sia con i Dirigenti scolastici degli Istituti secondari (per ottenere con largo anticipo gli orari di ciascuna scuola in modo da coordinare l’organizzazione dei bus, accompagnando questa azione con la richiesta di stabilizzare per un ragionevole numero di anni la programmazione degli orari scolastici) sia con gli Uffici Scolastici Territoriali rispettivamente competenti per ogni bacino, che ha portato ad una apprezzabile e positiva collaborazione, volta a promuovere un loro autorevole impegno di coordinamento.

In alcuni territori (bacino di Bergamo, bacino di Brescia e bacino di Cremona-Mantova) si è poi operato in modo da stabilire un calendario dell’anno scolastico uniforme, coinvolgendo le rispettive Amministrazioni provinciali che – per tramite di apposite deliberazioni dei rispettivi Presidenti hanno stabilito un calendario scolastico di riferimento, proprio per evitare sprechi di risorse e disservizi connessi all’apertura/chiusura di istituti scolastici in giorni differenti.

Nel caso dell’Agenzia di Brescia si è altresì provveduto a coinvolgere le rappresentanze del mondo scolastico invitando loro rappresentanti (e segnatamente le persone che per legge ricoprono il ruolo di “mobility manager”) nell’ambito delle CLTP (Conferenze Locali del TPL) costituite dalle Agenzie.

Quanto fatto finora dalle Agenzie – che ha rappresentato e rappresenta un impegno tutt’altro che insignificante di risorse umane sia delle Agenzie stesse sia da parte delle Aziende - è già molto, ma evidentemente non è sufficiente a fronte delle problematiche da risolvere.

E’ altresì ben evidente che una “razionalizzazione” del servizio TPL non è possibile se immaginata a detrimento di un’ulteriore contrazione di offerta sulla parte di servizio non scolastico (meglio sarebbe chiamarlo servizio ordinario o “standard”) considerato che per quest’ultimo si è dovuto procedere negli ultimi anni a consistenti riduzioni, in ragione della continua erosione di risorse economiche effettivamente disponibili, le cui cause Le sono state parimenti rappresentate nella Nota sopra richiamata, così come in altre occasioni.

Riteniamo, in conclusione, che i disservizi lamentati non siano solo riconducibili né al fisiologico fenomeno di ogni inizio anno scolastico (per cui una quota non insignificante di studenti decide di cambiare scuola dopo pochi giorni) né alla contingente e gravissima situazione di questo autunno dovuta alla mancata assegnazione delle cattedre che ha costretto i dirigenti scolastici a “accorciare”

gli orari e ha portato alla concentrazione di uscite degli studenti che si sono “scaricati” sul sistema bus mettendolo in crisi.

In effetti, le criticità esposte hanno ormai carattere strutturale e come tali vanno affrontate e risolte, con l’assunzione di responsabilità che compete a ciascuno dei Soggetti coinvolti.

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Come può desumere dal pur rapido quadro che abbiamo cercato di illustrare, le difficoltà non si limitano alla pur cospicua parte del TPL relativa al cosiddetto “trasporto scolastico”.

Mi permetto di rilevare come il prossimo esercizio 2020 si presenti particolarmente critico per più aspetti, ma principalmente sotto il profilo della insufficienza delle risorse necessarie per il mantenimento di livelli di esercizio accettabili, sia quale conseguenza dell’applicazione della Delibera 7644/2017, sia per l’entrata in vigore dei nuovi contratti post gara in cui i servizi di TPL affidati saranno totalmente disciplinati da Contratti di Servizio e i relativi corrispettivi assoggettati ad IVA.

Nello specifico, in base ai dati che mi sono stati forniti dal Direttore dell’Agenzia ing. Croce, per l’esercizio 2020 si prospetta una vera e propria discontinuità rispetto alla situazione attuale, come emerge dal quadro esposto di seguito con riferimento alle novità più significative, e precisamente:

1. Riduzione delle percorrenze conseguente all’aumento progressivo del valore dei corrispettivi unitari (euro/km) in ragione dell’adeguamento annuale dei prezzi (indice ISTAT): nel corso dell’ultimo quinquennio – in costanza di risorse disponibili – si è avuta una “erosione” del montante di risorse contrattualmente spendibili che ha raggiunto progressivamente – anno dopo anno - un valore annuale dell’ordine dell’1,5%. Si tratta di circa (26 extraurbano + 17 urbano) x 0.015 = 650.000 euro/a.

2. Assorbimento della quota di trasferimenti riferita al CCNL all’interno del montante complessivo dei contributi riversati da Regione: ha come effetto che detti trasferimenti, se non viene giuridicamente salvaguardata la loro specifica qualificazione, dovranno esser considerati come parte del Contratti di servizio e pertanto fiscalmente assoggettati a trattenuta IVA. Si tratta di una sottrazione di risorse pari a circa 700.000 euro (aliquota del 10% applicata a montante di 7,0 milioni di euro/anno).

3. Assoggettamento a regime IVA – per l’applicazione dei medesimi principi di cui al punto 2) - dei corrispettivi unitari destinati alle sei Aziende operanti in regime di concessione. Si tratta di circa 3 milioni di produzione chilometrica annua (su 28,5 milioni dell’intero bacino) concentrati nella Valle Camonica per i quali il valore medio di 1,4 euro/km verrà gravato da un onere aggiuntivo del 10%, pari a una somma dell’ordine di 420.000 euro/anno.

4. Potenziamento dei servizi di TPL “scolastici”. Le esigenze si articolano in due voci:

a) messa in servizio di autobus con maggiore capacità di carico e connesso riconoscimento del maggior costo di investimento. Considerando un costo unitario di 0,30 euro/km imputabile all’ammortamento di un mezzo standard (12 m), si può stimare il differenziale di costo con riferimento ad un mezzo snodato da 18 m pari a 0,10 euro/km. Nell’ipotesi di una sostituzione anche solo minimale e progressiva della flotta standard con mezzi lunghi (ad esempio 50 autobus) si avrebbe “a regime” da riconoscere una maggiore spesa pari a:

50 bus x 0,10 x 40.000 bus-km/anno = 200.000 euro/anno.

b) potenziamento dei servizi “scolastici” con istituzione di nuove corse per fronteggiare maggiori esigenze di trasporto studenti nella misura del 5% delle percorrenze extraurbane attualmente dedicate a questa tipologia di servizio (6 milioni di km/anno nel bacino di Brescia) si traduce in costi emergenti per:

0,05 x 6,0 milioni euro/a x 1,7 euro/bus-km = 510.000 euro/anno.

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Concludendo, sempre con riferimento al bacino di Brescia, se vogliamo mantenere il livello dei servizi offerto nel 2019 e coprire le riduzioni di risorse che si prospettano nel 2020 per effetto del nuovo quadro amministrativo in cui il TPL viene prodotto, oltre che dare almeno una parziale risposta alle esigenze della mobilità scolastica, occorre mobilitare nuove risorse, aggiuntive rispetto al 2019, per circa 2,5 milioni di euro, valore che corrisponde a circa il 4,5% dei trasferimenti di risorse economiche assegnate annualmente al bacino di Brescia.

Per quanto esposto Le chiedo cortesemente di accogliere la proposta di convocare urgentemente un incontro con tutte le Agenzie su queste tematiche e sulle questioni poste da loro stesse, oltre che su eventuali temi che l’Assessorato intendesse trattare.

Certo della Sua attenzione e ringraziandoLa anticipatamente per la disponibilità che vorrà assicurarci, Le porgo cordiali saluti.

IL PRESIDENTE Prof. Claudio Bragaglio

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