Il lavoro di tesi svolto ha avuto come obiettivo l’implementazione software del codificatore e decodificatore turbo impiegati nel nuovo standard per la comunicazione digitale, il DVB-SH.

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CONCLUSIONI

Il lavoro di tesi svolto ha avuto come obiettivo l’implementazione software del codificatore e decodificatore turbo impiegati nel nuovo standard per la comunicazione digitale, il DVB-SH.

I primi due capitoli sono stati basati sulla presentazione degli standard DVB-S2 e DVB-H; nel caso del DVB-H sono state spiegate le soluzioni ideate per affrontare i problemi tipici della propagazione su canale terrestre, come ad esempio quello del fading selettivo nel tempo e in frequenza.

Nel terzo capitolo è stato preso in esame lo standard DVB-SH, specificando le architetture di rete utilizzate e soffermandosi, soprattutto, sulle sezioni di codifica/decodifica turbo. Successivamente, dopo l’introduzione dei processi di mapping e demapping e qualche chiarimento sul tipo di canale utilizzato, è stato implementato via software l’algoritmo di Ryan per la decodifica iterativa, sottolineando quali sono stati gli interventi di miglioria apportati per una corretta implementazione software in C++ dello standard DVB-SH

Nell’ultimo capitolo sono stati raccolti i risultati delle simulazioni condotte sotto forma di grafici ottenuti implementando i diversi tassi di codifica e di perforazione che lo standard DVB-SH permette di adottare.

Come risultato delle simulazioni sono stati notati degli effetti di

“flooring”, cioè di cambiamento della pendenza delle curve di BER sino

ad un appiattimento considerevole, particolarmente marcati a partire da

un valore di soglia del rapporto Eb/N0, che non ha permesso di

misurare, come sperato, BER al di sotto del valore di 10

. Secondo il

nostro parere queste discrepanze con i risultati sperati sono da

attribuirsi all’utilizzo di una tecnica di simulazione in “floating point”,

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forse non del tutto “compatibile” con la natura iterativa dell’algoritmo di Ryan: si potrebbe utilizzare, in futuro, una tecnica di simulazione attraverso l’ausilio di variabili in “fixed point” e poi confrontare i risultati ottenuti con quelli sin qui a disposizione.

Un altro punto da considerare per eventuali affinamenti di tutto il sistema di comunicazione emulato è l’utilizzo del canale AWGN, quindi non distorcente, nelle simulazioni: tale canale potrebbe non essere adatto per un utilizzo in ambiente rurale, in quanto l’impiego di antenne molto poco direttive (come nel caso di dispositivi portatili), potrebbe causare la ricezione di almeno due raggi, uno di tipo Line of Sight (proveniente direttamente dal satellite) e di uno riflesso al suolo.

L’implementazione software dello standard DVB-SH non finisce

comunque qui. Un futuro lavoro dovrà avere come obiettivo la

programmazione di vari interlacciatori di canale presenti nello standard,

la composizione completa della trama DVB-SH (per la modalità TDM e

OFDM) e la simulazione di tutto il sistema di trasmissione in modalità

OFDM impiegando canali specifici, ovvero selettivi nel tempo e in

frequenza.