LA POLITICA DEI VOUCHER
PER I NIDI
D’INFANZIA
I risultati della missione valutativa
16 novembre 2012
Bologna
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Indice dell’intervento
La missione valutativa:
il tentativo di apprendere dall’esperienza
La politica dei voucher per i nidi d’infanzia
Una lettura dei risultati in chiave di genere
e di pari opportunità
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C’è sempre una prima volta
Questa è la prima missione valutativa condotta in Emilia Romagna
L’obiettivo della missione è produrre
maggiore conoscenza sul funzionamento di una particolare politica e sugli effetti che essa ha prodotto
attraverso un’indagine sul campo
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Due differenze rilevanti
rispetto ad altre esperienze regionali
Prima differenza
Maggior coinvolgimento dei consiglieri regionali che hanno presieduto la missione valutativa sia nel momento delle scelte metodologiche
sia nella raccolta delle informazioni
Seconda differenza
Impiego di un mix di strumenti di rilevazione con un uso prevalente di dati primari
(ottenuti consultando direttamente
gli attori della politica)
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Parte delle informazioni sono state raccolte..
..durante workshop e incontri con i soggetti attuatori
..e somministrando un questionario
on line a 414 genitori su più di 900
beneficiari - hanno risposto in 150
circa il 36% degli interpellati
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Altro elemento distintivo
E’ stato un coraggioso tentativo
di porre domande scomode e molto ambiziose
da un punto di vista cognitivo (anche per capire se vi erano
tutte
le condizioni per dar loro
risposta)
Il contesto
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Gli obiettivi della politica regionale
Primo obiettivo
contribuire all’aumento del tasso di accoglienza, in vista del
raggiungimento
della quota del 33% definita nell’agenda di Lisbona
Secondo obiettivo
rimuovere le crescenti difficoltà di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro nelle famiglie, così da
tutelare il diritto al lavoro di tutti.
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La soluzione adottata: il voucher
Il voucher è un assegno concesso alle famiglie per l’iscrizione dei figli a nidi d’infanzia privati. Copre la differenza di costo esistente tra la retta per la frequenza al nido d’infanzia privato e quella del nido pubblico. L’entità del voucher è data dalla somma del contributo del Fondo
Sociale Europeo (FSE) fino a 250 euro, e di un contributo derivante dalle casse
comunali. I genitori devono essere entrambi occupati e
avere un ISEE non superiore ai 35.000 euro.
Anno Posti
voucher assegnati
2009/2010 500
2010/2011 926
2011/2012 948
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All’attuazione partecipano molti attori
Una politica che vede la partecipazione di molti attori (uffici regionali, amministrazioni locali, nidi d’infanzia
privati, genitori)
e il susseguirsi di diversi momenti (auto)selettivi
Ogni anno si ripete la seguente procedura
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Le risorse utilizzate
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Le domande di valutazione
L’adesione dei distretti
Provincia n°
distretti
N. distretti aderenti alla
politica
Diff.
PIACENZA 3 2 -1
PARMA 4 3 -1
REGGIO
EMILIA 6 1 -5
MODENA 7 2 -5
BOLOGNA 7 6 -1
FERRARA 3 1 -2
RAVENNA 3 3 0
FORLI-
CESENA 3 3 0
RIMINI 2 2 0
TOTALE 38 23 -15
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I motivi dell’adesione e della non adesione
Si aderisce per:
Ampliare l’offerta di servizi
Abbattere le liste d’attesa
Consentire
l’accesso a servizi non presenti nel Comune
Non si aderisce per:
Mancanza di lista d’attesa
Mancanza di servizi idonei
Mancanza di risorse
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Le difficoltà emerse nel corso dell’attuazione
1) Il costo della partecipazione per le amministrazioni coinvolte
2) Il requisito stringente sullo status occupazionale
3) L’onere imposto a nidi privati e famiglie da alcune procedure di rimborso
“le famiglie hanno bisogno subito dell'aiuto proveniente dai voucher e non solo dopo 4 mesi, perchè nel frattempo si è dovuto anticipare già tutto l'ammontare e molte volte è estremamente difficoltoso arrivare a fine mese.”
“Togliere il limite di entrambe i genitori lavoratori,perché in un momento di precariato come
quello attuale può succedere di stare senza lavoro per alcuni mesi e con la perdita del voucher si perde anche la possibilita' di trovare un nuovo lavoro.”
- Onere del 25% sul costo del progetto
- I voucher devono essere incrementali e non sostitutivi
- Oneri di rendicontazione
- Gestione distrettuale
“La gestione per l’Ente referente risulta molto impegnativa, in quanto...deve coordinare molteplici soggetti (i Comuni del distretto e i nidi privati), ...il progetto ha un forte impatto non solo sui
servizi specifici, ma anche sui servizi generali, in primo luogo la ragioneria”
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Il gradimento delle famiglie
La procedura per l’ottenimento dei voucher risulta
-
appropriata per il 71% delle famiglie
-
molto semplice per il 21% la definisce
-
molto complessa per il 6%
Il voucher risponde alle esigenze di conciliazione per:
- la flessibilità dell’orario
- la vicinanza del nido al luogo di lavoro o all’abitazione
-
il calendario di apertura
Il voucher fornisce un aiuto economico
“Spero che i voucher continuino ad essere erogati perché, anche se per me questo è l'ultimo anno, sono stati un notevole aiuto economico. Penso che lo siano per tutti quei genitori che non riescono ad accedere al nido comunale”
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Le conseguenze sui nidi privati
“ Avere più opportunità e unità di accesso ai servizi vuol dire farsi conoscere, avere più gradimento e sfatare dei miti. Consentire a tutti l’accesso ad un servizio altrimenti destinato a nuclei con redditi medio alti significa far sperimentare a tutti un servizio e permettere alle persone di sapere di cosa si parla (quando si parla di servizi privati)
….Dove ci sono nidi privati è importante allargare
più possibile la possibilità di accesso e i voucher
hanno permesso questo.”
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Una delle domande ambiziose e scomode
Offrire voucher a genitori occupati per l’iscrizione dei figli a nidi d’infanzia privati serve a diminuire
la probabilità che essi lascino il posto di lavoro per curare i loro bambini?
Se sì, in quale misura?
In altri termini:
Quali effetti ha prodotto questa politica sulle scelte fatte tra famiglia e lavoro?
Le ha davvero influenzate?
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Ancora in altri termini
E’ prevalente
l’effetto redistributivo
(si rende disponibile maggior reddito a famiglie con bimbi piccoli)
oppure
l’effetto sul mantenimento dell’occupazione
(si permette ad entrambi i genitori
di mantenere l’impiego e continuare la carriera)?
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Domanda: Cosa avrebbe fatto la famiglia in assenza di voucher?
Modalità di Risposta
Avrebbe rinunciato al lavoro di uno dei due genitori
Avrebbe ridotto l’orario di lavoro di uno dei due genitori
Avrebbe comunque usato un nido privato Avrebbe fatto ricorso ai nonni
Avrebbe assunto una baby-sitter
Ricostruire il «controfattuale»
La fotografia dei beneficiari del voucher
I genitori che hanno utilizzato il voucher:
hanno un’ istruzione superiore,
sono prevalentemente lavoratori dipendenti,
con contratto a tempo indeterminato
le famiglie beneficiarie dei voucher per lo più sono composte da entrambi i genitori e un solo figlio minore
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il 66% delle famiglie intervistate dichiara di
utilizzare gli strumenti di conciliazione previsti dalle norme sul lavoro (congedi e permessi).
il 18% delle famiglie ricorre con frequenza
quotidiana ai nonni; il 34% dichiara di non farne mai ricorso.
una parte delle famiglie ricorre all’aiuto di altri familiari (circa il 28%) o di amici (15%).
la maggior parte (67%) non utilizza i servizi di una baby sitter. solo pochissimi ne fanno un uso quotidiano.
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Le risposte dei genitori
Domanda: Cosa avrebbe fatto la famiglia in assenza di voucher?
Effetto = situazione osservata – situazione controfattuale 922 occupati – 652 dichiarano che
avrebbero comunque mantenuto il posto
252
= (29%)
Risposta Percentual
i Avrebbe rinunciato al lavoro di uno dei
due genitori 10%
Avrebbe ridotto l’orario di lavoro di uno
dei due genitori 19%
Avrebbe comunque usato un nido privato 50%
Nonni o baby sitter 21%
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L’effetto della politica
Per queste famiglie rimane un effetto redistributivo
Il 29% dei beneficiari dichiara che avrebbe cambiato situazione lavorativa,
il 21% avrebbe sfruttato i nonni o
assunto una baby sitter a tempo pieno e
il 50% avrebbe comunque iscritto il figlio al nido privato, mantenendo il proprio
posto di lavoro
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Cosa significa in termini di effetto?
Effetto = situazione osservata – situazione controfattuale 922 occupati – 650 dichiarano che
avrebbero comunque mantenuto il posto
272 =
Un aumento nella probabilità
di mantenere il lavoro di circa il 40%
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In quanti hanno comunque
migliorato la loro condizione
lavorativa?
pari opportunità:
l’effetto dei voucher in termini di conciliazione
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aspetti del servizio
"maggiormente concilianti"
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Pari opportunità:
L’entità dei voucher
La variabilità è dovuta a:
Entità del contributo comunale sul costo del progetto
Sistema tariffario comunale
Importo della retta del servizio privato
ISEE del nucleo
Scelte comunali nella gestione del voucher (quota FSE)
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quota FSE quota comunale nidi privati Comune
referente del distretto
comu ni adere
nti
Min Max Media Min Max Media
nidi adere
nti
retta min.
retta max
BOLOGNA 1 250 250 250 127,3
4 370 250,5
4 26 610 1000
CARPI 1
102,1
1 250
194,9
7 35,88 87,5 68,41 4 550 600 CASALECCH
IO 3 67,37 250 229,1
4 22,63 200 94,86 4 675 865 CESENA 3 93 216 161.1
9 43,75 107 82,23 4 490 721 FAENZA 1 92,32 250 181,7
9 39,76 157,0
2 85,46 2 270 650
FERRARA 1 111,6
9 249,37 226,8
5 37,23 83,13 75,62 9 375,
5 600
FIORENZUO
LA 3 100 250 212,5 50 114 88.46 3 669 824
FORLI 5 65 250 224,9
2 5 334 87,46 19 450 700
IMOLA 2 250 250 250 20 250 128,7
7 5 700 812
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quota FSE quota comunale nidi privati Comune
referente del distretto
comu ni adere
nti
Min Max Media Min Max Media
nidi adere
nti
retta min.
retta max LANGHIRAN
O 1 250 250 250 83,33 83,33 83,33 1 650 650
MODENA 1 145 235 231 0,52 410 159 15 605 700 PARMA 1 230 250 248,2
6 24 351,9
2
216,4
7 5 715 789
PIACENZA 1 83,12 249,97 222,5
9 27,71 83,33 74,2 12 421,
2 867
RAVENNA 1 110,2
8 250 237,9
1 36,76 250 171,8
5 5 510 797,1
REGGIO
EMILIA 1
250 250 250 49 205 211,4 2 700 792
RICCIONE 8
120 250 242,1 40 349,8 172,6 6
289,
2 748,8 RIMINI 2
82,46 250
213,0
1 27,93 84,67 72,11 11 420 650 SAN
LAZZARO 2
250 250 250 29,98
173,6
1 85,31 3 650 865
SAN PIETRO
IN C. 5
171,5 250
204,3
4 59,32 400 95,44 5 650 780 RUBICONE 5 60 234,37 186,8 20 78,13 62,3 4 283 430 VERGATO 4 21,75 250 166,9 7,25 83,33 55,6 3 340 685
Differenze nelle rette
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Sul territorio regionale famiglie con un medesimo ISEE pagano rette diverse per la frequenza all’asilo nido
comunale.
.
Famiglia con ISEE € 17000,00
.
520 euro a Reggio Emilia 410 euro a Vergato
350 euro a Rimini 401 euro a Ferrara 330 euro a Reggio Emilia
296 euro a Vergato 237 euro a Rimini 204 euro a Ferrara
Retta mensile
Famiglia con ISEE € 31000,00
Retta mensile
e nei voucher
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Esempio:
- famiglia con ISEE pari 31000 euro - nido con retta di 600 euro
Ha diritto ad un voucher pari a:
€ 70 a Reggio Emilia
€ 180 a Vergato
€ 250 a Rimini
€ 190 a Ferrara
… E ricevono voucher di entità diversa, pur avendo lo
stesso ISEE
conclusioni
“Trovo l'iniziativa voucher un ottimo aiuto per consentire ai bambini di socializzare, ai genitori di avere tempo da dedicare al lavoro, ai nidi di riempire quei posti che causa prezzi elevati e crisi economica altrimenti non venderebbero”.
Un genitore
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Indicazioni finali
-
Ripensare le caratteristiche della
popolazione target
-
Rendere accessibile il voucher in ogni momento dell’anno
-
Incentivare una gestione della politica a livello distrettuale
-