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LA POLITICA DEI VOUCHER PER I NIDI D’INFANZIA

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Academic year: 2022

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LA POLITICA DEI VOUCHER

PER I NIDI

D’INFANZIA

I risultati della missione valutativa

24 ottobre 2012

Bologna

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Gli obiettivi della politica regionale

Primo obiettivo

contribuire all’aumento del tasso di accoglienza, in vista del

raggiungimento,

o del superamento, della quota del 33% definita nell’agenda di

Lisbona

Secondo obiettivo

rimuovere le crescenti difficoltà di conciliazione tra tempi di vita e di lavoro nelle famiglie, così da

tutelare il diritto al lavoro di tutti.

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La soluzione adottata: il voucher

Il voucher è un assegno concesso alle famiglie per l’iscrizione dei figli a nidi d’infanzia privati. Copre la differenza di costo esistente tra la retta per la frequenza al nido d’infanzia privato e quella del nido pubblico. L’entità del voucher è data dalla somma del contributo del Fondo

Sociale Europeo (FSE) fino a 250 euro, e di un contributo derivante dalle casse

comunali. I genitori devono essere entrambi occupati e

avere un ISEE non superiore ai 35.000 euro.

Anno Posti

voucher

assegnati

2009/2010 500

2010/2011 926

2011/2012 948

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All’attuazione partecipano molti attori

Una politica che vede la partecipazione di molti attori (uffici regionali, amministrazioni locali, nidi d’infanzia

privati, genitori)

e il susseguirsi di diversi momenti (auto)selettivi

Ogni anno si ripete la seguente procedura

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Le risorse utilizzate

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L’entità dei voucher varia molto sul territorio

(dati 2010/2011)

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Le domande di valutazione

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Le difficoltà emerse nel corso dell’attuazione

1) Il costo della partecipazione per le amministrazioni coinvolte

2) Il requisito stringente sullo status occupazionale

3) L’onere imposto a nidi privati e famiglie da alcune procedure di rimborso

“le famiglie hanno bisogno subito dell'aiuto proveniente dai voucher e non solo dopo 4 mesi, perchè nel frattempo si è dovuto anticipare già tutto l'ammontare e molte volte è estremamente difficoltoso arrivare a fine mese.”

“Togliere il limite di entrambe i genitori lavoratori,perché in un momento di precariato come

quello attuale può succedere di stare senza lavoro per alcuni mesi e con la perdita del voucher si perde anche la possibilita' di trovare un nuovo lavoro.”

- Onere del 25% sul costo del progetto

- I voucher devono essere incrementali e non sostitutivi

- Oneri di rendicontazione

- Gestione distrettuale

“La gestione per l’Ente referente risulta molto impegnativa, in quanto...deve coordinare molteplici soggetti (i Comuni del distretto e i nidi privati), ...il progetto ha un forte impatto non solo sui

servizi specifici, ma anche sui servizi generali, in primo luogo la ragioneria”

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Il gradimento delle famiglie

La procedura per l’ottenimento dei voucher risulta

-

appropriata per il 71% delle famiglie

-

molto semplice per il 21% la definisce

-

molto complessa per il 6%

Il voucher risponde alle esigenze di conciliazione per:

- la flessibilità dell’orario

- la vicinanza del nido al luogo di lavoro o all’abitazione

-

il calendario di apertura

Il voucher fornisce un aiuto economico

“Spero che i voucher continuino ad essere erogati perché, anche se per me questo è l'ultimo anno, sono stati un notevole aiuto economico. Penso che lo siano per tutti quei genitori che non riescono ad accedere al nido comunale”

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“Trovo l'iniziativa voucher un ottimo aiuto per consentire ai bambini di

socializzare, ai genitori di avere tempo da dedicare al lavoro, ai nidi di riempire quei posti che causa prezzi elevati e crisi economica altrimenti non

venderebbero”.

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Le conseguenze sui nidi privati

Avere più opportunità e unità di accesso ai servizi vuol dire farsi conoscere, avere più gradimento e sfatare dei miti. Consentire a tutti l’accesso ad un servizio altrimenti destinato a nuclei con redditi medio alti significa far sperimentare a tutti un servizio e permettere alle persone di sapere di cosa si parla (quando si parla di servizi privati)

….Dove ci sono nidi privati è importante allargare

più possibile la possibilità di accesso e i voucher

hanno permesso questo.”

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Indicazioni finali

-

Ripensare le caratteristiche della

popolazione target

-

Rendere accessibile il voucher in ogni momento dell’anno

-

Incentivare una gestione della politica a livello distrettuale

-

Ridefinire le modalità di erogazione del contributo

- Valutare la qualità dei servizi e gli effetti della politica

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