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M.D. Medicinae Doctor - Anno XXV numero 8 - novembre-dicembre 2018 5

p r i m a p a g i n a

Teniamoci stretto il nostro Servizio Sanitario Nazionale

Il nostro Sistema Sanitario Nazionale, malgrado tutti i limiti, resta uno dei migliori al mondo, teniamocelo stretto”. L’esortazione è di Stefano Vella, Direttore del Centro Nazionale per la Salute Globale, Istituto Superiore di Sanità, ed è stata espressa durante alcune dichiarazioni rilasciate a M.D. Medicinae Doctor sulle diseguaglianze di salute.

“Le diseguaglianze di accesso alla salute e ai servizi sanitari non riguardano soltan- to le cosiddette ‘malattie della povertà’ - sottolinea Vella - ma tutte le malattie dell’uomo, molte delle quali prevenibili e curabili, poiché comuni sono gli aspetti strutturali, sociali e politici, i diritti negati, la discriminazione di genere, e le ragioni economiche alla base delle diseguaglianze, sia che si tratti di Paesi poveri sia che si tratti di Paesi ricchi dove ci si ammala di patologie croniche, soprattutto cardio- vascolari e metaboliche, cancro e malattie neuro- degenerative”. E a proposito di cronicità Vella ricorda l’importanza della prevenzione primaria, che è difficile da attuare proprio nelle fasce di popolazione meno abbienti e più fragili. “Per alcune malattie croniche è fondamentale la diagnosi precoce, ma questa, oltre ad essere nelle mani dei medici di medicina generale, è anche in quella dei pazienti e dipende dai livelli di informazione e di consapevolezza di quest’ultimi”.

“La salute quindi non è soltanto un fatto ‘biomedico’ - ribadisce - è fortemente influenzata da cosa mangi, dove vivi, dal lavoro che fai, dal livello di alfabetizzazio- ne, cioè dai cosiddetti determinanti sociali. Che non sono uguali. E poi c’è la pover- tà, ripeto, il cui rapporto con la cattiva salute è provato: i poveri si ammalano di più e muoiono prima. E la globalizzazione ha fatto sì che aumentasse la ricchezza glo- bale del pianeta, ma anche le diseguaglianze, tra i continenti, e all’interno degli stessi Paesi. Per esempio, in Italia, al Nord la mortalità prematura sotto i 70 anni diminuisce, al Sud è in aumento”.

Obiettivo del Centro Nazionale per la Salute Globale è proprio quello di combatte- re le disuguaglianze di salute in Italia e nel mondo e garantire accesso universale alle cure per le categorie più vulnerabili, marginalizzate e fragili.

“È chiaro - continua Vella - che si tratta di un obiettivo difficile anche per le ingenti risorse di cui necessita. Ed è proprio per questo che la lotta agli sprechi e un’atten- ta allocazione delle risorse diventa fondamentale. I governi sono distratti da tantis- simi problemi e di fatto non tengono conto del valore straor-

dinario che ha la salute nello sviluppo dei popoli e nella cre- scita dell’economia. Inoltre la salute è altresì un elemento di pace e di stabilità. Moltissime ricerche hanno mostrato una correlazione tra l’instabilità dei popoli e la salute dei cittadini.

Tali correlazioni non significano che le popolazioni emigrino o migrino perché non hanno salute, si spostano per tanti moti-

vi, tra cui la possibilità di curarsi, per cui decidi di partire”.

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