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SEZIONE SPERIMENTALE

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SEZIONE SPERIMENTALE

SONDAGGIO SUI PROGRAMMI SCOLASTICI DELLA

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO E SECONDO GRADO

La narrativa di Calvino si muove in molte direzioni: in alcune opere troviamo il gusto di rappresentare la realtà con tutte le sue sfaccettature, in altre l’attenzione si sposta al fantastico e al favolistico, in altre ancora l’autore indaga la dimensione del fantascientifico e del razionalistico ma lo stile è sempre avvincente e piacevole. Inoltre nell’intreccio di realtà e fantasia o di allegoria e satira l’autore sa cogliere il bene e il male nella società del progresso con un costante richiamo alla dignità dell’uomo nell’entusiasmante avventura della vita.

Italo Calvino, narratore ricco di trovate fantastiche, vicino alle fantasie dei giovani ha dedicato loro parte della sua produzione. Lo stile narrativo pieno di sospensioni tiene attento e interessato il lettore, sempre più preso dall’avventura che si apre in continue nuove vicende. Le opere di Calvino rappresentano una divertente evasione nella fantasia, ma dietro l’avventura fantastica c’è sempre lo sguardo ironico dell’autore, dietro la satira di un mondo tanto lontano da noi egli non perde mai di vista il nostro mondo contemporaneo.

Dopo aver dato alcune nozioni sulla narrativa di Calvino e aver sottolineato l’importanza di questo scrittore, sposto l’attenzione della mia tesi su un aspetto prettamente didattico.

Obiettivo di questa sezione sperimentale è l’analisi dei programmi scolastici di letteratura italiana riguardanti Calvino. Più precisamente ho analizzato il modo in cui viene trattata la poetica di Calvino in alcune scuole secondarie di primo e

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secondo grado di Crotone e provincia e altrettante scuole dello stesso grado di Pisa.

I programmi scolastici riportati integralmente qui di seguito sono frutto di una ricerca da me effettuata nelle varie sezioni di ciascun Istituto. Dopo aver analizzato i programmi di tutte le sezioni, ho selezionato le divergenze e le concordanze sugli argomenti trattati, delineando così un unico programma per ciascun Istituto con gli argomenti presi in esame su Italo Calvino comuni in gran parte delle sezioni del plesso scolastico in cui ho svolto il sondaggio.

I titoli delle letture inserite nei programmi in parte sono titoli originali di racconti tratti dalle opere di Calvino, in parte sono titoli ripresi dall’antologia adottata dal docente.

La decisione di effettuare questo sondaggio nelle scuole superiori di primo e secondo grado, sia in Calabria sia in Toscana, è stata originata da un lato dalla grande importanza di Calvino come scrittore, romanziere, narratore del Novecento, in quanto adatto a lettori di ogni generazione; dall’altro da una curiosità e da un interesse personale nati dalla lettura del romanzo Il sentiero dei

nidi di ragno, tanto breve e semplice nello stile quanto complesso nelle tematiche.

La genialità fantastica di Italo Calvino nel Sentiero è stato l’input che mi ha spinta a leggere gli altri romanzi e ad interessarmi allo studio di questo autore all’interno delle scuole.

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SCHEMA DELLE SCUOLE SOTTOPOSTE AL

SONDAGGIO

Scuole secondarie di primo grado di Crotone e provincia

Istituto Comprensivo “Diodato Borrelli”:

- Scuola secondaria di primo grado di Roccabernarda

- Scuola secondaria di primo grado di S. Severina

Istituto Comprensivo di Scandale

Istituto Comprensivo “Mariagrazia Cutuli” di Crotone

Scuole secondarie di secondo grado di Crotone e

provincia

Liceo Classico “Diodato Borrelli” di S. Severina

Liceo Scientifico “Filolao” di Crotone

Istituto Tecnico Industriale “Guido Donegani” di Crotone

Istituto Tecnico Professionale “Pertini-Santoni” di Crotone

Scuole secondarie di primo grado di Pisa

Istituto Comprensivo “Giuseppe Toniolo” di Pisa

Istituto Arcivescovile “Santa Caterina” di Pisa

Istituto Comprensivo “L. Fibonacci” di Pisa

Da quest’ultimo Istituto nonostante mi fosse stato concesso il permesso di svolgere il mio lavoro di tesi sperimentale, non ho avuto nessuna risposta. Più volte ho sollecitato la Direzione, ma vista la mancata risposta non posso riportare nessun programma.

Scuole secondarie di secondo grado di Pisa

Liceo Classico “Galileo Galilei” di Pisa

Liceo Scientifico “Ulisse Dini” di Pisa

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Ministero della Pubblica Istruzione

INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO della

scuola secondaria di primo grado: italiano

(conoscenza della poetica dell’autore)

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di primo grado.

- Ascoltare e comprendere testi di vario tipo.

- Esporre oralmente argomenti di studio e di ricerca.

- Leggere testi letterari di vario tipo e cominciare a manifestare gusti personali per quanto riguarda opere, autori e generi letterari, collaborando con compagni e insegnanti.

- Scrivere correttamente testi di diverso tipo adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario.

Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado.

Leggere

- Comprendere testi letterari di vario tipo e forma (racconti, novelle, romanzi, poesie) individuando personaggi, loro caratteristiche, ruoli, relazioni e motivazioni delle loro azioni; ambientazione spaziale e temporale; relazioni causali, tema principale e temi di sfondo; il genere di appartenenza e le tecniche narrative usate dall’autore.

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Riflessione sulla lingua

- Riconoscere le caratteristiche dei principali tipi testuali (narrativi, regolativi, descrittivi, argomentativi) e dei generi.

Dopo aver preso visione dei traguardi e degli obiettivi delineati dal MIUR, il docente programma la scelta dei contenuti culturali del curricolo tenendo presente che:

1. le direttive ministeriali sono cornice di riferimento, all’interno della

quale ogni docente effettua scelte funzionali al raggiungimento dell’obiettivo prefissato ;

2. il curricolo (disciplinare) è strutturato per finalità, obiettivi, contenuti,

strategie (metodologie e strumenti), verifica, valutazione ed è considerato come uno strumento flessibile e integrale in itinere.

Contenuti del curricolo

Per quanto riguarda i contenuti, il programma prevede :

 CLASSE I: Lettura di brani tratti dall’antologia o da altri testi per comprendere la struttura della fiaba.

 CLASSE II: Lettura di brani tratti dall’antologia o da altri testi per spiegare il racconto fantastico.

 Classe III: Conoscenza della poetica dell’autore nei suoi lineamenti essenziali e lettura di brani dei vari generi letterari.

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Ministero della Pubblica Istruzione

INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO della

scuola secondaria di secondo grado ( LICEI ) : lingua e letteratura

italiana

Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondaria di secondo grado.

- Padroneggiare pienamente la lingua italiana.

- Essere in grado di leggere e interpretare criticamente un brano.

- Avere competenza testuale sia nella comprensione sia nella produzione di un testo (curare la dimensione testuale, ideativa e linguistica).

- Saper collegare i brani letterari nel contesto culturale. - Conoscere la poetica dell’autore.

Obiettivi di apprendimento al termine della scuola secondaria di secondo grado.

Leggere

- Conoscere gli aspetti fondamentali della cultura e della tradizione letteraria, artistica, filosofica, religiosa italiana ed europea attraverso lo studio delle opere, degli autori e delle correnti di pensiero più significativi e acquisire gli strumenti necessari per confrontarli con altre tradizioni e culture.

- Saper sostenere una propria tesi e saper ascoltare e valutare criticamente le argomentazioni altrui.

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Riflessione sulla lingua

- Padroneggiare pienamente la lingua italiana.

- Curare l’esposizione orale e saperla adeguare ai diversi contesti.

Dopo aver preso visione dei traguardi e degli obiettivi delineati dal MIUR, il docente programma la scelta dei contenuti culturali del curricolo tenendo presente che:

1) le direttive ministeriali sono cornice di riferimento, all’interno della quale ogni docente effettua scelte funzionali al raggiungimento dell’obiettivo prefissato.

2) il curricolo (disciplinare) è strutturato per finalità, obiettivi, contenuti, strategie (metodologie e strumenti), verifica, valutazione ed è considerato come uno strumento flessibile e integrale in itinere.

Contenuti del curricolo

Per quanto riguarda i contenuti, il programma prevede :

I CLASSE LICEALE: conoscere gli elementi caratteristici della narrazione:

fiaba, racconto, romanzo; conoscere la poetica dell’autore nei suoi lineamenti essenziali.

QUINTA CLASSE LICEALE: conoscenza approfondita delle linee di sviluppo

della nostra civiltà nei suoi diversi aspetti (linguistico, letterario, artistico, storico) anche attraverso lo studio diretto di opere, documenti ed autori significativi.

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Ministero della Pubblica Istruzione

INDICAZIONI NAZIONALI PER IL CURRICOLO della

scuola secondaria di secondo grado: lingua e letteratura italiana

ISTITUTI PROFESSIONALI E TECNICI

L'identità degli istituti professionali e tecnici è connotata dall'integrazione tra una solida base di istruzione generale e la cultura professionale che consente agli studenti di sviluppare i saperi e le competenze necessari ad assumere ruoli tecnici operativi nei settori produttivi e di servizio di riferimento, considerati nella loro dimensione sistemica.

I percorsi degli istituti professionali e tecnici hanno l'obiettivo di far acquisire agli studenti competenze basate sull'integrazione tra i saperi tecnico-professionali e i saperi linguistici e storico-sociali, da esercitare nei diversi contesti operativi di riferimento.

Obiettivi di apprendimento al termine della scuola secondaria di secondo grado.

- utilizzare il patrimonio lessicale ed espressivo della lingua italiana secondo le esigenze comunicative nei vari contesti: sociali, culturali, scientifici, economici, tecnologici e professionali.

- riconoscere le linee essenziali della storia delle idee, della cultura, della letteratura, delle arti e orientarsi agevolmente fra testi e autori

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fondamentali, a partire dalle componenti di natura tecnico-professionale correlate ai settori di riferimento.

Come si può notare dalle normative del MIUR, l’Istituto Professionale e l’Istituto Tecnico Industriale concedono poco spazio allo studio della lingua e della letteratura italiana.

I percorsi degli istituti sono strutturati, ovviamente, su apprendimenti prettamente tecnici; lo studio della letteratura è marginale, infatti ci si concentra sugli autori fondamentali giusto per dare un quadro culturale generale. Tendenzialmente Italo Calvino non è menzionato tra questi autori.

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OPERE DI

ITALO CALVINO

INSERITE

NEI

PROGRAMMI DELLE SCUOLE SECONDARIE DI

PRIMO E SECONDO GRADO:

Il sentiero dei nidi di ragno ( 1947).

Ultimo viene il corvo (1949).

Raccolta di brevi racconti scritti

nell’immediato dopoguerra (1949) in cui il Neorealismo di Calvino trova i suoi accenti più originali nel comunicare il carattere misterioso e ineluttabile degli eventi.

Gli Amori difficili ( dal 1949 al 1958 ). L’opera comprende otto racconti

scritti tra il ’49 e il ’58, dedicati all’avventura di personaggi diversi, con una paziente descrizione dei rapporti tra le persone, sullo sfondo di una realtà sociale concreta.

Fiabe italiane ( 1956 ). L’interesse per il fiabesco ha spinto Calvino ad

un’indagine impegnativa sulla tradizione delle fiabe italiane; dopo due anni di ricerca nel 1956 pubblica un’ampia raccolta di Fiabe italiane, ricavate dalle più diverse tradizioni regionali e trascritte in una lingua semplice e piana per rivolgersi a un lettore comune, anche ai bambini.

I nostri antenati ( 1960 ). Il gusto per il fiabesco e il meraviglioso si riscontra

in tre brevi romanzi: Il visconte dimezzato(1952), Il barone rampante(1957), Il

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prima fase dell’attività di Calvino, quelle che veramente lo impongono come scrittore dotato di caratteri del tutto particolari.

I tre romanzi furono raccolti insieme nel 1960, come una vera e propria trilogia, nel volume I nostri antenati, il cui titolo sottolinea il legame che le loro vicende hanno con il presente; nelle figure artificiali create dal nostro scrittore si possono riconoscere i modelli di comportamento umano e intellettuale che agiscono anche nel mondo contemporaneo. Quella dei Nostri antenati è insomma una ricerca illuministica che esprime tutti i limiti e le difficoltà che la ragione incontra in un mondo articolato e labirintico, in cui è sempre facile perdere la strada, essere trascinati nell’errore , come i cavalieri dei romanzi.

Il visconte dimezzato. La vicenda narra la storia del visconte Medardo di Terralba,

diviso in due in seguito a uno scontro con i Turchi. Le due parti di Medardo rappresentano l’esperienza della scissione e della contraddizione, con cui deve confrontarsi chi vuole autenticamente conoscere e controllare il mondo.

Il barone rampante. Il barone ligure Cosimo Piovasco di Rondò all’età di dodici

anni, nel 1767, decide di salire su un’elce, e trascorre poi l’intera sua vita in cima agli alberi. Nel suo mondo sospeso egli si organizza con tutta una serie di strumenti pratici, in modo da vivere in rapporto con la realtà, pur rimanendo in un proprio ambito distante e separato: egli rifiuta le convenzioni della vita quotidiana, le regole e i costumi sociali, ma partecipa dall’alto alla sete di conoscenza del suo tempo, alla progettazione di un mondo giusto e civile, al lavoro rivolto a migliorare la vita sociale.

Il cavaliere inesistente. La storia è narrata dalla monaca Teodora e riguarda le

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vuoto e da sé si muove per il mondo. Agilulfo è amato da Bradamante, a sua volta amata da Rambaldo, e si congiunge infine a lei.

Marcovaldo, ovvero stagioni in città (1963). È una raccolta di

venti novelle, la prima edizione fu pubblicata nel novembre del 1963 in una collana di libri per ragazzi dell'editore Einaudi.

Il sottotitolo Le stagioni in città si rifà alla struttura dei racconti, associati ognuno ad una delle quattro stagioni dell'anno. Protagonista di tutti i racconti è Marcovaldo, un manovale con problemi economici, ingenuo, sensibile, inventivo, interessato al suo ambiente e un po' buffo e malinconico.

I racconti sono ambientati in una grande città imprecisata: anche se l'autore non ne fa il nome, con ogni probabilità si tratta di Torino, dove Calvino ha lavorato e vissuto per molti anni. Tuttavia questa città è presa a emblema di ogni città, con cemento, ciminiere, fumo, grattacieli e traffico, e Marcovaldo ne è il Cittadino per antonomasia.

Le avventure che si susseguono mostrano come la moderna città urbana possa arrivare ad influenzare le persone ed il loro rapporto con la natura.

Le città invisibili (1972).

Il libro può sembrare una serie di brevi descrizioni

di città ipotetiche, che non corrispondono in nessun modo alle città reali: ciascuna di esse è come una possibile configurazione della civiltà, un possibile modo di inserirsi nella natura, di costruire forme artificiali, di utilizzare il linguaggio, di intrecciare rapporti collettivi. Le descrizioni delle città vengono presentate come il resoconto che Marco Polo, dopo i viaggi, fa all’imperatore Kublai Kan. In tutto si svolgono diciotto dialoghi tra Marco Polo e il Gran Kan, per un totale di 55

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descrizioni di altrettante città, distinte in undici tipi diversi e distribuite con un sottile criterio di rotazione (Le città e la memoria; Le città e il desiderio; Le città

e i segni; Le città sottili; Le città e gli scambi; Le città e i morti; Le città e il cielo;

Le città continue; Le città nascoste).

Le Cosmicomiche ( 1984). Le nuove curiosità scientifiche di Calvino e la sua

più diretta attenzione per la combinatoria narrativa trovano espressione in una serie di racconti elaborati nella fase centrale degli anni Sessanta e raccolti nei due volumi Le Cosmicomiche (1965) e Ti con zero (1967), a cui si sono aggiunti in seguito pochi altri testi: il tutto è stato poi inserito nella raccolta completa delle

Cosmicomiche vecchie e nuove (1984).

Le situazioni comiche nascono infatti da un comico confronto con ipotesi scientifiche sull’origine, sull’evoluzione, sul destino dell’universo, al di là dei limiti della storia umana. La maggior parte delle storie sono narrate dal personaggio Qfwfq che presenta con disinvoltura situazioni che risultano da una combinazione di ipotesi.

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METODI DI SPIEGAZIONE PER COMPRENDERE

LA POETICA DI ITALO CALVINO

SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO

Italo Calvino è un autore inserito nei programmi della Scuola Secondaria di primo grado, ma durante i tre cicli lo scrittore viene affrontato in diversi modi. Nella prima e seconda classe Calvino viene preso come esempio tra altri autori per spiegare la struttura della fiaba e del racconto fantastico, e ci si limita a pochi cenni su vita e opere. Dunque obiettivo del docente è spiegare agli studenti il testo narrativo e le fiabe e i racconti di Calvino sono strumento per apprendere i diversi generi.

Nella terza classe Italo Calvino è spiegato tra altri autori del Novecento; dopo averlo inserito nel contesto storico e letterario, l’attenzione si sposta sull’analisi delle opere con letture dirette.

SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO

Italo Calvino lo ritroviamo nei programmi delle Scuole Secondarie di secondo grado soprattutto nei licei; negli Istituti lo studio dell’autore è marginale o nullo.

Il liceo prende in esame al primo anno Italo Calvino come esempio tra altri autori per spiegare i generi: fiaba, racconto fantastico, romanzo. Il docente propone agli studenti la lettura diretta di brani tratti dalle sue opere per meglio comprendere gli elementi caratteristici della narrazione. Alla lettura diretta dei brani si aggiunge un supplemento letterario su vita e opere di Calvino sugli elementi essenziali.

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Il quinto anno del liceo prevede lo studio di Italo Calvino tra gli autori del Novecento affiancato alla lettura diretta di alcune opere. Oltre alla biografia ci si sofferma sulle sue opere.

I programmi, di seguito riportati, delle Scuole Secondarie di primo e secondo grado sono strutturati come “programmi d’autore”, ossia programmi con solo le opere di Italo Calvino che servono a spiegare e comprendere sia la struttura di un genere letterario (come prima spiegato) sia la poetica del nostro autore secondo il grado di scuola e di annualità.

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SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO DI

CROTONE E PROVINCIA

Istituto Comprensivo “Diodato Borrelli” di

Roccabernarda (Kr)

I CLASSE

LA FIABA:

 Cenni sulla vita dell’autore.

 Lettura del brano La figlia del Re che non era mai stufa di fichi tratta dall’opera Fiabe Italiane.

 Lettura del brano Il palazzo delle scimmie tratta dall’opera Fiabe Italiane.  Letture tratte dal romanzo Il visconte dimezzato.

II CLASSE

IL RACCONTO FANTASTICO:  Cenni sulla vita dell’autore.

 Lettura del brano Giochi senza fine tratta dall’opera Le Cosmicomiche. III CLASSE

ITALO CALVINO: vita e opere.

RESISTENZA:

 Letture tratte dal romanzo Il sentiero dei nidi di ragno.

EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITà: I PROBLEMI ODIERNI IN FAMIGLIA.

 Lettura del brano L’avventura di due sposi tratta dall’opera Gli amori

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Come si può notare dal programma, nella prima classe Calvino viene affrontato sotto forma di fiaba. D’altronde lo scrittore ha raccolto e rinarrato molte fiabe della tradizione popolare italiana.

La fiaba è un racconto che ci trasporta lontano dalla realtà quotidiana e narra vicende situate in un mondo immaginario. I protagonisti delle fiabe sono creature umane coinvolte in avventure straordinarie con personaggi dai poteri magici come fate, orchi, giganti, nani. Il carattere popolare e spontaneo della fiaba ha determinato presso tutti i popoli la sua straordinaria fortuna. Per secoli le fiabe sono state raccontate a grandi e bambini e hanno costituito un repertorio di saggezza e fantasia.

Nella prima lettura Il palazzo delle scimmie1, tratta dall’opera Fiabe italiane, la fantasia di Calvino si serve delle scimmie: il messaggio del nostro

scrittore è di non badare alle apparenze, infatti anche una scimmia può divenire la sposa del Re.

Nella seconda lettura La figlia del Re che non era mai stufa di fichi2 tratta da Fiabe italiane si notano le diverse sezioni che compongono la fiaba, ossia le prove che il protagonista deve superare per arrivare al lieto fine.

Sempre al genere della fiaba si collega l’ultima lettura tratta dal romanzo Il

visconte dimezzato3.

Il brano preso in esame narra del visconte Medardo di Terralba che lascia il suo castello in Liguria per cercare la gloria e si arruola nell’esercito imperiale (nel ‘600) per combattere contro i Turchi. Nominato luogotenente, Medardo prende parte al combattimento rimanendo ferito, anzi mutilato di tutta la metà sinistra del

1

Italo Calvino, Fiabe italiane, vol. I, Torino, Einaudi, 1956, pp. 258- 261.

2

Ibidem pp. 171- 173.

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viso e del corpo. Dimezzato, deve pertanto lasciare le armi e fare ritorno a Terralba. Il ritorno del visconte a casa viene descritto in chiave umoristica, sarcastica, grottesca; forte è l’osservazione della realtà e il giudizio su uomini e cose espresso da Calvino.

Nella seconda classe Calvino viene studiato sotto forma di racconto fantastico. Il brano commentato è Giochi senza fine4 tratto dall’opera Le Cosmicomiche.

I racconti, che vengono narrati in prima persona dal protagonista, il vecchio Qfwfq, prendono spunto da nozioni scientifiche, principalmente astronomiche, per costruire situazioni surreali e esilaranti; storie umoristiche e paradossali relative all'universo, all'evoluzione di tempo e spazio.

Il programma della terza classe è sicuramente più complesso; gli argomenti trattati sono ampi, ma soprattutto Italo Calvino viene studiato come autore inserito nel tempo e nello spazio.

La prima lettura Il nascondiglio misterioso5 non è altro che la descrizione del sentiero dei nidi di ragno, luogo magico in cui Pin ( un ragazzino che vuole diventare partigiano) nasconde la pistola rubata ai tedeschi.

Il brano è estrapolato Il sentiero dei nidi di ragno, romanzo di formazione, ma soprattutto romanzo della Resistenza.

L’argomento trattato attraverso la lettura del brano o del romanzo integrale è la Seconda Guerra Mondiale, ma soprattutto la guerra partigiana cui Calvino

4

RR II, pp. 135- 141.

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partecipa; la grande novità di Calvino è quella di narrare la guerra vista dagli occhi di un bambino.

La seconda lettura L’avventura di due sposi6 è un racconto tratto dall’opera Gli amori difficili. La lettura viene affrontata nell’ambito dell’Educazione all’affettività, per vivere e superare i problemi quotidiani.

L’intento dell’autore è di criticare gli effetti negativi che il lavoro moderno può avere sulla vita privata, sulle relazioni familiari, e trovare il giusto modo di risolverle.

Elide e Arturo, i protagonisti del racconto, sono due giovani sposi che, a causa dei rispettivi turni di lavoro, riescono a trascorrere insieme solo poche ore al giorno, ma è proprio quel poco che li unisce sempre di più: quindi non è importante la quantità del tempo trascorso insieme ma la qualità.

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Istituto Comprensivo “Diodato Borrelli” di

Santa Severina (Kr)

I CLASSE

LA FIABA:

 Cenni sulla vita dell’autore.

 Lettura tratta dal romanzo Il barone rampante in cui si affronta con il brano Una strana famiglia il problema del "Conoscersi per...crescere" .

II CLASSE

IL RACCONTO UMORISTICO:  Cenni sulla vita dell'autore.  Lettura di brani umoristici:

- Lettura di brani tratti da Le Cosmicomiche.

III CLASSE

ITALO CALVINO:  Vita e opere

 Letture di racconti dell’opera Ultimo viene il corvo.

 Lettura del brano La fermata sbagliata tratta dall’opera Marcovaldo

ovvero Le stagioni in città.

 Lettura del brano Funghi in città tratta dall’opera Marcovaldo ovvero Le

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Il programma scolastico ricalca in gran parte quello precedente, quindi rispetta a pieno i programmi ministeriali.

Come si può notare anche in questo programma, nella prima classe Calvino viene affrontato sotto forma di fiaba. Obiettivo principale è far capire la struttura della fiaba con tutti gli elementi che la compongono attraverso la lettura di alcuni racconti di Calvino. Il nostro scrittore non è altro che un esempio, in quanto autore di fiabe, che con il suo stile e il suo linguaggio appassiona i più giovani.

La lettura affrontata è tratta dal romanzo Il barone rampante7.

Il racconto vuole stimolare il lettore alla riflessione su alcuni temi, oltre che intrattenerlo e divertirlo. Il tema principale è collegabile agli altri due libri di Calvino, che fanno parte del ciclo I nostri antenati, ossia Il Visconte dimezzato e Il

Cavaliere inesistente, cioè l'affermazione di sé stessi e la volontà di riuscire a

trovare un equilibrio interiore senza alcun tipo di esasperazione, come Cosimo e Biagio. Inoltre in questo romanzo è trattato anche il problema dell'amore che, vissuto come quello tra Viola e Cosimo, è solo distruttivo per entrambe le persone.

I temi dibattuti all’interno del Barone rampante sono ancora oggi molto attuali. Credo che anche noi dobbiamo imparare a trovare un giusto equilibrio interiore, soprattutto in fase di crescita, in cui siamo tutti un po' incerti; dobbiamo imparare a essere noi stessi senza criticare o assimilare le idee altrui, ma cercare di valutare i suggerimenti, i consigli, le notizie a noi pervenute.

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Nella seconda classe Calvino viene utilizzato per spiegare agli studenti la struttura del racconto umoristico.

Dopo aver dato cenni sommari sulla vita e le opere di Calvino, l’attenzione si sposta sul brano umoristico per capire soprattutto il linguaggio del nostro scrittore. Attraverso la lettura di brani, scelti dall’opera Le Cosmicomiche, si propone agli studenti il modo in cui Calvino cerca di trasporre la fantasia nella realtà, con un linguaggio semplice e ricco di esagerazioni fantastiche.

Nella terza classe si dà ampio spazio allo studio di Calvino.

Nell’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado Calvino è illustrato tra gli autori del Novecento. L’autore viene inserito nel periodo storico in cui vive e nella corrente letteraria a cui appartiene. Inoltre si prendono in esame tutte le opere di Calvino in linea generale, così da comprendere al meglio questo autore multiforme.

Le tematiche affrontate sono due: la guerra partigiana e la fantasia. Per la prima tematica vengono presi in esame alcuni racconti tratti dall’opera Ultimo viene il

corvo.

Ultimo viene il corvo è una raccolta di racconti scritta da Italo Calvino, frutto

dell'esperienza partigiana in cui i motivi storico-resistenziali si fondono con il preminente gusto fiabesco - avventuroso.

L’altra tematica è la fantasia, o meglio il modo in cui l’autore trasfigura la realtà in fantasia, dimostrando di saper controllare con grande padronanza questo mondo fantastico, attraverso uno stile fatto di brevi frasi e un linguaggio chiaro e lineare.

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La prima lettura, La fermata sbagliata 8 è tratta da Marcovaldo ovvero le stagioni

in città.

A Marcovaldo piace molto il cinema; una sera, all’uscita, si trova immerso in una nebbia spessissima e si perde. Marcovaldo va verso la fermata del tram e prende il 30. Scende dal tram quando crede di essere arrivato, ma non riconosce niente: ha sbagliato la fermata. Comincia a camminare, ma non riconosce niente e si sente perso. Così Marcovaldo cammina e arriva in un posto strano con luci nel suolo, trova uno strano autobus ed entra. Il vuoto in cui si trova immerso prolunga nella sua mente le immagini del film, ambientato in India. Si ritroverà stranamente su un aereo diretto proprio a Bombay.

La seconda lettura, tratta sempre da Marcovaldo, è il brano Funghi in

città9. Marcovaldo scopre dei funghi cresciuti su una striscia d'aiuola d'un corso

cittadino. Crede di poter ritrovare un angolo di natura anche in città, un angolo solo a lui noto. Quando è finalmente arrivato il momento di raccogliere i funghi, Marcovaldo scopre che altre persone sono arrivate prima di lui. L'episodio si conclude con una corsa in ospedale: infatti i funghi erano velenosi e i malcapitati rivali nella raccolta si ritrovano tutti accomunati da un identico destino.

Come possiamo notare, in entrambi i brani si sottolinea il tema dell’evasione; nella prima lettura il protagonista vuole evadere dal suo luogo tanto da sbagliare fermata e trovarsi in aeroporto; nella seconda lettura l’evasione rimanda al mondo naturale, Marcovaldo si impressiona e rimane stupefatto davanti alla crescita di funghi in città. 8 RR I, PP. 1123- 1129. 9 Ibidem pp. 1067- 1070.

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Istituto Comprensivo di Scandale (Kr)

I CLASSE

LA FIABA:

 Cenni sulla vita dell’autore.

 Lettura del brano Fantaghirò persona bella tratta dall’opera Fiabe

Italiane.

 Lettura del brano La città smarrita nella neve tratta dall’opera

Marcovaldo ovvero stagioni in città.

II CLASSE

IL RACCONTO DI FANTASIA:  Cenni sulla vita dell’autore.

 Lettura del brano La pazzia di Cosimo tratto dal romanzo Il barone

rampante.

III CLASSE

ITALO CALVINO: la vita, le opere, i temi. - Contesto storico.

- Corrente letteraria: Il Neorealismo.

Letture di racconti tratte dall’opera Ultimo viene il corvo.

 Letture di brani tratte dall’opera Marcovaldo, le stagioni in città. - Marcovaldo al supermarket.

- Funghi in città.

- La villeggiatura in panchina.

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Dando uno sguardo generale a questo programma, si può subito notare come è conforme agli altri.

Nella prima classe Calvino viene trattato ancora una volta come un autore di fiabe; la lettura del brano Fantaghirò persona bella10, tratta da Fiabe italiane, è

uno strumento per capire la struttura della fiaba.

Dunque la lettura di tale brano serve a delineare: la situazione iniziale con presentazione di personaggi, luoghi e situazione che determina la storia; l’allontanamento, ossia il momento in cui il protagonista si allontana da casa e incontra l’antagonista; l’incontro della difficoltà; il superamento della

difficoltà con l’ingresso degli aiutanti; e il lieto fine in cui la protagonista

incontra l’eroe ed è salva mentre l’antagonista tendenzialmente muore.

Il secondo racconto letto come brano antologico è La città smarrita nella

neve,11 tratto da Marcovaldo, in cui si cerca di far capire la fantasia e l’invenzione di Calvino attraverso la descrizione del paesaggio innevato.

In città è caduta la neve. Marcovaldo è incaricato di spalare il cortile antistante alla ditta dove lavora. Marcovaldo sente la neve come amica, come un elemento che annulla la gabbia di muri in cui è imprigionata la sua vita. Con i cumuli di neve Marcovaldo crea strade tutte sue. Trasformato in pupazzo di neve da un carico di tre quintali piombatogli addosso dalle tegole ne esce gonfio ed intasato dal raffreddore. Per una tromba d'aria provocata da uno starnuto di Marcovaldo, tutta la neve viene risucchiata su e il cortile si ripresenta con le cose di tutti i giorni, spigolose ed ostili.

10

FI, pp. 290- 293.

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Nella seconda classe viene studiato il racconto di fantasia; uno dei brani che stimola molto gli studenti è La pazzia di Cosimo12 tratto dal romanzo Il

barone rampante, di cui si è già trattato.

La vicenda è collocata in un periodo storico preciso, ossia l’epoca dell’Illuminismo e della Rivoluzione; nella narrazione si notano subito elementi fiabeschi che ripropongono quella chiave di lettura tra realismo e fantastico del Visconte dimezzato e del Cavaliere inesistente.

Per Calvino la scelta che il protagonista compie non è una fuga dal mondo, né dai rapporti umani e dalla società: la storia di Cosimo rappresenta, infatti, la volontà di un uomo che vuole seguire fino in fondo una regola che si è autoimposto, perché senza di questa non avrebbe un’identità da presentare a sé stesso e agli altri. Cosimo decide di salire e vivere sugli alberi non come un “misantropo”, ma come un uomo coinvolto nel suo tempo che partecipa alla vita degli uomini, agisce altruisticamente e li aiuta; nella consapevolezza che «per essere con gli altri veramente, la sola via era d’essere separato dagli altri»13.

Nella terza classe Calvino viene studiato nel suo insieme; quindi dati biografici, periodo storico e corrente letteraria.

Lo studio di Calvino viene affrontato su due tematiche: la guerra partigiana attraverso la lettura di alcuni brani da Ultimo viene il corvo e il tema della fantasia con alcune letture tratte da Marcovaldo.

Per quanto riguarda le letture tratte da Marcovaldo la più comune in tutti gli Istituti è Funghi in città; ne seguono delle altre Marcovaldo al supermermarket;

La villeggiatura in panchina; Fumo, vento e bolle di sapone.

12

RR I, PP. 549- 559.

13

(27)

98

Nel brano “Marcovaldo al supermarket”14, Marcovaldo, insieme alla sua

famiglia, dopo il lavoro si dirige al supermarket: ma, non avendo soldi, si limita a girare per i reparti senza comprare nulla. Un giorno gli viene l'impulso di riempire il carrello solo per il gusto di averlo pieno, ma quando viene annunciata l’imminente chiusura del supermarket la famiglia si precipita a svuotare i carrelli. Tuttavia la tentazione di riempirli è tale che più li svuotano e più li riempiono, finché non vedono che in una parte del supermarket ci sono lavori di ampliamento e svuotano i carrelli nella benna di una gru.

Nella lettura, La villeggiatura in panchina15 Marcovaldo si sente soffocare

in casa sua, dove dormono tutti in una sola camera. Nota la panchina nel giardinetto pubblico sotto casa e questa lo fa sognare: immagina quanto sarà fresco e riposante dormirci tutto da solo. Una notte caldissima Marcovaldo prende il suo guanciale e va in giardino, ma la panchina è occupata da una coppia che litiga e lui deve aspettare a lungo prima di conquistarla; poi ci sono i rumori, i profumi, le puzze inconsuete che impediscono più di una volta a Marcovaldo di trovare il sonno tanto desiderato. E anche quando riesce ad addormentarsi, si risveglia pieno di dolori alla schiena e al fianco, con i quali deve recarsi al lavoro.

Nell’ultima lettura “Fumo, vento e bolle di sapone”16

ogni giorno il postino depone nelle cassette della posta un sacco di lettere, tranne per Marcovaldo a cui nessuno scrive mai: gli arrivano solo le bollette di luce e gas. I figli di Marcovaldo pensano di arricchirsi accaparrandosi, per poi rivenderli, i buoni pubblicitari dei detersivi che danno il diritto di ritirare campioni gratuiti. 14 RR I, 1146- 1151. 15 RR I, 1071- 1078. 16 RR I, 1152- 1158.

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99

Però l’operazione fallisce. Le cose si complicano; la trasformazione dei buoni in merce va per le lunghe. Tra gli incaricati delle ditte inoltre non tarda a spargersi la voce dell’esistenza di una concorrenza sleale. Da un momento all’altro il detersivo diventa pericoloso come dinamite e per sbarazzarsene i bambini gettano la polvere nel fiume. Il sapone, sciogliendosi, diventa schiuma che, sotto l’azione del vento, libera bolle di sapone nell’aria, le quali a loro volta si confondono col fumo nero delle ciminiere. Poi le bolle svaniscono e non resta che il fumo nero delle ciminiere.

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100

Istituto Comprensivo “Mariagrazia Cutuli”

di Crotone

I CLASSE

LA FIABA:

Cenni sulla vita dell’autore.

 Lettura del brano Il principe che sposò una rana tratto dall’opera Fiabe

italiane.

II CLASSE

IL RACCONTO FANTASTICO  Cenni sulla vita dell’autore.

 Lettura del brano Dov’è più azzurro il fiume tratto dall’opera Marcovaldo

ovvero Le stagioni in città.

III CLASSE

ITALO CALVINO

 Vita e opere dell’autore.

 Lettura del racconto Furto in pasticceria tratto dall’opera Ultimo viene il

corvo.

 Letture tratte dal romanzo Il sentiero dei nidi di ragno volte ad analizzare il personaggio Pin.

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101

In questo quarto e ultimo programma, come si può notare, si ripetono i generi narrativi e le opere di Calvino trattate sinora.

Nella prima classe è sempre un brano tratto da Fiabe italiane a essere letto e contestualizzato per spiegare il genere della fiaba. Attraverso la lettura del brano Il

principe che sposò una rana17, Calvino con grande fantasia descrive le prove che

tre fratelli devono superare per guadagnarsi il Regno; il figlio minore del re alla fine stupisce il padre, diviene Re e la sua donna, inizialmente una rana, diventa regina del Regno.

Nella seconda classe sono ancora le letture di Marcovaldo ad appassionare gli studenti; l’autore in questa opera rappresenta la nuova realtà degli anni cinquanta dandone un’immagine comico-fiabesca.

Nel brano Dov’è più azzurro il fiume18 Marcovaldo, per fornire alla famiglia cibi non passati tra le mani di speculatori, cerca un posto dove l'acqua sia pura e non inquinata e i pesci sani e non avvelenati. Un giorno, in un fiume vicino al suo luogo di lavoro, Marcovaldo vede degli uomini pescare dei pesci. Una mattina presto va al fiume prima del lavoro, e pesca molte tinche. Sulla strada del ritorno, viene fermato da una guardia che gli impone di ributtare in acqua i pesci perché quell'acqua è inquinata dalle vicine fabbriche di vernice: ecco perché quell'acqua è di un azzurro così vivo. Marcovaldo, così, rovescia i pesci nel fiume.

17

FI, pp.51- 53..

18

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Nella terza classe dopo aver studiato la vita e le opere di Calvino si approfondisce la tematica della guerra di Resistenza attraverso la lettura del racconto Furto in pasticceria19 tratto dall’opera Ultimo viene il corvo.

In questo brano tre ladri si introducono di notte in un negozio per svaligiarlo: uno, Uora-uora, fa il palo, e gli altri due entrano per effettuare il furto. Il locale è buio, e Gesubambino, chiamato così per la sua faccia tozza, scopre di trovarsi in una pasticceria; comincia così a tastare con le mani i dolci che lo circondano, assaggiando meringhe, krapfen e una torta alla crema. Mentre il Dritto svuota la cassa, Gesubambino continua ad ingozzarsi di dolciumi; Uora-uora entra per avvisare che la polizia si sta avvicinando, e così il capobanda preleva gli ultimi soldi e scappa. Gesubambino rimane a mangiare, fin quando arriva la polizia. I poliziotti però cominciano a mangiare anche loro, e così il goloso ladro riesce a fuggire indisturbato, portando con sé dei dolci da regalare alla sua fidanzata.

Il racconto, ambientato dopo la guerra fa emergere la povertà di allora; inoltre si incontra anche il tema dell'angoscia, che appare quando Gesùbambino vuole a tutti i costi mangiare più dolci possibili e più capisce che non può mangiarli tutti, più diventa aggressivo. I dolci in quel periodo erano una prelibatezza possibile solo a poche persone, e questo spiega il desiderio di impossessarsi di tanti dolciumi. Infine si nota attraverso la lettura del brano la vittoria dei sensi sulla ragione; infatti il protagonista rischia di non rubare i soldi pur di ingozzarsi di dolci.

Oltre a questo brano, si affrontano anche letture tratte dal Sentiero dei nidi di

ragno per analizzare il personaggio Pin. In quest’ultima opera Calvino narra la

19

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guerra attraverso gli occhi semplici di Pin, un bambino che ama stare con gli adulti, in quanto non riesce a stabilire rapporti con i suoi coetanei e vive la guerra come un gioco.

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CONCLUSIONI

Emerge subito dai programmi l’ampio spazio dedicato a Italo Calvino nell’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado, differentemente dai primi due anni. Inoltre mentre nella prima e seconda classe Calvino è studiato e letto come esempio di narratore per spiegare la struttura della fiaba e del racconto fantastico, nella terza classe lo studente affronta pienamente Calvino, in quanto autore del Novecento.

Per illustrare la fiaba, gli studenti della prima classe leggono diversi racconti tratti dall’opera Fiabe italiane; inoltre agli studenti viene proposta la lettura di brani estrapolati da due romanzi che costituisco la trilogia I nostri

antenati ossia il romanzo Il barone rampante e Il visconte dimezzato, ma sempre

per capire il mondo fiabesco.

In questo ciclo lo scopo della lettura di Calvino, come detto prima, è trovare le diverse sezioni che compongono la fiaba, quindi soffermarsi sul rispetto della struttura della fiaba e non sul pensiero del nostro scrittore.

Nella seconda classe Calvino è strumento per spiegare il racconto fantastico. Non vi è un’opera in particolare da leggere agli studenti, ma la scelta oscilla tra i racconti umoristici e fantastici estrapolati dal romanzo Il barone

rampante e i racconti tratti dall’opera Le Cosmicomiche. Attraverso queste letture

Calvino cerca di trasporre la fantasia nella realtà, con un linguaggio semplice e ricco di esagerazioni fantastiche che appassionano il lettore.

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Nell’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado il nostro

autore viene studiato al meglio. Innanzitutto viene inserito nel periodo storico della seconda guerra mondiale e guerra partigiana, poi viene delineata la corrente letteraria del Neorealismo a cui partecipa. Inoltre si illustrano in generale tutte le opere, soffermandosi su quelle principali.

Maggiore importanza viene concessa al periodo della Resistenza, sia per capire il contesto storico, sia per comprendere il ruolo di Calvino in questo periodo; proprio attraverso la lettura di alcuni racconti dell’opera Ultimo viene il

corvo e di brani estrapolati dal Sentiero dei nidi di ragno viene affrontato il tema

della Resistenza tra realtà e fantastico.

Oltre a queste due opere nell’ultimo anno della scuola secondaria di primo grado vengono letti e commentati alcuni brani dell’opera Marcovaldo, ovvero

stagioni in città.

Con la lettura di queste novelle viene sottolineata principalmente la vena fantastica di Calvino e soprattutto l’evasione del nostro scrittore dal mondo quotidiano verso una realtà diversa, sia essa naturale, scientifica ecc…

In conclusione posso dire che lo spazio dedicato allo studio di Italo Calvino nella scuola secondaria di primo grado è medio; risulta più elevato nell’ultimo anno, in cui è possibile leggere e studiare lo scrittore in toto, così da averne una conoscenza migliore. È anche vero che l’importanza di Calvino si può capire e apprendere solo nella terza classe perché lo studente ha conoscenze linguistiche e culturali tali da poter affrontare lo studio di questo scrittore dai generi diversi, dalla mente fantasiosa e dallo stile semplice.

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SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO

DI CROTONE E PROVINCIA

Nelle scuole secondarie di secondo grado Italo Calvino è un autore che viene lasciato un po’ al margine. Il nostro scrittore viene studiato in due diversi momenti: tendenzialmente al primo anno nei licei, attraverso lo studio dei generi letterari fiaba/ racconto/ romanzo e nell’ultimo anno (sempre nei licei) come autore del Novecento. In quest’ultimo caso, il più delle volte il tempo è tiranno e non si arriva a svolgere l’unità, così ci si limita a parlare del Neorealismo e delle nuove tendenze della narrativa postbellica, citando alcuni scrittori tra cui Calvino sfiorando soltanto qualche opera.

Importante è la nuova legge DPR 89 del 15 marzo del 2010 approvata dal MIUR che ha riorganizzato la divisione degli anni nei licei con i relativi programmi:

- I BIENNO ( primo e secondo anno). Studio della letteratura del ‘200 e ‘300

- II BIENNO ( terzo e quarto anno). Studio della letteratura dal ‘400 al ‘700.

- V ANNO. Studio della letteratura dall’800 al ‘900.

Come si può notare, con la legge DPR 89, ci sono due vantaggi nei licei: da un lato lo studio di Italo Calvino al V anno, in quanto il programma si concentra soltanto sull’Ottocento e il Novecento, consentendo tempi più lunghi; dall’altro la nuova suddivisione di anni e programmi prevede lo studio della letteratura già dal primo bienno, in tal modo lo studente a conclusione della scuola secondaria di secondo grado ha un buon quadro culturale della nostra letteratura.

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Liceo Classico “Diodato Borrelli” di Santa

Severina

I ANNO

 Conoscenza della vita e della poetica di Calvino nei suoi lineamenti essenziali.

 LA FIABA:

- Letture tratte dall’opera Fiabe italiane:

La sposa sirena; I tre orfani.

 IL RACCONTO:

- Letture tratte dall’opera Marcovaldo:

Il bosco sull’autostrada; Funghi in città.

- Lettura tratta dall’opera Gli Amori Difficili:

L’avventura di un viaggiatore.

 IL ROMANZO:

- Lettura integrale del romanzo Visconte Dimezzato.

QUINTO ANNO

Vita e opere dell’autore.

 Lettura del romanzo Il sentiero dei nidi di ragno come romanzo neorealista.

 Lettura del romanzo Le città invisibili per lo sperimentalismo linguistico. .

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Nel I anno del liceo classico il docente svolge un percorso d’autore di narrativa attraverso lo schema AUTORE- TEMA- GENERE.

Italo Calvino viene scelto per gli alunni del I anno della Scuola Secondaria di II grado perché consente una lettura a più livelli, da quella di “semplice svago”, a quella “riflessiva”, a quella “consapevole” in una combinazione narrativa che presenta esiti completamente nuovi.

Italo Calvino è un modello ideale per comprendere gli elementi caratteristici della narrazione poiché aderisce al Neorealismo in modo del tutto personale, ponendo in primo piano il carattere artificioso di una creazione narrativa che si ottiene componendo e ricomponendo tra loro, generi, stili e tecniche narrative: fiaba, racconto fantastico, romanzo.

Attraverso la letture di brani tratti da Fiabe Italiane, il docente sviluppa alcune tematiche quali: la sofferenza, il trionfo della giustizia, la ricerca della propria identità e del proprio futuro, l’unità e la solidarietà tra tutti gli elementi della natura ecc…

Il brano La sposa sirena20 fa parte di un viaggio nel folklore compiuto da Italo

Calvino dal 1954 al 1956 attraverso tutta l’Italia. Lo scrittore rielabora una storia di area tarantina tradotta in italiano da Giuseppe Gigli, offrendo i seguenti topoi: tradizione classica delle Sirene; punizione della sposa adultera; metamorfosi della sposa e sua riabilitazione; prova richiesta al marito; ricongiungimento dei due sposi; morte delle Sirene (con ripresa, dunque, del mito classico).

La bella sposa di un marinaio spesso assente si lascia sedurre da un Re che poi l’abbandona; torna dal marito che, non perdonandola, pensa che la donna meriti la

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morte, sicché la getta in mare, dove le Sirene, affascinate dalla sua bellezza, la conducono nel loro palazzo, la chiamano Schiuma e le insegnano a cantare ed incantare i marinai di passaggio che si buttano in mare a capofitto. Schiuma però non riesce a scordare il marito, il quale una notte compie l’usuale gesto dei marinai: si lancia tra le onde; le Sirene lo vogliono trasformare in corallo o cristallo o conchiglia, ma Schiuma, innamorata ancora, ottiene una dilazione della sorte crudele e con uno stratagemma lo salva facendolo tornare solo a terra; l’uomo, pentito, non potendo vivere senza di lei, affronta la classica prova magica di coraggio pur di riavere la sposa: ruba un fiore-talismano, senza il quale le Sirene son destinate a morire. L’impresa riesce e i due sposi si ricongiungono grazie al sacrificio delle Sirene, che, in tal caso, sono portatrici di un messaggio salvifico di generosità e di amore.

L’opera dal titolo Fiabe italiane raccolta dalla tradizione popolare, trascritta in lingua dai vari dialetti da Italo Calvino (Einaudi, 1956), contiene all’interno duecento fiabe, suddivise per regioni di appartenenza.

Un ruolo centrale in questa antologia lo conserva la tradizione narrativa calabrese con ben otto fiabe (I tre orfani, La bella addormentata ed i suoi figli, II Reuccio

fatto a mano, La tacchina, Le tre raccoglitrici di cicoria, La Bella dei Sett’abiti, II

Re serpente, La vedova e il brigante, II granchio dalle uova d’oro) che furono

tradotte da Calvino dal dialetto alla lingua italiana, evitando così la dispersione dovuta alla fine della tradizione di trasmissione orale dei contenuti fiabeschi. Un lavoro che spinse Calvino non solo all’analisi dei testi, in precedenza raccolti dallo studioso di tradizioni calabresi Luigi Bruzzano, ma anche ad alcuni viaggi

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nel territorio calabrese. Lo scrittore in particolare, analizzando le fiabe calabresi si concentrò sulla natura archetipica dei rapporti sociali, mescolati alle credenze popolari, alla religione e al legame con il territorio.

La fiaba I tre orfani21 oltre ad essere dotata di grande fantasia, non termina con i

classici matrimoni e amori eterni. Essa racconta di tre orfani, che, non avendo obbedito al proprio padrone, vanno all'inferno. Il terzo, nonché il più giovane, invece, si dimostra molto coraggioso obbedendo al proprio padrone anche a costo della sua stessa vita.

Oltre a Fiabe italiane agli studenti viene proposta la lettura di brani tratti dall’opera Marcovaldo, in cui Calvino mostra come la società delle città moderne possa arrivare ad influenzare le persone e il loro rapporto con la natura. Le letture affrontate nel liceo classico tratte da tale opera sono Funghi in città, brano spiegato precedentemente nell’analisi dei programmi della scuola secondaria di primo grado e Il bosco sull’autostrada.

In quest’ultimo brano è descritta una sera d'inverno molto fredda: in casa di Marcovaldo manca la legna per la stufa, così decide di uscire per cercarla ma, trovandosi in città, ne trova molto poca. Al suo ritorno, a casa trova il caminetto funzionante: i figli, usciti anch'essi per cercare legna, hanno trovato dei cartelli pubblicitari, e li hanno scambiati per alberi dato che, nati in città, non hanno mai visto un vero bosco. Allora, seguendo le indicazioni dei bambini per il "bosco", Marcovaldo comincia a tagliare con la sega il cartellone ma viene sorpreso dall'agente Astolfo, che però è miope e non lo riconosce.

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Sempre per spiegare il genere del racconto fantastico il docente propone la lettura del brano L’avventura di un viaggiatore tratto dall’opera Gli Amori

Difficili. I titoli dei brani di tale opera ripetono sempre la dicitura: “L’avventura

di” seguita dall’identità del protagonista. Tuttavia, il termine “ avventura” è ironico.

Spesso Calvino narra di movimenti interiori e di viaggi verso il silenzio, silenzio inteso come difficoltà di comunicazione sempre presente alla base dei rapporti umani, ma anche silenzio come valore preziosissimo e strumento di vera comprensione. Allo stesso modo, seppure Gli Amori Difficili siano storie di come una coppia non si incontra, questo non incontrarsi è sì causa di angoscia e disorientamento, ma al medesimo tempo è elemento fondante di una relazione amorosa, se non coincide addirittura con lo stesso amore.

Dopo aver spiegato la struttura della fiaba e del racconto, il docente affronta lo studio del genere del romanzo attraverso la lettura integrale e personale del romanzo Il visconte dimezzato affiancato al tema del doppio: il bene e il male.

Nel V anno del liceo Italo Calvino viene studiato in toto.

Complessivamente oltre alla biografia dello scrittore vengono delineate con maggiore approfondimento gran parte delle sue opere. A volte, agli studenti si propone la lettura individuale del romanzo integrale Il sentiero dei nidi di ragno e anche la lettura del romanzo Le città invisibili.

Quest’ultimo romanzo fa parte del periodo combinatorio dell’autore, dove è evidente l’influenza della semiotica e dello strutturalismo.

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Le città descritte da Marco Polo diventano simbolo della complessità e del disordine della realtà, e le parole dell’esploratore appaiono come il tentativo di dare un ordine a questo caos del reale. I temi affrontati sono diversi e vari: dal tema del ricordo e della memoria a quello del tempo, da quello del desiderio a quello della morte. Il ruolo e la sfida del lettore è riuscire a cogliere un suo ordine personale nella vasta materia dell’opera.

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Liceo Scientifico “Filolao” di Crotone

I ANNO

 Cenni su vita e opere di Italo Calvino IL RACCONTO FANTASTICO

- Letture dei brani tratti dall’opera Malcovaldo:

Funghi in città, Il coniglio velenoso, Il bosco sull’autostrada.

QUINTO ANNO

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Il primo anno del liceo scientifico prevede lo studio di Italo Calvino nei

suoi aspetti essenziali. Dopo aver inquadrato l’autore nel contesto storico e letterario lo studente è a contatto direttamente con l’opera. L’attenzione verte sul testo narrativo e soprattutto sul filone fantastico.

Dunque allo studente viene proposta la lettura di alcuni brani dell’opera

Marcovaldo per spiegare la struttura del racconto fantastico.

Tra le letture dell’opera ritroviamo Funghi in città e Il bosco sull’autostrada già menzionate e Il coniglio velenoso22.

In quest’ultimo brano Marcovaldo ruba in un ospedale un coniglio ignorando che è contaminato da virus. Marcovaldo vorrebbe mettere su un allevamento, ma viene subito scoperto. Nel frattempo il coniglio scappa, ma abituato alla gabbia, è disorientato: si aggira sui tetti. Il coniglio si lascia cadere nel vuoto finendo dritto tra le mani di un pompiere. Caricato sull’ambulanza si ritrova in compagnia di Marcovaldo, sua moglie e i suoi figli, ricoverati in osservazione per una serie di vaccini.

Nel V anno del liceo scientifico Italo Calvino è menzionato in quanto

autore del Novecento. Lo scrittore viene inquadrato nel periodo storico e letterario; vengono date notizie biografiche e sulle opere senza però affrontare uno studio diretto e approfondito di queste ultime.

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Istituto

Tecnico

Industriale

“Guido

Donegani” di Crotone

L’Istituto Tecnico Industriale affronta lo studio di Italo Calvino nel biennio in modo alquanto saltuario e superficiale, per queste ragione e per le indicazioni del Miur (sopra citate) non è possibile riportare un programma delineato nei vari temi e argomenti.

Si può solo dire che oltre ad alcuni cenni su vita e opere di Italo Calvino, allo studente vengono letti alcuni brani tratti dall’opera Marcovaldo.

Istituto Tecnico Professionale

“Pertini-Santoni” di Crotone

Il programma di letteratura italiana dell’Istituto Tecnico Professionale non prevede lo studio di Italo Calvino, quindi anche in questo caso non è possibile riportare alcun programma.

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SCUOLE SECONDARIE DI PRIMO GRADO DI

PISA

Il sondaggio effettuato nelle Scuole Secondarie di primo grado di Pisa ha riportato gli stessi risultati di quello svolto nelle scuole dello stesso grado della provincia di Crotone.

Nella Scuola Secondaria di primo grado Italo Calvino, come si è già illustrato, non è un autore centrale studiato nel suo contesto storico e letterario, poiché lo scopo non è ripercorrere la storia della letteratura bensì spiegare agli studenti i generi letterari. Dunque il nostro scrittore è un esempio tra gli altri autori per far comprendere il genere della fiaba e mettere in evidenza tutti gli elementi di questo genere. Inoltre il genere fiaba con la sua semplicità di linguaggio esprime tematiche complesse in modo che possano essere apprese da studenti del primo ciclo.

Una sostanziale differenza evidenziata tra le Scuole Secondarie di I grado di Pisa e Crotone è la generale tendenza della prima a inserire nei programmi solo il genere fiaba, quindi brani tratti dall’opera Fiabe italiane e, raramente, nella terza classe la lettura di brani tratti dall’opera Marcovaldo, differentemente dalle scuole di Crotone che si soffermano in ugual modo sul genere della fiaba e su quello del racconto fantastico.

Inoltre rare sono le letture estive e tendenzialmente si preferisce proporre agli studenti Il barone rampante e Il visconte dimezzato.

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Istituto Comprensivo G. Toniolo di Pisa

I CLASSE

 Cenni su Italo Calvino.

 Lettura di brani tratti da Fiabe italiane.

III CLASSE

Lettura di brani tratti dall’opera Marcovaldo:

- Funghi in città; Il bosco sull’autostrada; Marcovaldo al supermarket.

Nella prima classe si concede ampio spazio al Calvino fantastico attraverso alcune letture tratte dall’opera Fiabe italiane proposte dalle antologie. Nelle terza classe il docente spiega il genere del racconto fantastico attraverso i brani tratti dall’opera Marcovaldo.

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Istituto Arcivescovile Santa Caterina di Pisa

Nel mio sondaggio ho inserito una Scuola Secondaria di primo grado paritaria giusto per evidenziare alcune differenze con la Scuola Statale là dove dovessero esserci. Tendenzialmente il programma seguito è simile agli altri, è sempre il genere fiaba a essere spiegato e analizzato attraverso la lettura di brani tratti dall’opera Fiabe Italiane, ma a volte si affianca anche la lettura di brani tratti dall’opera Marcovaldo.

I CLASSE

 Cenni su Italo Calvino.

 Lettura di brani tratti da Fiabe italiane:

- Fantaghirò, persona bella; La camicia dell’uomo contento. Lettura di brani tratti dall’opera Marcovaldo.

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Nella prima classe si prevede la lettura di alcune fiabe; oltre a Fantaghirò,

persona bella, già presa in esame, troviamo La camicia dell’uomo contento23. La fiaba descrive un principe sempre scontento a tal punto che il Re suo padre, preoccupato per il figlio, dopo aver tentato feste, balli e teatri decide di rivolgersi al Consiglio. La soluzione proposta dal Consiglio è di scambiare la camicia del Principe con quella dell’uomo più felice del mondo. Il Re invia i suoi sudditi a cercare la persona più felice del mondo, ma qualsiasi persona portino al castello risulta non essere abbastanza contenta. Così il Re per sfogare la sua disperazione va a caccia e, mentre insegue una lepre, sente un uomo canticchiare. Il Re offre all’uomo cariche e ricchezze, ma lui rifiuta dicendosi contento nello stato in cui si trova. Il Re, felice di aver trovato veramente un uomo contento gli propone di andar con lui al Castello. Una volta arrivati al Castello, il Re spoglia l’uomo e si rende conto che non indossa la camicia.

La lettura del brano vuol far riflettere che la felicità non è data dalla ricchezza ma è dentro di noi. La felicità non è prodotta dalle cose materiali: infatti l’uomo, pur senza camicia, è felice e non vuole avere altro.

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SCUOLE SECONDARIE DI SECONDO GRADO

DI PISA

L’uniformità dei programmi scolastici riscontrata nelle Scuole Secondarie di secondo grado di Crotone e provincia non si ritrova nelle Scuole Secondarie dello stesso grado di Pisa. Nelle prime scuole menzionate Italo Calvino, oltre a essere considerato uno dei maggiori autori del Novecento, è anche spiegato e commentato sia al biennio sia al triennio del Liceo, mentre negli Istituti scolastici di Pisa il nostro scrittore è considerato tendenzialmente un autore di poco peso e marginale.

Ovviamente la prima differenza riscontrata è tra i Licei e l’Istituto Tecnico: infatti nel secondo Italo Calvino non viene per nulla menzionato, mentre nei Licei, anche se in maniera a mio parere superficiale, l’autore è presente nei programmi scolastici.

Un’altra sostanziale differenza è nei due Licei: Liceo Classico e Liceo Scientifico. Il Liceo Classico concede uno spazio scarso o quasi nullo al nostro autore, differentemente dal Liceo Scientifico che menziona Italo Calvino come uno degli scrittori più importanti e interessanti del Novecento.

Dunque al Liceo Classico solo un docente su quattro inserisce Italo Calvino nel programma scolastico, gli altri docenti o si limitano a qualche lettura del Calvino saggista o eliminano del tutto l’autore dal programma da svolgere.

Il Liceo Scientifico invece concede ampio spazio al nostro autore; quasi tutti i docenti lo inseriscono nel programma scolastico approfondendo aspetti differenti.

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Particolarmente interessante è, a mio parere, la modalità di studio del narratore diluita negli ultimi tre anni del liceo. Infatti Italo Calvino, come vedremo meglio dai programmi scolastici, viene ripreso ogni anno nel triennio liceale affiancato a tematiche differenti, quali la materia cavalleresca, il fantastico, il Neorealismo; in tal modo l’autore è studiato in tutti i suoi diversi aspetti.

Tendenzialmente i programmi scolastici, di seguito riportati, ricalcano in buona parte quelli delle Scuole Secondarie di secondo grado di Crotone e provincia; le opere trattate sono generalmente uguali, con qualche differenza nella scelta dei brani antologici da leggere e commentare. Per questi motivi mi soffermo a riportare e contestualizzare le opere di Italo Calvino non ancora prese in esame nei programmi prima illustrati, per il resto mi limito soltanto a citare il brano o l’opera.

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Liceo Classico “G. Galilei” di Pisa

III ANNO

 Vita e opere di Italo Calvino.

 Lettura del romanzo Il cavaliere inesistente.

 Lettura del romanzo Il castello dei destini incrociati in relazione con l’Ariosto e la materia cavalleresca, ma anche come esempio della continua sperimentazione narrativa che caratterizza l’autore.

IV ANNO

 Lettura del romanzo Il sentiero dei nidi di ragno, testo utile per inquadrare il Neorealismo.

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