Corona Anatomica : quella parte del dente rivestita dallo smalto.
Corona Clinica : quella parte della corona visibile nel cavo orale, non
rivestita dalla gengiva.
Radice Anatomica : la radice del dente
Radice Clinica : quella parte della
radice situata all’interno della cavità
• Biforcazione o triforcazione radicolare:
• Punto nel quale il tronco comune radicolare si divide in 2 o 3 radici.
• Apice: parte terminale di una radice.
• Colletto: piccola area al confine tra corona e radice.
• Linea cervicale: Linea di confine tra corona anatomica e radice anatomica. (giunzione
smalto-cementizia o
• amelo-cementizia)
Palatale o linguale
Vestibolare o buccale o labiale Mesiale
Distale
mesiale distale distale
mesiale
* *
Incisivo laterale
Incisivo centrale
Ciascuna arcata dentaria descrive una curva parabolica con raggio di curvatura differente:
l’arcata mascellare risulta più larga di quella mandibolare per cui i denti superiori sporgono rispetto agli inferiori.
I denti dell’arcata mandibolare risultano disposti rispetto ai mascellari in modo tale che ogni dente di una arcata risulta in contatto con due denti dell’arcata antagonista (rapporto uno a due).
Unica eccezione è rappresentata dagli incisivi
centrali mandibolari e dai terzi molari mascellari.
Emiarcate inf. e sup. di destra
• Cuspide
• Rilievo presente sulla
superficie occlusale.
Creste: rilievi lineari
• Cresta marginale:
rilievo lineare al confine tra la faccia occlusale (molari e premolari), o la faccia linguale (gruppi anteriori da canino a canino) e le facce mesiale o distale.
• Cresta triangolare:
rilievo che dall’apice della cuspide si dirige verso la parte centrale della superficie occlusale.
• Cresta trasversale:
l’insieme di due creste triangolari
vestibolare e linguale.
Congiunge nei denti posteriori le rispettive creste cuspidali V e L.
• Creste cuspidali:
rilievi rivolti in direzione mesiale e distale al confine tra le facce vestibolare e linguale e la
Superficie di contatto
Piccola area con la quale le facce prossimali
di denti contigui vengono a contatto
Per le cuspidi dei denti posteriori si fa un’ulteriore distinzione in base alla loro funzione e precisamente:
• Cuspidi di stampo : palatali superiori e vestibolari inferiori.
• Cuspidi di taglio : vestibolari superiori
e linguali inferiori.
Palatali superiori
Vestibolari inferiori
Vestibolari superiori
Linguali inferiori
Pal. sup.
Vest.inf.
stampo
Vest. Sup.
Pal. Inf.
taglio
Solchi di lavoro:
Vestibolari nei superiori Linguali negli inferiori
Solchi di non lavoro:
Vestibolari negli inferiori Palatali nei superiori
• I solchi possono essere distinti in :
• Solchi di lavoro: hanno un decorso trasversale e sono vestibolari nei superiori e linguali negli inferiori
• Solchi di bilanciamento: hanno un
decorso obliquo e sono vestibolari
negli inferiori e palatali nei
superiori.
L’apice delle cuspidi di stampo
non tocca mai, durante la
posizione di massima
intercuspidazione il fondo della
fossa antagonista, in quanto il
contatto che non interessa mai
un sol punto, avviene tra i
versanti della cuspide di stampo
e i versanti delle creste che
delimitano la fossa.
Nei movimenti di protusiva, le superfici labiali degli incisivi inferiori, scivolano sul piano inclinato formato dalle superfici palatali degli incisivi superiori.
Nei movimenti di lateralità l’unico
contatto è rappresentato dallo
scivolamento delle superfici labiale
del canino inferiore sulla superfice
palatale del canino superiore del
• OVERJET
• La sovrapposizione
sul piano
orizzontale, detta overjet, è di circa uno-due mm.
• OVERBITE
• La sovrapposizione sul piano verticale, tipica degli incisivi e dei canini, è detta overbite.
• L’overbite, è tale per cui la faccia linguale degli incisivi superiori copre il terzo incisale della faccia vestibolare degli incisivi inferiori
1° 2°
3°
4°
DENTI PERMANENTI
NOMENCLATURA INTERNAZIONALE
Denti decidui
5.5 5.4 5.3 5.2 5.1 6.1 6.2 6.3 6.4 6.5
7.1 7.2 7.3 7.4 7.5 8.5 8.4 8.3 8.2 8.1