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George Louis Leclerc de Buffon

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Academic year: 2021

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Anassimandro

Già ne VI sec. A.c. sosteneva che gli animali si evolvevano e che gli esseri umani discendevano dai pesci

Questa idea non ebbe fortuna e solo nel XVIII sec. Si tornò a parlare di evoluzione

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George Louis Leclerc de Buffon

1707 - 1788

Propose una teoria mista

Propose che oltre alle specie prodotte dalla creazione ce ne fossero altre concepite dalla natura e prodotte dal tempo

Non pensava a questo come un progresso ma al contrario come una degenerazione da un tipo ideale

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esempio

Supponiamo che sia stato creato un tipo ideale di felino

Per degenerazione da questo col tempo si sono prodotti i leoni,

giaguari, tigri, gatti, leopardi ecc.

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L’ipotesi sembra stana ma….

Cercava di dare una spiegazione credibile della grande varietà degli esseri viventi

Pensate alle 500 000 specie di insetti

Si ironizzava su questo (Dio aveva una strana passione per queste creature)

Cosa manca a questa teoria?

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Erasmus Darwin (1731 – 1802)

Era il nonno di Charles Darwin sosteneva che:

1.le specie avessero delle connessioni storiche fra loro

2.Che gli animali potessero cambiare quando variava il loro ambiente

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esempio

L’orso polare e un orso normale che, vivendo alle alte latitudini si è

modificato e ha trasmesso queste modificazioni ai propri cuccioli

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L’entroterra culturale

I prossimi due protagonisti hanno segnato un’epoca

Spesso però le buone idee nascono perché i tempi sono maturi

Cosa manca alle teorie appena viste?

Come posso rimediare?

La risposta a queste domande porterà a progressi decisivi

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Jean Baptiste Lamarck (1744 -1749)

Lamarck pensava agli organismi in termini di complessità crescente

Questo lo portò a pensare che le forme potessero discendere una dall’altra

Altra cosa che colpì la sua attenzione fu l’adattamento all’ambiente

Formulò una teoria per spiegare questo

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Riflessione

Cosa è successo rispetto ai primi tre protagonisti

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La scala naturae

 Col termine di Scala Naturae si intende l’ordinamento degli

esseri viventi in funzione della loro complessità

 In basso ci sono gli infusori

 In alto gli uomini

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Le due forze

Lamarck pensava che ci fossero due forze che governavano l’evoluzione :

1.Una forza verticale

2.Una forza orizzontale

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Il progresso

Lamarck pensava che gli organismi nascessero come infusori per

generazione spontanea e col tempo tendessero progressivamente a

trasformarsi in forme di complessità crescente

Il modello più semplice per

visualizzare questo è la scala a pioli

Al primo piolo ci sono gli infusori all’ultimo gli uomini

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Punto debole

Lamarck introduce nella sua teoria un principio vitale che spinge verso un progresso

Perché secondo voi è un punto di debolezza?

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L’adattamento

L’adattamento all’ambiente si

manifestava attraverso l’ereditarietà dei caratteri acquisiti

Lamarck sosteneva che l’uso di un

organo lo sviluppasse mentre il non uso lo facesse regredire

I discendenti ereditavano questi caratteri e attraverso questo si

realizzava l’adattamento all’ambiente

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Riepilogo

Secondo Lamarck gli organismi erano soggetti ad una forza principale che li faceva salire sulla scala naturae e ad una forza secondaria (adattamento) che li distoglieva da questo cammino

Quale di queste due ipotesi è più scientifica?

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Le giraffe di Lamarck (povere talpe)

La vulgata parla dell’evoluzione delle giraffe secondo Lamark e noi non ci sottrarremo a questo rituale

1.Gli antenati delle giraffe avevano un collo corto che brucava le erbe della savana

2.Per cambiamenti ambientali l’antenato delle giraffe inizia a brucare le foglie degli alberi stirando il collo 3.Per questa ragione col passare del tempo le giraffe

acquisirono un collo più lungo

A proposito di progetto: avreste progettato una giraffa col nostro stesso numero di vertebre cervicali?

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Che ne dite?

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Si può mettere alla prova Lamarck

Le donne dell’etnia Padaung viene allungato artificialmente il collo con ‘applicazione di anelli fin da bambine

Il collo lungo è considerato segno di bellezza

Nonostante ciò le bambine Padaung continuano a nascere col collo normale

Esperimenti simili sono stati condotti sui topi

L’unico caso controverso è quello del rospo ostretico su cui torneremo in seguito

I caratteri acquisiti non si ereditano

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