Relatore:
Ing. MAURO BERTONI
direttore Tecnico Teknoprogetti Engineering s.r.l.
Milano, 07 Luglio 2012
LA SICUREZZA NELLE SALE:
APPROFONDIMENTO SUGLI ASPETTI TECNICO NORMATIVI
CENNI SULLA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI ED IL PIANO DI EMERGENZA DOCUMENTI DA PREDISPORRE E CONSERVARE
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Milano, 07 luglio 2012 LA SICUREZZA NELLE SALE: APPROFONDIMENTO SUGLI ASPETTI TECNICO NORMATIVI
LA SICUREZZA NELLE SALE:
APPROFONDIMENTO SUGLI ASPETTI TECNICO NORMATIVI
CENNI SULLA LA VALUTAZIONE DEI RISCHI ED IL PIANO DI EMERGENZA DOCUMENTI DA PREDISPORRE E
CONSERVARE
ING. MAURO BERTONI
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SICUREZZA - RIFERIMENTI NORMATIVI
D.LGS N. 81 DEL 09 APRILE 2008
Attuazione dell'articolo 1 della legge 3 agosto 2007, n. 123, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
D.LGS N. 106 DEL 03 AGOSTO 2009
Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
D.M.10 MARZO 1998
Criteri generali di sicurezza antincendio e per la gestione dell'emergenza nei luoghi di lavoro
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SICUREZZA – TEMATICHE IMPORTANTI
D.V.R. (RISCHI AZIENDALI PROPRI)
D.U.V.R.I (RISCHI INTERVEFERENTI CON ALTRE IMPRESE CHE OPERANO NELLA STRUTTURA)
FORMAZIONE PERSONALE E FIGURE SPECIFICHE
SICUREZZA SALA
GESTIONE DELL’EMERGENZA E PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE STRESS LAVORO-CORRELATO
GESTIONE DEGLI APPALTI DI MANUTENZIONE
IN QUESTA SEZIONE PARLEREMO DI D.V.R. + P.E.
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SICUREZZA – DVR
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
D.LGS N. 81 DEL 09 APRILE 2008
OBIETTIVI E SCOPI
Ha lo scopo di effettuare la valutazione globale e documentata di tutti i rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori presenti nell’ambito dell’organizzazione in cui essi prestano la propria attività, finalizzata ad individuare le adeguate misure di prevenzione e di protezione e ad elaborare il programma delle misure atte a garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di salute e sicurezza.
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SICUREZZA – DVR
DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
D.LGS N. 81 DEL 09 APRILE 2008
MA CHI E’ IL LAVORATORE? (ART. 2 COMMA 1)
Lavoratore: persona che, indipendentemente dalla tipologia contrattuale, svolge un’attività lavorativa nell’ambito dell‘organizzazione di un datore di lavoro pubblico o privato, con o senza retribuzione, anche al solo fine di apprendere un mestiere, un’arte o una professione, esclusi gli addetti ai servizi domestici e familiari. Al lavoratore così definito è equiparato: il socio lavoratore di cooperativa o di società, anche di fatto, che presta la sua attività per conto delle società e dell’ente stesso; l’associato in partecipazione di cui all’articolo 2549, e seguenti del codice civile;
il soggetto beneficiario delle iniziative di tirocini formativi e di orientamento di cui all’articolo 18 della legge 24 giugno 1997, n. 196, e di cui a specifiche disposizioni delle leggi regionali
promosse al fine di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro o di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro; l’allievo degli istituti di
istruzione ed universitari e il partecipante ai corsi di formazione professionale nei quali si faccia uso di laboratori, attrezzature di lavoro in genere, agenti chimici, fisici e biologici, ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali limitatamente ai periodi in cui l’allievo sia effettivamente applicato alla strumentazioni o ai laboratori in questione; il volontario, come definito dalla legge 1° agosto 1991, n. 266; i volontari del Corpo nazionale dei vigili del fuoco e della protezione civile; il volontario che effettua il servizio civile; il lavoratore di cui al decreto legislativo 1°
dicembre 1997, n. 468, e successive modificazioni
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SICUREZZA - DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
D.LGS N. 81 DEL 09 APRILE 2008
CONTENUTI
Ai sensi dell’art. 28 del D.Lgs. n. 81/08, il documento redatto a conclusione della valutazione, contiene:
1. una relazione sulla valutazione di tutti i rischi per la sicurezza e la salute durante l’attività lavorativa, nella quale sono stati specificati i criteri adottati per la valutazione stessa;
2. l’indicazione delle misure di prevenzione e di protezione attuate e dei dispositivi di protezione individuali adottati, a seguito della valutazione di cui all’articolo 17, comma 1, lettera a);
3. il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza;
4. l’individuazione delle procedure per l’attuazione delle misure da realizzare, nonché dei ruoli dell’organizzazione aziendale che vi debbono provvedere, a cui devono essere assegnati unicamente soggetti in possesso di adeguate competenze e poteri;
5. l’indicazione del nominativo del responsabile del servizio di prevenzione e protezione, del rappresentante dei lavoratori per la sicurezza o di quello territoriale e del medico
competente che ha partecipato alla valutazione del rischio;
6. l’individuazione delle mansioni che eventualmente espongono i lavoratori a rischi specifici che richiedono una riconosciuta capacità professionale, specifica esperienza, adeguata formazione e addestramento (primo soccorso e antincendio e altre)
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SICUREZZA - DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
D.LGS N. 81 DEL 09 APRILE 2008
SU COSA SI PONE ATTENZIONE PER FARE IL DVR?
1. Individuare i lavoratori così come definiti all’art. 2, comma 1, lettera a) del D. Lgs. 81/08.
2. Individuare le singole fasi lavorative a cui ciascun lavoratore può essere addetto 3. Individuare i rischi a cui sono soggetti i lavoratori in funzione delle fasi lavorative a cui
possono essere addetti.
4. Individuare ed analizzare le metodologie operative ed i dispositivi di sicurezza già predisposti.
5. Analizzare e valutare i rischi a cui è esposto ogni singolo lavoratore.
6. Ricercare le metodologie operative, gli accorgimenti tecnici, le procedure di sistema che, una volta attuate, porterebbero ad ottenere un grado di sicurezza accettabile.
7. Analizzare e valutare i rischi residui comunque presenti anche dopo l’attuazione di quanto previsto per il raggiungimento di un grado di sicurezza accettabile.
8. Identificare eventuali D.P.I. necessari a garantire un grado di sicurezza accettabile.
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SICUREZZA - DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI
D.LGS N. 81 DEL 09 APRILE 2008
QUANDO VA RIFATTO?
Si procederà alla rielaborazione del documento in caso di variazioni nell’organizzazione
aziendale ed ogni qualvolta l’implementazione del sistema di sicurezza aziendale, finalizzato ad un miglioramento continuo del grado di sicurezza, la faccia ritenere necessaria.
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SICUREZZA – P.E.
PIANO DI EMERGENZA
REDATTO AI SENSI DEL D.LGS. 81/2008 E D.M. 10 MARZO 1998
OBIETTIVI E SCOPI
Il piano di emergenza tende a perseguire i seguenti obiettivi:
1. affrontare l’emergenza fin dal primo insorgere per contenerne gli effetti e riportare rapidamente la situazione in condizioni di normale esercizio;
2. pianificare le azioni necessarie per proteggere sia il personale del Dipartimento sia le persone del pubblico;
3. proteggere nel modo migliore i beni e le strutture.
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SICUREZZA – P.E.
PIANO DI EMERGENZA
REDATTO AI SENSI DEL D.LGS. 81/2008 E D.M. 10 MARZO 1998
CONTENUTI DEL PIANO
Il piano contiene nei dettagli:
a) le azioni che i lavoratori devono mettere in atto in caso di emergenza;
b) le procedure per l’evacuazione del luogo di lavoro che devono essere attuate dai lavoratori e dalle altre persone presenti;
c) le disposizioni per chiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco o dell’ambulanza e fornire le necessarie informazioni al loro arrivo;
d) le specifiche misure per assistere le persone disabili;
e) l’identificazione di un adeguato numero di persone incaricate di sovrintendere e controllare l'attuazione delle procedure previste.
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SICUREZZA – P.E.
PIANO DI EMERGENZA
REDATTO AI SENSI DEL D.LGS. 81/2008 E D.M. 10 MARZO 1998
CRITERI DEL PIANO
Fattori di cui si tiene conto nella compilazione del piano di emergenza sono:
- le caratteristiche dei luoghi con particolare riferimento alle vie di esodo;
- il sistema di rivelazione e di allarme incendio;
- il numero delle persone presenti e la loro ubicazione;
- i lavoratori esposti a rischi particolari;
- il numero di addetti all'attuazione ed al controllo del piano, nonché all'assistenza per
l'evacuazione (addetti alla gestione delle emergenze, evacuazione, lotta antincendio, primo soccorso);
- il livello di informazione e formazione fornito ai lavoratori.
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SICUREZZA – P.E.
PIANO DI EMERGENZA
REDATTO AI SENSI DEL D.LGS. 81/2008 E D.M. 10 MARZO 1998
DA COSA E COMPOSTO IL PIANO?
DOCUMENTI E ISTRUZIONI SCRITTE E STAMPATE
a) i doveri del personale di servizio incaricato di svolgere specifiche mansioni;
b) i doveri del personale cui sono affidate particolari responsabilità in caso di incendio;
c) i provvedimenti necessari per assicurare che tutto il personale sia informato sulle procedure da attuare;
d) le specifiche misure da porre in atto nei confronti dei lavoratori esposti a rischi particolari;
e) le specifiche misure per le aree ad elevato rischio di incendio;
f) le procedure per la chiamata dei Vigili del Fuoco o dell’ambulanza, per informarli dell’accaduto al loro arrivo e per fornire la necessaria assistenza durante l’intervento.
Il piano include le planimetrie nelle quali sono riportati:
- le caratteristiche distributive del luogo con particolare riferimento alla destinazione delle varie aree e alle vie di esodo;
- il tipo e l’ubicazione degli impianti di estinzione;
- l’ubicazione di cabine elettriche, gruppi di continuità, depositi di materiale pericoloso, ecc.
ratori.
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SICUREZZA – P.E.
PIANO DI EMERGENZA
REDATTO AI SENSI DEL D.LGS. 81/2008 E D.M. 10 MARZO 1998
DA COSA E COMPOSTO IL PIANO?
PLANIMETRIE APPESE IN LUOGHI FACILMENTE ACCESSIBILI E VISIBILE ALL’UTENZA RIPORTANTI:
1. le vie di fuga in caso di evacuazione 2. le uscite di sicurezza
3. i punti di raccolta
4. i presidi antincendio (estintori, idranti, ecc.)
5. il pulsante di sgancio generale dell impianto elettrico
6. Le valvole di intercettazione combustibile dell’impianto termico 7. i pacchetti di medicazione
8. l’ubicazione di cabine elettriche, gruppi di continuità, depositi di materiale pericoloso, ecc.
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SICUREZZA – P.E.
PIANO DI EMERGENZA
REDATTO AI SENSI DEL D.LGS. 81/2008 E D.M. 10 MARZO 1998
QUANDO VA RIFATTO?
Il piano viene aggiornato ogni qualvolta necessario per tenere conto:
- delle variazioni avvenute negli edifici sia per quanto attiene agli edifici stessi ed agli impianti, sia per quanto riguarda le modifiche nell’attività svolta
- di nuove informazioni che si rendono disponibili
- di variazioni nella realtà organizzativa che possano avere conseguenze per quanto riguarda la sicurezza
- dell’esperienza acquisita
- delle mutate esigenze della sicurezza e dello sviluppo della tecnica e dei servizi disponibili.
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SICUREZZA – P.E.
PIANO DI EMERGENZA - ESEMPIO
NB: il P.E. deve essere allineato con il progetto di prevenzione
incendi approvato!
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SICUREZZA – P.E.
PIANO DI EMERGENZA - ESEMPIO
E’ importante Individuare i punti più consoni dove inserire una
planimetria orientata dei piani “voi siete quì”
Il percorso di esodo dedicato deve essere sgombro
Le porte segnalate come U.S.
dovranno essere apribili verso
l’esodo e a semplice spinta (verificare la funzionalità di eventuali
maniglioni)
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ELENCO SOMMARIO DEI DOCUMENTI NECESSARI
CPI
Certificato di Prevenzione Incendi
DVR
Documento Unico di Valutazione dei Rischi come luogo di lavoro (anche stress lavoro correlato) contenete tutte informazioni anche sulla formazione di datore di lavoro, addetti, lavoratori, ecc.
DUVRI
Documento Unico di Valutazione dei Rischi Interferenziali con altre imprese operati del’immobile
COLLAUDO STATICO O CERTIFICATO DI IDONEITÀ STATICA DELL’IMMOBILE Comprensivo anche di certificati a firma di professionista per parapetti, appensione corpi illuminanti e americane, controsoffitti, ecc
REGISTRO DEI CONTROLLI
Verifiche di legge e tenuta del registro dei controlli di manutenzione ordinaria sia degli impianti elettrici che meccanici, che degli apparecchi di protezione attiva (estintori), che di porte,
maniglioni, ecc.
PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE Procedure da tenere durante le emergenze
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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TeKnoProgetti engineering s.r.l.
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Tel: 039 2142477 / Fax: 039 2875445