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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II SCUOLA POLITECNICA E DELLE SCIENZE DI BASE

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UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI FEDERICO II

SCUOLA POLITECNICA E DELLE SCIENZE DI BASE

Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Ambientale

CORSO DI LAUREA IN INGEGNERIA PER

L’AMBIENTE E IL TERRITORIO

Tesi di laurea in:

Tecnologie per il riutilizzo della CO

2

rimossa da correnti gassose provenienti da attività antropiche

Relatore: Candidato:

Ch.mo Prof. A. Lancia Rita Luise N49/699

Anno accademico 2018/19

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Abstract

Nel seguente lavoro di tesi vengono descritte le principali tecnologie per il riutilizzo

dell’anidride carbonica proveniente da attività antropiche. Attualmente il problema relativo al

riscaldamento globale rappresenta una tematica trattata da diversi leader mondiali ed esperti

in materia, per questo motivo le tecnologie CCS ( Carbon Capture and Storage) e CCU

(Carbon Capture and Utilization) sono al centro di numerose ricerche scientifiche. Le

tecnologie CCS consentono la riduzione delle emissioni in atmosfera di CO

2

provenienti da

grandi sorgenti quali centrali elettriche alimentate a combustibili fossili, per mezzo della sua

cattura ed il successivo stoccaggio, solitamente in una formazione geologica sotterranea. Le

tecnologie CCU, invece, hanno come obiettivo non solo ridurre le emissioni del gas in

atmosfera ma anche il riutilizzo della CO

2

catturata, rimpiazzando le materie prime

convenzionali. Tuttavia, le tecnologie CCU non sono in grado di soddisfare il fabbisogno

energetico mondiale tantomeno risolvere il problema del riscaldamento globale, potrebbero,

invece, essere la chiave per integrare l'uso di fonti rinnovabili non inquinanti. Le tecnologie

CCU trattate sono state raggruppate in categorie (Figura 1): CO

2

come solvente, sostanze

chimiche provenienti da CO

2

, combustibili da CO

2

e tecniche per il recupero assistito di

petrolio e metano da carbone. La CO

2

come solvente, nel suo stato supercritico o liquido, può

essere utilizzata in svariati settori in particolare nell’industria chimica dove l’uso di solventi

comporta grandi costi sia dal punto di vista ambientale che economico. L’introduzione della

CO

2

come solvente alternativo permette di rimpiazzare solventi organici infiammabili e

tossici offrendo vantaggi ambientali e di sicurezza: non è infiammabile, relativamente non

tossico per l’uomo e l’ambiente, abbondante, rinnovabile, altamente stabile, economico, facile

da preparare e separare dal prodotto finale. Inoltre, la CO

2

può essere utilizzata per la

produzione di acidi carbossilici, carbonati o carbammati impiegati nelle industrie alimentari,

chimiche e farmaceutiche per fabbricare detergenti, materie plastiche, coloranti, profumi,

alimenti per animali, biopolimeri, nonché in sostituzione degli elementi tossici utilizzati per

la disinfezione degli alimenti (ad es. N-esano). Nella produzione di sostanze chimiche la

ricerca sta sviluppando nuove tecnologie tra cui: l'elettrosintesi microbica (MES) e la

fotosintesi artificiale. Sebbene tali tecnologie siano ancora in fase di osservazione mostrano

un grande potenziale evidente dai progressi compiuti in breve periodo. MES combina i

vantaggi dell'elettrocatalisi: l'elettricità come fonte di energia riducente, con quelle della

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biologia permettendo la produzione di sostanze come: glicerolo, butirrato ed etanolo. La fotosintesi artificiale, invece, sfrutta il biossido di titanio come catalizzatore consentendo la riduzione fotocatalitica di CO

2

in: HCO

2

H e CH

2

O.

Il metano ed altri combustibili gassosi possono essere prodotti tramite la riduzione della CO

2

con H

2

prodotto dall’acqua tramite elettrolisi alimentata da fonti rinnovabili. Il bioetanolo ed il biodiesel possono essere ricavati dalla biomassa tramite processi di fermentazione alcolica mentre il bio-syngas può essere prodotto dalla fermentazione anaerobica di reflui urbani.

Inoltre, la CO

2

proveniente dai fumi di combustione può essere convertita in combustibile aggiuntivo, ciò significa che una percentuale più elevata del carbonio contenuto nella biomassa può essere trasformato in carburante. Tale processo aumenterebbe in modo significativo l'efficienza con cui la biomassa può essere utilizzata, contribuendo in tal modo a una riduzione della materia prima necessaria per fornire gli usi finali. Mediante l'elettrosintesi microbica (MES) e la fotosintesi artificiale è possibile produrre anche biocarburanti e preziosi combustibili come metano e metanolo.

Figura 1: utilizzi della CO

2

L'uso della CO

2

come agente di recupero di petrolio o metano in tecniche come EOR ed

ECBM è stato studiato per molti anni. L'EOR con iniezione di CO

2

è la seconda tecnica di

recupero di idrocarburi più usata dopo l'iniezione di acqua. La flessibilità del processo di

iniezione di CO

2

consente di utilizzarlo in modo miscibile o immiscibile, a seconda delle

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condizioni esistenti. Non tutte le tecnologie trattate per il riutilizzo della CO

2

sono applicabili su scala industriale poiché comporterebbero costi eccessivi.

Per questo motivo la ricerca dovrebbe concentrarsi sul miglioramento dei processi già studiati,

aumentando l’attività dei catalizzatori e le prestazioni dei prodotti finali. Inoltre, devono

essere compiuti ulteriori sforzi per promuovere la sostituzione del carbonio a base fossile con

carbonio non fossile.

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