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Cà Dotta www.cadotta.it
Ca’ Dotta è uno strumento approvato dalla Regione del Veneto e già inserito nel Piano Regionale di Prevenzione come attività trasversale di riferimento per
più piani e programmi
Attiva dal 2009,frequentata da circa 13.000 studenti
per anno scolastico, circa il 50 % da future donne.
Partecipano ai laboratori scuole di tutto il Veneto; è un servizio gestito
dalla AULSS 7 Pedemontana attraverso la U.O. Prevenzione delle Malattie
Croniche non Trasmissibili e Promozione della Salute
Dipartimento di Prevenzione
Finanziato dalla Regione del Veneto
La partecipazione è gratuita
a carico della scuola il trasporto degli studenti.
I laboratori normalmente durano circa 4 ore, mentre in modalità on line sono stati ridotti a due ore con attività pre e post
collegamento gestite dai docenti.
Nel corso del presente anno scolastico 2020-21 sono programmati circa 15.500 studenti
partecipanti tramite laboratori on line
Obiettivo primario ridurre la sperimentazione delle sostanze e comportamenti che possono indurre dipendenza, sostenere scelte di
corretto stile di vita attraverso lo sviluppo delle Life Skills che l’O.M.S. (Organizzazione Mondiale della Sanità) definsce come fattori protettivi da sviluppare fin dalla tenera età e per tutta la vita.
Obiettivi
Life Skills
Life Skills, sono 10… le prime 5
• Decision Making: capacità di prendere le decisioni
valutando le opzioni disponibili e le conseguenze di tali decisioni.
• Problem solving: capacità di individuare soluzioni costruttive.
• Pensiero creativo: capacità di guardare la realtà in un ottica diversa da utilizzare sia nelle decisioni che nel risolvere i problemi.
• Pensiero critico: capacità di analizzare informazioni ed esperienze in modo oggettivo.
• Comunicazione efficace: capacità di esprimersi in modo
adeguato ed efficace rispetto all’ambiente.
Life Skills, le altre 5
• Capacità di relazioni interpersonali: capacità d gestire le relazioni, mantenerle, interromperle in modo costruttivo.
• Autoconsapevolezza: presa di coscienza delle proprie
caratteristiche cognitive, emotive, relazionali e delle proprie risorse.
• Empatia: modo di comprendere ciò che un’altra persona sta provando a livello emotivo mantenendo la propria identità.
• Gestioni delle emozioni: capacità di gestire le emozioni in modo appropriato.
• Gestione dello stress: capacità di prendersi cura di se in
modo appropriato in situazioni stressanti.
Cà Dotta - sala di accoglienza
Cà Dotta per le future donne
…arrivano classi, arrivano studenti, adolescenti, portano i loro 100 strati, è come una cipolla,
dove coesistono paure domande, convinzioni, voglia di vivere e sperimentare, esuberanza, timidezza, curiosità, amicizia, confronto,
riservatezza, esibizione, ascolto, interventi, silenzi, respiri, emozioni e anche pianti, e
consolazione…abbracci. Si parla del presente,
si parla di scelte future, di salute.
Cà Dotta – laboratorio immaginativo
A Ca Dotta sono proposti 5 percorsi
Scuola primaria – classe seconda
Obiettivi: Promozione della corretta
alimentazione, in particolare aumento del consumo di frutta e verdura e
dell'assunzione di acqua. Attenzione sulle proprie scelte
1) Promozione della corretta alimentazione
2) Promozione della Attività Fisica Scuola secondaria 1° grado classe prima
Obiettivi: Sostegno delle buone pratiche di
attività fisica e sportiva, sviluppo del corpo e cervello, autopercezione e consapevolezza
delle proprie scelte o non scelte.
Piramide della att. Fisica in adolescenza
3) Promozione della consapevolezza nell'uso delle nuove tecnologie
Scuola secondaria 1°grado classe seconda
Obiettivi: aumentare la consapevolezza
degli studenti rispetto ai rischi e alle
potenzialità delle nuove tecnologie
3) Percorso nuove tecnologie
argomenti:
- Social e dipendenza - Privacy in rete
- Fake News
- Cyberbullismo - Hate speech
- Cosa vediamo e cosa ci fanno vedere - Youtuber/Influencer/Professional
Gaming
4) Prevenzione tabagismo giovanile Scuola secondaria 1°grado classe terza
Obiettivi: approfondire le motivazioni individuali che inducono a fumare,
sostenere percorsi di scelta consapevole, prendere coscienza delle pressioni sociali e culturali sul tabagismo, sviluppare le
life skill per aumentare la propria libertà
di scelta
5) Prevenzione uso alcol in adolescenza Scuola secondaria 2°grado classe prima
Obiettivi: aumentare la consapevolezza dell'uso dell'alcol nella festa, modi di divertirsi, sballo, cultura, livelli di
dipendenza e conseguenze sulla salute, sui circuiti di gratificazione cerebrale e gli
incidenti stradali.
L’operatore tende costantemente a usare tecniche di counseling, a esprimere empatia, cogliere il profilo motivazionale e agire di conseguenza, evitare lo scontro sulle resistenze, fornire feedback non colpevolizzanti.
Non mira a istruire o rieducare, quindi evita
atteggiamenti giudicanti ed interpretativi, come i
consigli e le proprie credenze, stimolando al
contrario immagini o domande aperte.
L’operatore nel corso della visita, o del collegamento on line, stimola il pensiero con domande piuttosto che con risposte, stimola gli studenti a trovare le risposte.
Suscita pensiero, fornisce informazioni, suscita conseguenze delle nostre scelte.
Scelte fatte per la vita, per la salute e per il
nostro corpo; corpo che ci servirà per tutta la
vita
Abbi buona cura del tuo corpo,
è l'unico posto da cui
non puoi scappare Rhon
• “Adolescente” non rispecchia un profilo unitario, ma bensì un mondo multiforme, che proprio per questa variabilità
necessita di linguaggi e stimoli diversi, in modo da poter toccare “le corde” più
nascoste di ogni ragazzo. In sostanza ogni studente porta a casa quel che lo ha più colpito, può essere una informazione
scientifica, una immagine, una foto, una
storia o una emozione..
Ogni persona è un genio.
Ma se giudichi un pesce
dalla sua capacità di scalare un albero
passerà tutta la vita
a pensare di essere uno stupido
Albert Einstein
Cà Dotta – laboratorio creativo
Fumo in gravidanza
In Italia si stima che ci siano circa 4.5 milioni di Donne Fumatrici, di cui il 40% non sospende il Fumo in caso di Gravidanza (3 su 4 lo riducono ed 1 su quattro
mantiene invariato il numero di sigarette fumate ogni giorno).
Questo fenomeno è molto pericoloso in quanto è noto che il fumo è dannoso per la salute del feto e del
neonato.
La Nicotina è in grado di determinare una diminuzione del flusso placentare con un conseguente minore
apporto di sostanze nutrizionali al feto, che può quindi incorrere in una restrizione patologica del suo
accrescimento e di conseguenza del suo peso alla
nascita.
Fumo in gravidanza
L'elenco che segue riporta tutti gli effetti negativi che il fumo può determinare in gravidanza.
Aborto spontaneo Distacco di placenta Gravidanza ectopica placenta previa
Rottura prematura delle membrane Morte intrauterina
Basso peso alla nascita Morte improvvisa
Basso peso alla nascita del neonato o Sindrome della morte nella culla Problemi respiratori
Rischio di malattia cardiovascolare in età adulta Problemi comportamentali
Sviluppo intelettivo danneggiato
Fonte: Da Benowitz e Dempsey, 2004
Questa evidenza impone un’azione di prevenzione capillare informando le donne in gravidanza dei rischi che esse corrono e, che sono assolutamente prevenibili,
sospendendo il fumo, almeno qualche settimana prima del concepimento. E’ bene poi stigmatizzare che una riduzione del numero delle sigarette fumate ogni giorno non riduce proporzionalmente questo rischio e che quindi la massima efficacia della prevenzione è basata sulla sua totale sospensione.
Cà Dotta – laboratorio scientifico
Alcol e gravidanza
L’assunzione di alcol in gravidanza, anche in minime quantità, può pregiudicare la salute e lo sviluppo del feto. Tuttavia, ancora oggi, le stime disponibili evidenziano che il 50-60%
delle donne italiane in gravidanza consuma bevande alcoliche. Un’abitudine resa più problematica dalla tendenza, registrata tra le nuove generazioni, a un uso eccessivo di questo tipo di bevande.
Gli organi vitali, quali cuore, cervello e scheletro si formano durante i primi 10-15 giorni dopo il concepimento e la futura madre è spesso inconsapevole del suo nuovo stato:
smettere di bere se si programma una gravidanza rappresenta dunque una misura protettiva per il bambino.
Le donne che bevono abitualmente una o più volte al giorno, con una media di 3 o più bicchieri, incorrono con più frequenza nella possibilità di aborto, soprattutto durante il secondo trimestre di gravidanza, a causa dell’azione tossica esercitata dall’alcol sul feto anche dopo l’assunzione di dosi modeste (come 2 bicchieri durante la gravidanza
avanzata).
L’alcol attraversa la placenta arrivando direttamente al feto a una concentrazione praticamente equivalente a quella della madre. Tuttavia il feto, non essendo dotato di enzimi in grado di metabolizzare l’alcol (principalmente l’alcol deidrogenasi), subisce effetti dannosi a livello cerebrale e sui tessuti in via di sviluppo anche attraverso una
significativa interferenza sui normali processi di sviluppo fisico (causando malformazioni) e intellettivo (generando ritardo mentale) in maniera più o meno grave in relazione alle quantità di alcolici consumati.
Alcol e gravidanza
L’Osservatorio Nazionale Alcol del Cnesps identifica dieci punti che possono contribuire a
incrementare la consapevolezza sulla dannosità e la nocività del consumo di bevande alcoliche in gravidanza:
1 -consumare bevande alcoliche in gravidanza aumenta il rischio di danni alla salute del bambino
2 -durante la gravidanza non esistono quantità di alcol che possano essere considerate sicure o prive di rischio per il feto
3 -il consumo di qualunque bevanda alcolica in gravidanza nuoce al feto senza differenze di tipo o gradazione
4 -l'alcol è una sostanza tossica in grado di passare la placenta e raggiungere il feto alle stesse concentrazioni di quelle della madre
5 -il feto non ha la capacità di metabolizzare l’alcol che quindi nuoce direttamente alle cellule cerebrali e ai tessuti degli organi in formazione
6 -l’alcol nuoce al feto soprattutto durante le prime settimane e nell’ultimo trimestre di gravidanza
7 -se si pianifica una gravidanza è opportuno non bere alcolici e si è già in gravidanza è opportuno interromperne l’assunzione sino alla nascita
8 - è opportuno non consumare bevande alcoliche durante l’allattamento
9 -i danni causati dall’esposizione prenatale dall’alcol, e conseguentemente manifestati nel bambino, sono irreversibili e non curabili
10-si possono prevenire i danni e i difetti al bambino causati dal consumo di alcol in gravidanza, evitando di consumare bevande alcoliche. (fonte ISS Epicentro)
Cà Dotta – laboratorio scientifico
Social e immagine del corpo femminile
La rappresentazione che i social media offrono del corpo femminile è, troppo spesso, vicina al modello di corpo-oggetto. Riviste, pubblicità e contenuti condivisi online offrono modelli e ideali ai quali si rischia di sentirsi in dovere di aderire e corrispondere.
Una maggiore esposizione a tali immagini, però, sembra dimostrarsi associata a maggiori livelli di auto-oggettificazione tra le giovani
donne: il corpo diviene, cioè, un oggetto da esporre e le caratteristiche di personalità tendono, al contrario, a non essere valorizzate o poste in secondo piano.
Un recente studio (Fardouly et al., 2015), condotto su ragazze di età compresa tra i 17 e i 25 anni, ha esaminato il rapporto tra l’uso di diversi tipi di social media (Instagram-Tik Tok, internet, tv, video
musicali e riviste) e il grado di auto- oggettificazione percepito dalle
giovani donne, insieme all’ipotesi che il confronto sociale sull’aspetto
fisico possa mediare le relazioni osservate.
Social e immagine del corpo femminile
Le studentesse intervistate hanno dichiarato di trascorrere in media due ore al giorno navigando sui social e controllando regolarmente gli aggiornamenti del profilo dei propri contatti. In particolare, le ragazze passerebbero molto tempo online curiosando tra le foto delle proprie amiche, effettuando un confronto tra la propria immagine corporea e quella di altre donne.
Ciò può rappresentare, secondo i ricercatori, un comportamento
compulsivo che spinge a considerare il proprio corpo come un oggetto da paragonare costantemente a modelli di riferimento esterni e
idealizzati. In particolare, per le ragazze, sembra rivestire un ruolo fondamentale il confronto con i propri coetanei sui social più popolari (Instagram – Tik Tok).
Le implicazioni, tuttavia, possono essere molteplici: questo
atteggiamento si dimostra, infatti, collegato all’ossessione per il proprio aspetto esteriore, a sentimenti di vergogna, ansia o
depressione fino ai disordini alimentari.
https://www.adolescienza.it/social-web-tecnologia/il-corpo-femminile-come-oggetto-social- media-e-confronto-sociale/
Promozione della attività fisica
Quando la pratica dell’attività fisica viene acquisita nell’infanzia tende a divenire parte integrante dello stile di vita della persona. Generalmente da bambini si apprendono quei comportamenti che perdurano nel tempo e che possono avere un’influenza sulla salute nelle età successive. Tra i fattori caratterizzanti gli stili di vita, l’attività fisica,
ricreativa o sportiva, ha un ruolo prioritario per la salute e riveste particolare importanza in età evolutiva. Numerose evidenze scientifiche dimostrano infatti che svolgere attività fisica con regolarità promuove la crescita e lo sviluppo nell’infanzia, con molteplici
benefici per la salute fisica, mentale e cognitiva, funzionali al raggiungimento di un sviluppo armonico.
La partecipazione ad attività motorie può essere inoltre di supporto allo sviluppo sociale dei bambini, offrendo loro opportunità per l’espressione personale, la costruzione
dell’autostima, l’interazione e l’integrazione sociale, competenze e abilità utili per la vita futura.
Negli adolescenti si è osservato che l’attività fisica influenza anche diversi aspetti dello stile di vita, favorendo l’adozione di comportamenti salutari tra i quali abitudini
alimentari corrette, rinuncia all’alcol e al fumo di sigaretta.
https://www.epicentro.iss.it/attivita_fisica/bambini-Adolescenti
www.cadotta.it
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