Lavoro originale
Le neuropatie craniali nei soggetti diabetici: caratteristiche cliniche e fattori di rischio
RIASSUNTO
Scopo del lavoro. Le neuropatie craniali nel soggetto diabetico sono eventi relativamente rari che per lo più coinvolgono i nervi deputati all’oculomozione e il facciale. Scopo del presente lavo- ro è stato quello di determinarne la prevalenza e le caratteristi- che cliniche nell’ambito di una popolazione di soggetti diabetici giunti presso una divisione specialistica ospedaliera per tale forma di neuropatia.
Metodi. Durante un periodo di 9 anni (dal 1998 al 2006) sono stati presi in considerazione tutti i soggetti diabetici ammessi presso la UO di Diabetologia del PO “S. Biagio” di Marsala, con diagnosi di neuropatia dei nervi cranici. Una dettagliata storia cli- nica e i principali dati di laboratorio venivano raccolti per ognu- no di essi.
Risultati. Nel periodo considerato sono stati ricoverati 6172 pazienti diabetici; tra questi, 34 soggetti (0,55%) erano stati ammessi in ospedale per neuropatia craniale. In questo gruppo di pazienti si evidenziava il coinvolgimento del III nervo cranico (nc) in 14 soggetti (41%), del VI nc in 7 soggetti (21%), del VII nc in 10 soggetti (29%) e del III e VI nc contemporaneamente (mononeuropatia multiplex) in 3 soggetti (9%). Questi soggetti evidenziavano una lunga durata di malattia, un compenso meta- bolico insoddisfacente e una spiccata comorbilità soprattutto per la frequente coesistenza dell’ipertensione arteriosa, della sindrome metabolica e della retinopatia. I soggetti con mono- neuropatia del facciale presentavano un profilo di rischio cardio- vascolare non significativamente differente ma lievemente più favorevole rispetto ai soggetti con neuropatia dei nervi dell’ocu- lomozione.
Conclusioni. Le neuropatie craniali rappresentano una seria e non infrequente complicanza neurologica del diabete.
Colpiscono prevalentemente soggetti in età avanzata e nella nostra casistica hanno coinvolto più frequentemente il III nc. I soggetti con mononeuropatia del VII nc hanno un profilo di rischio cardiovascolare complessivamente più favorevole rispet- to ai soggetti con neuropatia dei nervi dell’oculomozione; ciò avvalora l’ipotesi dell’esistenza di differenze patogenetiche tra le due forme.
D. Greco 1 , F. Gambina 1 , M. Abrignani 2 , F. Maggio 1
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UOC di Diabetologia e Malattie del Ricambio;
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