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PIANO DI UTILIZZO DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO

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Academic year: 2022

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(1)

PIANO DI UTILIZZO

DELLE TERRE E ROCCE DA SCAVO

ai sensi del DPR n. 120 del 13 giugno 2017

Variante di gestione delle terre rispetto al progetto esecutivo

Allegato 1.A - T00GE00GEORE09B - Relazione del piano di gestione e bilancio materie

IL PROPONENTE

VALORI s.c.ar.l.

Il Direttore Tecnico Ing Carlo Prestipino

L’ESECUTORE

UNICOS s.r.l.

Il Legale Rappresentante Sig. Francesca Pulvirenti

L’ESECUTORE

IDROGEO s.r.l.

Il Legale Rappresentante Sig. Termine Vincenzo

Caltagirone (CT), lì 6/12/2021

S.S.V. “LICODIA EUBEA – LIBERTINIA”

Tronco svincolo Regalsemi – innesto SS 117 bis 2° stralcio funzionale – Completamento tratto A

Da svincolo Regalsemi (km 0+000) ad inizio Variante di Caltagirone (km 3+700)

Termine Vincenzo

Firmato digitalmente da Termine Vincenzo Data: 2021.12.15 15:19:03 +01'00'

Firmato digitalmente da

FRANCESCA PULVIRENTI CN = PULVIRENTI FRANCESCA SerialNumber = TINIT-PLVFNC70E71C351U C = IT

PRESTIPINO CARLO 20.12.2021 14:11:39 GMT+00:00

(2)

R.T.I. di PROGETTAZIONE:

PROGETTO ESECUTIVO

Direzione Progettazione e Realizzazione Lavori

PROTOCOLLO DATA PROGETTISTI:

REDATTO VERIFICATO APPROVATO DATA

DESCRIZIONE REV.

A B C D

VISTO: IL RESP. DEL PROCEDIMENTO

COORDINATORE PER LA SICUREZZA IN FASE DI PROGETTAZIONE IL GEOLOGO

STUDI ED INDAGINI GESTIONE MATERIE

Relazione del piano di gestione e bilancio materie

T 0 0 G E 0 0 G E O R E 0 9 B

-

T00GE00GEORE09B.pdf

Emissione Marzo 2018

Revisione per Istruttoria ANAS, Verifica di Validazione, C.d.S. e Parere CSLLPPOttobre 2018

S.S.V. “LICODIA EUBEA – LIBERTINIA”

Tronco svincolo Regalsemi - innesto SS 117 bis 2° stralcio funzionale - Completamento Tratto A

UP-85 da svincolo Regalsemi (km 0+000) ad inizio Variante di Caltagirone (km 3+700)

Mandataria Mandante

P

D U P 0 0 8 5 E 1 7

(3)
(4)

S.S.V. “Licodia Eubea – Libertina” – Tronco svincolo Regalsemi - innesto SS 117 bis - 2° stralcio funzionale - Completamento Tratto A - da svincolo Regalsemi (km 0+000) ad inizio Variante di Caltagirone (km 3+700) - Progetto Esecutivo

Relazione del piano di gestione e bilancio materie

RTI di progettazione: Mandataria Mandante

Via G.B. Sammartini n°5 20125 - Milano Tel. 02 6787911 email: mail@proiter.it

Via Artemide n°3 92100 Agrigento Tel. 0922 421007

email: deltaingegneria@pec.it

INDICE

1 PREMESSA ... 3

2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO PER LE TERRE E ROCCE DA SCAVO ... 5

3 RISULTATI DELLE INDAGINI DI CARATTERIZZAZIONE AMBIENTALE ... 9

3.1 Analisi chimiche su campioni di terreno ai sensi del D. Lgs. 152/06 e del D.P.R. 120/17 ... 9

3.2 Analisi chimiche su campioni di terreno di riporto (test di cessione) ...11

3.3 Analisi chimiche su campioni di acque sotterranee ai sensi del D. Lgs 152/06 ...11

3.4 Analisi chimiche su campioni di terreno per la classificazione come rifiuti ...11

3.5 Analisi chimiche su campioni di acque sotterranee per la verifica dell’aggressività al calcestruzzo ..12

4 VERIFICA DELL’IDONEITÀ GEOTECNICA DEI MATERIALI DI SCAVO AL RIUTILIZZO ... 13

4.1 Depositi antropici ...13

4.2 Depositi detritici alluvionali ...13

4.3 Depositi detritici eluvio-colluviali ...13

4.4 Sabbie gialle con livelli calcarenitici ...14

4.5 Argille grigio-azzurre marnose ...14

4.6 Volumi di scavo e riutilizzi in sito distinti per unità ...15

5 FABBISOGNI E RIUTILIZZI ... 17

6 CONFERIMENTO RIFIUTI A IMPIANTI DI RECUPERO O A DISCARICA... 18

7 ALLEGATI ... 20

7.1 Allegato 1 – Sintesi dei risultati delle analisi chimiche sui terreni ...20

7.2 Allegato 2 – Sintesi dei risultati delle analisi chimiche sui terreni di riporto ...21

7.3 Allegato 3 – Sintesi dei risultati delle analisi chimiche sulle acque sotterranee ...22

7.4 Allegato 4 – Sintesi dei risultati delle analisi chimiche sulle acque sotterranee per l’aggressività al calcestruzzo ...23

7.5 Allegato 5 – Autorizzazioni siti di cava per approvvigionamento inerti ...24

7.5.1 Allegato 5.1 – Cava “Cavoni – La Rosa” – Palagonia (CT) ... 24

7.5.2 Allegato 5.2 – Cava “San Giacomo II” – Butera (CL) ... 25

7.5.3 Allegato 5.3 – Cava ”Raduana – Bellomo & Valenti” – Sortino (SR) ... 26

7.6 Allegato 6 – Autorizzazioni impianti di recupero per rifiuti non pericolosi (aut. semplificata) ...27

7.6.1 Allegato 6.1 – Edile Sud – C.da Fiumefreddo – Lentini (CT) ... 27

7.6.2 Allegato 6.2 – Mediterranea Scavi – C.da Piancatella – Ragusa (RG) ... 28

7.7 Allegato 7 – Autorizzazioni impianti di recupero per rifiuti non pericolosi (aut. ordinaria) ...29

7.7.1 Allegato 7.1 – Eco System S.r.l. – C.da Calderaro – Caltanissetta (CL) ... 29

7.7.2 Allegato 7.2 – Edilcava s.n.c. – C.da Gazzana Fosse – San Cataldo (CL) ... 30

7.8 Allegato 8 – Autorizzazioni impianti di discarica per inerti ...31

7.8.1 Allegato 8.1 – Ecosud Italia S.p.A. – C.da Serralunga – Niscemi (CL) ... 31

(5)

S.S.V. “Licodia Eubea – Libertina” – Tronco svincolo Regalsemi - innesto SS 117 bis - 2° stralcio funzionale - Completamento Tratto A - da svincolo Regalsemi (km 0+000) ad inizio Variante di Caltagirone (km 3+700) - Progetto Esecutivo

Relazione del piano di gestione e bilancio materie

RTI di progettazione: Mandataria Mandante

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ELABORATI DI PROGETTO ESECUTIVO

Geologia

‒ T00_GE00_GEO_RE01_A - “Documentazione indagini geognostiche preesistenti”

‒ T00_GE00_GEO_RE02_A - “Documentazione prove di laboratorio preesistenti”

‒ T00_GE00_GEO_RE03_A - “Documentazione indagini geognostiche”

‒ T00_GE00_GEO_RE04_A - “Documentazione indagini geofisiche”

‒ T00_GE00_GEO_RE05_A - “Documentazione prove di laboratorio - Tomo 1”

‒ T00_GE00_GEO_RE06_A - “Documentazione prove di laboratorio - Tomo 2”

‒ T00_GE00_GEO_RE07_B - “Documentazione analisi chimiche di laboratorio”

‒ T00_GE00_GEO_PU01_B - “Planimetria con ubicazione delle indagini - Tav. 1/4”

‒ T00_GE00_GEO_PU02_B - “Planimetria con ubicazione delle indagini - Tav. 2/4”

‒ T00_GE00_GEO_PU03_B - “Planimetria con ubicazione delle indagini - Tav. 3/4”

‒ T00_GE00_GEO_PU04_B - “Planimetria con ubicazione delle indagini - Tav. 4/4”

‒ T00_GE00_GEO_RE08_B - “Relazione geologica”

‒ T00_GE00_GEO_CG01_B - “Carta geologica generale”

‒ T00_GE00_GEO_CG02_B - “Carta geologica di dettaglio”

‒ T00_GE00_GEO_CG03_B - “Carta geomorfologica”

‒ T00_GE00_GEO_CI01_B - “Carta idrogeologica”

‒ T00_GE00_GEO_FG01_B - “Profilo geologico Asse Principale - Tav. 1/2”

‒ T00_GE00_GEO_FG02_B - “Profilo geologico Asse Principale - Tav. 2/2”

‒ T00_GE00_GEO_FG03_B - “Profilo geologico Rampe Svincolo Regalsemi”

‒ T00_GE00_GEO_FG04_B - “Profilo geologico Vie di Fuga Galleria S. Caterina”

‒ T00_GE00_GEO_FG05_B- “Profilo geologico Cavalcavia al Km 3+485 e Cavalcavia Variante S.S. 124”

‒ T00_GE00_GEO_SG01_B - “Sezioni geologico-tecniche di dettaglio”

Gestione materie

‒ T00_GE00_GEO_PL01_A - “Planimetria ubicativa dei siti di cava e deposito”

Geotecnica

‒ T00_GE00_GET_RE01_B - “Relazione geotecnica generale”

‒ T00_GE00_GET_FG01_B - “Profilo geotecnico Asse Principale - Tav. 1/4”

‒ T00_GE00_GET_FG02_B - “Profilo geotecnico Asse Principale - Tav. 2/4

‒ T00_GE00_GET_FG03_B - “Profilo geotecnico Asse Principale - Tav. 3/4

‒ T00_GE00_GET_FG04_B - “Profilo geotecnico Asse Principale - Tav. 4/4

‒ T00_GE00_GET_FG05_B - “Profilo geotecnico Rampe Svincolo Regalsemi - Tav. 1/2”

(6)

S.S.V. “Licodia Eubea – Libertina” – Tronco svincolo Regalsemi - innesto SS 117 bis - 2° stralcio funzionale - Completamento Tratto A - da svincolo Regalsemi (km 0+000) ad inizio Variante di Caltagirone (km 3+700) - Progetto Esecutivo

Relazione del piano di gestione e bilancio materie

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‒ T00_GE00_GET_FG06_B - “Profilo geotecnico Rampe Svincolo Regalsemi - Tav. 2/2”

‒ T00_GE00_GET_FG07_B - “Profilo geotecnico Vie di Fuga Galleria S. Caterina”

‒ T00_GE00_GET_FG08_B - “Profilo geotecnico Cavalcavia al Km 3+485 e Cavalcavia Variante S.S. 124”

‒ T00_GE00_GET_RE02_B - “Relazione sismica”

‒ T00_GE00_GET_PL01_B - “Planimetria con classificazione sismica del territorio”

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S.S.V. “Licodia Eubea – Libertina” – Tronco svincolo Regalsemi - innesto SS 117 bis - 2° stralcio funzionale - Completamento Tratto A - da svincolo Regalsemi (km 0+000) ad inizio Variante di Caltagirone (km 3+700) - Progetto Esecutivo

Relazione del piano di gestione e bilancio materie

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1 PREMESSA

Nell’ambito dei lavori di realizzazione dell’infrastruttura denominata “S.S.V. Licodia Eubea - Libertina” - Tronco svincolo Regalsemi - innesto S.S. 117bis - 2° stralcio funzionale – Completa- mento “Tratto A”: da svincolo Regalsemi (km 0+000) ad inizio Variante di Caltagirone (km 3+700)”, ubicata in comune di Caltagirone (CT), nella presente relazione vengono descritti i quantitativi di materiali derivanti dalle operazioni di scavo (di sbancamento, di scotico/bonifica, di fondazione, in sotterraneo, ecc.), i quantitativi previsti per i rilevati, i rinterri e i rimodellamenti, forniti da impianti di cava oppure derivanti da riutilizzo degli stessi materiali di scavo e, infine, i quantitativi dei materiali da conferire a discarica, perché non idonei ad essere riutilizzati oppure perché in esubero dai riutilizzi stessi.

In Tabella 1 sono riepilogati i volumi relativi agli scavi, alle forniture da cava, ai riutilizzi dagli scavi e ai conferimenti a discarica delle terre e rocce da scavo.

Il volume complessivo dei materiali di scavo, al netto della perforazione dei pali, dei micropali e dei consolidamenti (tiranti), risulta pari a 536.224 mc ed è costituito dai materiali provenienti dagli scavi in sotterraneo per la realizzazione della galleria naturale e delle vie di fuga (138.050 mc), dagli scavi di sbancamento per la realizzazione delle opere all’aperto comprese le gallerie artificiali (339.326 mc), dagli scavi di scotico/gradonatura e bonifica per la preparazione dei piani di posa dei rilevati in progetto (19.520 mc), dagli scavi di fondazione a sezione obbligata (34.172 mc) e dagli scavi per l’idraulica di versante e di piattaforma (5.156 mc).

Data la sostanziale non idoneità dei materiali di scavo ad essere riutilizzati per la realizzazione degli strati di rilevato, a causa dell’elevato contenuto di materiale fine anche nelle unità più sabbiose (sabbie gialle pleistoceniche), è necessario prevedere opportune forniture presso impianti di cava.

Il volume di materiale da fornire proveniente da impianti cava (esclusi i materiali pregiati per la realizzazione degli strati di misto granulometrico stabilizzato e per i drenaggi), risulta pari a 139.997 mc, costituito esclusivamente da mista naturale per rilevati.

Il volume di materiali di scavo che si prevede di riutilizzare, ai sensi dell’Art. 24 del D.P.R.

120/2017, nell’ambito del progetto risulta invece pari a 88.088 mc, costituito da:

- terreno proveniente dalle operazioni di scotico e bonifica, da riutilizzare per la realizzazione del vegetale sulle scarpate dei rilevati e nelle aree di rimodellamento e ripristino ambientale (27.606 mc);

- terreno proveniente dagli scavi (di sbancamento, di fondazione o da scavi in sotterraneo) da riutilizzare per riempimenti e rinterri (60.482 mc), laddove non sono richieste particolari caratteristiche prestazionali del terreno da un punto di vista geotecnico.

Infine, il quantitativo di materiale di scavo da conferire a discarica con CER 170504 - “terre e rocce da scavo”, costituito dalla somma del quantitativo di materiale di scavo in esubero dai possibili riutilizzi e del quantitativo di materiale proveniente dalla perforazione di pali, micropali e tiranti, è pari a 495.788 mc.

(8)

S.S.V. “Licodia Eubea – Libertina” – Tronco svincolo Regalsemi - innesto SS 117 bis - 2° stralcio funzionale - Completamento Tratto A - da svincolo Regalsemi (km 0+000) ad inizio Variante di Caltagirone (km 3+700) - Progetto Esecutivo

Relazione del piano di gestione e bilancio materie

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Articolo Breve Des.

U.M. Quantità 313 985.80 8 220.57 2 514.67 5 129.02 26.59 A.01.009 MOVIMENTI DI MATERIA E DEMOLIZIONI SCAVI - SVUOTAMENTO DI VANI DI MANUFATTI GIÀ

ESEGUITI A FORO CIECO 22 825.82

A.02.001.a MOVIMENTI DI MATERIA E DEMOLIZIONI RILEVATI E DRENAGGI PREPARAZIONE DEL PIANO DI

POSA - DEI RILEVATI CON MATERIALI DA CAVA A1/A3 5 074.41 A.02.001.e MOVIMENTI DI MATERIA E DEMOLIZIONI RILEVATI E DRENAGGI PREPARAZIONE DEL PIANO DI

POSA - SCARPATE PER AMMORSAMENTO NUOVI RILEVATI 6 225.14 B.01.001.a OPERE D'ARTE - NUOVE COSTRUZIONI SCAVI DI FONDAZIONE - POZZI - DIAFRAMMI SCAVO DI

FONDAZIONE - A SEZIONE OBBLIGATA PER PROFONDITÀ FINO A ML 2,00 34 171.75 C.01.001.b LAVORI IN SOTTERRANEO SCAVI E DEMOLIZIONI SCAVO IN GALLERIA A SEZIONE CORRENTE -

IN PRESENZA DI INTERVENTI CONSERVATIVI 138 050.52

SCAVI (al netto delle perforazioni: pali, micropali, tiranti, ecc.) 536 224.29

Articolo Breve Des.

U.M. Quantità A.02.003.c MOVIMENTI DI MATERIA E DEMOLIZIONI RILEVATI E DRENAGGI FORNITURA MATERIALI PER

RILEVATI DA CAVE CON DISTANZA < 5 KM - AREA SUD. NA, PZ, CB, BA, CZ, CA, PA. 128 697.11 A.02.001.a MOVIMENTI DI MATERIA E DEMOLIZIONI RILEVATI E DRENAGGI PREPARAZIONE DEL PIANO DI

POSA - DEI RILEVATI CON MATERIALI DA CAVA A1/A3 5 074.41 A.02.001.e MOVIMENTI DI MATERIA E DEMOLIZIONI RILEVATI E DRENAGGI PREPARAZIONE DEL PIANO DI

POSA - SCARPATE PER AMMORSAMENTO NUOVI RILEVATI 6 225.14 A.02.004.a MOVIMENTI DI MATERIA E DEMOLIZIONI RILEVATI E DRENAGGI FORNITURA DI TERRENO

VEGETALE PER RIVESTIMENTO DELLE SCARPATE - FORNITO DALL'IMPRESA -

FORNITURE DA IMPIANTI DI CAVA 139 996.66

Articolo Breve Des.

U.M. Quantità A.02.004.b MOVIMENTI DI MATERIA E DEMOLIZIONI RILEVATI E DRENAGGI FORNITURA DI TERRENO

VEGETALE PER RIVESTIMENTO DELLE SCARPATE - DA DEPOSITI DELL'AMMINISTRAZIONE 27 606.40 A.02.007.a MOVIMENTI DI MATERIA E DEMOLIZIONI RILEVATI E DRENAGGI SISTEMAZIONE IN RILEVATO O

IN RIEMPIMENTO - APPARTENENTI AI GRUPPI A1, A2-4, A2-5, A3 16 315.23 A.02.007.b MOVIMENTI DI MATERIA E DEMOLIZIONI RILEVATI E DRENAGGI SISTEMAZIONE IN RILEVATO O

IN RIEMPIMENTO - APPARTENENTI AI GRUPPI A2-6, A2-7 21 924.78

A.02.007.d MOVIMENTI DI MATERIA E DEMOLIZIONI RILEVATI E DRENAGGI SISTEMAZIONE IN RILEVATO O

IN RIEMPIMENTO - COMPRESA CONFIGURAZIONE DELLE SCARPATE E PROFILATURA DEI CIGLI 22 241.86

RIUTILIZZI DI MATERIALI DI SCAVO 88 088.27

Articolo Breve Des.

U.M. Quantità

E.08.005.17.05.04

LAVORI DIVERSI CONFERIMENTO A DISCARICA CONFERIMENTO A DISCARICA AUTORIZZATA E/O AD IMPIANTO DI RECUPERO DI MATERIALI CODICI CER CLASSE 17: RIFIUTI DELLE OPERAZIONI DI COSTRUZIONE E DEMOLIZIONE COD CER 17 05 - TERRA (COMPRESO IL TERRENO PROVENIENTE DA SITI CONTAMINATI), ROCCE E FANGHI DI DRAGAGGIO COD CER 17

05 04 - TERRA E ROCCE, DIVERSE DA QUELLE DI CUI ALLA VOCE “17 05 03”

495 788.37

CONFERIMENTI A DISCARICA (CER 17 05 04) 495 788.37

MOVIMENTI DI MATERIA E DEMOLIZIONI SCAVI - SCAVO DI SBANCAMENTO IN

MATERIA DI QUALSIASI NATURA A.01.001

Tabella 1 – Volumi di scavi, forniture, riutilizzi e conferimenti a discarica di terre e rocce da scavo

(9)

S.S.V. “Licodia Eubea – Libertina” – Tronco svincolo Regalsemi - innesto SS 117 bis - 2° stralcio funzionale - Completamento Tratto A - da svincolo Regalsemi (km 0+000) ad inizio Variante di Caltagirone (km 3+700) - Progetto Esecutivo

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2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO PER LE TERRE E ROCCE DA SCAVO

La recente entrata in vigore del D.P.R. 13 giugno 2017, n.120 - Regolamento recante la disciplina semplificata della gestione delle terre e rocce da scavo, ai sensi dell'articolo 8 del decreto-legge 12 settembre 2014, n. 133, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 2014, n. 164, ha sostituito, abrogandolo, il D.M. Ambiente 10 agosto 2012, n.161.

Inoltre, il D.P.R. 120/2017 ha abrogato altresì le seguenti disposizioni:

- l’articolo 184-bis, comma 2-bis, del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152;

- gli articoli 41, comma 2 e 41-bis del decreto-legge 21 giugno 2013, n.69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n.98.

Il regolamento disciplina la gestione delle terre e rocce da scavo con particolare riferimento:

- alla gestione delle terre e rocce da scavo qualificate come sottoprodotti, provenienti da cantieri di piccole dimensioni (<6000 mc), grandi dimensioni (>6000 mc) e di grandi dimensioni non assoggettati a VIA o a AIA;

- alla disciplina del deposito temporaneo delle terre e rocce da scavo qualificate come rifiuti;

- all’utilizzo nel sito di produzione delle terre e rocce da scavo escluse dalla disciplina rifiuti;

- alla gestione delle terre e rocce da scavo nei siti oggetti di bonifica.

Di seguito vengono descritti gli aspetti salienti del D.P.R. 13 giugno 2017, n.120.

All’Art.2 sono riportate alcune importanti definizioni, tra cui quella di "terre e rocce da scavo", definite come il suolo escavato derivante da attività finalizzate alla realizzazione di un’opera […].

Le terre e rocce da scavo possono contenere, sempreché la composizione media dell'intera massa non presenti concentrazioni di inquinanti superiori ai limiti di cui alle colonne A e B Tabella 1 Allegato 5 Titolo V Parte IV del D.Lgs. 152/06, anche i seguenti materiali: calcestruzzo, bentonite, polivinilcloruro (PVC), vetroresina, miscele cementizie e additivi per scavo meccanizzato.

Sono quindi presenti le diverse definizioni di sito, ossia:

– "sito": area o porzione di territorio geograficamente definita e perimetrata, intesa nelle sue matrici ambientali (suolo e acque sotterranee);

– "sito di produzione": il sito in cui sono generate le terre e rocce da scavo;

– "sito di destinazione": il sito, come indicato dal Piano di Utilizzo […], in cui le terre e rocce da scavo qualificate come sottoprodotto sono utilizzate;

– "sito di deposito intermedio": il sito in cui le terre e rocce da scavo qualificate come sottoprodotto sono temporaneamente depositate in attesa del loro utilizzo finale […].

L’Art. 4 definisce i criteri a cui devono rispondere le terre e rocce da scavo per essere qualificate come sottoprodotti, ossia:

a) sono generate durante la realizzazione di un’opera di cui costituiscono parte integrante e il cui scopo primario non è la produzione di tale materiale;

b) il loro utilizzo è conforme alle disposizioni del piano di utilizzo […] e si realizza:

1. nel corso dell'esecuzione della stessa opera nella quale è stato generato o di un'opera diversa, per la realizzazione di reinterri, riempimenti, rimodellazioni, rilevati, miglioramenti fondiari o viari, recuperi ambientali oppure altre forme di ripristini e miglioramenti ambientali;

(10)

S.S.V. “Licodia Eubea – Libertina” – Tronco svincolo Regalsemi - innesto SS 117 bis - 2° stralcio funzionale - Completamento Tratto A - da svincolo Regalsemi (km 0+000) ad inizio Variante di Caltagirone (km 3+700) - Progetto Esecutivo

Relazione del piano di gestione e bilancio materie

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email: deltaingegneria@pec.it 6

2. in processi produttivi, in sostituzione di materiali di cava;

c) sono idonee ad essere utilizzato direttamente, ossia senza alcun ulteriore trattamento diverso dalla normale pratica industriale;

d) soddisfano i requisiti di qualità ambientale espressi previsti […], per la modalità di utilizzo specifico di cui alla lettera b).

Nei casi in cui le terre e rocce da scavo contengano materiali di riporto, la componente di materiali di origine antropica frammisti ai materiali di origine naturale non può superare la quantità massima del 20% in peso, da quantificarsi secondo la metodologia di cui all’Allegato 10.

Oltre al rispetto dei requisiti di qualità ambientale, le matrici di riporto sono sottoposte al test di cessione, effettuato secondo le metodiche di cui al D.M. del 5 febbraio 1998.

Nell’Art.5 viene definito il deposito intermedio delle terre e rocce da scavo, che può essere effettuato nel sito di produzione, nel sito di destinazione o in altro sito a condizione che siano rispettati i seguenti requisiti:

a) il sito rientra nella medesima classe di destinazione d’uso urbanistica del sito di produzione, nel caso di sito di produzione i cui valori di soglia di contaminazione rientrano nei valori di cui alla colonna B Tabella 1 Allegato 5 Titolo V Parte IV del D.Lgs. 152/06 oppure in tutte le classi di destinazioni urbanistiche, nel caso in cui il sito di produzione rientri nei valori di cui alla colonna A Tabella 1 Allegato 5 Titolo V Parte IV del D.Lgs. 152/06;

b) l’ubicazione e la durate del deposito sono indicate nel Piano di Utilizzo o nella dichiarazione di cui all’articolo 21;

Con l’Art.6 è previsto che in tutte le fasi successive all'uscita delle terre e rocce da scavo qualificate come sottoprodotti dal sito di produzione, il trasporto di esse sia accompagnato da una specifica documentazione indicata nell’Allegato 7, che deve essere predisposta in triplice copia, una per il proponente o per il produttore, una per il trasportatore e una per il destinatario.

L’Art. 7 prevede che l’utilizzo delle terre e rocce da scavo in conformità al Piano di Utilizzo è attestato mediante la Dichiarazione di Avvenuto Utilizzo (D.A.U.), utilizzando il modello di documentazione mostrato nell’Allegato 8. La dichiarazione di avvenuto utilizzo è conservata per cinque anni dall’esecutore o dal produttore.

Nell’Art. 9 viene definito l’iter di approvazione (e i relativi tempi) a cui deve essere sottoposto il Piano di Utilizzo (i cui contenuti sono poi specificati in dettaglio nell’Allegato 5).

Una delle novità più importanti risiede nel fatto che il Piano di Utilizzo definisce la durata di validità del piano stesso (alla scadenza del quale il materiale di scavo dovrà essere gestito come un rifiuto), con la possibilità di presentare, entro 30 giorni, integrazioni alla documentazione. Decorsi 3 mesi dalla presentazione del piano di utilizzo, il proponente avvia la gestione delle terre e rocce da scavo nel rispetto del piano di utilizzo.

Nell’Art. 23 è recata la disciplina del deposito temporaneo delle terre e rocce da scavo qualificate rifiuti. Viene definito in particolare che per le terre e rocce da scavo qualificate con i codici dell’elenco europeo dei rifiuti 170504 o 170503* il deposito temporaneo di cui all’articolo 183 comma 1 lettera bb) del D.Lgs. 152/06 si effettua nel rispetto delle relative norme tecniche […].

Tramite apposita segnaletica posizionata in modo visibile, devono essere riportate le informazioni relative al sito di produzione, le quantità del materiale depositato, nonché i dati amministrativi del Piano di Utilizzo.

(11)

S.S.V. “Licodia Eubea – Libertina” – Tronco svincolo Regalsemi - innesto SS 117 bis - 2° stralcio funzionale - Completamento Tratto A - da svincolo Regalsemi (km 0+000) ad inizio Variante di Caltagirone (km 3+700) - Progetto Esecutivo

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Nell’Art.24 sono recate le modalità riguardo l’utilizzo nel sito di produzione delle terre e rocce escluse dalla disciplina rifiuti.

In particolare, nel caso in cui la produzione di terre e rocce da scavo avvenga nell’ambito della realizzazione di opere o attività sottoposte a valutazione di impatto ambientale, è effettuata, in via preliminare e in funzione dello studio di impatto ambientale (SIA), un “Piano preliminare di utilizzo in sito delle terre e rocce da scavo escluse dalla disciplina dei rifiuti” che contenga la descrizione delle opere da realizzare, un inquadramento ambientale del sito e, tra le altre, una proposta di piano di caratterizzazione delle terre e rocce da scavo.

Nell’Allegato 1 si specifica che la caratterizzazione ambientale dei materiali di scavo, che deve essere svolta a carico del proponente in fase progettuale e comunque prima dell'inizio dello scavo, deve accertare la sussistenza dei requisiti di qualità ambientale dei materiali da scavo e deve essere inserita nella progettazione dell'opera. Inoltre, se le metodologie di scavo previste sono tali non determinare rischi di contaminazione per l'ambiente, non è necessario ripetere la caratterizzazione ambientale durante l'esecuzione dell'opera.

Nell’Allegato 2 sono descritte le procedure di campionamento in fase di progettazione, in merito alla densità dei punti di indagine (scavi esplorativi o sondaggi a carotaggio) e alla profondità dei campioni, in funzione della tipologia di opere da realizzare e della profondità degli scavi previsti (scavi in galleria o scavi superficiali). Per i materiali di riporto la caratterizzazione ambientale deve prevedere, oltre alla caratterizzazione di ogni porzione di suolo interessata dai riporti, anche la valutazione della percentuale in massa degli elementi di origine antropica.

Nell’Allegato 3 vengono specificate le operazioni che costituiscono un trattamento di “normale pratica industriale”, vale a dire quelle operazioni, anche condotte non singolarmente, alle quali può essere sottoposto il materiale da scavo, finalizzate al miglioramento delle sue caratteristiche merceologiche per renderne l'utilizzo maggiormente produttivo e tecnicamente efficace.

Le operazioni più comunemente effettuate, che rientrano tra le operazioni di normale pratica industriale, sono:

- la selezione granulometrica delle terre e rocce da scavo, con l’eventuale eliminazione degli elementi/materiali antropici;

- la riduzione volumetrica mediante macinazione;

- la stesa al suolo per consentire l'asciugatura e la maturazione delle terre e rocce da scavo al fine di conferire alle stesse migliori caratteristiche di movimentazione, l’umidità ottimale e favorire l’eventuale biodegradazione naturale degli additivi usati per le operazioni di scavo.

Nell’Allegato 4 vengono descritte le procedure di caratterizzazione chimico-fisiche e accertamento delle qualità ambientali delle terre e rocce da scavo. Si precisa che i campioni di terreno devono essere privi della frazione > 2 cm (da scartare in campo) e le determinazioni analitiche in laboratorio devono essere condotte sull'aliquota di granulometria < 2 mm. Il set di parametri analitici minimale (cfr. Tabella 4.1) da ricercare è costituito da metalli pesanti (As. Cd, Co, Ni, Pb, Cu, Zn, Hg, Cr tot., Cr VI), amianto, idrocarburi C>12; BTEX e IPA solo nel caso in cui l'area da scavo si collochi a 20 m di distanza da infrastrutture viarie di grande comunicazione, e ad insediamenti che possono aver influenzato le caratteristiche del sito mediante ricaduta delle emissioni in atmosfera […].

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Le terre e rocce da scavo sono utilizzabili per reinterri, riempimenti, rimodellazioni, miglioramenti fondiari o viari oppure altre forme di ripristini e miglioramenti ambientali, per rilevati, per sottofondi e nel corso di processi di produzione industriale in sostituzione dei materiali di cava:

- se la concentrazione di inquinanti rientra nei limiti di cui alla colonna A, in qualsiasi sito a prescindere dalla sua destinazione;

- se la concentrazione di inquinanti è compresa fra i limiti di cui alle colonne A e B, in siti a destinazione produttiva (commerciale e industriale) […].

Nel Piano di Utilizzo (cfr. Allegato 5) si deve dimostrare chiaramente che i materiali da scavo derivanti dalla realizzazione di opere o attività manutentive saranno utilizzati, nel corso dello stesso o di un successivo processo di produzione o di utilizzazione, da parte del produttore o di terzi.

Il Piano di Utilizzo deve definire:

1. ubicazione dei siti di produzione delle terre e rocce da scavo (volumi in banco per le diverse litologie);

2. l’ubicazione dei siti di destinazione e volumi di utilizzo;

3. le operazioni di normale pratica industriale;

4. le modalità di esecuzione e risultanze della caratterizzazione ambientale dei materiali da scavo eseguita in fase progettuale, indicando in particolare:

- i risultati dell'indagine conoscitiva dell'area di intervento;

- le modalità di campionamento, preparazione dei campioni ed analisi con indicazione del set dei parametri analitici considerati;

- indicazione della necessità o meno di ulteriori approfondimenti in corso d'opera;

5. ubicazione degli eventuali siti di deposito intermedio in attesa di utilizzo (tempi di deposito);

6. individuazione dei percorsi previsti per il trasporto del materiale da scavo tra le diverse aree (siti di produzione, aree di caratterizzazione, aree di deposito in attesa di utilizzo, siti di utilizzo) ed indicazione delle modalità di trasporto previste.

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3 RISULTATI DELLE INDAGINI DI CARATTERIZZAZIONE AMBIENTALE

Per la determinazione dello stato di qualità dei terreni e delle acque del sito di produzione dei materiali di scavo sono stati previsti prelievi di campioni di terreno e di acqua sotterranea in corrispondenza di tutte le verticali di indagine, sia sondaggi che pozzetti esplorativi.

I certificati ufficiali delle analisi chimiche eseguite sono disponibili nell’elaborato T00_GE00_GEO_RE07_B - “Documentazione analisi chimiche di laboratorio”.

Sui campioni prelevati sono state eseguite le seguenti tipologie di analisi:

- analisi chimiche su campioni ambientali di terreno per la verifica, ai sensi del D.Lgs.

152/06, Tabella 1 Allegato 5 Titolo V Parte IV della conformità dei terreni alla destinazione d’uso dei siti di origine e, ai sensi del D.P.R. 120/17 della conformità dei terreni alla possibile destinazione finale;

- analisi chimiche (test di cessione) su campioni ambientali di terreni di riporto, ai sensi dell’art 4 comma 3 del D.P.R. 120/17;

- analisi chimiche su campioni di terreno ai fini della loro classificazione come rifiuti, ovvero:

- analisi sul tal quale ai sensi del D. Lgs. 152/06 e s.m.i., della Decisione 2000/532/CE e della Direttiva 2008/98/CE, per la classificazione del rifiuto ai fini della pericolosità e per l’attribuzione del codice CER;

- analisi sugli eluati con le metodiche di cui al D.M. 05.02.1998 e s.m.i. (test di cessione) e confronto con i limiti di cui all’Allegato 3 del D.M. 5/4/2006 n. 186 per la verifica della recuperabilità del materiale;

- analisi sugli eluati ai sensi del D.M. 27/09/2010 per la verifica dell'ammissibilità dei rifiuti in discarica;

- analisi chimiche su campioni di acque sotterranee per la verifica alla conformità alle CSC di cui alla Tabella 2 Allegato 5 Titolo V Parte IV del D. Lgs. 152/06;

- analisi chimiche su campioni di acque sotterranee per la verifica dell’eventuale aggressività delle acque nei confronti del calcestruzzo, ai sensi delle norme UNI 11104 e UNI-EN 206-1.

3.1 Analisi chimiche su campioni di terreno ai sensi del D. Lgs. 152/06 e del D.P.R.

120/17

Per le analisi chimiche dei terreni è stato previsto il prelievo di n° 46 campioni (cfr. Tabella 2) distribuiti su ciascuna verticale di sondaggio in funzione delle previste profondità di scavo e su ogni pozzetto esplorativo. Per quanto riguardo lo scavo della galleria naturale S. Caterina, sono stati previsti n° 4 campioni medi compositi alle profondità di scavo della galleria, distribuiti su n° 3 verticali di indagine, prevedendo almeno n° 3 incrementi per ciascun campione medio composito.

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artificiale

campione SN 1 SN 2 SN 3 SN 4 SN 6 SN 7 SN 8 SN 9 SN 10

1 0 - 1 m 0 - 1 m 0 - 1 m 0 - 1 m 0 - 1 m 0 - 1 m 0 - 1 m 0 - 1 m 0 - 1 m 2 2 - 3 m 2 - 3 m 2 - 3 m 2 - 3 m 2 - 3 m 2 - 3 m 2 - 3 m 6 - 7 m 5 - 6 m

3 14 - 15 m

imbocco sud

imbocco nord

sottopasso a spinta

campione SN 11 SN 12 SN 13 SN 14 SN 15 SN 16 SN 17 SN 18

1 0 - 1 m 15 - 27 m 24 - 36 m 29 - 36 m 0 - 1 m 0 - 1 m 0 - 1 m 0 - 1 m

2 6 - 7 m 36 - 41 m 5 - 6 m 1 - 2 m 1 - 2 m 6 - 7 m

3 15 - 16 m

campione PE 1 PE 2 PE 3 PE 4 PE 5 PE 6

1 0 - 1 m 0 - 1 m 0 - 1 m 0 - 1 m 0 - 1 m 0 - 1 m 2 1 - 2 m 1 - 2 m 1 - 2 m 1 - 2 m 1 - 2 m 1 - 2 m

campioni medi compositi galleria

Viadotto Regalsemi svincolo Regalsemi

Galleria S. Caterina

Tabella 2 – Campioni ambientali di terreno per analisi ai sensi del D. Lgs. 152/06 e del D.P.R. 120/17 Sono state eseguite le analisi chimiche su campioni ambientali di terreno per la verifica, ai sensi del D.Lgs. 152/06, Tabella 1 Allegato 5 Titolo V Parte IV (colonna A, colonna B) della conformità dei terreni alla destinazione d’uso dei siti di origine e, ai sensi del D.P.R. 120/17 della conformità dei terreni alla possibile destinazione finale.

In particolare, è stata verificata la conformità alle CSC per il seguente set analitico di sostanze:

- Arsenico, Cadmio, Cobalto, Cromo totale, Cromo VI, Mercurio, Nichel, Piombo, Rame, Zinco, Idrocarburi pesanti (C>12), Amianto.

I risultati delle analisi sono stati riportati in sintesi nell’Allegato 1 – Sintesi dei risultati delle analisi chimiche sui terreni.

È possibile osservare che dei 46 campioni di terreno analizzati, per 44 di essi è stata verificata la conformità alle CSC alla destinazione d’uso dei terreni, assimilabile a siti ad uso commerciale/industriale (colonna B), mentre 2 campioni (PE2 0-1 m, PE2 1-2 m) hanno mostrato il superamento delle CSC di colonna B per il parametro Rame.

Sono quindi stati previsti ulteriori campionamenti (n.14 campioni) nell’area intorno alla verticale di indagine in oggetto per la verifica dell’eventuale persistenza dei superamenti in corrispondenza della verticale PE2: i risultati delle analisi chimiche hanno dimostrato la conformità di tutti i campioni alle CSC alla destinazione d’uso dei terreni per la colonna B, ossia siti ad uso commerciale/industriale, permettendo di poter affermare, di fatto, la non persistenza dei superamenti per il parametro Rame denunciate nella campagna di campionamento precedente.

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Per ciò che riguarda invece la conformità alla colonna A (siti ad uso verde pubblico, privato e residenziale), 41 campioni (compresi i due sopracitati e quelli della nuova campagna di verifica) su 60 hanno mostrato superamenti delle CSC di colonna A per i parametri Arsenico, Zinco e Rame. Si deve osservare che tali superamenti sono presenti sia in campioni superficiali che profondi (vedi campioni prelevati in corrispondenza delle profondità di scavo della galleria naturale). Questi risultati limitano molto il campo di riutilizzo dei materiali di scavo come sottoprodotti all’esterno dell’ambito del cantiere, ad esempio per rispristini ambientali oppure in processi produttivi in sostituzione dei materiali di cava, o in generale in tutte le aree dove è richiesta la conformità alle CSC di colonna A.

Per tale motivo, stante anche la non idoneità geotecnica al riutilizzo per la realizzazione dei rilevati in progetto, i materiali provenienti dagli scavi verranno riutilizzati parzialmente (riempimenti e rinterri) e comunque solamente nell’ambito dello stesso cantiere, mentre la gran parte verrà conferita a impianto di recupero o a discarica.

3.2 Analisi chimiche su campioni di terreno di riporto (test di cessione)

Data la presenza, ancorché sporadica, di terreni di riporto, ai fini di una loro possibile qualifica come sottoprodotti, ai sensi dell’art 4 comma 3 del D.P.R. 120/17, è stato previsto il prelievo di n° 4 campioni di terreno di riporto da sottoporre a test di cessione.

In particolare, i campioni di terreno di riporto sono stati prelevati in corrispondenza delle porzioni più superficiali delle carote dei sondaggi SN17 e SN18 e dei pozzetti PE2 e PE6. Su tali campioni è stata effettuata un’analisi sugli eluati con le metodiche di cui al D.M. 05.02.1998 e s.m.i. per la verifica delle CSC delle acque sotterranee di cui alla Tabella 2 Allegato 5 Titolo V Parte IV del D.Lgs. 152/06.

I risultati delle analisi, riportati in sintesi nell’Allegato 2 - Sintesi dei risultati delle analisi chimiche sui terreni di riporto, hanno mostrato la piena conformità degli eluati alle CSC della Tabella 2 delle acque sotterranee, pertanto tali materiali possono essere riutilizzati nell’ambito del cantiere.

3.3 Analisi chimiche su campioni di acque sotterranee ai sensi del D. Lgs 152/06

Sono stati prelevati n° 9 campioni di acque sotterranee in piezometro in corrispondenza delle verticali SN3, SN4, SN6, SN9, SN10, SN14, SN15, SN17 e SN18 ai fini dell’esecuzione di analisi chimiche per la verifica alla conformità alle CSC di cui alla Tabella 2 Allegato 5 Titolo V Parte IV del D. Lgs. 152/06. In particolare, tale conformità è stata verificata per il seguente set analitico:

- Arsenico, Cadmio, Cobalto, Cromo totale, Cromo VI, Mercurio, Nichel, Piombo, Rame, Zinco, Idrocarburi totali (espressi come n-esano).

I risultati delle analisi, riportati in sintesi nell’Allegato 3 – Sintesi dei risultati delle analisi chimiche sulle acque sotterranee hanno mostrato la piena conformità delle acque sotterranee alle CSC della Tabella 2.

3.4 Analisi chimiche su campioni di terreno per la classificazione come rifiuti

Per la classificazione delle terre e rocce da scavo come rifiuti (omologa rifiuto), finalizzata al loro eventuale conferimento a impianto di recupero o a discarica, sono stati prelevati n° 5 campioni medi compositi (n° 8 incrementi tra profondità max. e min.) in corrispondenza di n° 5 verticali di indagine (SN2, SN9, SN11, SN13 e SN18, cfr. Tabella 3).

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artificiale

SN 1 SN 2 SN 3 SN 4 SN 5 SN 6 SN 7 SN 8 SN 9 SN 10

0 - 3 m 0 - 15 m

imbocco sud

imbocco nord

sottop. a spinta

SN 11 SN 12 SN 13 SN 14 SN 15 SN 16 SN 17 SN 18

0 - 16 m 24 - 36 m 0 - 7 m

Viadotto Regalsemi svincolo

Regalsemi

Galleria S. Caterina

Tabella 3 – Campioni ambientali di terreno per classificazione come rifiuti

Su tali campioni sono state eseguite:

- analisi sul tal quale ai sensi del D. Lgs. 152/06 e s.m.i., della Decisione 2000/532/CE e della Direttiva 2008/98/CE, per la classificazione del rifiuto ai fini della pericolosità e per l’attribuzione del codice CER;

- analisi sugli eluati con le metodiche di cui al D.M. 05.02.1998 e s.m.i. (test di cessione) e confronto con i limiti di cui all’Allegato 3 del D.M. 5/4/2006 n. 186 per la verifica della recuperabilità del materiale;

- analisi sugli eluati ai sensi del D.M. 27/09/2010 per la verifica dell'ammissibilità dei rifiuti in discarica.

I risultati mostrano che i materiali di scavo in esame, classificati come rifiuti, risultano:

- non pericolosi

- idonei ad essere smaltiti in impianti di recupero

- se smaltiti in discarica, idonei ad essere smaltiti in discarica di inerti

In caso di smaltimento dei riporti come rifiuti, il codice CER con il quale verranno conferiti potrà essere 17 05 04 nel caso prevalga la componente terreno, oppure 17 09 04 nel caso prevalgano materiali di origine antropica (frammenti di laterizi, calcestruzzi, materiali plastici, ecc.).

3.5 Analisi chimiche su campioni di acque sotterranee per la verifica

dell’aggressività al calcestruzzo

Data che il progetto prevede la presenza di strutture interrate (gallerie) potenzialmente a contatto con acque di falda, sui n° 9 campioni di acque sotterranee sono state previste anche analisi chimiche per la verifica dell’eventuale aggressività nei confronti del calcestruzzo, ai sensi delle norme UNI 11104 e UNI-EN 206-1.

Tali analisi, riportate in sintesi nell’Allegato 4 - Sintesi dei risultati delle analisi chimiche sulle acque sotterranee per l’aggressività al calcestruzzo hanno evidenziato mediamente il rispetto dei limiti previsti dalla normativa, eccetto per i campioni prelevati nei piezometri SN3, SN6 e SN14 dove le analisi hanno evidenziato un contenuto di solfati pari a oltre 600 mg/l, che classifica tali acque come mediamente aggressive e comporta l’utilizzo di calcestruzzi di classe XA2; a conferma di ciò, nel piezometro SN3 si rileva un superamento dei limiti previsti anche nel contenuto di azoto ammoniacale, che risulta pari a 31.5 mg/l.

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4 VERIFICA DELL’IDONEITÀ GEOTECNICA DEI MATERIALI DI SCAVO AL RIUTILIZZO

In Tabella 1 sono mostrati in sintesi i quantitativi dei movimenti di materia previsti per la realizzazione delle opere in progetto, espressi come totali per i singoli articoli. Il volume complessivo dei materiali di scavo, al netto della perforazione dei pali, dei micropali e dei consolidamenti (tiranti), risulta pari a 536.224 mc ed è costituito dai materiali provenienti dagli scavi in sotterraneo per la realizzazione della galleria naturale e delle vie di fuga (138.050 mc), dagli scavi di sbancamento per la realizzazione delle opere all’aperto comprese le gallerie artificiali (339.326 mc), dagli scavi di scotico/gradonatura e bonifica per la preparazione dei piani di posa dei rilevati in progetto (19.520 mc), dagli scavi di fondazione a sezione obbligata (34.172 mc) e dagli scavi per l’idraulica di versante e di piattaforma (5.156 mc).

Di seguito vengono brevemente descritti i caratteri litologici e granulometrici delle singole unità che compongono i materiali di scavo relativi all’infrastruttura in progetto, al fine di evidenziarne l’idoneità o meno ai riutilizzi previsti, con particolare riguardo alla realizzazione dei rilevati, dei rinterri e dei rimodellamenti in corrispondenza degli imbocchi, dei rinterri degli scavi di fondazione, della posa di terreno vegetale in corrispondenza delle scarpate dei rilevati, ecc.

4.1 Depositi antropici

Sono perlopiù costituiti dai materiali che utilizzati per la realizzazione dei rilevati stradali e ferroviari già presenti nell’area del tracciato.

Data la mancanza di analisi e prove su tali materiali, peraltro presenti in modo molto localizzato lungo il tracciato, è possibile destinare tali materiali ad un riutilizzo solo per rinterri, riempimenti e rimodellamenti.

4.2 Depositi detritici alluvionali

Sono terreni che occupano il fondo delle piccole valli presenti nell’area del tracciato e che sono il prodotto del trasporto, da parte delle acque superficiali, dei materiali sabbioso-limosi dell’unità delle sabbie gialle e dei depositi eluvio-colluviali, a formare dei depositi dello spessore di alcuni metri, che si raccordano lateralmente con i depositi eluvio-colluviali. Si tratta di sabbie limose argillose e limi sabbiosi argillosi, di colore da marrone nocciola a giallo ocra.

Per questi materiali è stato previsto un riutilizzo come terreno vegetale delle porzioni superficiali scavate durante le operazioni di scotico e bonifica ed un riutilizzo per rinterri, riempimenti e rimodellamenti per le porzioni di scavo più profondo.

4.3 Depositi detritici eluvio-colluviali

Si tratta di terreni che rappresentano il prodotto di alterazione e di trasporto al piede del versante dei materiali appartenenti all’unità delle sabbie gialle, affiorante in corrispondenza di tutti i rilievi collinari presenti nell’area del tracciato. Sono costituiti da limi sabbiosi argillosi e sabbie limose argillose, di colore bruno giallastro, del tutto simili ai terreni caratteristici dell’unità delle sabbie gialle descritte di seguito.

Anche per questi materiali è stato previsto un riutilizzo come terreno vegetale degli scavi di scotico e bonifica ed un riutilizzo per rinterri, riempimenti e rimodellamenti per gli scavi più profondi.

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4.4 Sabbie gialle con livelli calcarenitici

L’unità è costituita da sabbie da addensate a molto addensate fino a debolmente cementate, con sporadiche intercalazioni di calcareniti (spessore da centimetrico a decimetrico). Questa formazione affiora dalla sommità dei rilievi collinari presenti nell’area in esame fino a profondità variabili tra 10÷15 m e 30÷35 m, con giacitura tendenzialmente sub-orizzontale e stratificazione parallela; si tratta di sabbie gialle a grana fine e media, contenenti ripetute intercalazioni di calcareniti, ricche di modelli di gusci di molluschi.

Sulla base delle indagini geognostiche disponibili, nella granulometria dei depositi prevale la componente sabbiosa (40÷80% circa), ma è sempre presente una forte percentuale di limo (mediamente 30÷40 %) e una modesta percentuale di argilla (10÷15 %). Secondo la classificazione USCS le sabbie sono classificabili perlopiù come SM, ML e CL-ML, a seconda del contenuto di materiale fine, che risulta perlopiù non plastico o poco plastico,

Secondo la classificazione delle terre ai sensi della norma UNI 11531-1 le sabbie sono classificabili perlopiù come A 4 (57% dei campioni) e subordinatamente come A 2-4 (18%), A 6 17%), A 7-6 (6%) e A 2-6 (2%, corrispondente ad un solo campione).

Per le sabbie gialle, che costituiscono di gran lunga la litologia prevalente nell’ambito dei materiali di scavo, a causa dell’elevata percentuale di materiale fine di cui sopra, non ne è possibile un riutilizzo per la realizzazione dei rilevati in progetto ma risulta possibile destinare tali materiali solamente per rinterri, riempimenti e rimodellamenti e come terreno vegetale per gli scavi superficiali di scotico e bonifica.

4.5 Argille grigio-azzurre marnose

Le argille marnose grigio-azzurre sono state rinvenute nelle perforazioni di indagine al di sotto delle sabbie gialle, a partire da circa 20-25 m di profondità dal p.c. del tracciato in progetto e, granulometricamente, il contenuto di materiale fine limoso-argilloso è preponderante man mano che la formazione si approfondisce.

Durante la perforazione dei sondaggi sono stati rinvenute perlopiù argille limose e limi argillosi, da molto consistenti a dure, da poco a mediamente plastiche (Ip = 10 ÷ 20%), sabbiose, con un contenuto di sabbia variabile mediamente tra 20 e 40 % circa. Secondo la classificazione USCS le argille sono classificabili perlopiù come CL e CL-ML.

Secondo la classificazione delle terre ai sensi della norma UNI 11531-1 le argille risultano classificabili come A 6 (38%), A 4 (35%) e A 7-6 (27%).

Il colore è generalmente grigio, ma per alcuni metri, al passaggio con l’unità delle sabbie gialle, diventa gradualmente grigio-nocciola e nocciola. Talvolta il passaggio alle sabbie, quasi sempre graduale, risulta più netto, sia da un punto di vista granulometrico che del colore, che assume tonalità nocciola-giallastre e giallo ocra.

I materiali di scavo provenienti da questa unità verranno prodotti solo durante la realizzazione delle porzioni più profonde dello scavo della galleria naturale S. Caterina. Per le caratteristiche granulometriche dei terreni, non idonee ad essere riutilizzate se non attraverso una preventiva stabilizzazione a calce, e per la presenza, nei materiali di scavo, dei residui degli interventi di pre- sostegno e consolidamento necessari per garantire le condizioni di stabilità dei fronti di scavo in galleria, le argille grigio-azzurre marnose verranno destinate esclusivamente a discarica.

(19)

S.S.V. “Licodia Eubea – Libertina” – Tronco svincolo Regalsemi - innesto SS 117 bis - 2° stralcio funzionale - Completamento Tratto A - da svincolo Regalsemi (km 0+000) ad inizio Variante di Caltagirone (km 3+700) - Progetto Esecutivo

Relazione del piano di gestione e bilancio materie

RTI di progettazione: Mandataria Mandante

Via G.B. Sammartini n°5 20125 - Milano Tel. 02 6787911 email: mail@proiter.it

Via Artemide n°3 92100 Agrigento Tel. 0922 421007

email: deltaingegneria@pec.it 15

4.6 Volumi di scavo e riutilizzi in sito distinti per unità

Nella Tabella 4 vengono mostrati i volumi di scavo distinti per unità, sia in termini di mc banco, sia in termini percentuali, sulla base dell’analisi delle quantità di computo metrico, distinte per singola wbs e per articolo di scavo (sbancamento, scavo in sotterraneo, scavo di fondazione, scotico, bonifica, gradonatura, ecc.). Sulla base della caratterizzazione geologica e geotecnica di tutto il progetto, sono quindi state eseguite le attribuzioni alle unità geologico-geotecniche dei volumi di scavo analizzati.

I risultati mostrano che l’unità più rappresentata (circa 396.000 mc) è l’unità delle sabbie gialle e calcareniti “sc”, pari a circa 3/4 del volume totale degli scavi, mentre le altre unità risultano nettamente subordinate.

L’unità delle argille grigio-azzurre marnose “am” ad esempio è presente solo con l’8% circa degli scavi (circa 40.000 mc), essendo limitata alle porzioni più profonde degli scavi relativi alla galleria Santa Caterina.

I depositi detriti alluvionali “al” sono presenti con circa 61.500 mc (11% del volume totale), localizzati in gran parte in corrispondenza dello Svincolo Regalsemi e in minima parte tra le p.k.

3+150 e 3+300 circa dell’asse principale.

L’unità dei depositi detritici eluvio-colluviali “ec” è presente con il 6% del volume totale degli scavi (pari a circa 30.000 mc), localizzato perlopiù tra l’imbocco nord della galleria Santa Caterina e il sottopasso ferroviario a spinta e subordinatamente in corrispondenza dell’imbocco sud della galleria e dello svincolo Regalsemi.

Infine, i depositi antropici “r”, costituiti perlopiù da rilevati stradali e ferroviari, vengono coinvolti nella attività di scavo per poco più dell’1% del volume totale (7.500 mc circa), localizzati perlopiù in corrispondenza dello Svincolo Regalsemi e in prossimità dello Svincolo di San Bartolomeo.

unità "sc" unità "am" unità "al" unità "ec" unità "r"

sabbie gialle e calcareniti

argille grigio- azzurre marnose

depositi detritici alluvionali

depositi detritici eluvio-colluviali

depositi antropici (rilevati stradali e

ferroviari)

[mc] [mc] [mc] [mc] [mc] [mc]

396 375 40 459 61 584 30 347 7 458 536 224

74% 8% 11% 6% 1% 100%

Totale

Tabella 4 – Volumi di scavo distinti per unità

Per quanto riguarda i riutilizzi in sito, pari complessivamente a 88.000 mc circa, si prevede di (cfr.

Tabella 5):

- riutilizzare circa 13.800 mc di depositi detritici alluvionali e circa 13.800 mc di depositi detritici eluvio-colluviali, per le porzioni più superficiali dei volumi scavati in queste unità, come terreno vegetale;

- riutilizzare pressoché integralmente i volumi scavati nei depositi antropici, costituiti da terreni perlopiù granulari costituenti gli attuali rilevati stradali e ferroviari, per un quantitativo pari a poco più di 7.500 mc, come rinterri;

- riutilizzare circa 53.000 mc nell’ambito del volume scavato nell’unità delle sabbie gialle e calcareniti, come rinterri e riempimenti, utilizzando le porzioni maggiormente idonee (A2-4).

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S.S.V. “Licodia Eubea – Libertina” – Tronco svincolo Regalsemi - innesto SS 117 bis - 2° stralcio funzionale - Completamento Tratto A - da svincolo Regalsemi (km 0+000) ad inizio Variante di Caltagirone (km 3+700) - Progetto Esecutivo

Relazione del piano di gestione e bilancio materie

RTI di progettazione: Mandataria Mandante

Via G.B. Sammartini n°5 20125 - Milano Tel. 02 6787911 email: mail@proiter.it

Via Artemide n°3 92100 Agrigento Tel. 0922 421007

email: deltaingegneria@pec.it 16

unità "sc" unità "am" unità "al" unità "ec" unità "r"

sabbie gialle e calcareniti

argille grigio- azzurre marnose

depositi detritici alluvionali

depositi detritici eluvio-colluviali

depositi antropici (rilevati stradali e

ferroviari)

[mc] [mc] [mc] [mc] [mc] [mc]

53 024 - 13 803 13 803 7 458 88 088

60% 0% 16% 16% 8% 100%

Totale

Tabella 5 – Riutilizzi in sito distinti per unità

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