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1° Congresso Nazionale Osservatorio Nazionale sulla salute della donna (Milano, 20-21 settembre 2016)

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1° Congresso Nazionale

Osservatorio Nazionale sulla salute della donna (Milano, 20-21 settembre 2016)

Saluto e ringrazio l’Osservatorio Nazionale sulla salute della donna (Onda) per avermi invitato al 1° Congresso Nazionale dedicato a “La salute della donna. Patologie femminili di maggior impatto: dalla specialistica all’approccio interdisciplinare”.

Sebbene alcuni impegni istituzionali mi impediscano di essere presente, vorrei rivolgere un saluto a tutti i partecipanti e complimentarmi con gli organizzatori per il Congresso odierno, risultato di un lungo lavoro e di tanto impegno.

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L’Osservatorio Nazionale sulla salute della donna

L’Osservatorio Nazionale sulla salute della donna è una realtà importante, nata in territorio lombardo, che dal 2005 opera per promuovere iniziative di sensibilizzazione e prevenzione concernenti la salute della donna.

Lavorando a livello istituzionale, scientifico e sanitario- assistenziale, l’Osservatorio contribuisce a promuovere, innanzitutto, la cultura della salute, riconoscendo ed evidenziando le particolarità della donna meritevoli di una diversa attenzione e una premura.

L’attivismo dell’Osservatorio – dalla partecipazione a Expo Milano 2015 al Villaggio della Salute – rappresenta, inoltre, un esempio di come le organizzazioni e, più in generale, la società civile possano contribuire al progresso del nostro territorio.

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Le misure intraprese da Regione Lombardia

Regione Lombardia – sia come istituzione sia attraverso il proprio sistema sociosanitario – incoraggia e promuove ogni iniziativa dedicata alla prevenzione e alla cura delle malattie femminili.

Numerosissime strutture ospedaliere lombarde hanno aderito al bando “Bollini Rosa” e assicurano una copertura in termini di cura ed équipe dedicate sulla pressoché totalità delle patologie femminili.

Regione Lombardia ha inoltre adottato programmi di screening mammografico (per le donne dai 50 ai 69 anni residenti in Lombardia) e del tumore della cervice uterina (per le donne dai 25 ai 64 anni) gratuiti. Con l’anno in corso, Regione Lombardia ha introdotto – prima in Italia – lo screening per il tumore del collo utero con l’HPV-dna test.

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Infine, da gennaio 2010, è disponibile la vaccinazione antiHPV presso ambulatori specialistici di strutture accreditate per donne sopra i 18 anni.

La rete dei consultori a sostegno delle fragilità

Dal 2017 per rispondere concretamente ai nuovi bisogni emersi sul territorio, Regione Lombardia ha messo a regime alcune prestazioni avviate negli anni scorsi in via sperimentale, al fine di valorizzare ancora di più il ruolo dei consultori pubblici e privati quali centri per la donna e per la famiglia con specifica attenzione alle situazioni di fragilità.

Seguendo il principio della legge di evoluzione del sistema socio sanitario lombardo, che prevede una maggiore integrazione dei servizi sul territorio, Regione Lombardia ha voluto individuare il Consultorio familiare come presidio fondamentale per la presa in carico della famiglia in modo complessivo, soprattutto per le situazioni di criticità.

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Lo scorso marzo, Regione Lombardia ha destinato 720.000 euro per l’avvio di nuovi sei consultori che si andranno ad aggiungere alla fitta rete dei 220 consultori (140 pubblici e 80 a contratto) per coprire l’intero territorio regionale.

Conclusioni

La valorizzazione del ruolo femminile dipende, innanzitutto, dal soddisfacimento dei suoi bisogni più elementari, come quello alla salute.

Rinnovo, allora, a Onda i complimenti per l’attività svolta ogni giorno con impegno e passione a difesa della salute della donna e auguro a tutti voi buon lavoro.

Grazie.

Roberto Maroni

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