2° GRANDE ATTREZZO: LA SCALA CURVA
Nicola continua il suo allenamento passando ad un altro Grande Attrezzo: la Scala Curva.
GINNASTICA NORMALE. La salita nella Scala Curva viene effettuata secondo un ordine preciso: piede destro/mano destra girata con palmo rivolto verso l'esterno (figura 21/22) e rotazione del busto. (Figura 23)
Figura 21 Figura 22
Figura 23
Nella figura 23 si effettua uno degli esercizi più comuni nella pratica della ginnastica normale: allungo del rachide tramite sospensione dorsale, utilizzando i gradi più esterni.
Questo tipo di esercizio è molto utile per la decomprimere i dischi vertebrali, ma sconsigliato per chi non dispone di una buona estensione della scapolo-omerale.
GINNASTICA AFA: questo è un altro Grande Attrezzo utilizzato da Nicola durante il suo allenamento.
Diversamente dall'esercizio rappresentato nella figura sovrastante, Nicola esegue l'allungamento in posizione frontale all'attrezzo, questo per facilitare meglio sia la salita che la discesa, sia per semplificare l'esercizio.
La salita all'attrezzo (Figura 24/25) viene aiutata da due persone a lati: i piedi possono rimanere in appoggio a terra, come nel caso di Nicola, o salire al primo grado e, sempre aiutato si estende il più possibile le braccia verso il grado più alto per le sue possibilità, in modo da allungare bene la colonna vertebrale.
Anche in questo caso, la scala curva ha come obiettivo lo scarico e allungamento della colonna vertebrale.
La sequenza delle figure viene rappresentata nella pagina successiva.
Figura 24 Figura 25
Nicola rimane in sospensione appoggio nella sua massima estensione (Figura 26)
figura 26
Nel caso di Nicola, la posizione che vediamo in figura non rappresenta la massima estensione, perchè in questo caso, Nicola non ha la capacità di poter estendere completamente ne gli arti inferiori ne gli arti superiori; é proprio questa la difficoltà: farlo muovere e cercare di far eseguire gli esercizi in maniera sicura e corretta, per non peggiorare la sua situazione.
Nicola inoltre, non ha la massima stabilità anche per la mancanza dei muscoli, soprattutto dorsali, addominali, importanti per la stabilità del rachide.