Conclusioni e sviluppi futuri
Nel presente lavoro di tesi, è stata descritta la metodologia ottica di indagine termica basata sul fenomeno fisico della termoriflessione. In particolare, è stato presentato un sistema sperimentale che consente effettivamente di sfruttare il fenomeno e di determinare, otticamente, l’autoriscaldamento di una struttura multistrato rispetto alla temperatura ambiente.
Nello specifico, è stata delineata la procedura di ottenimento del coefficiente di termoriflessione, parametro caratteristico che tiene traccia del cambiamento del coefficiente di riflessione di uno specifico materiale in funzione della temperatura, e sono state effettuate misure dinamiche, volte a rilevate, dai transitori termici in corrispondenza della commutazione a gradino della potenza dissipata dalla sorgente di calore, il parametro di resistenza termica globale.
Le sperimentazioni sono state estese adottando la metodologia basata sull’analisi TRAIT, che caratterizza in maniera completa il circuito termico equivalente alla struttura, costituito da più celle RC in serie, ciascuna composta dalla resistenza termica e dalla capacità termica di una determinata porzione fisica dell’insieme. Tale caratteristica rende questa metodologia particolarmente adatta a valutare un contributo resistivo di un particolare strato direttamente all’interno di un assemblaggio, oppure di individuare le parti della struttura responsabili di un aumento anomalo di resistenza termica.
Con l’ausilio del simulatore termico analitico DJOSER, è stato possibile effettuare il confronto con i dati sperimentali e verificare la congruenza del risultato.
Per quanto riguarda il potenziamento del sistema sperimentale fin qui presentato, ci si propone di migliorare la stabilità della potenza ottica emessa dalla sorgente laser, ed inoltre di aumentare la frequenza della sua modulazione di ampiezza; questo col duplice scopo di aumentare la banda dei segnali rivelabili e di evitare che l'anello di regolazione della potenza ottica, operante per frequenze inferiori a 1Khz, possa interferire con la modulazione stessa.