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È così che la nostra reciproca conoscenza è iniziata nei diversi ambiti dell’Università e della Bottega del Commercio Equo e Solidale di Pisa

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Academic year: 2021

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Prefazione

Prefazione

Il presente lavoro rappresenta, com’è per ogni elaborato di tesi, il momento conclusivo di un precedente studio condotto, o almeno un suo momento conclusivo, considerando il desiderio, dettato dall’amore per la conoscenza e la ricerca, che il lavoro che ciascuno decide di svolgere non si concluda in maniera sterile, ma aperta, feconda, che spinga a sua volta altri a proseguire sulla stessa strada. Anche con sviluppi diversi, nuovi, magari prima non immaginati. Di fatto, però, resta in tutti il desiderio di aver dato un contributo su cui altri potranno basarsi col proprio lavoro: chi accettandolo e sostenendolo, chi magari rifiutandolo.

Nel nostro caso specifico tutto questo è altrettanto vero, trovando una ulteriore motivazione nei personali percorsi di esperienza ed approfondimento che avevamo maturato secondo percorsi indipendenti. In me che adesso scrivo queste righe come nel Prof. Galleni già si trovava la molla per un’attenzione particolare all’ambiente, un vivo interesse per la natura eguagliato dal tentativo di conoscerla e di mantenerla nel suo miglior stato possibile; si trovava già in noi anche la spinta a realizzare rapporti basati sulla giustizia, anche verso chi è meno appariscente ai nostri occhi. È in questa direzione che va letta la nostra attitudine a “consumare criticamente”, ovvero con un occhio attento a favorire prodotti più rispettosi per l’ambiente o per i lavoratori che li producono. È così che la nostra reciproca conoscenza è iniziata nei diversi ambiti dell’Università e della Bottega del Commercio Equo e Solidale di Pisa. Proprio quest’ultimo ambiente ci ha visti entrambi sostenitori dei prodotti e dei progetti del Commercio Equo e Solidale. Proprio all’interno di tale Bottega ho svolto e svolgo

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Prefazione

tutt’ora da diversi anni un’intensa attività, come volontario, grazie alla quale ho maturato una ancor più approfondita conoscenza del Commercio Equo e Solidale, dei suoi progetti, delle persone che lavorano al suo interno o dall’altra parte del mondo, in quel Sud apparentemente tanto lontano da noi, ma a noi così profondamente legato.

Certamente tutto questo bagaglio di conoscenza ha contribuito a sviluppare il progetto del lavoro che poi abbiamo svolto: osservare lo stato del pianeta, di Gaia, nel suo insieme, trarre adeguate considerazioni e porsi in questo modo all’interno del dibattito circa la sostenibilità della condotta umana per la sua sopravvivenza su Gaia o per il mantenimento della sua attuale condotta e stili di vita, cercando di orientarsi nella ricerca di un modello di sviluppo che possa realmente dirsi sostenibile, come da molti auspicato, è stata una delle molle del nostro lavoro e oggetto del nostro studio.

Abbiamo così volto valutare la sostenibilità dell’attuale modello di sviluppo cercando di intravedere nuove direzioni. Tra queste, il Commercio Equo e Solidale, del quale abbiamo voluto valutare la sostenibilità nel senso più ampio, che presenteremo nel corso dell’elaborato. Abbiamo voluto, inoltre, indagare gli effetti che le pratiche del Commercio Equo hanno sull’ambiente, essendo a conoscenza dell’incentivazione della conversione a produzione biologica che spesso accompagna l’avvio di un suo progetto, avviando una raccolta di dati a riguardo che potesse dare una fotografia maggiormente dettagliata della situazione e della tendenza riportata.

Con tutto ciò, speriamo di aver raccolto un’esigenza forte del nostro tempo:

poter guardare con meno al futuro, e di aver aperto una strada di ricerca, all’interno del Commercio Equo e Solidale, finora scarsamente percorsa, che noi o altri possano intraprendere

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