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3‐METODI

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Academic year: 2021

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3‐METODI"

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(1)

CAPITOLO
3‐METODI


3.1
DISEGNO
SPERIMENTALE


Lo
 studio
 è
 stato
 condotto
 in
 collaborazione
 con
 il
 Dipartimento
 di
 Psichiatria,
 Neurobiologia,
Farmacologia
e
Biotecnologie
dove
sono
state
effettuate
le
analisi
 sui
 campioni
 ematici.
 I
 dati
 riportati
 nell'ambito
 di
 questa
 tesi
 rappresentano
 dati
 preliminari
 di
 uno
 studio
 clinico
 monocentrico,
 intitolato
 “Ricerca
 di
 biomarkers
 proteici
 in
 pazienti
 con
 disturbo
 dello
 spettro
 schizofrenico"
 che
 prevede
il
reclutamento

di
4
gruppi
di
pazienti:
un
gruppo
di
pazienti
privi
di
 trattamento
farmacologico
o
con
minimo
trattamento,
che
presentino
una
piena
 sintomatologia
psicotica
(PANSS
total
score
>70);
un
gruppo
di
pazienti
non
in
 trattamento
o
con
minimo
trattamento,
che
presentino
una
diagnosi
di
disturbo
 della
spettro
schizofrenico
in
remissione,
un
gruppo
di
pazienti
che
presentino
 diagnosi
di
depressione
unipolare
o
disturbi
d’ansia
e
un
gruppo
di
volontari
sani
 che
corrispondano
per
età
e
sesso.
 Il
protocollo
è
stato
approvato
dal
Comitato
 Etico
 dell'AOUP.
 Ai
 partecipanti
 è
 stato
 adegutamene
 spiegato
 l'intento
 dello
 studio
 e
 le
 procedure
 diagnostiche
 e
 strumentali
 alle
 quali
 sarebbero
 stati
 sottoposti
 ed
 è
 stato
 fornito
 materiale
 informativo
 in
 forma
 scritta.
 Ogni
 partecipante
 ha
 firmato
 un
 consenso
 informato.
 In
 questa
 tesi
 riportiamo
 i
 risultati
 preliminari
 ottenuti
 dalla
 comparazione
 dell’analisi
 proteomica
 di
 due
 classi:
gruppo
di
pazienti
psicotici
(9
soggetti)
e
gruppo
di
pazienti
psichiatrici
di
 controllo
(8
soggetti).




3.2
PAZIENTI


(2)

I
pazienti
sono
stati
reclutati
presso
il
reparto
degenze
e
il
Day‐Hospital
dell'U.O.
 Psichiatria
 2
 Universitaria.
 
 Nel
 nostro
 studio
 sono
 stati
 considerati
 pazienti
 appartenenti
 a
 due
 soli
 dei
 suddetti
 gruppi
 ovvero
 pazienti
 con
 piena
 sintomatologia
psicotica
e
pazienti
con
diagnosi
di
episodio
depressivo
o
disturbi
 d'ansia.
Sono
stati
reclutati
pazienti
di
entrambi
i
sessi,
di
età
compresa
fra
i
20
e
 i
 60
 anni
 che
 
 hanno
 accettato
 di
 sottoporsi
 a
 valutazione
 cllinica
 e
 prelievo
 ematico,
 previa
 firma
 di
 consenso
 informato.
 
 Sono
 stati
 esclusi
 pazienti
 con
 disordini
metabolici
per
le
potenziali
alterazioni
che
queste
possono
provocare
 nella
 quantità/qualità
 delle
 proteine
 ematiche,
 pazienti
 con
 febbre
 corrente
 o
 malattie
 infettive
 per
 le
 potenziali
 alterazioni
 della
 formula
 leucocitaria
 che
 questa
condizioni
possono
provocare.
Per
motivi
analoghi
sono
state
escluse
le
 donne
in
gravidanza.
Sono
stati
infine
esclusi
pazienti
con
abuso/dipendenza
da
 sostanze
in
atto.



3.3
RACCOLTA
DATI




 Le
informazioni
socio‐demografiche
sono
state
raccolte
in
un
CRF
elaborato
dal
 PI
dello
studio
e
comprendono:
l'
età
d'esordio,
la
durata
della
malattia,
la
durata
 della
 terapia
 farmacologica,
 le
 abitudini
 voluttuarie
 (fumo
 ed
 assunzione
 di
 alcolici),
 la
 familiarità
 per
 disturbi
 dello
 spettro
 schizofrenico
 e/o
 per
 disturbi
 dell'umore,
la
presenza
di
un'anamnesi
personale
per
sintomi
extrapiramidali
e,
 per
 le
 donne,
 la
 presenza/assenza
 del
 ciclo
 mestruale
 e
 il
 numero
 eventuali
 gravidanze.



E'stata
 inoltre
 raccolta
 per
 ogni
 paziente
 la
 terapia
 farmacologica
 assunta
 al
 momento
del
prelievo.
Al
momento
del
reclutamento,
i
pazienti
che
soddifano
i
 criteri
 di
 inclusione
 nello
 studio
 sono
 stati
 sottoposti
 a
 valutazione
 clinica
 e
 diagnostica
attraverso
i
seguenti
strumenti:


• SCID,
 Srtuctured
 Clinical
 Interview
 for
 DSM
 IV
 (American
 Psychiatric
 Association,
 1994),
 usata
 per
 determinare
 la
 presenza
 o
 assenza
 di
 disturbi
si
Asse
I
secondo
i
criteri
del
DSM
IV.



(3)

• Positive
and
Negative
Syndrome
Scale
(PANSS):
è
una
scala
clinica
ustata
 per
 valutare
 la
 gravità
 dei
 sintomi
 in
 pazienti
 affetti
 da
 Schizofrenia.
 La
 PANSS
 a
 30
 items
 e`
 uno
 strumento
 che
 consente
 una
 valutazione
 dei
 sintomi
positivi
e
negativi
e
della
psicopatologia
generale.



• Hamilton
Depression
Rating
Scale
(HDRS
o
HAM‐D):
è
la
scala
clinica
per
 la
 depressione
 più
 ampiamente
 utilizzata.
 La
 versione
 utilizzata
 e`
 composta
di
17
items
che
riguardano
sintomi
depressvi
sperimentati
dal
 paziente
nella
settimana
precedente
la
valutazione.
 • Hamilton
Anxiety
Scale
(HAS
o
HAM‐A):
è
costituita
da
14
items.
E'usata
 per
valutare
la
severità
dei
sintomi
ansiosi
nella
settimana
preccedente
la
 valutazione.
 • Young
Mania
Rating
Scale
(YMRS):
è
costituita
da
11
items
che
esplorano
i
 sintomi
 maniacali
 sperimentati
 dal
 paziente
 nei
 giorni
 precedenti
 la
 valutazione.


• SCI‐MOOD:
 comprende
 161
 quesiti
 con
 risposta
 sì/no.
 Permette
 la
 valutazione
 simultanea
 di
 componenti
 più
 o
 meno
 evidenti
 
 della
 depressione
 e
 della
 mania
 lungo
 
 un
 continuum
 di
 diverse
 dimensioni
 psicopatologiche
e
differenti
livelli
di
disregolazione
dell'umore.



• SCI‐PSY:
 comprende
 164
 items
 con
 risposta
 
 sì/no
 ed
 è
 organizzata
 in
 cinque
 domini:
 paranoia,
 schizotipia‐schizoidia,
 sensitività
 interpersonale
,
dispercezioni
e
sintomi
tipici.
 


3.4
PREPARAZIONE
DEI
LINFOCITI



 I
campioni
ematici
da
sangue
periferico
sono
stati
raccolti
alle
8
del
matttino
in
 condizioni
di
digiuno
e
comprendono
5
provette
da
6
ml.
Tali
campioni
sono
stati

 siglati
con
un
codice
identificativo
per
gatantire
l'anonimato,
conservati
a
‐80°C
 presso
 il
 dipartimento
 di
 Psichiatria,
 Neurobiologia,
 Farmacologia
 e
 Biotecnologie.

 I
linfociti
vengono
preparati
seguendo
il
seguente
protocollo:

Il
 sangue
viene
centrifugato
per
15
minuti
a
300
g
per
ottenere
un
plasma
ricco
di
 piastrine
 ed
 un
 pellet
 (P1)
 contenente
 globuli
 rossi,
 piastine,
 granulociti
 e


(4)

linfociti.
 Le
 piastrine
 vengono
 fatte
 precipitare
 dal
 plasma
 centrifugando
 10
 minuti
a
30000
g
ottenendo
così
un
plasma
senza
piastrine.
P1
viene
diluito
1:1
 con
Emagel
(Behring
AG,
Marburg,
Germany)
e
centrifugato
per
30
minuti
a
550
 g
in
un
gradiente
di
densità
di
Lymphoprep
(Nycomed,
Oslo,
Norway).
Si
ottiene
 così
un
anello
di
linfo‐monociti
nell’interfaccia
tra
il
plasma
ed
il
Lymphoprep.
I
 granulociti
 formano
 un
 pellet
 sul
 fondo
 del
 tubo.
 I
 linfo‐monociti
 vengono
 raccolti
e
lavati
in
tampone
fosfato
a
300
g
per
15
minuti.
Il
pellet
che
si
ottiene
è
 diluito
con
1
ml
di
tampone
fosfato,
stratificato
in
7
ml
di
plasma
senza
piastrine
 e
 centrifugato
 a
 60
 g
 per
 15
 minuti.
 I
 linfociti
 si
 lavano
 due
 volte
 nel
 plasma
 senza
 piastrine
 per
 ottenere
 un
 campione
 completamente
 separato
 dalle
 piastrine.
 Per
 eliminare
 ogni
 possibile
 contaminazione
 di
 eritrociti,
 il
 pellet
 di
 granulociti
è
trattato
con
una
soluzione
di
emolisi
e
lavato
due
volte
a
600
g
per
 15
minuti.
I
granulociti
formano
un
pellet
sul
fondo
della
provetta.


3.5
PREPARAZIONE
DEGLI
ESTRATTI
PROTEICI



 Il
pellet
di
linfociti
viene
risospeso
in

350
µl
di
soluzione
di
reidratazione
(7M
 Urea,
2M
tiourea,

CHAPS
4%,
66
mM
DTT,
blu
di
bromofenolo
0,002%),
sonicato
 4
volte
per
5
secondi
ed
incubato
per
30
minuti
a
temperatura
ambiente.
Dopo
 l'incubazione
 i
 campioni
 vengono
 centrifugati
 per
 10
 minuti
 a
 15000
 g
 per
 rimuovere
 il
 materiale
 non
 disciolto.
 La
 concentrazione
 di
 proteine
 viene
 misurata
 con
 RC‐DC
 Protein
 Assay
 di
 Bio‐Rad
 usando
 albumina
 serica
 bovina
 come
standard.
Aliquote
di
proteine
pari
a
200
μg
vengono
utilizzate
nell’analisi
 bidimensionale.


3.6
ELETTROFORESI
BIDIMENSIONALE
(2DE)


(5)

pH
3‐10.
Per
i

gel
analitici

200
µg
di
proteine
vengono
reidratati
fino
a

350
µl
 con
 una
 soluzione
 di
 reidratazione
 contenente
 l'1%
 di
 anfoliti,
 pH
 3‐10.
 
 L'IEF
 viene
effettuata
a
16°C
utilizzando
lo
strumento
Ettan
IPGphor
II
apparatus
(GE
 Health
 Care)
 seguendo
 la
 procedura
 precedentemente
 descritta
 (Giusti,
 L.;
 Baldini,
C.;
Bazzichi,
L.;
Ciregia,
F.;
et
al.
Proteome
analysis
of
whole
saliva:
a
new
 tool
 for
 rheumatic
 diseases‐‐the
 example
 of
 Sjögren's
 syndrome.
 Proteomics
 2007,
7,
1634‐1643).
 Per
la

seconda
dimensione,
le
strip
vengono
inizialmente
 equilibrate
 per
 10
 minuti
 a
 temperatura
 ambiente
 in
 un
 buffer
 contenente
 
 50
 mM
 Tris‐HCl,
 pH
 8.8,
 6
 M
 di
 urea,
 30%
 di
 glicerolo,
 2%
 SDS,
 0.002%
 blu
 di
 bromofenolo,
 1%
 DTT.
 Segue
 una
 seconda
 fase
 di
 equlibratura
 per
 10
 minuti
 nello
 stesso
 buffer
 con
 le
 stesse
 sostanze
 ad
 eccezione
 del
 DTT
 che
 viene
 sostituito
 da
 iodoacetamide
 al
 2,5%
 
 (IAA).
 Successivamente,
 le
 strip
 IPG
 vengono
posizionate
orizzontalmente
su
un
gel

di
dimensioni
20x18x1.5
cm
di
 SDS‐poliacrilamide
 al
 12,5%
 e
 sottoposte
 ad
 elettroforesi
 utilizzando
 il
 PROTEAN‐II
 Multi
 Cell
 system
 (Bio‐Rad)
 con
 un
 amperaggio
 costante
 (40mA/gel)
e
ad
una
temperatura
di
10°C
.


3.7
COLORAZIONE
ED
ANALISI
DELLE
IMMAGINI


I
 gel
 analitici
 vengono
 colorati
 con
 un
 colorante
 fluorescente
 (
 Ruthenium
 (II)
 tris
(bathophenantroline
disulfonate)
tetrasodium
salt
(RuBPS))
come
descritto
 da
 Rabilloud
 et
 al.
 
 (Proteomics
 
 1,
 699‐704
 (2001).
 Le
 immagini
 fluorescenti
 sono
 acquisite
 tramite
 Image
 Quant
 LAS
 4010
 
 ed
 analizzate
 tramite
 il
 programma
 Progenesis
 Same
 Spot.
 L’analisi
 statistica
 univariata
 (Anova)
 e
 multivariata
(PCA)
è
condotta
dal
programma
stesso.



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