INTRODUZIONE
Il presente lavoro è una traduzione del saggio: Bright-sided: How the relentess promotion of Positive Thinking has undermined America di Barbara Ehrenreich. Attivista e personaggio sempre in prima linea per la difesa dei diritti delle donne, Barbara Enrenreich ha avuto una vita molto interessante e ricca, e ha scritto molti libri apprezzati da milioni di lettori. Per la sua simpatia e l’ironia che sicuramente risaltano anche nelle sue opere è molto apprezzata dagli americani.
Per tradurre e analizzare un’opera è necessario senz’altro reperire alcune informazioni riguardo alla vita dell’autrice, al suo stile e al suo pensiero. Il saggio che si è scelto di tradurre, infatti, nasce da una situazione personale della Ehrenreich, molto delicata e non di certo piacevole: la scoperta del cancro al seno, cosa che ha cambiato di molto il suo atteggiamento nei confronti della vita e il suo modo di vedere parecchie cose.
BIOGRAFIA
Barbara Ehrenreich nasce il 26 agosto 1941 a Butt, nel Montana, da un minatore e una donna impegnata in politica. Per impegni lavorativi i genitori si trasferirono spesso; da Pittsburgh a New york, in varie citta del Massachussets e infine a Los Angeles.
Barbara Ehrenreich è stata una delle principali figure dei socialisti democratici americani negli anni 1980-1990, non a caso oggi è segretario comunale onorario1.
Con il passare del tempo la sua famiglia raggiunse uno status da classe media, così da poterle permettere di frequentare il Reed College a Portland, nello stato dell’Oregon. Qui dopo aver iniziato gli studi in chimica si rese conto di essere più portata per la fisica, quindi decise di optare per la scuola che faceva parte del Rockefeller College ma anche qui c’era qualcosa che non andava, quindi passò alla biologia molecolare e poi da lì a quella cellulare.
Con la nascita del suo primo figlio nel 1970 Barbara Ehrenreich subì un grande cambiamento e fu molto attratta dalla politica, fu sempre più attratta da quello che chiamiamo women’s health movement, all’interno del quale si batteva per la difesa della salute delle donne e per dare più informazione di quella che c’era all’epoca. Questo nuovo grande interesse la portò alla scrittura del suo primo pamphlet: Witches, Midwives, and Nurses: A History of Women Healers, con co-autore la sua amica Deirdre English2. Un paio di anni più tardi prese l’importante decisione di abbandonare il suo lavoro di insegnante all’università di New York (State University of New york) per dedicarsi a tempo a pieno all’attività di scrittrice.
Furono anni duri per lei dal punto di vista finanziario, fino a quando un suo articolo pubblicato su «Ms Magazine» sul mito che il femminismo causa malattie di cuore, divenne una cover story e le fruttò molti consensi nell’opinione pubblica. Negli anni ’80 iniziò ad avere degli spazi su «Ms Magazine» e «Mother Jones and Mother Jones».
Il suo lavoro si è sempre diviso tra il giornalismo, con articoli contro le ingiustizie e la denuncia dei disagi sociali, progetti di lunghi libri su vari soggetti spesso storici che, anche se non le facevano guadagnare nulla, le davano una certa “continuità intellettuale”, e l’attivismo in politica su problemi come la cura della salute, la pace, i diritti delle donne e la giustizia economica. Riguardo l’eventuale conflitto delle sue varie occupazioni dice una cosa molto interessante sul suo blog:
I have never seen a conflict between journalism and activism: As a journalist, I search for the truth. But as a moral person, I am also obliged to do something about it3.
OPERE
I suoi ultimi lavori rappresentano quasi una “rottura” rispetto ai primi. Questo perché l’esperienza del cancro al seno le ha dato modo di riflettere e soprattutto di vedere le cose da un’altra prospettiva, quasi come se avesse dovuto fare un bilancio forzato di tutta la sua vita. Si era ripromessa che, se fosse riuscita a sconfiggere il cancro, avrebbe raccontato la sua esperienza, così è nato Living With a Wild God: An Unbeliever’s Search for the Truth about Everything come lo definisce lei un thriller metafisico, una sorta di ricordo filosofico. Tra i suoi libri più famosi ci sono anche This land is their land, una collezione di brevi saggi che si scagliano contro la cresecente disuguaglianza sociale presente negli Stati Uniti, Dancing in the streets, che ripercorre la storia della gioia collettiva, dalle danze rituali di epoca preistorica ai moderni concerti, eventi sportivi e festività danzanti come il carnevale, e sottolinea come le occasioni di abbandono estatico ed edonistico siano andate scemando col passare del tempo e soprattutto con l’avvento del protestantesimo e
delle logiche di produzione capitalistiche, Bait and Switch, un’indagine “sul campo” condotta in prima persona, mettendosi nei panni di un lavoratore impiegatizio che cerca di ricollocarsi dopo un licenziamento per riferire delle condizioni di lavoro della classe media americana, del suo profondo stato di precarietà e malessere e di chi trae vantaggio da questa situazione, Nickel and Dimed, altra indagine “sotto copertura”, questa volta nei panni di un lavoratore a salario minimo, che permette di esplorare l’universo dei “poveri occupati” e ne mostra l’incrollabile tenacia, l’incredibile forza e la sorprendente generosità, e Blood Rites, in cui la scrittrice studia l’attrazione dell’uomo per la violenza e la guerra, partendo dai riti sacrificali preistorici che rievocavano la predazione da parte di carnivori di grandi dimensioni e giungendo fino alla follia generalizzata della seconda Guerra Mondiale e alla minaccia della distruzione totale del’umanità a causa delle armi di distruzione di massa4.
BRIGH-SIDED: HOW RELENTESS PROMOTION OF POSITIVE THINKING HAS UNDERMINED AMERICA
Barbara Ehrenreich è una figura di spicco in America, molto attiva nel sociale e ammirata da personaggi dello spettacolo e non, sul suo blog ci sono varie interviste rilasciate da lei in svariate trasmissioni e anche opinioni molto positive su di lei e i suoi lavori da parte di artisti e politici. Bright-sided: How the relentess promotion of Positive Thinking has undermined America è stato scritto nel 2009 e l’autrice Barbara Ehrenreich ripercorre lo “strano percorso” della prospettiva ottimista, dalle sue origini come tecnica di guarigione ottocentesca abbastanza marginale fino alla sua consacrazione, come atteggiamento culturale dominante, quasi obbligatorio, ai giorni nostri5.
Le grandi chiese evangeliche predicano la buona notizia che basta volere qualcosa per farlo, perché Dio vuole renderci prosperi e felici. Nel campo medico si prescrive il pensiero positivo per i suoi presunti benefici per la salute. L’accademia ha fatto spazio a nuovi reparti di "psicologia positiva" e "scienza della felicità", da nessuna parte, però, queste nuove discipline sembrano avere delle radici più solide che nel mondo degli affari, dove, come dimostra la Ehrenreich, il rifiuto di prendere in considerazione anche i risultati negativi - come il fallimento - hanno contribuito direttamente all’attuale crisi economica6. Tramite la sua malattia, Barabara Ehrenreich espone il lato negativo della propensione americana al pensiero positivo: A livello personale, porta al senso di colpa e alla preoccupazione morbosa che vuole a tutti i costi l’abbattimento dei pensieri negativi. A livello nazionale, ci ha portato un'era di ottimismo irrazionale con conseguente disastro.
Questa è la Ehrenreich al massimo della sua provocazione: scovare vuoti frugando nella saggezza convenzionale e nella finta scienza, terminando poi con una richiesta di chiarezza esistenziale e di coraggio7. Alla fine dell’introduzione l’autrice dichiara di non aver scritto questo libro con amarezza o rimpianto, né tantomeno con una sorta di attaccamento alla sofferenza come fonte di comprensione o virtù.
I do not write this in a spirit of sourness or personal disappointment of any kind, nor do I have any romantic attachment to suffering as a source of insight or virtue. On the contrary, I would like to see more smiles, more laughter, more hugs, more happiness and, better yet, joy. In my own vision of utopia, there is not only more comfort, and security for everyone — better jobs, health care, and so forth — there are also more parties, festivities, and opportunities for dancing in the streets8.
Nella sua realtà parallela, nel suo mondo ideale, non c’è solo la comodità e la sicurezza date da un buon lavoro e da una buona salute per ognuno di noi, ci devono essere più ricorrenze e opportunità per festeggiare e divertirsi9. Una volta che i nostri bisogni materiali sono soddisfatti, la vita diventa una festa continua, dove ognuno di noi ha un talento da condividere.
In questa sede si è scelto di tradurre l’introduzione, il primo capitolo, il terzo, il quinto e il settimo, per questioni logistiche e anche perché queste parti sono state considerate più rilevanti e attrattive.
1
About Barbara Ehrenreich, in http://barbaraehrenreich.com/barbara-ehrenreich-bio/
2Ibid
3Interviews, in http://barbaraehrenreich.com/barbara-ehrenreich-bio/interviews/
4Books by Barbara Ehrenreich, in http://barbaraehrenreich.com/books-by-barbara-ehrenreich/ 5 Bright-sided, in http://barbaraehrenreich.com/brightsided-by-barbara-ehrenreich/ 6 Ibid 7 Ibid 8
Bright-sided quotes, http://www.goodreads.com/work/quotes/6642954-bright-sided-how-the-relentless-promotion-of-positive-thinking-has-unde
