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Nocera Inferiore. Lite tra tre persone, pistolettate in centro. Un 33enne si presenta dai carabinieri. scientifica/foto Peppe Bove

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Academic year: 2022

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Nocera Inferiore. Lite tra tre persone, pistolettate in centro. Un 33enne si presenta dai carabinieri

P i a z z a G u e r r i t o r e - v i a D e n t i c e , i r i l i e v i d e l l a scientifica/Foto Peppe Bove

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Piazza Guerritore, luogo della lite/Foto Peppe Bove

Piazza Guerritore, la polizia, il sindaco Torquato e i vigili urbani/Foto Peppe Bove

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Piazza Guerritore-via Dentice D’Accadia, uno dei bossoli ritrovati/Foto Peppe Bove

P i a z z a G u e r r i t o r e - v i a D e n t i c e , i r i l i e v i d e l l a scientifica/Foto Peppe Bove

NOCERA INFERIORE. Lite per un debito finisce a pistolettate in

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pieno centro. Paura ieri pomeriggio tra via Garibaldi e piazza Guerritore fino all’inizio di via Dentice d’Accadia. Verso le 17,05, tre persone, pare due uomini, tra cui un noto pregiudicato, e una donna, si sono incontrati all’altezza del bar “Roma” di via Garibaldi. I tre hanno cominciato a litigare, sembra per un debito ma non si escludo altre piste.

A questo punto, il fioraio pregiudicato avrebbe tirato la borsa della donna. Poi la lite si sarebbe spostata verso piazza Guerritore quando all’improvviso, all’altezza del passaggio a livello di via Dentice, sarebbero state lanciate alcune pietre, da qui la risposta di uno dei contendenti che ha estratto una pistola di piccolo calibro esplodendo due o tre colpi.

Subito dopo la fuga. Di li ad alcuni istanti sono arrivate le pattuglie della polizia di stato e quelle dei carabinieri.

Sul posto, grazie ai rilievi della scientifica del commissariato di Nocera Inferiore sono stati ritrovati due bossoli anche se alcuni hanno sentito il rumore degli spari anche per sei volte. La polizia ha eseguito un primo sopralluogo sui binari alla ricerca della pistola e di altri bossoli, senza esito.

Gli agenti hanno condotto al commissariato diretto dal vicequestore Giuseppina Sessa, il fioraio pregiudicato per ascoltarlo in merito all’accaduto.

Sono state già individuate numerose telecamere attive in zona, tra le quali quelle del servizio di videosorveglianza cittadina i cui filmati registrati sono stati già acquisiti o lo saranno nelle prossime ore.

E’ molto probabile che l’intera lite con conseguente sparatoria sia stata ripresa dalle telecamere. Utile la visione pure per stabilire la traiettoria dei colpi visto che se la mano dello sparatore è rivolta ad altezza d’uomo potrebbe scattare l’accusa di tentato omicidio.

Sul posto sono giunti anche gli agenti della squadra mobile di Salerno e il sindaco Manlio Torquato si è accertato dell’accaduto.

Da stabilire la natura di alcune macchie che sembrano di

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sangue e che sarebbero state viste sul luogo della sparatoria.

Al momento non risulta nessun ferito pur se non è da escludersi poiché sono stati ritrovati i bossoli ma non le ogive.

In corso anche indagini in altre direzioni per scongiurare l’insorgere di ogni possibile problema.

Intanto, ieri, in città si sono vissuti attimi di vera preoccupazione e la memoria è andata alle due guerre tra settembre e ottobre scorso, in particolare con l’agguato in via D’Alessandro.

Nella serata di piera è statao fermato il 33enne Moreno Caputo di Pagani per il possesso di una pistola e sarebbe stato uno dei protagonisti della lite

Scafati. Chiude lo storico Bar Cerrarto: sempre più crisi nel centro storico

SCAFATI. Ha resistito, ha resistito ma alla fine anche lo storico e rinomato Bar Cerrato ha chiuso i battenti. Posto nella centrale piazza Vittorio Veneto, lo storico bar, famoso per il suo pregiato caffè fatto dal “professore” e servito rigorosamente in vetro, o per la sua sfogliatella, ha calato la serranda lasciando l’ennesimo vuoto in quello che era una volta centro nevralgico della città. Correva l’anno 1860, Garibaldi conquistava il Regno delle Due Sicilie e lo

“consegnava” al re Vittorio Emanuele II a Teano, Abramo Lincoln diventava presidente degli Stati Uniti d’America, l’imprenditore Alfonso Cerrato, apriva i battenti di quella

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che presto sarebbe divenuta un’istituzione per questa città.

Artisti, politici, esponenti di spicco della società civile non solo locale, ma di tutta le regione, sono passati per queste mura. Una volta vera “fabbrica” di prelibatezze, arrivò all’apice negli anni 80, quando si tenne addirittura la festa (almeno così racconta la tradizione popolare) del miliardo di lire accumulato dalla famiglia di gestori. Tredici dipendenti, lentamente diminuiti fino a che l’attuale proprietario, il pronipote dell’Alfonso fondatore, Ferdinando, non è rimasto solo a tenere in piedi la struttura. Cerrato è solo l’ultimo di una serie di attività commerciali che per decenni hanno dato lustro alla città. “Cormun”, “Angrisani”, “Giarretta”,

“Bar Cirillo”, solo per citarne alcuni, sono tutti tristemente rappresentati oggi da serrande calate. Colpa della crisi?

Relativamente. Colpa anche di amministrazioni comunali che negli non hanno voluto riqualificare il centro, lasciando che il degrado sia sociale che urbano prendesse il sopravvento.

Piazza Vittorio Veneto, così come via Cesare Battisti e il quartiere Vetrai, da memoria storica sono diventati una sfilata di palazzi decrepiti, abbandonati, molti pericolanti.

Un quartiere in cui non esiste più nulla, e in cui non viene più nessuno. Gli immobili, sempre più a buon prezzo, vengono oramai affittati il più delle volte al nero ad immigrati extracomunitari, la cui convivenza con i vecchi residenti spesso diventa difficile e in alcune circostanze pure violenta. «Qui nessuno vuole più venire -spiega il 57enne A.N., uno dei pochi commercianti rimasti- sono anni che si parla di riqualificare il centro storico, ma ad oggi non un solo euro è stato investito». Eppure i progetti ci sono, le promesse non mancano, soprattutto in tempi di campagna elettorale: «E certo – aggiunge F.G. 24 anni – noi infatti stiamo proprio aspettando i nuovi candidati venire da queste parti. Siamo stanchi di essere presi in giro, qui non c’è rimasto più nulla. I palazzi ci cadono addosso». Poi, mostrando un bastone di legno marcio, lo agita, sorride e con fare ironico mormora: «so io come accoglierli».

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Adriano Falanga

Battipaglia. Molestava una barista, polacco denunciato

Personale della Polizia di Stato, in servizio presso la sezione Volanti del Commissariato di P. S. Battipaglia, alle ore 21,00 circa, a seguito di richiesta telefonica pervenuta in Sala operativa è intervenuto in piazza Farina presso un bar al cui interno era stata segnalata la presenza di una persona molesta. La pattuglia della Volante è sopraggiunta prima che la situazione degenerasse. Infatti, l’uomo, autore della condotta delittuosa esercitata nei confronti della proprietaria, era uscito dal bar e si apprestava ad affrontare il compagno della donna, sopraggiunto in suo soccorso. Il molestatore ha reagito alla richiesta di esibire i documenti d’identità avanzata dai poliziotti, colpendo uno di essi con calci alle ginocchia. Immediatamente immobilizzato è stato condotto negli uffici del Commissariato di P.S. Battipaglia e identificato in Z. A. polacco di anni 43, residente in Battipaglia. L’uomo è stato denunciato in stato di libertà per violenza privata, minacce aggravate, resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale.

Battipaglia. Pregiudicato

ubriaco aggredisce un barista

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e poi polizia e carabinieri.

Un altro ubriaco provoca un incidente stradale

di Giovanni Sapere

Notte movimentata quella appena trascorsa per i Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Battipaglia, che hanno dovuto fronteggiare e gestire due situazioni di grave emergenza create da due soggetti in stato di fortissima alterazione psicofisica che rischiavano di diventare pericolose per chiunque avesse avuto la sventura di incrociarli.

Verso le ore 23,40 alla centrale operativa del 112 della Compagnia di Battipaglia è arrivata una chiamata da parte del gestore di un bar del centro, preoccupato perché un pluripregiudicato locale, S.B. 42enne, tentava di sfasciare tutto perché irritato dal rifiuto di servirgli alcoolici.

Immediatamente sul posto un’autoradio del Nucleo Radiomobile che ha dovuto fornire manforte ai colleghi di una volante della Polizia di Stato, già sul posto, e che erano stati anche loro aggrediti con violente minacce dal pregiudicato.

I militari dell’Arma e gli agenti della Polizia di Stato, hanno dovuto faticare non poco per bloccare ed arrestare il pregiudicato il quale non ha mancato di sferrare alcuni pugni ed alcuni calci nei confronti degli operatori, tanto che un carabiniere ed un poliziotto sono dovuti ricorrere alle cure dei sanitari per delle lievi escoriazioni giudicate guaribili in sette giorni.

Condotto a fatica nella caserma dei Carabinieri di Battipaglia e rinchiuso nella cella di sicurezza ove ha trascorso la notte, il pregiudicato sarà processato stamani per direttissima per i reati di lesioni personali aggravate e

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violenza e resistenza a pubblico ufficiale.

Il pregiudicato, già nel Giugno scorso, era stato arrestato dai Carabinieri per gli stessi reati.

Dopo aver aggredito nella piazza della stazionea Battipaglia una povera donna, rivolse la sua azione violenta contro un poliziotto, in servizio a Milano che aveva assistito alla scena ed era intervenuto, procurandogli delle lesioni, per poi essere arrestato dai Carabinieri di una gazzella intervenuti immediatamente.

Verso le 4,30, poi, una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Battipaglia, ha, per un soffio, evitato un incidente con una Peugeot 306 che, zigzagando paurosamente, proveniva in senso contrario su via Belvedere. Immediatamente i militari dell’Arma si sono posti all’inseguimento dell’auto il cui conducente, invece di fermarsi ha accelerato la marcia rischiando di collidere con alcune auto che provenivano in senso opposto.

Dopo alcune centinaia di metri l’auto è stato bloccata. I Carabinieri hanno dovuto lavorare anche in questo caso non poco per far scender dall’auto il conducente, anche lui un noto pregiudicato battipagliese, G. LR. 57enne, completamente ubriaco tanto da non reggersi nemmeno in piedi.

Condotto in caserma è stato denunciato per guida in stato di ebbrezza e con patente revocata (la patente gli era stata revocata per un infrazione analoga commessa nel giugno scorso ed accertata sempre dai Carabinieri).

L’auto è stata sequestrata.

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Pagani. Scoperta droga nella macchinetta per fare l’orzo e nel reggiseno. Arrestato un barista.

Pagani (SA) – Perquisizione dei Carabinieri all’interno di un bar del centro storico: rinvenuta droga ed un’arma impropria.

Nella tarda serata di ieri i Carabinieri del Reparto Territoriale di Nocera Inferiore, nell’ambito dei periodici controlli straordinari, hanno arrestato due persone.

I militari della Sezione Operativa hanno effettuato una perquisizione d’iniziativa all’interno di un bar gestito dal pregiudicato Alfonso FARINA, 28 enne, e da una donna, la 21 enne F.F., entrambi di Pagani, sorpresi a spacciare alcune dosi di hashish a dei giovani clienti. Già da alcuni giorni, infatti, erano stati notati strani movimenti nei pressi del bar di via Ammaturo e quando i militari, ieri sera, hanno fermato alcuni giovani assuntori subito dopo l’acquisto della droga, hanno avuto la conferma che all’interno del locale si trovasse una vera e propria centrale dello spaccio.

I Carabinieri, quindi, hanno fatto irruzione nell’esercizio pubblico procedendo all’identificazione delle numerose persone presenti ed alla perquisizione del locale e delle abitazioni dei gestori.

L’operazione, che si è protratta per alcune ore, ha portato al rinvenimento di 70 grammi di “Marijuana”, di 30 grammi di

“Hashish”, di un bilancino di precisione con materiale vario per il confezionamento della sostanza stupefacente e di una piccola somma in denaro contante provento dell’attività di spaccio.

La sostanza stupefacente rinvenuta si trovava occultata

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all’interno della macchinetta per la preparazione dell’orzo e nel corso della perquisizione si è reso necessario anche l’intervento di personale femminile, in quanto la donna custodiva parte della droga nel reggiseno che indossava.

All’interno del bar, inoltre, è stata rinvenuta una balestra con relative frecce, abilmente occultata sotto il banco di mescita delle bevande e pronta all’uso.

Nel corso del servizio, inoltre, gli uomini dell’Arma hanno anche accertato la manomissione del contatore dell’impianto elettrico dell’immobile.

Sono cosı̀ scattate le manette ai polsi dell’uomo e della donna, entrambi sottoposti agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Nocera Inferiore. La donna dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in concorso con

il FARINA, al quale sono stati contestati anche i reati di porto abusivo d’arma impropria e furto aggravato di energia elettrica.

Gli assuntori identificati, tra i quali un giovane minorenne, sono stati segnalati all’Ufficio Territoriale del Governo di Salerno per i provvedimenti amministrativi.

Sempre nella giornata di ieri, infine, i militari della Tenenza di Pagani hanno denunciato due donne del luogo per furto di energia elettrica, la pregiudicata Vincenza ABBRUZZESE, 35 anni, e G.C., 48 anni.

A seguito di un controllo presso le rispettive abitazioni, effettuato unitamente a personale della società “ENEL”, i militari hanno accertato la manomissione dei contatori dell’energia elettrica, al fine di diminuire la registrazione elettronica dei relativi consumi.

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Polla. Finisce contro un bar con la sua auto

Ieri sera, a Polla, il conducente di un’auto è stato colpito da un malore ed ha perso il controllo del mezzo finendo contro un bar dove due anziani che erano seduti a un tavolino. per fortuna nessun ferito grave.

Salerno, picchiati tre vigili urbani

Fatto grave si è verificato nella trascorsa nottata alla via Roma presso un pubblico esercizio (Bar), dove a seguito di contestazione di verbali per musica riprodotta oltre l’orario consentito ed ad alto volume, è avvenuta un’aggressione ai danni di due ufficiali ed un assistente di questo Corpo di P.M. da parte di una trentina di persone tra avventori e d i p e n d e n t i c h e , n e l t e n t a t i v o d i f e r m a r e l ’ a z i o n e amministrativa di controllo in atto, provocavano lesioni agli stessi, costringendoli a portarsi presso il locale nosocomio per le cure del caso e dove venivano giudicati guaribili in giorni 7 s.c. ciascuno.

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I gestori dei bar contro De Luca

Prima l’antipasto via radio, poi la lista di proscrizione in tv con il sindaco Vincenzo De Luca che fa nome e cognomi dei locali… “cafoni”. Accese le parole di De Luca contro la movida salernitana. Usando pesanti appellativi, ha espresso il proprio disappunto nei riguardi dell’inquinamento acustico provocato dagli amplificatori e, quindi, dal volume troppo alto della musica, ai danni dei residenti della zona. Parole che hanno spiazzato i gestori. “Sono quindici anni che svolgiamo quest’attività in piazza Flavio Gioia – spiega il titolare Fabio Fumo dall’Havana Cafè- e l’unico verbale l’abbiamo preso due giovedì fa nonostante avessimo rispetto tutte le prescrizioni. A parte quest’aperitivo del giovedì non abbiamo mai fatto serate con il dj e soprattutto mai disturbato la quiete pubblica con musica ad alto volume. Nel caso specifico ci hanno contestato di aver superato i decibel consentiti ma a questo punto non concedessero proprio i permessi per questa serate. Rispetti l’orario limite delle 24.05, paghi la Siae, rispetti ogni prescrizione ma non basta e devi sentirti chiamare anche incivile. Queste serate ci costano in media cinquecento euro tra diritti Siae e dj, nessuno ci regala nulla ma a quest punto diventa anche difficile lavorare. Pretendiamo maggiore chiarezza da parte dell’amministrazione comunale soprattutto in relazione all’ordinanza”. Sulla stessa lunghezza d’onda il titolare del Bar Emanuel, Tullio Ventura: “Da quando il sindaco ha fatto la nuova ordinanza non abbiamo più messo le casse fuori – spiega.

Abbiamo sempre rispettato ogni indicazione del comune e cerchiamo anche di mantenere un certo decoro sia all’interno che all’esterno del locale. Il caos di ragazzi va al di là della musica in molte circostanze ma noi cerchiamo sempre di tenerli a freno ed evitare atteggiamenti fuori le righe. A fine serata puliamo anche la strada dai vetri. Più di così…

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Senza contare paghiame tasse e siae. Per quanto concerne l’aperitivo del giovedì le casse sono rigorosamente posizionate all’interno del locale e vengono chiuse alle 12.05 rispettando in pieno l’ordinanza (solo dal venerdì alla domenica c’è la deroga fino all’una)… Evidentemente il sindaco è stato informato male visto che ha riferito di essere stato relazionato. Devo pensare solo questo visti gli sforzi che facciamo per attenerci a quanto disposto dal Comune”. I locali del centro, però, hanno espresso il proprio parere, essendo i diretti interessati della faccenda. Il titolare di

‘’Bacchanalia’’, si è mostrato d’accordo con le parole del sindaco, affermando che ‘’è giusto che vengano presi provvedimenti di tal genere. Mi metto nei panni di chi abita nei dintorni di questi locali: come fanno queste persone ad andare a lavorare la mattina dopo, a svegliarsi presto, se non gli è stata data la possibilità di riposare durante la notte, in tutta la tranquillità di cui chiunque ha bisogno?’’.

Abbastanza simile risulta essere l’opinione del titolare de

‘’La cueva del sol’ che ha affermato: ‘’Penso che sia giusto che i controlli vengano effettuati, ma sono anche convinto del fatto che non si possa fare di tutta l’erba un fascio. Fare un discorso così in generale non ha alcun senso. Bisogna, al contrario, che vengano effettuati controlli veri, con persone specializzate in tal senso e con le strumentazioni adeguate’’.

Il proprietario di un altro locale del centro, che ha preferito rimanere nell’anonimato, ha espresso il proprio disappunto nei confronti delle parole del sindaco, sostenendo che ‘’è vero che gli eccessi non sono mai positivi, ma è anche vero che i giovani devono divertirsi, anche se solo con un po’

di musica. Inoltre, penso che si sia generato un controsenso:

da un lato, infatti, si è parlato di misure restrittive e sanzioni, dall’altro si è ampliato l’orario limite delle emissioni sonore, spostandolo addirittura all’una del mattino’’. Il titolare del ristorante ‘’Sant’Andrea’’ ha, invece, affermato: ‘’Io faccio parte di un campo diverso e, quindi, il mio locale non rientra in questa discussione. La mia opinione nei riguardi della questione è che è necessario

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avere rispetto per gli altri: da un lato, baristi e ristoratori dovrebbero averlo per i cittadini, dall’altro, questi ultimi, dovrebbero provare ad essere un po’ più tolleranti e dovrebbero capire che, se non c’è attrattiva, anche solo musicale, i clienti diminuiscono. Sono d’accordo con il sindaco, però, quando afferma che molti non se ne interessano, mantenendo volumi esageratamente alti anche fino a tardi’’.

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