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6 novembre BEATI ANDREA DA PALAZUELO, SACERDOTE E COMPAGNI, MARTIRI. Memoria facoltativa

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6 novembre

BEATI ANDREA DA PALAZUELO, SACERDOTE E COMPAGNI, MARTIRI

Memoria facoltativa

Il b. Andrea da Palazuelo, Miquel González Gonzáles, era nato l’8 maggio 1883 e lo stesso giorno aveva ricevuto il battesimo. A sedici anni entrava come novizio nell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, vestendo l’abito nel convento di Bilbao. Era il 31 luglio 1899, data significativa perché nel- lo stesso giorno del 1936 sarà ucciso in odium fidei. Termina- to l’anno di noviziato emetteva la professione temporanea, mentre il 2 agosto 1903 si consacrava per sempre al Signo- re emettendo la professione perpetua. Il 19 settembre 1908 riceveva l’Ordinazione sacerdotale e contemporaneamente l’obbedienza lo inviava come docente nello Studio dei Frati Cappuccini di El Pardo a Madrid. Trasferito poi a Leon e suc- cessivamente a Bilbao, sempre come docente, nel 1920 face- va nuovamente ritorno a Madrid come archivista provincia- le e cronista, incarico che manterrà, tranne un breve periodo di soggiorno a Gijón, fino alla morte. Definitore provinciale, scrittore e ricercato direttore spirituale, durante i tragici mo- menti del Fronte popolare, il 20 luglio 1936 fu costretto a la- sciare il convento di Madrid trovando alloggio con altri reli- giosi presso una pensione per sacerdoti. Mantenendo la sua abituale serenità e dichiarando di non aver fatto nulla di ma- le a nessuno, il 30 luglio 1936 fu arrestato e portato via dal-

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la pensione. Senza processo, ma unicamente perché religio- so e sacerdote, la stessa notte fra il 30 e il 31 luglio 1936 fu massacrato e ucciso. La mattina del 31 luglio il suo cadave- re fu trovato nel parco San Isidro. Portato al cimitero di Al- mudena fu sepolto in un luogo che non è stato possibile in- dividuare. Il b. Andrea è il primo di 31 frati cappuccini che nello stesso anno subirono il martirio per mano dei milizia- ni del Fronte popolare. Furono beatificati il 13 ottobre 2013.

Dal Comune di più martiri con salmodia del giorno dal salterio.

Ufficio delle letture SECONDALETTURA

Dai «Discorsi» di sant’Agostino, vescovo

(Sermo 335, 1 -2: PL 38, 1 470) Il significato del martirio

Poiché questo è il giorno commemorativo dei santi martiri, quale argomento vale a procurarci più dilet- to che non sia la gloria che essi godono? Ci aiuti il Signore dei martiri, egli che è la loro corona. Poco fa abbiamo ascoltato proclamare, con la voce dei martiri,

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il beato apostolo Paolo: Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Ecco la voce che rimandano i martiri: la tribo- lazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada? Come è stato scritto: Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno, siamo trattati come pecore da macello. Ma in tutte queste cose siamo più che vincitori per virtù di colui che ci ha amati.

Questo fanno sentire i martiri: tutto sopportare senza presumere affatto di sé, amare colui che viene glorificato nei suoi: Perché chi si vanta, si vanti nel Signore. Era a loro ben noto anche ciò che abbiamo appena cantato: Gioite nel Signore ed esultate, o giusti.

Se i giusti si allietano nel Signore, i perversi sanno trovare la gioia solo nel mondo.

Esso costituisce la prima schiera agguerrita sulla quale si deve riportare vittoria; anzitutto vanno af- frontate le attrattive e, quindi, le tribolazioni. Come può vincere il mondo quando diventa crudele, chi non riesce ad avere la meglio quando lusinga? Que- sto mondo sa allettare, largo nelle promesse: onori, ricchezze, piaceri; questo mondo incute terrore mi- nacciando tribolazioni, indigenza, umiliazioni. Chi non ha disprezzo per quel che promette, come può reagire con superiorità dinanzi alle minacce? Si mo- strano piacevolmente vantaggiose le ricchezze: chi può ignorarlo? Ma la giustizia ha una sua più sedu- cente bellezza.

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E, di fatto, l’Apostolo lasciò perdere tutto ciò di cui il mondo mostra l’aspetto allettante e volle che tu l’aves- si presente, in quanto sei tu che il mondo circuisce con lusinghe. Perché? Perché faceva prevedere i combat- timenti dei martiri, proprio quei combattimenti in cui vinsero la persecuzione, la fame, la sete, l’indigenza, il disonore e, da ultimo, il più crudele dei nemici: il timore della morte.

Si esprimono perciò giustamente i santi martiri secondo il Salmo: Fammi giustizia, o Dio, e distingui la mia causa da quella di gente spietata. Distingui, si dice, la mia tribolazione: anche gli avari subiscono tribolazioni. Distingui il mio stato di angoscia: hanno motivo di patire angoscia anche gli avari. Distingui le mie persecuzioni: anche gli avari soffrono persecuzio- ni. Distingui la mia fame: pure gli avari soffrono inedia pur di accumulare oro. Distingui la mia nudità: anche gli avari, per l’oro, sono privati di tutto. Distingui la mia morte: per l’oro, muoiono anche gli avari.

Che sta a significare: Distingui la mia causa? Per causa tua siamo messi a morte tutto il giorno. Quelli per l’oro, noi per te. Somigliante la pena, diversa la causa. Dove è diversa la causa, là è certa la vittoria.

Se teniamo conto della causa, allora le solennità dei martiri ci sono care. Amiamo in loro non i patimenti sofferti, ma la causa del loro patire. Se il nostro amore si volgerà esclusivamente alle pene sofferte, potremo

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infatti scoprire altri che soffrono di peggio per cause biasimevoli.

Ma la nostra attenzione vada alla causa, considera- te la croce di Cristo: sulla croce era Cristo, sulla croce anche i ladri. La stessa pena, ma ben diversa la causa.

Uno dei ladri diventò credente, l’altro bestemmiò.

Quasi da un tribunale, il Signore giudicò fra i due:

condannò all’inferno il ladro che bestemmiò, portò con sé in paradiso l’altro. E questo perché? Perché, se pure identica la pena, la causa era ineguale. Sce- gliete pertanto le cause dei martiri se volete ottenere le palme dei martiri.

RESPONSORIO cfr. Mt 5, 44-45. 48; Lc 6, 27 R. Amate i vostri nemici, fate del bene a quanti vi odiano, pregate per coloro che vi perseguitano e ca- lunniano, * perché siate figli del Padre vostro celeste.

V. Siate dunque perfetti, come è perfetto il Padre vo- stro celeste.

R. Perché siate figli del Padre vostro celeste.

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Lodi mattutine

Ant. al Ben. Una gran moltitudine di martiri perseverò nell’amore fraterno, poiché un solo spirito ed una sola fede era in loro.

ORAZIONE

Dio onnipotente ed eterno che concedesti al bea- to Andrea da Palazuelo e compagni la grazia di mori- re per Cristo, aiuta la nostra debolezza affinché, come essi non esitarono a morire per Te, anche noi ci man- teniamo forti nella confessione del Tuo nome. Per il nostro Signore.

Vespri

Ant. al Magn. O nostra Chiesa beata, ti onora il sangue glorioso dei martiri di Cristo!

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