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Il gusto per l'ornato Breve storia di un decoro neoclassico nel castello délia famiglia Trefogli a Torricella

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Academic year: 2022

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Dossier4

Maria

FazioliFoletti

Il gusto per l'ornato

Breve storia di un decoro neoclassico nel castello délia famiglia Trefogli a Torricella

Marco Antonio Trefogli, ornatista neoclassico al servizio di Felice Giani, Giocondo Albertolli

e

Pelagio Palagi, decoro attorno alla fine degli anni '40 dell'Ottocento due sale

e

un terrazzino al piano terra del castello di famiglia. Una testimonianza decorativa ben conservata

e

interessante, che contribuisce ad accrescere la conoscenza non soltanto di questo artista, ma anche dello sviluppo dello stile neoclassico nel Cantone Ticino.

con degli amorini e deiputti, midi otutt'alpiù circondatidavelileggeri, cheportano coronedi fiori, strumentimusicalie

altri

orpelli.Lo sfondo sul quale posano questi soggettiè sapientemen- teneutro: untono color verde spento, tendente algrigio.

Acompletare

il

decoroun florilegio di volute caratterizzato da eleganti colori pastello. Tinte Un

decoro inaspettato

Entrandonellacosiddetta«Saladei

ritrattii»

dell'anticocastelloTrefogliaTorricellalo sguardo dellospettatoreèsubitoattiratodaun soffittorie- camente decorato

in

stile neoclassico.Inpiccoli

Torricella, ilCastello riquadriaforma rettangolare eleganti muse dai scorcio. (Foto

corpi sinuosi giacciono distese su degli antichi

Michael Peuckert)

t.

triclimi,

dialogando attraverso gesti voluttuosi

(2)

Torricella,la«Sala dei ritratti».Sinota ilsoffitto

instileneoclassicoricca- mente decorato. Sulle paretisivede ildeterio- ramento delle Stesse acausadell'umidità.

(Foto MichaelPeuckert)

verdi,azzurre,gialleerosate creanoun groviglio difioriearbusti amalgamati

in

mododarendere l'insiemearmonico edequilibrato.

Il

soffitto,di- viso

in

quattrocampatedatraviastuccoanch'es- seinteramente decorate, alterna trefilonitema-

tici

diversi: le muse,

i

criceti (per essereprecisi dovrebbetrattarsidelle famose «arvicolediSavi», piccoli mammiferi mediterranei estremamen- te popolari nel decoro neoclassico) e i bouquet floreali. L'ornato, perfettamente simmetrico, è composto

in

totaleda r6riquadridecorati, alcu-

ni

dalla forma rettangolare,

altri

quadrati.Corne su unascacchiera,le scene dipinte si alternano traloro:striscedecorate conipiccoli animaletti dalle tinte ambrate o marroncine, si alternano aile muse e ai fiori,checostituiscono

il

terzo e ultimofilonetematico:sudeitondi dallosfondo scuro spiccanoincantevoliensemblefloreali dai colori vivaci(rosso,giallo, viola,verde,blu...).

Traunascenael'altrac'èunostaccodatoda una piccola banda grigia e bianca sulla quale sonorappresentati foglied'acanto, decorifloreali

e vegetalie

altri

tipici elementi decorativiinse-

riti

conloscopo precisodisuddividereedidare respira all'ornato. Acompletare

il

complessola-

voro figurativointerviene una striscia continua chepercorretutto

il

perimetrodélia stanza, subi- to sotto l'angolodi incontrocon

il

soffitto.Questa

striscia ornamentale présenta un ricco motivo florealeche sirinnova metrodopometro confiori semprenuovi.

Lafinezza esecutiva del decoro insiemealla ponderataarmonizzazione dello stessolasciano

immaginare unospazioampioedilargo respiro, degno dellegrandi dimore neoclassiche conpa-

vimenti intarsiatieenormi finestrechelasciano entrare la lucenaturale.

Il

riccoapparatodecora- tivodescritto finorasembra quindistonare con la stanza delle modestedimensioni

in

cuiècollo- cato,con

i

soffittibassielefinestre relativamente piccole.Lospazioèarredato con cura:un piano- forte,poltroncine

in

stile,antichilampadarieun Camino certamenteprovenientedaun'altracasa

e poi collocato in questa stanza, sovrastato dal-

10 stemma di famiglia. E quindilecito notare

il

disaccordotra l'ornatoelo spazioarchitettonico chelo ospitaechiedersiquali sianostate le mo- tivazionichehanno portato allarealizzazionedi questo decoro

in

questipiccolispazi del castello.

Larispostava cercatanella figura di MarcoAn- tonio Trefogli, pittore d'ornatodifamainterna- zionale, attivo nei

primi

30 anni dell'Ottocento

eautore,oltrechedi numerosidecorineipiùfa- mosi palazzidell'Italiasettentrionale,anchedel decoro neoclassicodescrittoinqueste pagine.

Marco Antonio Trefogli: appunti per una biografia

Marco Antonio Trefoglinacque a Torricella

11 24 luglio 1782. Figlio dello stuccatore Paolo Antonio Abbondio e Angela Maria Lepori, fre- quentogiovanissimolaScuoladidisegnodiTes- serete,

in

cui tragli

altri

insegnava

il

famosoin- cisorediMugena, GiacomoMercoli.Sitrasferi poi

a Milano, dove segui alcuni corsi all'Accademia di Brera perpoi raggiungere

il

padre a Faenza.

(3)

Torricella,Castello Trefogli,soffittodipinto daMarcoAntonio Trefogli nella «Sala deiritratti».

(FotoMichael Peuckert)

Torricella,Castello Trefogli, Musa,dettaglio del decoro neoclassico collocatonella «Sala deiritratti».(Foto Michael Peuckert)

Nella cittadina romagnola segui la Scuola del disegno d'ornato, perpoi approdare all'Accade- miaNazionalediBelle

Arti

diBolognanel1806, dove sitrattenne fino al 1809.In Emilia Roma- gna venne a contatto con la bottega di Felice Giani (1758-1828), ornatista di indiscussa fama internazionale e con essa fece

il

suoprimo im- portante apprendistato. Con la grande bottega di Giani

-

nella quale lavoravano artisti come GaetanoBertolani, AntonioTrentanove, Giovan Battistae Francesco Ballanti Graziani,bennoti

alia critica specializzata

-

MarcoAntonio ebbe

la possibilità di lavorare

in

numerosi cantieri

distribuiti

non soltantoin EmiliaRomagna(Bo- logna,Faenza,Imola,Ferrara),ma ancheaVene- ziaeaParigi(1813).LacollaborazionetraMarco Antonio e Giani si protrasse fino al 1815 circa, anno

in

cui Trefogli approdo aMilano. Nel ca- poluogolombardo Trefoglisilegoalla figuradel celebre ornatista e professore allAccademia di BreraGiocondoAlbertolli (quasi conterraneodi Trefogli, vistoche era diBedano) chelo chiamö nel 1825 a decorare l'armeria di Palazzo Reale.

A partire daquesto momenta

il

ticinese stabili unapropriabottegaaMilanoepartecipöcon nu- merosiprogettiaivariconcorsiindettidallacit- tà, quasi certamente supportato dal prestigioso mentore locale che ebbe

il

merito diintrodurlo

negli ambientideinotabililombardi. Dopoque- sto periodo Marco Antonio ebbe la fortuna di entrare nelle grazie di un altro personaggio di spicco dellascena artisticalocale:

il

notapittore

edecoratorebolognesePelagioPalagi(T775-1860).

GrazieaPalagi, MarcoAntoniovenneintrodotto neicantieripiemontesi delrediSardegna: Racco- nigi,Palazzo RealeaTorino,PalazzodiPollenzo, Stupinigi e

il

Teatro Regio. Grazie aile sue doti artistiche Trefogli divenne un ornatista difama, affidabileericercato,nonunsempliceesecutore di progetti

altrui

maunvero creatore diproget-

ti.

Adattestare questa situazionefuun incarico affidatogli all'apice della sua carriera, nel 1833, quando fu chiamato ad esprimersi come perito di ornato aliaresidenzacarloalbertina^. Purtrop- po labrillante carriera di Trefoglisiinterruppe quando la spinta neorivoluzionaria del movi- mento neoclassico venne meno,minata tra l'al- tro daicostiesorbitanti,lasciando

il

passopiano pianoal gustoromantico.Nelr843,dopooltre un trentennio aliatesta deipih importanticantieri dellanobiltà italiana,l'attivitàdiMarcoAntonio Trefoglisiarre§tö. L'amico Palagi smisedisoste- nerlo sostituendo l'ormai anziano artista con giovani freschiepromettenti,chemeglioseppe- ro adeguarsi alprofondo cambiamento di stilee

gusto

in

atto

in

quegli anni. Senzaprotettore e senza lavoro,Trefogli fu costretto a rientrare a

Torricella. Inizialmente certo di un suoritorno

a Milano, Marco Antonio dovette presto rasse- gnarsi all'evidenza dei fatti, facendo

i

conticon quell'amico fidatochepurtropponondavasegni di volerlo aiutare.Saràproprio

in

questianni di buen retira a Torricella (dove rimase fi.no alia sua morte sopraggiunta nel settembre del 1854 per un colpo apoplettico), che

il

pittore ideö

il

decoroneoclassico delledue sale apiano terrae

(4)

del terrazzino nelcastello di famiglia. All'epoca di Marco Antonio

il

castello non aveva ancora laforma attualecon latorree

il

loggiato (forma che la proprietà assunse soltanto a inizio '900, epoca alia quale risalgono

tutti

gli

altri

bei de- cori interniche sitrovano nelle stanze ai piani superiori del castello), ma

i

locali

in

cui viveva lafamiglia silimitavano, per quelche riguarda le stanzedirappresentanzaapianoterra, aidue salottini contigui poi

dipinti

dall'artista. Certa- mente MarcoAntoniodesiderava renderepiùac- coglienteedecorosoquell'ambientecheospitava sovente amici artisti e altre personalità locali.

Fu

infatti

probabilmentelostessoornatistaafar inserire nellastanzapiùgrandel'imponente ca-

minoastucco con lo stemmadi famiglia, la cui provenienzaprécisaèancora sconosciuta.

Il decoro neoclassico dello studio

e

del terrazzino

Semprespinto daldesideriodi migliorare lo stato déliapropria dimorama mosso certamente anche dalbisogno di dedicarsi ancora, forse per

l'ultima

volta,aun progetto artistico,MarcoAn- tonio dipinseanche

il

soffittodello studiolocon-

tiguoalla«Saladei ritratti».

Il

decorodi questa stanza, di modeste dimensioni, è meno vistoso

eimpegnativorispettoaquello délia stanzache abbiamo appena analizzato.Iquattro angoli del localesonomessi

in

evidenzadaundisegnoper- fettamente simmetrico rispettoal centro dell'an- golo cherappresentadue canibianchi posatisu una superficie rosso acceso ai bordi dei quali

sono stati postiduevessilliinseriti, corne sudi unostelo,

in

una fogliache si apre corne fossero lepaginedi un libro.

Al

centro,afaredaassedi simmetria, unasorta di ampolla rovesciata co- lor giallooro.Ogniangoloèdecoratoaliostesso modo, conlievidifferenze. Unastriscia dicolore grigio délimitaulteriormente lo spazio interno del plafone delsoffitto. Sotto alsoffitto,

in

cima aile pareti, corneanche nella«Saladeiritratti», una striscia decorativa daitenuicolori pastello occupatutto

il

perimetrodélia stanza.Interrotto soltanto dai

fili

apiombochesalgonodallapare- tefinoaraggiungere

il

lampadarioal centro del- la stanza, l'apparato decorativorisultaluminoso (per la scelta dei colori tenui) e leggero, dando allastanzauncaloreeun'eleganza semplice edi buongusto.

Da questo studiolo attraverso uno scalino usciamosuunpiccoloterrazzinocheguardaver- so lavallata sottostante.

Il

soffitto del terrazzo, oggi purtroppo rovinato dalle intemperie, mo- straundeliziosoornamentodaesterno.Lascelta

dei colori èdiversa rispetto all'interno: a domi- nare

il

piccolo quadrato delsoffitto sono

il

nero

e

il

color tortora. Uccelli,ghirigorigeometrici e innesti floreali, parzialmente cancellati dalle intemperieedallamancanzadiparte delletravi

che lo delimitano lateralmente (a

tratti

marce), sono inseriti

in

unastruttura checontribuisce alla creazione di una sorta di rombo centrale, concentrandosiquindi negli angoli. Sopra ogni angolounpiccolo tondo contenenteunascenadi paesaggio. Una banda colortortora con disegni di natura fogliformepercorre tutto

il

bordo del

terrazzino appena sopragli archi chelo sosten- gono.Sulletravichelo sostengonointernamente troviamodeitondi blu-azzurro.

Torricella, Castello Trefogli, decoro neoclas- sicodelsoffittodello studiolo, dettaglio.(Foto Michael Peuckert)

Torricella, Castello Trefogli,bandadecorativa delle pareti dellostudiolo, dettaglio.(Foto Michael Peuckert)

Appunti conclusivi

Il

decoro neoclassico del castello Trefogli è certamente dibuonaqualità. Buoni sonol'equi- librio e la scelta dei colori, cosï comepure Far- moniaglobaledell'insieme.Questocontribuisce

(5)

ingenti,senzacontare

i

vari interventidirestau- ro che sarebbero necessari al consolidamento

e alla conservazione dell'esterno e dell'interno di edifici comequesto, che inglobanoanche un parco enorme (oggiparte diquesto parco rinasce grazie alla vigna dalla quale viene prodotto

il

vinodel castello).

Lasperanzaècheneiprossimiannilepicco- lerealtàstorico-artistichelocalicome

il

castello

Trefogli, la cui testimonianzaper

il

patrimonio culturale del nostra territorio è di sommaim- portanza, continuinoad esseresostenute. Grazie alia valorizzazione di monumenticomequesto,è possibilearricchire

il

panoramaartistico ticine-

se,portando alialucee dando

il

meritatorilievo

ad artisti chepoi la storia classifico nella cate- goria «minori»,ma che sono molto importanti per completare

il

discorso sulpatrimoniocultu- rale locale.

Note

1 Lastanza vienechiamatacomunemente «Sala deiri- tratti» peri numerosi ritrattidei membri dellafamiglia Trefogli appesi ailesuepareti.Tradi essi spiccaunritrat- todiGuglielmo Tell, operadiCarlo Bellosio,artistaedo- centeaU'Accademiadi Brera.Bellosio realizzô ilritratto per ripagarel'ospitalità della famigliaTrefogliinoccasio- nedellasua fuga dopo l'arrivoaMilano degliAustriaci.

2 Lettera di Marco Antonio Trefogli e Pelagio Palagi, Racconigi 18ottobre 1833 (Fondo Speciale Manoscritti Pelagio Palagi, Bologna,BibliotecadeU'Archiginnasio).II profondorapportadiamiciziaestima traPalagieTrefo- glièattestatoda unfolto carteggio,conservatoinparte anche aU'Archivio diStatodi Bellinzona, dove il Fondo Trefoglièattualmente depositato.

3 Lavorodidottorato dell'autrice.

4 Inumerossisimi documenti rinvenuti nel castello Trefo- gli (schizzi, disegni,taccuini d'artista, lettere, libri conta- bili, fotografie,piani, ecc.) sonoattualmente depositati aU'ArchiviodiStatodiBellinzonaeconsultabili attraver- so uncatalogodettagliato.

L'autrice

Maria FazioliFoletti, storicadeU'arte, viveelavora aBellinzona.Abreveconcluderàilsuodottorato sulla figuradiMarcoAntonio Trefogliall'UniversitàdiZurigo.

Contatto: mariafoletti@gmail.com Torricella, Castello

Trefogli, scorcio del terrazzinoinstileneo- classico. (Foto Michael Peuckert)

Torricella,Castello Trefogli,letintescure dominano il decoro diquestoterrazzino neoclassico,dettaglio.

(Foto Michael Peuckert)

arendere ancorapiùconcretoevisibile

il

valore

artistico diMarcoAntonioTrefogli,autoreinol- tre di numerosi schizziebozzetticherappresen- tano prove persoffitti

simili

aquelli descrittiin queste pagine provenienti proprio dal castello Trefoglieattualmente

in

corsodi studioT

Se oggigiorno

i

decori all'interno sonopiut- tosto ben conservati, balza subitoall'occhioquan- topiùprecariasiainvece la situazione conservati- va delterrazzino,chenecessiterebbe alpiùpresto diunrestaura.

Il

pericolochel'ornatoaltrimenti deperiscaescompaia deltuttononè

infatti

cosa remota, ma potrebbe capitare in tempi anche piuttosto brevi.II patrimonioarchitettonicoear-

tisticoconservatonelcastelloTrefogli^ mérita di essere valorizzatoe conservato dignitosamente.

Ovviamente giàsoltanto lamanutenzione ordi- naria di un edificio diquestotipocomportaspese

(6)

Zusammenfassung Die

Liebe zum Dekor

Umgeben von einemgrossen Park und üppigen Reben, befindetsichweitoben am Hang des Tals, das nach Luganoführt,ein Schlösschen.Wirsind inTorriceila, wodie Familie Trefogli ihren Wohnsitzhat.Generati- onen von Künstlern wurden hier geboren,und alle habenzurErweiterungdes Familiensitzes beigetragen, derursprünglicheinstattliches Bauernhauswar. Im Lauf derJahrhunderte wurdedasGebäudevergrössert. Heuteist

esein kleines Schloss,das dieAnsichtdes Dorfs oberhalb der Kirche prägt. Dervorlie- gende Beitraglegtden Schwerpunkt auf die klassizistische Ausstattungim ursprüngli- chen Gebäudeteil.SieistdasWerk von Marco Antonio Trefogli (1789-1854), Dekorations-

maierim Dienstvon FeiiceGiani und Pelagio Palagi. Zwei kleine, nebeneinander liegende Räumeund einBalkon sindmitMalereien ausgestattet,dieausserordentlich sorgfältig und nach denzujenerZeitgängigen Mustern ausgeführtsind. Dasich derZeitgeschmack änderte, sahsich Trefogli gezwungen, seine Tätigkeit aufzugeben und in seinGeburts- haus zurückzukehren. Erbeschloss, hierdie Dekorationen anzubringen, die erbisherin den grossen Salons der reichen Häuserder Adligenausgeführt hatte. DieMalereiensind Zeugnisdes Könnensund desGeschmacks des Künstlersund ergänzen das Bildseines Werks in Italien wieim KantonTessin.

Résumé

Le

goût de l'ornement

Unpetitchâteau entouréd'unvasteparc etdevignes luxuriantes dominelavallée quis'étend vers Lugano. Noussommesà Torricella, lafamilleTrefogli aconstruit unevéritablerésidenceau

fil

dutemps. Des générationsd'artistesysontnées;chacun d'euxacontribuéà l'agrandissementde la demeurefamiliale qui,àl'origine,consistait

enunesimple maison depaysans aisés. Elle

aété agrandie progressivement, jusqu'à de- venirlepetitchâteau qui,aujourd'hui encore, s'imposeà notreregard,au-dessusdel'église duvillage.Cetarticleseconcentre plus par- ticulièrementsurledécor néoclassiquequi setrouve dans lapartieoriginaledu bâtiment

-

décor réalisé parMarcoAntonio Trefogli (1789-1854),ornemaniste danslesillagede FeliceGianietPelagio Palagi. Deuxpetites piècescontiguës etun balcon présententun décord'un stylesoigné jusquedansle moind- redétailetexécutéselon les poncifs décora-

tifs

typiquesde l'époque. Après avoir étéobli-

d'abandonnerson activitéprofessionnelle, Trefogliétait retournédéfinitivementdansla maison paternelle. Ildécida alors d'y recréer l'ornementation qu'il réalisait habituellement pourlesgrands salonsdessomptueuses rési- dencesde lanoblesse. Le résultattémoigne del'habiletéetdugoûtdel'artiste,et permet decompléterl'imageque l'on peutsefaire de sonoeuvre en Italieetdanslecanton

duTessin.

SAMMLERFREUDEN Kunstobjekte und Textilien aus historischen Privatsammlungen 28. April

-

10. November 2013

täglich 14.00-17.30 Uhr

Öffentliche Führungenjeweilsum 14.30 Uhr:

Deutsch: Samstage,4. und 25. Mai, 22. Juni,6.Juli Sonntage, 28.April, 9.Juni, 21. Juli

Französisch: Sonntag,5.Mai

AB ECG-STIFTUNC 3132 Riggisberg Telefon031 808 12 01 www.abegg-stiftung.ch

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