Dossier4
Maria
FazioliFolettiIl gusto per l'ornato
Breve storia di un decoro neoclassico nel castello délia famiglia Trefogli a Torricella
Marco Antonio Trefogli, ornatista neoclassico al servizio di Felice Giani, Giocondo Albertolli
e
Pelagio Palagi, decoro attorno alla fine degli anni '40 dell'Ottocento due sale
eun terrazzino al piano terra del castello di famiglia. Una testimonianza decorativa ben conservata
einteressante, che contribuisce ad accrescere la conoscenza non soltanto di questo artista, ma anche dello sviluppo dello stile neoclassico nel Cantone Ticino.
con degli amorini e deiputti, midi otutt'alpiù circondatidavelileggeri, cheportano coronedi fiori, strumentimusicalie
altri
orpelli.Lo sfondo sul quale posano questi soggettiè sapientemen- teneutro: untono color verde spento, tendente algrigio.Acompletare
il
decoroun florilegio di volute caratterizzato da eleganti colori pastello. Tinte Undecoro inaspettato
Entrandonellacosiddetta«Saladei
ritrattii»
dell'anticocastelloTrefogliaTorricellalo sguardo dellospettatoreèsubitoattiratodaun soffittorie- camente decorato
in
stile neoclassico.InpiccoliTorricella, ilCastello riquadriaforma rettangolare eleganti muse dai scorcio. (Foto
corpi sinuosi giacciono distese su degli antichi
Michael Peuckert)
t.
triclimi,
dialogando attraverso gesti voluttuosiTorricella,la«Sala dei ritratti».Sinota ilsoffitto
instileneoclassicoricca- mente decorato. Sulle paretisivede ildeterio- ramento delle Stesse acausadell'umidità.
(Foto MichaelPeuckert)
verdi,azzurre,gialleerosate creanoun groviglio difioriearbusti amalgamati
in
mododarendere l'insiemearmonico edequilibrato.Il
soffitto,di- visoin
quattrocampatedatraviastuccoanch'es- seinteramente decorate, alterna trefilonitema-tici
diversi: le muse,i
criceti (per essereprecisi dovrebbetrattarsidelle famose «arvicolediSavi», piccoli mammiferi mediterranei estremamen- te popolari nel decoro neoclassico) e i bouquet floreali. L'ornato, perfettamente simmetrico, è compostoin
totaleda r6riquadridecorati, alcu-ni
dalla forma rettangolare,altri
quadrati.Corne su unascacchiera,le scene dipinte si alternano traloro:striscedecorate conipiccoli animaletti dalle tinte ambrate o marroncine, si alternano aile muse e ai fiori,checostituisconoil
terzo e ultimofilonetematico:sudeitondi dallosfondo scuro spiccanoincantevoliensemblefloreali dai colori vivaci(rosso,giallo, viola,verde,blu...).Traunascenael'altrac'èunostaccodatoda una piccola banda grigia e bianca sulla quale sonorappresentati foglied'acanto, decorifloreali
e vegetalie
altri
tipici elementi decorativiinse-riti
conloscopo precisodisuddividereedidare respira all'ornato. Acompletareil
complessola-voro figurativointerviene una striscia continua chepercorretutto
il
perimetrodélia stanza, subi- to sotto l'angolodi incontroconil
soffitto.Questastriscia ornamentale présenta un ricco motivo florealeche sirinnova metrodopometro confiori semprenuovi.
Lafinezza esecutiva del decoro insiemealla ponderataarmonizzazione dello stessolasciano
immaginare unospazioampioedilargo respiro, degno dellegrandi dimore neoclassiche conpa-
vimenti intarsiatieenormi finestrechelasciano entrare la lucenaturale.
Il
riccoapparatodecora- tivodescritto finorasembra quindistonare con la stanza delle modestedimensioniin
cuiècollo- cato,coni
soffittibassielefinestre relativamente piccole.Lospazioèarredato con cura:un piano- forte,poltroncinein
stile,antichilampadarieun Camino certamenteprovenientedaun'altracasae poi collocato in questa stanza, sovrastato dal-
10 stemma di famiglia. E quindilecito notare
il
disaccordotra l'ornatoelo spazioarchitettonico chelo ospitaechiedersiquali sianostate le mo- tivazionichehanno portato allarealizzazionedi questo decoro
in
questipiccolispazi del castello.Larispostava cercatanella figura di MarcoAn- tonio Trefogli, pittore d'ornatodifamainterna- zionale, attivo nei
primi
30 anni dell'Ottocentoeautore,oltrechedi numerosidecorineipiùfa- mosi palazzidell'Italiasettentrionale,anchedel decoro neoclassicodescrittoinqueste pagine.
Marco Antonio Trefogli: appunti per una biografia
Marco Antonio Trefoglinacque a Torricella
11 24 luglio 1782. Figlio dello stuccatore Paolo Antonio Abbondio e Angela Maria Lepori, fre- quentogiovanissimolaScuoladidisegnodiTes- serete,
in
cui traglialtri
insegnavail
famosoin- cisorediMugena, GiacomoMercoli.Sitrasferi poia Milano, dove segui alcuni corsi all'Accademia di Brera perpoi raggiungere
il
padre a Faenza.Torricella,Castello Trefogli,soffittodipinto daMarcoAntonio Trefogli nella «Sala deiritratti».
(FotoMichael Peuckert)
Torricella,Castello Trefogli, Musa,dettaglio del decoro neoclassico collocatonella «Sala deiritratti».(Foto Michael Peuckert)
Nella cittadina romagnola segui la Scuola del disegno d'ornato, perpoi approdare all'Accade- miaNazionalediBelle
Arti
diBolognanel1806, dove sitrattenne fino al 1809.In Emilia Roma- gna venne a contatto con la bottega di Felice Giani (1758-1828), ornatista di indiscussa fama internazionale e con essa feceil
suoprimo im- portante apprendistato. Con la grande bottega di Giani-
nella quale lavoravano artisti come GaetanoBertolani, AntonioTrentanove, Giovan Battistae Francesco Ballanti Graziani,bennotialia critica specializzata
-
MarcoAntonio ebbela possibilità di lavorare
in
numerosi cantieridistribuiti
non soltantoin EmiliaRomagna(Bo- logna,Faenza,Imola,Ferrara),ma ancheaVene- ziaeaParigi(1813).LacollaborazionetraMarco Antonio e Giani si protrasse fino al 1815 circa, annoin
cui Trefogli approdo aMilano. Nel ca- poluogolombardo Trefoglisilegoalla figuradel celebre ornatista e professore allAccademia di BreraGiocondoAlbertolli (quasi conterraneodi Trefogli, vistoche era diBedano) chelo chiamö nel 1825 a decorare l'armeria di Palazzo Reale.A partire daquesto momenta
il
ticinese stabili unapropriabottegaaMilanoepartecipöcon nu- merosiprogettiaivariconcorsiindettidallacit- tà, quasi certamente supportato dal prestigioso mentore locale che ebbeil
merito diintrodurlonegli ambientideinotabililombardi. Dopoque- sto periodo Marco Antonio ebbe la fortuna di entrare nelle grazie di un altro personaggio di spicco dellascena artisticalocale:
il
notapittoreedecoratorebolognesePelagioPalagi(T775-1860).
GrazieaPalagi, MarcoAntoniovenneintrodotto neicantieripiemontesi delrediSardegna: Racco- nigi,Palazzo RealeaTorino,PalazzodiPollenzo, Stupinigi e
il
Teatro Regio. Grazie aile sue doti artistiche Trefogli divenne un ornatista difama, affidabileericercato,nonunsempliceesecutore di progettialtrui
maunvero creatore diproget-ti.
Adattestare questa situazionefuun incarico affidatogli all'apice della sua carriera, nel 1833, quando fu chiamato ad esprimersi come perito di ornato aliaresidenzacarloalbertina^. Purtrop- po labrillante carriera di Trefoglisiinterruppe quando la spinta neorivoluzionaria del movi- mento neoclassico venne meno,minata tra l'al- tro daicostiesorbitanti,lasciandoil
passopiano pianoal gustoromantico.Nelr843,dopooltre un trentennio aliatesta deipih importanticantieri dellanobiltà italiana,l'attivitàdiMarcoAntonio Trefoglisiarre§tö. L'amico Palagi smisedisoste- nerlo sostituendo l'ormai anziano artista con giovani freschiepromettenti,chemeglioseppe- ro adeguarsi alprofondo cambiamento di stileegusto
in
attoin
quegli anni. Senzaprotettore e senza lavoro,Trefogli fu costretto a rientrare aTorricella. Inizialmente certo di un suoritorno
a Milano, Marco Antonio dovette presto rasse- gnarsi all'evidenza dei fatti, facendo
i
conticon quell'amico fidatochepurtropponondavasegni di volerlo aiutare.Saràproprioin
questianni di buen retira a Torricella (dove rimase fi.no alia sua morte sopraggiunta nel settembre del 1854 per un colpo apoplettico), cheil
pittore ideöil
decoroneoclassico delledue sale apiano terrae
del terrazzino nelcastello di famiglia. All'epoca di Marco Antonio
il
castello non aveva ancora laforma attualecon latorreeil
loggiato (forma che la proprietà assunse soltanto a inizio '900, epoca alia quale risalgonotutti
glialtri
bei de- cori interniche sitrovano nelle stanze ai piani superiori del castello), mai
localiin
cui viveva lafamiglia silimitavano, per quelche riguarda le stanzedirappresentanzaapianoterra, aidue salottini contigui poidipinti
dall'artista. Certa- mente MarcoAntoniodesiderava renderepiùac- coglienteedecorosoquell'ambientecheospitava sovente amici artisti e altre personalità locali.Fu
infatti
probabilmentelostessoornatistaafar inserire nellastanzapiùgrandel'imponente ca-minoastucco con lo stemmadi famiglia, la cui provenienzaprécisaèancora sconosciuta.
Il decoro neoclassico dello studio
edel terrazzino
Semprespinto daldesideriodi migliorare lo stato déliapropria dimorama mosso certamente anche dalbisogno di dedicarsi ancora, forse per
l'ultima
volta,aun progetto artistico,MarcoAn- tonio dipinseancheil
soffittodello studiolocon-tiguoalla«Saladei ritratti».
Il
decorodi questa stanza, di modeste dimensioni, è meno vistosoeimpegnativorispettoaquello délia stanzache abbiamo appena analizzato.Iquattro angoli del localesonomessi
in
evidenzadaundisegnoper- fettamente simmetrico rispettoal centro dell'an- golo cherappresentadue canibianchi posatisu una superficie rosso acceso ai bordi dei qualisono stati postiduevessilliinseriti, corne sudi unostelo,
in
una fogliache si apre corne fossero lepaginedi un libro.Al
centro,afaredaassedi simmetria, unasorta di ampolla rovesciata co- lor giallooro.Ogniangoloèdecoratoaliostesso modo, conlievidifferenze. Unastriscia dicolore grigio délimitaulteriormente lo spazio interno del plafone delsoffitto. Sotto alsoffitto,in
cima aile pareti, corneanche nella«Saladeiritratti», una striscia decorativa daitenuicolori pastello occupatuttoil
perimetrodélia stanza.Interrotto soltanto daifili
apiombochesalgonodallapare- tefinoaraggiungereil
lampadarioal centro del- la stanza, l'apparato decorativorisultaluminoso (per la scelta dei colori tenui) e leggero, dando allastanzauncaloreeun'eleganza semplice edi buongusto.Da questo studiolo attraverso uno scalino usciamosuunpiccoloterrazzinocheguardaver- so lavallata sottostante.
Il
soffitto del terrazzo, oggi purtroppo rovinato dalle intemperie, mo- straundeliziosoornamentodaesterno.Lasceltadei colori èdiversa rispetto all'interno: a domi- nare
il
piccolo quadrato delsoffitto sonoil
neroe
il
color tortora. Uccelli,ghirigorigeometrici e innesti floreali, parzialmente cancellati dalle intemperieedallamancanzadiparte delletraviche lo delimitano lateralmente (a
tratti
marce), sono inseritiin
unastruttura checontribuisce alla creazione di una sorta di rombo centrale, concentrandosiquindi negli angoli. Sopra ogni angolounpiccolo tondo contenenteunascenadi paesaggio. Una banda colortortora con disegni di natura fogliformepercorre tuttoil
bordo delterrazzino appena sopragli archi chelo sosten- gono.Sulletravichelo sostengonointernamente troviamodeitondi blu-azzurro.
Torricella, Castello Trefogli, decoro neoclas- sicodelsoffittodello studiolo, dettaglio.(Foto Michael Peuckert)
Torricella, Castello Trefogli,bandadecorativa delle pareti dellostudiolo, dettaglio.(Foto Michael Peuckert)
Appunti conclusivi
Il
decoro neoclassico del castello Trefogli è certamente dibuonaqualità. Buoni sonol'equi- librio e la scelta dei colori, cosï comepure Far- moniaglobaledell'insieme.Questocontribuisceingenti,senzacontare
i
vari interventidirestau- ro che sarebbero necessari al consolidamentoe alla conservazione dell'esterno e dell'interno di edifici comequesto, che inglobanoanche un parco enorme (oggiparte diquesto parco rinasce grazie alla vigna dalla quale viene prodotto
il
vinodel castello).
Lasperanzaècheneiprossimiannilepicco- lerealtàstorico-artistichelocalicome
il
castelloTrefogli, la cui testimonianzaper
il
patrimonio culturale del nostra territorio è di sommaim- portanza, continuinoad esseresostenute. Grazie alia valorizzazione di monumenticomequesto,è possibilearricchireil
panoramaartistico ticine-se,portando alialucee dando
il
meritatorilievoad artisti chepoi la storia classifico nella cate- goria «minori»,ma che sono molto importanti per completare
il
discorso sulpatrimoniocultu- rale locale.•
Note
1 Lastanza vienechiamatacomunemente «Sala deiri- tratti» peri numerosi ritrattidei membri dellafamiglia Trefogli appesi ailesuepareti.Tradi essi spiccaunritrat- todiGuglielmo Tell, operadiCarlo Bellosio,artistaedo- centeaU'Accademiadi Brera.Bellosio realizzô ilritratto per ripagarel'ospitalità della famigliaTrefogliinoccasio- nedellasua fuga dopo l'arrivoaMilano degliAustriaci.
2 Lettera di Marco Antonio Trefogli e Pelagio Palagi, Racconigi 18ottobre 1833 (Fondo Speciale Manoscritti Pelagio Palagi, Bologna,BibliotecadeU'Archiginnasio).II profondorapportadiamiciziaestima traPalagieTrefo- glièattestatoda unfolto carteggio,conservatoinparte anche aU'Archivio diStatodi Bellinzona, dove il Fondo Trefoglièattualmente depositato.
3 Lavorodidottorato dell'autrice.
4 Inumerossisimi documenti rinvenuti nel castello Trefo- gli (schizzi, disegni,taccuini d'artista, lettere, libri conta- bili, fotografie,piani, ecc.) sonoattualmente depositati aU'ArchiviodiStatodiBellinzonaeconsultabili attraver- so uncatalogodettagliato.
L'autrice
Maria FazioliFoletti, storicadeU'arte, viveelavora aBellinzona.Abreveconcluderàilsuodottorato sulla figuradiMarcoAntonio Trefogliall'UniversitàdiZurigo.
Contatto: mariafoletti@gmail.com Torricella, Castello
Trefogli, scorcio del terrazzinoinstileneo- classico. (Foto Michael Peuckert)
Torricella,Castello Trefogli,letintescure dominano il decoro diquestoterrazzino neoclassico,dettaglio.
(Foto Michael Peuckert)
arendere ancorapiùconcretoevisibile
il
valoreartistico diMarcoAntonioTrefogli,autoreinol- tre di numerosi schizziebozzetticherappresen- tano prove persoffitti
simili
aquelli descrittiin queste pagine provenienti proprio dal castello Trefoglieattualmentein
corsodi studioTSe oggigiorno
i
decori all'interno sonopiut- tosto ben conservati, balza subitoall'occhioquan- topiùprecariasiainvece la situazione conservati- va delterrazzino,chenecessiterebbe alpiùpresto diunrestaura.Il
pericolochel'ornatoaltrimenti deperiscaescompaia deltuttononèinfatti
cosa remota, ma potrebbe capitare in tempi anche piuttosto brevi.II patrimonioarchitettonicoear-tisticoconservatonelcastelloTrefogli^ mérita di essere valorizzatoe conservato dignitosamente.
Ovviamente giàsoltanto lamanutenzione ordi- naria di un edificio diquestotipocomportaspese
Zusammenfassung Die
Liebe zum Dekor
Umgeben von einemgrossen Park und üppigen Reben, befindetsichweitoben am Hang des Tals, das nach Luganoführt,ein Schlösschen.Wirsind inTorriceila, wodie Familie Trefogli ihren Wohnsitzhat.Generati- onen von Künstlern wurden hier geboren,und alle habenzurErweiterungdes Familiensitzes beigetragen, derursprünglicheinstattliches Bauernhauswar. Im Lauf derJahrhunderte wurdedasGebäudevergrössert. Heuteist
esein kleines Schloss,das dieAnsichtdes Dorfs oberhalb der Kirche prägt. Dervorlie- gende Beitraglegtden Schwerpunkt auf die klassizistische Ausstattungim ursprüngli- chen Gebäudeteil.SieistdasWerk von Marco Antonio Trefogli (1789-1854), Dekorations-
maierim Dienstvon FeiiceGiani und Pelagio Palagi. Zwei kleine, nebeneinander liegende Räumeund einBalkon sindmitMalereien ausgestattet,dieausserordentlich sorgfältig und nach denzujenerZeitgängigen Mustern ausgeführtsind. Dasich derZeitgeschmack änderte, sahsich Trefogli gezwungen, seine Tätigkeit aufzugeben und in seinGeburts- haus zurückzukehren. Erbeschloss, hierdie Dekorationen anzubringen, die erbisherin den grossen Salons der reichen Häuserder Adligenausgeführt hatte. DieMalereiensind Zeugnisdes Könnensund desGeschmacks des Künstlersund ergänzen das Bildseines Werks in Italien wieim KantonTessin.
Résumé
Le
goût de l'ornement
Unpetitchâteau entouréd'unvasteparc etdevignes luxuriantes dominelavallée quis'étend vers Lugano. Noussommesà Torricella, où lafamilleTrefogli aconstruit unevéritablerésidenceau
fil
dutemps. Des générationsd'artistesysontnées;chacun d'euxacontribuéà l'agrandissementde la demeurefamiliale qui,àl'origine,consistaitenunesimple maison depaysans aisés. Elle
aété agrandie progressivement, jusqu'à de- venirlepetitchâteau qui,aujourd'hui encore, s'imposeà notreregard,au-dessusdel'église duvillage.Cetarticleseconcentre plus par- ticulièrementsurledécor néoclassiquequi setrouve dans lapartieoriginaledu bâtiment
-
décor réalisé parMarcoAntonio Trefogli (1789-1854),ornemaniste danslesillagede FeliceGianietPelagio Palagi. Deuxpetites piècescontiguës etun balcon présententun décord'un stylesoigné jusquedansle moind- redétailetexécutéselon les poncifs décora-tifs
typiquesde l'époque. Après avoir étéobli-géd'abandonnerson activitéprofessionnelle, Trefogliétait retournédéfinitivementdansla maison paternelle. Ildécida alors d'y recréer l'ornementation qu'il réalisait habituellement pourlesgrands salonsdessomptueuses rési- dencesde lanoblesse. Le résultattémoigne del'habiletéetdugoûtdel'artiste,et permet decompléterl'imageque l'on peutsefaire de sonoeuvre en Italieetdanslecanton
duTessin.
SAMMLERFREUDEN Kunstobjekte und Textilien aus historischen Privatsammlungen 28. April
-
10. November 2013täglich 14.00-17.30 Uhr
Öffentliche Führungenjeweilsum 14.30 Uhr:
Deutsch: Samstage,4. und 25. Mai, 22. Juni,6.Juli Sonntage, 28.April, 9.Juni, 21. Juli
Französisch: Sonntag,5.Mai
AB ECG-STIFTUNC 3132 Riggisberg Telefon031 808 12 01 www.abegg-stiftung.ch