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Piazzetta Marconi, Busnago (MB) Capitolato Tecnico

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Academic year: 2022

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SOMMARIO

SOMMARIO ... 1

1 PREMESSA ... 3

1.1.1. QUALITA’ E PROVENIENZA DEL MATERIALE ... 3

1.1.2. PRESCRIZIONI DI COORDINAMENTO GENERALE ... 4

1.1.3. CONSEGNA - TRACCIAMENTI – ORDINE DI ESECUZIONE DEI LAVORI ... 5

1 DISTRIBUZIONE ... 5

1. LINEE ELETTRICHE E CAVI DI COLLEGAMENTO ... 5

1.1 FG16R16 0,6/1kV ... 5

1.2 DERIVAZIONI ... 6

1.1.1. Derivazioni per linee interrate di illuminazione pubblica ... 6

1.1.2. Derivazioni per linee aeree... 6

1.3 BASAMENTI PER QUADRI ELETTRICI ... 6

1.4 ARMADI STRADALI ... 8

1.1.1. Dispositivo generale (DG) ... 8

1.1.2. Protezione dalle sovratensioni ... 8

1.1.3. Circuiti di illuminazione pubblica ... 12

1.1.4. Circuiti ausiliari ... 13

1.1.5. Contattore di comando ... 14

1.1.6. Cavo di collegamento ... 15

1.1.7. Prescrizioni di cablaggio... 15

1.5 CONTENITORI PER GRUPPI DI MISURA ... 16

1.1.1. Prescrizioni generali ... 16

1.1.2. Condizioni di installazione ... 16

1.1.3. Caratteristiche costruttive generali ... 16

Porta e serratura ... 16

Protezione contro i contatti diretti ed indiretti ... 16

1.1.4. Contenitori per gruppi di misura elettronici trifase fino a 15 KW ... 17

Caratteristiche tecniche ... 17

Caratteristiche del manufatto: ... 17

1.1.5. Contenitori per due gruppi di misura elettronici trifase fino a 15 KW ... 18

(3)

Caratteristiche tecniche: ... 18

Caratteristiche del manufatto: ... 18

2 APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE ... 19

1.1.1. Apparecchi illuminanti dotati di sorgenti luminose a tecnologia led ... 19

3 DISTANZE DI RISPETTO ... 20

4 COMPONENTI ELETTRICI ESISTENTI ... 21

5 VERIFICHE FINALI ... 22

1.1.2. Esame a Vista ... 22

1.1.3. Prove e Misure ... 22

1.1.4. Collaudo ... 22

6 DOCUMENTAZIONE FINALE ... 23

(4)

1 PREMESSA

Negli articoli seguenti sono specificate le modalità e le caratteristiche tecniche secondo le quali l’Appaltatore è impegnato ad eseguire le opere e a condurre i lavori, in aggiunta o a maggior precisazione di quelle già indicate negli articoli del Capitolato Speciale d’Appalto – Parte Normativa.

1.1.1. QUALITA’ E PROVENIENZA DEL MATERIALE

I materiali che l’Appaltatore impiegherà nei lavori oggetto dell’appalto dovranno presentare caratteristiche conformi a quanto stabilito dalle leggi e ai regolamenti ufficiali vigenti in materia o, in mancanza di tali leggi e regolamenti, dalle “Norme” di uno degli Enti Normatori di un paese della Comunità Europea, dei Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) e dal presente Capitolato.

In ogni caso essi dovranno essere di prima scelta, delle migliori qualità esistenti in commercio, di larga diffusione nonché di facile reperibilità. Dovranno inoltre possedere caratteristiche adeguate al loro impiego, essere di facile manutenzione ed essere idonei al luogo di installazione.

I componenti di nuova installazione dovranno riportare la marcatura CE, quando previsto dalle norme vigenti. In particolare quelli elettrici dovranno essere conformi alle normative vigenti ed in generale tutte le lavorazioni dovranno essere eseguite nel rispetto del D.Lgs n°81/2008 e successive modifiche ed integrazioni.

Le apparecchiature ed i materiali proposti, devono essere assistiti da idoneo marchio di qualità, con l'indicazione a carattere indelebile ed in posizione visibile durante la manutenzione, dei parametri e rispettivi valori che servono a definire esattamente il campo di impiego.

L’Appaltatore potrà provvedere all’approvvigionamento dei materiali da fornitori di propria convenienza, salvo eventuali diverse prescrizioni indicate nel Capitolato o dalla Direzione Lavori, purché i materiali stessi corrispondano ai requisiti richiesti.

L’Appaltatore notificherà però in tempo utile la provenienza dei materiali stessi alla Direzione Lavori, la quale avrà la facoltà di escludere le provenienze che non ritenesse di proprio gradimento. Tutti i materiali dovranno, in ogni caso, essere sottoposti, prima del loro impiego, all’esame della Direzione Lavori, affinché essi siano riconosciuti idonei e dichiarati accettabili, come previsto all’articolo 15 del Capitolato Generale d’Appalto approvato con Decreto del Ministero dei LL.PP. 19/04/2000 n° 145.

Il personale della Direzione Lavori è autorizzato ad effettuare in qualsiasi momento gli opportuni accertamenti, visite, ispezioni, prove e controlli.

Se la Direzione Lavori, a proprio esclusivo giudizio, rifiuterà il consenso per l’impiego di qualche partita di materiale già approvvigionata dall’Appaltatore, quest’ultimo dovrà allontanare subito dal cantiere la partita scartata e provvedere alla sua sostituzione con altre di gradimento della Direzione Lavori, nel più breve tempo possibile e senza avanzare pretese e compensi od indennizzi. La Direzione Lavori provvederà direttamente, a spese dell’Appaltatore, alla rimozione di tali partite qualora lo stesso non vi abbia provveduto in tempo utile.

L’accettazione dei materiali da parte della Direzione lavori non esonera l’Appaltatore dalle responsabilità che gli competono per la buona riuscita degli impianti.

(5)

Negli articoli che seguono sono indicate le caratteristiche dei principali materiali che l’Appaltatore può dover approvvigionare in relazione alle prestazioni ed attività da eseguire.

Le prescrizioni tecniche riportate nei paragrafi seguenti costituiscono il riferimento base delle apparecchiature e impianti che l’Appaltatore dovrà eseguire. Trattandosi comunque di prescrizioni di tipo generico, le stesse potranno essere meglio dettagliate da parte della D.L. Per esigenze di tipo particolare, la D.L. potrà altresì ordinare opere e materiali con caratteristiche differenti da quelle di seguito indicate, senza che l’Appaltatore possa opporre contestazioni, fatto salvo il diritto all’equo compenso delle prestazioni da lui eseguite.

Tutti i materiali inseriti in tale progettazione rispettano i criteri previsti dal Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare (M.A.T.M.) del 27 settembre 2017 e del 28 marzo 2018 “Criteri ambientali minimi per l’acquisto di lampade a scarica ad alta intensità e moduli led per illuminazione pubblica, per l’acquisto di apparecchi di illuminazione per illuminazione pubblica e per l’affidamento del servizio di progettazione di impianti di illuminazione pubblica – aggiornamento 2017 - 2018”.

1.1.2. PRESCRIZIONI DI COORDINAMENTO GENERALE

Tutti i lavori devono essere eseguiti a regola d'arte, secondo le prescrizioni scritte o verbali impartite dalla Direzione dei Lavori, in modo che gli impianti rispondano perfettamente a tutte le condizioni stabilite nel presente Capitolato e nelle specifiche tecniche.

Si precisa inoltre che la Ditta appaltatrice è pienamente responsabile degli eventuali danni arrecati, per fatto proprio e dei propri dipendenti, alle opere dell'edificio e/o a terzi.

L'esecuzione dei lavori deve essere coordinata, secondo le prescrizioni della Direzione dei Lavori, con le esigenze che possono sorgere dalla contemporanea esecuzione di tutte le altre opere affidate ad altre Ditte.

Salve preventive prescrizioni della stazione appaltante, la Ditta appaltatrice ha facoltà di eseguire lavori nell’ordine che riterrà più opportuno, per consegnarli ultimati a regola d'arte entro il termine contrattuale.

La Direzione dei Lavori potrà prescrivere un diverso ordine nell'esecuzione dei lavori, salvo la facoltà della Ditta appaltatrice di far presenti le proprie osservazioni e riserve nei modi e nei termini prescritti dalle leggi in vigore.

È facoltà della Direzione dei Lavori fissare particolari orari di lavoro, comportanti anche limitazioni della durata delle giornate lavorative qualora particolari esigenze lo richiedano. In particolare quelle lavorazioni che, ai sensi delle vigenti norme in materia di sicurezza dell'ambiente di lavoro e di igiene pubblica.

La Ditta sarà tenuta a dare comunicazioni tempestive alla rispettiva D.L. circa eventuali anomalie riscontrate sugli impianti, anche se non direttamente interessati dai lavori, e che, a suo giudizio, possano pregiudicare l’esercizio in sicurezza ed il funzionamento degli impianti stessi.

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1.1.3. CONSEGNA - TRACCIAMENTI – ORDINE DI ESECUZIONE DEI LAVORI

Dopo la consegna dei lavori, di cui sarà redatto apposito verbale sottoscritto dalle parti, l’Appaltatore dovrà eseguire a proprie spese, secondo le norme che saranno impartite dalla Direzione Lavori, i tracciamenti necessari per la posa delle apparecchiature oggetto dell’appalto.

L’Appaltatore sarà tenuto a correggere ed a rifare a proprie spese quanto, in seguito ad alterazioni od arbitrarie variazioni di tracciato, la Direzione Lavori ritenesse inaccettabile.

In merito all’ordine di esecuzione dei lavori l’Appaltatore dovrà attenersi alle prescrizioni della Direzione Lavori senza che per ciò possa pretendere compensi straordinari, sollevare eccezioni od invocare tali prescrizioni a scarico di proprie responsabilità.

Non potrà richiedere indennizzi o compensi neppure per le eventuali parziali sospensioni che, per ragioni tecniche od organizzative, gli venissero ordinate.

1 DISTRIBUZIONE

1. LINEE ELETTRICHE E CAVI DI COLLEGAMENTO

Le linee dorsali principali dovranno essere realizzate mediante distribuzione trifase + neutro, con cavi unipolari tipo FG16R16 0,6/1kV di sezione costante ed uguale sia per i conduttori di fase, sia per il conduttore di neutro. È ammesso l'utilizzo di cavi multipolari tipo FG16OR16 0,6/1kV.

I cavi dovranno avere sezione idonea per ottenere una caduta di tensione non superiore al 4% dal punto di consegna Enel, e comunque mai inferiore a 6 mmq.

I cavi di collegamento del punto luce dovranno essere del tipo FG16R16 0,6/1kV e dovranno essere dimensionati in modo tale da garantire la protezione contro i cortocircuiti secondo quanto prescritto dalla norma CEI 64-8. Nel caso in cui la protezione suddetta non possa essere garantita dal fusibile interno alla morsettiera incasso palo, la sezione del cavo di collegamento non potrà mai essere inferiore a 2,5 mmq.

1.1

FG16R16 0,6/1kV

I cavi di tipo FG16R16 0,671kV potranno essere impiegati per linee dorsali di distribuzione e derivazioni.

Tutti i cavi elettrici dovranno possedere le seguenti caratteristiche tecniche:

• Conduttore in rame flessibile rosso;

• Isolante in gomma HEPR qualità G7 ad alto modulo;

• Guaina interna con riempitivo antifiamma;

• Guaina esterna in PVC qualità Rz antifiamma colore grigio RAL 7035;

• Tensione di esercizio U0/U = 0,6/1kV;

• Tensione di prova 4kV;

• Temperatura minima ambiente -30°C;

• Temperatura massima di esercizio +90°C;

• Temperatura minima di posa 0°C;

• Temperatura di corto circuito 250°C;

• Conformazione unipolare/multipolare.

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1.2 DERIVAZIONI

1.1.1. Derivazioni per linee interrate di illuminazione pubblica

Dentro pozzetto: con l'utilizzo di giunti in gel che consentano un grado di protezione IP 68 resistenti all’acqua e classe isolamento II.

Il giunto verrà eseguito senza interruzione del conduttore di linea dorsale, utilizzando idonei connettori a compressione crimpati, La salita all’asola dei cavi di derivazione sarà riservata unicamente alla fase interessata ed al neutro escludendo le restanti due fasi.

La derivazione si attesterà nell’apposita morsettiera monofase come indicato al punto 1 al fine di permettere l’eventuale disalimentazione dell’apparecchio illuminante.

1.1.2. Derivazioni per linee aeree

Direttamente dal cavo BT aereo precordato autoportante RE4E4X attraverso l'uso di morsetti di derivazione a perforazione di isolamento

1.3 BASAMENTI PER QUADRI ELETTRICI

I basamenti devono essere di forma regolare, realizzati in c.l.s. dosato a ql. 2,5 di cemento per metro cubo, e dovranno avere le dimensioni adeguate allo scopo.

La parte di rialzo del basamento rispetto al piano di calpestio dovrà essere di circa cm 20.

Nel basamento dovrà essere annegato il telaio per l’ancoraggio dell’armadio.

L’armadio non potrà essere tassellato sul basamento stesso.

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L’accesso all’armadio dovrà sempre essere pavimentato, privo di zone avvallate per evitare possibili ristagni d’acqua e di fango.

Si dovranno posare, di fronte al basamento e con esso comunicanti, due pozzetti separati, l’uno per l’ingresso dei cavi ENEL, l’altro per l’uscita delle linee di alimentazione degli impianti.

Figura 2.3.1: Tipologico basamento armadio stradale

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Figura 2.3.2: Particolare allacciamento con contatore c/o cassetta stradale

1.4 ARMADI STRADALI

All’interno degli armadi stradali vengono collocate le apparecchiature elettriche di comando e protezione dell’impianto.

Non sempre vengono collocati all’interno dell’armadio i gruppi di misura dell’energia parte del distributore. Frequentemente tali contatori vengo collocati in appositi cassonetti nelle immediate vicinanze del quadro di comando.

Pertanto le dimensioni vengono definite in fase progettuale e indicate nella relazione di progetto anche in funzione delle apparecchiature che dovranno essere installate.

La struttura deve essere in vetroresina, munita di sportello anteriore cieco con serratura con chiave, di tipo Conchiglia o equivalente di altra marca.

L’armadio deve essere fissato su basamento al telaio per l’ancoraggio e deve poter essere utilizzato nelle normali condizioni di servizio per installazioni all’esterno.

Le tubazioni interrate entranti devono essere sigillate mediante schiuma poliuretanica al fine di prevenire la formazione di condensa interna.

Devono possedere un grado di protezione non inferiore a IP44.

La protezione contro i contatti diretti deve essere ottenuta mediante idonee barriere;

Internamente agli involucri dei quadri deve essere posizionata una busta porta documenti.

1.1.1. Dispositivo generale (DG)

Il dispositivo generale dovrà essere costituito da n°1 interruttore di tipo automatico magneto- termico quadripolare, con corrente nominale 63A, curva d’intervento “C”, norma CEI EN 60947-2 completo di dispositivo coprimorsetti per i terminali di ingresso dell’alimentazione elettrica.

Il dispositivo generale dovrà possedere le seguenti caratteristiche tecniche specifiche minime:

Curva (in accordo con EN/IEC 60947-2) C

Corrente nominale (In) (A) 63

Numero di poli 4

Neutro protetto si

Adatto al sezionamento (EN 60947-2) si

Grado di protezione (sui morsetti) IP20

Potere di interruzione in CA

EN 60947-2 Icu (nom. estremo) 1+N /2P 240 V (kA) 30

3/3+N/4P 415 V (kA) 15

Ics (servizio) 50 % Icu

1.1.2. Protezione dalle sovratensioni

Ogni quadro elettrico dovrà essere provvisto di protezione dalle sovratensioni, che sarà realizzata con scaricatori, il cui collegamento dovrà avvenire direttamente a valle della protezione generale dell’impianto in parallelo a tutte le altre apparecchiature.

Per quadri elettrici con dispositivo generale fino a 63A, non è richiesta la protezione degli scaricatori di sovratensione.

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Gli scaricatori dovranno possedere le seguenti caratteristiche:

• Installazione degli scaricatori di sovratensione in modalità 3+1. Tale modalità dovrà essere l’abbinamento di protezione con funzionamento a “limitazione” e ad “innesco”;

• N°3 scaricatori con funzionamento a “limitazione” con varistore per la protezione contro correnti da fulmine e sovratensioni di utenze in Bassa Tensione, in occasione di scariche dirette o ravvicinate;

• N°1 scaricatore con funzionamento ad “innesco” con spinterometro per la protezione contro correnti da fulmine e sovratensioni di utenze in Bassa Tensione, in occasione di scariche dirette o ravvicinate;

Gli scaricatori con funzionamento a “limitazione” dovranno possedere le seguenti caratteristiche:

• Tensione massima Uc calibrata per una totale insensibilità alle TOV;

• Funzionalità No Follow Current, ovvero senza circolazione di corrente susseguente di rete dopo l’intervento;

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• Dotazione di dispositivo di distacco con segnalazione ottica in caso di guasto o degrado dello scaricatore stesso;

• Classe di prova I e II, secondo la norma IEC 61643-1 + A1, e Tipo 1 e 2, secondo la norma CEI EN 61643-11/A11.

• Segnalazione ottica locale e contatto in scambio per l’indicazione remota dell’eventuale guasto dell’SPD

Tensione nominale del circuito di alimentazione UN 230/400V

Tensione massima continuativa UC 335V AC

420V DC

Classe di prova secondo IEC 61643-1+A1 I e II

Tipo secondo CEI EN 61643-11/A11 T1 e T2

Corrente ad impulso (10/350µS) Iimp 12,5kA/

50kA 4 poli

Corrente nominale di scarica (8/20µS) In 40kA

Corrente massima di scarica (8/20µS) Imax 60kA

Livello di protezione con I 10kA Ures ≤ 1,10kV

12,5kA Ures ≤ 1,15kV

20kA Ures ≤ 1,25kV

25kA Ures ≤ 1,35kV

40kA Ures ≤ 1,50kV

Tempo d’intervento ta ≤ 25 ns

Temperatura di esercizio -40°C/+80°C

Gli scaricatori con funzionamento ad “innesco” dovranno possedere le seguenti caratteristiche:

• Esecuzione incapsulata, cioè priva di effluvi (non soffiante);

• Classe di prova I, secondo la norma IEC 61643-1 + A1, e Tipo 1, secondo la norma CEI EN 61643-11/A11.

Tensione massima continuativa UC 255V AC

Classe di prova secondo IEC 61643-1+A1 I

Tipo secondo CEI EN 61643-11/A11 T1

Corrente ad impulso (10/350µS) Iimp 60kA

Corrente nominale di scarica (8/20µS) In 60kA

Capacità di estinzione della corrente susseguente con Uc If 100kA eff

Livello di protezione Up ≤ 1,5kV

Tempo d’intervento ta ≤ 100ns

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Tensione TOV UT 1200V/200ns

Resistenza d’isolamento Risol ≥1 GΩ

Temperatura di esercizio -40°C/+80°C

Il cablaggio degli scaricatori dovrà essere realizzato secondo lo schema a “V” al fine di ridurre al minimo le cadute di tensione dinamiche sui conduttori di cablaggio.

Le spire all’interno del quadro dovranno essere ridotte al fine di ridurre indurre le sovratensioni nei circuiti causato dal campo elettromagnetico generato dalla corrente impulsiva del fulmine nel percorrere i cavi del cablaggio.

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I collettori equipotenziali dovranno essere connessi al sistema di dispersori con percorsi per quanto possibile brevi (usando conduttori più corti di 0,5 m).

I conduttori per la connessione degli SPD dovranno avere sezione di 16 mm2. Il conduttore di terra dell’SPD dovrà essere di colorazione giallo/verde.

La presenza degli scaricatori di sovratensione implicherà la posa di un dispersore verticale a croce in acciaio zincato di lunghezza minima 1,5 metri, da installarsi nelle immediate vicinanze del quadro elettrico, entro pozzetto ispezionabile.

1.1.3. Circuiti di illuminazione pubblica

I circuiti di illuminazione pubblica dovranno essere costituiti da:

• N°1 interruttore automatico differenziale puro di tipo selettivo, con Idn = 300mA, protetto contro gli scatti intempestivi, posto a protezione di ogni sistema trifase con neutro di alimentazione dei circuiti di illuminazione pubblica, dotato di dispositivo di riarmo automatico accoppiato, con contatto di segnalazione a distanza (libero da potenziale) e comando a distanza che permette di forzare il riarmo dell’interruttore differenziale da remoto. Il dispositivo deve possedere le seguenti caratteristiche tecniche specifiche minime:

Norme di riferimento EN 61008-1

Tipo A

Alta immunità (Si)

Resistenza agli scatti intempestivi selettivo 5000A 8/20µs

Tempo di apertura a I∆n selettivo (ms) >150

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Corrente nominale (A) 40

Corrente differenziale di intervento (mA) 300

Numero di poli 4

Resistenza al cortocircuito

(A) In funzione del dispositivo associato

Adatto al sezionamento si

• N°1 Interruttore di tipo automatico magnetotermico unipolare, con corrente nominale non inferiore a 25A, curva d’intervento “C”, norma CEI EN 60947-2 posto a protezione di ciascun conduttore di fase delle linee di alimentazione dei circuiti di illuminazione pubblica, dotato di contatti di commutazione per segnalazione stato del dispositivo di protezione (APERTO- CHIUSO) e segnalazione di guasto (SCATTO). Il dispositivo deve possedere le seguenti caratteristiche tecniche specifiche minime:

Curva (in accordo con EN/IEC 60947-2) C

Corrente nominale (In) (A) ≥ 25

Numero di poli 1

Adatto al sezionamento (EN 60947-2) si

Grado di protezione (sui morsetti) IP20

Potere di interruzione in CA

EN 60947-2 Icu (nom. estremo) 1 P 240V (kA) 10

415V (kA) 3

Ics (servizio) 75 % Icu

Lo stato dei contatti di commutazione dovrà essere acquisito tramite sistema di telecontrollo.

1.1.4. Circuiti ausiliari

La protezione dei circuiti ausiliari interni al quadro elettrico dovrà essere costituita da n°1 interruttore automatico magnetotermico quadripolare con corrente nominale 10A, curva d’intervento “C”, norma CEI EN 60947-2, posto a protezione dei circuiti ausiliari interni al quadro elettrico. con le seguenti caratteristiche:

Curva (in accordo con EN/IEC 60947-2) C

Corrente nominale (In) (A) 10

Numero di poli 4

Adatto al sezionamento (EN 60947-2) si

Grado di protezione (sui morsetti) IP20

Potere di interruzione in CA

EN 60947-2 Icu (nom. estremo) 4 P 240V (kA) 20

415 V (kA) 10

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Ics (servizio) 75 % Icu Le dotazioni minime per i circuiti ausiliari sono:

• N°1 commutatore manuale/automatico a 2 posizioni per il comando di funzionamento.

• N°1 interruttore crepuscolare a tecnologia “INFRAROSSO” dotato di sistema antidisturbo, per fissaggio su barra DIN, con elettronica programmabile a microprocessore, soglia di commutazione regolabile (programmata ad un equivalente di 4 lux in fabbrica), accensione forzata tramite tasto specifico, accensione temporizzata, 1 contatto libero di potenziale, 3A/250Vac, con sensore a infrarossi polarizzato munito di cavo di collegamento e supporto di fissaggio.

Potrebbe eventualmente essere richieste:

• L’installazione all’interno del quadro di apparecchio di illuminazione dedicato.

1.1.5. Contattore di comando

I circuiti di illuminazione pubblica sottesi ad ogni quadro di illuminazione pubblica verranno azionati da idoneo contattore di comando direttamente installato al suo interno.

I contattori dovranno possedere le seguenti caratteristiche tecniche:

Rispondenza alle norme IEC/EN 60947-1, IEC/EN 60947-4-1, IEC/EN 60947-5-

1, EN 50005

Categoria d’impiego: AC-3

Circuiti di potenza in corrente alternata fino a 690V

Circuiti di potenza in corrente continua fino a 440V

Numerazione dei terminali secondo le norme EN 50005 ed EN 50012

Sistemi di fissaggio ed aggancio su guida DIN 35 mm conforme alle norme EN 50022-35

Viti protette contro contatti accidentali si

Montaggio

frontale o laterale dei blocchi contatti ausiliari, temporizzati, ad memoria meccanica, filtro antidisturbo

di tensione e dei moduli d’interfaccia

Grado di protezione IP20

Massimo numero di contatti ausiliari 8

Versione tripolare

Temperatura di funzionamento -40°C a +60°C

Corrente nominale termica Ith θ ≤ 55°C 110A

Corrente nominale d’impiego Ie in AC-3 65A;

Tensione nominale d’impiego Ue 690V

Tensione nominale d’isolamento Ui 1.000V

Corrente massima permanente in AC-1 110A

Potere di chiusura (rms) (IEC 947) 1.000A

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Potere di interruzione (rms) (IEC 947) Ue ≤ 400V 920A

Corrente di breve durata 1 secondo 2.530A

Corrente di breve durata 5 secondi 1.130A

Corrente di breve durata 10 secondi 800A

Corrente di breve durata 30 secondi 460A

Corrente di breve durata 1 minuto 325A

Corrente di breve durata 3 minuti 185A

Potenza dissipata per polo in AC-1 10,40W

Potenza dissipata per polo in AC-3 3,63W

Assorbimento bobina in mantenimento 15,5VA

Assorbimento bobina in spunto 190VA

Durata meccanica della bobina 15 x 106 manovre

1.1.6. Cavo di collegamento

Il cavo di collegamento tra il PdC e il DG dovrà essere costituito da cavi unipolare di tipo FG16R16 0,6/1kV di sezione minima 16 mm2 per le fasi e per il neutro.

1.1.7. Prescrizioni di cablaggio

La distribuzione agli interruttori dovrà essere realizzata in cavo unipolare di tipo FS17 450/750V di sezione minima 10 mm2 per le fasi e per il neutro.

Le derivazioni dalla morsettiera di distribuzione agli interruttori dei circuiti IP dovranno essere realizzate con cavi unipolari di tipo FS17 450/750V di sezione minima 4 mm2 per le fasi e per il neutro.

Il conduttore di neutro dovrà essere interrompibile solo con i dispositivi di protezione quadripolari.

Il collegamento dei circuiti ausiliari dovrà essere realizzato con cavi unipolari di tipo FS17 450/750V di sezione 1,5 mm2.

I cavi unipolari di cablaggio dovranno essere identificati mediante un sistema di siglatura alfanumerico corrispondente a quanto riportato sugli schemi elettrici, in conformità alla norma CEI 16-2.

Tutti i collegamenti interni dovranno essere realizzati con cavi unipolari provvisti di capocorda pre- isolati nel rispetto della Norma CEI EN 35368 e successivi aggiornamenti normativi vigenti in materia.

La connessione con le linee esterne dovrà essere realizzata per mezzo di una morsettiera di interfaccia compatibile per l'allacciamento di cavi di sezione minima 35 mm2.

I morsetti di ingresso dovranno trovare posto nell’angolo basso a sinistra del cablaggio ed essere facilmente identificabili.

Tutti i morsetti dovranno essere con corpo isolante in poliammide UL94V-0 con campo di temperatura continuativa d’esercizio da -40°C a 100°C e con possibilità d’inserimento di ponti di parallelo. Tensione nominale 1000 V.

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L'armadio dovrà inoltre alloggiare una barra in rame nudo per le connessioni all'impianto di terra, posta nella parte inferiore (in posizione idonea a non interferire con la morsettiera), da utilizzarsi nel caso di alimentazione di impianti realizzati con isolamento in classe I.

1.5 CONTENITORI PER GRUPPI DI MISURA 1.1.1. Prescrizioni generali

L'armadio dovrà essere realizzato in vetroresina (SMC), conforme alle prescrizioni del Distributore.

1.1.2. Condizioni di installazione

I limiti di temperatura ambiente entro cui dovrà essere garantito il normale funzionamento delle apparecchiature costituenti il quadro saranno quelle di cui al paragrafo 6.1.1.2 della Norma CEI EN 60439-1.

Si precisa, inoltre, che l'armadio dovrà avere un dimensionamento termico congruente con la potenza dissipata dalle apparecchiature installate al suo interno, nelle condizioni nominali di funzionamento e con una temperatura ambiente pari a 40°C.

Le tubazioni interrate entranti nella carpenteria dovranno essere sigillate mediante schiuma poliuretanica al fine di prevenire la formazione di condensa interna.

1.1.3. Caratteristiche costruttive generali

Il contenitore dovrà essere completamente chiuso ed essere munito di sportello anteriore cieco con serratura con chiave per ogni vano del tipo con sistema by-passabile a mezzo di chiave a impronta triangolare secondo standard ENEL.

L’armadio contenitore del quadro e le apparecchiature costituenti lo stesso dovranno essere realizzati con materiali atti a resistere alle sollecitazioni meccaniche, elettriche e termiche, nonché agli effetti di un’umidità relativa del 95%.

Porta e serratura

L'armadio dovrà essere munito di una porta cieca frontale, dello stesso materiale e caratteristiche meccaniche dell'involucro.

La maniglia di chiusura dovrà essere dotata per una serratura a profilo semi-cilindrico standardizzato con blocchetto Yale 21.

Protezione contro i contatti diretti ed indiretti

La protezione contro i contatti diretti dovrà essere ottenuta mediante idonee barriere e nel rispetto delle ulteriori prescrizioni di cui al p. 7.4.2.2 CEI EN 60439-1.

La protezione contro i contatti indiretti dovrà essere ottenuta con misure diverse dall’impiego di circuiti di protezione, in modo da ottenere un’apparecchiatura complessivamente in classe di isolamento II ad armadio chiuso.

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1.1.4. Contenitori per gruppi di misura elettronici trifase fino a 15 KW

Caratteristiche tecniche

• SMC (Vetroresina) colore Grigio RAL 7001.

• Dimensioni ingombro Base (mm) x Altezza (mm) x Profondità (mm): 230x420x204

• Dimensioni interne Base (mm) x Altezza (mm) x Profondità (mm): 183x373x175

• Conforme alle norme CEI EN 60439-5 (/A1).

• Conforme alla DS4931 secondo prescrizione Enel.

• Resistenza alla fiamma secondo Prescrizioni Enel DS 4974: >80 punti.

• Resistenza alle correnti superficiali secondo norme IEC 60112: PTI 500.

• Resistenza all’impatto 10J secondo CEI EN 60439/5.

• Grado di protezione: IP 34 D secondo CEI EN 60529.

• Riferimento a Specifica Tecnica Enel: DS 4555 (Nazionale).

Caratteristiche del manufatto:

• Predisposto per l’installazione di:

- Un gruppo di misura monofase elettronico tipo GEM tramite tavola T5A2.

- Un gruppo di misura elettronico trifase fino a 15 KW tipo GET-1 o GET-2A tramite tavola T5A4.

• Sportello di tipo rigato, incernierato con apertura di 90° e possibilità di rimozione totale dello stesso per un più agevole accesso.

• Aerazione interna ottenuta mediante labirinto sul perimetro dello sportello.

• La serratura è di tipo Enel 4541 Unificata Nazionale che consente l’ispezione autonoma di più utenti.

• Il contenitore e adatto per essere montato a muro, su palo o su palina in vetroresina tipo Enel DS 4553.

A richiesta può essere fornito con colore e marchio personalizzato.

(19)

1.1.5. Contenitori per due gruppi di misura elettronici trifase fino a 15 KW

Caratteristiche tecniche:

• SMC (Vetroresina) colore Grigio RAL 7001.

• Dimensioni ingombro Base (mm) x Altezza (mm) x Profondità (mm): 390x420x235

• Dimensioni interne Base (mm) x Altezza (mm) x Profondità (mm): 342x373x195

• Conforme alle norme CEI EN 60439-5 (/A1).

• Conforme alla DS4931 secondo prescrizione Enel.

• Resistenza alla fiamma secondo Prescrizioni Enel DS 4974: >80 punti.

• Resistenza alle correnti superficiali secondo norme IEC 60112: PTI 500.

• Resistenza all’impatto 10J secondo CEI EN 60439/5.

• Grado di protezione: IP 34 D secondo CEI EN 60529.

• Riferimento a Specifica Tecnica Enel: DS 4556 (Nazionale) .

Caratteristiche del manufatto:

• Predisposto per l’installazione di:

- Due gruppi di misura monofase integrato tipo GMI – Y;

- Un gruppo di misura trifase tipo GTI – Y;

- Due gruppi di misura elettronici monofase tipo GEM tramite due tavole T5A2;

- Due gruppi di misura elettronici trifase fino a 15 KW tipo GET-1 o GET-2A tramite due tavole T5A4. 5) Altre applicazioni tramite piastra di fondo;

• Sportello di tipo rigato, incernierato con apertura di 90° e possibilità di rimozione totale dello stesso per un più agevole accesso.

• Aerazione interna ottenuta mediante labirinto sul perimetro dello sportello.

• Serratura tipo Enel 4541 Unificata Nazionale che consente l’ispezione autonoma di più utenti.

• Il contenitore e adatto per essere montato a muro, su palo o su palina in vetroresina tipo Enel DS 4553.

A richiesta può essere fornito con colore e marchio personalizzato.

(20)

2 APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE

1.1.1. Apparecchi illuminanti dotati di sorgenti luminose a tecnologia led

Tutti gli apparecchi dovranno possedere le seguenti caratteristiche tecniche:

• Corpo, ovvero telaio e copertura, interamente in alluminio;

• Viterie in acciaio inox;

• Dispositivo di ancoraggio al sostegno in acciaio inox AISI 304;

• Dispositivo di regolazione che consenta la variazione dell’inclinazione rispetto al piano stradale degli apparecchi. La regolazione dovrà essere continua per corpi illuminanti destinati ad essere installati su sbracci, mentre potrà essere a passi fissi solo se destinato ad un’installazione testapalo. Comunque la regolazione dovrà consentire l’installazione del corpo illuminante conformemente alle prescrizioni della Legge Regionale del Lombardia n°17/2000 e successive modifiche ed integrazioni

• Led disposti su circuiti stampati in substrato di alluminio con materiale termoconduttivo applicato tra dissipatore e circuiti stampati al fine di garantire una migliore continuità termica tra le piastre ed il corpo dell’apparecchio;

• Vano alimentatore accessibile tramite coperchio apribile incernierato al corpo dell’apparecchio;

• Piastra porta alimentatore estraibile con sistema rapido ad apparecchio installato;

• Guarnizione perimetrale in EPDM atta a garantire l’adeguato grado di protezione;

• Ingresso cavo di alimentazione tramite connettore o pressa-cavo a tenuta stagna;

• Ottica “full cut-off”, rispondente ai requisiti previsti della L.R. n°17/2000 e successive modifiche ed integrazioni e n°31/2015 (intensità luminosa massima di 0 cd per 1000 lm a 90° ed oltre);

• Schermo di chiusura del vano ottico in vetro piano temperato avente spessore minimo 4 mm;

• Piastra LED e driver forniti di sensore di temperatura;

• Moduli LED rimuovibili e sostituibili per manutenzione od aggiornamento ad apparecchio installato;

• Grado di protezione totale IP66;

• Grado di resistenza agli urti meccanici IK08;

• Classe d’isolamento II con sezionatore di linea bipolare completo di fusibile;

• Classificazione nella categoria “exempt group”, ovvero assenza di rischio foto biologico, in accordo con la EN 62471;

• Sistema ottico in grado di ottimizzare il flusso luminoso di ciascun led e di ridurre gli effetti di abbagliamento;

• Massima temperatura di colore della sorgente a led: 4.000°K;

• Indice di resa cromatica Ra ≥ 70;

• Alimentatore elettronico in grado di regolare l’emissione luminosa agendo direttamente sulla corrente che alimenta i led con protocollo di comando 1-10V o DALI. In casi particolari è ammesso l’impiego di sistema di regolazione automatico a bordo apparecchio;

• Fattore di potenza ≥ 0,97;

(21)

• Vita utile ≥ 100.000 ore con decadimento del flusso luminoso del 20% (L80) a temperatura ambiente di 25°C corredata di dichiarazione del costruttore con report dimostrativo;

• Marchiatura CE.

3 DISTANZE DI RISPETTO

Le distanze da rispettare da altre opere circostanti o componenti di altri servizi tecnologici sono riepilogate nella tabella seguente (come indicato nel D.M. 21/03/1988).

Opera avvicinata Elemento da considerare Distanza minima (m) Linee di telecomunicazione

e linee elettriche di 1a classe in conduttori nudi fuori dell'abitato

Conduttore più vicino 1

Linee di telecomunicazione e linee elettriche di 1a classe in cavo aereo e in ogni caso nell'abitato

Conduttore più vicino 0,50

Ferrovie e tranvie in sede propria fuori dell'abitato (esclusi i binari morti e raccordi a stabilimenti)

Rotaia più vicina Ciglio delle trincee Piede dei rilevati

6 (1) 3 (1) 2 (1) Funicolari terrestri fuori

dall'abitato Rotaia più vicina 4 (1)

Filovie fuori dall'abitato Conduttore di contatto più

vicino 4 (1)

Funivie, sciovie e seggiovie per trasporto persone

Organo più vicino, e se esso è mobile, sua posiz.

più vic. poss.

4 (1)

Funivie per trasporto merci o similari

Organo più vicino, e se esso è mobile, sua posiz.

più vic. poss.

2 (1) Ferrovie, tranvie e filovie

nell'abitato, e binari e raccordi a stabilimenti

Rotaia più vicina

Conduttore di contatto più vicino

2 (1) Argini di 3a categoria (3) Piede dell'argine 5 (1) Autostrade Confine di proprietà (C.P.) 25 (1) (4) Condotti

a pressione

> 25 atm

Protetti

Esterno tubazione

2 (4) 1 (5)

Non protetti 6 (4)

(22)

Sarà onere dell’impresa realizzatrice procedere con la necessaria verifica ed individuazione dei sottoservizi presenti nelle sedi stradali oggetto della presente autorizzazione al fine di programmare e gestire gli interventi di manomissione in modo da non arrecare danno alcuno ad altri impianti esistenti. A titolo indicativo ma non esaustivo potrebbero essere presenti linee per lo smaltimento di acque bianche e/o nere, linee per l’adduzione di acqua potabile e gas per utilizzi domestici e/o industriali, linee per la distribuzione di energia e per la fonia/dati etc.

Qualsiasi tipo di danno arrecato a sottoservizi esistenti, e quindi di spesa per il ripristino del medesimo, saranno a carico dell’impresa realizzatrice.

4 COMPONENTI ELETTRICI ESISTENTI

Gli impianti dovranno essere realizzati con apparecchiature ed accessori di nuova installazione.

3 Condotti

a pressione

< 25 atm ed oleodotti

Protetti

Esterno tubazione

1,5 (4) 1 (5)

Non protetti 2 (4)

1 (5) Pali sfiato del gas metano;

(sfiati da valvola di sicurezza, sfiati di organi di intercettazione)

Apertura o griglia alla

sommità del palo sfiato 7,5 (6)

(1) Le distanze sono da riferire a tutto il centro luminoso e alla fondazione se del tipo affiorante

(2) Compreso l’eventuale impianto di messa a terra

(3) Per argini di categoria superiore ci si deve attenere alle disposizioni degli organi competenti

(4) Riducibili previa autorizzazione dell'Ente proprietario (5) Nel caso di sostegno senza linea aerea

(6) Zona AD di divisione 2 dei luoghi di classe 1 (C1Z2)

Nota: Zona AD determinata dalla presenza di pali sfiato della rete del gas. Gli apparecchi di illuminazione di normale esecuzione non devono essere collocati nella zona AD AD di divisione 2 dei luoghi di classe 1 (C1Z2) - caso dei pali sfiato di valvole di sicurezza -. Possono essere installati a condizione che siano in esecuzione rispettivamente AD - FT o AD – FE (Norma CEI 31-30).

(23)

5 VERIFICHE FINALI

Prima della messa in esercizio dell’impianto, devono essere eseguite le verifiche che consentano di accertare la rispondenza dell’impianto stesso alle prescrizioni delle norme e leggi secondo quanto previsto dalla norma CEI 64-8/6.

1.1.2. Esame a Vista

Per esame a vista si intende il controllo dell’impianto elettrico per accertare che le sue condizioni di realizzazione siano corrette, senza l’effettuazione di prove.

L’esame a vista riguarda i seguenti controlli:

- metodo di protezione contro i contatti diretti e indiretti.

- metodo di protezione contro gli effetti termici

- scelta dei conduttori per quanto concerne sezioni ed isolamento.

- scelta e caratteristiche nominali dei dispositivi di protezione e segnalazione - presenza e corretta messa in opera dei dispositivi di sezionamento e comando.

- scelta dei componenti elettrici in funzione del luogo di installazione.

- identificazione per colore dei conduttori di neutro e protezione.

- presenza di schemi, cartelli monitori o di informazioni particolari.

- identificazione dei circuiti e dei relativi dispositivi di comando con targhette esplicative.

- idoneità delle connessioni.

- agevole accessibilità a tutte le parti dell’impianto per interventi di manutenzione.

- rispetto delle istruzioni di installazione date dai costruttori delle apparecchiature.

1.1.3. Prove e Misure

Per prova si intende l’effettuazione di misure o di altre operazioni sull’impianto elettrico attraverso le quali si accerti l’efficienza dello stesso.

La misura comporta l’accertamento di valori a mezzo di appositi strumenti e tecniche di inserzione.

Devono essere eseguite per quanto applicabili e preferibilmente nell’ordine indicato le seguenti prove:

- continuità dei conduttori di protezione ed equipotenziali - resistenza di isolamento dell’impianto elettrico

- misura della resistenza di terra - prova di funzionamento

- prova di intervento degli interruttori differenziali.

A carico dell’impresa esecutrice dei lavori sono tutti gli oneri derivanti da prove e misure.

1.1.4. Collaudo

Il collaudo dovrà accertare che i lavori eseguiti, i materiali impiegati la funzionalità dell’impianto siano rispondenti a quanto richiesto nel capitolato di appalto e nelle eventuali varianti successive.

In particolare si controlleranno che siano rispettate:

- la rispondenza alle norme di legge

- le prescrizioni delle autorità competenti (COMUNE, ASL, VVF, ENEL, TELECOM)

(24)

- la rispondenza a prescrizioni diverse concordate in sede di appalto - la rispondenza alle norme CEI relative al tipo di impianto

La ditta installatrice è responsabile della manutenzione delle opere sino al termine delle operazioni di collaudo; sarà inoltre tenuta ad eseguire i lavori di modifica e o riparazione che si riterranno necessari nel corso del medesimo.

6 DOCUMENTAZIONE FINALE

Al termine degli interventi dovrà essere rilasciata dall’impresa installatrice la seguente documentazione in triplice copia:

- relazione con tipologia dei materiali utilizzati;

- planimetria dell’impianto in versione “AS – BUILT” sulla quale saranno indicate:

- l’ubicazione definitiva e le caratteristiche dei componenti installati

- la posizione e le caratteristiche degli apparecchi di comando e delle eventuali cabine

- le caratteristiche e lo schema delle linee di alimentazione - la posizione esatta dei cavidotti e dei pozzetti.

- schema elettrico in versione “AS – BUILT”;

- dichiarazione di conformità alla regola dell’arte (Legge n°186/68);

- dichiarazione di conformità degli impianti di illuminazione esterna alle Leggi Regione della Lombardia n°17/2000 e successive modifiche ed integrazioni e n°31/2015;

- copia del certificato dei requisiti tecnico-professionali.

San Biagio di Bagnolo San Vito (MN), settembre 2020

Il Professionista Per. Ind. Enrico Taino

(25)

Sche

I-TRON 1

CARATTERISTICHE PRINCIPALI Applicazioni Illuminazione stradale

Gruppo ottico

STU-S: Ottica asimmetrica per illuminazione stradale, urbana e ciclopedonale (emissione stretta).

STU-M: Ottica asimmetrica per illuminazione stradale, urbana e ciclopedonale (emissione media).

STU-W: Ottica asimmetrica per illuminazione di strade larghe urbane e extraurbane.

S03: Ottica asimmetrica per illuminazione di strade larghe urbane e extraurbane.

STA: Ottica asimmetrica per lunghe interdistanze e strade larghe, classi V e P.

Temperatura di colore: 4000K (3000K in opzione) | CRI ≥ 70 LOR= 100%, DLOR= 100%, ULOR= 0%

Classe di sicurezza fotobiologica: EXEMPT GROUP

Efficienza sorgente LED: 160 lm/W @ 525mA, Tj=85°C, 4000K Classe di isolamento II, I

Grado di protezione IP66 | IK09 totale Moduli LED Gruppo ottico rimovibile.

Inclinazione Testa palo: 0°, +5°, +10°, +15°, +20° | Braccio:+5°, 0°, -5°, -10°, -15°, -20°

Dimensioni Vedere il disegno

Peso max. 7 kg

Superficie esposta Laterale: 0.04m2 – Pianta: 0.16m2 Montaggio Braccio o testa palo Ø60mm

Ø32 / Ø42 / Ø48 / Ø76mm (in opzione) Cablaggio

Rimovibile.

Vano cablaggio integrato nell’apparecchio, separato dal gruppo ottico.

Piastra cablaggio estraibile opzionale.

Temp. di esercizio

525mA – 700mA – 900mA 1000mA

-40°C / +50°C -40°C / +50°C da 2M a 5M

-40°C / +40°C 6M Temp. di stoccaggio -40°C / +80°C

Norme di riferimento EN 60598-1, EN 60598-2-3, EN 62471,

EN 55015, EN 61547, EN 61000-3-2, EN 61000-3-3

CARATTERISTICHE ELETTRICHE Alimentazione 220÷240V 50/60Hz

Fattore di potenza >0,95 (a pieno carico – F, DA, DAC) Connessione rete Per cavi sezione max. 4mm2

Protez. sovratensioni Fino a 10kV | Con SPD (in opzione) 10kV / 10kV CM/DM

SPD (in opzione) 10kV-10kA, type II, completo di LED di segnalazione e termofusibile per disconnessione del carico a fine vita.

Sistema di controllo (opzioni)

F: Fisso non dimmerabile.

DA: Dimmerazione automatica (mezzanotte virtuale) con profilo di default.

DAC: Profilo DA custom.

FLC: Flusso luminoso costante.

WL: Telecontrollo punto/punto ad onde radio.

DALI: Interfaccia di dimmerazione digitale DALI.

NEMA: Presa 7 pin (ANSI C136.41).

ZHAGA: Presa 4 pin (ZHAGA Book 18).

Vita sorgente LED (Tq=25°C, 1000mA)

>100.000hr L90B10

>100.000hr L90, TM21

MATERIALI Attacco

Alluminio pressofuso UNI EN1706. Verniciato a polveri.

Telaio Copertura

Chiusura Viti imperdibili in acciaio inox.

Gruppo ottico Alluminio 99.85% con finitura superficiale realizzata con deposizione sotto vuoto 99.95%. (Alluminio classe A+ DIN EN 16268)

Schermo Vetro piano temperato sp. 5mm elevata trasparenza.

Pressacavo Plastico M20x1.5mm - IP68 Guarnizione Poliuretanica

Colore RAL 7016 opaco satinato - Cod. 3O

Profilo DA

Ottica STU-S

Ottica STU-M

Ottica STU-W

Tutti i dati fotometrici pubblicati sono stati rilevati in conformità alle norme UNI EN 13032-1 e IES LM 79-08

(26)

AEC Illuminazione S.r.l.

I-TRON 1 0C8 4.5-1M

STU-M STU-S STU-W

S03

525 1690 14.5 116 1940 12

I-TRON 1 0C8 4.5-2M 525 3370 28 120 3880 24

I-TRON 1 0C8 4.5-3M 525 5080 41 123 5820 36

I-TRON 1 0C8 4.5-4M 525 6780 53 127 7760 48

I-TRON 1 0C8 4.5-5M 525 8310 65 127 9700 60

I-TRON 1 0C8 4.5-6M 525 9890 77 128 11640 72

I-TRON 1 0C8 4.7-1M

STU-M STU-S STU-W

S03

700 2150 19 113 2456 17

I-TRON 1 0C8 4.7-2M 700 4310 37 116 4912 34

I-TRON 1 0C8 4.7-3M 700 6490 57 113 7368 51

I-TRON 1 0C8 4.7-4M 700 8630 72 119 9824 68

I-TRON 1 0C8 4.7-5M 700 10610 88 120 12280 85

I-TRON 1 0C8 4.7-6M 700 12620 106 119 14736 102

I-TRON 1 0C8 4.90-1M

STU-M STU-S STU-W

S03

900 2700 25 108 3020 22

I-TRON 1 0C8 4.100-2M 1000 5780 56 103 6582 48

I-TRON 1 0C8 4.100-3M 1000 8600 80 107 9873 72

I-TRON 1 0C8 4.100-4M 1000 11420 105 108 13164 96

I-TRON 1 0C8 4.100-5M 1000 13970 130 107 16455 120

I-TRON 1 0C8 4.100-6M 1000 16570 155 106 19746 144

(27)

AEC Illuminazione S.r.l.

I-TRON 1 0C6 4.5-1M

STA

525 1240 11 112 1455 9

I-TRON 1 0C6 4.5-2M 525 2470 21 117 2910 18

I-TRON 1 0C6 4.5-3M 525 3730 31 120 4365 27

I-TRON 1 0C6 4.5-4M 525 4970 40 124 5820 36

I-TRON 1 0C6 4.5-5M 525 6090 49 124 7275 45

I-TRON 1 0C6 4.5-6M 525 7250 58 125 8730 54

I-TRON 1 0C6 4.7-1M

STA

700 1580 14.5 108 1842 12

I-TRON 1 0C6 4.7-2M 700 3160 28 112 3684 24

I-TRON 1 0C6 4.7-3M 700 4760 43 110 5526 36

I-TRON 1 0C6 4.7-4M 700 6330 54 117 7368 48

I-TRON 1 0C6 4.7-5M 700 7780 66 117 9210 60

I-TRON 1 0C6 4.7-6M 700 9250 79.5 116 11052 72

I-TRON 1 0C6 4.90-1M

STA

900 1880 19 98 2265 16

I-TRON 1 0C6 4.100-2M 1000 4160 42 99 4936 36

I-TRON 1 0C6 4.100-3M 1000 6270 60 104 7404 54

I-TRON 1 0C6 4.100-4M 1000 8370 79 105 9872 72

I-TRON 1 0C6 4.100-5M 1000 10240 97.5 105 12340 90

I-TRON 1 0C6 4.100-6M 1000 12150 116 104 14808 108

*FLUSSO APPARECCHIO / POTENZA APPARECCHIO: Dati nominali rilevati in laboratorio.

*FLUSSO NOMINALE LED / POTENZA NOMINALE LED: Dati nominali estrapolati da datasheet costruttore LED.

I valori indicati in questa scheda tecnica sono da considerarsi valori nominali. Tolleranza su flusso: +/-7%. Tolleranza su potenza: +/-5%.

Tolleranza su potenza in versioni ZHAGA o con alimentatore D4i/SR: +/-10%.

Al fine di favorire un costante aggiornamento dei propri prodotti, AEC si riserva il diritto di apportare modifiche senza preavviso.

(28)

AEC Illuminazione S.r.l.

www.aecilluminazione.it -[email protected]

I-TRON 1 0C8 3.5-1M

STU-M STU-S STU-W

S03

525 1570 14.5 108 1807 12

I-TRON 1 0C8 3.5-2M 525 3130 28 111 3614 24

I-TRON 1 0C8 3.5-3M 525 4730 41 115 5421 36

I-TRON 1 0C8 3.5-4M 525 6300 53 118 7228 48

I-TRON 1 0C8 3.5-5M 525 7730 65 118 9035 60

I-TRON 1 0C8 3.5-6M 525 9190 77 119 10842 72

I-TRON 1 0C8 3.7-1M

STU-M STU-S STU-W

S03

700 2000 19 105 2288 17

I-TRON 1 0C8 3.7-2M 700 4000 37 108 4576 34

I-TRON 1 0C8 3.7-3M 700 6040 57 105 6864 51

I-TRON 1 0C8 3.7-4M 700 8030 72 111 9152 68

I-TRON 1 0C8 3.7-5M 700 9870 88 112 11440 85

I-TRON 1 0C8 3.7-6M 700 11740 106 110 13728 102

I-TRON 1 0C8 3.90-1M

STU-M STU-S STU-W

S03

900 2510 25 100 2814 22

I-TRON 1 0C8 3.100-2M 1000 5380 56 96 6130 48

I-TRON 1 0C8 3.100-3M 1000 8000 80 100 9195 72

I-TRON 1 0C8 3.100-4M 1000 10620 105 101 12260 96

I-TRON 1 0C8 3.100-5M 1000 12990 130 99 15325 120

I-TRON 1 0C8 3.100-6M 1000 15410 155 99 18390 144

(29)

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I-TRON 1 0C6 3.5-1M

STA

525 1150 11 104 1353 9

I-TRON 1 0C6 3.5-2M 525 2300 21 109 2706 18

I-TRON 1 0C6 3.5-3M 525 3470 31 111 4059 27

I-TRON 1 0C6 3.5-4M 525 4620 40 115 5413 36

I-TRON 1 0C6 3.5-5M 525 5670 49 115 6766 45

I-TRON 1 0C6 3.5-6M 525 6740 58 116 8119 54

I-TRON 1 0C6 3.7-1M

STA

700 1470 14.5 101 1713 12

I-TRON 1 0C6 3.7-2M 700 2930 28 104 3426 24

I-TRON 1 0C6 3.7-3M 700 4430 43 103 5139 36

I-TRON 1 0C6 3.7-4M 700 5890 54 109 6852 48

I-TRON 1 0C6 3.7-5M 700 7230 66 109 8565 60

I-TRON 1 0C6 3.7-6M 700 8610 79.5 108 10278 72

I-TRON 1 0C6 3.90-1M

STA

900 1750 19 92 2106 16

I-TRON 1 0C6 3.100-2M 1000 3860 42 91 4590 36

I-TRON 1 0C6 3.100-3M 1000 5830 60 97 6886 54

I-TRON 1 0C6 3.100-4M 1000 7790 79 98 9181 72

I-TRON 1 0C6 3.100-5M 1000 9530 97.5 97 11476 90

I-TRON 1 0C6 3.100-6M 1000 11300 116 97 13771 108

*FLUSSO APPARECCHIO / POTENZA APPARECCHIO: Dati nominali rilevati in laboratorio.

*FLUSSO NOMINALE LED / POTENZA NOMINALE LED: Dati nominali estrapolati da datasheet costruttore LED.

I valori indicati in questa scheda tecnica sono da considerarsi valori nominali. Tolleranza su flusso: +/-7%. Tolleranza su potenza: +/-5%.

Tolleranza su potenza in versioni ZHAGA o con alimentatore D4i/SR: +/-10%.

Al fine di favorire un costante aggiornamento dei propri prodotti, AEC si riserva il diritto di apportare modifiche senza preavviso.

(30)

AEC Illuminazione S.r.l.

Sche

I-TRON ZERO

CARATTERISTICHE PRINCIPALI Applicazioni Illuminazione stradale

Gruppo ottico

STU-S: Ottica asimmetrica per illuminazione stradale, urbana e ciclopedonale (emissione stretta).

STU-M: Ottica asimmetrica per illuminazione stradale, urbana e ciclopedonale (emissione media).

STU-W: Ottica asimmetrica per illuminazione di strade larghe urbane e extraurbane.

S03: Ottica asimmetrica per illuminazione di strade larghe urbane e extraurbane.

STA: Ottica asimmetrica per lunghe interdistanze e strade larghe, classi V e P.

Temperatura di colore: 4000K (3000K in opzione) | CRI ≥ 70 LOR= 100%, DLOR= 100%, ULOR= 0%

Classe di sicurezza fotobiologica: EXEMPT GROUP

Efficienza sorgente LED: 160 lm/W @ 525mA, Tj=85°C, 4000K Classe di isolamento II, I

Grado di protezione IP66 | IK09 totale Moduli LED Gruppo ottico rimovibile

Inclinazione Testa palo: 0°, +5°, +10°, +15°, +20° | Braccio: +5°, 0°, -5°, -10°, -15°, -20°

Dimensioni Vedere il disegno

Peso max. 4.5 kg

Superficie esposta Laterale: 0.03m2 – Pianta: 0.11m2 Montaggio Braccio o testa palo Ø60mm

Ø32 / Ø42 / Ø48 / Ø76mm in opzione Cablaggio

Rimovibile.

Vano cablaggio integrato nell’apparecchio, separato dal gruppo ottico.

Piastra cablaggio estraibile opzionale.

Temp. di esercizio -40°C / +50°C Temp. di stoccaggio -40°C / +80°C

Norme di riferimento EN 60598-1, EN 60598-2-3, EN 62471,

EN 55015, EN 61547, EN 61000-3-2, EN 61000-3-3

CARATTERISTICHE ELETTRICHE Alimentazione 220÷240V 50/60Hz

Fattore di potenza >0,95 (a pieno carico – F, DA, DAC) Connessione rete Per cavi sezione max. 4mm2

Protez. sovratensioni Fino a 10kV | Con SPD (in opzione) 10kV / 10kV CM/DM

SPD (in opzione) 10kV-10kA, type II, completo di LED di segnalazione e termofusibile per disconnessione del carico a fine vita.

Sistema di controllo (opzioni)

F: Fisso non dimmerabile.

DA: Dimmerazione automatica (mezzanotte virtuale) con profilo di default.

DAC: Profilo DA custom.

FLC: Flusso luminoso costante.

WL: Telecontrollo punto/punto ad onde radio.

DALI: Interfaccia di dimmerazione digitale DALI.

NEMA: Presa 7 pin (ANSI C136.41).

ZHAGA: Presa 4 pin (ZHAGA Book 18).

Vita sorgente LED (Tq=25°C, 1000mA)

>100.000hr L90B10

>100.000hr L90, TM21

MATERIALI Attacco

Alluminio pressofuso UNI EN1706. Verniciato a polveri.

Telaio Copertura

Chiusura Viti imperdibili in acciaio inox.

Gruppo ottico Alluminio 99.85% con finitura superficiale realizzata con deposizione sotto vuoto 99.95%. (Alluminio classe A+ DIN EN 16268)

Schermo Vetro piano temperato sp. 4mm elevata trasparenza.

Pressacavo Plastico M20x1.5mm - IP68 Guarnizione Poliuretanica

Colore RAL 7016 opaco satinato - Cod. 3O

Profilo DA

Ottica STU-S

Ottica STU-M

Ottica STU-W

Tutti i dati fotometrici pubblicati sono stati rilevati in conformità alle norme UNI EN 13032-1 e IES LM 79-08

(31)

AEC Illuminazione S.r.l.

I-TRON Zero 0C8 4.5-1M STU-M STU-S STU-W

S03

525 1690 14,5 116 1940 12

I-TRON Zero 0C8 4.5-2M 525 3340 28 119 3880 24

I-TRON Zero 0C8 4.5-3M 525 4980 41 121 5820 36

I-TRON Zero 0C8 4.7-1M STU-M STU-S STU-W

S03

700 2150 19 114 2456 17

I-TRON Zero 0C8 4.7-2M 700 4260 37 115 4912 34

I-TRON Zero 0C8 4.7-3M 700 6360 57 111 7368 51

I-TRON Zero 0C8 4.90-1M STU-M STU-S STU-W

S03

900 2700 25 108 3020 22

I-TRON Zero 0C8 4.100-2M 1000 5610 56 100 6582 48

I-TRON Zero 0C8 4.100-3M 1000 8380 80 104 9873 72

I-TRON Zero 0C6 4.5-1M

STA

525 1210 11 110 1455 9

I-TRON Zero 0C6 4.5-2M 525 2400 21 114 2910 18

I-TRON Zero 0C6 4.5-3M 525 3580 31 115 4365 27

I-TRON Zero 0C6 4.7-1M

STA

700 1550 14,5 106 1842 12

I-TRON Zero 0C6 4.7-2M 700 3060 28 109 3684 24

I-TRON Zero 0C6 4.7-3M 700 4580 43 106 5526 36

I-TRON Zero 0C6 4.90-1M

STA

900 1800 18 100 2265 16

I-TRON Zero 0C6 4.100-2M 1000 4040 42 96 4936 36

I-TRON Zero 0C6 4.100-3M 1000 6020 60 100 7404 54

*FLUSSO APPARECCHIO / POTENZA APPARECCHIO: Dati nominali rilevati in laboratorio.

*FLUSSO NOMINALE LED / POTENZA NOMINALE LED: Dati nominali estrapolati da datasheet costruttore LED.

I valori indicati in questa scheda tecnica sono da considerarsi valori nominali. Tolleranza su flusso: +/-7%. Tolleranza su potenza: +/-5%.

Tolleranza su potenza in versioni ZHAGA o con alimentatore D4i/SR: +/-10%.

Al fine di favorire un costante aggiornamento dei propri prodotti, AEC si riserva il diritto di apportare modifiche senza preavviso.

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AEC Illuminazione S.r.l.

I-TRON Zero 0C8 3.5-1M STU-M STU-S STU-W

S03

525 1570 14,5 108 1807 12

I-TRON Zero 0C8 3.5-2M 525 3100 28 110 3614 24

I-TRON Zero 0C8 3.5-3M 525 4640 41 113 5421 36

I-TRON Zero 0C8 3.7-1M STU-M STU-S STU-W

S03

700 2000 19 105 2288 17

I-TRON Zero 0C8 3.7-2M 700 3960 37 107 4576 34

I-TRON Zero 0C8 3.7-3M 700 5920 57 103 6864 51

I-TRON Zero 0C8 3.90-1M STU-M STU-S STU-W

S03

900 2510 25 100 2814 22

I-TRON Zero 0C8 3.100-2M 1000 5220 56 93 6130 48

I-TRON Zero 0C8 3.100-3M 1000 7790 80 97 9195 72

I-TRON Zero 0C6 3.5-1M

STA

525 1130 11 102 1353 9

I-TRON Zero 0C6 3.5-2M 525 2230 21 106 2706 18

I-TRON Zero 0C6 3.5-3M 525 3330 31 107 4059 27

I-TRON Zero 0C6 3.7-1M

STA

700 1440 14,5 99 1713 12

I-TRON Zero 0C6 3.7-2M 700 2850 28 101 3426 24

I-TRON Zero 0C6 3.7-3M 700 4260 43 99 5139 36

I-TRON Zero 0C6 3.90-1M

STA

900 1670 18 92 2106 16

I-TRON Zero 0C6 3.100-2M 1000 3760 42 89 4590 36

I-TRON Zero 0C6 3.100-3M 1000 5600 60 93 6886 54

*FLUSSO APPARECCHIO / POTENZA APPARECCHIO: Dati nominali rilevati in laboratorio.

*FLUSSO NOMINALE LED / POTENZA NOMINALE LED: Dati nominali estrapolati da datasheet costruttore LED.

I valori indicati in questa scheda tecnica sono da considerarsi valori nominali. Tolleranza su flusso: +/-7%. Tolleranza su potenza: +/-5%.

Tolleranza su potenza in versioni ZHAGA o con alimentatore D4i/SR: +/-10%.

Al fine di favorire un costante aggiornamento dei propri prodotti, AEC si riserva il diritto di apportare modifiche senza preavviso.

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