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DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE

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Academic year: 2022

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(1)

COMUNE DI ANCONA

DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE

deI 1310612016 N. 1201

SETTORE PIANIFICAZIONE URBANISTICA GENERALE

Determinazionen. 1201 deI 13/06/2016 Pag. i di 19

Oggetto: Atto di impegna di spesa.

OGGETTO: CENTRO RACCOLTA RIFIUTI DI POSATORA: ASSEGNAZIONE ALLA SOCIETA’ ANCONAMBIENTE S.RA.

Settore Ragioneda

Anno 2016

Visto, si esprime parere dl regolarità contabile, attestante la copertura finanziaria mediante assunzione di Impegni:

Numero 1331 Ancona 13106)2016

Importo 70180,50

Capitolo 225003

il Responsabile U.O. Interventi

Azione 1600

il Responsabile Settore R gioneria DOTr.SSj9O1LDAÈ

Destinatari

• Assessore URBANIS11CA GENERALE

(SEUORE

• Direttore Area PIANIFICAZIONE URBANISTICA

• Segreteria (originale) GENERALE)

• SEUORE PIANIFICAZIONE PANARIELLO ROBERTO Ancona, 13)06/2016

il Dirigente del Settore 0017.

SLttc,tø

(2)

DIREZIONE PIANIFICAZIONE URBANISTiCA, EDILIZIA PUBBLICA, PORTO E MOBILITA’ URBANA, PROGETTI SPECIALI, AMBIENTE E GREEN ECONOMV

ARCH. CLAUDIO CENTANNI (CENTRO RESPONSABILITA’: 56)

(CENTRO Dl COSTO: 252)

Oggetto: Centro Raccolta Rifiuti di Posatora: assegnazione alla Società AnconAmbiente S.p.A.

RICHIAMATE:

le deliberazioni della Giunta comunale n. 145 del 01/04/2014, n. 151 del 07/04/2014, n. 176 deI 14/04/2014, n. 445 del 26/08/2014, n. 587 deI 06/11/2014 e n. 661 deI 09/12/2014 con le quali sono state approvate l’articolazione della macrostruffura organizzativa dell’Ente, le competenze nonché la dotazione organica di ciascuna direzione;

il Decreto Sindacale deI 29/02/2016 n. 3 con il quale sono state assegnate le funzioni dirigenziali inerenti la Direzione Pianificazione Urbanistica pubblica, Porto e Mobilità Urbana, progetti speciali e, con attribuzione temporanea, quelle inerenti la Direzione Ambiente e Green Economy fino al 31/12/2016.

PRESO ATTO CHE

con DGC n. 328 del 26/05/16 la Giunta Comunale ha testualmente disposto quanto segue:

I’

1. di disporre, per tuffo quanto sopra considerato ed entro i termini stabiliti dalla nota Regione Marche prot. 242969 del 15/04/20 16 al fine di evitare la revoca dei finanziamenti Reg.li attribuiti, l’assegnazione dell’infrastruttura “Centro Raccolta Rifiuti di Posatora”, di proprietà Comunale, alla Società AnconAmbiente, attuale gestore del contratto di servizio “Servizio di Igiene Ambientale Complementari e Simili” reg.

mt.

10358 del 19 luglio 2001 e successivi atti aggiuntivi, ad oggi in regime di proroga tecnica;

2. di notificare ad A TA le determinazioni assunte con il presente atto, con particolare riferimento all’assegnazione ad AnconAmbiente della dotazione infrastrutturale di cui tra ttas precisando che sono fatti salvi gli adempimenti di sua ritenuta competenza (da intendersi eventualmente anche sostitutivi di quelli individuati col presente Alto) da adattarsi, in ogni caso entro i termini che scongiurino la revoca dei relativi contributi;

3. di individuare, ai sensi dell’arL 5 del Regolamento Comunale per la gestione del patrimonio immobiliare, 11 Dirigente Comunale competente per 11 ciclo integrato rifiuti, Arch. Claudio Centanni, quale soggetto che provvede alla assegnazione dellinfrastruttura suddetta, nel caso di specie alla Società AnconaAmbiente;

4. di dare atto che il suddetto Dirigente dovrà provvedere:

- ad assegnare 11 Centro Raccolta Rifiuti di Posatora ad AnconAmbiente nei termini dovuti del 14/06/20 16 al fine di evitare la revoca dei finanziamenti Regli assegnati;

- all’assegnazione con un termine massimo fino al 31/12/2016 e comunque entra e non oltre l’individuazione del gestore unico per l’intero Contratto di Servizio dell’Igiene Urbana per il Comune di Ancona;

- a riconoscere ad AnconAmbiente i rimborsi spese dovuti per la gestione, a valere sull’impegno n. 133 1/2016, capitolo 225003, azione 1600, “servizio nettezza urbana prestazione di servizi”;

- a predisporre e pro wedere a quanto necessario, per le finalità di cui ai punti precedenti, al fine di attivare la piena fruibilità del Centro, ivi compresa la dovuta autorizzazione all’apertura del Centro

Determinazione n. 1201 deI 13/06/2016 Pag. 2 di 19

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di raccolta, ai sensi e per gli effetti del D.M. Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio 08704/2008, così come modificato dal DM 13 maggio 2009;

- a configurare il Disciplinare di servizio del nuovo Centro di raccolta rifiuti di Posatora con modalità complementari al servizio già esistente nel Centro di raccolta rifiuti gestito da AnconAmbiente presso la sede di via del Commercio, Ancona;

5. di prendere allo che AnconAmbiente a tal riguardo interpellata, con email del 18/05/20 16 a firma del Dofi. Guido Vetri Buratti a cui seguirà nota formale, ha individuato un rimborso spese necessario a rendere fruibile l’infrastruttura di cui traflasi, per un importo di € 8.850/mese IVA esclusa;

6. di trasmettere con tempestività 11 presente allo:

- all’ATA /ATO 2 Ancona;

- alla Società AnconAmbiente;

7. di trasmettere 11 presente allo anche al Dirigente Comunale competente in materia di patrimonio al fine di implementare l’infrastrullura di cui tra ttasi nella dotazione del patrimonio comunale, in relazione allo status giuridico della stessa

ESAMINATE

le valutazioni effettuate nella suddetta DGC n. 328 del 26/05/16, che qui si intendono integralmente recepite e richiamate.

OSSERVATO CHE

con la suddetta Deliberazione, la Giunta ha dato mandato al sottoscriffo Dirigente competente di provvedere a quanto necessario a dare attuazione agli indirizzi espressi, con specifico riguardo:

- ad assegnare il Centro Raccolta Rifiuti di Posatora alla Società AnconAmbiente nei termini temporali dovuti del 14/06/2016 al fine di evitare la revoca dei finanziamenti Reg.li assegnati;

- all’assegnazione con un termine massimo fino al 31/12/2016 e comunque entro e non oltre l’individuazione del gestore unico per l’intero Contratto di Servizio dell’Igiene Urbana per il Comune di Ancona;

- a riconoscere ad AnconAmbiente i rimborsi spese dovuti per la gestione, a valere sull’impegno n.1331/2016, capitolo 225003, azione 1600, “servizio nellezza

urbana prestazione di servizi’;

- a predisporre e provvedere a quanto necessario, per le finalità di cui ai punti precedenti, al fine di attivare la piena fruibilità del Centro, ivi compresa la dovuta autorizzazione all’apertura del Centro di raccolta, ai sensi e per gli effetti del D.M.

Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio 08/04/2008, così come modificato dal DM 13 maggio 2009;

- a configurare il Disciplinare di servizio del nuovo Centro di raccolta rifiuti di Posatora con modalità complementari al servizio già esistente nel Centro di raccolta rifiuti gestito da AnconAmbiente presso la sede di via del Commercio, Ancona.

CONSIDERATO CHE

risulta pertanto necessario, in concreto:

- autorizzare l’apertura del Centro ai sensi del DM Ambiente deI 08/04/2008 e ss. mm.;

- affidare la gestione e titolarità del Centro alla Società AnconAmbiente;

- provvedere a riconoscere ad AnconAmbiente i rimborsi spese dovuti per la gestione a valere sull’impegno n.1331/2016, capitolo 225003, azione 1600;

Determinazione n. 1201 deI 13106/2016 Pag. 3 di 19

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- approvare Io schema di verbale, con stato di consistenza, consegna delle datazioni ed intesa per la gestione del Centro, da sottoscrivere con AnconAmbiente;

- approvare il Disciplinare di funzionamento del Centro.

PRECISATO CHE

le determinazioni che si vanno ad assumere con il presente atto, necessitato, hanno natura transitoria in attesa della definizione del complessivo Contratto di Servizio dell’Igiene Urbana per il Comune di Ancona “Servizio di Igiene Ambientale Complementari e Simili) allo scadere della sua proroga tecnica; in esito a tale scadenza, una volta definita la veste giuridica del nuovo contratto di Servizio, sarà possibile assumere i dovuti provvedimenti per definire, in maniera contestuale e compiuta, la concessione dell’infrastruftura di cui trattasi.

VALUTATO

dunque a riguardo, per quanto precisato al punto precedente, che è possibile assegnare ad AnconAmbiente I’infrastruffura di cui trattasi fino al 31/12/2016 e comunque entro e non oltre l’individuazione del gestore unico per l’intero Contratto di Servizio dell’Igiene Urbana per il Comune di Ancona, in osservanza a quanto delineato alle DGC n. 328 deI 26/05/16 e n. 150 del 15/03/2016; per quanto scritto nel presente punto, si precisa che l’infrastruttura sarà nelle disponibilità dell’ATA (Assemblea Territoriale d’Ambito A TA dell’Ambito Territoriale Ottimale A T02 Ancona) non appena si procederà all’assegnazione del servizio al nuovo soggetto gestore unico del Servizio dell’igiene Urbana per il Comune di Ancona.

CONSIDERATO

che per il Centro di cui trattasi;

- è stata rilasciata I’AUA Autorizzazione Unica Ambientale da parte del Comune di Ancona in data 10/06/2012;

- è stato eseguito il deposito della relazione a struttura ultimata ai sensi della LR 33/84 e D.P.R. 380/01, presso la competente Autorità sismica - ex Genio Civile;

- è in corso di espletamento il procedìmento di accatastamento del cespite, con deposito all’Agenzia del Territorio già avvenuto.

ESAMINATA

la nota AnconAmbiente prot.3737 del 31/05/2016 con la quale, a precisazione formale della precedente e-mail del 18/05/2016, oltre a delineare i contenuti della proposta di gestione del CDR, definisce un rimborso spese necessario a rendere fruibile l’infrastruttura di cui trattasi, per un importo di € 8.850/mese IVA esclusa.

DATO AÌ7O

che il Centro di raccolta è stato realizzato nel rispetto di quanto riportato nelI’art. 2 comma 1 del D.M. 8 aprile 2008 e succ. mod. ed in conformità ai requisiti previsti dalla normativa vigente in materia urbanistica ed edilizia.

ATTESA

la necessità, ai sensi deiI’art. 2 comma 1 del succitato Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, di disporre l’approvazione del Centro ai fini dell’apertura e messa in esercizio, dandone comunicazione alla Regione ed alla Provincia.

Determinazione n. 1201 deI 13106/2016 Pag. 4 di 19

(5)

DETERMINA

1. Di disporre, ai sensi dell’art. 2 comma i del del D.M. 8 aprile 2008 Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio, l’approvazione del Centro ai tini dell’apertura e messa in esercizio, dandone idonea comunicazione alla Regione ed alla Provincia.

2. Di affidare la gestione e titolarità del Centro alla Società AnconAmbiente, fino al 31/12/2016 e comunque entro e non oltre l’individuazione del gestore unico per il complessivo Contratto di Servizio dell’igiene Urbana del Comune di Ancona

“Servizio di Igiene Ambientale Complementari e Simili’, riconoscendo un rimborso spese pari € 8.850/mese IVA esclusa, a far data dal 15/06/2016 per un massimo 6,5 mesi, da liquidare mensilmente a valere sull’impegno n.1331/2016, capitolo 225003, azione 1600, “servizio nettezza urbana prestazione di servizi’.

3. Di prescrivere, per quanto determinato al precedente punto 2, che il Centro sarà nelle disponibilità dell’ATA (Assemblea Territoriale d’Ambito ATA dell’Ambito Territoriale Ottimale ATO2 Ancona) non appena si procederà all’assegnazione dei servizio rifiuti ai nuovo soggetto gestore unico dei Servizio dell’igiene Urbana per il Comune di Ancona.

4. Di approvare lo schema di “verbale stato di consistenza, consegna delle dotazioni e intesa per la gestione del Centrd’ qui allegato, quale parte integrante e sostanziale del presente atto (Allegato 1)

5. Di approvare il disciplinare di funzionamento del Centro qui allegato, quale parte integrante e sostanziale del presente atto (Allegato 2)

6. Di dare atto che la scrivente Direzione procederà a tutto quanto previsto dalla legge 33/2013 e ss.mm. avuto riguardo alla trasparenza, accessibilità, pubblicazioni relative al presente provvedimento.

7. Di dare atto che, rispetto all’affidamento in oggetto nei confronti del sottoscritto Dirigente e dei Responsabile dei Procedimento:

- non sussistono conflitti di interesse, anche potenziali, di cui all’articolo 6bis della legge 241/90 e ss.mm., all’articolo 6 del DPR 62/2013 e all’art. 6 del Codice di comportamento del Comune di Ancona;

- non ricorrono cause di astensione di cui agli articoli 7 del DPR 62/2013 e 7 del Codice di comportamento del Comune di Ancona;

non ricorrono situazioni e comportamenti di cui agli articoli 14 dei DPR 6212013 e 18 del Codice di comportamento del Comune di Ancona.

8. Di dare atto che avverso il presente provvedimento è ammesso ricorso giurisdizionale al TAR nei termini di legge.

9. Di dare atto che il Responsabile Unico del Procedimento è l’arch. Roberto Panariello, P.C. n.13

DOCUMENTAZIONE Dl RIFERIMENTO CONSERVATA AGLI ATTI DELL’UFFICIO:

I

Determinazione n. 1201 deI 13106/2016 Pag. 5 di 19

(6)

fascicolo con carteggi tra Regione Marche, ATA e Comune di Ancona circa il procedimento di cui trattasi

Il Dirigente Arch. Claudio Centanni Il Responsabile del Procefifrento

P.C. n. 13, Robertog,%P.fI(o

Determnazone n. 1201 deI 1310612016 Pag. 6 di 19

(7)

Allegato i

schema di “verbale stato di consistenza, consegna delle dotazioni e intesa per la gestione del Centro Raccolta Rifiuti di Posa tora”

* * *

Verbale stato di consistenza, consegna delle dotazioni e intesa per la gestione del Centro Raccolta Rifiuti di Posatora

PREMESSE

Il seguente verbale di intesa tra le

parti

di seguito specificate è finalizzato:

- All’accertamento dello stato di consistenza del Centro;

- all’immissione nel possesso del Centro;

- alla constatazione dell’operatività del Centro a fronte del rimborso spese;

- alla precisazione che il Centro tornerà nelle disponibilità dell’ATA (Assemblea Territoriale d’Ambito ATA dell’Ambito Territoriale Ottimale ATO2 Ancona) non appena si procederà all’assegnazione del servizio al nuovo soggetto gestore unico del Servizio dell’igiene Urbana per il Comune di Ancona.

VERBALE TRA

Il Comune di Ancona, assegnante, nella persona di Claudio Centanni, nato a il domiciliato ad Ancona, presso la sede comunale in Piazza XXIV Maggio n. 1, che interviene e agisce non in proprio ma esclusivamente in nome, per conto e nell’interesse del Comune di Ancona (d’ora in aventi denominato Comune), codice fiscale e partita IVA 00351040423, nella sua qualifica di Dirigente della Direzione Pianificazione Urbanistica, Edilizia Pubblica, Porto e Mobilita’ Urbana, Progetti Speciali, Ambiente e Green Economy, nell’ambito delle competenze previste dal vigente Regolamento comunale per l’Organizzazione della Dirigenza;

E

La Società AnconAmbiente, affidatariolgestore, nella persona di Patrizio Cioffi, nato a il domiciliato ad Ancona, presso la sede della Società in via n. ..., che interviene e agisce non in proprio ma esclusivamente in nome, per conto e nell’interesse della Società AnconAmbiente codice fiscale e partita IVA

, nella sua qualifica di Amministratore Delegato.

dO’ PREMESSO, TRA LE PARTI COME SOPRA SI CONVIENE QUANTO SEGUE:

1. lI Comune assegna la gestione e titolarità del Centro Raccolta Rifiuti di Posatora alla Società AnconAmbiente, in osservanza di quanto indicato con la DGC n. 328 del 26/05/16 e di quando disposto con la D.D. a firma dell’Arch. Claudio Centanni, n. ... del .../0612016, fino al 31/12/2016 e comunque entro e non oltre l’individuazione del gestore unico per il complessivo Contratto di Servizio dell’Igiene Urbana del Comune di Ancona “Servizio di Igiene Ambientale Complementari e Simili’, riconoscendo un rimborso spese pari € 8.850/mese IVA esclusa, a far data dal 15/06/2016 per un massimo 6,5 mesi, da liquidare mensilmente a valere sull’impegno n.1331/2016, capitolo 225003, azione 1600,

“servizio nettezza urbana prestazione di servizi’.

2. il presente verbale, costituisce per AnconAmbiente atto di immissione nei possesso del Centro, il cui stato di consistenza è stato accertato attraverso sopralluogo in contradditorio e consegna di debita planimetria con allegato elenco dotazioni. AnconAmbiente si obbliga a provvedere, con adeguato istituto fideiussorio, alla garanzia integrale dei beni assegnati con il presente verbale immissione in possesso del Centro.

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3. Il Comune prescrive che il Centro dovrà essere nelle disponibilità dell’ATA (Assemblea Territoriale d’Ambito ATA dell’Ambito Territoriale Ottimale ATO2 Ancona) non appena si procederà all’assegnazione del servizio rifiuti al nuovo soggetto gestore unico del Servizio dell’igiene Urbana per il Comune di Ancona:

pertanto AnconAmbiente è obbligata a restituire il Centro entro e non oltre i termini suddetti

4. La gestione e funzionalità dei Centro sono regolate dal Disciplinare di funzionamento del Centro Raccolta Rifiuti di Posatora, di cui AnconAmbiente dichiara di aver preso conoscenza e che si impegna a rispettare ed a far osservare a terzi.

5. lI personale di AnconAmbiente assegnato ai Centro si impegna a supportare il conferimento dei rifiuti negli appositi contenitori da parte di terzi nei limiti di quanto precisato nel Disciplinare di funzionamento.

6. L’affidatario AnconAmbiente si impegna a fornire adeguata comunicazione istituzionale al fine di far conoscere ai cittadini l’opportunità del Centro Raccolta di Posatora, complementare all’esistente Centro di Palombare.

7. Il Comune si impegna a riconoscere ad AnconAmbiente un rimborso spese pari

€ 8.850/mese IVA esclusa, a far data dal 15/06/2016 per un massimo 6,5 mesi, da liquidare mensilmente a valere sull’impegno n.1331/2016, capitolo 225003,

azione 1600,

“servizio

nettezza urbana prestazione di servizi’.

8. Sarà cura ed obbligo esclusivo dell’affidatario AnconAmbiente rispettare gli obblighi di cui al D.Lgs. 152/06 e s.m.i. in relazione al deposito temporaneo dei rifiuti in attesa del conferimento al servizio pubblico.

9. L’affidatario AnconAmbiente si impegna a rispettare tutte le prescrizioni in materia di sicurezza, così come individuate dalla normativa vigente; tali prescrizioni dovranno essere all isse a ben visibili all’interno e nel perimetro del Centro.

10. L’affidatario AnconAmbiente si impegna a vigilare ed a far rispettare il tassativo divieto di accesso degli utenti terzi in assenza di proprio personale.

11. L’assegnante Comune conferisce agli addetti preposti alla ricezione la facoltà di negare l’accesso al produttore di rifiuti / utente che, al momento del conferimento dei rifiuti, non rispetti quanto previsto dalle vigenti disposizioni legislative e dal Disciplinare di funzionamento.

12. Nel caso in cui un produttore di rifiuti / utente contravvenga agli obblighi previsti dalla normativa vigente in materia di rifiuti, sarà cura ed obbligo esclusivo dell’affidatario AnconAmbiente di darne immediata comunicazione alle preposte autorità di vigilanza.

13. Il mancato rispetto da parte di AnconAmbiente degli impegni qui sottoscritti provoca la sospensione dell’efficacia del presente verbale.

14. Entrambe le parti si impegnano, nel rispetto dei reciproci ruoli, ad osservare le procedure previste dalla vigente normativa in materia di rifiuti.

15. Le parti s’impegnano a risolvere le controversie eventualmente sopraggiunte, sempre nel rispetto della vigente legislazione ambientale in materia. Per le controversie intercorrenti, ad ogni modo, le parti riconoscono competente il Foro di Ancona

16. Per tutto quanto non espressamente nel presente verbale, si faccia riferimento a quanto già previsto dall’ordinamento vigente.

Ancona, 15 giugno 2016

Determinazione n. 1201 del 1310612016 Pag. 6 di 19

(9)

AnconAmbiente S.p.A. Comune Ancona - DIREZIONE PIANIFIcnIONE URBANISTICA, EDILIZIA PUBBLICA, PORTO E MOBILITA’

URBANA, PREGETrI SPECIALI, AMBIENTE E GREEN ECONOMV

l’Amministratore Delegato il Dirigente

Ing. Patrizio Ciotti Arch. Claudio Centanni

Determinazione n. 1201 deI 1310612016 Pag. 9 di 19

(10)

Allegato 2

Disciplinare di funzionamento del Centro Raccolta Rifiuti di Posatora

* * *

Disciplinare di funzionamento del Centro Raccolta Rifiuti di Posatora PREMESSE

Il Centro comunale di Raccolta dei Rifiuti (CDR) urbani di Posatora è una struttura dedicata alla raccolta differenziata dei rifiuti (domestici e speciali assimilati agli urbani), nel quale il conferimento avviene direttamente dal soggetto produttore o depositati dal gestore del servizio pubblico, al fine del loro raggruppamento prima del trasporto agli impianti di recupero o smaltimento dei rifiuti. Il CDR è istituito ai sensi del Decreto Ministeriale 08/04/2008 ‘Disciplina dei centri di raccolta dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, come previsto dall’articolo 183, comma 1, lettera cc) del decreto legislativo 3aprile 2006, n. 152, e successive modifiche.

La gestione del CDR è affidata al gestore dei servizi di raccolta dei rifiuti presso il territorio del comune di Ancona, ai sensi della DGC n.328 del 26/05/2016 e DD

DIREZIONE PIANIFICAZIONE URBANISTICA, EDILIZIA PUBBLICA, PORTO E MOBILITA’ URBANA, PRECETTI SPECIALI, AMBIENTE E GREEN ECONOMYn.... del .106/2018

SOMMARIO

ARTICOLO i - PRINCIPI E FINALITÀ ARTICOLO 2— DEFINIZIONI

ARTICOLO 3-CAMPO DI APPLICAZIONE ARTICOLO 4— RIFERIMENTI LEGISLATIVI ARTICOLO 5— IDONEITA’ DEL GESTORE ARTICOLO 6— UBICAZIONE DEL CDR ARTICOLO 7— REQUISITI DEL CDR ARTICOLO 8— ATTREZZATURE ARTICOLO 9—ORARI DI APERTURA

ARTICOLO 10— MODALITÀ DI CONFERIMENTO E DI ACCETTAZIONE DEI RIFIUTI ARTICOLO li TIPOLOGIE DI RIFIUTI AMMESSE AL CDR

ARTICOLO 12— OPERAZIONI AMMESSE ALL’INTERNO DEL CDR ARTICOLO 13- ATTIVITÀ VIETATE ALL’INTERNO DEL CDR ARTICOLO 14- RESPONSABILITÀ DEL GESTORE

ARTICOLO 16—OBBLIGHI E DIVIETI

ARTICOLO i - PRINCIPI E FINALITÀ

Il Centro di Raccolta di cui al presente Disciplinare è realizzato con l’obiettivo di integrare il servizio di ritiro dei rifiuti urbani presso il territorio del Comune di Ancona al fine di favorire la raccolta differenziata dei rifiuti urbani e assimilati e, parallelamente, diminuire la quantità di rifiuti conferiti in discarica. La gestione del CDR costituisce attività di pubblico interesse basata su alcuni principi fondamentali:

- Fornire al cittadino un Centro per la raccolta differenziata dei rifiuti;

- Proteggere l’ambiente e la sanità pubblica;

- Separare i diversi materiali facenti parte dei rifiuti non riutilizzabili;

- Recuperare i materiali riutilizzabilì.

ARTICOLO 2— DEFINIZIONI

Determinazione n. 1201 deI 13106/2016 l’aq. lOdi 19

(11)

a) Rifiuto: qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o abbia l’obbligo di disfarsi;

b) Produttore di rifiuti: il soggetto la cui attività produce rifiuti (produttore iniziale) o chiunque effettui operazioni di pretrattamento, di miscelazione o altre operazioni che hanno modificato la natura o la composizione di detti rifiuti (nuovo produttore);

c) «Detentore»: il produttore dei rifiuti o la persona fisica o giuridica che ne è in possesso;

d) Gestione: la raccolta, il trasporto, il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, compresi il controllo di tali operazioni e gli interventi successivi alla chiusura dei siti di smaltimento, nonché le operazioni effettuate in qualità di commerciante o intermediario. Non costituiscono attività di gestione dei rifiuti le operazioni di prelievo, raggruppamento, cernita e deposito preliminari alla raccolta di materiali o sostanze naturali derivanti da eventi atmosferici o meteorici, ivi incluse mareggiate e piene, anche ove frammisti ad altri materiali di origine antropica effettuate, nel tempo tecnico strettamente necessario, presso il medesimo sito nel quale detti eventi li hanno depositati;

e) Raccolta: il prelievo dei rifiuti, compresi la cernita preliminare e il deposito, ivi compresa la gestione dei centri di raccolta, ai finì del loro trasporto in un impianto di trattamento;

f) Raccolta Differenziata: la raccolta in cui un flusso di rifiuti è tenuto separato in base al tipo e dalla natura dei rifiuti al fine di facilitarne il trattamento specifico;

g) Riutilizzo: qualsiasi operazione attraverso la quale prodotti o componenti che non sono rifiuti sono reimpiegati per la stessa finalità per la quale erano stati concepiti;

h) Recupero: qualsiasi operazione il cui principale risultato sia di permettere ai rifiuti di svolgere un ruolo utile, sostituendo altri materiali che sarebbero stati altrimenti utilizzati per assolvere una particolare funzione o di prepararli ad assolvere tale funzione, all’interno dell’impianto o nell’economia in generale;

i) Riciclo: qualsiasi operazione di recupero attraverso cui i rifiuti sono trattati per ottenere prodotti, materiali o sostanze da utilizzare per la loro funzione originaria o per altri fini. Include il trattamento di materiale organico ma non il recupero di energia né il ritrattamento per ottenere materiali da utilizzare quali combustibili o in operazioni di riempimento

j)

Rifiuti urbani: sono i rifiuti domestici anche ingombranti, provenienti da locali e luoghi adibiti ad uso di civile abitazione ed i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da civile abitazione, assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità; i rifiuti provenienti dalla pulitura delle strade; rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade ed aree pubbliche o sulle strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico o sulle spiagge marittime e lacuali e sulle rive dei corsi d’acqua; rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali; rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni, nonché gli altri rifiuti provenienti da attività cimiteriale.

k) Registro di carico e scarico; come previsto all’articolo 190, del D.Lgs.152/2006 e ss.mm.H., individuato dal modello uniforme di cui al D.M. 1 aprile 1998, n.148, con le modalità di compilazione di cui alla Circolare 4 agosto 1998, N.GAR/DEC/81 2/98;

I) Formulano di Identificazione Rifiuto (AR): come previsto all’articolo 193, del D.Lgs.15212006 e ss.mm.B., individuato dal modello uniforme di cui al D.M. i aprile 1998, n.145, con le modalità di compilazione di cui alla Circolare 4 agosto 1998, N.GAB/DEC/812/98.

Determinazione n. 1201 deI 13/06/2016 Pag. 11 di 19

(12)

ARTICOLO 3— CAMPO DI APPLICAZIONE

Il Centro di Raccolta comunale è costituito da un’area presidiata ed allestita ove si svolge unicamente attività di raccolta, mediante raggruppamento per frazioni omogenee per il trasporto agli impianti di recupero, trattamento e, per le frazioni non recuperabili, di smaltimento, dei rifiuti urbani e assimilati elencati al successivo articolo 11, conferiti in maniera differenziata rispettivamente dalle utenze domestiche e non domestiche, nonché dagli altri soggetti tenuti in base alle vigenti normative settoriali al ritiro di specifiche tipologie di rifiuti dalle utenze domestiche.

ARTICOLO 4— RIFERIMENTI LEGISLATIVI

D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.N.;

D.M. 8 aprile 2008, come modificato dal D.M. 13maggio2009;

Accordo ADR 2015, come recepito dal decreto ministeriale 16/01/201 5;

D.Lgs. 81/2008 e ss.mm.ii.;

D.M. 3 giugno 2014, n. 120;

D.M. i aprile 1998, n. 145;

D.M. 1 aprile 1198, n.148;

Circolare 4agosto 1998, N.GAB/DEC/812/98.

ARTICOLO 5— IDONEITA’ DEL GESTORE

Il soggetto che gestisce il CDR è iscritto all’Albo nazionale gestori ambientali di cui all’art. 212 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, e successive modifiche, nella Categoria 1 «Raccolta e trasporto dei rifiuti urbani» di cui

all’art.

8 deI decreto del Ministro dell’ambiente 3giugno2014, n. 120.

ARTICOLO 6— UBICAZIONE DEL CDR

Il CDR è situato in Via Sanzio Blasi, in località Posatora, nel Comune di Ancona ARTICOLO 7— REQUISITI DEL CDR

1. lI CDR è allestito nel rispetto di tutte le norme vigenti in materia di tutela della salute dell’uomo e dell’ambiente, nonché di sicurezza sul lavoro.

2. lI CDR è dotato di:

a. adeguata viabilità interna;

b. pavimentazione impermeabilizzata nelle zone di scarico e deposito dei rifiuti;

c. idoneo sistema di gestione delle acque meteoriche e di quelle provenienti dalle zone di raccolta dei rifiuti;

d. recinzione di altezza adeguata;

e. barriera esterna, realizzata con siepi di cui deve essere garantita la manutenzione nel tempo;

f. presenza di estintori ed altri adeguati sistemi antincendio (manichette, sabbia, ecc.), in ossequio ai disposti stabiliti dal D.Lgs. 81/08;

3. All’interno dell’area dell’impianto è previsto un sistema di illuminazione;

4. All’esterno dell’area dell’impianto è prevista apposita ed esplicita cartellonistica, ben visibile per dimensioni e collocazione, che evidenzia le caratteristiche del CDR, le tipologie di rifiuti che possono essere conferiti, gli orari di apertura e le norme per il comportamento.

In particolare all’ingresso del CDR è posto un cartello in cui sono riportati:

(1)gli orari di apertura e chiusura;

(2)il nome del gestore;

(3)le tipologie di rifiuti conferibili;

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(13)

(4)le modalità di accesso:

(5)1 recapiti a cui chiedere informazioni.

5. I percorsi sono delimitati con segnaletica orizzontale in modo da facilitare l’individuazione dei punti di conferimento dei rifiuti e limitare conferimenti erronei da parte dei singoli utenti.

ARTICOLO 8— ATTREZZATURE

1. La raccolta dei rifiuti urbani e assimilati awiene in contenitori scarrabili e in contenitori conformi alle normative specifiche per le tipologie di rifiuti urbani pericolosi e non pericolosi dislocati nell’area del CDR, comunque prowisti di idonea etichettatura in cui sia riportato:

nel caso di deposito di rifiuti non pericolosi: il Codice CER e la descrizione del rifiuto stoccato;

nel caso di rifiuti pericolosi: lI Codice CER, la descrizione del rifiuto stoccato, le caratteristiche di pericolo, i rischi per la salute dei lavoratori e per la salvaguardia dell’ambiente circostante.

2. I contenitori utilizzati per il deposito dei rifiuti garantiscono maneggevolezza e sicurezza nelle operazioni di movimentazione e caricolscarico del rifiuto.

ARTICOLO 9—ORARI Dl APERTURA

1. lI CDR, in fase di awio a regime e per un periodo di messa a punto, è aperto al pubblico secondo un periodo settimanale di 8 ore, reso noto mediante tabella posta all’ingresso del CDR. Nel primo periodo di avviamento il CDR gli orari di apertura al pubblico saranno regolati come di seguito prescritto:

- mercoledì e sabato: dalle 15.00 alle 19.00

2. Variazioni sull’orario di apertura stabilito potranno essere disposte dalla Amministrazione Comunale anche in funzione dell’andamento stagionale e per venire incontro alle richieste dell’utenza, ed applicate previa adeguata informazione, una volta terminata la fase di avvio a regime.

3. lI CDR rimarrà comunque sempre chiuso nei giorni festivi.

4. Su disposizione della Amministrazione Comunale, l’accesso al pubblico può essere consentito anche in occasioni straordinarie programmate e, di conseguenza, gli orari e le giornate possono essere variati, purché ciò risulti previamente accettato dal Gestore e compatibile con la propria organizzazione in relazione alla disponibilità di personale e attrezzature.

5. Analogamente, il CDR potrà essere aperto in occasione di giornate formative dedicate alle scolaresche e specificatamente orientate all’educazione ambientale sulla raccolta differenziata smaltimento dei rifiuti.

ARTICOLO 10 MODALITÀ DI CONFERIMENTO E DI ACCETTAZIONE DEI RIFIUTI

(6) Possono accedere al CDR tutti gli utenti residenti nel Comune di Ancona e tutti gli utenti non residenti nel Comune di Ancona ma titolari di utenze domestiche nel territorio del comune con l’obbligo di conferire i rifiuti in maniera differenziata al fine di favorire la separazione delle tipologie di rifiuti urbani da avviare ai circuiti di valorizzazione/recupero e smaltimento.

(7) I rifiuti urbani conferiti dai soggetti individuati al comma 1 saranno ritirati a titolo gratuito.

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(14)

(8) Le utenze domestiche di cui al precedente comma i possono accedere al CDR senza l’obbligo di compilazione del documento di trasporto (FIR), a prescindere dalle quantità, tipologie e dalle caratteristiche chimico-fisiche dei rifiuti conferiti;

(9) Fatto salvo quanto stabilito al comma 2, i trasporti da parte dell’utenza domestica sono svincolati dall’obbligo di iscrizione dei mezzi all’Albo Gestori Rifiuti, ma devono in ogni caso essere effettuati con mezzi di proprietà dello stesso cittadino conferitore.

(10) All’atto del conferimento è obbligatorio esibire un documento di identità non scaduto.

(11) E’ fallo a chiunque divieto assoluto di conferire rifiuti di proprietà altrui o comunque generati dalla propria attività e di cui non sia il produttore a volersene disfare ma un soggetto terzo ovvero di rifiuti provenienti da attività in conto terzi che abbia generato il/i rifiuto/i oggetto del trasporto.

(12) Alfine di evitare conferimenti impropri o illeciti l’addetto che, a sua totale discrezione, riscontri una frequenza di conferimenti assidua e continuata difficilmente ascrivibile alla normale routine di produzione di rifiuti da utenza domestica, derivanti da attività di manutenzione o naturale consumo/usura di materie prime, è tenuto a richiedere che venga compilato in sua presenza un modulo prestampato una tantum di autocertificazione attraverso il quale il cittadino assuma la piena paternità del rifiuto e la completa responsabilità circa la sua origine e provenienza, preservando in tal modo l’addetto e l’Azienda da dichiarazioni mendaci e conferimenti abusivi all’interno del CDR.

(13) Per le finalita’ intraviste al precedente comma 6, l’addetto, a seguito di esame visivo, dovrà indicare la collocazione dei rifiuti urbani in ingresso in aree distinte e per flussi omogenei, valutando le caratteristiche delle diverse tipologie e delle frazioni merceologiche conferite, allo scopo di separare i rifiuti potenzialmente pericolosi da quelli non pericolosi e quelli da avviare a recupero da quelli destinati allo smaltimento.

(14) Gli utenti hanno l’obbligo di conferire i rifiuti urbani già suddivisi nelle loro frazioni merceologicamente omogenee.

(15) Qualora venisse riscontrata una violazione dei divieti di cui ai precedenti commi, il gestore del CDR, in ossequio alle disposizioni del D.Lgs.

152/2006 e ss.mm.iL, comunicherà senza indugio l’illecito alle competenti autorità giudiziarie e di controllo, con lo scopo di perseguire chiunque si renda responsabile di comportamenti che possano recar danno all’ambiente ed alla onorabilità dell’Azienda.

(16) lI Gestore del CDR è tenuto alla compilazione dei Registri di carico/scarico (articolo 190, D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii.) per i soli conferimenti relativi ai rifiuti urbani pericolosi.

(17) lI Gestore del CDR ha l’onere di compilare i FIR per i rifiuti presenti all’interno del CDR e provenienti da raccolta differenziata al momento del loro trasporto e conferimento a recuperatori all’uopo autorizzati ex articolo 208, 209, 216, D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.H., provvedendo a rimuovere i rifiuti non appena i contenitori saranno pieni, al fine di evitare qualsiasi ipotesi di deposito non autorizzato dalle disposizioni del D.M. 8 aprile 2008 e ss.mm.H.

ARTICOLO 11 TIPOLOGIE DI RIFIUTI AMMESSE AL CDR

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(15)

Preso atto di quanto stabilito al punto 4 dell’Allegato I al D.M. 8 aprile 2008 e ss.mm.ii. con particolare riferimento al punto 4.2, in relazione alla capienza e alle caratteristiche, potranno essere conferiti presso il CDR le seguenti tipologie di rifiuti, come nel seguito indicate con i relativi Codici CER:

CER 150102: Imballaggi in plastica;

CER 150111: Contenitori T/FC;

CER 160103: Pneumatici fuori uso;

CER 160216: Toner per stampa esauriti;

CER 170904: Rifiuti misti dall’attività di costruzione e demolizione, diversi da quelli di cui alle voci 170901, 1709028 170903

CER 200101: Rifiuti di carta e cartone;

CER 200102: Rifiuti in vetro;

CER 200113: Solventi;

CER 200114: Acidi;

CER 200119: Pesticidi;

CER 200121: Tubi fluorescenti e altri rifiuti contenenti mercurio. Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso (Raggruppamento 5 Allegato 1 al D.M. 25 settembre 2007, n. 185);

CER 200123: Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso (Raggruppamento 1 —Allegato 1 al D.M. 25settembre2007, n. 185);

CER 200125: Dli e grassi commestibili;

CER 200126: CII e grassi diversi da quelli di cui al punto 200125, ad esempio oli minerali esausti;

CER 200127: Rifiuti pericolosi: vernici, inchiostri, adesivi e resine;

CER 200128: Rifiuti non pericolosi: vernici, inchiostri, adesivi e resine;

CER 200129: Detergenti contenenti sostanze pericolose;

CER 200132: Farmaci;

CER 200133: Batterie ed accumulatori al piombo, nichel —cadmio, mercurio;

CER 200133: Pile portatili;

CER 200135: Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso (Raggruppamento 3Allegato 1 al D.M. 25 settembre 2007, n. 185);

CER 200136: Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso (Raggruppamento 2— Allegato 1 al D.M. 25 settembre 2007, n. 185);

CER 200136: Rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche fuori uso (Raggruppamento 4—Allegato 1 al D.M. 25settembre 2007, n. 185);

CER 200138: Rifiuti legnosi;

CER 200139: Rifiuti plastici;

CER 200140: Rifiuti metallici;

CER 200201: Sfalci e potature;

CER 200307: Ingombranti.

ARTICOLO 12—OPERAZIONI AMMESSE ALL’INTERNO DEL CDR

All’interno del CDR sono ammesse esclusivamente le seguenti operazioni, finalizzato alla raccolta in aree o contenitori specifici per le tipologie di rifiuti:

a) separazione manuale delle componenti solide non

pericolose delle tipologie di rifiuti di cui all’elenco precedente, finalizzata a facilitare o a rendere economicamente vantaggioso il loro riutilizzo o riciclaggio (esempio non esaustivo: separazione delle parti legnose), coerentemente con quanto previsto agli articoli 198, 205 e 222 del D.Lgs 152/2006 e ss.mm.U. purché effettuate nel rispetto di quanto previsto dal D.Lgs. 81/2008 e ss.mm.iL;

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(16)

b) operazioni di riduzione volumetrica effettuate su rifiuti solidi non pericolosi, finalizzate all’ottimizzazione della raccolta e del trasporto;

c) distribuzione agli utenti, purché effettuata su disposizione dell’Amministrazione Comunale, di materiali e attrezzature (esempio: bidoni, saccheui, depliant informativi) utili al miglior funzionamento dei servizi di raccolta differenziata dei rifiuti e/o alla sensibilizzazione dell’utenza.

ARTICOLO 13- ATTIVITÀ VIETATE ALLINTERNO DEL CDR Nel CDR non sono ammesse le seguenti attività:

la cernita dei rifiuti;

il disassemblaggio di parti dei rifiuti che ne pregiudichi la loro struttura di origine;

ogni operazione che possa causare danni a componenti che contengono liquidi e fluidi;

l’accatastamento dei rifiuti ingombrati e dei RAEE senza opportune misure di sicurezza per gli operatori e per l’integrità dei rifiuti stessi. E’ all’uopo vietato l’impiego di apparecchiature di caricamento che possano causare rotture o danneggiamento dei RAEE che possano causare il rilascio di sostanze inquinanti o pericolose per l’ambiente o compromettere le successive operazioni di recupero;

ogni altra operazione di trattamento dei rifiuti.

lo stazionamento degli utenti oltre il mero conferimento.

ARTICOLO 14- RESPONSABILITÀ DEL GESTORE

1. Il Gestore è responsabile della conduzione e della corretta manutenzione del CDR. In particolare, il Gestore si preoccuperà di mantenere un buono stato di conservazione del CDR, garantendo una periodica e costante pulizia dei piazzali, delle rampe, dei containers, dei locali dell’impianto, una efficiente manutenzione della segnaletica orizzontale e verticale, nonché una pulizia delle aree a verde

2. lI Gestore è obbligato ad assumere ogni idonea e necessaria misura per garantire il contenimento di polveri e di odori.

3. E cura del Gestore provvedere alla disinfestazione periodica del CDR e rimuovere giornalmente i rifiuti che si dovessero trovare all’esterno degli scarrabili/platee o all’esterno del centro.

4. Il Gestore è tenuto ad istruire l’utenza sulle corrette modalità di conferimento dei rifiuti al CDR.

5. lI Gestore effettua una capillare azione di controllo affinché le diverse tipologie di rifiuti conferibili presso il CDR siano depositate in modo corretto. A tal fine si farà carico di assistere l’utente, qualora ciò si renda necessario o utile, durante tutto il percorso di conferimento del rifiuto che egli stesso provvederà a scaricare nel contenitore.

6. L’addetto presso il CDR, salvo in casi particolari a supporto di conferitori diversamente abili o comunque con problemi motori, dovrà solo sovraintendere alle operazioni di conferimento, indicandone l’esatta modalità, senza intervenire direttamente nelle operazioni di scarico del rifiuto che dovranno essere svolte imprescindibilmente a cura dell’utenza.

7. Qualora l’utente contravvenga intenzionalmente agli obblighi di cui al presente Disciplinare, il gestore è tenuto a diffidarlo, informandolo delle eventuali sanzioni previste nel D.Lgs. 152/06 e richiedendo, se del caso, l’intervento delle autorità di vigilanza competenti.

Determinazione n. 1201 deI 13106/2016 Pag. 16 di 19

(17)

8. Sarà cura del Gestore intervenire sollecitamente in caso di guasto o di malfunzionamento di impianti o di infrastrutture che possano causare disfunzioni e/o disservizi all’utenza asservita.

ARTICOLO 16— OBBLIGHI E DIVIETI

1.

È

fatto assoluto divieto ad abbandonare i rifiuti in luoghi diversi da quelli indicati all’interno del CDR o all’esterno dello stesso.

2. L’utente è tenuto ad un comportamento corretto ed educato nei confronti degli addetti del CDR, in modo da consentire lo svolgimento di tutte le operazioni nel più breve tempo tecnicamente possibile e senza creare disseMzi al gestore e agli altri utenti;

3. E fatto assoluto divieto a manameflere, recare danno in modo volontario, imbrattare, danneggiare le strutture o le attrezzature presenti all’interno o nelle immediate adiacenze del CDR.

4. E vietata l’accesso degli utenti in assenza del gestore e, comunque, fuori dagli orari di apertura.

5. E’ data facoltà all’addetto preposto alla ricezione del CDR di negare l’accesso all’utente che prima e/o durante il trasporto o comunque al momento del conferimento dei rifiuti non rispetti quanto previsto dal presente Disciplinare.

6. Nel caso in cui l’utente contravvenga agli obblighi o divieti individuati nei precedenti commi il gestore del CDR, dopo averlo ammonito, è tenuto alla immediata comunicazione dell’accaduto alle preposte autorità giudiziarie e di vigilanza competenti.

Determinazione n.1201 deI13106/2016 Pag. 17 di 19

(18)

Scheda pro TRASPARENZA relativa:

a DecretoI Ordinanza sindacale n.

______________

del

___________________

a Determina DIRIGENZIALE Prot. IRIDE n.

_____________________________

PUBBLICAZIONE NELLA SEZIONE “AMMINISTRAZIONE TRASPARENTE”

DEL SITO WEB DELL’ENTE (l SENSI DEL D.LGS. N. 33 DEL 14.3.2013 r.u. TRASPARENZA) O Dl ALTRE FON11SPECIALI).

(1) IL PRESENTE AnO NON VA PUBBLICATO.

Il Dirigente della Direzione

(1) Guasta opzione non è praticabile (non puòessere barrata) in caso dl Delibere di Giunta e di Consiglio, anche se trattasi di delibero recenti un “moro atto di indirlno” (v. en 49 D.Lgs. 261/2000)0 In casa di deoreWordinanze sindacali: tulle dette delibero di organi politici e gli atti del Sindaco sono sempre oggetto di pubblicazione ai sensi del D.Lgs. n. 33/2013 con modalità (integraimente o per estrazione di dati da riportare In tabella)e coUocaztoni diverse nell’ambito delle varie parti della sezione Amministrazione Trasparente a seconda della materia traflat&del contenuto.

IL PRESENTE ATTO VA PUBBLICATO:

per mera pubblicità sul sito web dell’Ente.

E

anche ai fini dell’efficacia dell’Atto:

d) “La pubblicazione degli estremi degli atti di conferimento di incarichi dirigenziali a soggetti estranei alla pubblica amministrazione, di collaborazione o di consulenza a soggetti esterni a qualsiasi titolo per i quali è previsto un compenso, completi di indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell’incarico e del?’ ammontare erogato (...) sono

condizioni per l’acquisizione dell’efficacia dell’atto e per la liquidazione dei relativi compensL sono condizioni per l’acquisizione dell’efficacia dell’atto e per la liquidazione dei rcladn compensi.”(ai sensi delI’art, 15, comma 2 deI D.Lgs. 33/2013);

e) “Comma 2. Le pubbliche amministrazioni pubblicano gli atti di concessione delle sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari alle imprese, e comunque di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati ai sensi del citato articolo 12 della legge n. 241 del 1990, di importo superiore a mille euro. Comma 3. La pubblicazione ai sensi del presente articolo costituisce condizione legale di efficacia dei provvedimenti che dispongano concessioni e attribuzioni diimporto complessivo superiore a mille euro nel corso dell’anno solare al medesimo beneficiano; (...)“(ai sensi deII’art. 26, Commi 2 e3 dei D.Lgs. 33/201 3);

f) In riferimento agli atti relativi ad uno degli incarichr disciplinati dal D.Lgs. n. 39/2013 è prevista la pubblicazione della c.d. DICHIARAZIONE DI INSUSSISTENZA DELLE CAUSE Dl INCONFERIBILITA’ resa (preventivamente) dall’incaricato: “Comma 1. All’atto del conferimento dell’incarico l’interessato presenta una dichiarazione sulla insussistenza di una delle cause di inconferibilita’ di cui al presente decreto. (...). Comma 4.La dichiarazione dicui al comma1c’condizione per l’acquisizione dell’efficacia dell’incarico.”(ai sensi dell’all.

20, commi 1 e 4 deI D.Lgs. 39/2013)

g) La pubblicità degli atti di gli atti di governo del territorio, quali, tra gli altri piani territoriali, piani di coordinamento, piani paesistici, strumenti urbanistic generali e di attuazione, nonche le loro varianti, e’ condizione per l’acquisizione dell’efficacia degli atti stessi (ai sensi dell’an.39, comma3dei D.Lgs. 33/2013)

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Determinazione n. 1201 del 13/0612015 Pag. 18 di 19

(19)

PUBBLICAZIONE

ALBO PRETORIO

014 UNE dl ai sensi dei casi previsti nel D.Lgs. 267/2000 e altre speciali disposizioni legislative nonché ai sensi dell’art. 32 della L. n. 69/2009 (atti e provvedimenti amministrativi’)

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IL PRESENTE ATTO VA PUBBLICATO, ATTESTANDO CHE E’ STATO REDATTO IN OSSERVANZA DEL

“CODICE IN MATERIA DI PROTEZIONE DEI DAll PERSONALI” (D.Lgs 19612003) E DELLE “Linee guIda In materia dl trattamento dl dati personali, contenuti anche In attI e documenti amministrativI, effettuato per fInalità di pubblicità e trasparenza sui web da soggetti pubblici e da altri enti obbligati” (v. § 3.a.

DELIBERAZIONE DEL GARANTE N. 243 del 15.05.2014 In G.Uff. n. 134 dei 12.6,2014).

Il Dirigente della Dlrezioje

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(1) IL PRESENTE ATTO NON VA PUBBLICATO.

Il DIrigente della Direzione

(18) Questa opzione non è praticabile (non può essere barrata) in caso di Delibere di Giunta e di Consiglio, anche se trattasi di deilbere recanti un “mero atto di indirizzo” (v. art. 49 D.Lgs. 267/2000) o in caso dl decreti/ordinanze sindacali: tutte dette delibere di organi politici e gli atti del Sindaco hanno natura di “atti e provvedimenti amministrativi”,

(19) Relativamente alle determinazioni del Dirigenti questa opzione è praticabile (può essere barrata) solo in caso dl determinazioni dirigenziali non aventi natura provvedimentale ma solo civilistica (atti adottati col poteri del privato datore di lavoro) come chiarito dall’art.

5, comma 2 dei D.Lgs. n. 165/2001: ‘2. Nell’ambito delle leggi e degli atti organizzativi di cui all’articolo 2, comma 1, le determinazioni per l’organizzazione degli uffici e le misure inerenti alla gestione dei rapporti di lavoro sono assunte in via esclusiva dagli organi preposti alla gestione con la capacita’ e i poteri del privato datore di lavoro, fatti salvi la sola informazione ai sindacati per le determinazioni relative all’organizzazione degli uffici ovvero, limitatamente alle misure riguardanti i rapporti di lavoro, l’esame congiunto, ove previsti nei contratti di cui all’ articolo 9.

Rientrano, in particolare, nell’esercizio dei poteri dirigenziali le misure inerenti la gestione delle risorse umane nel rispetto del principio di pari opportunita nonche’la direzione, l’organizzazione del lavoro nell’ambito degli uffici”.

Determinazione n. 1201 del 13/06/2016 Pag. 19 di 19

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